Autore: slevin

  • La National League batte l’American League e vince l’All Star Game MLB

    La National League batte l’American League e vince l’All Star Game MLB

    Nella notte italiana è andato in scena l’83esimo All Star Game della MLB, il massimo campionato di baseball americano. La vittoria è andata alla National League che ha battuto con il punteggio di 8-0 l’American League, in un match dominato dall’inizio sino alla fine. Si tratta del terzo successo consecutivo della National, una vittoria costruita in larga parte nel primo inning con ben 5 punti messi a segno.

    Nello splendido impianto del Kauffman Stadium di Kansas City, inizio pazzesco della National che disintegra Justin Verlander, pitcher dei Detroit Tigers e partente del team American League. Il primo punto lo mette a segno Melky Cabrera dei San Francisco Giants grazie ad una valida di Ryan Braun che gli permette di arrivare a casa base.

    Pablo Sandoval poco più tardi permette alla National di portarsi sul 4-0, una situazione molto difficile per l’American che in chiusura del primo inning subisce anche il punto del 5-0 per via del successivo singolo interno di Dan Uggla.

    I lanciatori della National tengono a bada l’attacco avversario grazie a Matt Cain che concede solo una valida a Derek Jeter.

    Melky Cabrera, M.V.P. dell’83esimo All Star Game MLB | © Jamie Squire/Getty Images

    Quando ritorna in campo l’attacco della National League si assiste all’ennesimo show: sui lanci di Matt Harrison, lanciatore di Texas (nella terza ripresa) con 2 out sul tabellone, Furcal batte un gran triplo a destra e il singolo del neo entrato Matt Holliday vale il provviosorio6 a 0. Poi il fuoricampo da 2 punti di Cabrera mette praticamente la parola fine alla partita, con la National League che si porta sul punteggio di 8 a 0, creando di fatto un gap irrecuperabile per la squadra avversaria.

    Le riprese scorrono via senza che l’American League riesca a segnare un solo misero punto, a fine gara il Commissioner Bud Selig nomina Melky Cabrera M.V.P. della partita. Per il giocatore dei San Francisco Giants una gara fantastica da 2 su 3 nel box di battuta con un fuoricampo da 2 punti e lo swing che ha dato la sicurezza del successo alla sua squadra e, cosa più fondamentale, il fattore campo e quindi l’eventuale gara 7 delle World Series alla squadra finalista della National League di questa stagione 2012 (come da regolamento).

  • NBA, Howard-Nets accordo vicino. Camby ai Knicks, Hibbert resta a Indy

    NBA, Howard-Nets accordo vicino. Camby ai Knicks, Hibbert resta a Indy

    Si scalda il mercato NBA, mancherebbero solo gli ultimi dettagli e poi “Superman” Dwight Howard  diventerà un giocatore dei Nets a tutti gli effetti: i dirigenti di Orlando e Brooklyn infatti starebbero visionando le cartelle mediche di Howard e Brook Lopez (il centro che prenderà il posto di Dwight ai Magic) per assicurarsi che tutto sia a posto visto che i 2 giocatori sono reduci da infortuni piuttosto lunghi.

    Nel maxi scambio, oltre ai Cleveland Cavaliers, dovrebbero entratre anche i Los Angeles Clippers: la trade, a dir poco imponente, vedrebbe arrivare alla corte di Deron Williams, a Brooklyn, oltre ad Howard anche Jason Richardson ed Earl Clark. Ai Magic andrebbero Brook Lopez, Damion Jones, Shelden Williams (dai Nets), Luke Walton (da Cleveland) e ben 3 scelte future (dovrebbero essere tutte da primo giro). Per i Cavaliers sarebbe pronto il pacchetto composto da Quentin Richardson (in arrivo da Orlando) da Kris Humpries, da Sundiata Gaines (provenienti da Brooklyn), oltre ad una prima scelta e 3 milioni di dollari dai Nets. I Clippers invece rileverebbero il contratto della guardia MarShon Brooks. Sono 2 però le questioni sul tavolo che sino ad ora hanno provocato lo stallo della trattativa: le condizioni di Brook Lopez, fermo spesso durante l’ultimo anno, che preoccupano non poco i Magic (come abbiamo già detto in precedenza la dirigenza del team della Florida sta visionando le cartelle mediche per assicurarsi che sia tutto a posto), oltre alle richieste contrattuali di Kris Humpries che potrebbero complicare il “sign and trade” con i Cavaliers. Alla fine però tutti i tasselli dovrebbero andare al posto giusto per un affare che in fin dei conti conviene un pò a tutte le squadre coinvolte.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Kevin C. Cox/Getty Images

