Autore: slevin

  • Finale NBA 2010: Pierce, Rondo e Garnett portano Boston sul 3-2

    Boston vince gara 5 di Finale NBA e ora si trova ad un passo dal 18esimo titolo della sua storia.
    Grande gara dei padroni di casa che sfruttano al meglio l’ultima gara casalinga e si portano per la prima volta in vantaggio in questa serie di Finale passando a condurre per 3-2. Al contrario i Lakers, per la prima volta in questi playoff, sono in svantaggio in una serie di post season: interessante vedere come reagirà la franchigia californiana in questa situazione delicata.

    Boston parte forte e si porta avanti 6-0 grazie al duo Rondo-Garnett.
    I Lakers, pur tirando male riescono però anche a portarsi in testa grazie a tanti secondi possessi convertiti in canestri. Tuttavia i Celtics riescono a chiudere in vantaggio il primo quarto sul 22-20.
    Il secondo quarto si apre con un’altra straordinaria dimostrazione d’energia del secondo quintetto dei Celtics che si portano sul +8 grazie ad una fantastica ed enciclopedica difesa di Rasheed Wallace e ai canestri di Tony Allen e Nate Robinson che fa fede alla sue parole del pre-partita. I Lakers si tengono a galla con i 6 rimbalzi offensivi e scendono ancora una volta sotto il 30% dal campo mentre gli avversari sorvolano il 60%. Verso la metà del quarto i Lakers tornano in partita grazie ad un paio di triple e arrivano al provvisorio -1. Da questo momento in poi la testa dell’incontro si alterna fino a quando Paul Pierce non decide di salire in cattedra e permettere alla sua squadra di chiudere avanti di 6 punti (45-39) all’intervallo lungo.
    Il secondo tempo si apre con Boston che inizia il quarto con una scorpacciata di canestri (7 dei primi 8, si arriva al 70% totale) di Paul Pierce con i Lakers che restano ancora aggrappati al match per merito della scarica terrificante di Kobe Bryant che decide di giocare in solitario per 12 punti e 4 canestri di fila. Il tutto con un Gasol ai limiti dell’imbarazzante dopo una stoppata subita da Garnett e due/tre difese oscene per il suo standard.
    L’irrealtà entra nel parquet e bacia le giocate di un Bryant a dir poco “jordanesco”: altri 3 tiri, altri 3 canestri (19 punti nei primi 7 minuti del terzo quarto) con il tabellone del TD Garden che sostituisce idealmente la scritta Lakers con quella di Kobe. Le giocate in negativo di Gasol si fanno fatica a contare mentre l’energia di Garnett (fantastico il suo gioco da 3 punti) e due canestri consecutivi di Allen portano i padroni di casa sul massimo vantaggio di 13 lunghezze.
    Il periodo va in archivio sul +8 Celtics (73-65).
    Nell’ultima frazione di gioco la panchina di Boston, come al solito, si comporta egregiamente: Wallace e Robinson infilano il canestro gialloviola ma Bryant ed Odom portano di nuovo i Lakers a contatto prima che si scateni Rajon Rondo nel momento migliore dei californiani: con tre pazzesche giocate infilza la voglia di rimonta dei Lakers. 2 recuperi, un canestro e un tap-in dopo un incredibile rimbalzo offensivo che si traduce per un confortante +12 a 3 minuti dalla sirena finale.
    Gli ospiti accorciano le distanze dalla lunetta (Bryant con un 3/3 fa arrivare i Lakers sul -5) mentre l’attacco dei Celtics si ferma drasticamente con Ray Allen che sbaglia la sua quarta tripla della sua serata.
    Boston sembra non voler vincere il match con Fisher che vince una proibitiva palla a 2 con Garnett con la palla che finisce nelle mani di Artest che si lancia in contropiede e Pierce che commette fallo. La decisione del capitano dei Celtics paga però sotto la forma dello 0/2 dell’ex Rockets.
    La rimessa successiva dei Celtics è di una complessità immane ma Rondo dopo una straordinaria ricezione di Pierce, appoggia per il +7.
    La girandola di liberi non muta il punteggio. Boston saluta il proprio pubblico nel migliore dei modi vincendo 92-86 e volerà per Los Angeles con in mano il match point per il titolo numero 18 della sua storia.
    Per i Lakers un fantastico Bryant non è bastato con i suoi 38 punti, poi quasi il vuoto con Gasol che nonostante i 12 punti e 12 rimbalzi non ha brillato, divorato dall’agonismo di un Garnett quasi leonesco. Bene Odom con 8 punti e 8 rimbalzi che è stato l’unico di supporto per il numero 24 gialloviola.
    Per Boston enciclopedico Pierce con 27 punti, doppia doppia per Garnett da 18 punti e 10 rimbalzi così come 18 sono stati i punti di Rondo.

