Autore: slevin

  • NBA: Si ferma Belinelli, Toronto e Bargnani da record negativo

    NBA: Si ferma Belinelli, Toronto e Bargnani da record negativo

    8 le partite disputate nella notte NBA.

    Passeggiata di salute per i Bulls contro i Pacers. Rose non in perfetta forma fisica segna comunque 20 punti, Deng ne aggiunge 19 ma a dominare è Carlos Boozer che con 24 punti e 10 rimbalzi fa la voce grossa in area. Non bastano ad Indiana i 20 punti di McRoberts ed i 19 di Granger. Chicago si porta al terzo posto assoluto nella Lega dietro ai soli Spurs e Celtics ed alla pari dei Lakers (ed attenderà con ansia lo scontro diretto proprio tra gialloviola e biancoverdi che si disputerà tra qualche ora).

    Dopo la buona prestazione di ieri ad Oklahoma City in cui sono andati a sfiorare la prima vittoria in trasferta della stagione i Wizards cadono malamente a Memphis: Randolph il solito trascinatore con 24 punti e 20 rimbalzi, Arthur dalla panchina con 22 punti sopperisce alla brutta serata di Gay (solo 4 punti, 2/11 al tiro), Conley in cabina di regia guida i suoi con 15 punti e 12 assist. Washington mette in evidenza un ottimo Booker (ancora una doppia doppia per lui da 12 punti e 12 rimbalzi), Wall miglior marcatore a quota 14 ma non sono sufficienti per portare a casa la vittoria. Grizzlies sempre più vicini a Portland per l’ottavo ed ultimo posto playoff della Western Conference. Intanto il record arriva in parità (24 vittorie e 24 sconfitte).

    Ancora dolori per Bargnani ed i Raptors: Toronto cade a Minneapolis sotto i colpi dei derelitti Timberwolves, ultima squadra della Western Conference a livello di record. Andrea sparacchia molto e malissimo (15 punti con 24 tiri dal campo, 0/5 da 3), unico a salvarsi Ed Davis, rookie da North Carolina University, che piazza 15 punti ed 11 rimbalzi. Minnesota ha in Love il top scorer (21 punti e 12 rimbalzi) e riscopre il talento di Martell Webster (15 punti) coadiuvato da un mai banale Wes Johnson da 14 punti. Con la sconfitta Toronto arriva ad 11 consecutive, record negativo della storia franchigia.

    Sembra essersi ripresa Dallas dopo la brutta serie di sconfitte coincidente con l’infortunio di Nowitzki: i Mavs battono i sempre temibili Hawks con 7 uomini in doppia cifra (sui 9 della rotazione), in evidenza proprio il tedesco con 19 punti e Terry con la doppia doppia da 18 punti e 11 assist. Ad Atlanta non bastano i 27 di Joe Johnson ed i 17 di Josh Smith, a tradire i “Falchi” la pessima prestazione da 3 con 4/20.

    Continua il momento positivo di Milwaukee: Bucks guidati dalla prova mostruosa del centro australiano Bogut, che scrive a tabellino 17 punti, 18 rimbalzi e 7 stoppate; il top scorer è Delfino, che con 21 punti sfodera la prima buona prestazione dal suo ritorno dall’infortunio; 14 punti a testa per Maggette ed Ilyasova. I Nets reggono 2 quarti poi cedono di schianto, 26 punti e 6 rimbalzi per Lopez, con la doppia doppia da 10 punti e 16 assist per Harris ma la luce in fondo al tunnel ancora pare lontana.

    Dopo aver perso un paio di giorni fa il derby texano con i Mavericks, Houston si ripete e perde anche a San Antonio: si salva Scola (23 punti e 10 rimbalzi), Spurs sempre più leader della Lega, Ginobili scrive 22 punti, Blair una buona doppia doppia da 14 punti e 12 rimbalzi, Jefferson quasi perfetto dal campo (18 punti con un solo tiro sbagliato) e Parker da 17 punti fanno si che per i Rockets non ci sia scampo. Spurs già a quota 40 vittorie, prima squadra a raggiungere questa cifra.