    Buone notizie anche per i New York Knicks: la franchigia della Grande Mela si assicura per i prossimi 3 anni le prestazioni del centro Marcus Camby (contratto da 13 milioni di dollari complessivi). Il 38enne lungo ritorna così a New York, nel “sign and trade” con Houston arrivano in Texas 3 giocatori bluarancio ovvero Toney Douglas, Josh Harrellson, Jerome Jordan più 2 seconde scelte (nel 2014 e nel 2015). La dirigenza dei Knicks, in attesa della risoluzione del caso Jeremy Lin (offerta dai Rockets che deve essere pareggiata per trattenere il playmaker), ha concluso la trattativa con un altro free agent ovvero Steve Novak. Per lui, specialista assoluto dal perimetro, quadriennale da 15 milioni di dollari. In dirittura d’arrivo anche la trattativa con J.R. Smith, per la guardia contratto biennale da 2,8 milioni di dollari.

    Roy Hibbert, centro in piena esplosione, è stato un giocatore importante per Indiana nell’ultima stagione ed i Pacers ovviamente non hanno nessuna intenzione di perderlo. Secondo fonti ben informate l’offerta di 58 milioni di dollari (il massimo possibile) fatta da Portland all’ex Georgetown University verrà pareggiata e il giocatore non si muoverà da Indianapolis.

    Triennale per Danny Green che dopo una grande stagione a San Antonio, ha deciso di rinnovare con gli Spurs e di rimanere in Texas.

    Infine i Rockets provano a strappare alla concorrenza Aaron Brooks, reduce da una stagione in Cina. Il 27enne playmaker è già stato ai Rockets dal 2007 al febbraio 2011, quando venne ceduto ai Phoenix Suns in cambio di Dragic. Le alternative per Houston sono Ramon Sessions (ma Dallas è in netto vantaggio) e Raymond Felton.

  • La Montepaschi Siena sfiderà Cleveland Cavaliers e San Antonio Spurs

    La Montepaschi Siena sfiderà Cleveland Cavaliers e San Antonio Spurs

    Per la prima volta nella sua storia la Montepaschi Siena sfiderà alcune delle squadre più forti della NBA: in Autunno, precisamente ad ottobre, la squadra vincitrice degli ultimi 6 campionati nazionali si cimenterà contro San Antonio Spurs (in Texas il giorno 6) e successivamente volerà a Cleveland per sfidare i Cavaliers (8 ottobre).

    Dopo l’Olimpia Milano (McDonald’s Open del 1987 a Milwaukee con i biancorossi sconfitti 123-111) e Treviso (Naismith Cup nel 2004 a Toronto, gara persa dai veneti per 86-83), è la terza volta che un team italiano vola negli Stati Uniti per giocare contro i professionisti del basket a stelle e strisce.

    Nel tour d’oltreoceano assieme alla Montepaschi saranno impegnate anche Maccabi Tel Aviv e Real Madrid. Il tutto si inserisce nel progetto dell’American Tour, ovvero l’iniziativa congiunta (che va avanti dal 2006) tra Eurolega e NBA che vede squadre europee andare negli Stati Uniti, e squadre NBA giocare in Europa (ad esempio la sfida tra Milano e Boston fa parte dell’NBA Europe Live Tour e saranno i Celtics a giocare nel Vecchio Continente). La notizia non è ancora confermata, ma sono in via di definizione gli ultimi dettagli, mentre sono già noti da tempo gli impegni del Maccabi Tel Aviv in casa di Golden State (11 ottobre) e poi di Minnesota (16 ottobre).

    Bo McCalebb, Montepaschi Siena | © DANI POZO/AFP/Getty Images

    Un appuntamento importante per la squadra toscana che dovrà portare in alto i nostri colori benchè si tratti di gare amichevoli. Vincendo gli ultimi 6 scudetti del nostro campionato la Montepaschi Siena ha rafforzato la sua reputazione all’estero e proprio per questo motivo ha ricevuto l’invito della NBA.

    Sarà una tappa fondamentale nel processo di crescita dei biancoverdi che, perso l’allenatore Simone Pianigiani (accasatosi al Fenerbahce), ripartono con nuovi stimoli sotto la guida di coach Banchi. Niente di meglio che una trasferta negli U.S.A. per cementare il gruppo in vista di nuovi traguardi da raggiungere nella stagione.

