Autore: slevin

  • NBA, Deron Williams resta ai Nets. In arrivo anche Howard

    NBA, Deron Williams resta ai Nets. In arrivo anche Howard

    Brooklyn Nets scatenati in questi primi giorni di mercato NBA: la squadra del magnate russo Mikhail Dmitrievitch Prokhorov, dopo aver rinnovato il contratto a Gerald Wallace e dopo aver acquisito Joe Johnson dagli Atlanta Hawks ha trovato l’accordo per trattenere il fortissimo playmaker Deron Williams che nei giorni scorsi aveva fatto scadere il contratto entrando nella lista dei giocatori free agent per sondare il terreno su eventuali offerte. I Nets al momento sono gli assoluti protagonisti del mercato e puntano decisi a costruire una squadra da titolo in questa caldissima Estate.

    Per Deron Williams sono stati sborsati 98 milioni di dollari complessivi in 5 anni ma a Brooklyn non paiono propensi a fermarsi: secondo le ultime indiscrezioni si starebbe puntando ad un mega scambio con gli Orlando Magic per assicurarsi anche il centro Dwight Howard che proprio ieri aveva chiesto la cessione al suo attuale team. I Nets avrebbero proposto da Orlando una trade che in verità era stata già scartata dai Magic durante la scorsa stagione, mettendo sul piatto della bilancia nuovamente il centro Brook Lopez, l’ala grande Kris Humphries, la guardia tiratrice MarShon Brooks e ben 3 future prime scelte al Draft. La franchigia della Florida probabilmente potrebbe ottenere qualcosa di meglio per il sacrificio di Howard (Andrew Bynum dei Los Angeles Lakers sembra l’ipotesi più allettante per la dirigenza neroazzurra) ma rispetto a qualche mese fa il coltello non è più dalla parte del manico per i Magic visto che proprio Howard ha fatto sapere di accettare come unica destinazione i Nets e se il centro di Orlando dovesse continuare ad impuntarsi su Brooklyn come unica destinazione possibile per il suo futuro (rinnovo e cessione), allora forse potrebbe davvero forzare la mano alla dirigenza dei Magic.

    Se dovesse concretizzarsi anche questa trattativa i Nets diventerebbero assieme ai Miami Heat la squadra da battere nella Eastern Conference, un bel passo in avanti rispetto alle ultime stagioni deludenti. Nei prossimi giorni si attendono grandi novità in merito alla trattativa per Howard.

    Deron Williams | © Warren Little/Getty Images

    I Dallas Mavericks, delusi da Deron Williams che ha declinato l’offerta texana, perdono anche uno dei pilastri della squadra, ovvero Jason Terry che si accorda con i Boston Celtics per un triennale da 16 milioni di dollari complessivi. La perdita di un giocatore come Terry è grave per gli ex campioni NBA ma Mark Cuban ora vorrebbe consolarsi con il suo pupillo Steve Nash (che potrebbe ritornare ai Mavericks dopo parecchi anni) oggetto del desiderio secondo le ultime indiscrezioni anche dei Lakers, oltre naturalmente di New York Knicks e Toronto Raptors (i canadesi sono gli unici ad aver avanzato un’offerta ufficiale da 36 milioni di dollari per 3 anni). Toronto, intanto trova un accordo con Landry Fields dei Knicks (triennale da 20 milioni) ed ora New York ha 7 giorni di tempo per decidere se pareggiare l’offerta se non vuole privarsi dell’ex giocatore di Stanford University.

    Chiudiamo con alcune news sul nostro Marco Belinelli: perso il migliore tiratore nel roster (Jason Terry) i Dallas Mavericks starebbero sondando il terreno per la guardia Azzurra. Nei prossimi giorni incontro tra le parti per vedere se ci sono i margini per una trattativa.

  • NBA, Joe Johnson ai Nets. Howard chiede la cessione ai Magic

    NBA, Joe Johnson ai Nets. Howard chiede la cessione ai Magic

    Nel mercato NBA, che si è aperto da pochi giorni, arriva la prima mossa a sorpresa e di una certa rilevanza: Joe Johnson, guardia tiratrice degli Atlanta Hawks passa ai Brooklyn Nets in cambio di ben 5 giocatori ed una prima scelta futura al Draft. Coinvolti nella trade Anthony Morrow, Jordan Farmar, Jordan Williams, Johan Petro con la “sign and trade” per DeShawn Stevenson. Johnson, il quinto giocatore più pagato della Lega (l’anno prossimo il suo stipendio arriverà a 19 milioni di dollari), rinforza notevolmente il reparto delle guardie ma potrebbe essere la prima avvisaglia che il free agent Deron Williams non intende rinnovare con i Nets e nelle ultime ore le voci che parlano di un suo possibile accordo con i Dallas Mavericks si fanno sempre più insistenti.

