Autore: slevin

  • Basket NCAA: Connecticut batte Butler ed è campione

    Basket NCAA: Connecticut batte Butler ed è campione

    Connecticut University è regina del basket NCAA: nella finalissima di Houston gli Huskies battono Butler University (alla seconda finale consecutiva ed alla seconda sconfitta di fila) per 53-41 e diventano campioni per la terza volta nella storia.

    La partita è segnata dalle percentuali bassissime (per non dire orrende) dal campo: il 22-19 Butler del primo tempo è un punteggio che la dice lunga sullo stile difensivo delle 2 squadre, nella ripresa però Connecticut riesce a raddrizzare la situazione con percentuali più umane e grazie ad un parziale di 22-3 si porta avanti di 13 punti (41-28) dopo essere stata sotto di 6 (25-19). I Bulldogs realizzano solo un canestro dal campo in 13 minuti abbondanti e perdono la sfida proprio in questo frangente di gioco.

    Kemba Walker di Connecticut (16 punti e 9 rimbalzi alla fine) riceve il premio di miglior giocatore del torneo: ora lo aspetta un futuro luminoso in NBA.

    Butler perde la seconda finale di fila, lo scorso anno ci fu un quasi miracolo all’ultimo secondo quando un tiro scagliato da oltre metà campo toccò il ferro ed uscì clamorosamente ed i Bulldogs persero immeritatamente di 2 punti contro i Blue Devils di Duke.
    Quest’anno invece basta analizzare le cifre del match per rendersi conto che tirare con il 18% dal campo (12/64!) non lascia scampo per accaparrarsi la vittoria: è record negativo di ogni epoca e per trovare cifre simili si ritorna agli anni ’40: Baylor Universyti tirò con il 23% nel 1948 contro Kentucky University, mentre Washington State e Wisconsin, che si affrontarono nel 1941, lo fecero rispettivamente con il 21% e 25%. I 12 canestri dei Bulldogs dal campo costituiscono la seconda peggior prestazione della storia dopo i 9 messi a referto da Oklahoma University nel 1949 ed il misero 3/31 (9,8%!) da 2 punti è la più bassa percentuale di sempre, mentre i 41 punti complessivi sono la produzione offensiva peggiore nell’era dell’azione segnata dai secondi del timer.

    Complimenti agli Huskies, per Butler speriamo ci sia il tempo, il prossimo anno, di rimediare.

    CONNECTICUT HUSKIES-BUTLER BULLDOGS 53-41 (19-22)
    Connecticut: Olander 2, Smith 0, Oriakhi 11, Walker 16, Lamb 12; Beverly 2, Coombs-McDaniel 0, Giffey 4, Napier 4, Okwandu 2.
    Butler: Howard 7, Smith 5, Vanzant 5, Mack 13, Stigall 9; Hahn 0, Nored 2, Hopkins 0, Marshall 0, Butcher 0.

  • NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    NBA: Oggi riposo, l’analisi in vista dell’ultima settimana di regular season

    La NBA osserva un turno di riposo, il programma riprenderà regolarmente questa notte con le partite che daranno il via all’ultima settimana di regular season (termine fissato al 13 di aprile).

    Sono finora 12 le squadre qualificate per la post season (alla fine dovranno essere 16) e la lotta per accaparrarsi un posto utile entra nel vivo.

    Tra le partite da tenere d’occhio segnaliamo la trasferta di San Antonio ad Atlanta, gara da vincere per gli Spurs che con il filotto di 6 sconfitte consecutive (non accadeva dal 1997 e Tim Duncan ancora non era stato scelto dagli “Speroni” al Draft di giugno di quello stesso anno) hanno rimesso in gioco il primo posto della Lega permettendo ai Bulls di Rose (probabile M.V.P. della stagione) ed ai Lakers di farsi nuovamente sotto in vista dello sprint finale. Chicago (che è ad un passo dal seed numero 1 in Eastern Conference) sarà impegnata contro Phoenix, che con la sconfitta di domenica proprio contro i neroargento è stata esclusa matematicamente dalla corsa playoff e quindi potrebbe essere scarica di motivazioni. I Lakers ricevono i Jazz che dopo la chiusura degli scambi, a febbraio, e la cessione di Deron Williams ai Nets sono diventati una delle peggiori franchigie della Lega. Bryant e compagni con un record di 18 vinte e 2 perse guidano la classifica dopo l’All Star Game e sembrano in formissima, fermati domenica solo da Gallinari e dai suoi Nuggets. Il calendario è leggermente favorevole ai Lakers e poi ai Bulls, più complicato quello di San Antonio anche in considerazione dello scontro diretto all’81esima e penultima giornata in casa dei gialloviola campioni che potrebbe sancire il vero ordine di arrivo per la post season.

    Parlando di Western Conference potrebbe esserci uno spiraglio (ma non ci crede quasi nessuno) per i giovani Thunder di Kevin Durant di acciuffare il terzo posto ai danni dei Mavericks di Nowitzki: le 2 formazioni non attraversano però un buon momento di forma, Dallas ha una striscia aperta di 3 sconfitte di fila, Oklahoma City invece è reduce da 2 sconfitte consecutive, le 2 gare di vantaggio dei Mavs però sembrano essere un’ottima dote per portare a termine la stagione con il terzo posto ad Ovest. I Thunder nel prossimo impegno se la vedranno contro Gallinari a Denver (partita che sa di antipasto playoff!) mentre i texani affronteranno la squadra del Colorado dopodomani (e Danilo sarà quindi un pò l’ago della bilancia).
    Parlando proprio di Denver bisogna dire che la squadra è sicura del suo quinto posto e le partite che resteranno da giocare saranno dei test utili per crescere di condizione ed affiatamento in vista dei playoff.

