Autore: slevin

  • Eurocup, Final 4: La Benetton Treviso chiude al quarto posto, trionfo per il Kazan

    Eurocup, Final 4: La Benetton Treviso chiude al quarto posto, trionfo per il Kazan

    Ancora una sconfitta per la Benetton Treviso nella Final 4 di Eurocup: dopo il KO nella semifinale di ieri contro il Siviglia (75-63) è il Cedevita Zagabria a dare un altro dispiacere (nella finalina di consolazione) alla formazione di coach Repesa che chiude così mestamente al quarto posto, delusione tra i tifosi dato che l’atto finale della manifestazione era in programma proprio a Treviso.
    Per la Benetton buone prove per Brunner (10 punti ed 11 rimbalzi) e Motiejunas (10 punti ed 8 rimbalzi), a castigare la squadra italiana ci ha pensato Corsley Edwards autore di 16 punti e 9 rimbalzi.

    Per la cronaca la coppa è andata al Kazan che nella finalissima ha battuto il Siviglia con il punteggio di 92-77: gara condotta dall’inizio alla fine dai russi che ringraziano la prestazione dello strepitoso trio Lampe-McCarty-Popovic (rispettivamente 26 punti ed 11 rimbalzi, 18 punti e 18 punti ed 11 assist) ed autori di 62 dei 92 punti totali), agli spagnoli non bastano i 15 punti di Bullock ed i 15 di Txemi Urtasun. Per i russi il prossimo anno, grazie a questa vittoria, si spalancheranno le porte dell’Eurolega.

  • Basket, Serie A: Milano cade a Varese, vola Avellino

    Basket, Serie A: Milano cade a Varese, vola Avellino

    Va in archivio anche la 26esima giornata di Serie A di basket. In attesa del recupero tra Montepaschi Siena e Benetton Treviso per via dell’impegno dei veneti nella Final 4 di Eurocup, le altre 7 partite hanno visto l’ affermazioni di Cantù (82-77) contro Biella e la caduta dell’Armani Jeans nel derby lombardo contro Varese (82-71): la Bennet resta solitaria al secondo posto in classifica, prima inseguitrice della capolista Siena,Milano scende al terzo posto.
    Alle sue spalle, ma a distanza di sicurezza, emerge Avellino, vittoriosa a Caserta nel derby campano (75-83), Bologna espugna Cremona, mentre Sassari ottiene un prestigioso successo contro la Lottomatica Roma, vince anche Pesaro contro Montegranaro.

    Risultati 26esima giornata Serie A:

    Enel Brindisi-Banca Tercas Teramo 87-76
    Fabi Shoes Montegr.-Scavolini Siviglia Pesaro 56-66
    Dinamo Sassari-Lottomatica Roma 86-85
    Cimberio Varese-Armani Jeans Milano 82-71
    Vanoli-Braga Cr.-Canadian Solar Bologna 88-95
    Pepsi Caserta-Air Avellino 75-83
    Bennet Cantu’-Angelico Biella 82-77
    Montepaschi Siena-Benetton Treviso 27/04 20:30

    CLASSIFICA

    1. Montepaschi SI 44 (2 gare in meno)
    2. Bennet Cantu’ 40
    3. Armani J. MI 36
    4. Canadian Solar BO 26
    5. Air AV 26
    6. Benetton TV 26 (una gara in meno)
    7. Cimberio VA 26
    8. Pepsi Caserta 24
    9. Lottomatica Roma 24
    10. Dinamo Sassari 24
    11. Scavolini Siviglia PS 24
    12. Vanoli‑Braga CR 22
    13. Fabi Shoes Montegranaro 20
    14. Angelico Biella 18
    15. Enel BR 16 (una gara in meno)
    16. Banca Tercas TE 16

  • NHL, playoff: Sabres beffati, vola Detroit, disastro Boston

    NHL, playoff: Sabres beffati, vola Detroit, disastro Boston

    4 le partite NHL disputate nella notte, valide per il primo turno playoff.

    Gara bellissima a Philadelphia dove i Flyers beffano Buffalo: scoppiettante il primo periodo con i padroni di casa che passano in vantaggio con Giroux, pareggia Vanek, ma Carcillo riporta in vantaggio la sua squadra. Ancora Vanek ristabilisce la parità e gli ospiti mettono addirittura la testa avanti con il goal di Sekera, ma neanche un minuto dopo, la paura per gli arancioneri della Pennsylvania viene vaporizzata dal pareggio di Van Ryemsdik. Leino e Briere nel secondo periodo portano sul 5-3 Phila, ma nell’ultimo quarto a mettere apprensione ai tifosi Flyers ci pensa McCormick. L’assalto finale di Buffalo però non va a buon fine e la serie ora è in parità sull’1-1. Ora si va tutti sul ghiaccio dei Sabres per gara 3 e gara 4.

    Detroit porta a casa il 2-0 nella serie contro Phoenix (4-3 il finale di gara) grazie alla prestazione di Datsyuk autore di 1 goal e 3 assist. E’ proprio l’asso biancorosso ad aprire le danze con la rete dell’1-0, ed in pochi minuti, approfittando del momento di confusione degli ospiti, si arriva dritti dritti sul 4-0 (reti di Rafalski, Helm ed Holmstrom). La formazione del Michigan si rilassa ed i Coyotes, con le marcature di Vrbata e Doan (doppietta), si portano sul 4-3 ma la difesa dei Red Wings respinge gli assalti. La serie ora si sposta in Arizona e per i Coyotes serviranno 2 vittorie per prolungare la serie che pare aver preso una direzione ben precisa.

    Si dimostra squadra da playoff Montreal, che già lo scorso anno, seppur partita dall’ottava (ed ultima) piazza nei playoff della Eastern Conference arrivò in finale ad Est battuta solo dai Flyers. I Canadiens espugnano per la seconda volta Boston con il punteggio di 3-1 ed hanno una grossa opportunità di chiudere la serie nelle prossime 2 partite casalinghe. Gli Habs vanno avanti 2-0 con reti di Cammalleri e Darche, accorcia Bergeron nel secondo periodo ma la rete di Weber chiude i conti. Boston nella prossima gara è chiamata a reagire necessariamente per non vedere sfumare i suoi sogni già al primo turno.