    La situazione però è molto complicata perchè un accordo tra le parti prevede che l’affare Johnson possa anche saltare se proprio Williams alla fine non decida di firmare con la franchigia di Brooklyn. Ma su questo punto non giungono conferme.

    Gli Hawks poi in serata hanno messo a segno un altro colpo spedendo a Salt Lake City l’ala piccola Marvin Williams in cambio del playmaker Devin Harris.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Mike Ehrmann/Getty Images

    Ritorna a farsi sentire Dwight Howard: il centro degli Orlando Magic, in cura per i suoi guai alla schiena, ha chiesto al neo general manager Hannigan la cessione. La società ancora non ha preso una posizione ufficiale ma dovrà farlo necessariamente nei prossimi giorni. Con la cessione proprio di Johnson Atlanta si posiziona in prima linea per la sua acquisizione facendo leva anche sul fatto che Howard è nativo proprio di Atlanta. Ma sono tantissime le squadre che ambiscono a mettere sotto contratto il miglior centro dell’intera NBA. In prima linea i Los Angeles Lakers che potrebbero offrire come contropartita tecnica il pari ruolo Andrew Bynum, molto gradito ai Magic. Sotto traccia cerca di muoversi anche Hosuton ma nelle ultime ore la voce più insistente vede i Dallas Mavericks interessatissimi al giocatore per formare eventualmente una coppia da sogno con Deron Williams: se davvero i texani riusciranno a mettere a segno questo doppio colpo (Williams-Howard) ritornerebbero ad essere una seria candidata per il titolo, ma al momento queste sono solo voci. E sarebbe altresì molto curioso che i 2 atleti, in procinto di riunirsi nello stesso team ma ai Nets, potrebbero ora farlo nella Conference opposta a Dallas.

    Notizie di contorno: senza Derrick Rose per circa un anno, infortunatosi al ginocchio negli ultimi playoff contro Philadelphia, i Bulls pensano ai ricambi e potrebbe toccare al veterano Derek Fisher (nell’ultima stagione ai Lakers e ad Oklahoma City), ma con lui potrebbe arrivare anche Brandon Roy, che a causa degli infortuni alle ginocchia si era temporaneamente ritirato. Nel frattempo, i Pacers estendono per 5 anni con il play-guardia George Hill. Ray Allen resta il primo obiettivo di Miami che però, intanto, sonda un paio di free agent veterani come Marcus Camby e Rashard Lewis. I Suns, invece, pensano al post Steve Nash e vorrebbero ripartire da Eric Gordon. Phoenix potrebbe arrivare a proporre un contratto “massimo” al restricted free agent di New Orleans (58 milioni per 4 anni come i Blazers stanno cercando di fare con Roy Hibbert, centro degli Indiana Pacers). Gli Hornets comunque avrebbero la facoltà di trattenere il giocatore pareggiando l’offerta.

  • NBA, Garnett resta ai Celtics. Griffin rinnova con i Clippers

    NBA, Garnett resta ai Celtics. Griffin rinnova con i Clippers

    Si è aperto ufficialmente il mercato NBA, e subito ci sono state le prime mosse delle squadre in vista della nuova stagione. I protagonisti di questa prima giornata sono stati i Boston Celtics ed i Los Angeles Clippers mentre rumors importanti arrivano da Toronto e  da Dwight Howard.

    Andiamo con ordine: la prima notizia giunge da Boston dove il general manager Danny Ainge e l’ala grande Kevin Garnett hanno trovato l’accordo per la prosecuzione del rapporto. Garnett rimarrà un Celtics per i prossimi 3 anni e percepirà un compenso totale di 34 milioni di dollari (poco più di 11 milioni a stagione). L’ex Minnesota Timberwolves diventa così il giocatore più pagato nella storia dell’intera NBA con 322 milioni di dollari complessivi in carriera e supera il precedente primato di Shaquille O’Neal fermo a quota 293. Garnett, 36 anni, è stato l’uomo in più dei Celtics negli ultimi playoff giocati ad una media di 19.2 punti e 10.3 rimbalzi ma la corsa di Boston si è interrotta nella Finale di Eastern Conference al cospetto dei futuri campioni dei Miami Heat.

    Sempre in Massachusetts si sta pensando di rinnovare il contratto a Ray Allen (corteggiato da Miami e Phoenix), mentre c’è ottimismo sulla situazione di Jeff Green. Ainge punta a formare un team con il giusto mix di giovani e “vecchi” dove i veterani potranno dare una mano ai più giovani a diventare le stelle del futuro dei biancoverdi: Rondo, Bradley, Green ed i 2 rookie Sullinger e Melo saranno le colonne portanti dei Celtics nei prossimi anni.