    I Bobcats, ancora impegnati in California, perdono contro i Clippers che in casa sono di tutt’altra pasta rispetto alle trasferte. Solita doppia doppia (24+10) per Griffin, seguita da quella di Baron Davis (12 punti ed 11 assist) e dai 21 punti di Foye, schierato in quintetto per l’assenza di Gordon. Per Charlotte, Jackson non ripete la grande prestazione di ieri ad Oakland e firma 14 punti, sottotono la partita di Gerald Wallace (7 punti e 4 rimbalzi) 13 punti per Augustin in cabina di regia.

    E’ un fenomenale DeMarcus Cousins a fermare la striscia di vittorie degli Hornets di Belinelli (solo 5 punti con 2/9 dal campo): il centro, rookie e quindi al suo primo anno, dopo aver devastato ieri la front line dei Lakers a Los Angeles nella vittoria sorprendente dei Kings, si ripete e scrive una prestazione da 25 punti, 12 rimbalzi e 7 assist. Sua anche la giocata chiave della partita quando cattura un rimbalzo in attacco e segna il canestro che sancisce la vittoria di Sacramento. Dietro Cousins bene anche Evans con 18 punti, la coppia che deve portare i Kings ai fasti dei primi anni del 2000. Si ferma a 10 quindi la serie di successi di New Orleans: West tira male (21 punti con 21 tiri), Paul ne segna 19, Thornton dalla panchina più efficace di Belinelli (16 punti) ma non sono sufficienti per allungare la striscia vincente. E stanotte si va a Phoenix.

    Risultati NBA del 29 gennaio 2011

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 110-89
    Chi
    Boozer 24, Rose 20, Deng 19
    Ind McRoberts 20, Granger 19, Dunleavy 13

    Memphis Grizzlies-Washington Wizards 107-93
    Mem
    Randolph 24, Arthur 22, Conley 15, Allen 15
    Was Wall 14, Martin 12, Booker 12, Thornton 12

    Minnesota Timberwolves-Toronto Raptors 103-87
    Min
    Love 21, Webster 15, Wes Johnson 14
    Tor Bargnani 15, Davis 15, Amir Johnson 11

    Dallas Mavericks-Atlanta Hawks 102-91
    Dal
    Nowitzki 19, Terry 18, Kidd 12, Chandler 12
    Atl Johnson 27, Smith 17, Jamal Crawford 11

    Milwaukee Bucks-New Jersey Nets 91-81
    Mil
    Delfino 21, Bogut 17, Dooling 14, Maggette 14, Ilyasova 14
    N.J. Lopez 26, Morrow 16, Harris 10

    San Antonio Spurs-Houston Rockets 108-95
    S.A
    . Ginobili 22, Jefferson 18, Parker 17
    Hou Scola 23, Lowry 15, Martin 10, Hayes 10

    Los Angeles Clippers-Charlotte Bobcats 103-88
    Cli
    Griffin 24, Foye 21, Gomes 18
    Cha Jackson 14, Henderson 14, Augustin 13

    Sacramento Kings-New Orleans Hornets 102-96
    Sac
    Cousins 25, Evans 18, Dalembert 16
    N.O. West 21, Paul 19, Thornton 16

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  • MLB: Gil Meche non gioca e rinuncia a 12 milioni di dollari!

    MLB: Gil Meche non gioca e rinuncia a 12 milioni di dollari!

    Caso singolare nella MLB, il massimo campionato di baseball degli Stati Uniti .

    In tempi come questi, in cui gli atleti di qualsiasi sport vanno alla caccia di contratti super vantaggiosi e faraonici, un uomo va in controtendenza: si tratta di Gil Meche, pitcher dei Kansas City Royals, che ha rinunciato a 12 milioni di dollari (quelli dell’ultimo anno del suo contratto quinquennale da 55 milioni firmato 4 anni fa) visto che oramai era ai margini della squdra e non giocava più (per vari problemi di salute.

    • “Non voglio provare ancora per un’altra stagione ed essere il ragazzo che guadagna 12 milioni di dollari non facendo assolutamente niente per aiutare la propria squadra”

    Queste le prime parole di Meche dopo aver dato la notizia alla stampa.