  • NBA, Howard vicinissimo ai Nets. New York ci prova per Camby

    NBA, Howard vicinissimo ai Nets. New York ci prova per Camby

    Sono ore di trepidazione in NBA per i tifosi dei Nets: ad Orlando è in corso una riunione tra i dirigenti dei Magic per dare il via libero allo scambio che porterà Dwight Howard a Brooklyn. I 2 team avrebbero trovato l’accordo per un maxi scambio che coinvolgerebbe ben 14 giocatori, almeno 3 squadre nella trade e tantissime scelte al Draft tra primo e secondo giro. I Magic hanno intensficato i contatti con Billy King, general manager dei Nets, ieri sera, dopo aver appreso che Andrew Bynum, il centro dei Los Angeles Lakers su cui volevano costruire la squadra del futuro, non è interessato a rimanere a Orlando dopo la scadenza del suo contratto nel 2013 (Bynum ha fatto sapere che preferirebbe Dallas, Houston o Cleveland). Brooklyn intanto ha coinvolto nell’affare Howard anche Cleveland, a cui vorrebbe scaricare il nuovo contratto di Kris Humphries. I Cavs però oltre al lungo vorrebbero anche una scelta al primo giro: avendone già promesse ben 3 a Orlando. I Nets inoltre stanno cercando una quarta squadra interessata allo scambio pronta a farsi carico della promettente guardia MarShon Brooks (sotto contratto nel 2012-13 per 1,2 milioni) in cambio di una scelta al primo giro. I Nets in cambio di Howard (e probabilmente di Jason Richardson ed Hedo Turkoglu, 2 giocatori con il contratto pesantissimo nel monte salari dei Magic) spedirebbero ad Orlando un pacchetto incentrato su Brook Lopez, con cui stanno trattando il rinnovo per utilizzarlo in un sign and trade, e almeno 3 scelte al primo giro. Ma i Lakers restano alla finestra, pronti ad intervenire nel caso la trattativa fallisca. Staremo a vedere gli sviluppi nelle prossime ore.

    Orlando ha inoltre ufficilizzato la cessione di Ryan Anderson, giocatore più migliorato dell’ultima stagione NBA, ai New Orleans Hornets. Anderson, 16 punti di media nella stagione appena conclusa con 166 triple a bersaglio (più di tutti nella Lega) firmerà un quadriennale da 36 milioni. Gli Hornets hanno abbastanza spazio salariale per farsene carico e spediranno in cambio il lungo Gustavo Ayon (un anno di contratto a 1,5 milioni) ai Magic, che proseguono così nella loro rifondazione.

    Dwight Howard, Orlando Magic | © Sam Greenwood Getty Images

    Intanto si muove anche New York: la dirigenza si è incontrata con il centro Marcus Camby ed i Knicks ora sono favoriti per prendere il 38enne che piace, e molto, anche a Miami, Dallas, Houston e San Antonio. New York ha già avviato i contratti con i Rockets per un sign and trade che consentirà a Camby di guadagnare almeno 3 milioni il prossimo anno e ai texani di ottenere in cambio almeno uno tra ToneyDouglas, Josh Harrellson, Dan Gadzuric e Jerome Jordan.

    Kirk Hinrich ritorna ai Bulls: il 31enne playmaker firmerà un biennale da 6 milioni e fino a gennaio (o febbraio) dovrà sostituire l’infortunato Derrick Rose.

    Ersan Ilyasova ha deciso di rimanere a Milwaukee. L’agente del giocatore ha confermato che il turco ha accettato la proposta di rinnovo quinquennale (45 milioni di dollari) che gli hanno proposto i Bucks. Ilyasova, 25 anni, è reduce dalla miglior stagione della sua carriera: 13 punti e 8,8 rimbalzi di media.

    Boston pensa al sostituto di Ray Allen (volato a Miami): in lizza Courtney Lee ed O.J. Mayo, entrambi restricted free agent e quindi teoricamente rifirmabili in seguito dalle loro squadre di appartenenza (Houston e Memphis) pareggiando l’offerta dei Celtics.

  • Olimpiadi Londra 2012, i magnifici 12 del Dream Team USA

    Olimpiadi Londra 2012, i magnifici 12 del Dream Team USA

    Manca oramai poco al grande appuntamento delle Olimpiadi di Londra 2012. Nel basket la corsa all’oro olimpico vede gli Stati Uniti nettamente favoriti rispetto alle altre squadre, solo la Spagna di coach Sergio Scariolo potrebbe dare qualche grattacapo alla Nazionale a stelle e strisce, con un roster infarcito di stelle (Kobe Bryant, LeBron James e Kevin Durant su tutti) nonostante qualche assenza di troppo (Dwight Howard, Derrick Rose, Chris Bosh e Dwyane Wade). Gli U.S.A. sono campioni in carica (da Barcellona 1992, con l’apertura al professionismo, non hanno conquistato l’oro solo nel 2004 e in 17 edizioni totali hanno mancato il primo posto solo 3 volte). Gli Stati Uniti esordiranno il 29 luglio contro la Francia e chiuderanno il 6 agosto contro l’Argentina (per quanto riguarda il loro girone). Le prime 4 di ogni gruppo si guadagneranno un pass per i quarti, poi ci saranno semifinali e finale. Team U.S.A. ha un solo obiettivo, quello di vincere e tornare a casa con la medaglia d’oro. Per tutte le altre arrivare anche solo a impensierire la corazzata di coach Mike Krzyzewski sarebbe un successo.

