Autore: slevin

  • Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Basket: Passaporto falso per Omar Thomas, Avellino nella bufera

    Scoppia il caso Omar Thomas nel basket italiano: il cestista dell’Air Avellino, eletto M.V.P. stagionale, avrebbe ottenuto illegalmente il suo passaporto di comunitario come riporta il sito sloveno Zurnal24 che riprende alcune dichiarazioni del ministero degli Interni sloveno che afferma che non ci sarebbe alcun cittadino di nome Omar Abdul Thomas.

    Subito si è attivato il Presidente della Federbasket Dino Meneghin, che ha chiesto alla procura federale ”di provvedere ad effettuare tutti gli accertamenti possibili” sul passaporto dello stesso Thomas.

    Omar Thomas, 29 anni, e’ in Italia dalla stagione 2006, con una breve parentesi in Francia. In questa stagione ha avuto una media di 18 punti e 6,2 rimbalzi di media a partita. E’ principalmente grazie a lui se Avellino quest’anno e’ arrivata nei quarti in campionato (eliminata da una grande Benetton Treviso) ed in semifinale di Coppa Italia. Il giocatore grazie a questo exploit sportivo è nel mirino di molte squadre italiane ed estere. Ma questa vicende potrebbe rimettere tutto in discussione.

  • Basket, Serie A: Siena schianta Treviso

    Basket, Serie A: Siena schianta Treviso

    In gara 1 della semifinale playoff del campionato italiano di Serie A di basket facile vittoria casalinga per la Montepaschi Siena sulla Benetton Treviso.
    I toscani, campioni d’Italia in carica e favoritissimi nella corsa al titolo anche quest’anno, si sono imposti per 79-58.
    La partita resta equilibrata solo all’inizio del primo quarto, poi sul finire di frazione Siena scappa via (già sul +10, 24-14 il parziale) e non verrà più recuperata dagli avversari. Il secondo periodo è un massacro per i veneti che finiscono sotto di 22 lunghezze prima che Markovic limi leggermente il passivo sul -18 (46-28).
    Siena capisce che può amministrare con tranquillità il grande vantaggio e così ci si affaccia all’ultimo quarto sul 65-43. L’ordinaria amministrazione prosegue nell’ultima frazione di gioco e la Montepaschi si prende agevolmente gara 1. Per Siena ci sono 16 punti di Hairston, mentre Lavrinovic ne mette a referto 12 e McCalebb 11.
    Per Treviso il miglior realizzatore è Gentile con 14 punti.Giovedì è in programma la seconda sfida e la Benetton è chiamata ad un pronto riscatto per non vedere già lo spettro dell’eliminazione.

    Risultati playoff 31 maggio 2011

    Montepaschi Siena-Benetton Treviso 79-58

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    1 MONTEPASCHI SIENA-5 BENETTON TREVISO serie 1-0 Siena

    2 BENNET CANTU-3 ARMANI JEANS MILANO serie 1-0 Cantù

  • Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Analisi della Finale NBA Miami Heat – Dallas Mavericks

    Nella serata americana (le 2 di notte in Italia) prenderà il via la Finalissima NBA che quest’anno metterà di fronte i Miami Heat contro i Dallas Mavericks. Per entrambe si tratta della seconda finale nella storia e caso strano vuole che anche la prima sia stata uno scontro tra queste 2 franchigie. Per capire bene l’atto conclusivo della stagione NBA non può non essere fatto un accenno a ciò che successe 5 anni fa, stagione 2005-2006, con le 2 squadre che diedero vita ad una serie tra le più pazze degli ultimi anni: i Mavs di Nowitzki, con il vantaggio del fattore campo ed avanti per 2 partite a 0 vanno a giocare sul parquet degli avversari. Dominano la gara fino a 7 minuti dalla fine e quando il punto della sicurezza pare messo in cassaforte (ricordiamo che un risultato di 3-0 in una serie di playoff NBA non è mai stato ribaltato nella storia) ecco che si illumina la stella di Dwyane Wade. La guardia degli Heat guida la sua squadra alla clamorosa rimonta da -13 nei 6 minuti finali del quarto periodo e grazie alle sue prodezze evitano la pesante sconfitta mettendo il punto del 2-1. Il KO è una mazzata tremenda per i texani che non si riprenderanno più, perderanno in sequenza sia gara 4 che gara 5 che la sesta in casa soccombendo per 4-2. Miami e Wade entrano di diritto nella leggenda, dalla porta degli “Immortali”, Dallas e Nowitzki entrano invece nella storia in negativo. Una sconfitta che ancora brucia per i Mavs che avranno ora l’occasione giusta (forse l’ultima vedendo l’età media della squadra) per vendicarsi. Il bello dello sport è anche questo, di dare, presto o tardi, una seconda chance a chi butta al vento la prima occasione.