    Vittoria autoritaria dei Kings a San Josè, un 4-0 che non ammette repliche: pronti-via ed è subito 2-0 per Los Angeles (Johnson e Doughty), che arrotonda il punteggio nel secondo quarto ancora con Doughty (per lui anche 2 assist) e poi chiude definitivamente i conti nel terzo con Clifford. Strappato il vantaggio del fattore campo agli Sharks, ora i Kings avranno 2 gare in casa per tentare l’allungo ed estromettere la testa di serie numero 2 della Western Conference dai playoff.

    Risultati playoff NHL del 16 aprile 2011

    Philadelphia Flyers-Buffalo Sabres 5-4
    Detroit Red Wings-Phoenix Coyotes 4-3
    Boston Bruins-Montreal Canadiens 1-3
    San Josè Sharks-Los Angeles Kings 0-4

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Philadelphia Flyers (2)-Buffalo Sabres (7) serie 1-1
    Boston Bruins (3)-Montreal Canadiens (6) serie 0-2 Canadiens
    Pittsburgh Penguins (4)-Tampa Bay Lightning (5) serie 1-1
    Washington Capitals (1)-New York Rangers (8) serie 2-0 Capitals

    WESTERN CONFERENCE:

    San Josè Sharks (2)-Los Angeles Kings (7) serie 1-1
    Vancouver Canucks (1)-Chicago Blackhawks (8) serie 2-0 Canucks
    Detroit Red Wings (3)-Phoenix Coyotes (6) serie 2-0 Red Wings
    Anaheim Ducks (4)-Nashville Predators (5) serie 1-1

  • Playoff NBA, primo turno: Atlanta sorprende Orlando, bene Heat e Mavs

    Playoff NBA, primo turno: Atlanta sorprende Orlando, bene Heat e Mavs

    Dopo la vittoria sofferta di Chicago su Indiana (leggi l’articolo) che ha dato il via ai playoff NBA 2011, nella notte si sono disputate altre 3 sfide.

    Vittoria importante per gli Heat sui Sixers: primo quarto inguardabile per Miami con Philadelphia che va avanti di 12 lunghezze, James guida i suoi compagni nel secondo periodo ed all’intervallo i padroni di casa della Florida chiudono con un leggero vantaggio. Il terzo parziale sembra scrivere la parola fine alla gara, merito di un Chris Bosh ad alti livelli, ma nel finale un parziale di 12-0 per gli ospiti riporta a -1 Phila. Qui sale in cattedra Wade che con un paio di giocate d’autore ricaccia indietro gli avversari e regala l’1-0 nella serie agli Heat. James segna 21 punti con 14 rimbalzi, Bosh ne aggiunge 25 e 12,mentre Wade si ferma a 17. Il miglior realizzatore dei 76ers è Young con una doppia doppia da 20 punti ed 11 rimbalzi, buono anche l’apporto di Holiday e Brand (rispettivamente 19 e 17 punti). Gara 2 è in programma, sempre a Miami, lunedì 18 aprile.

    La prima sorpresa di questa post season arriva da Orlando dove i padroni di casa vengono battuti da Atlanta grazie alla prova da 25 punti di Joe Johnson. Apporto sostanzioso per Crawford che porta 23 punti dalla panchina, prova solida del duo Horford-Smith (rispettivamente 16 e 15 punti) nel centro dell’area. Ai Magic non sono bastati i 46 punti e 19 rimbalzi di Dwight Howard che dimostra ancora una volta di essere il centro più forte e dominante della Lega (31 punti solo nel primo tempo), Nelson ne aggiunge 26, ma i Magic vengono traditi dal resto del team che con soli 20 punti nei rimanenti 7 giocatori perdono il confronto con i pari ruolo avversari. Atlanta porta via il fattore campo ad Orlando, gara 2 è in programma martedì 19 aprile e per i padroni di casa sarà già decisiva!

    Dallas ringrazia uno straordinario Dirk Nowitzki che segna 18 dei suoi 28 punti totali nel quarto periodo e guida la rimonta dei Mavs che beffano Portland. A metà periodo i Blazers sono sul +6, ma qui si scatena l’asso tedesco con 12 punti consecutivi che sposta l’inerzia della gara a favore della sua squadra. Kidd (24 punti) con la bomba del +7 a 30 secondi dalla fine sigilla il successo di padroni di casa (per lui ben 6 triple, suo record nei playoff). Per gli ospiti non bastano i 27 punti di Aldridge. Martedì 19 sempre in Texas c’è già gara 2 che si preannuncia molto interessante.

    Risultati playoff NBA del 16 aprile 2011

    Miami Heat-Philadelphia 76ers 97-89
    Mia Bosh 25, James 21, Wade 17
    Phi Young 20, Holiday 19, Brand 17

    Orlando Magic-Atlanta Hawks 93-103
    Orl Howard 46, Nelson 27, Arenas 6, Turkoglu 6
    Atl Johnson 25, Crawford 23, Horford 16

    Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers 89-81
    Dal Nowitzki 28, Kidd 24, Terry 10
    Por Aldridge 27, Miller 18, Batum 14

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Miami Heat (2)-Philadelphia 76ers (7) serie 1-0 Heat
    Boston Celtics (3)-New York Knicks (6) serie 0-0
    Orlando Magic (4)-Atlanta Hawks (5) serie 0-1 Hawks
    Chicago Bulls (1)-Indiana Pacers (8) serie 1-0 Bulls

    WESTERN CONFERENCE:

    Los Angeles Lakers (2)-New Orleans Hornets (7) serie 0-0
    San Antonio Spurs (1)-Memphis Grizzlies (8) serie 0-0
    Dallas Mavericks (3)-Portland Trail Blazers (6) serie 1-0 Mavericks
    Oklahoma City Thunder (4)-Denver Nuggets (5) serie 0-0

  • Eurocup, Final 4: Il sogno di Treviso si infrange sul Siviglia

    Eurocup, Final 4: Il sogno di Treviso si infrange sul Siviglia

    Finisce nella semifinale di Final 4 il sogno della Benetton Treviso di conquistare l’Eurocup, competizione continentale seconda solo all’Eurolega. La vittoria in Eurocup regala inoltre alla squadra vincente la partecipazione alla seguente edizione proprio dell’Eurolega. Il rammarico per la squadra italiana è anche quello di non aver saputo sfruttare il fattore campo visto che la Final 4 era di scena proprio a Treviso.

