Autore: slevin

  • Super Durant porta gli Stati Uniti in finale

    Super Durant porta gli Stati Uniti in finale

    Un immenso ed a tratti irresistibile e spettacolare Kevin Durant porta gli Stati Uniti in finale ai Mondiali in corso di svolgimento in Turchia. Il fenomeno degli Oklahoma City Thunder con 38 punti ha largamente rubato il palcoscenico a tutte le altre stelle, dimostrando che nei momenti che contano il vero terminale offensivo resta sempre e solo lui.
    Trascinatore, realizzatore, leader, il tutto a soli 21 anni, se gli “States” si metteranno al collo la medaglia d’oro lo dovranno innanzitutto a questo bimbo prodigio del basket, che con il duro lavoro quotidiano sta raggiungendo livelli di eccellenza difficili da pronosticare ad inizio carriera.
    “K.D.” in questa partita ha veramente esagerato demolendo praticamente da solo la difesa lituana nel primo tempo: 17 (su 23 punti della squadra) alla fine del primo quarto, 24 (su 42 totali) all’intervallo. E nei momenti di riposo del devastante Durant ci hanno pensato il suo compagno ai Thunder Russell Westbrook (12 punti ed 8 rimbalzi) un rigenerato Lamar Odom con 13 punti e 10 rimbalzi e la difesa di Iguodala e Kevin Love, quest’ultimo sempre prezioso su ambedue i lati del campo, a segare le ambizioni lituane.
    Paga caro, la Lituania, la serata negativa della sua stella Linas Kleiza, ben contenuta dalla difesa a stelle e strisce, che lo porta d un misero 1/11 dal campo per un fatturato di 4 miseri punti e 5 palle perse! Di meglio non fanno i suoi compagni che latitano nel tiro dalla lunga distanza e sorprendentemente sembrano molli sulle gambe nella partita più importante.

    Semifinale 1: U.S.A.-LITUANIA 89-74

    La Lituania cerca di partire forte ma un grande Durant segna 12 dei primi 14 punti di squadra bersagliando il canestro gialloverde da ogni posizione, e quando le maglie difensive degli Stati Uniti si stringono bene ecco che la forbice tra le 2 squadre inizia ad essere importante con la doppia cifra di vantaggio (23-12 alla fine del primo quarto).
    Kemzura risponde a questa situazione con il quintetto leggero con Jankunas da centro e la zona 2-3, ma in attacco i lituani continuano a faticare contro la prima linea difensiva che non lascia spazio alle penetrazioni, mentre Kleiza si disperde inspiegabilmente. Gli “States” accelerano sul +15 (29-14), prima di subire un mini-parziale negativo innescato da Pocius (31-23): qui si torna ad innescare Durant, che riceve anche una mano importante dal fido Westbrook ( autore anche di una stoppata terrificante su Kalnietis in uno dei momenti migliori della Lituania, a dimostrazione di un atletismo pazzesco), per riallargare il gap sul 42-27 all’intervallo lungo.

    Come già detto, Durant è a quota 24 punti e Kemzura gli mette addosso la marcatura ad uomo di Pocius, ad inizio terzo quarto, e sfruttando l’isolamento della stella dei Thunder, che non riceve più il pallone, la Lituania rientra fino al -10 (50-40) grazie a qualche buon tiro dal perimetro. Durant però prende le misure al suo marcatore e sforna 2 canestri d’autore portando gli U.S.A. sul +12 (65-53) all’ultimo intervallo del terzo quarto.
    Nell’ultimo periodo i gialloverdi baltici accusano la stanchezza e soprattutto in difesa perdono lucidità: la dimostrazione sono i 2 voli sopra il ferro ancora dell’immarcabile Durant (77-64).
    E quando il numero 5 piazza la tripla in faccia al povero Pocius il divario diventa incolmabile sull’82-64. Curry aumenta ancora il divario sul +20 (89-96), qui gli “States” si fermano per non umiliare l’avversario e Jasaitis firma un parzialino di 5-0 per fissare il punteggio finale.
    Con un Kevin Durant così il primo posto nel torneo è sempre più vicino.