    Nella nostra analisi non possiamo non accennare ai risultati dell stagione regolare: ebbene, i Mavericks guidano gli scontri diretti per 2-0 (106-96 in Texas, 98-96 all’American Airlines di Miami). Il problema per Nowitzki e compagni è che le vittorie ottenute contro i rivali sono arrivate ad inizio anno, si era ancora nel 2010, e Miami non era certo la squadra che è ora: la franchigia viveva ancora un momento particolare dovuto ai grandi cambiamenti effettuati nel mercato estivo quando vennero riconfermati solo 5 giocatori innestandone 10 nuovi. Tra questi i colpi furono quelli di LeBron James, miglior giocatore della Lega, arrivato da Cleveland, e Chris Bosh, una delle più talentuose ali grandi della NBA, che si trasferì in Florida dai Toronto Raptors di Andrea Bargnani. Entrambi sbarcarono a South Beach a parametro zero grazie alla free agency, subito dopo il rinnovo di Dwyane Wade, stella e leader tecnico ed emotivo della squadra. Un terzetto da sogno che ogni coach desidererebbe allenare ma che nei primi tempi ha vissuto momenti critici: 3 campionissimi hanno bisogno di un naturale periodo di tempo per amalgamarsi e fu proprio in questo periodo che Dallas ne approfittò. La storia adesso è molto cambiata perchè gli Heat sono una squadra fortissima, come dimostrano i risultati ottenuti nell’ultima parte di regular season e fino a questo momento nei playoff.

    E proprio esaminando il percorso della post season può facilmente concludersi che sono arrivate all’appuntamento più importante le 2 squadre migliori: i Mavericks hanno eliminato i Portland Trail Blazers nel primo turno per 4-2, i campioni in carica dei Los Angeles Lakers nel secondo (incredibile quanto meritato sweep per 4-0) nelle semifinali di Confernce, mentre in Finale di Conference a cadere sotto i colpi di Nowitzki sono stati i giovani Thunder di Kevin Durant (4-1 il risultato finale). Gli Heat hanno invece ottenuto tre 4-1 in sequenza: prima contro Philadelphia, poi contro i favoriti alla Finale NBA, ovvero i Boston Celtics ed infine contro la formazione con il miglior record della Lega nella stagione regolare, ovvero i Chicago Bulls. Esaminando questi 2 percorsi la prima cosa che salta all’occhio è il record identico con 12 vittorie e 3 sconfitte. Tuttavia le differenze risiedono nelle sfide casalinghe ed in quelle in trasferta: Miami ha mantenuto inviolato il proprio parquet (8-0), Dallas invece ha perso una partita (7-1), ma va nettamente meglio in trasferta (5 vittorie a fronte di 2 sconfitte), mentre Wade e compagni lontani dalla città hanno avuto un andamento più difficile del previsto (4 successi e 3 KO). Proprio questa potrebbe essere la chiave della serie, la capacità dei Mavs di vincere anche sul campo dell’avversario, mentre il team della Florida non ha dato impressione di essere così continuo in trasferta.

    Se ci ricolleghiamo al 2006, scorrendo i roster si può notare come sia una squadra che l’altra hanno subito profondi cambiamenti nel corso di questi 5 anni: i superstiti sono solo 4, 2 per franchigia, Nowitzki e Terry per Dallas, Wade ed Haslem per Miami. C’era anche Erick Dampier nel 2006 ma a parti invertite visto che era il centro titlare dei texani, mentre ora ricopre il ruolo di sostituto a Miami. Anche gli allenatori sono cambiati. Le squadre quindi si sono evolute, ma hanno agito in 2 direzioni differenti: i Mavericks hanno sempre cercato di costruire un team attorno al leader Dirk Nowitzki aggiungendo giocatori complementari al tedesco, gli Heat invece hanno guardato in tutt’altra direzione, smembrando la squadra lo scorso anno per formare un trio di giocatori super (subito denominato dalla stampa specializzata “The Big Three”) che si suddivide i tiri e le responsabilità in partita.