    La Benetton ha dovuto inchinarsi al Siviglia per 75-63. Gli spagnoli sono stati letteralmente trascinati dal duo Kirksay-Bullock (rispettivamente 16 e 14 punti) e dall’ottimo Davis che ha portato alla causa 14 punti dalla panchina. Tra le fila trevigiane 15 punti di Bulleri e 13 di Markovic, deludente invece il giovane Motiejunas (solo 4 punti in 23 minuti) eletto nei giorni scorsi miglior under 22 della competizione.

    Nell’altra semifinale invece il Kazan ha battuto i croati del Cedevita Zagabria per 87-66 e domani alle ore 20.45 si giocherà il trofeo contro gli spagnoli. per Treviso finale per il terzo posto alle ore 18

  • Playoff NBA, primo turno: Chicago soffre ma batte Indiana

    Playoff NBA, primo turno: Chicago soffre ma batte Indiana

    Partiti i playoff NBA 2011 che hanno rischiato di aprirsi con il botto: nella prima partita di post season i Bulls hanno vinto grazie ad una furiosa rimonta finale il match contro Indiana, rischiando seriamente di partire con l’handicap nell’appuntamento cruciale della stagione.

    In effetti il pericolo scampato da Chicago è grande e pare più regalato dai Pacers che conquistato dai Bulls che hanno avuto il merito di non aver mollato mai ma il suicidio di Indiana è di dimensioni colossali.
    Il match infatti vede gli ospiti comandare dall’inizio quasi fino al termine, nei primi minuti il distacco è minimo (il primo quarto si chiude sul 27-23) il +4 viene mantenuto fino al termine del primo tempo (51-55) e solo un superbo Rose fino a quel momento a quota 18 punti mantiene i padroni di casa in partita.

    Ma è la ripresa ad essere elettrizzante: i giovani Pacers iniziano a fare sul serio e mettono in seria difficoltà la squadra numero 1 della Lega, e a metà terzo quarto c’è il massimo vantaggio sul +12 (69-57), i Bulls tentano di rientrare ma lo sforzo produce solo 4 punti recuperati e si va all’ultimo quarto con il risultato di 79-71.
    Qui si assiste ad una dormita della difesa di Indiana che riporta nel match gli avversari sul -4 (82-78 dopo appena 2 minuti di gioco), ma coach Vogel riorganizza prontamente i suoi giocatori e a 3 minuti e mezzo dalla fine i gialloblu tornano sulla doppia cifra di margine (98-88).
    E’ da questo momento in poi che arriva il black out più totale per Granger e compagni che in primis non difendono più a dovere, poi non riescono più a segnare ed in ultimo si fanno prendere dalla paura. Il risultato è questo: un solo libero segnato fino alla fine dell’incontro, il pareggio dei Bulls ad 1 minuto e mezzo dal termine (99-99) ed il conseguente sorpasso con la tripla di Korver (102-99) a 14 secondi dalla sirena, con Rose che, dopo una brutta azione offensiva degli avversari, sigilla il match con 2 liberi per il 104-99 finale.

    C’è da dire che Chicago ha buttato il cuore oltre l’ostacolo, molte squadre avrebbero forse mollato, ma l’agonismo messo sul parquet dai “Tori” è stato encomiabile, il tutto con la sciagurata collaborazione dei giovani di Indianapolis che probabilmente, sentendo odore di impresa ( si scontrano in questa serie la squadra con il miglior record NBA e quella con il peggior record tra le 16 qualificate ai playoff!) hanno accusato il classico tremolio nelle gambe quando la vittoria sembrava ormai a portata di mano permettendo a Rose di trascinare i suoi verso la rimonta ed il successo.
    Il playmaker di Chicago ha aggiornato il suo career high nei playoff con una prestazione da 39 punti (con l’aggiunta di 6 rimbalzi e 6 assist) risultando alla fine dei conti, l’uomo partita. Importante anche il contributo di Korver (13 punti e la tripla decisiva, come già riportato) e dei soliti Deng (18 punti e 10 rimbalzi), Noah (10 punti ed 11 rimbalzi) e Boozer (12 punti). Per Indiana da sottolineare la buona prova di Granger da 24 punti, di Hansbrough (22) e Collison (17).
    Si ritorna sul parquet lunedì 18, ancora allo United Center, e la speranza per i Pacers, dopo questa ottima prestazione, è di aver imparato dai propri errori per cercare di non commetterli nuovamente.

    Chicago Bulls-Indiana Pacers 104-99 (serie 1-0 Bulls)
    Chi Rose 39, Deng 18, Korver 13
    Ind Granger 24, Hansbrough 22, Collison 17

  • Playoff NBA, primo turno: Il programma delle 8 serie

    Playoff NBA, primo turno: Il programma delle 8 serie

    Questo il programma completo dei playoff NBA con le date e gli orari delle 8 serie valide per il primo turno. Ricordiamo che le serie sono giocate al meglio delle 7 partite. Alcuni orari non sono stati ancora resi noti dalla NBA.

