Autore: slevin

  • Pesaro batte Cantù, si va a gara 5

    Pesaro batte Cantù, si va a gara 5

    La Scavolini Pesaro batte la Bennet Cantù in gara 4 dei quarti di finale dei playoff 2012 del campionato italiano di Serie A di basket con il risultato di 80-68, pareggia la sfida (ora sul 2-2) e si giocherà tutte le prorie chance di andare in semifinale sul parquet di Cantù nella decisiva gara 5.

    Partita senza storia con i padroni di casa che fanno subito il vuoto e grazie ad uno scatenato James Whute (7 punti consecutivi) si portano sul provvisorio 20-8 a fine primo quarto.

    Cantù prova a reagire in apertura di seconda frazione con un parziale di 5-0 ma è solo un fuoco di paglia dato che la coppia Hickman-White guida la Scavolini ad un nuovo super parziale che fissa il risultato sul +19 (40-21) alla fine del primo tempo.

    logo legabasket | © foto tratta dal web

    Cantù ci prova in apertura di terzo periodo affidandosi ai 2 suoi veterani Basile e Marconato che insieme infilano 14 punti regalando qualche speranza agli ospiti ma Pesaro prende nuovamente le misure agli avversari e grazie ad un superlativo Hickman (10 punti solo in questa frazione) ricaccia indietro la truppa di coach Andrea Trinchieri dando alla sua squadra il massimo vantaggio sul +20 (65-45) alla fine del terzo quarto.

    L’ultima frazione serve a Cantù solo per aggiustare in qualche modo le sue brutte percentuali ed alla fine chiude a -12 dalla Scavolini (80-68). Decisivi per la vittoria sono White ed Hickman: il primo segna 15 punti, il secondo gioca una partita fantastica da 20 punti, 5 assist e 6 rimbalzi, preziosi anche Cusin (12 punti) ed Hackett (11). Agli sconfitti non servono 4 uomini in doppia cifra con Markoishvili e Basile che chiudono a quota 11 punti e Perkins e Mazzarino a 10.

    Per gara 5 si torna a Cantù (sabato sera) e sarà una partita da non perdere che decierà inevitabilmente il destino di una delle 2 squadre.

    BASKET PLAYOFF SERIE A 2012, RISULTATI 24 maggio:

    Scavolini Siviglia Pesaro-Bennet Cantù 80-68
    Pesaro: Hickman 20, White 15, Cusin 12
    Cantù: Markoishvili 11, Basile 11, Mazzarino 10, Perkins 10

    LE SFIDE DEI QUARTI DI FINALE:

    1) Montepaschi Siena vs 8) Cimberio Varese serie 3-1 Siena (Montepaschi accede alle semifinali playoff
    2) EA7 Emporio Armani Milano vs 7) Umana Venezia serie 3-0 Milano (EA7 Emporio Armani accede alle semifinali playoff)
    3) Bennet Cantù vs 6) Scavolini Siviglia Pesaro serie 2-2
    4) Banco di Sardegna Sassari vs 5) Canadian Solar Bologna serie 3-0 Sassari (Banco di Sardegna accede alle semifinali playoff)

  • Miami Heat in Finale ad Est grazie a James e Wade

    Miami Heat in Finale ad Est grazie a James e Wade

    In gara 6 della Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012 i Miami Heat sbancano per 105-93 Indianapolis ed ottengono il decisivo punto del 4-2 nella serie contro i Pacers che permette al team della Florida di volare alla Finale di Eastern Conference che prenderà il via molto probabilmente lunedì prossimo e metterà contro agli uomini di coach Spoelstra una squadra tra Sixers e Celtics che nella loro sfida sono al momento sul punteggio di 3-3 in attesa della decisiva gara 7 di sabato notte da giocare a Boston.

    I volti del successo Heat sono i soliti: Dwyane Wade e LeBron James, ancora loro 2 che dopo la disastrosa gara 3 persa proprio nell’Indiana e che aveva portato i Pacers sul vantaggio di 2-1 nella serie, hanno cambiato letteralmente marcia diventando devastanti e rispondendo così alle critiche, piovute in quei giorni particolari, per tutta la franchigia che vedeva aggirarsi minaccioso lo spettro dell’eliminazione.