    Un rapido sguardo anche alle caratteristiche delle 2 squadre: i Mavericks sono i migliori della Lega per efficacia offensiva (110 punti ogni 100 possessi nelle 15 gare della post season), gli Heat sono al contrario il massimo dell’efficacia difensiva (concedono appena 98 punti ogni 100 possessi). In comune hanno però 2 cose: partenze lente con straordinari recuperi ed altissima efficacia nelle “clutch-situations”, cioè nella fasi decisive che si verificano negli ultimi 5 minuti dell’ultimo quarto o negli eventuali supplementari.
    Dallas partirà sicuramente con un quintetto formato da Jason Kidd in regia, Stevenson nel ruolo di guardia, Marion in ala piccola, Nowitzki ala grande e Tyson Chandler come centro. Dalla panchina pronti a subentrare il pericolosissimo Jason Terry, Barea, Stojakovic ed infine Haywood come cambio per i lunghi. Miami si schiererà invece con Bibby o Chalmers come playmaker, Wade sarà la guardia tiratrice, Lebron James in ala piccola, Bosh ala grande e Illgauskas come centro. Pronti a dare il loro contributo dalla panchina ci saranno in primis Haslem, poi Mike Miller, Joel Anthony ed Eddie House (uno che di esperienza e di finali NBA ne sa qualcosa).
    La serie si giocherà principalmente su queste chiavi tattiche: prevarrà l’attacco e la straordinaria circolazione di palla dei Mavericks, oppure la gran difesa ed il velenosissimo contropiede degli Heat?
    Se Jason Kidd continuerà a guidare la squadra come ha fatto finora (a dispetto dei suoi 38 anni) e Nowitzki saprà approfittare degli errori avversari allora i texani potrebbero avere più di una possibilità di ribaltare il pronostico che li vede in partenza sfavoriti. Certamente la marcatura sul tedesco sarà arcigna da parte di Miami che può alternare 3 grandi nomi su di lui: Bosh in prima battuta, Haslem ed anche Anthony. Il raddoppio sul nativo di Wurzburg (con cifre nella postseason da M.V.P.: 28,4 punti di media a partita contro i 23 della regular season, 130 tiri liberi a segno sui 140 tirati ed il nuovo record di 24/24 in gara 1 contro Oklahoma City, 7,5 rimbalzi di media a gara contro i 7 della stagione regolare e una percentuale nel tiro da 3 superiore al 50%) potrebbe innescare l’altra arma dei Mavs ovvero il tiro da oltre l’arco che ha degli interpreti eccezionali in Terry, lo stesso Kidd, Stevenson, Barea, Marion e lo specialista Stojakovic (ne sanno qualcosa i Lakers che in gara 4 della semifinale di Conference vennero distrutti dal tiro da fuori di Terry e Stojakovic che fissarono 4 record validi per la post season).
    Miami dovrà cercare invece di fare leva sulla freschezza fisica e cercare di indirizzare il match sui canoni più consoni ai suoi giocatori. Potrebbe creare qualche problema contrastare il duo di lunghi avversari Nowitzki-Chandler, con l’ex Hornets autore di una stagione strepitosa. Inoltre (sembra strano fare un’affermazione del genere ma i numeri dicono più di qualsiasi altra cosa) la coppia James-Wade dovrà fare attenzione alla marcatura di Stevenson: Wade, nelle 2 partite di regular season, ha preso appena 3 tiri nei 30 minuti in cui Stevenson è stato in campo su di lui, e James ha un modestissimo 1 su 9 al tiro nella stessa situazione. Potrrebbe essere proprio l’ex Wizards (che con James ha un conto aperto per via di alcune polemiche avvenute dopo le sfide tra Cavs e Washington negli anni passati) uno degli agenti speciali “sguinzagliati” da coach Carlisle sulle tracce dei 2 fenomeni rossoneri.

    Per finire, il pronostico pende nettamente dalla parte dei Miami Heat, ma se i Dallas Mavericks riuscissero nell’impresa di espugnare solo una volta il parquet avversario, allora le cose potrebbero cambiare radicalmente. Negli ultimi anni l’unica squadra a ribaltare il fattore campo è stata proprio Miami edizione 2006, dato che in quelle Finals i Mavs avevano 4 gare casalinghe, poi solo vittorie di squadre che avevano il vantaggio del campo (San Antonio 2007, Boston 2008, Lakers 2009 e 2010). Anche per questo aspetto sarebbe dolcissima una rivincita dei “Mandriani” texani. Quello che ci auguriamo è che sia una Finale degna di tale nome!