    Blake Griffin rinnova il contratto con i Los Angeles Clippers in scadenza nel 2013: il lungo resterà in California fino al 2018 per un compenso di 95 milioni di dollari. Estensione offerta anche all’altra Star della squadra, ovvero Chris Paul (20 milioni dollari a stagione per 3 anni) ma il playmaker più forte della Lega ha preso qualche giorno di tempo per decidere.

    Si muovono anche i vice campioni degli Oklahoma City Thunder, il coach Scott Brooks prolunga il suo rapporto per altri 4 anni per 4 milioni di dollari a stagione. Ora per il G.M. Presti arriveranno le” grane” Harden ed Ibaka: il rinnovo dei 2 giocatori, pezzi fondamentali nello scacchiere dei Thunder, è problematico (i 2 giocatori chiedono contratti molto alti) ma Presti potrebbe riuscire anche a trattenerli entrambi.

    Kevin Garnett, Boston Celtics | © Christopher Pasatieri/Getty Images

    Voci importanti anche dal Canada dove i Toronto Raptors sembrano vicini al 2 volte M.V.P. della Lega Steve Nash: il playmaker dei Suns vorrebbe tornare in Patria ed i Raptors offrono un contratto triennale da 36 milioni do dollari complessivi (12 a stagione). Nash, 38 anni, rinforzerebbe notevolmente il team di Andrea Bargnani.

    Dwight Howard è sempre più lontano dagli Orlando Magic: il centro più forte della NBA vuole andare ai Brooklyn Nets (in questo modo i Nets potrebbero rifirmare anche Deron Williams che vuole giocare in una squadra competitiva). Intanto il general manager trova l’accordo con Gerald Wallace che continuerà a giocare nella franchigia del proprietario russo Prokhorov per altri 4 anni per 10 milioni di dollari a stagione.

    Minnesota è interessata all’ala dei Blazers Nicolas Batum (pronto un contratto da 50 milioni di dollari che però Portland potrà pareggiare e trattenere il giocatore). Allo stesso modo i Pacers proveranno a trattenere il centro Roy Hibbert (pareggiando ogni eventuale offerta), inseguito proprio dalla squadra dell’Oregon che sembra disposta a concedere al giocatore addirittura il massimo salario disponibile.

    Ultime news da Houston e Phoenix: i Rockets avrebbero trovato l’accordo per il centro dei Bulls Omer Asik. Per lui 25 milioni di dollari in 3 anni, ora la palla passa a Chicago che avrà tempo 3 giorni per decidere se pareggiare l’offerta (e trattenere il giocatore) o rinunciare alle sue prestazioni. I Suns invece sono interessatissimi a Michael Beasley che andrebbe a colmare la lacuna nel ruolo di ala piccola in Arizona.

  • Chris Bosh e Dwyane Wade saltano le Olimpiadi di Londra 2012

    Chris Bosh e Dwyane Wade saltano le Olimpiadi di Londra 2012

    Continua a piovere sul bagnato per la Nazionale statunitense di basket perchè Chris Bosh e Dwyane Wade, stelle dei Miami Heat (squadra neo campione NBA) dovranno rinunciare alle Olimpiadi di Londra 2012 a causa di alcuni infortuni, a poco meno di un mese dall’inizio della rassegna olimpica.

    Bosh, ala grande tra le migliori nelle Lega, soffre ancora per lo stiramento ai muscoli addominali patìto nei playoff NBA contro gli Indiana Pacers. Ha stretto i denti per ritornare in campo nella Finalissima contro gli Oklahoma City Thunder (vinta dai suoi Heat per 4-1) ma il dolore ora si è ripresentato, rendendo inevitabili nuove cure che gli impediranno di allenarsi.

    Per Wade invece i problemi riguardano il ginocchio sinistro che necessita di un’operazione, consigliatagli dal suo staff medico: la guardia di Miami ha informato Jerry Colangelo, general manager di Team U.S.A. e coach Mike Krzyzewski, che non potrà partecipare alle Olimpiadi.

    Dwyane Wade e Chris Bosh | © Ezra Shaw/Getty Images

    Le 2 superstar degli Heat non sono le prime a dover dare forfait: coach Krzyzewski a Londra dovrà già fare a meno del fortissimo centro Dwight Howard (KO per la schiena), del fenomenale playmaker Derrick Rose (stop di un anno per la rottura dei legamenti del ginocchio avvenuta nei playoff contro Philadelphia), del leader dello spogliatoio Chauncey Billups (rottura del tendine d’achille in regular season) e dell’ala grande di Portland LaMarcus Aldridge(problemi di varia natura alle ginocchia). Tutti questi giocatori hanno già informato la federazione.