    U.S.A.: K. DURANT (38 pts), L. ODOM (10 rbs), D. ROSE (3 ast)
    Lituania: R. JAVTOKAS (15 pts), R. JAVTOKAS (9 rbs), J. MACIULIS (2 ast)

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per l’11 settembre

    Questa è la programmazione dell’11 settembre del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si comincia alle 14 con la finalina per il settimo-ottavo posto ta Slovenia e Russia, per poi proseguire con le 2 semifinali che varranno l’accesso alla finalissima del 12 settembre.
    Le partite sono Turchia-Serbia alle ore 18, e U.S.A.-Lituania alle ore 20.30.
    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 11 settembre

    ore 14:Slovenia-Russia
    ore 18:Serbia-Turchia
    ore 20.30:Lituania-Stati Uniti

  • Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: Sarà Spagna – Argentina per il quinto posto

    Saranno Spagna ed Argentina a giocarsi il quinto posto ai Mondiali di basket in corso di svolgimento in Turchia.
    La Spagna nel primo pomeriggio si è sbarazzata, ma non senza qualche difficoltà, della Slovenia. Piccola consolazione per una nazionale che avrebbe dovuto ambire a traguardi ben più importanti in questo torneo.
    Inserata anche l’Argentina ha ottenuto la vittoria contro la Russia, trascinata dal duo Delfino-Scola, letteralmente inarrestabile.
    La finalina per il quinto-sesto posto tra iberici e sudamericani sarà domenica 12 settembre, alle ore 14.
    Quella per il settimo-ottavo posto tra sloveni e russi invece andrà in scena domani sempre alle ore 14.

    SPAGNA-SLOVENIA 97-80

    Il punteggio finale di 97-80 non deve ingannare, perché la formazione di Scariolo costruisce il margine soltanto nell’ultimo quarto, con un buon apporto delle seconde linee tra l’altro, dopo un primo tempo a dir poco sottotono.
    Il primo quarto lo chiude infatti in vantaggio la Slovenia grazie ad un buon Lakovic (16-23 per la squadra di Memi Becirovic), che tiene la testa avanti per tutto il primo tempo sul 38-41.
    La reazione spagnola comincia a concretizzarsi però all’inizio della ripresa, quando una fiammata di Fernandez e Navarro firma il primo sorpasso iberico della partita, ma la Slovenia tiene botta, restando aggrappata all’inerzia della gara (64-62 al 30esimo minuto). Lo strappo, come detto, arriva nel quarto periodo (33-18 il parziale), innescato dall’attività su entrambi i lati del campo di un ottimo Vazquez (16 punti e 6/6 dal campo in uscita dalla panchina), da un paio di triple di Sergio Llull, ridestatosi d’improvviso dopo un primo tempo osceno, e dal ritrovato Navarro, che spara un paio di bombe devastanti per il morale sloveno, portando la Spagna sulla doppia cifra di margine. La squadra di Becirovic, che trova risposte soltanto da Zupan nel finale, si scoglie malamente, lasciando agli spagnoli il pieno controllo di una partita vinta nonostante le prove oscure di Gasol (molto svogliato il fratellino di Pau) e Rubio (ancora rivedibile la sua prestazione).

    Spagna: J. NAVARRO (26 pts), F. REYES (10 rbs), J. NAVARRO (7 ast)
    Slovenia: J. LAKOVIC (19 pts), P. BREZEC (9 rbs), J. LAKOVIC (4 ast)

    ARGENTINA-RUSSIA 73-61

    Anche qui è l’ultimo parziale a fare la differenza, con Scola e Delfino sugli scudi, soprattutto il secondo con 2 triple da urlo nei momenti finali che annichiliscono la resistenza dei russi. Saranno 27 i punti per l’ala dei Rockets, 26 per la guardia dei Bucks che ancora una volta dimostrano di essere ad un livello superiore rispetto agli altri compagni.
    Mani fredde invece per gli avversari (9/24 dal perimetro) ancora più se abbinate ad una stanchezza più che comprensibile dopo un torneo giocato ad alti ritmi, soprattutto in difesa.
    L’Argentina comincia bene, sospinta dai canestri di Scola e Delfino, e costruisce un vantaggio di 4 lunghezze al termine del primo quarto (15-11) mantenuto anche all’intervallo (36-33), nonostante i tentativi di rientro russi con le triple di Monya (redivivo dopo la brutta prova contro gli Stati Uniti con 17 punti e 5/6 dall’arco) e del baby-prodigio Khvostov. L’Albiceleste prova ad allungare ancora con Delfino all’inizio della ripresa (41-33), ma quando Scola si prende qualche minuto per rifiatare, la Russia rientra e sorpassa con Monya e Mozgov (titolare e doppia-doppia da 10 punti + 11 rimbalzi), prima che una tripla di Gutierrez sulla sirena permetta all’Argentina di rimettere la testa avanti (54-52). Nell’ultimo quarto la zona frena l’attacco di Blatt, e i sudamericani possono riallungare con Oberto e Scola e prendere la testa dell’incontro definitivamente con 2 triple di Delfino.