  • Basket, Serie A: Cantù stende Milano

    Basket, Serie A: Cantù stende Milano

    In gara 1 delle semifinali playoff del campionato italiano di Serie A di basket la Bennet Cantù spazza via l’Armani Jeans Milano di Dan Peterson e si porta in vantaggio per 1-0 nella serie.
    Continua la marcia inarrestabile per la Bennet in questi playoff che al momento la vede come unica squadra imbattuta (nel primo turno secco 3-0 su Varese), successo meritato anche ieri sera con una gara sempre in controllo nonostante i ripetuti tentativi degli ospiti di portarsi sempre a ridosso della squadra allenata da coach Trinchieri.
    Subito ritmo sostenuto per Cantù nel primo quarto, chiuso sul +11, ma l’Armani Jeans nel secondo periodo riesce ad andare al riposo sotto di sole 5 lunghezze (34-29).
    Nella ripresa i padroni di casa spingono sull’acceleratore ed arrivano anche al massimo vantaggio di 13 punti, ma nell’ultima frazione Milano rientra in partita portandosi sul -3 (45-42) prima che uno straordinario Green la rispedisca indietro, aiutato dai soliti Mazzarino e Micov. Termina 62-48 ed i tifosi sugli spalti fanno già festa.
    Proprio Mazzarino è il top scorer del match con 16 punti, per Green invece 10 punti ma di capitale importanza quelli messi a segno nel finale. Milano ha in Hawkins e Greer gli unici 2 giocatori in grado di impensierire Cantù (12 punti a testa per la coppia biancorossa), ma non sono sufficienti per portare a casa il successo. Si replica mercoledì sempre a Cantù, all’Armani Jeans serve una vittoria per ribaltare il fattore campo in proprio favore.

    Risultati playoff 30 maggio 2011

    Bennet Cantù-Armani Jeans Milano 62-48

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    1 MONTEPASCHI SIENA-5 BENETTON TREVISO serie 0-0

    2 BENNET CANTU-3 ARMANI JEANS MILANO serie 1-0 Cantù

  • NBA: Scottie Pippen incorona LeBron James

    NBA: Scottie Pippen incorona LeBron James

    Faranno molto discutere le ultime dichiarazioni di Scottie Pippen, ex stella NBA dei Chicago Bulls di Michael Jordan e Phil Jackson che assieme vinsero 6 titoli.
    Queste le dichiarazioni rilasciate da Pippen subito dopo la finale di Eastern Conference tra i Bulls e gli Heat, parole che incoronano LeBron James, star di Miami che ha trascinato la sua squadra alla finale NBA contro i Dallas Mavericks:

    • Probabilmente Jordan è il più grande cannoniere di sempre ma penso che LeBron diventerà il miglior giocatore ogni epoca perchè abbina potenza fisica, capacità di segnare in ogni modo e abilità nel coinvolgere i compagni. James è completo, è un giocatore dominante in attacco ma anche in difesa. E’ un grande passatore, tira bene da fuori e sa creare grandi giocate in contropiede. E’ immarcabile. James potrebbe diventare veramente il miglior giocatore dell’intera storia di questo gioco”.

    Pippen ha così definitivamente incoronato Lebron James, le sue dichiarazioni hanno già suscitato qualche commento da parte degli addetti ai lavori ma la cosa più interessante (se avverrà) sarà ascoltare la replica del suo ex compagno, Michael Jordan, nei prossimi giorni.

  • NHL, playoff: Il programma della finale che assegnerà la Stanley Cup

    NHL, playoff: Il programma della finale che assegnerà la Stanley Cup

    Questo il programma completo dei playoff NHL con le date e gli orari della finalissima che assegnerà la Stanley Cup. Ricordiamo che le serie dei playoff sono giocate al meglio delle 7 partite.