    Il match prende decisamente la via della Florida nel terzo quarto, quando al ritorno in campo dal riposo lungo Miami piazza un parziale di 28-16 che spezza in 2 la gara e le gambe degli avversari. Il vantaggio in doppia cifra infatti viene gestito al meglio anche nei successivi e finali 12 minuti e per gli Heat può esplodere la gioia per una qualificazione che dopo l’infortunio in gara 1 di Chris Bosh era diventata molto problematica.

    Miami Heat | © Jonathan Daniel/Getty Images

    Sull’andamento dell’incontro non è pesata neanche l’assenza dei lunghi: coach Spoelstra infatti ha dovuto rinunciare a Pittman (squalificato dalla NBA per 3 gare per un fallo in gara 5) ma soprattutto ad Udonis Haslem (una gara di sospensione sempre per un fallo giudicato troppo duro dalla Lega nella partita precedente). Ma Miami pur avendo le rotazioni corte in questo reparto ha usufruito dei regali dei pari ruolo di Indiana che non ne hanno approfittato, in primis il centro Roy Hibbert, scomparso letteralmente dalla serie dopo gara 2 e gara 3 in cui aveva disintegrato qualsiasi giocatore avversario in area pitturata.

    A fine gara i padroni di casa hanno il top scorer in David West, 24 punti e 5 rimbalzi, George Hill ne aggiunge 18, Paul George infila la doppia doppia da 11 punti e 10 rimbalzi e Danny Granger arriva fino a quota 15 punti. Per Hibbert gara da 12 punti ma poca presenza nei momenti cruciali e topici del match. Miami trionfa con i 41 punti, 10 rimbalzi e 3 assist di uno stratosferico Dwyane Wade, LeBron James gioca una gara a tutto tondo chiudendo con 28 punti, 6 rimbalzi, 7 assist e 3 recuperi. Un grande aiuto alla coppia degli Heat la fornisce Mario Chalmers con 15 punti (3/4 da 3 punti) mentre Mike Miller diventa finalmente un fattore portando alla causa 12 punti (4/7 dalla lunga distanza): sono loro a mettere a referto tutte le 7 bombe degli Heat.

    Miami ora godrà di qualche giorno di riposo che sarà importante anche per valutare le condizioni fisiche di Chris Bosh: c’è da dire però che il suo recupero pare improbabile anche per la Finale di Conference.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 24 maggio:

    Indiana Pacers-Miami Heat 93-105
    Ind: West 24, Hill 18, Granger 15
    Mia: Wade 41, James 28, Chalmers 15

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 4-2 Heat (Miami accede alla Finale di Conference)
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 3-3

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, i Golden State Warriors ritorneranno a San Francisco

    NBA, i Golden State Warriors ritorneranno a San Francisco

    Dopo il trasferimento dei SuperSonics, rilocati da Seattle ad Oklahoma City nel 2008  e rinominati Thunder (spostamento che ha provocato moltissime polemiche e tante critiche al Commissioner David Stern) e dopo quello dei Nets che dal prossimo campionato non giocheranno più a Newark, nel New Jersey, ma a Brooklyn, arriva il terzo trasferimento di franchigia in pochissimi anni per una squadra NBA: i Golden State Warriors dal 2017 giocheranno a San Francisco, un gradito ritorno nella città che aveva accolto i Warriors nel lontano 1962 (la squadra arrivava da Philadelphia) ma che era andata via dopo sole 9 stagioni per stabilirsi ad Oakland (dove ormai risiede dal 1971).

    La decisione è stata annunciata dalla NBA, nella persona del Commissioner David Stern, e dal sindaco di San Francisco Ed Lee: il trasferimento potrà avvenire solo dal 2017, anno in cui scadrà il contratto di locazione con la Oracle Arena di Oakland, casa attuale dei Warriors.