    Risultati NBA del 13 giugno 2010

    Boston Celtics – Los Angeles Lakers 92-86
    -–> Bos: Pierce 27, Garnett 18, Rondo 18 – Lak: Bryant 38, Gasol 12, Fisher 9

    LA SERIE DELLA FINALE NBA:

    Lakers-Celtics 2-3

  • Basket, Serie A: Il commento di Bucchi dopo gara 1 di Finale

    Questo il commento di coach Piero Bucchi, allenatore dell’Armani Jeans Milano, al termine della partita persa 100-80 in Gara 1 di Finale Palyoff al PalaMensSana contro la Montepaschi Siena:

    • Abbiamo giocato un buon primo tempo. Poi a metà del terzo quarto abbiamo subito il loro allungo e in quella circostanza dovevamo essere un po’ più freddi. Questa lezione ci servirà per gara2 dove dovremo avere intensità, attenzione e concentrazione per tutti i 40minuti. Ci sono tanti segnali positivi dai quali ripartire. Abbiamo avuto un buon approccio alla gara e non penso che la stanchezza abbia influito. Nel momento dell’allungo di Siena forse siamo stati un po’ troppo nervosi. Adesso bisogna pensare alle cose positive per affrontare al meglio gara 2. Abbiamo sfruttato l’arma del tiro da 3 punti visto che loro chiudevano molto bene l’area e ci concedevano questa possibilità ma nelle prossime gare dovremo cercare di attaccarli maggiormente all’interno dell’area”.
  • Basket, Serie A: Il commento di Pianigiani dopo gara 1 di Finale

    Ecco le parole di Simone Pianigiani, coach della Montepaschi Siena, al termine di Gara 1 della Finale Playoff vinta 100-80 contro l’Armani Jeans Milano:

    • E’ stata una bella partita, vinta contro una squadra che ha giocatori molto esperti e che sa giocare in trasferta come ha dimostrato vincendo 3 delle 4 partite esterne nei turni precedenti in campi molto difficili. Sono contento perché abbiamo avuto continuità in attacco, producendo molto. Quando in difesa ci siamo adattati abbiamo fatto cose molto importanti chiudendo bene gli spazi all’interno della nostra area ed abbiamo in questo modo abbassato la loro percentuale da due punti. Abbiamo giocato una partita molto buona ma sappiamo che è solo la prima gara di una serie molto lunga. Siamo entrati nella serie conducendo la partita anche nel primo tempo nonostante all’intervallo avessimo un solo punto di vantaggio. Siamo consapevoli che ci sarà da sudare per arrivare fino in fondo e dovremo lottare contro tutto e tutti. Oggi ho visto la carica giusta da parte dei giocatori“.
  • Basket, Serie A: A Siena gara 1 di Finale

    Termina con un largo successo per 100-80 gara 1 della Finale scudetto dei playoff del campionato italiano di basket di Serie A in favore della Montepaschi Siena contro l’Armani Jeans Milano.

    La partita si è mantenuta sui binari dell’equilibrio sia nel primo quarto (terminato 27-24 per i padroni di casa senesi), sia nel secondo parziale dove addirittura gli ospiti sono arrivati ad una sola lunghezza di svantaggio (50-49 all’intervallo).
    La differenza la Montepaschi l’ha fatta nella ripresa approfittando anche della stanchezza dei biancorossi reduci da 5 gare tiratissime contro la Pepsi Caserta: 73-63 il risultato provvisorio nel terzo quarto e poi Siena ha continuato ad allungare nell’ultima frazione di gioco.
    Decisivi Terrell McIntyre con ben 29 punti e il neo M.V.P. della regular season ovvero Romain Sato con 18. Bene anche Shaun Stonerook con 13 punti e 10 a testa per Eze e David Hawkins.
    Per Milano ci sono 15 punti per Chris Monroe, 14 per Morris Finley, 12 di Maciulis e 9 per Stefano Mancinelli e marco Mordente.
    Gara 2 è in programma ancora a Siena martedì sera dove Milano proverà a riportare in parità la serie.