    A questo punto si spera che i 2 giocatori chiave degli Stati Uniti, LeBron James (anche lui dei Miami Heat) e Kevin Durant, vengano preservati dalla cattiva sorte che sta lentamente ma inesorabilmente decimando la Nazionale olimpica.

    La nazionale U.S.A. campione del mondo e campione olimpica in carica comincerà ad allenarsi per il torneo la settimana prossima a Las Vegas con 16 giocatori (tra cui la neo prima scelta assoluta al Draft 2012 Anthony Davis, ancora senza esperienza in NBA) che poi diventeranno 12 entro l’8 luglio e disputerà 5 amichevoli prima di affrontare la Francia, il 29 luglio nel primo incontro olimpico.

  • Draft NBA 2012, Anthony Davis prima scelta assoluta di New Orleans

    Draft NBA 2012, Anthony Davis prima scelta assoluta di New Orleans

    Alla fine il pronostico e le previsoni sono state rispettate: Anthony Davis, giocatore fenomenale di Kentucky University, è la prima scelta assoluta del Draft NBA 2012. Il centro approda ai New Orleans Hornets che potranno così pensare di costruire una squadra molto valida in vista delle prossime stagioni. In Louisiana arriva anche Austin Rivers, con la decima chiamata. Austin è il figlio di Doc, attuale head coach dei Boston Celtics, che hanno fato di tutto, non riuscendoci, per prendere la guardia e riunire padre e figlio per tentare di tornare lo squadrone vincente della stagione 2008 che portò il titolo in Massachusetts.

    L’Università di Kentucky stabilisce un record per la NBA: infatti anche la seconda scelta proviene dai Wildcats campioni NCAA. Michael Kidd-Gilchrist, ala piccola dalle potenzialità spaventose, finisce ai Charlotte Bobcats che guardano ora al futuro con molto più ottimismo. Mai nella storia della Lega americana di basket 2 compagni di squadra all’Università avevano occupato le prime 2 posizioni di scelta. Alla fine ben 6 giocatori di Kentucky vengono selezionati al Draft 2012 (eguagliando il record di UNLV nel 1977), con 4 selezioni al primo giro e 2 al secondo.

    Washington alla posizione numero 3 si “accontenta” di Bradley Beal, tiratore mortifero di Florida. La prima sorpresa arriva alla posizione numero 4 dove i Cavaliers prendono Dion Waiters, sesto uomo di lusso di Syracuse University, ma in un Draft molto ricco come questo la scelta pare davvero sprecata, c’era molto di meglio a disposizione.

    Sacramento (quinta posizione) e Detroit (nona posizione) rafforzano il pacchetto lunghi rispettivamente con Thomas Robinson (da molti pronosticato come scelta numero 2 fino a pochi minuti prima del Draft) ed Andre Drummond, centro vecchio stile che con Monroe è pronto a fare meraviglie in area pitturata.

    Harrison Barnes, che secondo gli addetti ai lavori ricorda molto per facilità di tiro il fortissimo Kevin Durant, finisce ai Warriors, i Toronto Raptors di Bargnani acquisiscono Terrence Ross. Per restare in tema di italiani i Denver Nuggets di Gallinari puntano sul francese Evan Fournier, sicuramente si poteva prendere qualcosa di più sostanzioso.

    Anthony Davis e Michael Kidd-Gilchrist, prime 2 scelte al Draft | © Elsa/Getty Images

    Un possibile colpaccio lo realizzano i Boston Celtics che perso Austin Rivers si consolano col duo sottocanestro Sullinger-Melo che in altre annate non sarebbe andato oltre le prime dieci posizioni (qui sono stati scelti alla 21 ed alla 22!). Occhio anche ai Thunder che prendono un giocatore fortissimo ed incredibilmente scartato da tutti come Perry Jones III alla posizione numero 28: in attesa del rinnovo di coach Brooks (sempre più problematico) Oklahoma City si cautela in vista dell’eventuale partenza di Ibaka nella prossima stagione, Jones non è uno stoppatore puro come lo spagnolo di origini congolesi ma ha un tiro affidabilissimo quasi da guardia tiratrice, una rarità per un’ala grande (similitudini con Kevin Garnett). Bene anche Phoenix che si cautela in vista della probabile partenza di Steve Nash con il miglior playmaker del college basket, ovvero Kendall Marshall.

    Poche le trade tra le squadre che di solito nella notte del Draft abbondano: quella più rilevante, ma non ancora ufficiale è questa: Lamar Odom dovrebbe tornare ai Clippers (da Dallas che libera spazio salariale per fare un’offerta a Deron Williams), con Mo Williams che proprio i Clippers spediscono a Utah.