    Il nuovo stadio a San Francisco sorgerà sui moli 30 e 32 (vicino alla casa dei San Francisco Giants della MLB) ed avrà un fascino particolare per via del panorama che si potrà ammirare, dato che la vista si aprirà direttamente sul famoso Golden Gate, il ponte che collega San Francisco con Oakland e che attualmente è anche il logo della squadra. Sostanzialmente non cambia nulla per la franchigia che continuerà a rimanere il team della “Bay Area” ma i maligni dicono che sarebbe pronto un piano per cambiare il nome in San Francisco Warriors, una mossa che potrebbe portare all’allontanamento sentimentale dei tifosi di Oakland.

    Golden State Warriors

    I proprietari Lacob e Gruber quando acquisirono la franchigia più di un anno fa (al prezzo di ben 450 milioni di dollari, troppi se si pensa che Golden State è una squadra con record perdente) avevano già in mente l’idea del trasferimento. Il progetto è stato rafforzato dal fatto che, dati alla mano, gli abbonati dei Warriors erano principalmente residenti di San Francisco e non di Oakland e si è deciso di agevolarli in qualche modo.

    Il sindaco di Oakland Jean Quan non ha preso bene la notizia ma la situazione non è delle più facili in città dato che anche i Raiders (team della NFL) sembrano sul punto di andar via da Oakland se non verrà loro costruito un nuovo stadio che sostituisca l’obsoleto Coliseum per giocare le partite casalinghe.

    Nonostante una sola apparizione ai playoff NBA dopo il 1994 (era la stagione 2006-2007 quando Golden State eliminò, da ultima classificata alla post season, i vice campioni in carica dei Dallas Mavericks reduci da un torneo ai limiti della perfezione che valse loro il miglior record della NBA) le presenze alla Oracle Arena sono state sempre molto sostanziose e con quasi 19 mila persone per gara i Warriors si sono classificati al decimo posto tra le 30 squadre del campionato per affluenza di spettatori negli ultimi anni. Ad Oakland inoltre il team si è laureato campione NBA nella stagione 1974-1975, solo 3 anni dopo il trasferimento da San Francisco.

    Ovviamente tra gli esperti ed i giornalisti del basket americano i pareri sono discordanti: c’è chi promuove la mossa dei Warriors e di Stern (per motivi economici), ma altri puntano il dito contro il Commissioner, reo di stravolgere troppo la geografia sportiva della NBA (ed in fondo non hanno tutti i torti) dato che sotto la sua gestione i trasferimenti di franchigia da città in città sono notevolmente aumentati lasciando delusi, in molte circostanze, tantissimi tifosi che hanno visto andare via la propria squadra del cuore da un anno all’altro.

  • NHL, playoff: I Devils sbancano New York e passano in vantaggio

    NHL, playoff: I Devils sbancano New York e passano in vantaggio

    In gara 5 della Finale di Eastern Conference dei playoff NHL 2012, i New Jersey Devils sbancano il ghiaccio  dei cugini dei New York Rangers, nel derby, per 5-3. La serie ora è sul punteggio di 3-2 per i Devils che avranno l’opportunità di chiudere i conti nella prossima partita, la sesta di questa sfida, nell’arena di casa.

    Al Madison Square Garden di New York i ragazzi di coach Peter DeBoer giocano una grande partita, hanno un attimo di appannamento ma reagiscono al meglio e portano a casa un successo fondamentale nell’economia della serie.

    Nel primo quarto è Stephen Gionta a siglare l’1-0 dopo appena 2 minuti e mezzo di gioco, il raddoppio arriva dopo altri 2 minuti grazie a Patrik Elias, ma la valanga Devils non si arresta qui perchè al nono è Travis Zajac a portare a 3 le marcature ospiti. Toccato il fondo i Rangers iniziano a reagire e trovano il provvisorio 3-1 grazie a Brandon Prust, rete che chiude la prima frazione di gioco anche se New York va avicina ad un’altra marcatura con la traversa colpita da Staal.

    New Jersey Devils | © Al Bello/Getty Images

    Al ritorno sul ghiaccio i padroni di casa fanno capire le loro intenzioni ai rivali e dopo appena 32 secondi trovano il goal che riapre i giochi grazie al capitano Ryan Callahan. Lo stesso Callahan poco più tardi coglie un clamoroso palo e non concretizza l’occasione per il pari.