    Da decidere invece gli ultimi 3 posti con 4 squadre rimaste in gioco: Portland è sesta e dovrebbe riuscire ad ottenere il pass senza problemi (gioca contro Golden State, nella notte), stesso discorso per Memphis (calendario più agevole rispetto alle avversarie, incontrano i modesti Clippers), chi rischia di più sono gli Hornets di Marco Belinelli che privi della “stella” West (fuori 6 mesi per i legamenti del ginocchio rotti) incontrano squadre difficili e tra queste proprio i Rockets con i quali si giocano l’ultimo posto utile di post season: Houston in 2 giorni si gioca la stagione con l’incontro di stanotte contro i Kings (insidiosi dopo i progressi dell’ultimo periodo) e poi domani notte con la sfida a New Orleans gara da “dentro o fuori” da vedere assolutamente per i veri appassionati!

    Nella Eastern Conference (già detto dei Bulls) Miami e Boston si contendono secondo e terzo posto con la squadra di James-Wade e Bosh leggermente favorita (per via del calendario) su quella di Pierce-Allen-Garnett e Rondo. Gli Heat riposeranno, Celtics impeganti invece con i pericolosi Sixers.
    Alle loro spalle l’unico team con la posizione già designata, i Magic, che non possono nè migliorare, nè peggiorare il loro quarto posto (sono impegnati contro i Bucks), Atlanta è quasi sicura del seed successivo, mentre Philadelphia e New York gareggiano per la sesta e la settima piazza: favoriti i 76ers vista la discontinuità dei Knicks (giocano contro i Raptors di Andrea Bargnani) che però se possono contare sulla vena realizzativa di Stoudemire, Anthony e Billups sono un cliente scomodo per tutti i top team. Queste sono le squadre sicure di disputare i playoff ad Est.
    L’ultimo posto sarà occupato da una franchigia tra Indiana (che riposa e parte in vantaggio rispetto alle avversarie), Charlotte (che va a giocare a Cleveland contro la squadra fanalino di coda della Lega per tenere vive le speranze) e Milwaukee (come già detto giocano ad Orlando). I Pacers vincendo le ultime 4 gare sarebbero sicuri della qualificazione (tra l’altro hanno 3 partite in casa ed 1 sola in trasferta!) alle avversarie invece non basterebbe vincerle tutte essendo dietro in classifica.
    Insomma uno sprint finale tutto da vedere, sarà un’ultima settimana elettrizzante.

    Una breve e concisa analisi anche sulle posizioni di fondo: ricordiamo che in NBA non ci sono retrocessioni, sembra che i Cavs avranno il peggior record che permetterà loro di essere posizionati come squadra numero 1 alla Draft Lottery (evento che assegna le posizioni di scelta in vista del Draft), a ruota Minnesota. Le altre squadre invece si stanno dando un pò più da fare, soprattuto i Sacramento Kings (che quasi sicuramente dal prossimo anno saranno gli Anaheim Royals, ma di questo parleremo ampiamente a parte) ed ora anche i Washington Wizards. Qualche vittoria anche per Toronto pur non potendo schierare Bargnani, segno che quest’anno le squadre di coda non ci tengono a farsi battere e a fare da sparring-partner come in passato succedeva abbondantemente, forse considerato anche che nelle ultime “Lotterie” la squadra ultima classificata (e quindi in pole alla Draft Lottery) mai ha ottenuto la prima scelta assoluta: nel 2007 Memphis e Boston ultima e penultima in regular season furono scavalcate rispettivamente da Portland e Seattle (sest’ultima e quint’ultima arrivate con i Sonics che si presero quel fenomeno di Kevin Durant), nel 2008 toccò ai Bulls che dalla nona posizione peggiore salirono fino in cima, clamorosamente e davanti allo stupore degli addetti ai lavori, per scegliere Derrick Rose (a discapito di Miami), nel 2009 fu il turno dei Clippers che scalarono fino al primo posto e scelsero poi Blake Griffin e lo scorso anno, (più o meno dalla stesa posizione dei Clippers) i Wizards scalzarono i Nets e si aggiudicarono una grande promessa del basket come John Wall.

  • NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    NBA: Rodman, Mullin e Tex Winter nella Hall of Fame

    La NBA ha comunicato che Chris Mullin, ala ex Golden State Warriors ed Indiana Pacers, Dennis Rodman, uno dei più forti rimbalzisti di sempre della storia della Lega, vincitore di 5 titoli (2 con i Detroit Pistons e 3 con i Chicago Bulls di Michael Jordan) e Tex Winter, famoso per essere l’inventore dell’attacco a triangolo e vice allenatore di Phil Jackson dei Bulls pluricampioni di Jordan e Pippen e poi dei Lakers di Bryant ed O’Neal , sono stati inseriti nella Hall of Fame.

    I giocatori appena citati e Winter saranno introdotti ufficialmente nel mese di agosto, assieme a loro altri grandi nomi del basket come Artis Gilmore, Arvydas Sabonis (ex centro dei Portland Trail Blazers), Teresa Edwards, Tara VanDerveer (che allena la Stanford University),  Herb Magee (della Philadelphia University), Reece “Goose” Tatum degli Harlem Globetrotter e Tom” Satch” Sanders dei Boston Celtics.

  • NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    NBA: Gallinari batte i Lakers, risorge San Antonio

    11 le partite disputate nella notte NBA.

    Grazie ai 29 punti di George Hill gli Spurs interrompono la striscia di 6 sconfitte consecutive ed estromettono i Suns matematicamente dalla post season.

    Impresa dei Denver Nuggets di Danilo Gallinari che sbancano lo Staples Center di Los Angeles: l’italiano guida i suoi compagni con 22 punti ed una grande prestazione. Nel finale di gara decisivi Felton con i suoi canestri (16 punti) e Martin con i suoi rimbalzi. Bryant realizza 28 punti ma con 27 tiri

    Boston batte Detroit ma serve un terzo quarto perfetto per avere la meglio sugli avversari: il ritorno di Shaquille O’Neal in campo non dura molto visto che il centro deve abbandonare anzitempo il match per un nuovo infortunio, ci pensano Garnett (23 punti) e Pierce (22 punti) a trascinare i padroni di casa, dall’altra parte sono inutili i 20 di Bynum.

    Sconfitta pesante dei Bobcats in casa contro i Wizards che rischia di costare i playoff alla squadra del North Carolina: non basta la grande serata di Carroll da 26 punti, la doppia doppia di Blatche da 25 punti e 17 rimbalzi edi 23 punti di Crawford spingono Washington al terzo successo esterno della stagione, bene anche Wall a quota 18 punti.

    Miami espugna il parquet dei Nets grazie alla super prova di LeBron James da 31 punti, 11 rimbalzi e 7 assist. Deron Williams prova a dare la carica alla sua squadra ma la sua doppia doppia da 18 punti e 12 assist è sprecata.

    New York evita un clamoroso sweep stagionale (ovvero un 4-0) contro la squadra fanalino di coda della NBA, i Cleveland Cavaliers, grazie al trio Stoudemire (28 punti), Anthony (25) e Billups (23). I Knicks con questa vittoria e per via della contemporanea sconfitta dei Bobcats accedono ai playoff per la prima volta dopo 7 lunghi anni.

    Sconfitta indolore per i Magic a Toronto: nonostante i 31 punti di Dwight Howard, i Raptors riescono a vincere pur dovendo fare a meno di Bargnani e Calderon (che sia un esperimento in vista del prossimo anno con i 2 europei che lasceranno il Canada?) ed hanno in DeRozan (24 punti) e Bayless (23) i fattori della partita.

    Nuova sconfitta per i derelitti Jazz che si arrendono anche ai Kings. Sacramento ritrova un ottimo Evans da 24 punti e 10 assist, per gli ospiti non bastano i 21 punti di Millsap.

    Houston non vuole cedere nulla agli avversari e vince un importante match per restare ancora in corsa per la post season ad Ovest (unica squadra rimasta ad impensierire Hornets, Grizzlies e Blazers, le altre sono tutte fuori): nella “W” su Atlanta il protagonista è Martin con 35 punti, ben aiutato da Hayes che chiude a 19 punti e 12 rimbalzi, agli Hawks non servono le buone prestazioni di Johnson da 25 punti e di Smith da 21 punti ed 11 rimbalzi.

    Affermazione fondamentale per gli Hornets di Belinelli (9 punti) che superano i Pacers ed ora attendono lo scontro diretto con Houston (in programma mercoledì) per la matematica qualificazione ai playoff. Buona gara di Chris Paul (18 punti ed 8 assist) reduce da alcune perfomance da rivedere al tiro. Bene anche la coppia Landry-Ariza che combina per 37 punti. Per Indiana ci sono 15 punti a testa per Granger e Dunleavy.

    Portland vince l’ottava partita di fila in casa e condanna i Mavericks a soffrire ancora un pò per prendere il terrzo posto ad Ovest: Wallace con 19 punti il top scorer dei padroni di casa ma sono ben 6 gli uomini in doppia cifra, per gli ospiti si salva Marion con 19 punti.

    Risultati NBA del 3 aprile 2011

    San Antonio Spurs-Phoenix Suns 114-97
    S.A. George Hill 29, Bonner 16, Neal 15
    Pho Frye 14, Brooks 14, Dudley 12, Carter 12

    Los Angeles Lakers-Denver Nuggets 90-95
    Lak Bryant 28, Odom 17, Gasol 16
    Den Gallinari 22, Martin 18, Felton 16

    Boston Celtics-Detroit Pistons 101-90
    Bos Garnett 23, Pierce 22, Allen 13
    Det Bynum 20, Prince 16, Villanueva 15

    Charlotte Bobcats-Washington Wizards 91-97
    Cha Carroll 26, Augustin 21, Diaw 13, Henderson 13
    Was Blatche 25, Crawford 23, Wall 18

    New Jersey Nets-Miami Heat 94-108
    N.J. Williams 18, Outlaw 17, Lopez 16
    Mia James 31, Wade 18, Bosh 16

    New York Knicks-Cleveland Cavaliers 123-107
    N.Y. Stoudemire 28, Anthony 25, Billups 23
    Cle Hickson 23, Davis 22, Gee 11, Parker 11

    Toronto Raptors-Orlando Magic 102-98
    Tor DeRozan 24, Bayless 23, Barbosa 14
    Orl Howard 31, Nelson 21, Bass 13, Jason Richardson 13

