Ecco il quadro dei quarti di finale dei Mondiali di basket di Turchia che si sono definiti oggi con le ultime 2 partite:
Mercoledì 8 settembre
Serbia-Spagna
Turchia-Slovenia
Giovedì 9 settembre
U.S.A.-Russia
Lituania-Argentina
Ecco il quadro dei quarti di finale dei Mondiali di basket di Turchia che si sono definiti oggi con le ultime 2 partite:
Mercoledì 8 settembre
Serbia-Spagna
Turchia-Slovenia
Giovedì 9 settembre
U.S.A.-Russia
Lituania-Argentina
Altra ottima partita per la Russia, soprattutto in difesa, contro la Nuova Zelanda, che viene battuta per 78-56 negli ottavi di finale del Mondiale di basket di Turchia 2010.
Ora per gli uomini di Blatt ci saranno gli U.S.A., in un incontro che rievoca vecchi dissapori soprattutto sul piano poltico, anche se oggi i rapporti tra le 2 nazioni sono ottimali.
Lo scarto di 22 lunghezze finali forse non ci sta, perché la Nuova Zelanda chiude a -4 il primo tempo e resta viva almeno per 25 minuti, salvo poi franare rovinosamente quando i problemi di falli di Kirk Penney tolgono l’unico vero punto di riferimento offensivo, e la Russia prende prepotentemente il controllo dei tabelloni (41-25 il conto totale dei rimbalzi): coraggiosi i Tall Black, ma corti, in tutti i sensi, in altezza e in profondità della panchina.
Sfruttando le difficoltà di un attacco russo che stenta a innescarsi, i neozelandesi aprono la partita con un parziale di 9-2, ma la squadra di Blatt non sbanda in difesa e rientra piazzando un analogo contro-parziale quando viene ravvivata dall’ingresso di Mozgov. La partita è molto fisica e non certo per palati fini, ma la Nuova Zelanda, che negli ultimi 4 minuti del quarto segna solo su tiro libero, riesce a tenere la testa avanti alla fine del primo quarto (13-15). Nel secondo parziale Jones spara subito una tripla per il +5, ma la Russia risponde serrando ancor maggiormente le tenaglie difensive: Vorontsevich (M.V.P. dell’incontro con 18 punti e 11 rimbalzi) compie un lavoro spettacolare nella staffetta su Penney, i lunghi intimidiscono a centroarea (Tait si prende 3 stoppate consecutive) e quando la palla arriva finalmente sotto in attacco, ecco che Kaun e Mozgov possono mettere in difficoltà il vecchio e lento Cameron. La Russia sorpassa, tocca il +8 con una tripla di Monya che suggella un parziale di 13-0 (29-21), mentre la Nuova Zelanda, che perde Penney per un prematuro terzo fallo (2 in attacco), si arena senza trovare un secondo terminale offensivo degno di nota.
Un antisportivo a Vorontsevich a 50 secondi dall’intervallo lungo permette ai Tall Blacks di recuperare un minimo di inerzia per andare negli spogliatoi (31-27 al 20esimo), fiammata che prosegue a inizio ripresa con un lampo da 8 punti consecutivi di Abercrombie, fino a quel momento piuttosto silente. Ma nel mezzo c’è il quarto fallo di Penney, e la Russia può approfittarne per riallungare nuovamente con Vorontsevich e Mogzov (43-35). Blatt capisce che è il momento decisivo per azzannare la partita, e mette in campo una difesa che dilata la forbice sul +13 (51-35): Vucinic rispolvera giocoforza Penney nel finale di quarto, e la stella neozelandese cerca di riaccendere la luce innescando un contro-break di 8-0. Ma è solo un fuoco di paglia. I Tall Blacks provano la zona per proteggere Penney e Vukona e per scommettere sulle percentuali russe fino a quel momento non scintillanti dall’arco, ma la squadra di Blatt non fatica nel trovare buone soluzioni coi ribaltamenti di lato, e in difesa è sempre impenetrabile. Il colpo di grazia arriva con un 2+1 di Mozgov (16 punti e 7 rimbalzi) per il +16 a 4 minuti dalla fine dell’incontro (63-47), prima che Penney aggiusti le sue cifre nel garbage-time e che Ponkrashov e Vorontsevich affondino la barca neozelandese con ben 3 triple nel finale.