    Poi ha proseguito spiegando le ragioni del suo gesto:

    • Quando firmai il contratto il mio obiettivo era di guadagnarmelo sul campo. Poi ho realizzato che stavo guadagnando una montagna di denaro senza meritarmelo, senza fare un solo lancio. Non era giusto. Mi sono sentito talmente a disagio che alla fine ho preso la decisione di ritirarmi

    Meche ha comunicato alla società la sua decisione di lasciare l’attività agonistica nonostante fosse consapevole che, così facendo, perdeva ogni diritto sul contratto milionario a suo tempo firmato. Avrebbe potuto passare un anno senza fare niente prendendo soldi come un nababbo ma è da apprezzare il gesto che non trova quasi nessun precedente nel mondo dello sport. Veramente un uomo d’altri tempi!

  • Basket, Serie A: Batosta per Milano a Treviso, primo KO per Peterson

    Basket, Serie A: Batosta per Milano a Treviso, primo KO per Peterson

    17esima giornata di Serie A amara per l’Armani Jeans Milano che cade a Treviso al cospetto di una Benetton completamente diversa rispetto alla versione orrenda dell’ultimo periodo che ha relegato i veneti ai limiti della zona retrocessione.

    E’ anche la prima sconfitta della gestione Dan Peterson, dopo 4 successi consecutivi. Ora la Montepaschi, che domani sarà impegnata a Montegranaro, ha la possibilità di allungare ulteriormente in classifica, portando il distacco a 6 punti. Ed in contemporanea Cantù spera di accorciare a soli 2 punti il divario che la separa dai milanesi.

    Risultato finale 76-59, con i biancoverdi apparsi sempre in controllo della gara. A trascinare i padroni di casa un ritrovato Donatas Motiejunas da 18 punti, 9 rimbalzi e 5 recuperi (27 di valutazione complessiva). Bulleri scatenato contro la sua ex squadra chiude a quota 10 punti. Buon contributo anche da parte di Brunner (10 punti e 9 rimbalzi) e Peric (16 punti). A Milano non bastano i 17 punti a testa per David Hawkins e Jaaber, fuori ritmo il neo arrivato Eze (ex Montepaschi) che chiude con soli 4 punti a referto. Alla fine Repesa con questa vittoria molto probabilmente salva la panchina, Peterson dal canto suo lascia immediatamente il parquet per andare negli spogliatoi, molto scuro in volto!

    L’Armani ora deve sperare nei passi falsi di Siena e Cantù, intanto a Treviso si spera di aver trovato la via per uscire dalla crisi. E le invenzioni di Motiejunas e questo successo sono veramente un buon inizio!

    Risultato anticipo 17esima giornata

    Benetton Treviso-Armani Jeans Milano 76-59

    Programma di domani:

    Fabi Shoes Montegr.-Montepaschi Siena 11:45
    Vanoli-Braga Cr.-Bennet Cantu’ 18:15
    Cimberio Varese-Air Avellino 18:15
    Lottomatica Roma-Scavolini Siviglia Pesaro 18:15
    Banca Tercas Teramo-Angelico Biella 18:15
    Canadian Solar Bologna-Enel Brindisi 18:15
    Pepsi Caserta-Dinamo Sassari 18:15

  • Top 10 NBA 28 gennaio 2011: Sfida senza esclusione di colpi tra Gallinari e Smith [Video]

    Top 10 NBA 28 gennaio 2011: Sfida senza esclusione di colpi tra Gallinari e Smith [Video]

    NBA top 10 del 28 gennaio 2011.

    Tutto lo spettacolo del mondo NBA nelle migliori 10 giocate della notte.

    Finalmente entra nella classifica odierna Danilo Gallinari, assente ormai da troppo tempo, che schiaccia in faccia ad uno dei migliori stoppatori della Lega, Josh Smith, che viene travolto dalla potenza dell’italiano; il numero 5 degli Hawks però si riscatta poco dopo proprio sull’italiano! Howard dimostra perchè è il miglior difensore della Lega, Bryant vola sopra il ferro (ben 2 volte quest’oggi), DeRozan segna con un numero incredibile, il solito Josh Smith riversa nel canestro dei Knicks tutta la sua forza e, sul podio, una bellissima azione dei Lakers, un indescrivibile Rudy Gay e la giocata di Jackson che regala i supplementari ai suoi Bobcats contro i Warriors.