    Sacramento Kings-Utah Jazz 106-97
    Sac Evans 24, Cousins 17, Garcia 17
    Uta Millsap 21, Hayward 19, Weaver 19

    Houston Rockets-Atlanta Hawks 114-109
    Hou Martin 35, Hayes 19, Lowry 17
    Atl Johnson 25, Smith 21, Crawford 15

    New Orleans Hornets-Indiana Pacers 108-96
    N.O. Ariza 19, Paul 18, Landry 18
    Ind Granger 15, Dunleavy 15, Price 12

    Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks 104-96
    Por Wallace 19, Aldridge 18, Matthews 16
    Dal Marion 19, Beaubois 18, Nowitzki 16

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  • Basket, Serie A: Treviso sempre più su, cade Bologna, bene Cantù e Milano

    Basket, Serie A: Treviso sempre più su, cade Bologna, bene Cantù e Milano

    24esima giornata del campionato di Serie A di basket che ha visto il secondo riposo consecutivo per la Montepaschi Siena impegnata in Eurolega durante la scorsa settimana contro l’Olympiacos.

    Nelle altre partite invece continua a volare Cantù che batte Montegranaro che precipita sempre più giù in classifica. Protagonisti Leunen con 15 punti e Green con 17, agli ospiti non bastano i 14 punti a testa di Ford ed Ivanov.

    Pesaro stende Cremona rifilando ben 23 punti di scarto. E’ Collins con 27 punti a fare la differenza (ben 10 solo nel terzo quarto) per la Scavolini che si porta in una zona di classifica più tranquilla.

    4 uomini in doppia cifra per Roma che ha la meglio su Teramo: Datome 16 punti, Dasic 15, Traorè 14 e Gordic 12 guidano i giallorossi, Teramo invece resta il fanalino di coda della Serie A.

    Milano espugna Avellino dopo una gara combattuta e giocata con ritmo ed intensità da ambo le parti: Thomas scatenato infila 20 punti nei primi 2 quarti di gara (31 per lui alla fine) ma in avvio di terzo quarto il parziale di 11-0 dell’Armani ribalta il match con Mancinelli, Maciulis e Hawkins che firmano il sorpasso, poi Jaaber (26 punti) tiene a debita distanza gli avversari.

    Sassari sbanca Bologna che perde così l’opportunità di salire da sola al quarto posto in classifica: decisivo per gli isolani Diener con 23 punti, bene Hunter (19) e Plisnic (16). Non bastano ai padroni di casa i 25 punti di Rivers.

    Vittoria importante per la Cimberio Varese che grazie ad una splendida serata al tiro da 3 doma Caserta ha la meglio di Caserta: 10/23 alla fine per i lombardi (contro il 2/16 dei campani), Kangur (18 punti), Slay (17) e Fajardo (16) i top scorer, dall’altra parte 16 di Ere.

    La Benetton si insedia al quarto posto in classifica vincendo meritatamente a Biella: primo quarto da incubo per Treviso che riemerge però man mano che la partita entra nel vivo e coglie un altro buon risultato dopo aver raggiunto le Final 4 di Eurocup in settimana. Smith (15 punti), Bulleri (14), Motiejunas (13), Gentile (16) e Peric (11) dimostrano quanto paghi il gioco di squadra, mentre per Biella ci sono i 20 punti di Viggiano ed un terz’ultimo posto che non lascia per niente tranquilli.

    Risultati 24esima giornata Serie A:

    Bennet Cantù-Fabi Shoes Montegranaro 67-56
    Scavolini Siviglia Pesaro-Vanoli-Braga Cremona 82-59
    Lottomatica Roma-Banca Tercas Teramo 76-60
    Air Avellino-Armani Jeans Milano 76-84
    Cimberio Varese-Pepsi Caserta 92-77
    Angelico Biella-Benetton Treviso 77-79
    Canadian Solar Bologna-Dinamo Sassari 81-87
    Montepaschi Siena-Enel Brindisi 20/04 20:30

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 40 (2 gare in meno)
    2. Bennet Cantu’ 36
    3. Armani J. MI 34
    4. Canadian Solar BO 24
    5. Air AV 24
    6. Benetton TV 24
    7. Cimberio VA 24
    8. Pepsi Caserta 22
    9. Lottomatica Roma 22
    10. Dinamo Sassari 22
    11. Scavolini Siviglia PS 22
    12. Vanoli‑Braga CR 20
    13. Fabi Shoes Montegranaro 20
    14. Angelico Biella 18
    15. Enel BR 14
    16. Banca Tercas TE 14

  • NBA: I Clippers sorprendono i Thunder, cade Dallas, bene i Bulls

    NBA: I Clippers sorprendono i Thunder, cade Dallas, bene i Bulls

    5 le partite giocate nella notte NBA.

    Ancora una volta Derrick Rose guida i suoi Bulls al successo: il playmaker di Chicago segna 36 punti con 10 assist e grazie all’aiuto di Deng (17 punti) e Boozer (18+10 rimbalzi) abbatte i Raptors di Andrea Bargnani (non disponibile per il match). I canadesi hanno 26 punti a testa da parte di DeRozan e Bayless e 17 punti ed 11 rimbalzi di Ed Davis, i 3 giocatori sui quali la franchigia vorrebbe ricostruire la squadra del futuro sacrificando proprio Bargnani.