    QUESTO L’ELENCO COMPLETO DELLE SCELTE DEL PRIMO GIRO:

    1 New Orleans: Anthony Davis C
    2 Charlotte: Michael Kidd-Gilchrist SF
    3 Washington: Bradley Beal SG
    4 Cleveland: Dion Waiters SG
    5 Sacramento: Thomas Robinson PF
    6 Portland: Damian Lillard PG
    7 Golden State: Harrison Barnes PF
    8 Toronto: Terrence Ross SG
    9 Detroit: Andre Drummond C
    10 New Orleans: Austin Rivers PG
    11 Portland: Meyers Leonard C
    12 Houston: Jeremy Lamb SG
    13 Phoenix: Kendall Marshall PG
    14 Milwaukee: John Henson PF
    15 Philadelphia: Moe Harkless SF
    16 Houston: Royce White SF
    17 Cleveland: Tyler Zeller PF
    18 Houston: Terrence Jones PF
    19 Orlando: Andrew Nicholson PF
    20 Denver: Evan Fournier SG
    21 Boston: Jared Sullinger PF
    22 Boston: Fab Melo PF
    23 Atlanta: John Jenkins SG
    24 Dallas: Jared Cunningham SG
    25 Memphis: Tony Wroten PG
    26 Indiana: Miles Plumlee C
    27 Philadelphia: Arnett Moultrie PF
    28 Oklahoma City: Perry Jones III PF
    29 Chicago: Marquis Teague PG
    30 Golden State: Festus Ezeli C

  • NBA, scambio tra Charlotte e Detroit. Deron Williams free agent

    NBA, scambio tra Charlotte e Detroit. Deron Williams free agent

    In attesa del Draft 2012, che si terrà nella notte italiana (ore 2.00 circa) al Prudential Center di Newark, in NBA le squadre iniziano a muoversi in vista della prossima stagione. Trade di notevole rilevanza quella effettuata tra i Charlotte Bobcats ed i Detroit Pistons: la guardia Ben Gordon, ex anche dei Chicago Bulls, approda in North Carolina nella squadra peggiore dell’intero campionato. Percorso inverso per l’ala Corey Maggette che invece vola in Michigan per rinforzare il reparto a disposizione di coach Lawrence Frank.

    I Bobcats ricevono anche una prima scelta futura da Detroit, perchè con lo scambio si accollano il super contratto di Gordon che nei prossimi anni prenderà ben 25 milioni di dollari. Nella scorsa stagione Gordon ha tenuto una media di 12.5 punti a partita, con una sontuosa prestazione da 45 punti e 9/9 dalla lunga distanza contro i Denver Nuggets; il cestista di origine britannica, eletto miglior sesto uomo dell’anno nel 2005 quando militava nei Chicago Bulls, chiude la sua esperienza a Detroit con un bilancio sicuramente non esaltante e una media complessiva di soli 12,4 punti a partita in 3 stagioni. Un rendimento mediocre se si pensa al faraonico contratto concessogli dal G.M. Joe Dumars quando lo prese da free agent.

    Soddisfatti comunque i Bobcats che acquisiscono il tiratore da 3 punti che mancava nel roster (nell’ultima stagione percentuale pessima dello 0,295%) ma non è solo questa la lacuna da colmare e nei prossimi giorni ci saranno ulteriori movimenti.

    Deron Williams | © Warren Little/Getty Images

    Si muovono anche i Rockets che spediscono Chase Budinger a Minnesota in cambio della 18esima scelta in questo Draft. Probabile che Houston, che ora ha a disposizione le scelte numero 14, 16 e 18 cerchi di arrivare a qualche nome grosso per rinforzare la squadra. Il nome che circola più insistentemente è quello di Dwight Howard, il migliore centro della NBA, che la dirigenza dei Magic vuole cedere onde evitare di perderlo a parametro 0 la prossima Estate. Anche Howard vuole andare via da Orlando e così se l’interesse delle parti convergerà è possibile che tutti possano guadagnare dall’eventuale trade.

    Intanto la superstar Deron Williams dei New Jersey Nets ha comunicato di non aver esercitato la player option a sua disposizione diventando così free agent. Ora è pronto a vagliare tutte le possibili destinazioni.

  • Draft NBA 2012, scocca l’ora di Anthony Davis

    Draft NBA 2012, scocca l’ora di Anthony Davis

    Manca ormai veramente poco e poi scoccherà l’ora del Draft NBA 2012, uno degli appuntamenti più interessanti ed uno degli eventi più seguiti non solo dal pubblico americano ma anche nel resto del Mondo. Domani, giovedì 28 giugno, al Prudential Center di Newark, nel New Jersey, casa abituale dei Nets (ma ora abbandonata dato che la squadra dal prossimo anno giocherà a Brooklyn), andrà in scena la selezione dei migliori prospetti universitari ed europei, scelte che sono molto importanti per le franchigie NBA visto che questa del Draft è una delle tappe fondamentali per poter costruire squadre competitive.