    GUARDA IL VIDEO:

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  • Highlights NBA 28 gennaio 2011: Tonfo Lakers contro i Kings! [Video]

    Highlights NBA 28 gennaio 2011: Tonfo Lakers contro i Kings! [Video]

    Ecco tutti gli highlights delle partite NBA disputate il 28 gennaio 2011.

    Tante emozioni e varie sorprese nei match della notte: non fa notizia l’ennesima sconfitta dei Cavs in casa contro i Nuggets, Indiana batte agevolmente New Jersey, mentre i Grizzlies espugnano il parquet dei Sixers. Notte amara per i nostri connazionali: Toronto eguaglia il record negativo di franchigia (10 sconfitte consecutive) perdendo contro i Bucks, New York cade invece al cospetto di Atlanta. Vittoria con il brivido per Miami, priva di Wade e Bosh ci pensano James ed House a battere di misura i Pistons, Charlotte va a vincere ad Oakland ed i Jazz si rialzano dopo 6 sconfitte consecutive. Nei match clou importante vittoria dei Bulls contro i Magic che piazza i “Tori” al secondo posto (virtuale) della Eastern Conference, Boston inciampa nei Suns, mentre i Thunder fanno una fatica immane a battere i Wizards ma risolvono la partita nel secondo overtime. Clamoroso invece il tonfo interno dei Lakers: i Sacramento Kings sbancano lo Staples Center ed interrompono una striscia di 8 KO consecutivi contro i campioni NBA in carica

    Guarda il video degli highlights:

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  • NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    NBA: Westbrook-Durant da sogno, i Kings battono i Lakers

    12 le partite disputate nella notte NBA e non sono mancate certamente le emozioni e le sorprese.

    Indiana batte New Jersey grazie ad una spettacolare prova al tiro da 3 (54%, 12/21 complessivo). I trascinatori sono Dunleavy (30 punti con 6/7 dalla lunga distanza) e Hibbert ( 20 punti). Ai Nets non bastano i 28 punti di Lopez, unico a scollinare oltre i 20 punti segnati per la sua squadra (solo 2 uomini in doppia cifra).

    Buona vittoria dei Grizzlies su un campo ostico come quello dei Sixers: Randolph protagonista con 22 punti e 12 rimbalzi (e 6 tiri liberi a segno nel finale che decidono il match). I Sixers non hanno il solito apporto dalle seconde linee, emergono Meeks ed Holiday con 16 punti a testa.

    Crisi senza fine per i Raptors (decima sconfitta di fila, eguagliato il record di franchigia). Non servono i 24 punti di Amir Johnson (anche 12 rimbalzi) ed i 23 di Bargnani, Maggette con una tripla nell’ultimo minuto dell’overtime uccide il match (29 i punti alla fine per lui). I Bucks hanno un buon contributo anche da Andrew Bogut, che mette a referto 24 punti (6 dei quali in overtime) con 12/14 al tiro e 4 stoppate in 38 minuti.

    Cadono ad Atlanta i Knicks di Gallinari (solo 12 punti per l’italiano). Stoudemire (27 punti) e Felton (21 punti) provano a tenere i newyorchesi in partita ma il trio avversario Johnson (34 punti, 8 rimbalzi e 7 assist), Smith (24 punti) e Horford (19 punti e 14 rimbalzi) spegne la rimonta finale degli arancioblu.

    Cleveland continua nei suoi disastri: Denver espugna il parquet dei Cavaliers e consegna agli avversari la 19esima sconfitta consecutiva (record di franchigia eguagliato), addirittura la 29 esima nelle ultime 30 partite giocate. Cavs vicini al record assoluto di Vancouver Grizzlies (anno 1995/1996) e Denver Nuggets (1997-1998) che persero 23 partite in fila. Poco da dire sul match, Anthony ne infila 33 e per Cleveland è notte fonda.