    Continua il gran momento dei Grizzlies che si sbarazzano dei poco competitivi Timberwolves ed avanzano al settimo posto della Western Conference: Randolph con 22 punti e Mayo con 20 i top scorer di Memphis mentre Minnesota, priva di Love, ha 20 punti da Beasley.

    Milwaukee cerca di restare aggrappata al treno post season battendo i Sixers: è Brandon Jennings il protagonista, nel bene e nel male, della vittoria dei Bucks, il numero 3 prima sbaglia il tiro finale sulla sirena confermando la pessima serata da soli 4 punti, poi nel supplementare si scatena segnando 9 dei 14 punti della squadra risolvendo il match. Non bastano a Philadelphia i 20 punti e 12 rimbalzi di Brand.

    Golden State batte Dallas e dà il via libera ai Lakers per puntare al primo posto degli Spurs senza preoccuparsi degli attacchi dei Mavericks che seguono subito dietro in classifica: come al solito, nelle partite casalinghe, emerge tra tutti Monta Ellis con 32 punti, i Mavs invece hanno in Marion (21 punti) il miglior realizzatore.

    Ancora una volta Los Angeles (che sia gialloviola o rossoblu) si dimostra stregata per i giovani Thunder che perdono con i Clippers di un grande Blake Griffin autore di 26 punti e 16 rimbalzi. Di capitale importanza Eric Gordon che segna 6 dei suoi 18 punti nel finale di gara, 2 triple da distanza abissale, che tagliano le gambe ad Oklahoma City. Durant piazza 23 punti (ma con 24 tentativi dal campo), male Westbrook (solo 1/12 al tiro per 9 punti complessivi.

    Risultati del 2 aprile 2011

    Chicago Bulls-Toronto Raptors 113-106
    Chi Rose 36, Boozer 18, Deng 17
    Tor DeRozan 26, Bayless 26, Barbosa 18

    Memphis Grizzlies-Minnesota Timberwolves 106-89
    Mem Randolph 22, Mayo 20, Allen 12
    Min Beasley 20, Ridnour 17, Pekovic 14

    Milwaukee Bucks-Philadelphia 76ers 93-87 (overtime)
    Mil Salmons 19, Jennings 13, Mbah a Moute 12, Gooden 12
    Phi Brand 20, Holiday 15, Young 14

    Golden State Warriors-Dallas Mavericks 99-92
    G.S. Ellis 32, Lee 16, Wright 13
    Dal Marion 21, Terry 17, Nowitzki 16

    Los Angeles Clippers-Oklahoma City Thunder 98-92
    Cli Griffin 26, Gordon 18, Smith 14
    Okl Durant 23, Harden 14, Ibaka 11

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  • NHL: Flyers in crisi, si salva Chicago, cade Phoenix, bene i Flames

    NHL: Flyers in crisi, si salva Chicago, cade Phoenix, bene i Flames

    4 le partite disputate nella notte NHL.

    Philadelphia non sa più vincere, e questo nella parte più importante della stagione, il periodo in cui si entra nei playoff: i New Jersey Devils passano per 4-2 grazie alla tripletta di Patrick Elias. Flyers ormai nel mirino di Washington, per i Devils ancora flebile speranza di post season ma non c’è da illudersi (dal 1996 New Jersey è sempre ai playoff, una striscia che dopo 14 anni rischia di interrompersi).

    Vittoria di importanza capitale invece quella di Chicago (agli shootout) contro Columbus: è Stalberg che regala il sorriso ai suoi compagni con il rigore decisivo, Blackhawks che mantengono 3 punti di vantaggio sui Flames nella corsa all’ultimo posto playoff disponibile ad Ovest.

    E proprio Calgary mantiene vive le speranze di post season vincendo a Saint Louis per 3-2 con una furiosa rimonta: dopo il vantaggio dei Blues per 2-0 è una doppietta di Iginla ed un goal di Tanguay a ribaltare il match.

    Sconfitta imprevista e che rischia di costare una buona posizione di classifica a Phoenix che viene battuta in casa dai derelitti Avalanche agli shootout. Colorado passa a condurre per 2-0, la rimonta dei Coyotes non si fa attendere ma a 5 minuti dalla fine arriva il pareggio per gli ospiti che poi ringraziano O’Reilly per il rigore decisivo.

    Risultati NHL dell’1 aprile 2011

    New Jersey Devils-Philadelphia Flyers 4-2
    Columbus Blue Jackets-Chicago Blackhawks 3-4 (shootout)
    Saint Louis Blues-Calgary Flames 2-3
    Phoenix Coyotes-Colorado Avalanche 3-4 (shootout)

  • NBA: Vincono Bulls, Heat e Lakers, cadono Celtics e Spurs

    NBA: Vincono Bulls, Heat e Lakers, cadono Celtics e Spurs

    13 le partite giocate nella notte NBA (turno di riposo solo per i New York Knicks, i Toronto Raptors di Andrea Bargnani, i Golden State Warriors e i Dallas Mavericks)

    Vittoria di fondamentale importanza per i Pacers sui Bucks che distanziano proprio Milwaukee e Charlotte (battuta da Orlando) nella corsa all’ultimo posto playoff della Eastern Conference. Granger con 17 punti ed Hibbert con 15, 11 rimbalzi e 4 stoppate i protagonisti nelle fila di Indiana (dall’altra parte si salva Jennings con 20 punti, Gooden sbaglia l’ultimo tiro del possibile sorpasso sulla sirena finale). Ai Pacers ora basterà vincere le ultime 5 gare per essere sicuri della qualificazione.