    Russia: S. MONYA (17 pts), T. MOZGOV (11 rbs), A. PONKRASHOV (4 ast)
    Argentina: L. SCOLA (27 pts), C. DELFINO (7 rbs), P. PRIGIONI (5 ast)

  • NBA: Ancora Rodman in versione hot, orgia con 6 donne in albergo!

    NBA: Ancora Rodman in versione hot, orgia con 6 donne in albergo!

    Nuova impresa “hot” per Dennis Rodman: l’ex giocatore dei Detroit Pistons, dei San Antonio Spurs e dei Chicago Bulls, si è reso protagonista di un episodio molto criticato da più parti.

    Pare che Rodman, da sempre amante delle belle donne (ma soprattutto delle donne, non necessariamente belle!) si sia cimentato in una performance a dir poco invidiabile con tanto di testimonianze molto veritiere in merito al fatto.

    Secondo il il “New York Post”, Rodman avrebbe fatto un orgia con ben 6 donne in una stanza di un hotel. E non è tutto: l’ex Chicago Bulls, grazie ad un microfono, avrebbe fatto sentire all’intero albergo la sua performance, con tanto di descrizione dettagliata!

    Un cliente dell’albergo, intervistato proprio dal “New York Post” avrebbe dichiarato:

    • Si sentiva tutto. Rodman descriveva nel dettaglio tutto ciò che stava per fare con le ragazze!

    Rodman in passato ha sempre fatto discutere di sè, per i suoi modi bizzarri di vedere le cose che uniti al fatto di essere un focoso amante, come più volte da lui stesso dichiarato (“Nella mia vita ho fatto sesso con oltre 2000 ragazze!”) e confermato dalle donne che lo hanno conosciuto, lo hanno anche portato sovente nei guai.

    Per quanto riguarda quest’ultimo episodio, ovviamente l’ex compagno di Michael Jordan e Scottie Pippen ai leggendari Chicago Bulls di coach Phil Jackson, non ha potuto smentire, limitandosi a dire per giustificarsi:

    • Non sapevo che il microfono fosse acceso!

    Incorreggibile Dennis…!

  • NFL: Saints vincenti all’esordio, niente da fare per i Vikings

    NFL: Saints vincenti all’esordio, niente da fare per i Vikings

    Si ricomincia da dove si era lasciato, da un’altra vittoria dei New Orleans Saints. I campioni in carica hanno infatti battuto in un gradevole ed intenso match d’esordio della nuova stagione NFL i Minnesota Vikings di Brett Favre. 14-9 il risultato finale e Saints subito in testa alla division, tanto per non perdere il feeling con la vittoria.

    New Orleans parte forte e dopo 2 minuti di gioco si porta già in vantaggio grazie ad un drive sapientemente gestito e coordinato dal quarterback Drew Brees che con il lancio per Devery Henderson (suo quindi il primo touchdown di stagione) porta il risultato sul 6-0, arrotondato dal piazzato di Hartley sul 7-0.
    I Saints continuano a spingere ma non riescono a capitalizzare il grande lavoro difensivo che lascia Minnesota senza segnare per tutto il primo quarto.
    Ma nel secondo ecco la riscossa dei Vikings che prima accorciano le distanze con un field-goal di Longwell dalle 41 yard per il 7-3, poi, alla fine del periodo, e prima di andare a riposo, mettono anche la testa avanti grazie al touchdown di Visanthe Shiancoe a 45 secondi dal termine della prima metà di gara. 9-7 per Minnesota che ha la possibilità del punto addizionale che però viene bloccato dalla difesa dei Saints.
    Brett Favre non è in piena forma a causa dei guai alla caviglia e non ha la giusta intesa coi ricevitori visto che ha dovuto saltare tutto il training camp, ma basta ed avanza per dare le solite certezze al team gialloviola.