    Beffa sfiorata per i Miami Heat che in casa devono ringraziare i 2 liberi di Eddie House per l’88-87 finale che stende i Pistons. Senza Bosh e Wade per problemi fisici è James a caricarsi la squadra sulle spalle segnando 39 punti (quasi la metà di quelli totali). House come già detto leva le castagne dal fuoco, e sull’ultima azione di Detroit è James Jones con una mini stoppata a togliere la palla dal ferro dopo il tentativo di alley-oop degli ospiti.

    Un grande terzo quarto dei Bulls permette di strappare una preziosissima vittoria contro i Magic (con i quali si giocano il terzo posto ad Est). Howard da 40 punti, 15 rimbalzi e 3 stoppate non basta agli ospiti (nessun’altro giocatore in doppia cifra) mentre a castigare la pochezza di Orlando sono Deng (26 punti), Rose (22) e Boozer (16 punti e 16 rimbalzi).

    Pur privi di Deron Williams i Jazz tornano a vedere la luce dopo 6 sconfitte consecutive. Sono i 30 punti di Millsap, i 27 di Kirilenko ed i 22 di Miles a regalare la gioia alla squadra di coach Sloan. Love solita doppia doppia, che non basta (22 punti e 15 rimbalzi).

    Un grande Stephen Jackson (31 punti) permette ai Bobcats di espugnare Oakland: l’ex di turno prima pareggia la partita con una tripla a 6 decimi dalla fine poi coadiuvato da Augustin (27 punti) crea l’allungo decisivo in overtime. Non servono ai Warriors i 27 punti di Curry ed i 21 a testa del duo Ellis-Wright.

    Fatica immane per i Thunder contro i Wizards che ancora restano a secco di vittorie in trasferta (0-22). Servono 2 supplementari ai ragazzi di coach Scott Brooks per avere la meglio su un grande Nick Young da 32 punti che impatta il match nei regolamentari. Il primo overtime è giocato punto a punto, si va al secondo dove la fenomenale coppia di Oklahoma City ovvero Russel Westbrook (35 punti, 13 rimbalzi e 13 assist per la terza tripla doppia stagionale) e Kevin Durant (40 punti alla fine, seconda volta consecutiva a raggiungere almeno questa cifra dopo i 48 segnati 2 giorni fa ai Timberwolves) mette nel canestro tutti i 14 punti segnati dai Thunder (10 per il numero 35, 4 per il playmaker). Scacciati via brutti fantasmi. Indiscutibilmente la migliore coppia della NBA!

    Phoenix approfitta dell’appannamento dei Celtics in attacco per prendersi una vittoria che dà morale in vista del prosieguo di stagione. Sono i 19 punti e 17 rimbalzi di un monumentale Gortat, i 13 e 10 assit di Nash e la vena realizzativa di Vince Carter che chiude con 17 punti ad affondare i verdi di Boston. Garnett ne mette 18 ma da solo non riesce a portare i suoi compagni al successo.

    Clamoroso tonfo interno dei Lakers che si fanno sorprendere dai derelitti Kings nel derby californiano. E’ Cousins il match winner dei neroviola con 27 puntie 10 rimbalzi. Bene anche l’assistenza di Casspi (20 punti). Dopo 8 KO consecutivi finalmente Sacramento coglie un successo contro i gialloviola, ai quali non servono i 38 punti di Kobe Bryant (che sale all’ottavo posto dei migliori marcatori di tutti i tempi). Inguardabili Gasol (9 punti) e Odom (4 punti e 0/7 dal campo). All’orizzonte ora spuntano i Celtics nella partita di domenica a Los Angeles.

    Risultati NBA del 28 gennaio 2011

    Indiana Pacers-New Jersey Nets 124-92
    Ind
    Dunleavy 30, Hibbert 20, Granger 18
    N.J. Lopez 28, Outlaw 12, Harris 9, Favors 9

    Philadelphia 76ers-Memphis Grizzlies 94-99
    Phi
    Holiday 16, Meeks 16, Brand 15
    Mem Randolph 22, Gay 16, Conley 13

    Toronto Raptors-Milwaukee Bucks 110-116 (overtime)
    Tor
    Johnson 24, Bargnani 23, Calderon 13
    Mil Maggette 29, Ilyasova 25, Bogut 24