    Dwight Howard continua a giocare a livelli super ed Orlando batte Charlotte infliggendo un duro colpo agli avversari nella lotta playoff. Il centro dei Magic segna 26 punti e prende 14 rimbalzi, rendendo inutile la grande prestazione di Dante Cunningham da 21 punti.

    Philadelphia consolida il sesto posto ad Est battendo i Nets (4oesima vittoria stagionale per i Sixers): protagonista della serata Thaddeus Young con 22 punti (21 sono di Elton Brand), mentre gli ospiti pagano a caro prezzo la brutta serata della loro stella Deron Williams (solo 4 punti per lui) ma hanno buone notizie dal redivivo Brandan Wright che registra una doppia doppia da 15 punti ed 11 rimbalzi.

    Continua il momento straordinario del rookie Jordan Crawford che guida i Wizards privi di John Wall (una giornata di sospensione) all’affermazione sui Cavs: il neo acquisto di Washington mette assieme una fantastica tripla doppia da 21 punti, 10 rimbalzi ed 11 assist (dopo i 39 punti nell’ultima partita contro Miami), Blatche ritorna in campo e piazza una doppia doppia incredibile da 36 punti e 19 rimbalzi (di cui 16 offensivi, nuovo record di franchigia). Anche McGee porta il suo contributo con 25 punti rendendo vane le buone prestazioni di Sessions (26 punti) ed Hickson (21) per Cleveland. Dopo questa partita i Wizards possono guardare con più ottimismo al futuro, con una buona scelta (tra l’altro sarà molto alta) al prossimo Draft il futuro è assicurato dato che la squadra è molto giovane e talentuosa in ogni reparto, discorso inverso per i Cavaliers che mettono in cascina la 60esima sconfitta di una stagione veramente da dimenticare.

    Continua la marcia dei Bulls (arrivata anche la 55esima vittoria) che con i 27 punti di Rose ed i 22 di Boozer espugnano Detroit (Hamilton 30 punti) e sono ormai ad un passo (vista la sconfitta Celtics) dall’ottenere un meritato quanto inaspettato primo posto nei playoff della Eastern Conference.

    E’ Atlanta ad assestare il colpo di grazia ai Celtics nella lotta ai vertici ad Est: gli Hawks grazie ai 20 punti di Crawford, ai 19 di Johnson ed alla doppia doppia di Horford da 16 punti e 15 rimbalzi hanno la meglio sui “Verdi” a cui non bastano i 25 punti di Pierce. Decisivo l’ultimo quarto di gioco con Atlanta che impone un parziale di 26-15 che ribalta il match in suo favore. Boston viene scavalcata da Miami in classifica.

    Facile affermazione degli Heat a Minnesota: il solito trio Wade (32 punti), James (27 punti e 10 assist) e Bosh (24 punti ed 11 rimbalzi) sugli scudi, mentre per i Timberwolves 22 punti di Webster e per la seconda volta consecutiva doppia doppia mancata per Love che chiude con 18 punti e 7 rimbalzi. Miami ora è seconda nella Conference.

    I Grizzlies si impongono a New Orleans: ci sono 28 punti e 10 rimbalzi per Zach Randolph, Tony Allen ne aggiunge 17, non basta ai padroni di casa la buona prova del nostro Marco Belinelli (14 punti), Paul sottotono (5 punti) si dedica al servizio dei compagni (13 assist). Con questo successo Memphis ed Hornets sono appaiate con lo stesso record (43-33) agli ultimi 2 posti playoff della Western Conference.

    Grande battaglia a Houston dove i Rockets riescono finalmente a vincere un derby texano battendo gli Spurs in overtime: gara molto equilibrata, Lowry (14 punti) impatta il match a quota 108 a 7 secondi dalla fine, poi Ginobili brucia tutto il tempo rimasto concludendo troppo tardi ed il tiro della vittoria San Antonio viene giustamente annullato. Al supplementare ci pensa Kevin Martin (33 punti) a sigillare la “W”. Da segnalare anche le doppie doppie dei “lunghi” di Houston con Scola che firma 21 punti e 14 rimbalzi e Hayes che si ferma a 10+12. Inutili per i neroargento le prestazioni dei “Big Three” con Parker che chiude con 31 punti, Ginobili e Duncan con 23 a testa e per quest’ultimo ci sono anche 13 rimbalzi. Sesta sconfitta di fila per gli Spurs (una cosa simile non accadeva dal lontano 1997!) ora tallonati dai Lakers e nelle ultime giornate ci sarà anche lo scontro diretto a Los Angeles che risulterà molto probabilmente decisivo ai fini della classifica, i Rockets invece cercano ancora di mantenere viva la fiammella della speranza playoff ma potrebbe non bastare.

    Vincono i Suns ma non sarà sufficiente a questo punto per qualificarsi per la post season. E’ Grant Hill con 19 punti il protagonista del successo, non bastano agli ospiti i 21 punti di Gordon e la consueta doppia doppia di Griffin da 20 punti e 13 rimbalzi.