Ora la prova del fuoco Stati Uniti sarà importante per capire le ambizioni della squadra dell’est, anche se i favori del pronostico sono ovviamente per gli americani
RUSSIA-NUOVA ZELANDA 78-56
Russia: A. VORONTSEVICH (18 pts), A. VORONTSEVICH (11 rbs), A. PONKRASHOV (7 ast)
Nuova Zelanda: K. PENNEY (21 pts), M. VUKONA (5 rbs), K. PENNEY (2 ast)
Un vero e proprio massacro quello che gli Stati Uniti hanno messo in scena negli ottavi di finale dei Mondiali di basket di Turchia 2010 contro la malcapitata Angola.
Africani letteralmente stritolati ed il punteggio parla chiaro: 121-66, angolani quasi doppiati da una formazione concentrata fino agli ultimi secondi che ha dato il meglio di sè soprattutto dalla lunga distanza.
Ovviamente l’impegno non era dei più proibitivi, ma non è mai facile arrivare a punteggi così alti ed a scarti così elevati!
Gli “States” nei quarti affronteranno la vincente del confronto tra Russia e Nuova Zelanda in programma questa sera.
Miglior marcatore dell’incontro il playmaker Chauncey Billups con 19 punti seguito a ruota da un terzetto a quota 17 ovvero Eric Gordon, Rudy Gay e Kevin Durant, la superstar della squadra.
La prima volta che gli Stati Uniti hanno battuto l’Angola, nel debutto del vero Dream Team a Barcellona 1992, finì 116-48, con Charles Barkley che diede una gomitata al povero Coimbra spiegando poi ai microfoni che quella era la dura legge del ghetto.
La partita è stata senza storia sin dagli inizi con un parziale di 10-0 che ha portato il punteggio subito sul 22-7 per poi rotolare fino al +20 del decimo minuto. Nel secondo quarto gli angolani, privi del loro miglior realizzatore Cipriano, infortunato, hanno giocato anche bene mostrando le ottime doti di un isolato Joaquim Gomes, ma senza poter nulla contro le qualità atletiche e tecniche degli americani. L’Angola, che nonostante tutto può contare su un’ottima scuola di pallacanestro, (ha vinto 10 degli ultimi 11 campionati africani), davanti trova una squadra senza pietà che gioca con intensità in ogni angolo del campo e fino all’ultimo secondo di ogni possesso offensivo e difensivo. Per gli “States” la cosa più interessante da verificare, (ammesso che sia possibile in partite così facili), era se in vista delle partite importanti, Chauncey Billups, finora al 20% da tre punti, avrebbe dato qualche risposta alla crescita esponenziale di Eric Gordon che ambiva al suo posto. La risposta c’è stata, la guardia dei Nuggets ha segnato più triple con gli angolani, (con un ottimo 5/7), che nelle 5 gare precedenti (4/19). Gordon ha risposto con 5/6, arrivando a 16/30 complessivo, e adesso è Derrick Rose, che da fuori non tira quasi mai, a far meditare “Coach K”, convinto che per battere le squadre europee siano necessari grandi tiratori.
Il secondo tempo è accademia con largo spazio alle riserve e Angola sbriciolata nell’ultimo quarto dove segna solo 10 punti.
Ora resta da vedere chi sarà l’avversario dei quarti di finale per la formazione americana.
STATI UNITI-ANGOLA 121-66
USA: C. BILLUPS (19 pts), L. ODOM (8 rbs), D. ROSE (6 ast)
Angola: J. GOMES (21 pts), F. AMBROSIO (7 rbs), C. MORAIS (4 ast)
Stephen Strasburg, sensazionale e fenomenale lanciatore dei Washington Nationals si è infortunato ai legamenti del gomito destro e dovrà stare fermo per 18 mesi! un anno e mezzo tra operazione e riabilitazione che sono una mazzata sul giovane 22enne della squadra della Capitale.
La prima scelta assoluta del draft 2009 con ogni probabilita’ dovra’ sottoporsi ad un intervento, battezzato “Tommy John” dal nome del lanciatore che nel 1974 lo ha subito per primo. Il giocatore, dopo l’esito degli esami a cui si e’ sottoposto, volera’ in California per ascoltare l’opinione del professor Louis Yocum.