    Atlanta Hawks-New York Knicks 111-102
    Atl
    Johnson 34, Smith 24, Horford 19
    N.Y. Stoudemire 27, Felton 21, Fields 15

    Cleveland Cavaliers-Denver Nuggets 103-117
    Cle
    Hickson 24, Jamison 20, Gibson 15
    Den Anthony 33, Afflalo 23, Lawson 15

    Miami Heat-Detroit Pistons 88-87
    Mia
    James 39, House 15, Miller 12
    Det Gordon 21, Daye 19, McGrady 14

    Chicago Bulls-Orlando Magic 99-90
    Chi
    Deng 26, Rose 22, Boozer 16
    Orl Howard 40, Anderson 9, Bass 9

    Utah Jazz-Minnesota Timberwolves 108-100
    Uta
    Millsap 30, Kirilenko 27, Miles 22
    Min Love 22, Johnson 19, Beasley 16

    Golden State Warriors-Charlotte Bobcats 113-121 (overtime)
    G.S.
    Curry 27, Ellis 21, Dorell Wright 21
    Cha Jackson 31, Augustin 27, Mohammed 13, Diaw 13

    Oklahoma City Thunder-Washington Wizards 124-117 (2 overtime)
    Okl
    Durant 40, Westbrook 35, Green 13
    Was Young 32, Lewis 22, Booker 21

    Phoenix Suns-Boston Celtics 88-71
    Pho
    Gortat 19, Carter 17, Nash 13
    Bos Garnett 18, Pierce 14, Allen 8

    Los Angeles Lakers-Sacramento Kings 95-100
    Lak
    Bryant 38, Brown 17, Bynum 12
    Sac Cousins 27, Casspi 20, Dalembert 18

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  • NFL: Cade un mito americano, Jeff Fisher esonerato dai Titans

    NFL: Cade un mito americano, Jeff Fisher esonerato dai Titans

    A sorpresa, nella serata americana, è arrivata una notizia che non lascia indifferenti: Jeff Fisher è stato esonerato come capo allenatore dei Tennessee Titans.

    Cade così uno dei miti americani: Fisher infatti era da ben 17 anni alla guida dei Titans dato che prese il posto come head coach nel lontano1994, quando i Titans si chiamavano Oilers e giocavano a Houston, assistendo in prima persona anche al trasferimento della squadra da Houston a Nashville, città del Tennessee.

    Si vocifera che a far propendere per l’esonero sia stata la richiesta di Fisher di assumere il figlio nel coaching staff, anche se è stato lo stesso Fisher a smentire la cosa poco dopo l’esonero.

    La mossa dei Titans è in un certo qual modo sorprendente visto che poche settimane fa la dirigenza aveva messo sul mercato il quarterback titolare Vince Young che aveva avuto una furiosa lite (e molti altri scontri verbali) con il suo allenatore nelle ultime partite di regular season. Ovvio quindi che piazzare il quarterback in lista trasferimento significava dare peno appoggio e piena fiducia all’allenatore ma evidentemente così non è stato ed a questo punto in molti dicono che non ci si dovrebbe meravigliare se Young venisse tolto dal mercato e reintegrato in squadra.

    Sorpresi un pò tutti i giocatori dei Titans, a partire dal fortissimo running back Chris Johnson, stella della squadra.

    Dei 4 sport americani principali (football, basket, hockey e baseball)solo Jerry Sloan, allenatore degli Utah Jazz in NBA, ha un legame più duraturo con la sua franchigia: sono infatti ben 23 gli anni sulla panchina di Salt Lake City (dal lontano 1988) mentre Fisher si è fermato a 17. In NFL ora è invece Andy Reid, allenatore dei Philadelphia Eagles, ad avere la più lunga militanza come capo allenatore (12 anni).

    Fisher inoltre è al terzo posto per quanto riguarda gli allenatori attivi che hanno il maggior numero di vittorie in carriera (record tra vinte e perse di 147-126): solo Bill Belichick dei New England Patriots (176) e Mike Shanahan ora ai Washington Redskins (160) sono davanti a lui.