    Sarà uno dei Draft più ricchi di talento della storia, i team avranno l’imbarazzo della scelta nella selezione dei prospetti. Proprio a causa della grande quantità di talenti a disposizione a prima vista è molto difficile fare un pronostico e riuscire a mettere tutte le tessere del puzzle al posto giusto. Solo una cosa è certa al 100%: Anthony Davis, lungo di Kentucky University, sarà la prima scelta assoluta. Il centro dei Wildcats ha dominato l’intera stagione NCAA mettendo a segno 14,2 punti a partita con 10,4 rimbalzi e quasi 5 stoppate di media. Alla fine del torneo è stato nominato anche migliore giocatore della competizione e numerosi sono stati i riconoscimenti vinti per le sue qualità difensive. Il suo punto forte infatti è la difesa (come dimostrano le 5 stoppate di media per incontro), mentre per la fase offensiva dovrà lavorare ancora su alcuni fondamentali per diventare un vero e proprio top player in NBA. L’altezza non è proprio notevole per districarsi bene nel ruolo di centro tra i professionisti ma compensa la mancanza di qualche centimetro (è alto 2 metri e 08, caratteristica fisica che ne fa più un’ala grande) con 2 braccia lunghissime che gli permettono di arrivare per primo sui rimbalzi e di proteggere al meglio il proprio canestro con stoppate terrificanti. In molti, per queste caratteristiche fisiche e tecniche, lo hanno paragonato a Dwight Howard, il centro degli Orlando Magic, che è attualmente il migliore nel ruolo in NBA.

    La destinazione di Davis (figlio d’arte) è scontata: andrà ai New Orleans Hornets che nella notte della Draft Lottery sono stati molto fortunati a salire dalla quarta posizione alla prima scavalcando in serie Cleveland Cavaliers, Washington Wizards ma soprattutto Charlotte Bobcats, rimasti molto delusi dato che puntavano sul fenomeno di Kentucky per rilanciarsi dopo la stagione orrenda che li ha eletti peggior team della storia della NBA per percentuale di vittorie.

    Anthony Davis | © Ronald Martinez Getty Images
    Le ultime voci vogliono proprio i Bobcats interessati a scambiare la loro seconda scelta: i team che si stanno muovendo per acquisire il pick di Charlotte sono i Cavaliers (per mettere a disposizione del rookie of the year Kyrie Irving un altro talento importante) e gli Houston Rockets che stando alle ultime voci, una volta presa la seconda scelta assoluta, potrebbero fare un bel pacchetto regalo agli Orlando Magic per avere in cambio Dwight Howard.

    Dietro a Davis nulla è dato per scontato: in molti dicono che il numero 2 sarà Thomas Robinson, ala di Kansas University, che ha dato battaglia proprio a Davis nella Finale NCAA. Altri pensano che in questa posizione verrà chiamato Michael Kidd-Gilchrist, ala piccola e compagno di squadra di Davis a Kentucky, prospetto dai margini di miglioramento spaventosi. In discesa le quotazioni di Harrison Barnes che fino a qualche anno fa era dato come prima scelta assoluta in qualsiasi anno si fosse dichiarato per il Draft NBA. Le opache stagioni (2) con North Carolina University però hanno fatto scendere l’appeal. Peccato perchè nel vederlo tirare riporta alla mente il grande Kevin Durant. Chissà però che non riesca a rilanciarsi in NBA, Lega forse più adatta al suo stile di gioco rispetto al college basket.

    In ascesa le quotazioni di Bradley Beal, terribile guardia tiratrice di Florida University, e di Andre Drummond, centrone vecchio stampo che fa gola a molti per coprire i buchi a centro area. Il suo punto debole sono i tiri liberi, percentuale orrenda dello 0,295. Per avere un buon futuro dovrà migliorare questo aspetto.

    Tra tutti gli altri menzioniamo Austin Rivers, figlio di Doc Rivers attuale coach dei Boston Celtics: una guardia molto talentuosa che la franchigia del Massachusetts cercherà in ogni modo di acquisire per permettere a papà Doc di allenare il figlio Austin.

    Ancora poche ore e poi sapremo tutte le scelte delle squadre NBA.

  • I Boston Celtics sfideranno l’Olimpia Milano il 7 ottobre 2012

    I Boston Celtics sfideranno l’Olimpia Milano il 7 ottobre 2012

    E’ ufficiale: la NBA ha reso noto che i Boston Celtics, 17 campionati vinti nella Lega americana di pallacanestro, la squadra più titolata degli stati Uniti, sfideranno in amichevole l’Emporio Armani Milano il 7 ottobre 2012 al Forum di Assago. E’ il ritorno della NBA in Italia, a 2 anni di distanza dal clamoroso successo della partita di precampionato che vide i New York Knicks di Danilo Gallinari e Mike D’Antoni essere ospitati proprio dall’Olimpia.