    1-Vancouver Canucks vs 3-Boston Bruins:

    gara 1: Vancouver Canucks-Boston Bruins mercoledì 1 giugno a Vancouver, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 2: Vancouver Canucks-Boston Bruins sabato 4 giugno a Vancouver, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 3: Boston Bruins-Vancouver Canucks lunedì 6 giugno a Boston, ore 8 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Boston Bruins-Vancouver Canucks mercoledì 8 giugno a Boston, ore 8.00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 5: Vancouver Canucks-Boston Bruins venerdì 10 giugno a Vancouver, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 6: Boston Bruins-Vancouver Canucks lunedì 13 giugno a Boston, ore 8.00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 7: Vancouver Canucks-Boston Bruins mercoledì 15 giugno a Vancouver, ore 8.00 p.m. (ore 2.00 in Italia)

    * se necessaria

  • NHL, playoff: Boston batte Tampa Bay e va in finale contro Vancouver

    NHL, playoff: Boston batte Tampa Bay e va in finale contro Vancouver

    Saranno i Boston Bruins ad affrontare nella finale NHL i Vancouver Canucks: la squadra del Massachusetts ha battuto nella decisiva gara 7 i Tampa Bay Lightning per 1-0 grazie alla rete a 7 minuti e mezzo dal termine del match di Nathan Horton che chiude la serie sul punteggio di 4 gare a 3 per i Bruins.
    Boston va a giocarsi il prestigioso trofeo, la Stanley Cup, 21 anni dopo l’ultima volta.
    L’anno scorso nella finale NHL trionfò Chicago contro Philadelphia, vedremo ora chi succederà ai Blackhawks. Gara 1 è in programma mercoledì 1 giugno alla Rogers Arena di Vancouver che come squadra con il maggior numero di punti conquistati in regular season avrà il vantaggio del fattore campo. Proprio i canadesi partono con i favori del pronostico ma in una finalissima è ormai chiaro che tutto può succedere ed i Bruins si giocheranno al meglio le loro possibilità.

    Playoff NHL 27 maggio 2012

    Boston Bruins-Tampa Bay Lightning 1-0

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Boston Bruins (3)-Tampa Bay Lightning (5) serie 4-3 (Bruins qualifcati)

    WESTERN CONFERENCE:

    Vancouver Canucks (1)-San Josè Sharks (2) serie 4-1 Canucks (Canucks qualificati)

  • NBA, playoff: Il programma delle Finals 2011

    NBA, playoff: Il programma delle Finals 2011

    Questo il programma completo dei playoff NBA con le date e gli orari della serie valida per le Finals NBA 2011. Ricordiamo che le serie sono giocate al meglio delle 7 partite.

    2-Miami Heat vs 3-Dallas Mavericks:

    gara 1: Miami Heat-Dallas Mavericks martedì 31 maggio a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    gara 2: Miami Heat-Dallas Mavericks giovedì 2 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.30 in Italia)
    gara 3: Dallas Mavericks-Miami Heat domenica 5 giugno a Dallas, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    gara 4: Dallas Mavericks-Miami Heat martedì 7 giugno a Dallas, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 5: Miami Heat-Dallas Mavericks giovedì 9 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)
    *gara 6: Dallas Mavericks-Miami Heat domenica 12 giugno a Dallas, ore 8:00 p.m. (ore 2.00 in Italia)
    *gara 7: Miami Heat-Dallas Mavericks martedì 14 giugno a Miami, ore 9:00 p.m. (ore 3.00 in Italia)

    *se necessaria

  • NBA, playoff: La sfida delle Finals 2011

    NBA, playoff: La sfida delle Finals 2011

    Saranno i Miami Heat ed i Dallas Mavericks (in una riedizione delle finali del 2006 dove trionfò Miami) a giocarsi il titolo NBA per la stagione 2010/2011. La serie come al solito è giocata al meglio delle 7 gare, il vantaggio campo, rispetto alla sfida di 5 anni fa che era appannagio di Dallas, ora invece premia gli Heat che avranno a disposizione 4 sfide su 7 da giocare sul proprio parquet.

    Finals NBA 2010/2011

    2-Miami Heat vs 3-Dallas Mavericks

    *Il numero indica la posizione nella Conference di appartenenza.

    Nei prossimi giorni pubblicheremo l’analisi della sfida.

  • NBA, playoff: Miami passa a Chicago, sarà finale contro Dallas

    NBA, playoff: Miami passa a Chicago, sarà finale contro Dallas

    Saranno i Miami Heat del fantastico trio LeBron james, Dwyane Wade e Chris Bosh a giocarsi le finali NBA contro i Dallas Mavericks (che hanno ottenuto ieri il pass in gara 5 contro i Thunder): battuti i Bulls dell’M.V.P. stagionale Derrick Rose, la squadra dell’Illinois si è arresa per 4-1 nella serie di finale di Eastern Conference perdendo 4 partite consecutive dopo l’iniziale vittoria.