    Ma il pareggio è nell’aria ed arriva dopo 17 secondi del terzo quarto grazie a Marian Gaborik che sfrutta una papera del goalie Brodeur. I Rangers però tirano il fiato dopo la lunga rimonta ed i Devils ne approfittano a 5 minuti dal termine: Ryan Carter segna il 4-3 che taglie le gambe a New York e Zach Parise completa l’opera, con la porta dei Rangers vuota, con il definitivo 5-3.

    Venerdì gara 6 a Newark potrebbe scrivere la parola fine sulla serie. Intanto i Los Angeles Kings attendono di conoscere i loro avversari per la Finale di Sttanley Cup.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 23 maggio 2012 

    New York Rangers-New Jersey Devils 3-5

    LE SFIDE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    1) New York Rangers vs 6) New Jersey Devils serie 2-3 Devils

    Western Conference:

    3) Phoenix Coyotes vs 8) Los Angeles Kings serie 1-4 Kings (Los Angeles accede alla Finale NHL)

  • MLB, Alex Liddi nella storia. Primo Grande Slam in carriera

    MLB, Alex Liddi nella storia. Primo Grande Slam in carriera

    Alex Liddi, giocatore dei Seattle Mariners in MLB, entra di diritto nella storia del baseball italiano: il sanremese è infatti il primo nostro connazionale ad ottenere un furicampo che porta al Grande Slam (ovvero una battuta fuori campo che porta 4 punti alla sua squadra per via delle basi “piene”). Grazie all’exploit di Liddi i suoi Mariners sono riusciti ad avere la meglio sui fortissimi Texas Rangers, team vicecampione MLB da 2 anni e favoritissimo per la vittoria finale in questa stagione (5-3 il punteggio finale della gara).

    Alex Liddi , schierato come esterno di sinistra, confeziona la giocata decisiva nel quinto inning e spezza in due la partita. Seattle, avanti 1-0, ha Saunders in terza base, Carp in seconda e Ackley in prima. La sua battuta permette ai compagni di raggiungere casa base e così fa lui stesso piazzando punti preziosissimi per il risultato finale. Per lui è il terzo fuoricampo stagionale (in 23 presenze complessive) ma, come già detto in precedenza, il primo a basi piene che ha regalato ben 4 punti.

    Nel complesso Alex Liddi ha chiuso la sua partita contro i Rangers con 2/3 al piatto (ha colpito 2 delle 4 valide di Seattle, che grazie al suo apporto ha vinto 6 delle ultime 7 partite e viaggia ora con un record di 21 vinte e 25 perse), aggiornando a 0.273 la sua media battuta con 3 fuori campo e 9 punti battuti a casa). Davvero ottimi numeri per una semi-matricola (aveva esordito già nella parte finale della scorsa stagione).

    Alex Liddi, Seattle Mariners | © Otto Greule Jr/Getty Images

    La MLB ha dichiarato che Liddi è il primo italiano a realizzare un Grande Slam dai tempi di Reno Bertoia, che ci riuscì nel 1958 con la maglia dei Detroit Tigers. Bertoia (nato a Vito d’Asio, a Pordenone, ma emigrato con la famiglia in Canada all’età di un anno) però aveva iniziato a giocare a baseball negli Stati Uniti, quindi la sua formazione come giocatore non è di origine italiana come quella di Liddi.

    Safeco Field di Seattle in visibilio, a fine gara i compagni di squadra festeggiano Liddi riversandogli addosso schiuma da barba in modo affettuoso. Entusiasta del nostro connazionale il manager-allenatore dei Mariners Eric Wedge:

    Quando si presenta in battuta, può fare danni, lavora sodo come tutti gli altri giocatori, ecco perchè riesce a mantenere una condizione costante anche quando non gioca. E’ ancora giovane, ma ha già imparato molto”.