Strasburg ha debuttato nella Major League a giugno, presentandosi in maniera sontuosa con 14 eliminazioni al piatto. Da allora, ha messo insieme un record di 5 vittorie e 3 sconfitte ed ha brillato al punto da far decollare i dati di affluenza negli stadi e quelli degli ascolti televisivi. Per lui si è scomodato anche il Presidente degli Stati Uniti Barak Obama, che si è recato prontamente allo stadio per il "Fenomeno". Fino al match di sabato scorso: contro i Philadelphia Phillies, nel corso del quinto inning, il pitcher ha avvertito un dolore al braccio destro.
Il fuoriclasse di Washington ha cercato anche di essere ottimista facendo ai giornalisti qualche battuta sulla sua situazione di infortunato, ma di ottimismo ne circola davvero poco:
Ha spiegato il manager dei Nationals, Jim Riggleman, che negli ultimi tempi ha cercato di evitare problemi all'inestimabile braccio di Strasburg richiamando in panchina il suo asso ai primi accenni di fatica. Il baseball perde uno dei suoi uomini di punta, se non addirittura il migliore vista la sua giovane età ed il livello di talento che ha mostrato.
In bocca al lupo Stephen, torna presto sul "diamante"!
Impegnato con la nazionale degli Stati Uniti nei Mondiali di basket in Turchia, Danny Granger si è lasciato andare ad una pesante dichiarazione.
L’asso degli Indiana Pacers, dopo la partita vinta al photo-finish contro il Brasile (nella quale, comunque, non è nemmeno sceso in campo), ha postato sul suo Twitter una dichiarazione piuttosto scomoda.
Ecco quanto scritto dal leader dei Pacers:
seguita poi da una più che “eloquente” conclusione:
Per chi non ha ancora assimilato bene l’inglese ecco la traduzione letterale delle 2 frasi:
Ma in molti, nel “Vecchio Continente”, non l’hanno presa particolarmente bene, e con molta probabilità la casella e-mail del giocatore dei Pacers è stata ingolfata da una miriade di insulti e richieste di scuse. Cosa che lo ha portato ad un secondo post, che ai più è sembrato aver però peggiorato la sua situazione già molto precaria:
Ecco l’altra traduzione del “Granger-pensiero”:
Frase che, invece di salvarlo, gli ha scatenato addosso le “contro-ire” degli abitanti della Louisiana. Ecco come cadere in pratica “dalla padella nella brace”.
Questa è la programmazione degli ottavi di finale del Mondiale di basket di Turchia 2010.
I match più attesi sono innanzitutto i 2 derbyssimi, quello sudamericano tra Argentina e Brasile, e quello tutto slavo tra Serbia e Croazia (che aprirà le danze degli scontri ad eliminazione diretta il 4 settembre alle ore 17 italiana , seguito da un’altra sfida tra 2 eterne rivali ovvero Spagna-Grecia in programma invece alle 20). Domenica 5 settembre il match clou sarà tra i padroni di casa della Turchia, che si stanno rendendo protagonisti del Mondiale con un alto standard di rendimento, che affronteranno la Francia, partita a 1000 con la vittoria sulla Spagna ma che sembra sgonfiarsi partita dopo partita. Slovenia-Australia completa il programma di domenica. Lunedì ecco scendere in campo i favoritissimi Stati Uniti che se la vedranno contro i malcapitati angolani, mentre la sera la Russia affronterà l’insidia Nuova Zelanda che va sempre più convincendo e che ha preso il posto di mina vagante del torneo dopo la bella qualificazione agli ottavi e la contemporanea uscita di scena di Porto Rico che da molti addetti ai lavori era data come la possibile out-sider. Martedì 7 settembre si chiuderanno invece gli ottavi con la Lituania che gioca contro i molto abbordabili cinesi reduci da batoste in serie e poi, come già detto, in serata (ore 20) l’attesissimo derby Argentina-Brasile che designerà l’ultima qualificata per i quarti di finale!
Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.