    Portland batte Oklahoma (che interrompe una striscia vincente di 5 gare) e fa un grosso passo in avanti per la qualificazione: in quello che una volta era il grande derby del “nord-ovest” (prima che i Thunder si trasferissero da Seattle ad Oklahoma City) i Blazers guidati da un immenso Aldridge da 32 punti dimostrano di essere un osso duro per tutti, soprattutto al Rose Garden. Non basta ai giovani Thunder la doppia doppia di Kevin Durant da 25 punti ed 11 rimbalzi, ben assistito da un James Harden sempre più in crescita dopo l’addio di Jeff Green (21 punti per lui).

    Denver espugna Sacramento e si qualifica praticamente per i playoff: 7 uomini in doppia cifra per i Kings, 6 per i Nuggets a dimostrazione che le panchine sono abbastanza lunghe, prevale il maggior tasso tecnico della squadra del Colorado che ha in Felton (17 punti) e Nenè (12+12 rimbalzi) i migliori giocatori (Gallinari un pò in ombra con 9 punti con 13 tentativi dal campo). Sacramento ha in Garcia il top scorer a quota 17.

    Ancora un altro successo per i Lakers che ormai puntano decisamente al miglior record della Lega cercando di sopravanzare Bulls e Spurs in queste ultime gare (17esima vittoria nelle ultime 18 dopo l’All Star Game, ritmo veramente impressionante). Nella vittoria a Salt Lake City spiccano i 21 punti di Kobe Bryant (Gasol ed Odom bene come al solito con 16 punti a testa), inutile la doppia doppia di Al Jefferson da 17 punti e 10 rimbalzi ed i 24 punti firmati da C.J. Miles. Gialloviola che si propongono decisamente come squadra da battere e prima candidata al titolo anche di quest’anno.

    Risultati NBA dell’1 aprile 2011

    Indiana Pacers-Milwaukee Bucks 89-88
    Ind Granger 17, Hibbert 15, Rush 12
    Mil Jennings 20, Bogut 16, Maggette 13

    Orlando Magic-Charlotte Bobcats 89-77
    Orl Howard 26, Nelson 15, Quentin Richardson 14
    Cha Cunningham 21, Augustin 19, Henderson 11

    Philadelphia 76ers-New Jersey Nets 115-90
    Phi Young 22, Brand 21, Holiday 17
    N.J. Wright 15, West 13, Lopez 11

    Washington Wizards-Cleveland Cavaliers 115-107
    Was Blatche 36, McGee 25, Crawford 21
    Cle Sessions 26, Hickson 21, Gee 12, Harangody 12, Hollins 12

    Detroit Pistons-Chicago Bulls 96-101
    Det Hamilton 30, Prince 17, Bynum 12
    Chi Rose 27, Boozer 22, Deng 15

    Atlanta Hawks-Boston Celtics 88-83
    Atl Crawford 20, Johnson 19, Horford 16
    Bos Pierce 25, Rondo 13, Allen 11

    Minnesota Timberwolves-Miami Heat 92-111
    Min Webster 22, Love 18, Ridnour 14
    Mia Wade 32, James 27, Bosh 24

    New Orleans Hornets-Memphis Grizzlies 81-93
    N.O. Landry 19, Belinelli 14, Ariza 12
    Mem Randolph 28, Allen 17, Gasol 13, Mayo 13

    Houston Rockets-San Antonio Spurs 119-114 (overtime)
    Hou Martin 33, Scola 21, Lowry 14
    S.A. Parker 31, Duncan 23, Ginobili 23

    Phoenix Suns-Los Angeles Clippers 111-98
    Pho Hill 19, Warrick 17, Dudley 16
    Cli Gordon 21, Griffin 20, Cook 10, Foye 10

    Portland Trail Blazers-Oklahoma City Thunder 98-91
    Por Aldridge 32, Batum 19, Wallace 13, Miller 13
    Okl Durant 25, Harden 21, Westbrook 16

    Sacramento Kings-Denver Nuggets 90-99
    Sac Garcia 17, Evans 13, Udrih 11, Thompson 11, Thornton 11
    Den Felton 17, Martin 14, Nenè 12

    Utah Jazz-Los Angeles Lakers 85-96
    Uta Miles 24, Jefferson 17, Millsap 16
    Lak Bryant 21, Gasol 16, Odom 16

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  • NBA: Lite furiosa tra Bargnani, Gallinari e Belinelli, distrutto locale a Denver

    NBA: Lite furiosa tra Bargnani, Gallinari e Belinelli, distrutto locale a Denver

    Retroscena poco edificante quello venuto alla luce oggi e che ha visto coinvolti in modo negativo i 3 italiani che giocano in NBA. Gallinari, Bargnani e Belinelli sarebbero venuti pesantemente alle mani qualche giorno fa in un locale nei pressi di Denver, città in cui attualmente gioca Danilo Gallinari.

    Approfittando del tour esterno dei Raptors e di alcune gare fuori casa degli Hornets i 3 avrebbero fissato l’incontro a metà strada per discutere della loro partecipazione ai prossimi Europei che si svolgeranno proprio questa Estate.

    Pare però che da una parola all’altra, la situazione, dopo un’apparente pacato inizio, sia sfociata in vera e propria rissa che avrebbe coinvolto anche uomini della sicurezza del locale per cercare di sedare gli animi ormai divenuti incontrollabili ed ingestibili.

    Il clima teso sarebbe scoppiato quando la discussione avrebbe toccato un punto in particolare, ovvero quello della prima opzione offensiva della Nazionale Azzurra di Simone Pianigiani, ruolo a cui evidentemente ambivano tutti e 3 gli atleti. Nessuno ha desistito, in definitiva, dai propri propositi e dalle sue posizioni e ai primi accenni di sarcasmo ed ironia la situazione è degenerata.