    Dopo la gara lo stesso Liddi ha commentato al Seattle Times:

    E’ stato un ottimo momento: vedi fare queste azioni ai grandi giocatori e quando sei tu che le riesci a fare, vuol dire che è una buona cosa. Quando diventerò uno di questi grandi giocatori? Non lo so. Cerco di dare sempre il meglio di me in campo e se continuerò a mostrare cosa sono in grado di fare, un giorno forse potrò diventarlo. Questo Grande Slam mi aiuterà parecchio ma devo continuare a lavorare perché sto giocando in una nuova posizione e voglio migliorare

    Dopo i tanti progressi fatti registrare in questa prima parte di stagione Alex Liddi diventa davvero un punto fermo dei Seattle Mariners ed i suoi sacrifici lo ripagheranno in futuro visto che al momento è il primo dei giocatori europei nelle statistiche relative al suo ruolo.

  • Basket, playoff Serie A: Siena batte Varese e vola in semifinale

    Basket, playoff Serie A: Siena batte Varese e vola in semifinale

    La Montepaschi Siena batte sul parquet di Varese la Cimberio per 91-75 (ottenendo il punto del 3-1 nella serie) e si qualifica alle semifinali dei playoff 2011/2012 del campionato italiano di Serie A di basket dove affronterà il Banco di Sardega Sassari (che a sua volta ha eliminato nei giorni scorsi la Virtus Bologna con un secco 3-0).

    Dopo il clamoroso passo falso in gara 3 che aveva portato Varese a sperare in qulacosa di eclatante è arrivata la pronta reazione dei campioni d’Italia in carica che hanno chiuso ogni discorso dettando legge per 3 quarti. Gara che inizia a ritmi alti e che si gioca punto su punto ma nel finale di primo periodo i toscani prendono un piccolo vantaggio chiudendo sul +7 (28-21).

    Siena non molla un centimetro e fa valere il maggiore talento a roster respingendo ogni offensiva dei padroni di casa. Il secondo quarto si conclude con un comodo margine di 10 punti, sul 45-35 in favore dei biancoverdi.

    Simone Pianigiani, Montepaschi Siena | © Jasper Juinen/Getty Images

    Neanche all’inizio della ripresa la Cimberio riesce a rosicchiare qualche punto, anzi Siena aumenta il divario portandosi sul +17 (68-51) in chiusura di terza frazione.

    La squadra di coach Simone Pianigiani amministra l’ampio margine negli ultimi 10 minuti e chiude sul 91-75.

    Decisivo Andersen con i suoi 19 punti, McCalebb e Lavrinovic chiudono a quota 15 e Aradori piazza 11 punti. Alla Cimberio non bastano i 26 punti di Diawara, i 20 di Goss ed i 13 di Fajardo. Nullo il contributo del resto del team con 16 punti divisi tra 7 giocatori, davvero una miseria per tentare di impensierire i campioni d’Italia che lunedì avranno la prima sfida di semifinale contro Sassari.

    RISULTATI QUARTI DI FINALE PLAYOFF 2012, 23 maggio:

    Cimberio Varese-Montepaschi Siena 75-91
    Varese: Diawara 26, Goss 20, Fajardo 13
    Siena: Andersen 19, McCalebb 15, Lavrinovic 15

    LE SFIDE DEI QUARTI DI FINALE:

    1) Montepaschi Siena vs 8) Cimberio Varese serie 3-1 Siena (Montepaschi accede alle semifinali playoff
    2) EA7 Emporio Armani Milano vs 7) Umana Venezia serie 3-0 Milano (EA7 Emporio Armani accede alle semifinali playoff)
    3) Bennet Cantù vs 6) Scavolini Siviglia Pesaro serie 2-1 Cantù
    4) Banco di Sardegna Sassari vs 5) Canadian Solar Bologna serie 3-0 Sassari (Banco di Sardegna accede alle semifinali playoff)

  • NBA, votato il migliore quintetto difensivo. LeBron James davanti a tutti

    NBA, votato il migliore quintetto difensivo. LeBron James davanti a tutti

    La NBA ha ufficializzato il migliore quintetto difensivo della stagione: a guidare lo starting five c’è LeBron James che è stato già eletto pochi giorni fa M.V.P. della Lega. Il leader dei Miami Heat ha collezionato 53 punti complessivi con 24 voti da primo posto, unico tra tutti i votati a superare quota 50 punti.