    I Titans dal 1999 (quando assunsero l’attuale denominazione) hanno un record di 110 partite vinte e 82 perse (ovviamente tutte con Fisher in panchina) e da questa data sono al settimo posto assoluto (come numero di vittorie) sulle 32 squadre della NFL. Sempre sotto la direzione di Fisher hanno disputato anche il Super Bowl numero 34, perdendo la partita che valeva il titolo contro i Saint Louis Rams per 23-16.

  • NBA: Mayo sospeso 10 gare per positività all’antidoping

    NBA: Mayo sospeso 10 gare per positività all’antidoping

    O.J. Mayo, guardia dei Memphis Grizzlies è stato sospeso dalla NBA per 10 partite dopo essere stato trovato positivo ad un test antidoping.

    La positività è stata riscontrata al deidroepiandrosterone (DHEA). La sospensione di Mayo inizierà venerdì sera nel match che i Grizzlies disputeranno contro Philadelphia, e sarà di nuovo in campo il 15 febbraio proprio quando i Sixers giocheranno a Memphis.

    Mayo ha solo detto che ha usato degli integratori e che il suo è un errore in buona fede, prendendosi però la responsabilità delle sue azioni. Poi ha chiesto scusa ai compagni di squadra, ai tifosi ed alla franchigia per il suo comportamento.

    Mayo, 12,2 punti a partita, prosegue nel suo annus horribilis che lo ha visto retrocedere dal quintetto titolare a sesto uomo. Le medie per la terza scelta assoluta del Draft 2008 (solo Rose e Beasley sono stati scelti più in alto) sono calate drasticamente e si fanno sempre più insistenti, giorno dopo giorno, le voci su una sua possibile trade con altre squadre.

    Non certo il miglior momento per uno dei talenti più puri nella Lega. Ora è il momento di reagire al periodo negativo.

  • NBA: I quintetti dell’All Star Game

    NBA: I quintetti dell’All Star Game

    Si sono chiuse le votazioni per stabilire i 2 quintetti di partenza dell’All Star game di Los Angeles (in programma dal 18 al 20 febbraio).

    La prima cosa che risalta agli occhi è la presenza, come centro ad Ovest, di Yao Ming, alle prese con l’ennesimo infortunio al piede (che potrebbe mettere a serio rischio la sua carriera NBA). Nonostante il problema fisico del cinese i votanti hanno voluto lo stesso esprimere all’asiatico la loro preferenza. Yao comunque sarà costretto per forza di cose a rinunciare e molto probabilmente il suo sostituto sarà Andrew Bynum dei lakers (tra l’altro secondo nella classifica dei centri della Western Conference.

    Da premettere che il giocatore più votato è stato Kobe Bryant (con 2 milioni e 380 mila voti, seguito da un trio della Florida: Howard dei Magic (2 milioni e 100 mila), James (2 milioni e 53 mila) e Wade (2 milioni e 48 mila voti) degli Heat.

    Per completezza riportiamo i 2 quintetti iniziali (ovviamente al momento includiamo Yao Ming visto che non si conosce ancora il nome del giocatore che gli subentrerà). Ricordiamo che le riserve della gara delle “Stelle” vengono definite dagli allenatori: al momento si sa che il coach Western sarà Popovich (inarrivabile il record Spurs da parte dei Lakers di Jackson che comunque avendo allenato lo scorso anno sarebbe impedito), mentre a giocarsi quello della Eastern ci sono in corsa Rivers (Celtics) e Spoelstra (Heat).

    Eastern Conference:

    F — Amar’e Stoudemire, New York
    F — LeBron James, Miami
    C — Dwight Howard, Orlando
    G — Derrick Rose, Chicago
    G — Dwyane Wade, Miami
    Head coach: da definire

    Western Conference:

    F — Carmelo Anthony, Denver
    F — Kevin Durant, Oklahoma City
    C — Yao Ming, Houston
    G — Kobe Bryant, L.A. Lakers
    G — Chris Paul, New Orleans
    Head coach: Gregg Popovich, San Antonio

    Questo invece l’elenco completo dei voti ricevuti dai giocatori delle 2 Conference:

    EASTERN CONFERENCE

    Forwards: LeBron James (Mia) 2,053,011; Amar’e Stoudemire (NYK) 1,674,995; Kevin Garnett (Bos) 1,407,601; Paul Pierce (Bos) 804,838; Chris Bosh (Mia) 571,734; Carlos Boozer (Chi) 504,610; Danilo Gallinari (NYK) 390,658; Josh Smith (Atl) 387,843; Luol Deng (Chi) 291,118; Danny Granger (Ind) 279,522.