    L’appuntamento, molto atteso dai tifosi italiani, si inserisce nell’NBA Europe Live Tour 2012 che va sempre più definendosi: si parte il 5 ottobre ad Istanbul, per la sfida tra il Fenerbahce del neo allenatore Simone Panigiani ed i Boston Celtics, il 6 ottobre a Berlino gara tra l’Alba e gli ex campioni in carica dei Dallas Mavericks del leader tedesco Dirk Nowitzki. Il 7 ottobre la già citata sfida tra Milano e Boston, si chiude in Spagna dove ci sarà l’ultima partita tra Dallas ed una squadra ancora da definire ma in queste ore dovrebbe arrivare anche quest’ultima conferma.

    “Siamo orgogliosi di essere una delle 4 squadre di Eurolega scelte per competere contro i team NBA, a dimostrazione del livello di credibilità raggiunto dal nostro club e il prestigio di cui Milano e il pubblico di Milano godono a livello mondiale. Lo consideriamo un premio anche per i nostri tifosi che hanno riempito il Forum, uno dei pochi impianti italiani che rispettino le norme Eurolega, in occasione della finale scudetto, dopo che in 2 anni l’affluenza media nelle gare di Eurolega è quasi raddoppiata”.

    Boston Celtics | © Jim Rogash/Getty Images
    Queste le parole del presidente Livio Proli. Sergio Scariolo, coach della nazionale iberica e dell’Emporio Armani già si pregusta l’evento:

    “E’ sempre un piacere giocare contro le squadre NBA, cosa che mi è capitata altre volte in carriera. Sopratutto per una parte dei giocatori il livello di motivazioni è altissimo. Inoltre questo evento ci permetterà di rinsaldare ulteriormente il rapporto con i nostri tifosi cementato durante gli ultimi playoff”.

    Evento da non perdere dunque, si presume che i biglietti saranno polverizzati in poche ore come già successo in passato.

  • Simone Pianigiani al Fenerbahce, contratto biennale

    Simone Pianigiani al Fenerbahce, contratto biennale

    Come già ampiamente anticipato qualche giorno fa, in occasione della conferenza stampa che ha sancito il suo addio alla Montepaschi Siena, Simone Pianigiani è il nuovo allenatore del Fenerbahce. Per lui contratto biennale con opzione per il terzo anno. L’annuncio è stato dato dallo stesso club turco con una nota sul proprio sito ufficiale.

    Pianigiani ha accettato la corte del Fenerbahce soprattutto per la grande disponibilità economica sul mercato che la dirigenza ha assicurato all’allenatore toscano: le cifre sono tali da far girare la testa, soprattutto in un momento critico come questo per lo sport europeo che deve fare i conti con la recessione economica. Si parla di un budget da 20 milioni di euro, che per il basket del “Vecchio Continente” sarebbero una cifra che definire sostanziosa è poco.

    Secondo quanto riportato dalla stampa turca, l’ex coach della Montepaschi Siena ed attuale Commissario Tecnico della Nazionale italiana percepirà circa 800mila euro a stagione con il ricco club di Istanbul.

    Simone Pianigiani | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images
    Pianigiani, 43 anni, ha un curriculum che parla da solo visto che negli ultimi 6 anni (da quando è diventato coach di Siena) ha vinto 6 scudetti consecutivi (record per il basket italiano), 4 Coppe Italia, 5 Supercoppe Italiane portando a casa gli ultimi 13 trofei del nostro basket. Per 2 volte ha guidato Siena alle Final 4 di Eurolega, nel 2008 (al primo anno sulla panchina toscana) e poi di nuovo la scorsa stagione. Gli eccellenti risultati conseguiti lo hanno portato sulla panchina dell’Italia dal dicembre 2009 quando prese il posto di Carlo Recalcati. Con Siena percorso da record dato che ha vinto 323 partite su 389 totali, pari all’83% di successi, percentuale che sale all’88,9% nel solo campionato e al 90,8% ai playoff. Nella stagione 2008/2009 la sua Montepaschi, imbattuta in Coppa Italia, Supercoppa e playoff, vinse 43 partite su 44 in Italia.

    Pianigiani ha già fatto sapere alla dirigenza del club turco i nomi su cui intente puntare: in pole c’è il lungo David Andersen di Siena (ambìto anche dal CSKA Mosca del neo allenatore Ettore Messina), seguìto dal compagno di squadra alla Montepaschi Bo McCalebb. Più indietro David Hawkins, Romain Sato, Ksistof Lavrinovic e Rimantas Kaukenas, tutti giocatori già allenati nel recente passato.