    Dietro all’ala del team della Florida si è piazzato Serge Ibaka degli Oklahoma City Thunder, il miglior stoppatore della stagione che ha collezionato 47 punti. Seguono Dwight Howard, centro degli Orlando Magic con 41 punti in totale e poi chiudono Chris Paul dei Los Angeles Clippers (35 punti ottenuti) e Tony Allen dei Memphis Grizzlies (33 punti).

    Per Ibaka e Tony Allen si tratta della prima selezione, dalla loro entrata in NBA, nel quintetto dei migliori difensori della stagione. Per LeBron James invece non è la prima volta: il numero 6 di Miami ha portato gli Heat ad un record di 46 vittorie e 20 sconfitte (e la testa di serie numero 2 nei playoff della Eastern Conference) giocando davvero alla grande anche in difesa. E’ stato il leader della sua squadra in recuperi (1,9 a partita) e rimbalzi difensivi (6,4 a match), e più in generale nei rimbalzi totali (7.9). Con James a guidarla la difesa di Miami ha concesso solo 91,3 punti agli avversari di media, tenendo al 43% al tiro le altre squadre affrontate.

    LeBron James, Miami Heat | © Jeff Zelevansky/Getty Images

    Ibaka ha guidato la statistica delle stoppate (3.65 ad incontro!), mentre Paul è stato il migliore nei recuperi (2.53).Howard è stato miglior rimbalzista della lega (14.5 a partita), così come il miglior rimbalzista difensivo (10,8). La forza in difesa di Tony Allen invece è semplificata da questi numeri: i Grizzlies hanno concesso 96.0 punti in 100 possessi con lui in campo rispetto ai 102 punti subiti in 100 possessi con Allen fuori dal parquet.

    Il secondo quintetto difensivo è composto invece dalle guardie Rajon Rondo (dei Boston Celtics) e Kobe Bryant (dei Los Angeles Lakers), dal centro Tyson Chandler (dei New York Knicks, votato migliore difensore della stagione qualche settimana fa) e dalle ali Luol Deng (dei Chicago Bulls) e Kevin Garnett (dei Boston Celtics).

    Il pannello di votazione era formato dai 30 allenatori NBA, ai quali è stato chiesto di selezionare sia la prima squadra difensiva che la seconda. Agli Allenatori, c’è da ricordare, che non è stato permesso di votare per qualsiasi giocatore della propria squadra. Sono stati assegnati due punti agli atleti inseriti nel migliore quintetto ed uno solo invece a chi è stato inserito nel secondo quintetto difensivo.

    Stride però a prima vista l’esclusione, dal migliore starting five difensivo, del vincitore del premio di difensore dell’anno ovvero Tyson Chandler a favore di Dwight Howard. Non si capisce come sia possibile che il giocatore che alla fine del torneo è risultato il migliore nel gioco difensivo possa essere poi scivolato fuori dal quintetto ideale che comprende i migliori difensori. Un’incongruenza che sarà difficile spiegare da parte della Lega e che negli Stati Uniti sta già generando una marea di discussioni tra esperti ed analisti. Anche perchè Tyson Chandler ha dimostrato di meritare quel premio e di conseguenza avrebbe avuto ogni diritto di entrare nel miglior team NBA che riguarda la difesa.

  • Philadelphia batte Boston, si va a gara 7

    Philadelphia batte Boston, si va a gara 7

    In gara 6 della Semifinale di Eastern Conference dei playoff NBA 2012 i Philadelphia 76ers battono per 82-75 i Celtics, pareggiano la serie sul 3-3 ed avranno così la possibilità di giocarsi la decisiva gara 7 a Boston sabato notte che designerà la squadra finalista ad Est.