    Nel secondo tempo New Orleans decide di cambiare strategia e si affida alle corse dei suoi running back. I Saints tornano davanti con il touchdown di Pierre Thomas a metà periodo (con Hartley che mette anche il piazzato del punto aggiuntivo) andando sul 14-9 e chiudono la saracinesca in difesa. Hartley fa venire i brividi al pubblico del Superdome sbagliando 2 field-goal, ma i difensori dei Saints, bloccando ogni singolo attacco avversario permettono al kicker di stare tranquillo.
    Favre fa quello che può ma i Vikings nella ripresa non riescono a mettere punti a referto vista la soffocante difesa della squadra di Sean Payton e sono costretti ad alzare bandiera bianca.

    New Orleans si candida autorevolmente per il repeat, non sarà facile ma la squadra è completa, ha l’esperienza dello scorso anno nonostante si basi su un nucleo abbastanza giovane di giocatori e la guida in panchina appare impeccabile. minnesota non esce distrutta dal confronto,ma dovrà lavorare molto per riuscire ad inserirsi nella corsa delle pretendenti al titolo. E con un Favre più in forma il sogno potrebbe anche diventare realtà.

    New Orleans Saints-Minnesota Vikings 14-9

  • NBA: Dwight Howard dal cuore d’oro, Matt Barnes in carcere

    NBA: Dwight Howard dal cuore d’oro, Matt Barnes in carcere

    L’ultimo desiderio di Kay Kellogg, 62enne condannata alla morte da un male incurabile, era quello di incontrare il suo idolo sportivo, Dwight Howard.
    Qualche giorno fa il centro degli Orlando Magic si è presentato alla sua porta: doveva essere un breve incontro di mezz’ora, si è trasformato in una bellissima chiacchierata di oltre 2 ore:

    • È diventato la mia bottiglia di medicina, alta più di 2 metri!

    Ha commentato la donna, un’ex ballerina che negli ultimi 2 anni è diventata abbonata dei Magic e si è presentata ad ogni gara con addosso la canotta numero 12 di Howard. Kay Kellogg ha poi proseguito dicendo:

    • Dwight è un ragazzo fantastico, ogni volta che lo vedo giocare mi fa sentire bene. Io all’Amway Arena ho un posto economico, lontano dal campo, ma mi sembra di essere in paradiso ogni volta che vado“.

    Al termine dell’incontro Howard si è chinato per abbracciare la donna, più bassa di 60 centimetri circa, e le ha sussurrato all’orecchio:

    • Grazie al tuo spirito, tu sei più alta di me“.

    E se Dwight Howard è l’eroe positivo, a Matt Barnes va il titolo di cattivo: il neo acquisto dei Los Angeles Lakers è stato infatti arrestato per violenza domestica. Il fattaccio è successo ieri nei sobborghi di Sacramento, capitale della California e città in cui l’ala ex Orlando Magic è cresciuto. La polizia ha detto di aver risposto ad una chiamata incompleta al 911 attorno alle 4 del pomeriggio, e di aver trovato il giocatore nel luogo da dove proveniva la chiamata ed una donna che vive con lui e con cui ha una relazione in evidente stato di confusione.
    Dopo aver parlato con entrambi, la polizia ha capito che c’era stato un confronto fisico, con il giocatore che avrebbe impedito alla donna di parlare con gli operatori del 911. Barnes è stato arrestato, ma è uscito di prigione in meno di 6 ore, dopo aver pagato una cauzione di 50mila dollari. Lunedì dovrà comparire davanti a un giudice per rispondere dell’accaduto.

  • NBA: Anthony pronto a lasciare Denver

    NBA: Anthony pronto a lasciare Denver

    Carmelo Anthony pensa seriamente di lasciare i Nuggets, possibilmente prima dell’inizio di questa stagione. Destinazione possibile? New York Knicks o Chicago Bulls. La franchigia della Grande Mela non ha prime scelte del draft da offrire, e nel pacchetto da spedire subito in Colorado potrebbe includere Eddy Curry e Danilo Gallinari. Ma l’obiettivo dei Knicks sarebbe quello di prendere Anthony in Estate, quando Melo potrebbe diventare free agent. Il problema è che negli ultimi giorni è uscita prepotentemente allo scoperto Chicago che se prendesse Anthony lascerebbe New York con un palmo di naso. Ecco perchè ai Knicks nelle ultime ore sarebbero anche disposti a sacrificare Gallinari per arrivare al numero 15. Chicago invece metterebbe sul piatto della bilancia Luol Deng, che ha caratteristiche simili e un contratto fino al 2014, e i giovani Taj Gibson e James Johnson.