  • Draft NHL 2012, Yakupov prima scelta assoluta degli Edmonton Oilers

    Draft NHL 2012, Yakupov prima scelta assoluta degli Edmonton Oilers

    Si è svolto a Pittsburgh il Draft NHL 2012: con la prima scelta assoluta gli Edmonton Oilers hanno selezionato Nail Yakupov, talentuosa ala destra russa di soli 18 anni che diventa così il terzo giocatore della Russia a venire chiamato come primo in assoluto dopo che in passato la medesima sorte era toccata ad Ilya Kovalchuk (attualmente ai New Jersey Devils ma scelto dagli Atlanta Thrashers nel 2001) e ad Alexander Ovechkin, stella dei Washington Capitals, team che lo ha selezionato nel 2004.

    Soprattutto nella parte alta del Draft non sono mancate le sorprese, con alcune scelte che non venivano preventivate dagli esperti ma soprattutto per la trade dei Pittsburgh Penguins che ha sparigliato un pò le carte. Ma andiamo per ordine.

    Come già detto il primo ad essere scelto tra tutti i prospetti è stato Yakupov, proveniente dai Sarnia Sting (Ontario Hockey Lague). La terza prima scelta assoluta di fila degli Oilers viene spesa per un attaccante anche se le necessità riguardavano la difesa. Ma Yakupov era il miglior talento disponibile e quindi non ci si deve meravigliare.

    I Columbus Blue Jackets invece rafforzano il reparto arretrato con il difensore Ryan Murray. Il canadese è un leader vero (secondo per talento al solo Yakupov in questo Draft) e potrà fornire subito un grande apporto alla disastrata franchigia dell’Ohio.

    I Montreal Canadiens prendono con la terza scelta il centro Alex Galchenyuk. Nel ruolo è il migliore prospetto disponibile, anche se è reduce da un grave infortunio che gli ha fatto saltare tutta la stagione (solo 2 le patite disputate). La giovane età (ha appena compiuto 18 anni) però fa ben sperare per il futuro.

    Griffin Reinhart approda ai New York Islanders: questo difensore statuario (alto oltre un metro e 90) ha tutte le capacità tecniche e fisiche per essere subito di impatto in NHL. Da ricordare che Reinhrat è figlio d’arte: il padre Paul, anche lui difensore, ha un passato nella Lega.

    Le prime 3 scelte del Draft NHL 2012 | © Bruce Bennett
    Getty Images
    Altro difensore alla quinta posizione: i Toronto Maple Leafs selezionano Morgan Rielly, scelta giusta in considerazione che i canadesi hanno avuto la seconda peggiore difesa NHL. I dubbi sono tutti fisici perchè è reduce da un grave infortunio che lo ha tenuto fermo per 5 mesi.

    Gli Anaheim Duck puntano su Hampus Lindholm. Chiamata a sorpresa per i californiani che acquisiscono un difensore quando le necessità invece sono in zona offensiva. Lo svedese potrebbe anche essere lasciato per un anno in patria a maturare.

    Al settimo posto va via un altro difensore: Mathew Dumba viene scelto dai Minnesota Wild. Prolifico anche in zona goal e negli assist, il giocatore potrebbe rappresentare un valore aggiunto per i Wild la prossima stagione.

    L’ottava scelta era dei Carolina Hurricanes che però hanno deciso di girarla ai Pittsburgh Penguins (assieme a Brandon Sutter e Brian Dumoulin) per acquisire Jordan Staal e riunire così i 2 fratelli (Eric gioca già per gli Hurricanes) in North Carolina. Questa è stata la trade più clamorosa della notte e Pittsburgh ha selezionato così Derrick Pouliot. Difensore molto produttivo, assomiglia per stile di gioco a Drew Doughty, fresco vincitore della Stanley Cup con i Los Angeles Kings che personalmente reputo il migliore in NHL. Colpo in prospettiva per i Penguins.

    Trouba si accasa ai Winnipeg Jets (nona scelta) mentre Koekkoek va a Tampa Bay. Filip Forsberg (undicesimo) giocherà a Washington, Grigorenko a Buffalo. Con la 30esima scelta i campioni dei Kings selezionano Pearson mentre i Devils, finalisti pochi giorni fa contro Los Angeles, prendono Matteau.

    Le altre trade: Sergei Bobrovsky passa da Philadeplhia a Columbus in cambio di alcune scelte al prossimo Draft, i Ducks girano agli Islanders Lubomir Visnovsky, in cambio di una seconda scelta del prossimo anno. Washington prende Mike Ribeiro da Dallas, scambiato con Cody Eakin e una seconda scelta di quest’anno.