    Sotto lo sguardo di un tifoso d’eccezione come Allen Iverson (che nel 2001 guidò i Sixers da M.V.P. della Lega alla Finale NBA persa poi per 4-1 contro i Los Angeles Lakers, l’ultima disputata dai rossoblu della Pennsylvania), Philadelphia con una grande difesa limita al massimo i pericoli dei biancoverdi tenendoli ad un misero 33% dal campo. Non che i Sixers facciano meglio (si pensi all’1/9 dalla lunga distanza) ma i padroni di casa ottengono la vittoria grazie alla grande prova nell’area pitturata dove il parziale è impietoso: 42 i punti segnati da Philadelphia, solo 16 quelli degli ospiti.

    I padroni di casa mettono la museruola a Rajon Rondo e se non gira lui, tutta Boston va nel pallone. Per il playmaker dei Celtics solo 9 punti e 4/11 dal campo, stessi punti per Ray Allen, mentre non bastano i 24 punti del capitano Paul Pierce (con 10 rimbalzi) ed i 20 di Kevin Garnett (ai quali si sommano 11 rimbalzi), contributo nullo dalla panchina che mette a referto solo 5 punti (tutti segnati da Pietrus) con 6 uomini utilizzati. Per i Sixers invece decide Holiday (20 punti), Brand chiude in doppia doppia (13 punti e 10 rimbalzi), Iguodala e Turner infilano 12 punti a testa e Williams chiude a quota 11.

    Boston Celtics v Philadelphia 76ers © Drew Hallowell/Getty Images

    Sabato notte ultimo appuntamento tra le 2 squadre, decisivo per decretare chi passerà il turno. Una sfida da dentro o fuori da seguire con interesse.

    RISULTATI SEMIFINALI CONFERENCE NBA PLAYOFF 2012, 23 maggio:

    Philadelphia 76ers-Boston Celtics 82-75
    Phi: Holiday 20, Brand 13, Turner 12, Iguodala 12
    Bos: Pierce 24, Garnett 20, Rondo 9, Ray Allen 9

    LE SFIDE DELLE SEMIFINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    2) Miami Heat vs 3) Indiana Pacers serie 3-2 Heat
    4) Boston Celtics vs 8) Philadelphia 76ers serie 3-3

    Western Conference:

    1) San Antonio Spurs vs 5) Los Angeles Clippers serie 4-0 Spurs (San Antonio accede alla Finale di Conference)
    2) Oklahoma City Thunder vs 3) Los Angeles Lakers serie 4-1 Thunder (Oklahoma City accede alla Finale di Conference)

    GLI HIGHLIGHTS:

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    TOP 5:

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  • NBA, votato il quintetto dei migliori rookie

    NBA, votato il quintetto dei migliori rookie

    La NBA ha ufficializzato il quintetto dei migliori giocatori esordienti della stagione 2011/2012: ne fanno parte Kyrie Irving (vincitore anche del premio di rokie dell’anno) dei Cleveland Cavaliers, Ricky Rubio dei Minnesota Timberwolves, Kenneth Faried dei Denver Nuggets, Klay Thompson dei Golden State Warriors e l’ultimo posto è diviso a pari merito tra Iman Shumpert (New York Knicks), Kawhi Leonard (San Antonio Spurs) e Brandon Knight (Detroit Pistons).

    Irving, come da pronostico, è stato il giocatore più votato dagli esperti, totalizzando 58 punti, a ruota segue Rubio con 49, Faried raccoglie 46 punti, Thompson 43 ed infine il trio Shumpert-Leonard-Knight totalizza 40 punti.

    Irving, che guida la classifica degli esordienti in punti segnati in stagione, è stato nominato Rookie della Eastern Conference per i mesi di dicembre/gennaio, febbraio e marzo. Ha concluso la stagione con le medie di 18.5 punti, 5.4 assist, 3.7 rimbalzi e 1.1 recuperi, diventando uno dei soli sei rookie nella storia della Lega ad avere una media di almeno 18.0 punti, 5.0 assist e 1 recupero durante il torneo, con il 45% al tiroo eguagliando giocatori come Alvan Adams, Grant Hill, Tyreke Evans, Magic Johnson e Michael Jordan.