    Gli ultimi qualificati sono stati i Nigeriani che battendo la Repubblica Dominicana (trascinati da Ike Diogu, ex NBA) hanno ottenuto il pass per la competizione chiudendo la cerchia delle magnifiche 12. Da domenica 29 luglio il via del torneo che si chiuderà il 12 agosto con la finalissima. In corsa U.S.A., Francia, Argentina, Tunisia, Lituania e Nigeria (Gruppo A), Gran Bretagna, Spagna, Brasile, Australia, Cina e Russia (Gruppo B).

    Ma passiamo ai convocati degli Stati Uniti: già detto delle defezioni per gli infortuni che hanno colpito i vari Wade, Bosh, Howard e Rose, a farla da padrona sono gli Oklahoma City Thunder che possono contare su ben 3 giocatori, il talentuosissimo Kevin Durant, la guardia Russell Westbrook ed infine James Harden. I campioni in carica NBA dei Miami Heat portano solo un giocatore, LeBron James visto che Bosh e Wade hanno dovuto dare forfait. Scorrendo la lista dei convocati si nota come la Nazionale statunitense probabilmente si affiderà a quintetti piccoli, dato che è stato convocato un solo centro di ruolo, Tyson Chandler. Gli ultimi 3 giocatori ad essere stati tagliati sono stati la fresca prima scelta assoluta all’ultimo Draft Anthony Davis, Rudy Gay ed Eric Gordon, fino a ieri nel gruppo di 15 giocatori che hanno partecipato al training camp di Las Vegas.

    Mike Krzyzewski, coach team U.S.A. | © Streeter Lecka/Getty Images

    I magnifici 12 per le Olimpiadi sono LeBron James, Kobe Bryant, Kevin Durant, Carmelo Anthony, Chris Paul, Deron Williams, Tyson Chandler, Kevin Love, Russell Westbrook, Andre Iguodala ed i debuttanti in nazionale Blake Griffin e James Harden. Nella lista ci sono 5 giocatori (James, Bryant, Anthony, Paul e Williams) che hanno vinto l’oro a Pechino 2008. E altri 5 (Durant, Westbrook, Iguodala, Love e Chandler) che erano nel gruppo che ha vinto l’oro al Mondiale 2010 in Turchia.

    I punti di forza della squadra saranno James, Durant, Bryant ed Anthony, 4 giocatori molto versatili e dotati di un talento fuori dal comune. Coach Krzyzewski si affiderà a loro per puntare all’oro. La fiducia non manca nella Nazionale U.S.A., come si evince dalle parole di Chris Paul: “Nel 2008 eravamo veramente forti. Ma come me, LeBron e Deron, tutti ci concentriamo su quanto siamo migliorati rispetto al 2008. Tutti tiriamo meglio. Siamo più atletici e più fiduciosi nei nostri mezzi. Non ci sono dubbi che siamo più profondi di quanto eravamo nel 2008“.

  • NBA, Ray Allen a Miami. Lin tentato dai Rockets, Kidd ai Knicks

    NBA, Ray Allen a Miami. Lin tentato dai Rockets, Kidd ai Knicks

    Continua a regalare emozioni il mercato NBA: Ray Allen, svincolatosi a fine stagione dai Boston Celtics, passa ai neo campioni dei Miami Heat. Il 37enne Allen, migliore tiratore da 3 punti nella storia della Lega, ha accettato un triennale da 9,5 milioni offertogli dal team della Florida, lasciando sul tavolo il biennale da 12 milioni che gli offrivano i Celtics, a cui era approdato nel 2007 vincendo il titolo alla prima stagione ma con cui i rapporti si erano guastati nell’ultima stagione, dato che la guardia tiratrice era dapprima stata quasi ceduta nell’ultimo giorno di mercato e poi era finita in panchina per lasciare posto nel quintetto titolare ad Avery Bradley. Allen è stato in visita a Miami giovedì, ha parlato con Pat Riley, coach Spoelstra ed Alonzo Mourning, poi è tornato a casa a riflettere. E ha deciso di accettare la corte di Miami, anche dopo una chiacchierata amichevole con LeBron James e Dwyane Wade.