    I risultati della Finale playoff di Serie A (gara ):

    Montepaschi Siena – Armani Jeans Milano 100-80

    FINALE SCUDETTO:

    1)MONTEPASCHI SIENA – 3)ARMANI JEANS MILANO 1-0

  • Mondiali 2010: La Germania all’assalto dell’Australia

    Esordio mondiale per la Germania del C.T. Joachim Loew contro l’Australia. Nuovo look per i tedeschi che si presentano alla competizione con una formazione molto giovane e multi-etnica. Orfana del capitano Ballack, a parlare ci ha pensato colui che ne ha ereditato la fascia, ovvero Philipp Lahm:

    • Credo che questa sia la miglior Nazionale all’interno della quale io abbia mai giocato. Sicuramente quella con più qualità“.

    E’ la prima partita, e proprio per questo Lahm vuole partire forte:

    • Dobbiamo iniziare con una vittoria, questo deve essere chiaro. Sarà fondamentale mettere i nostri compagni più giovani da subito a loro agio; per farlo, servono i tre punti“.

    Poi conclude:

    • Siamo in forma e ci stiamo allenando bene. Siamo una buona squadra, con la giusta fame di vittoria e con tanto, tantissimo entusiasmo. Ora dobbiamo solo giocare come sappiamo e raccoglieremo i frutti del grande lavoro che abbiamo fatto fin qui…“.

    Sulle formazioni che scenderanno in campo nessuna novità dell’ultim’ora per quanto riguarda la formazione australiana, con Bresciano e Grella davanti alla difesa e 3 mezzepunte a sostegno del centravanti Kennedy. Verbeek, allenatore dei “Canguri” punta soprattutto sul talento di Tim Cahill.
    I tedeschi puntano invece sul genio e sulla potenza di Bastian Schweinsteiger a centrocampo e sulla vena realizzativa di Podolski e Klose. Mesut Ozil agirà alle spalle delle 2 punte teutoniche.

    Ovviamente parte favorita la Germania, che se gioca come sa non dovrebbe trovare grossi problemi ad abbattere la resistenza australiana.

    GERMANIA-AUSTRALIA: PROBABILI FORMAZIONI
    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Lahm, Mertesacker, Friedrich, Badstuber; Khedira, Schweinsteiger; Trochowski, Ozil, Podolski; Klose. Allenatore: Loew.
    AUSTRALIA (4-2-3-1): Schwarzer; Wilkshire, Neill, Moore, Chipperfield; Bresciano, Grella; Emerton, Cahill, Culina; Kennedy. Allenatore: Verbeek.
    ARBITRO: Rodriguez (Messico).

  • Mondiali 2010: Le interviste di Algeria – Slovenia

    Soddisfatto il ct della Slovenia Matjaz Kek del successo di misura ottenuto contro l’Algeria che ha proiettato la sua squadra in testa al girone C:

    “Abbiamo giocato meglio dell’Algeria. Potevamo fare meglio, ma abbiamo voluto fortemente questo successo. Ora vogliamo solo festeggiare, poi penseremo alla partita contro gli Stati Uniti”.

    Cerca invece di stemperare la delusione il ct dell’Algeria, Rabah Saadane, subito dopo la sconfitta di misura contro la Slovenia:

    “Sconfitta immeritata, ma questo è il calcio. Mi congratulo con il mio team, sono molto soddisfatto della prestazione dei miei calciatori. Abbiamo coperto bene il campo, disputato un ottimo primo tempo e un buon secondo tempo, anche se la stanchezza s’è fatta sentire. Questa partita ci servirà da lezione per le prossime. L’unico rammarico riguarda le conclusioni: ho chiesto ai miei ragazzi di tirare sempre a rete, ma non l’hanno quasi mai fatto”.

    Nonostante le buone parole spese nei confronti dei suoi ragazzi, Saadane è comunque consapevole che le possibilità di qualificazione sono estremamente ridotte:

    “Sarà molto difficile andare agli ottavi. Vedremo il nostro vero valore nella prossima sfida contro l’Inghilterra, la squadra più forte del gruppo”.

  • Mondiali 2010: Il Ghana beffa la Serbia con un rigore di Asamoah

    Il Ghana batte la Serbia nella partita d’esordio del Gruppo D e si porta momentaneamente in testa al girone in attesa della sfida di stasera che vedrà impegnate Germania e Australia.