    EASTERN CONFERENCE

    1-Chicago Bulls vs 8-Indiana Pacers:

    gara 1: Chicago Bulls-Indiana Pacers sabato 16 aprile a Chicago, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    gara 2: Chicago Bulls-Indiana Pacers lunedì 18 aprile a Chicago, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Indiana Pacers-Chicago Bulls giovedì 21 aprile ad Indianapolis, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: Indiana Pacers-Chicago Bulls sabato 23 aprile ad Indianapolis, ore 2:30 p.m. (ore 20.30 in Italia)
    *gara 5: Chicago Bulls-Indiana Pacers martedì 26 aprile a Chicago, orario da definire
    *gara 6: Indiana Pacers-Chicago Bulls giovedì 28 aprile ad Indianapolis, orario da definire
    *gara 7: Chicago Bulls-Indiana Pacers sabato 30 aprile a Chicago, orario da definire

    2-Miami Heat vs 7-Philadelphia 76ers:

    gara 1: Miami Heat-Philadelphia 76erssabato 16 aprile a Miami, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 2: Miami Heat-Philadelphia 76ers lunedì 18 aprile a Miami, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 3: Philadelphia 76ers-Miami Heat giovedì 21 aprile a Philadelphia, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Philadelphia 76ers-Miami Heat domenica 24 aprile a Philadelphia, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    *gara 5: Miami Heat-Philadelphia 76ers mercoledì 27 aprile a Miami, orario da definire
    *gara 6: Philadelphia 76ers-Miami Heat venerdì 29 aprile a Philadelphia, orario da definire
    *gara 7: Miami Heat-Philadelphia 76ers domenica 1 maggio a Miami, orario da definire

    3-Boston Celtics vs 6-New York Knicks:

    gara 1: Boston Celtics-New York Knicks domenica 17 aprile a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 2: Boston Celtics-New York Knicks martedì 19 aprile a Boston, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 3: New York Knicks-Boston Celtics venerdì 22 aprile a New York, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: New York Knicks-Boston Bruins domenica 24 aprile a New York, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    *gara 5: Boston Celtics-New York Knicks mercoledì 27 aprile a Boston, orario da definire
    *gara 6: New York Knicks-Boston Celtics venerdì 29 aprile a New York, orario da definire
    *gara 7: Boston Celtics-New York Knicks domenica 1 maggio a Boston, orario da definire

    4-Orlando Magic vs 5-Atlanta Hawks:

    gara 1: Orlando Magic-Atlanta Hawks sabato 16 aprile ad Orlando, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 2: Orlando Magic-Atlanta Hawks martedì 19 aprile ad Orlando, ore 7:30 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    Gara 3: Atlanta Hawks-Orlando Magic venerdì 22 aprile ad Atlanta, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    Gara 4: Atlanta Hawks-Orlando Magic domenica 24 aprile ad Atlanta, ore 7:00 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    *gara 5: Orlando Magic-Atlanta Hawks martedì 26 aprile ad Orlando, orario da definire
    *Gara 6: Atlanta Hawks-Orlando Magic giovedì 28 aprile ad Atlanta, orario da definire
    *gara 7: Orlando Magic-Atlanta Hawks sabato 30 aprile ad Orlando, orario da definire

    WESTERN CONFERENCE

    1-San Antonio Spurs vs 8-Memphis Grizzlies:

    gara 1: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies domenica 17 aprile a San Antonio, ore 1:00 p.m. (ore 19.00 in Italia)
    gara 2: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies mercoledì 20 aprile a San Antonio, ore 8:30 p.m. (ore 2.30 in Italia)
    gara 3: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs sabato 23 aprile a Memphis, ore 7:30 p.m. (ore 1.30 in Italia)
    gara 4: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs lunedì 25 aprile a Memphis, orario da definire
    *gara 5: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies mercoledì 27 aprile a San Antonio, orario da definire
    *gara 6: Memphis Grizzlies-San Antonio Spurs venerdì 29 aprile a Memphis, orario da definire
    *gara 7: San Antonio Spurs-Memphis Grizzlies domenica 1 maggio a San Antonio, orario da definire

    2-Los Angeles Lakers vs 7-New Orleans Hornets:

    gara 1: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets domenica 17 aprile a Los Angeles, ore 3:30 p.m. (ore 21.30 in Italia)
    gara 2: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets mercoledì 20 aprile a Los Angeles, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    gara 3: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers venerdì 22 aprile a New Orleans, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 4: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers domenica 24 aprile a New Orleans, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    *gara 5: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets martedì 26 aprile a Los Angeles, orario da definire
    *gara 6: New Orleans Hornets-Los Angeles Lakers giovedì 28 aprile a New Orleans, orario da definire
    *gara 7: Los Angeles Lakers-New Orleans Hornets sabato 30 aprile a Los Angeles, orario da definire

    3-Dallas Mavericks vs 6-Portland Trail Blazers:

    gara 1: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers sabato 16 aprile a Dallas, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers martedì 19 aprile a Dallas, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks giovedì 21 aprile a Portland, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    gara 4: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks sabato 23 aprile a Portland, ore 5:00 p.m. (ore 23.00 in Italia)
    *gara 5: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers lunedì 25 aprile a Dallas, orario da definire
    *gara 6: Portland Trail Blazers-Dallas Mavericks giovedì 28 aprile a Portland, orario da definire
    *gara 7: Dallas Mavericks-Portland Trail Blazers sabato 30 aprile a Dallas, orario da definire

    4-Oklahoma City Thunder vs 5-Denver Nuggets:

    gara 1: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets domenica 17 aprile ad Oklahoma City, ore 9:30 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 2: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets mercoledì 20 aprile ad Oklahoma City, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 3: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder sabato 23 aprile a Denver, ore 10:00 p.m. (ore 4.00 in Italia)
    gara 4: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder lunedì 25 aprile a Denver, ore 10:30 p.m. (ore 4.30 in Italia)
    *gara 5: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets mercoledì 27 aprile ad Oklahoma City, orario da definire
    *gara 6: Denver Nuggets-Oklahoma City Thunder venerdì 29 aprile a Denver, orario da definire
    *gara 7: Oklahoma City Thunder-Denver Nuggets domenica 1 maggio ad Oklahoma City, orario da definire

    *se necessaria

  • NHL, playoff: Crollo Penguins, bene Canucks, Capitals e Ducks

    NHL, playoff: Crollo Penguins, bene Canucks, Capitals e Ducks

    4 le partite disputate nella notte NHL, valide per il primo turno playoff.