    Ma gli Heat non si fermano qui perchè nel fine settimana è in programma un incontro con Marcus Camby, centro 38enne ma dal rendimento sempre elevato, che nell’ultima parte di stagione a Houston ha viaggiato a 7,1 punti e 9,3 rimbalzi di media in 19 partite. Camby però è nel mirino anche di New York (incontro già fissato, con i Knicks che trattano anche Jared Jeffries come alternativa), Dallas e San Antonio.

    A proposito di New York Knicks è ufficiale l’ingaggio del playmaker veterano Jason Kidd. Kidd, 39 anni, ha firmato un contratto triennale da 9 milioni di dollari complessivi, voltando le spalle alla sua ex squadra, i Dallas Mavericks, con i quali sembrava dovesse proseguire la sua avventura.

    Houston prova a strappare Jeremy Lin ai Knicks: accordo raggiunto sulla base di 4 anni per quasi 29 milioni di dollari totali. Ora la palla passa a New York che dovrà decidere se pareggiare l’offerta e trattenere il giocatore (dato che è restricted free agent) oppure dare il via libera ai Rockets per tenersi il play di origini taiwanesi. Dalle ultime indiscrezioni però pare che la squadra della Grande Mela tratterà Lin per farlo crescere proprio assieme a Jason Kidd che farà da “chioccia”.

    Jeremy Lin | © Chris Chambers/Getty Images

    Houston cede ai Raptors Kyle Lowry per una prima scelta futura e Gary Forbes (forse un pò troppo poco per il valore del giocatore). Intanto i texani puntano Raymond Felton, Ramon Sessions e l’ex Aaron Brooks di ritorno dalla Cina.

    Sta per chiudersi la trattativa tra Boston e Jeff Green, il lungo che ha perso tutta la stagione 2011/12 per un intervento al cuore. Le due parti sarebbero vicine ad accordarsi per un quadriennale da 40 milioni. Green, che Boston scelse al Draft 2007 spedendolo subito ai Seattle SuperSonics in cambio di Ray Allen, è approdato ai Celtics nel febbraio 2011 nella trade che ha portato Kendrick Perkins ad Oklahoma City, viaggiando a 9,2 punti di media nelle 26 partite giocate in Massachusetts. Con Green i Celtics completerebbero la rivoluzione del reparto lunghi, che conta sui ritorni di Garnett e Bass (rinnovati i contratti) e sugli innesti dal Draft di Jared Sullinger e Fab Melo.

    Lieto ritorno nella NBA: Brandon Roy, che si era ritirato un anno fa per i problemi alle ginocchia, sceglie i Minnesota Timberwolves. Per la guardia biennale da 10.4 milioni di dollari ed assieme a lui potrebbe arrivare a Minneapolis anche Nicolas Batum, restricted free-agent, che ha accettato un’offerta quadriennale da 45 milioni chiedendo esplicitamente alla dirigenza di Portland di non pareggiarla o, quantomeno, di imbastire una sign and trade con Minnesota. I Blazers però pareggeranno l’offerta e tratterranno Batum (secondo le ultime voci).

    Notizie di contorno: Brand è stato tagliato dai Sixers con la clausola Amnesty e sarebbe vicino ai Mavs, sempre Philadelphia acquista Nick Young dai Clippers e dà l’addio a Louis Williams. Proprio i Clippers, perso Young, rifirmano Billups e si assicurano Jamal Crawford. Infine i Magic prolungano il contratto del play Nelson e sono in attesa dell’offerta dei Nets per Howard: possibile che per sbloccare la trattativa serva un terzo team coinvolto nello scambio (si parla dei Milwaukee Bucks) e poi “Superman” potrà volare a Brooklyn!

  • Eurolega, Milano pesca l’Olympiacos. Siena con il Maccabi Tel Aviv

    Eurolega, Milano pesca l’Olympiacos. Siena con il Maccabi Tel Aviv

    L’urna di Barcellona ha regalato un sorteggio tutto sommato benevolo per le squadre italiane che si apprestano a disputare l’Eurolega 2012/2013: l’Emporio Armani Milano (che giocherà nel Gruppo C) troverà i campioni in carica dell’Olympiacos ma per il resto il girone sembra abbastanza abbordabile dato che Caja Laboral, Efes Pilsen, Zalgiris Kaunas e Cedevita Zagabria non sono sicuramente ostacoli insormontabili per la truppa di coach Sergio Scariolo.