    Partita non proprio spettacolare con gli africani che comunque ai punti hanno meritato di vincere per via di un gioco molto più lineare rispetto a quello degli avversari sfruttando il quale hanno costruito qualche occasione da gol in più.
    Nel primo tempo partita a dire la verità un pò noiosa con qualche piccola occasione da gol da ambo le parti: insidiosi i cambi di velocità ghanesi che portano molto spesso a cross dal fondo sempre però sventati dalla difesa serba, pericolosissimi invece gli slavi sui calci di punizione con Jovanovic ma soprattutto Kolarov. Il migliore tra gli uomini di Antic è senza dubbio Lukovic, attentissimo in copertura sulle incursioni dei rapidissimi attaccanti ghanesi. Bene Kolarov, mentre a deludere è l’osservato speciale, Krasic, chiuso nella morsa Ayew-Sarpei. per le “Stelle Nere” molto ispirato invece Asamoah Gyan.

    Il secondo tempo si apre esattamente sulla stessa falsariga del primo: stesso copione, Serbia impalpabile, Ghana molto dinamico ma poco incisivo in zona gol. Pian piano le “Black Stars” prendono coraggio e il match si fa interessante. Al 54esimo il colpo di testa di Ayew sul primo palo, innescato da una bellissima apertura di Tagoe dalla destra, si spegne di poco a lato. Due minuti più tardi, sempre Ayew ci prova con una sventola dalla distanza. La Serbia dà cenni di vita con Zigic, che però si lascia anticipare al momento di segnare a porta vuota da Vorsah. Al 59’ Gyan colpisce di testa il palo esterno, complice una dormita collettiva della difesa serba. Gli uomini di Antic non attaccano gli spazi, cercano vanamente di tenere il possesso palla, senza costruire manovre offensive efficaci, ma limitandosi ai lanci lunghi o alle punizioni conquistate con una certa frequenza dal gigante Zigic. A sancire la giornata storta della Serbia ci pensa Lukovic, migliore in campo fino a quel momento, che commette un fallo ingenuo su Gyan e si prende la seconda ammonizione della sua partita lasciando in dieci i suoi compagni a quindici minuti dal 90esimo. Paradossalmente, però, la Serbia si risveglia in concomitanza con l’espulsione di Lukovic e comincia ad attaccare a testa bassa, annullando, di fatto, il gioco ghanese. E’ Kingson a salvare il Ghana al 77’ sul sinistro potente ma centrale di Krasic. Ma nel miglior momento della Serbia arriva la punizione ghanese: Il neo-entrato Kuzmanovic devia di mano un cross di Ayew, e costringe l’arbitro ad assegnare il calcio di rigore. Esecuzione magistrale di Gyan, che diventa il primo giocatore ghanese ad aver segnato in due edizioni del mondiale. E tra il numero 3 e la doppietta si frappone il legno della porta serba al 92esimo dopo una bellissima azione personale con tiro a giro sul secondo palo, ma va bene così per gli africani che portano a casa il prezioso risultato e sono la prima formazione del continente nero a vincere una partita di questo Mondiale. Niente da fare per Stankovic e compagni dopo una brutta prova. Adesso si può solo migliorare.

    IL TABELLINO
    Serbia (4-4-2): Stojkovic; Ivanovic, Vidic, Lukovic, Kolarov; Krasic, Stankovic, Milijas (17′ st Kuzmanovic), Jovanovic; Zigic (24′ st Lazovic), Pantelic. A disposizione: Isailovic, Djuricic, Rukavina, Kacar, Tosic, Obradovic, Ninkovic, Petrovic, Subotic, Mrdja. Ct.: Antic.
    Ghana (4-4-2): Kingson; Pantsil, Mensah, Vorsah, Sarpei; Annan, K.Asamoah (28′ st Appiah), Ayew, Boateng; A.Gyan, Tagoe. A disposizione: Agyei, Ahorlu, Inkoom, Mensah, Boateng, Muntari, Amoah, Ayew, Adiyiah, Addy, Owusu Abeyie. Ct.: Rajevac.
    Arbitro: Baldassi (ARG)
    Marcatori: 39′ st rig. Gyan (G)
    Ammoniti: Zigic, Kuzmanovic (S), Vorsah (G)
    Espulsi: 29′ st Lukovic (S) per doppia ammonizione

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  • Mondiali 2010: Serbia – Ghana apre il Gruppo D

    Serbia – Ghana inaugura il Gruppo D in attesa di stasera quando ci sarà anche l’atteso esordio della Germania contro l’Australia.