Sabato 4 settembre
Ore 17.00 – Serbia-Croazia
Ore 20.00 – Spagna-Grecia
Domenica 5 settembre
Ore 17.00 – Slovenia-Australia
Ore 20.00 – Turchia-Francia
Lunedì 6 settembre
Ore 17.00 – Stati Uniti-Angola
Ore 20.00 – Russia-Nuova Zelanda
Martedì 7 settembre
Ore 17.00 – Lituania-Cina
Ore 20.00 – Argentina-Brasile
Ecco le classifiche dopo la quarta giornata del Mondiale di basket in Turchia:
(In neretto le squadre qualificate per gli ottavi di finale).
GRUPPO A
1- Serbia 4-1
2- Argentina 4-1
3- Australia 3-2
4- Angola 2-3
5- Germania 2-3
6- Giordania 0-5
GRUPPO B
1- Stati Uniti 5-0
2- Slovenia 4-1
3- Brasile 3-2
4- Croazia 2-3
5- Iran 1-4
6- Tunisia 0-5
GRUPPO C
1- Turchia 5-0
2- Russia 4-1
3- Grecia 3-2
4- Cina 1-4
5- Costa d’Avorio 1-4
6- Porto Rico 1-4
GRUPPO D
1- Lituania 5-0
2- Spagna 3-2
3- Nuova Zelanda 3-2
4- Francia 3-2
5- Libano 1-4
6- Canada 0-5
Ecco il quadro degli ottavi di finale che si sono definiti oggi con le ultime partite:
Sabato: Serbia-Croazia e Spagna-Grecia.
Domenica: Turchia-Francia e Slovenia-Australia.
Lunedì: Stati Uniti-Angola e Russia-Nuova Zelanda.
Martedì: Lituania-Cina e Argentina-Brasile.
Continua la marcia inarrestabile della Turchia, nella quinta giornata del Mondiale di basket in corso di svolgimento proprio in terra turca, che demolisce la Cina subendo solo 40 punti (cinesi fortunati che trovano la qualificazione grazie alla vittoria della Costa d’Avorio contro Porto Rico che piazza come ultima qualificata del lotto proprio la Cina grazie alla miglior differenza canestri negli scontri diretti con portoricani ed ivoriani) e chiudendo il girone imbattuta.
A braccetto coi turchi va la Lituania che si sbarazza senza grossi problemi del Libano. Cade la Francia contro la Nuova Zelanda, la Russia sorprende la Grecia e la Serbia va a prendersi il primo posto nel gruppo A grazie alla vittoria nello scontro diretto contro l’Argentina.
GRUPPO A
Angola-Australia 55-76
L’Australia si prende il terzo posto del girone A, senza patemi contro un’avversaria priva del suo attaccante più pericoloso (Cipriano non entrato in campo), e probabilmente anche appagata dall’obiettivo raggiunto della qualificazione agli ottavi di finale. Angola comincia meglio, si porta anche avanti di 7 lunghezze (22-15 a 7 minuti dall’intervallo), ma finisce subito la benzina e precipita a -12 nello stesso secondo quarto (39-27 con 100 da giocare nel periodo). Gli australiani non si voltano più indietro: toccano il +20 con la tripla di Martin (58-38 nel terzo quarto) e poi amministrano tranquillamente.
Angola destinata all’eliminazione nella prossima gara degli ottavi di finale dove affronterà i favoritissimi Stati uniti.
Angola: M. LUTONDA (9 pts), E. MINGAS (5 rbs), D. BONIFACIO (3 ast)
Australia: P. MILLS (11 pts), M. NIELSEN (7 rbs), M. NIELSEN (6 ast)
Argentina-Serbia 82-84
Prima sconfitta che costa cara per via del primato perso per l’Argentina. Il primo posto nel girone A se lo prende la Serbia. Ai sudamericani non basta il solito Luis Scola, top scorer della prima fase, che mette assieme 32 punti, con 12-19 dal campo, 5 rimbalzi, ma è il resto del team albiceleste a mancare nel confronto con i serbi, arcigni in fase difensiva e pronti a fare male in ripartenza. Nenad Krstic si conferma pedina fondamentale sotto canestro (18 e 8), Dusko Savanovic (19) fa il suo dovere, Milos Teodosic (16) è sempre più leader. L’Argentina ci prova fino all’ultimo, ma la battaglia dei liberi è vinta dai serbi, che con il 2/2 Aleksandar Rasic mettono fine al match. Il primato del gruppo va così agli europei.