    Ingenti i danni al noto locale, uno dei più prestigiosi e rinomati della città di Denver, con quadri dal valore economico molto alto vista la mano degli autori, letteralmente distrutti, preziose ceramiche ormai inservibili ad ogni scopo per non parlare delle suppellettili che devono essere totalmente rinnovate.

    Insomma una figura pessima soprattutto se si pensa che gli americani nonl’hanno presa bene, criticando il trio italiano che senza dubbio ora sarà guardato in modo molto diverso rispetto al recente passato. Ed anche l’Italia non esce bene dalla situazione dato che prontamente la nostra diplomazia si è messa al lavoro per cercare di ricomporre i pezzi della situazione e cercare di dare pieno appoggio alle autorità locali.

    Ed oltre al danno anche la beffa perchè ora da ricomporre ci sarà anche il rapporto tra i 3 giocatori azzurri e chi potrebbe rimetterci di più sarà proprio Simone Pianigiani e la sua Italia che potrebbe anche dover fare a meno delle sue “stelle” nella competizione che dovrebbe rilanciare il nostro basket anche a livello di Nazionale. C’è da sperare solo che tutto venga risolto il prima possibile e nel migliore dei modi.

    UPDATE: pesce d’aprile 01/04/2011

  • NHL: Cadono Penguins, Flyers e Bruins, Sharks a valanga, Canucks numeri 1 della Lega

    NHL: Cadono Penguins, Flyers e Bruins, Sharks a valanga, Canucks numeri 1 della Lega

    10 le partite disputate nella notte NHL.

    Importante verdetto per i Canucks che con la vittoria contro i Kings (3-1) e la contemporanea sconfitta dei Flyers si prendono il miglior record dell’intera Lega in modo matematico e si aggiudicano così il “President’ Trophy” che spetta alla squadra che ottiene più punti durante la stagione regolare (succedendo ai Washington Capitals che lo vinsero lo scorso anno): nella vittoria su Los Angeles, passata in vantaggio con il goal di Clifford, c’è lo zampino del solito Sedin autore del goal del pareggio e dell’assist del 3-1 per Kesler. Ovviamente Vancouver avrà il vantaggio del fattore campo in tutti i playoff.

    Pesanti invece le sconfitte dei Flyers in casa contro Atlanta (goal di Antropov nel finale di gara) che rimette in discussione il primo posto della Eastern Conference, di Boston sul ghiaccio amico contro Toronto agli shootout e dei Penguins contro Tampa Bay (decisivi Downie e St.Louis).

    Approfitta invece del passo falso di Philadelphia la squadra di Washington che in overtime ha la meglio sui Blue Jackets: Capitals sempre in vantaggio (Carlson, Knuble, Arnott) ma sempre ripresi dagli avversari (Vermette, Tyutin e Upshall) ma nel supplementare è decisivo il goal di Jason Chimera che lancia il team della capitale all’inseguimento dei Flyers per il primo posto ad Est (102 punti contro 101).

    Il derby di New York va agli Islanders che battono i Rangers per 6-2 e rimettono in discussione l’ultimo posto playoff occupato proprio dai Rangers che ora devono guardarsi dietro da Atlanta: Rangers in vantaggio ma che subiscono un filotto di 6 goal da parte dei cugini (letale il secondo periodo da 4-0) e riescono solo a pochi secondi dalla fine a segnare il 6-2 definitivo.

    Nella sfida tra le 2 ultime squadre ad Est i Senators hanno la meglio sui Panthers per 4-1 (Greening doppietta) e lasciano Florida all’ultimo posto.

    Ad Ovest invece gli Edmonton Oilers perdono per 4-2 contro Minnesota e sono probabilmente condannati ad essere la squadra peggiore della Lega che avrà la prima scelta assoluta nel prossimo Draft.

    I Predators vanno a vincere per 3-2 in Colorado e continuano la corsa playoff: brividi però per Nashville che in vantaggio per 3-0 deve tamponare gli attacchi degli Avalanche che negli ultimi minuti si rifanno sotto segnando 2 goal ma alla fine la difesa regge.

    Disastro per Dallas invece che sembra la squadra meno in forma al momento nella lotta a 3 (con Flames e Blackhawks) per l’ultimo seed per la post season della Western Conference: gli Sharks dominano 6-0 con doppietta di Marleau a cui si aggiungono 2 assist e la grande prova del goalie Niemi. San Josè scavalca inoltre i Red Wings al secondo posto della Conference piazzandosi dietro ai Canucks ormai irraggiungibili da chiunque.

    Risultati NHL del 31 marzo 2011

    Boston Bruins-Toronto Maple Leafs 3-4 (shootout)
    New York Islanders-New York Rangers 6-2
    Philadelphia Flyers-Atlanta Thrashers 0-1
    Washington Capitals-Columbus Blue Jackets 4-3 (overtime)
    Tampa Bay Lightning-Pittsburgh Penguins 2-1
    Florida Panthers-Ottawa Senators 1-4
    Minnesota Wild-Edmonton Oilers 4-2
    Colorado Avalanche-Nashville Predators 2-3
    Vancouver Canucks-Los Angeles Kings 3-1
    San Josè Sharks-Dallas Stars 6-0