    Washinton porta la serie sul 2-0 contro i New York Rangers: decisivo il secondo periodo dopo un match fino a quel momento equilibrato, con Jason Chimera che sblocca il risultato. Poco dopo arriva la rete di Jason Arnott che fissa il punteggio finale, sfruttando il power play. I Capitals ora sono attesi al Madison Square Garden dove i Rangers dovranno cercare di accorciare le distanze se vogliono avere ancora qualche speranza di passaggio del turno.

    Pesante tonfo interno per i Pittsburgh Penguins che vengono distrutti per 5-1 da Tampa Bay: Brewer, Lecavalier e Thompson nel primo periodo indirizzano il match a favore degli ospiti, nel secondo periodo accorcia le distanze sul 3-1 Craig Adams, ma St.Louis e Ohlund arrotondano ulteriormente il punteggio e portano la serie in parità sull’1-1.

    Partita entusiasmante a Vancouver dove i Canucks si impongono sui campioni in carica di Chicago per 4-3 dopo un match avvincente: passa avanti Vancouver per 2-0 grazie alle marcature di Hansen e Daniel Sedin, i Blackhawks accorciano le distanze con Smith, ma Edler riporta sul doppio vantaggio i padroni di casa. Terzo periodo combattutissimo poi, con gli ospiti che si rifanno sotto grazie al goal di Stalberg, allungo dei Canucks sul 4-2 nuovamente con Daniel Sedin ma quando tutto sembra finito a movimentare il finale ci pensa la rete di Smith. L’assalto finale in superiorità numerica però non produce ulteriori goal per i campioni che sprofondano sul 2-0 e devono necessariamente vincere la prossima gara in casa per riaprire le sorti della serie finora blindata da Vancouver.

    Altra gara dai tanti colpi di scena è quella di Anaheim, dove i Ducks padroni di casa riescono ad imporsi per 5-3 su Nashville ma tra 1000 sofferenze: vantaggio Anaheim che in meno di un minuto segna 2 volte con il bomber stagionale della Lega Corey Perry e con l’inossidabile Teemu Selanne. I Predators reagiscono e trovano il goal del 2-1 con Weber, ma Ryan e Getzlaf nel secondo periodo portano le reti dei padroni di casa a 4. Sembra un match morto ma nell’ultimo periodo c’è la fiammata di orgoglio degli ospiti che approfittando dell’assenza di Hiller in porta e delle incertezze del non impeccabile Emery segnano 2 volte con Hornqvist e Ward. L’assalto finale a porta vuota per avere un uomo di movimento in più e cercare la marcatura dell’overtime non produce però effetto anzi in contropiede Ryan (ancora lui) fissa il risultato sul 5-3. I Ducks riequilibrano la serie ma per avere qualche chances di passare il primo turno dovranno espugnare il ghiaccio di Nashville per riprendere il vantaggio del fattore campo perso in gara 1, ma l’impresa è veramente molto dura vista la consistenza di questi Predators e considerando l’assenza di Hiller, uno dei 3 migliori goalie della Lega.

    Risultati NHL del 15 aprile 2011

    Washington Capitals-New York Rangers 2-0
    Pittsburgh Penguins-Tampa Bay Lightning 1-5
    Vancouver Canucks-Chicago Blackhawks 4-3
    Anaheim Ducks-Nashville Predators 5-3

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Philadelphia Flyers (2)-Buffalo Sabres (7) serie 0-1 Sabres
    Boston Bruins (3)-Montreal Canadiens (6) serie 0-1 Canadiens
    Pittsburgh Penguins (4)-Tampa Bay Lightning (5) serie 1-1
    Washington Capitals (1)-New York Rangers (8) serie 2-0 Capitals

    WESTERN CONFERENCE:

    San Josè Sharks (2)-Los Angeles Kings (7) serie 1-0 Sharks
    Vancouver Canucks (1)-Chicago Blackhawks (8) serie 2-0 Canucks
    Detroit Red Wings (3)-Phoenix Coyotes (6) serie 1-0 Red Wings
    Anaheim Ducks (4)-Nashville Predators (5) serie 1-1

  • Playoff NBA, primo turno: Analisi Eastern Conference

    Playoff NBA, primo turno: Analisi Eastern Conference

    L’analisi dei playoff NBA prosegue esaminando le 4 sfide della Eastern Conference.

    1 Chicago Bulls (62-20) vs 8 Indiana Pacers (37-45)

    Indiana è l’unica squadra che si è qualificata per i playoff con un record perdente (37 vinte e 45 perse), da quando esistono i playoff a 16 squadre (stagione 1984) solo 38 team si sono qualificati alla post-season con record perdente e di queste 38 solo i Seattle Sonics, nel 1987, sono riusciti a superare il primo turno. L’impegno è molto proibitivo per i Pacers. In stagione regolare le sfide tra i Bulls e Indiana hanno visto prevalere Chicago per 3-1 e solo nell’ultima partita delle 4 Granger e compagni hanno strappato un sofferto successo (tra l’altro è stata l’unica sconfitta dei “Tori” nelle 16 sfide della propria division comprendente anche Bucks, Pistons e Cavaliers). La formazione dell’Illinois punta tutto su Derrick Rose (probabile M.V.P. stagionale) e sulla difesa, che è la migliore del campionato. Inoltre la squadra pare completa in ogni reparto. Anche Indiana dispone di un roster molto equilibrato e in prospettiva talentuoso, ma potrebbe pagare a caro prezzo l’inesperienza nei playoff. Danny Granger, stella di Indiana, dovrà giocare ad altissimi livelli per dare una speranza ai suoi compagni. Per quanto riguarda la marcatura di Rose, l’uomo più adatto a questo compito è Danthay Jones (anche se in questa stagione ha avuto poco spazio, ma resta un difensore eccezionale), inoltre se casomai il playmaker dei Bulls dovesse avere la meglio nei suoi confronti, sotto canestro dovrà farsi trovare pronto il centro Roy Hibbert, con le sue doti intimidatorie. Resta da dire un’ultima cosa: i Pacers sono stati tenuti nelle sfide dirette al 38% di media dal campo dai Bulls (non proprio una grande percentuale), lo United Center è quasi inespugnabile (Chicago ha vinto 36 partite e ne ha perse 5 sul proprio parquet, miglior rendimento interno della Lega). Indiana però non ha niente da perdere e proverà a sfornare la sorpresa.