Argentina: L. SCOLA (32 pts), L. SCOLA (7 rbs), P. PRIGIONI (9 ast)
Serbia: D. SAVANOVIC (19 pts), N. KRSTIC (8 rbs), M. TEODOSIC (4 ast)
Giordania-Germania 73-91
Una delle partite più inutili nella storia dei Mondiali, con entrambe le nazionali già eliminate: vince la Germania, ma non basta per superare Angola (vittoriosa nello scontro diretto ieri): Tibor Pleiss chiude con 23 punti per i tedeschi, Osama Daghles ne mette 22 per i giordani.
Giordania: O. DAGHLES (22 pts), Z. AL-KHAS (9 rbs), R. WRIGHT (6 ast)
Germania: T. PLEISS (23 pts), T. OHLBRECHT (10 rbs), S. HAMANN (4 ast)
GRUPPO B
Slovenia-Iran 65-60
Partita in archivio già nel terzo quarto e poi tanto tempo per riprendere il fiato in vista di impegni più probanti: la Slovenia ha vita abbastanza facile contro l’Iran di Hamed Haddadi (15 punti) e Arsalan Kazemi (13). Il +5 di fine partita non racconta della superiorità slovena, con Goran Dragic a farla da padrone (18 punti, con 7/10 al tiro) e Miha Zupan e Bostjan Nachbar ad aggiungere al fatturato rispettivamente 15 e 10 punti. Slovenia seconda dietro agli Usa, Iran a casa.
Slovenia: G. DRAGIC (18 pts), G. DRAGIC (6 rbs), S. BECIROVIC (3 ast)
Iran: H. HADDADI (15 pts), A. KAZEMI (14 rbs), J. DAVARI (4 ast)
Brasile-Croazia 92-74
Il Brasile si aggiudica lo ‘spareggio’ per il terzo posto nel gruppo B imponendosi per 92-74 sulla Croazia (18 punti per Machadao, 12 rimbalzi per il rientrante Anderson Varejao): per i sudamericani ora attesissimo derby con l’Argentina, croati attesi dall’altro derby con la temutissima Serbia.
Brasile: M. MACHADO (18 pts), A. VAREJAO (12 rbs), M. HUERTAS (6 ast)
Croazia: M. POPOVIC (15 pts), K. LONCAR (6 rbs), M. TOMAS (3 ast)
GRUPPO C
Portorico-Costa d’Avorio 79-88
Ecco il colpaccio di giornata di cui è stato detto nell’introduzione all’articolo: lo propone la Costa d’Avorio, che fa lo sgambetto a Portorico, che cercava la vittoria che avrebbe spianato la strada verso gli ottavi. E invece la squadra di Manolo Cintron si blocca sul più bello, concedendo molto al tiro degli africani, che chiudono con il 44.8% dall’arco dei tre punti (13 su 29 alla fine). Non bastano i rimbalzi di Renaldo Balkman (10 sui 37 di squadra totali) e i suoi punti (19 a cui aggiunge anche 6 assist) e la buona prestazione di David Huertas (18 punti). Restano fuori dagli ottavi di finale tutte e 2 le nazionali, beffate dalla Cina (per la differenza canestri negli scontri diretti) che si prende la qualificazione nella giornata in cui è seppellita da una montagna di punti dai padroni di casa della Turchia (ben 47!).
Porto Rico: J. BAREA (19 pts), R. BALKMAN (10 rbs), J. BAREA (7 ast)
Costa d’Avorio: C. ABOUO (19 pts), M. KONE (10 rbs), M. DIABATE (8 ast)
Grecia-Russia 69-73
L’ultima volta era finita 68-65 per la Russia, grazie a una super-tripla di Sergey Monya: allora erano le qualificazioni a EuroBasket. Anche questa volta la spuntano i russi di David Blatt, per 73-69, anche se la gara è diversa: Russia meglio all’inizio, poi ecco il pareggio greco a fine primo tempo (30-30). Il terzo quarto è quello decisivo: Timofey Mozgov (16 punti) e compagni fanno il break decisivo (29-13) e nell’ultimo parziale la Russia deve solo rintuzzare la rimonta greca, che si spegne sui tentativi di Nikos Zisis (11 punti) Sofoklis Schortsanitis (16 punti e 8 rimbalzi). Russia in crescita, occhio ai giovani di Blatt.
