Autore: Salvatore Stella

  • Bayern Monaco – Real Madrid apre le semifinali di Champions

    Bayern Monaco – Real Madrid apre le semifinali di Champions

    Ritorna la Champions League! Stasera alle 20:45, andrà in scena l’andata della prima semifinale che vedrà opposti Bayern Monaco e Real Madrid. La competizione entra nel vivo. Stasera “Bayern Arena” da tutto esaurito; il Bayern Monaco vuole alimentare le speranze di un successo finale, nonostante per i bookmakers non sia la prima favorita alla conquista del titolo. Baveresi reduci dal pareggio casalingo contro il Mainz, pareggio che ha dato definitivamente addio ai sogni Bundesliga, oramai nelle mani del Borussia Dortmund. Al contrario, il Real Madrid, conduce la Liga con un vantaggio di 4 punti a 6 giornate dalla conclusione, sui rivali del Barcellona.

    Heynckes, per l’occasione, adotta un modulo offensivo, schierando il consueto 4-2-3-1, con tre mezze punte a supporto di un centravanti boa. L’idea è quella di mettere subito in difficoltà il Real Madrid, aggredendolo nella propria trequarti. Confermata la difesa a quattro con Lahm Alaba sugli esterni; al centro recupera J. Boateng che affiancherà Badstuber. In avanti tridente delle meraviglie RiberyRobbenMuller i quali agiranno a ridosso dell’unica punta Gomez, pronto a tramutare in goal ogni occasione offensiva.

    Bayern Arena © ODD ANDERSEN/AFP/Getty Images

    Anche Mourinho si affida al 4-3-1-2, lasciando spazio alla  fantasia e all’estro dei suoi giocatori. Mossa a sorpresa quella dell’allenatore portoghese, che di fatto rinuncia ad una punta di ruolo, inserendo un trequartista in più. In difesa giocherà ancora Sergio Ramos come centrale. A centrocampo, solita coppia di mediani Xabi Alonso Kedira, i quali fungeranno da vero e proprio motore del centrocampo madrileno. In attacco Higuain sarà supportato da tre trequartisti Di MariaKakà e C. Ronaldo, quest’ultimo a caccia della disperata rincorsa a titolo di capocannoniere del torneo.

    Sarà sicuramente una grande sfida. Si gioca sul doppio confronto andata e ritorno, quindi Bayern Monaco Real Madrid sarà sicuramente un match tirato con pochissimi spazi. Fondamentale per i padroni di casa non subire goal, mentre in caso di goal delle Merengues, la strada verso la finale sarebbe vistualmente spianata, salvo passi falsi nella gara di ritorno.

    Le probabili formazioni

    BAYERN MONACO (4-2-3-1): Neuer; Lahm, J. Boateng, Badstuber, Alaba; Kroos, Luiz Gustavo; Robben, Muller, Ribery; Mario Gomez. A disp: Butt, Contento, Rafinha, Schweinsteiger, Tymoschuk, Petersen, Olic. Allenatore: Heynckes

    REAL MADRID (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Sergio Ramos, Pepe, Marcelo; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Kakà, Cristiano Ronaldo; Benzema. A disp: Adan, Raul Albiol, Fabio Coentrao, Sahin, Callejon, Ozil, Higuain. Allenatore: Mourinho

  • Atalanta intitola curva sud a Piermario Morosini

    Atalanta intitola curva sud a Piermario Morosini

    La tragedia Morosini  ha scosso tutto il panorama calcistico italiano e quello internazionale. Dopo il ritiro della maglia  n°25 da parte del Vicenza e del Livorno, un altro bellissimo gesto arriva da Bergamo, da parte dell’ Atalanta, che intitola la Curva Sud dello Stadio Atleti Azzurri allo sfortunato calciatore.

    La decisione è stata presa dal Consiglio comunale del capoluogo lombardo, di fatto, all’unanimità ha approvato la proposta di intitolazione del settore “curva sud” dello stadio Atleti Azzurri al calciatore bergamasco. Un’altra decisione simile venne presa nel 1997, quando i tifosi bergamaschi e la società decisero di intitolare la curva Nord a Federico Pisani, giovane promessa atalantina, scomparso in un incidente stradale. A differenza del capitolo Morosini, l’intitolazione della Curva NordPisani“, non è mai stata resa ufficiale dal Consiglio comunale di Bergamo.

    Stadio Atleti Azzurri, "Curva Sud", © Marco Luzzani Getty Images Sport
    Morosini nacque a Bergamo. E’ li che mosse i suoi primi passi calcistici. Il popolo bergamasco lo ricorda con grande dolore. Era un ragazzo umile e generoso, spiega la gente, nonostante fosse un calciatore affermato, ha sempre mantenuto la sua umanità. Non giocava per il denaro, per lui il calcio era una ragione di vita, una passione che rincorreva fin da quando era bambino. Dopo la scomparsa della madre e successivamente del padre, Piermario continuò a lottare, rifugiando il suo dolore sul prato verde. Di certo Morosini non ha avuto una vita facile e fortunata, ma il suo modo di giocare rispecchiava quello che era nella vita. Mediano, grinta e polmoni, un guerriero che metteva le sue caratteristiche al servizio della squadra. I compagni lo ricordano con le lacrime agli occhi, spiegando che, nonostante Piermario avesse sul viso i segni di una vita devastante, non  ha mai negato un sorriso nello spogliatoio, amava stare in compagnia e la sua scomparsa  addolora tutti nel profondo, perchè ci lascia un grande uomo non un semplice calciatore.