    2 Miami Heat (58-24) vs 7 philadelphia 76ers (41-41)

    Miami è l’unica squadra del campionato ad essere nei primi 5 posti sia per maggior numero di punti segnati in attacco che per minor numero di punti subiti in difesa. Inoltre è la squadra che più di tutte in NBA si affida ai punti segnati dai titolari, in particolare deve questo rendimento al trio James-Bosh-Wade, che molto spesso arriva a produrre l’80% del fatturato offensivo di squadra, Philadelphia invece ha nella panchina il suo punto di forza, dato che a livello di contributo in punti è sempre una delle prime della Lega. Proprio questa appare l’unica arma per poter impensierire gli Heat, che invece hanno poca produzione offensiva dalla panchina e devono affidarsi necessariamente alle magie del “magnifico trio” su cui l’estate scorsa hanno puntato tutto. In stagione regolare le sfide recitano un netto 3-0 in favore della squadra della Florida, obiettivamente ci sono poche chances per i Sixers, che dovranno trovare risorse quasi inaspettate se vorranno provare il colpaccio.

    3 Boston Celtics (56-26) vs 6 New York Knicks (42-40)

    Si parte dal presupposto che tra le 2 squadre c’è una rivalità storica ed incredibile, si potrebbero spendere fiumi di parole sulle innumerevoli sfide del passato che hanno segnato molte epoche della NBA, ma non è il caso ora di soffermarci su questo. L’attenzione ora va focalizzata sul momento attuale delle 2 squadre: nella regular season c’è stato lo sweep (ovvero il cosiddetto cappotto) dei Celtics sui Knicks, un 4-0 inequivocabile. Per New York arrivare alla post season era l’obiettivo minimo (l’assenza era di 7 lunghi anni) soprattutto dopo la trade che ha portato Chauncey Billups e la superstar Carmelo Anthony in maglia bluarancio, dando a Stoudemire 2 degni compagni. Tuttavia per portare i 2 giocatori nella Grande Mela si è deciso di sacrificare la panchina dato che Chandler e Mozgov erano 2 tasselli molto importanti nel gioco della squadra di Mike D’Antoni, in più si deve sommare anche l’addio di Felton e del nostro Danilo Gallinari, che stavano facendo tutto sommato bene fino alla loro cessione. Al momento i Knicks sono una squadra molto similare ai Miami Heat, con 3 stelle ma poca panchina, grazie al trio Billups-Anthony-Stoudemire i Knicks possiedono il terzo attacco della Lega, in considerazione che gli ultimi 2 citati sono, classifica dei cannonieri stagionali alla mano, tra i primi 5, due bocche da fuoco difficilmente eguagliabili su cui si basa il gioco di New York. La difesa è invece il punto debole, al contrario dei Celtics che difendono duro in ogni singola azione del match e dispongono di un attacco molto più organizzato dalla regia di Rajon Rondo che spesso e volentieri regala a capitan Paul Pierce, a Ray Allen e a Kevin Garnett dei tiri molto puliti ad alta percentuale di riuscita. L’organizzazione difensiva di Boston è seconda solo a quella dei Bulls e proprio qui sarà la chiave della serie: i Knicks infatti, basando quasi tutto sull’attacco atomico di cui dispongono, devono essere limitati a livello di percentuale dal campo: il record di New York dice che è a quota 8 vinte e 29 perse quando non supera il 45% ed è a quota 13 vinte e 32 sconfitte quando non riesce a segnare più di 10 triple a partita, segno che il team di D’Antoni viaggia spedito o meno a seconda della vena realizzativa dei suoi bomber. Le speranze per Anthony e compagni passano anche da un eventuale calo fisico e mentale degli avversari (cosa che nel finale di stagione è anche successa ma i playoff poi sono un discorso a parte), abbinato anche a qualche infortunio di troppo che ha decimato la presenza sotto canestro dei “Verdi” (e qui pesa anche la cessione di Kendrick Perkins ai Thunder che ha reso molto più debole il reparto). Se questo tipo di problemi verranno risolti non c’è ombra di dubbio che Boston approderà al turno successivo, a meno di miracoli del trio Billups-Stoudemire-Anthony.

    4 Orlando Magic (52-30) vs 5 Atlanta Hawks (44-38)

    Atlanta ha sempre sofferto i Magic nelle ultime stagioni (anche nei playoff dello scorso anno il risultato fu di 4-0 in favore di Orlando). Tuttavia in questa regular season gli Hawks si sono presi una piccola rivincita dato che il computo delle 4 sfide li vede in vantaggio per 3-1. I problemi, però, per la squadra della Georgia sono molto evidenti dato che viene da una striscia negativa di 6 partite e la compattezza di inizio anno sembra ormai un lontano ricordo. Inoltre il sistema offensivo e difensivo dei Magic pare difficilmente contrastabile dagli Hawks che non dispongono di adeguate contromisure a centro area per arginare la potenza ed il dominio fisico del centro Dwight Howard nè tanto meno mettere la museruola ai tanti tiratori perimetrali di Orlando, che è una delle migliori formazioni (se non la migliore) nella percentuale del tiro da 3 punti, marchio di fabbrica del coach Stan Van Gundy. Al Horford e Josh Smith non hanno i centimetri necessari per rendere la vita difficile ad Howard. In questo senso saranno molto importanti le rotazioni dei lunghi di Atlanta, con il compito specifico di gravare il centro di falli per poterlo tenere fuori gioco, in panchina, il più a lungo possibile: proprio questa appare a prima vista la chiave della serie perchè con la cessione di Gortat ai Suns i Magic non dispongono di un valido sostituto che possa rimpiazzarlo a dovere. Il lavoro degli esterni dei “Falchi” dovrà essere ineccepibile soprattutto si spera che Joe Johnson possa salire notevolmente di rendimento e trascinare i suoi compagni e la sua squadra. Difficile però ribaltare il pronostico della serie, la formazione della Florida ha fatto vedere più volte di possedere il sistema di gioco perfetto per distruggere gli Hawks e pensare di arginare Dwight Howard (vedendo il fisico del numero 12 di Orlando) è una cosa più facile a dirsi che a farsi.