    Benevolo anche il sorteggio della Montepaschi Siena campione d’Italia (inserita nel Gruppo B): i toscani si giocheranno il primo posto nel raggruppamento con il Maccabi Tel Aviv, unica squadra che sembra poter competere con i biancoverdi. Alba Berlino, Unicaja Malaga, Prokom Sopot, Elan Chalon si divideranno invece le briciole.

    Più difficile la situazione della Bennet Cantù, che pur vincendo il mini torneo composto da 8 squadre per il turno preliminare, potrebbe finire nel girone potenzialmente più duro della competizione con il Real Madrid, il Panathinaikos e le realtà emergenti del Khimki e del Fenerbahce del neo coach Simone Pianigiani. Una percorso impegnativo per la truppa di coach Andrea Trinchieri.

    logo eurolega | © foto tratta dal web

    Queste le date principali in vista della nuova stagione del basket europeo:  la regular season si svolgerà dall’11 Ottobre al 14 Dicembre. Poi, la competizione tornerà con le Top 16 dal 27 dicembre fino al 5 di aprile 2013. I playoff saranno dal 9 al 25 aprile 2013, mentre le vincenti disputeranno la Final Four dal 10 al 12 maggio 2013 a Londra.

    Ecco i gironi dell’Eurolega 2012/2013:

    GIRONE A: Panathinaikos, Real Madrid, Khimki Mosca, Olimpia Lubiana, Fenerbache Ulker, squadra che vince i preliminari.

    GIRONE B: Maccabi Tel-Aviv, Montepaschi Siena, Alba Berlino, Unicaja Malaga, Prokom Sopot, Elan Chalon.

    GIRONE C: Olympiakos, Caja Laboral, Efes Pilsen, Zalgiris Kaunas, EA7 Milano, Cedevita Zagabria.

    GIRONE D: Barcellona, CSKA Mosca, Partizan Belgrado, Lietuvos Rytas, Bamberg, Besiktas.

    Ecco anche gli abbinamenti dei preliminari:

    Rathioparm Ulm – Rubin Kazan

    Le Mans – BC Donetsk

    Cantù – Sofia

    Nymburk – Ostenda

  • Salvo il basket a Treviso, nasce la nuova società

    Salvo il basket a Treviso, nasce la nuova società

    Dopo giorni di grande paura e preoccupazione per tutti i tifosi del basket a Treviso finalmente è arrivata una bellissima notizia: è ufficiale la nascita della nuova società di pallacanestro, dalle ceneri dell’ex Benetton che si chiamerà Treviso Basket.

    La svolta era arrivata nella notte fra martedì e mercoledì quando il consorzio Universo Treviso ha trovato l’appoggio di 5 imprenditori che hanno firmato la lettera d’intenti per la formazione della nuova società. Tutta la documentazione è stata così inviata a Verde Sport sulla scrivania dell’amministratore delegato, Giorgio Buzzavo, che ha dato appuntamento per la firma alle 16.30. Il passare dei minuti ha tenuto con il fiato sospeso tutta la tifoseria, ma verso le 18 all’uscita degli uffici del notaio Contento, Claudio Coldebella ha potuto dare il lieto annuncio.

    La nuova società è composta da 5 soci tra i quali ci sono 4 aziende di imprenditori del territorio (cioè Marco e Matteo Fabbrini, Stefano Bordini, Gianantonio Tramet, Stefano Bottari) e dal Consorzio Universo Treviso rappresentato dal Garante Riccardo Pittis. Il Presidente del neonato sodalizio sarà Paolo Vazzoler. Inoltre si attende di conoscere il nuovo organigramma societario e si parla di un possibile rientro anche da parte di Bruno Zago.

    Benetton Treviso | © TATYANA MAKEYEVA/AFP/Getty Images

    La pallacanestro Treviso dunque continuerà a vivere ed alla nuova società è stato dato anche il palmarés ed i trofei della gloriosa società cestistica trevigiana.

    Soddisfatto ed entusiasta anche il coach biancoverde Sasha Djordjevic, che ora potrà iniziare il suo lavoro sulla squadra che sarà tutta ovviamente da costruire:

    È davvero molto bello quello che è accaduto, è quasi un miracolo! Sono stati davvero tutti bravissimi e alla fine sono riusciti a centrare un obiettivo davvero importante. Adesso si riparte con la testa bassa, e per quanto mi riguarda il mio lavoro sarà sempre al top, e non posso escludere che per i tifosi non ci saranno anche belle sorprese. Ma tutto a tempo debito. Ora facciamo festa per questa nuova società“.

    Queste le parole del tecnico.