    Rubio, Rookie della Western Conference nl mese di dicembre/gennaio, è apparso in 41 partite sul parquet prima che un grave infortunio al ginocchio (che gli farà saltare anche le Olimpiadi di Londra) ne chiudesse anticipatamente la stagione, ha avuto una media 10.6 punti, è stato il miglior assistman tra i rookie (8.2 assist a partita) con 4.2 rimbalzi. Inoltre ha guidato gli esordienti nella categoria dei recuperi (2,2 a partita).

    Kyrie Irving, Cleveland Cavaliers | © Chris Chambers/Getty Images

    Faried invece ha avuto una media di 10.2 punti, è stato il migliore tra i rookie nei rimbalzi (7.7) e nelle stoppate (1.0), ottenendo il riconoscimento di giocatore del mese della Western Conference ad aprile. La sua percentuale del 59% dal campo è stata la migliore tra i giocatori al primo anno.

    Thompson ha chiuso con una media di 12.5 punti a gara, ed è stato il leader dei rookie nella percentuale da 3 punti (quasi 42%).

    Shumpert, Leonard e Knight sono arrivati a pari punti per l’ultimo posto nel migliore quintetto. Shumpert ha chiuso con la media di 9.5 punti, 3.2 rimbalzi, 2.8 assist e 1.7 palle recuperate. Leonard ha avuto 7.9 punti, 5.1 rimbalzi, 1.3 recuperi e 1.1 assist. Knight è stato uno dei migliori per Detroit con le medie di 12.8 punti, 3.8 assist e 3.2 rimbalzi.

    Le votazioni sono state effettuate dai 30 allenatori NBA.

  • NHL, playoff: Valanga Devils sui Rangers, serie sul 2-2

    NHL, playoff: Valanga Devils sui Rangers, serie sul 2-2

    In gara 4 della Finale di Eastern Conference dei playoff NHL 2012, i New Jersey Devils battono nettamente i cugini dei New York Rangers, nel derby, per 4-1 sul ghiaccio di casa di Newark ed impediscono agli avversari di ottenere un altro successo in trasferta che avrebbe chiuso in pratica i giochi. La serie infatti ora è sul punteggio di parità di 2-2.

    A sbloccare la gara dallo 0-0 iniziale è il difensore dei Devils Bryce Salvador che all’ottavo minuto di gioco piazza il goal del vantaggio. Passano altri 4 minuti e New Jersey trova la via del raddoppio grazie alla realizzazione di Travis Zajac.

    La gara è ben indirizzata per i padroni di casa che contengono le sfuriate dei Rangers e ribattono in contropiede, ma nel secondo quarto il punteggio non cambia e resta di 2-0.

    New Jersey Devils | © Bruce Bennett/Getty Images

    L’ultima frazione di gioco si apre con il colpo del KO dei Devils che vanno a segno dopo 160 secondi con Zach Parise, bravo a sfruttare al meglio il periodo di superiorità numerica sul ghiaccio, derivante da power play, per infilare il puck del 3-0. La gara è ormai andata, i Rangers trovano il goal della bandiera al 14esimo con Ruslan Fedotenko, ma è una magra soddisfazione perchè ad un minuto e mezzo dalla sirena finale arriva il sigillo ancora di Parise a porta vuota che fissa il punteggio sul definitivo 4-1.

    Oltre alla doppietta del capitano di New Jersey, Parise (con un assist a referto), si segnalano le 28 parate su 29 conclusioni totali dirette verso la sua porta del goalie di casa Martin Brodeur che alla fine può contare nel suo score anche un insolito assist, mentre il rivale Henrik Lundqvist dopo la strepitosa prova di gara 3 e 2 shutout conquistati nella serie deve inchinarsi (per lui 26 salvataggi su 29 conclusioni avversarie).

    Per gara 5 si torna a New York e la partita sarà fondamentale per l’esito della serie.

    RISULTATI PLAYOFF NHL 21 maggio 2012 

    New Jersey Devils-New York Rangers 4-1

    LE SFIDE DELLE FINALI DI CONFERENCE:

    Eastern Conference:

    1) New York Rangers vs 6) New Jersey Devils serie 2-2

    Western Conference:

    3) Phoenix Coyotes vs 8) Los Angeles Kings serie 1-3 Kings