  • Playoff NBA, primo turno: Analisi Western Conference

    Playoff NBA, primo turno: Analisi Western Conference

    Il viaggio nei playoff NBA inizia con l’analisi delle 4 sfide della Western Conference.

    1 San Antonio Spurs (61-21) vs 8 Memphis Grizzlies (46-36)

    La serie si prospetta molto più interessante di quanto dicano i numeri. Di solito il confronto tra la numero 1 della Conference e l’ultima, la numero 8, pende realisticamente dalla parte del team con il miglior record. Qui invece la situazione è leggermente diversa dato che Memphis possiede tutte le armi per dare piena battaglia agli avversari, e sarebbe stata molto più insidiosa se avesse potuto contare anche sull’apporto del suo uomo franchigia, Rudy Gay, stella della squadra e prima opzione offensiva ma fuori per il resto della stagione per un infortunio alla spalla. 2-2 il confronto fino ad ora in stagione con 2 vittorie neroargento in casa e 2 vittorie per i Grizzlies sul proprio parquet.
    Gli Spurs hanno chiuso la stagione al secondo posto nella NBA: dopo aver tenuto la testa della classifica della Lega dalla prima fino all’81esima giornata, hanno ceduto lo scettro di squadra regina ai Bulls proprio nell’ultimo turno di regular season, dato che coach Popovich ha preferito tenere a riposo i suoi “Big” non più giovanissimi a discapito del record (che comunque resta il primo della Western Conference). Memphis invece ha chiaramente preferito evitare i campioni in carica dei Lakers, regalando le ultime partite agli avversari per chiudere ottava, forte del fatto che forse contro San Antonio c’è qualche possibilità in più di fare il colpaccio. Questa fiducia proviene dal fatto che la front line dei Grizzlies, se innescata a dovere, è superiore a quella degli Spurs che può contare su un Duncan ed un McDyess ormai in avanti con gli anni. Memphis invece grazie a Randolph e Gasol (finalmente il fratello minore del ben più noto Pau dei Lakers è salito di colpi) ha il talento per mettere in crisi le “torri” neroargento, in più anche negli altri ruoli il confronto è molto equilibrato, con una gran bella sfida tra playmaker (Parker per i texani, Conley per Memphis), tra ali piccole (Jefferson per gli “Speroni” contro Mayo per gli “Orsi”) e tra le guardie (Ginobili vs Tony Allen che difensivamente è uno dei primi 3 giocatori del campionato). Incognita sulle condizioni proprio di Ginobili che accusa un infortunio al braccio, nel complesso ciò che potrebbe far pendere la sfida in favore degli Spurs è la panchina, che pare qualitativamente e quantitativamente migliore, ma i giovani del Tennessee sono pronti a dare battaglia per portare a casa, per la prima volta da quando sono stati fondati, una sfida playoff.

    2 Los Angeles Lakers (57-25) vs 7 New Orleans Hornets (46-36)

    La serie più scontata non solo in questa Conference ma forse dell’intera Lega (più di Chicago-Indiana ad Est) ed il motivo è semplice ed ha un nome ed un cognome, ovvero David West: non che con lui in campo la formazione della Louisiana avrebbe passato il turno, ma sicuramente avrebbe reso la vita molto più difficile ai campioni NBA. Il brutto infortunio ai legamenti del ginocchio, arrivato sul finire di stagione, però, mette del tutto fuori causa gli Hornets, ridotti ai minimi termini nelle rotazioni e molto probabilmente non in grado di affrontare una serie di più partite contro un avversario così ostico ed ancora favorito numero 1 nella corsa al titolo anche di quest’anno..
    A detta di molti, infatti, New Orleans è la migliore squadra possibile da affrontare per i gialloviola, dato che sono stati già surclassati in stagione da un netto quanto eloquente 4-0 negli scontri diretti.
    Esaminando ogni singolo reparto ed ogni singolo ruolo i Lakers sono superiori e più profondi in tutto, solo il ruolo di playmaker vede soccombere Los Angeles, dato che Fisher verrà molto probabilmente portato a spasso da Chris Paul (probabile anche una marcatura di Bryant per mettere la museruola al numero 3), per il resto, apparentemente e per quanto dicono i numeri, il confronto non esiste.
    L’assenza di David West, assieme a Paul il faro della squadra ed asse portante dell’attacco della squadra di coach Monty Williams, è compensata da Carl Landry, arrivato fortunatamente da Sacramento prima dell’infortunio del numero 30, ma i ricambi Jason Smith e Gray non offrono nessuna garanzia.
    Anche i losangelini hanno qualche problema da risolvere con Bynum e Barnes leggermente infortunati (ma arruolabili per la sfida contro gli Hornets) e Blake, play di riserva, che ha contratto la varicella, ma la classe di Gasol e il dinamismo di Bynum sono sufficienti per poter guardare con ottimismo al confronto con i pari ruolo Landry ed Okafor.
    Artest, vista la poca produzione offensiva degli avversari, è atteso più nelle statistiche di attacco che di difesa (suo punto forte), mentre il solito Kobe Bryant sarà il giocatore designato a rompere gli equilibri nelle varie partite con la sua immensa classe.
    A New Orleans serve un miracolo: sperando tra l’altro che i californiani non escano immediatamente dal brutto periodo delle ultime 7 partite (5 perse e 2 vinte a stento contro le riserve delle riserve degli Spurs e dopo una partita soffertissima contro i non trascendentali Kings chiusa solo dopo un overtime) servono un Chris Paul in forma strepitosa, un Trevor Ariza capace di arginare Bryant come mai nessuno è riuscito a fare nei playoff, un Okafor monumentale a centro area ed un Marco Belinelli al top della forma per punire le disattenzioni dei più quotati avversari, senza tralasciare una difesa così perfetta ed asfissiante da sfiorare la perfezione: possibile in una o 2 partite ma non in una serie al meglio di 7 gare. Tuttavia la speranza per i tifosi Hornets è l’ultima a morire!