    Quel che è certo è che ora si può guardare con più ottimismo al futuro anche se ci saranno da mettere a posto alcune cose nelle prossime ore. Si porterà infatti avanti, assieme e di comune accordo, il lavoro per completare i dettagli dell’operazione ed iscrivere la società al prossimo campionato di Serie A, adempiendo nei tempi e nei modi alle normative di Lega e Federazione, le quali dovranno decidere l’ammissione della nuova società alla Serie A 2012/13.

  • NBA, Nash ai Lakers. I Suns prendono Dragic e Beasley

    NBA, Nash ai Lakers. I Suns prendono Dragic e Beasley

    Colpo a sorpresa nel mercato NBA: i Los Angeles Lakers acquistano il playmaker 38enne Steve Nash dai Phoenix Suns. Nash sembrava destinato a giocare nei Toronto Raptors (offerta triennale da 36 milioni di dollari) oppure nei New York Knicks, ma la prospettiva di puntare a vincere il titolo NBA che ancora manca nella sua bacheca alla fine ha prevalso sui soldi. Il canadese infatti percepirà un ingaggio di 24 milioni in 3 anni. Per poter acquistare il playmaker i gialloviola hanno dovuto forzare la mano ai Suns attraverso un sign and trade: Nash ha rinnovato l’accordo con il team dell’Arizona e poi è stato scambiato con i Lakers che hanno dato in cambio ben 4 scelte future al Draft (2 del 2013, la seconda del 2014 e la prima del 2015) e la trade exception ricevuta dai Dallas Mavericks nello scorso campionato per rilevare Lamar Odom. Un bel colpo per entrambe le franchigie: i gialloviola coprono la lacuna nel ruolo di playmaker con uno dei più forti giocatori in circolazione sebbene non più giovanissimo, Phoenix ottiene spazio nel salary cap per poter firmare ottimi free agent e scelte future per continuare la ricostruzione.

    Nash ha chiuso l’ultimo campionato con una doppia doppia di media (12.5 punti e 10.7 assist) e rinforza notevolmente i Lakers. Il suo acquisto potrebbe anche cambiare le carte in tavola nella corsa a Dwight Howard, il centro degli Orlando Magic, deciso ormai ad andare ai Brooklyn Nets. Con un playmaker del calibro di Nash in cabina di regia Howard potrebbe avere un ripensamento ed accettare la destinazione californiana in cambio del pari ruolo Andrew Bynum che sbarcherebbe in Florida.

    Steve Nash | © Christian Petersen/Getty Images

    Phoenix si consola immediatamente acquistando Goran Dragic, vecchia conoscenza del team dell’Arizona, che torna a vestire la maglia arancioviola dopo un paio di stagioni passate a Houston, per lui quadriennale da 34 milioni di dollari e la promessa di una maglia da titolare. Ma Phoenix non si è fermata qui perchè in arrivo c’è anche Michael Beasley, che lascerà i Minnesota Timberwolves per un triennale da 18 milioni di dollari. La notizia più importante arriva però in serata dato che i Suns, davvero scatenati, trovano l’accordo con la guardia degli Hornets Eric Gordon con un’offerta quadriennale per un cifra pari a 58 milioni di dollari. Ora New Orleans ha una settimana di tempo per decidere se pareggiare l’offerta o meno (visto che il giocatore è restricted free agent) ma Gordon ha fatto sapere di non volere più giocare in Louisiana e che il suo cuore ora è in Arizona. Quanto conviene dunque trattenere un giocatore che sarebbe scontento? Forse converrebbe di più cercare di rifirmare a cifre molto più basse il nostro Marco Belinelli, una mossa di mercato molto più saggia per la dirigenza degli Hornets.

    Le altre trattative: Jeremy Lin vuole restare a New York ma ieri è stato visto a Houston (sua ex squadra). Dallas è vicina alla conferma di Jason Kidd, i Sixers si accordano con Spencer Hawes per prolungare la permanenza del centro 24enne a Philadelphia, contratto biennale da 13 milioni. Rinforzo anche per i vice campioni di Oklahoma City: Hasheem Thabeet, centro, seconda scelta assoluta al Draft 2009 dei Memphis Grizzlies, che in NBA non è mai riuscito ad incidere (viaggia a 2,2 punti e 2,6 rimbalzi, cifre veramente misere), firmerà un biennale. Milwaukee ha offerto un quinquennale a Ersan Ilyasova (13 punti e 8,8 rimbalzi nell’ultima stagione) ma il lungo turco è richiestissimo: Brooklyn lo vede come alternativa a Howard e si è fatta avanti, così come Toronto e Cleveland. Ma su di lui c’è anche una squadra europea che gli ha fatto pervenire un’offerta sostanziosa.