    Guards: Dwyane Wade (Mia) 2,048,175; Derrick Rose (Chi) 1,914,996; Rajon Rondo (Bos) 1,587,297; Ray Allen (Bos) 890,951; Raymond Felton (NYK) 397,301; John Wall (Was) 337,368; Gilbert Arenas (Orl) 312,903; Brandon Jennings (Mil) 301,225; Jamal Crawford (Atl) 246,130, Joe Johnson (Atl) 224,571.

    Centers: Dwight Howard (Orl) 2,099,204; Shaquille O’Neal (Bos) 906,284; Joakim Noah (Chi) 432,127; Andrew Bogut (Mil) 301,896; Al Horford (Atl) 287,083; Roy Hibbert (Ind) 250,614; Andrea Bargnani (Tor) 215,123; Brook Lopez (NJ) 166,844; JaVale McGee (Was) 146,474; Ben Wallace (Det) 113,443.

    WESTERN CONFERENCE

    Forwards: Kevin Durant (OKC) 1,736,728; Carmelo Anthony (Den) 1,299,849; Pau Gasol (LAL) 1,100,772; Blake Griffin (LAC) 1,033,646; Tim Duncan (SA) 839,599; Dirk Nowitzki (Dal) 785,120; Lamar Odom (LAL) 529,854; Kevin Love (Min) 492,173; Luis Scola (Hou) 411,576; Rudy Gay (Mem) 284,021.

    Guards: Kobe Bryant (LAL) 2,380,016; Chris Paul (NOH) 1,281,591; Manu Ginobili (SA) 748,840; Steve Nash (Pho) 718,934; Russell Westbrook (OKC) 660,244; Deron Williams (Utah) 657,806; Tony Parker (SA) 436,958; Jason Kidd (Dal) 394,793; Monta Ellis (GSW) 390,237; Vince Carter (Pho) 353,143.

    Centers: Yao Ming (Hou) 1,146,426; Andrew Bynum (LAL) 974,546; Nene (Den) 599,048; Marc Gasol (Mem) 524,932; Emeka Okafor (NOH) 435,218; Brendan Haywood (Dal) 352,811; Marcus Camby (Por) 279,026; Chris Kaman (LAC) 196,268; Andris Biedrins (GSW) 175,547; DeMarcus Cousins (Sac) 152,976.

  • New York Knicks miniera d’oro per la NBA!

    New York Knicks miniera d’oro per la NBA!

    I New York Knicks, squadra in cui milita Danilo Gallinari, sono la squadra che ha più valore in NBA.
    Superati nell’ultimo anno i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant.
    La franchigia della “Grande Mela” ora ha un valore superiore a tutte le altre 29 squadre (anche se c’è da dire che dei 30 team che fanno parte del massimo campionato mondiale di basket, ben 17 sono in crisi finanziaria): secondo il magazine “Forbes”, i Knicks hanno soffiato il primato ai Los Angeles Lakers visto che un anno fa erano stimati (come valore assoluto) in 586 milioni di dollari. Ora hanno toccato quota 655 milioni con un incremento del 12% sul valore. Il balzo in avanti della squadra, si spiega con l’aumento del prezzo dei biglietti e l’incremento delle sponsorizzazioni al Madison Square Garden (cose che si spiegano soprattutto con l’ingaggio della stella Amar’è Stoudemire in Estate che ha portato più visibilità e sponsor al team essendo uno dei top player della Lega). Anche i Lakers hanno fatto un piccolo passo in avanti (da 603 milioni a 643) ma la crescita non è stata sufficiente per mantenere il primato.

    Il terzo gradino del podio è occupato dai Chicago Bulls (stimati in un valore di 511 milioni), seguiti da Boston Celtics (452), Houston Rockets (443) e Dallas Mavericks (438).