    3 Dallas Mavericks (57-25) vs 6 Portland Trail Blazers (48-34)

    La sfida si presenta molto equilibrata e probabilmente non si risolverà in poche partite. In stagione regolare si è assistito ad una perfetta parità tra le 2 squadre, con 2 vittorie per i Mavericks a Dallas e 2 successi per i Blazers a Portland, segno che il fattore campo potrebbe risultare decisivo ai fini dell’esito finale.
    Molti sono i fattori da analizzare, innanzitutto bisogna dire che si affrontano 2 squadre molto simili nello stile di gioco, segno che a decidere la serie potrebbero essere i vari episodi nell’arco dei match.
    Abbastanza equivalenti le front line, identica situazione nel back court, l’equilibrio tra le 2 franchigie è rotto dalle panchine che se per qualità sono similari, tuttavia quella dei Mavs pare più lunga e pronta a sopperire ad eventuali assenze. A far pendere la bilancia dalla parte di Dallas potrebbe essere il ritorno di Caron Butler, assente ormai da mesi per un brutto infortunio: se l’ala piccola dovesse presentarsi ai nastri di partenza dei playoff le speranze dei Blazers di passare il turno si ridurrebbero dato che Butler è anche un eccezionale difensore sugli esterni, cosa che attualmente manca nel roster dei texani, dando una dimensione migliore al gioco di squadra. Portland si affiderà ad Aldridge che sembra l’unico a poter limitare lo strapotere del tedesco Dirk Nowitzki e dovrà avere in Andre Miller l’uomo pronto ad approfittare dei cali di rendimento di Jason Kidd (vista l’età avanzata). Nota di merito per Wallace e Batum che con la loro difesa dovranno portare un valido contributo alla causa, limitando i pericolsi esterni degli avversari. Roy, al rientro dopo un infortunio dal quale non si è del tutto ripreso è al 50% (se non di meno) della forma fisica, ma sarà importante nell’economia offensiva dei Trail Blazers. Anche da lui passano le chance di avanzare al turno successivo per la formazione dell’Oregon.

    4 Oklahoma City Thunder (55-27) vs 5 Denver Nuggets (50-32)

    In stagione regolare i Thunder hanno vinto 3 sfide su 4 dimostrando di poter sbancare il parquet avversario (il Pepsi Center), cosa che invece non è successa per Denver. Oklahoma City in stagione regolare è stata una delle poche squadre capaci di limitare i Nuggets a meno di 100 punti segnati, impresa notevole visto che la formazione del Colorado ha il migliore attacco della NBA con oltre 110 punti di media per partita.
    Da valutare l’infortunio subito da Ty Lawson nell’ultima partita di stagione: il playmaker di Denver sembra essere l’unico nel roster che potrebbe cercare di limitare il pari ruolo avversario Russell Westbrook, una sua eventuale assenza spalancherebbe le porte della semifinale di Conference agli avversari. Sicuramente dopo la trade di Carmelo Anthony e Chauncey Billups ai Knicks in cambio di Chandler, Mozgov, Felton e del nostro Danilo Gallinari i Nuggets sono diventati una formazione molto particolare, con 10-12 giocatori (in pratica 2 quintetti) tutti sullo stesso livello, nessuna superstar (come lo era ‘Melo) ma tanti ottimi e validi giocatori intercambiabili tra di loro. Questa è diventata in breve tempo la forza di Denver, il fatto di poter buttare nella mischia sempre un giocatore di ottimo potenziale che non fa rimpiangere le prestazioni del giocatore assente o richiamato in panchina.
    Oklahoma City invece è una squadra che basa le sue fortune in primis su 2 giocatori, ovvero Westbrook (da molti definito un LeBron James in miniatura) e Kevin Durant, il giocatore che sarà destinato a diventare il numero 1 della Lega in breve tempo. Il 2 volte capocannoniere della Lega (a soli 22 anni!) ha un talento offensivo fuori dal normale, è una macchina da punti poche volte vista in NBA, riesce a bucare il canestro avversario da qualsiasi posizione sfruttando un’altezza anomala per un’ala piccola (quasi 210 centimetri, molti in più rispetto ai pari ruolo avversari) con un’apertura di braccia assurda che permette al numero 35 di tirare “in testa” agli avversari risultando virtualmente instoppabile!
    Sarà lui la chiave della serie e di conseguenza lo sarà anche Gallinari che probabilmente sarà destinato alla sua marcatura avendo un’altezza grosso modo similare (per cercare di contrastarlo) e medesimo ruolo. Danilo però ha saltato le ultime partite di regular season per un infortunio e le sue condizioni sono valutate giorno per giorno. Inutile dire che una sua eventuale assenza (unita a quella di Lawson) peserebbe oltremodo nell’economia della serie facendo pendere inevitabilmente l’ago della bilancia in favore di Oklahoma City. Interessante anche lo scontro in area pitturata con i Thunder leggermente favoriti vista la profondità di uomini in panchina. E poi i titolari Perkins (gran colpo quello di strapparlo a Boston da parte del G.M. Sam Presti) ed Ibaka, a livello difensivo, sembrano avere una marcia in più rispetto a Nenè e Martin. Da vedere anche lo scontro tra J.R. Smith (Denver) e James Harden (Thunder) che dalla panchina non dovranno far mancare il loro contributo.