    Non ci sono precedenti tra le 2 formazioni, confronto inedito, quindi, e molto interessante vista la qualità delle squadre.
    Il Ghana è alla seconda partecipazione consecutiva ad un Mondiale: nel 2006 in Germania riuscì anche a superare il girone eliminatorio in cui c’era anche la nostra Nazionale con due vittorie ed una sconfitta (all’esordio contro l’Italia) per poi essere battuta 3-0 dal Brasile negli ottavi. La squadra africana che dovrà fare a meno di Michael Essien, il suo giocatore più rappresentativo, punterà molto sul blocco di giovani talenti che un anno fa vinse il Mondiale under 20.
    La Serbia è al suo primo Mondiale (nel 2006 era Serbia e Montenegro) e dopo il bel girone di qualificazione è indicata da molti come possibile sorpresa della competizione. Il capitano Dejan Stankovic, sarà il primo calciatore a giocare un Mondiale con 3 nazionali diverse. A Francia 98 debuttò con l’allora unita Jugoslavia, nel 2006 in Germania vestì la maglia della Serbia e Montenegro. Ora si appresta a scendere in campo con la Serbia divenuta indipendente dopo la separazione con il Montenegro. Un record per il centrocampista dell’Inter che commenta così l’evento:

    • Sono contento di essere il primo giocatore a disputare 3 Mondiali con 3 paesi differenti. È però soprattutto una giornata storica per il calcio serbo, è una motivazione in più. Dopo quello che abbiamo dimostrato durante le qualificazioni, l’obiettivo è passare il turno. È possibile, anche se è un gruppo difficile. Col Ghana sarà difficile, sono una squadra molto fisica, rapida e con molta esperienza“.

    Leggermente favorita la Serbia per una questione di tecnica individuale dei suoi calciatori che se in condizioni ottimali diventano pericolosissimi con la palla al piede. Il Ghana dovrà rispondere con la solita preparazione fisica che contraddistingue quasi tutte le squadre africane per mettere in difficoltà gli avversari e cercare di ribaltare il pronostico.

    SERBIA-GHANA: PROBABILI FORMAZIONI
    SERBIA (4-4-2): Stojkovic; Ivanovic, Vidic, Lukovic, Kolarov; Krasic, Stankovic, Milijas, Jovanovic; Pantelic, Zigic. Allenatore: Antic.
    GHANA (4-4-2): Kingson; Paintsil, Mensah, Vorsah, Sarpei; Annan, Asamoah, Appiah, Muntari; Gyan, Amoah. Allenatore: Rajevac.
    ARBITRO: Baldassi (Argentina).

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  • Le interviste di Argentina – Nigeria 1-0. Maradona: “Importante partire bene”

    • E’ stata la mia miglior prestazione, ed è arrivata davanti al miglior giocatore del mondo. Dio è il mio segreto, solo Dio. Mi fa stare tranquillo“.

    Lo ha dichiarato Vincent Enyeama, portiere della Nigeria, autore di almeno quattro interventi importanti su Leo Messi. Il numero 1 africano ha poi proseguito:

    • Sono riuscito a fermare Messi con l’aiuto di Dio“.

    Queste invece le parole rilasciate in conferenza stampa dal Commissario Tecnico dell’Argentina Diego Armando Maradona dopo il successo di misura contro la Nigeria:

    • Abbiamo sofferto un pò in una partita che si presentava difficile, questa è la legge del calcio. Grazie a Dio abbiamo vinto noi, speriamo di fare più gol in futuro. Per noi era necessario vincere. I miei giocatori hanno grandi meriti così come il portiere della Nigeria. Iniziare un Mondiale vincendo ti da una certa tranquillità per il futuro. Molte occasioni ma pochi gol? È una cosa che ora non mi preoccupa. Riserveremo i colpi buoni per la prossima partita“.

    Poi elogia il portiere avversario autore di una prestazione veramente notevole:

    • Devo dire che il portiere della Nigeria, Enyeama, è stato molto bravo, ha neutralizzato almeno 3 o 4 gol“.
  • Le interviste di Corea del Sud – Grecia 2-0. Rehhagel: “Abbiamo fatto molti errori”

    Il commissario tecnico della Grecia, Otto Rehhagel, è duro nei confronti dei suoi giocatori dopo la brutta sconfitta per 2-0 contro la Corea del Sud rilasciando una dichiarazione breve ma pungente nei confronti della sua squadra:

    • Abbiamo commesso errori pesanti, soprattutto in occasione del primo gol“.

    Rehhagel ha poi proseguito:

    • Domani ci siederemo tutti insieme e analizzeremo profondamente e in maniera obiettiva quello che è successo“.