Grecia: S. SCHORTSANITIS (16 pts), S. SCHORTSANITIS (9 rbs), K. TSARTSARIS (2 ast)
Russia: T. MOZGOV (18 pts), E. VORONOV (6 rbs), A. PONKRASHOV (6 ast)
Turchia-Cina 87-40
Cina umiliata contro la Turchia padrona di casa: Oguz Savaz (19 punti) e compagni non hanno pietà per i cinesi, che pure si qualificano agli ottavi per la differenza punti favorevole nei confronti di Costa d’Avorio e Portorico. In un match inutile e senza storia spicca il 20-0 che porta al 39-13 del primo tempo, per una leadership che arriva anche a +41 nel terzo quarto e diventa di +47 alla fine grazie a Semih Erden. Turchia avanti con convinzione, affronterà la Nuova Zelanda.
Turchia: O. SAVAS (20 pts), Ö. AŞıK (13 rbs), S. GÜLER (7 ast)
Cina: Y. SUN (15 pts), W. SU (9 rbs), Y. SUN (2 ast)
GRUPPO D
Spagna-Canada 89-67
Poca fatica per la Spagna contro il Canada. Va in archivio anche la quinta sconfitta dei nordamericani, che solo nel secondo quarto riescono a dare qualche grattacapo agli iberici, messi sotto 20-14. La Spagna è in crescita, anche se non è certo questa l’occasione per dimostrarlo: Fran Vazquez chiude con 21 punti e 10/10 al tiro, aggiusta i suoi numeri anche Rudy Fernandez (19 punti e 6 rimbalzi) e poi spazio a un po’ di “garbage time” infarcito dalle giocate di Ricky Rubio (8 punti, 7 assist e 5 rimbalzi). L’importante, dopo l’avvio disastroso, era almeno il terzo posto nel girone: dopo la sconfitta della Francia contro la Nuova Zelanda è arrivato addirittura il secondo, la missione è stata compiuta.
Spagna: F. VAZQUEZ (19 pts), F. REYES (9 rbs), R. RUBIO (8 ast)
Canada: K. OLYNYK (14 pts), J. ANTHONY (6 rbs), A. DOORNEKAMP (2 ast)
Libano-Lituania 66-84
Dopo Canada, Spagna, Nuova Zelanda e Francia, anche il Libano è vittima della scintillante Lituania, giovane ma già pronta per dare fastidio alle grandi, anche nella prossima fase del torneo. Spazio per tutti, i numeri migliori li hanno Renaldas Seibutis (17 punti) e Martynas Gecevicius (16 punti). Poca gloria per il Libano, ultima nel girone, guidato da Rony Fahed (19 punti).
Libano: R. FAHED (19 pts), J. ABDELNOUR (6 rbs), E. RUSTOM (5 ast)
Lituania: R. SEIBUTIS (17 pts), T. KLIMAVICIUS (7 rbs), T. DELININKAITIS (4 ast)
Nuova-Zelanda Francia 82-70
A sorpresa i Tall Blacks vincono il loro terzo match in fila, sorprendendo la Francia per 82-70 e si assicurano il terzo posto nel girone, per differenza punti. Devastante il secondo quarto dei neozelandesi (22-5) che annichilisce i transalpini. Kirk Penney come al solito protagonista, con 25 punti a referto, aiutato da Mika Vukona (15 punti con sei rimbalzi). Francia stanca, dopo quattro gare tiratissime: Nicolas Batum sbaglia il tiro che avrebbe voluto dire Russia, e invece sarà Turchia, proprio l’avversario che i Bleus non avrebbero voluto affrontare.
Nuova Zelanda: K. PENNEY (25 pts), M. VUKONA (6 rbs), P. CAMERON (6 ast)
Francia: Y. BOKOLO (13 pts), F. PIETRUS (8 rbs), N. DE COLO (4 ast)