    Una grande vittoria quella degli Heat, ottenuta con talento, voglia e tanta determinazione che ha portato ad un super recupero negli ultimi 4 minuti di gioco quando la situazione sembrava praticamente disperata ed irrecuperabile. Nella serie Chicago avrebbe meritato qualcosa di più, il 4-1 definitivo è un pò bugiardo ma spiega nel migliore dei modi come partita dopo partita Miami abbia trovato un’ottima chimica di squadra che aggiunta al talento dei suoi “Big Three” l’ha portata al risultato per cui era stata costruita, ovvero le Finals NBA. E non stiamo parlando di un intesa di gioco raggiunta nel corso dei playoff ma già a circa metà regular season la squadra di coach Spoelstra aveva dato dimostrazione delle sue potenzialità dopo un inizio stagione difficile che l’aveva portata, nonostante il talento dei suoi 3 giocatori di punta, anche ad un record negativo. Poi il gruppo si è cementato, e da lì la squadra è diventata quasi uno schiaccia-sassi con vittorie in serie, il terzo posto assoluto nella stagione regolare e la bellissima cavalcata playoff fino alle finali raggiunte con un record di 12 vittorie a fronte di sole 3 sconfitte (il capolavoro resta la vittoria nella serie su Boston spazzata via per 4-1, con i vicecampioni NBA messi veramente alle corde).

    Ma veniamo al match: Chicago vuole fare la partita e resta per tutto il match sempre davanti.
    Infatti il primo tempo si chiude sul +7 per i “Tori” (45-38). Bogans ed i liberi di Boozer portano i Bulls anche sul +13 a metà terzo quarto, vantaggio che viene mantenuto fino a 4 minuti dalla fine: la furiosa rimonta degli Heat arriva nel momento in cui Brewer porta avanti Chicago di 12 punti con una tripla, il mega parziale dei rossoneri della Florida dice 18-3, con Wade e James decisivi. La guardia infatti infila un fondamentale gioco da 4 punti che riporta a -3 (76-79) i suoi compagni, l’ala ex Cavaliers prima impatta il match, poi segna il canestro del sorpasso con il provvisorio 81-79. Rose nell’azione seguente sbaglia un tiro libero (81-80), Bosh segna i suoi (83-80). Chicago va per il pareggio nell’ultima azione della partita ma Rose si trova davanti il muro LeBron James ed il tiro arriva sbilenco al canestro. La partita termina ed a Miami può iniziare la festa.
    Rose è il top scorer dei padroni di casa con 25 punti (ma ottenuti con 29 tentativi dal campo, merito della difesa arcigna di un James decisivo su entrambi i lati del campo), Deng ne aggiunge 18, male Boozer (5 punti) che si farà ricordare più per le sue entrate scomposte tendenti a provocare danni che per le prestazioni sul parquet. Per gli ospiti ci sono 28 punti, 11 rimbalzi, 6 assist, 3 recuperi e 2 stoppate per James, Wade si ferma a quota 21 e Bosh mette la doppia doppia da 20 punti e 10 rimbalzi: sono loro 3 a firmare ben 69 degli 83 punti totali, segno che ormai la squadra gira sulle prodezze di questi 3 talenti.
    Miami diventa campione della Eastern Conference e si giocherà (da martedi 31 maggio, con il vantaggio del fattore campo) il titolo di campione NBA contro i Dallas Mavericks in una riedizione delle Finals del 2006 dove i Mavs di Nowitzki vennero beffati da un assurdo ed irreale Dwyane Wade.

    Playoff NBA 26 maggio 2011

    Chicago Bulls-Miami Heat 80-83
    Chi Rose 25 Deng 18, Brewer 10
    Mia James 28, Wade 21, Bosh 20

    LE SERIE DEI PLAYOFF

    EASTERN CONFERENCE:

    Chicago Bulls (1)-Miami Heat (2) serie 1-4 Heat (Heat qualificati)

    WESTERN CONFERENCE:

    Dallas Mavericks (3)-Oklahoma City Thunder (4) serie 4-1 Mavericks (Mavericks qualificati)