  • Hackett va a Siena, Pianigiani convoca i 16 per il Torneo di Trento

    Hackett va a Siena, Pianigiani convoca i 16 per il Torneo di Trento

    Grande colpo di mercato per la Montepaschi Siena campione d’Italia: dalla Scavolini Siviglia Pesaro arriva la guardia Azzurra Daniel Hackett. Per lui contratto biennale. Hackett ha giocato nelle ultime 2 stagioni con la maglia della Scavolini Pesaro, nato nel 1987 è cresciuto nel settore giovanile della Victoria Libertas Pesaro, prima di trasferirsi, nel 2003, negli Stati Uniti all’High School di Saint John Bosco di Bellflower a Los Angeles. Dopo l’high school, accetta una borsa di studio dalla prestigiosa Southern California University giocandovi per 3 anni diventando protagonista nel campionato NCAA riservato solo ed esclusivamente a giocatori e squadre universitarie. Nel 2009/2010 approda alla Benetton Treviso, prima del suo ritorno alla casa madre ovvero Pesaro. Hackett è reduce da un campionato decisamente importante: per lui in stagione 11 punti di media in 31.4 minuti, con 3.9 rimbalzi e 2.6 assist. Cifre simili nei playoff: utilizzo in aumento (33.2 minuti) con 12.1 punti e il 36% dall’arco dei 3 punti. A questo punto si fanno sempre più insistenti in Toscana le voci di un possibile addio di Bo McCalebb, corteggiato dal Fenerbahce del neo coach Simone Pianigiani che lo ha allenato nelle ultime 2 stagioni proprio a Siena.

    Daniel Hackett | © JANEK SKARZYNSKI/AFP/Getty Images

    Si rinforza anche la diretta concorrente della Montepaschi nel campionato italiano: l’Emporio Armani Milano, dopo Richard Hendrix, preleva sempre dal Maccabi Tel Aviv Keith Langford, guardia americana di 193 centimetri, gia’ visto in Italia con le maglie di Soresina, Biella e Virtus Bologna e gia’ allenato da coach Scariolo al Khimki Mosca. La societa’ di Giorgio Armani lo ha messo sotto contratto per 2 anni. Ufficializzato anche l’arrivo dall’Angelico Biella di David Chiotti, ala-centro di 205 centimetri, californiano ma di nazionalita’ sportiva italiana. Malik Hairston, uno dei punti di forza nell’ultima stagione, rinnova il suo contratto con i biancorossi per altri 2 anni. Hairston ha declinato un’offerta del Cska Mosca economicamente più vantaggiosa. Al lavoro anche la Bennet Cantù, desiderosa di ritornare in alto, che si riprende il play belga Jonathan Tabu, la scorsa stagione in prestito a Cremona (10.4 punti di media).

    Intanto Simone Pianigiani ha diramato la lista dei convocati della Nazionale maschile di basket che, dal 25 al 27 luglio, sarà impegnata nel Torneo Internazionale “Citta’ di Trento”. Questi i nomi dei 16 convocati: Pietro Aradori (Ala/Guardia), Daniele Cavaliero (Guardia), Massimo Chessa (Guardia), David Chiotti (Centro), Andrea Cinciarini (Guardia), Marco Cusin (Centrale), Luigi Datome (Ala), Danilo Gallinari (Guardia), Angelo Gigli (Ala/Centro), Daniel Hackett (Guardia), Daniele Magro (Centro), Stefano Mancinelli (Ala), Nicolò Melli (Ala), Giuseppe Poeta (Guardia), Jeffrey Donald Viggiano (Guardia), Luca Vitali (Ala). Dunque dei 3 italiani che attualmente giocano in NBA l’unico a rendersi disponibile è stato Danilo Gallinari , stella dei Denver Nuggets. Assenti (per motivi diversi) Andrea Bargnani (problemi fisici) e Marco Belinelli (impegnato a trovare una sistemazione, in vista della prossima stagione, nella free agency NBA).

    La Nazionale italiana di basket, guidata dal Ct Simone Pianigiani, si radunerà a Milano il prossimo 16 luglio per il ”Media Day” e dal 17 al 24 luglio a Folgaria per il raduno collegiale. Il Torneo Internazionale di Trento vedrà la Nazionale impegnata contro Finlandia (25 luglio alle 20:30), contro la Bosnia Herzegovina (26 luglio alle 20:30) e contro il Montenegro (27 luglio alle 20:30). Il torneo costituirà per gli azzurri un banco di prova importante per le qualificazioni agli Europei del 2013. L’Italia esordira’ nelle qualificazioni il prossimo 15 agosto, giocando in casa contro il Portogallo.