    Ma a Denver sognano ancora di convincere Anthony a restare: in ballo c’è sempre il rinnovo triennale da 65 milioni, quello che per ora Melo si rifiuta di firmare, preoccupato dal futuro di una squadra che nel 2011 potrebbe perdere tutti i pezzi pregiati (Kenyon Martin, J.R: Smith e Arron Afflalo saranno free agent a fine stagione e a loro potrebbero aggiungersi anche Nené e Chauncey Billups, senza contare i problemi di salute di coach Karl).
    Masai Ujiri, general manager dei Nuggets dallo scorso 31 agosto, ha in programma di incontrare al più presto la sua star per cercare di chiudere definitivamente, in un senso o nell’altro, la situazione.

  • NBA: Aria di sciopero, pronto il lockout per la stagione 2011 -2012!

    NBA: Aria di sciopero, pronto il lockout per la stagione 2011 -2012!

    C’è un grande spettro che aleggia sulla NBA: il possibile lockout della stagione 2011/2012, visto che le trattative per il rinnovo del contratto dei giocatori sono bloccate.

    NBA e NBPA, l’associazione giocatori, sono ai ferri corti già da un molto tempo sulle trattative per il rinnovo del contratto collettivo che scade il 30 giugno 2011.
    I proprietari vorrebbero rivoluzionare il salary cap, tagliando i contratti in modo radicale (soprattutto le parti garantite e quelli delle stelle che sarebbero portati ad un livello più consono) per fare in modo che possedere una franchigia diventi un affare redditizio e non solo uno spreco di soldi visto che hanno lamentato perdite per un totale di 370 milioni di dollari negli ultimi anni. L’associazione giocatori non vorrebbe cambiare una virgola del contratto attualmente in vigore tutelando i protagonisti sul parquet di questo sport:

    • Ci stiamo preparando per il lockout!

    Ha fatto sapere da tempo Bill Hunter, il direttore del sindacato giocatori. Che ha poi proseguito dicendo:

    • Speriamo che le cose cambino nei prossimi mesi, ma lo scenario peggiore resta il più probabile“.

    Nei giorni scorsi su Twitter, i giocatori hanno invitato i propri tifosi a seguire la pagina della NBPA per gli sviluppi. L’ultimo lockout è datato 1998, e la stagione regolare venne ridotta a 50 partite dopo che si trovò l’accordo quando la stagione regolare doveva essere già iniziata da qualche mese. L’NBA non è il solo grande sport a trovarsi in questa situazione: nel 2011 potrebbe fermarsi anche l’NFL, anch’essa alle prese con una difficilissima trattativa per il rinnovo del contratto collettivo dei giocatori.

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione delle sfide valide per il 5°-8° posto

    Questa la programmazione per le sfide che varranno l’assegnazione del quinto, sesto, settimo ed ottavo posto al Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Si parte domani con il match alle 17 tra Spagna e Slovenia, sfida che sulla carta non ha modo di esistere vista la superiorità netta degli iberici che ancora per qualche giorno manterranno il titolo di campioni in carica.
    Alle ore 20 invece la seconda sfida tra Argentina e Russia, molto più equilibrata e che vedrà Scola, che finora è stato il miglior giocatore della manifestazione ed il miglior marcatore del torneo, battagliare contro i giganti russi e contro una difesa che si è dimostrata molto solida.

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Venerdì 10 settembre

    ore 17:Slovenia-Spagna
    ore 20:Russia-Argentina

  • Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per le semifinali

    Mondiali di basket Turchia 2010: La programmazione per le semifinali

    Questa è la programmazione delle semifinali del Mondiale di basket di Turchia 2010.

    Le sfide sono in programma l’11 settembre e vedranno scontrarsi Turchia e Serbia nel primo incontro, alle ore 18, e Lituania e Stati Uniti nel secondo, alle ore 20.30.
    Le sfide si preannunciano equilibrate, forse un pò di vantaggio va a favore di Turchia (per via del vantaggio del fattore campo) e Stati Uniti visto il disavanzo tecnico, ma Serbia e Lituania sono nazionali che possono cercare e trovare le contromosse adeguate.

    Ovviamente gli orari delle partite indicati sono all’ora italiana, perchè ricordiamo che in Turchia c’è un’ora in più di discrepanza.

    Sabato 11 settembre

    ore 18:Serbia-Turchia
    ore 20.30:Lituania-Stati Uniti