  • E’ morto Carlo Petrini denunciò il doping nel calcio “Nel fango del dio pallone”

    E’ morto Carlo Petrini denunciò il doping nel calcio “Nel fango del dio pallone”

    Ancora una morte nel mondo del calcio. Dopo una lunga malattia, è morto Carlo Petrini, ex giocatore della Roma di Liedholm. Aveva 64 anni. Stamane il suo cuore ha smesso di battere nell’ ospedale di Lucca dove era da tempo ricoverato.

    Cresciuto nelle giovanili del Genoa, vestì anche la maglia del Milan nel 1968-1969, con cui vinse una Coppa dei Campioni nel 1968-1969, e del Torino (’69 a ’71), con cui vinse la Coppa Italia 1970-1971. Successivamente vestì le maglie di Catanzaro, Ternana, Roma, Verona, Cesena e Bologna. Ma la carriera di Carlo Petrini fu contornata e macchiata nel 1980, quando fu coinvolto nel capitolo “calcioscommesse“. Fu squalificato per 3 anni e 6mesi, squalifica revocata  dopo la vittoria del mondiale del 1982 da parte dell’ Italia.

    Carlo Petrini
    Abbandonato il calcio, si dedicò agli affari, gestendo una propria attività finanziaria, ma anche qui venne indagato per via di intrecci strani e poco chiari, che lo portarono al fallimento. Di li a poco si trasferì in Francia, per sfuggire ai suoi creditori. La vita di Carlo Petrini – Nel fango del Dio Pallonevenne segnata anche dalla scomparsa prematura del figlio Diego a causa di una grave malattia, figlio con cui aveva chiuso i rapporti 6 anni prima.

    Nel 1998 ritornò in Italia e nel 2000 scrisse il suo primo libro libro intitoltato “Nel fango del dio pallone. Libro con cui Carlo Petrini raccontò in prima persona le realtà del calcio degli anni ’60 e ’70. Fu lui a denunciare apertamente l’uso del doping in quegli anni. Petrini scrisse di esservi ricorso più volte anche grazie alla la complicità dei medici sportivi. Ma è l’intero sistema del calcio di quegli anni che nel libro viene messo sotto accusa:  doping, partite truccate (con coinvolgimento di calciatori e società), pagamenti in nero, insomma una vera e propria “mafia calcistica”. In seguito Petrini pubblicò un altro libro dal titolo “Il calciatore suicidato”, dove indagò in prima persona sulla misteriosa morte di Donato Bergamini, calciatore del Cosenza, ritrovato morto nel 1989 sulla Statale 106, presso Roseto Capo Spulico.

    Sono tanti i ricordi che ci ha lasciato Carlo Petrini, uomo che pur commettendo gravi errori nella sua vita, aveva “ripulito” la sua immagine, denunciando il marcio nel mondo del calcio di quegli anni.

  • Morosini, Vicenza e Livorno ritirano la maglia numero 25

    Morosini, Vicenza e Livorno ritirano la maglia numero 25

    Dopo il tragico episodio di sabato pomeriggio, tutto il mondo del calcio si è stretto attorno a Piermario Morosini, per ricordare lo sfortunato calciatore, scomparso durante Pescara-Livorno.

    Tanti i messaggi di cordoglio per lui. Cordogli espressi pubblicamente o mediante i social network, da Facebook a Twitter, il mondo della rete piange Piermario. Tanti amici, colleghi, tifosi, hanno voluto rendere omaggio allo sfortunato giocatore, ma tutti con unico pensiero: Piermario era un guerriero sia in campo che nella vita”! 

    Moro“, come lo chiamavano affettuasamente i tifosi, era un calciatore di proprietà dell’Udinese, ma negli ultimi anni giocò in prestito prima a Vicenza, 2007-2009, poi ritornò a Udine, poi si trasferì nuovamente a Vicenza fino allo scorso settembre quando l’ Udinese decise di tenerlo, per poi girarlo in prestito al Livorno nell’ultima sessione di mercato di Gennaio.

    Piermario Morosini © Dino Panato/Getty Images

    Piermario era già entrato nel cuore dei tifosi livornesi, grazie alla sua grinta e alla sua voglia di non mollare mai. Non a caso, fin da ieri, centinaia di ultras si sono recati in pellegrinaggio dinanzi allo stadio Picchi, per ricordare il loro sfortunato campione. Tifosi Livornesi, che in vista della partita di sabato tra Livorno e Cittadella indosseranno tutti la maglia n°25, per rendere omaggio a Piermario. Gli stessi ultras hanno chiesto al loro presidente Spinelli e alla società Livorno, di intitolare un settore dello stadio a Morosini, gesto di grande importanza, che fa capire l’amore dei tifosi verso questo sfortunato ragazzo.

    Intanto il Vicenza ha reso noto, tramite un comunicato ufficiale, che ritirerà definitivamente la maglia n° 25, maglia indossata dal “Moro” durante l’eperienza veneta. La società ha commentato dicendo che questo è solo un gesto di rispetto per consegnare per sempre alla memoria del Vicenza e del panorama calcistico, la figura dell’amato e sfortunato atleta.

    Anche il Livorno di Aldo Spinelli adotterà la stessa iniziativa della società vicentina. La maglia n° 25 campeggerà per sempre sulle spalle del “Moro” anche da lassù!

  • Il Bayern frena in casa, il Borussia Dortmund ipoteca la Bundesliga

    Il Bayern frena in casa, il Borussia Dortmund ipoteca la Bundesliga

    Campionato avvincente sull’asse Borussia Dortmund – Bayern Monaco, ma la Bundesliga ha oramai il suo potenziale vincitore. Dopo il passo falso interno dei Bavaresi, 0-0 contro il Mainz, i gialloneri volano a +8 sugli inseguitori, ipotecando così la vittoria finale a sole tre giornate dalla conclusione del torneo.

    Il Borussia Dortmund, supera, se pur con grande difficoltà, l’ostacolo Schalke nel “Revierderby” della quartultima giornata della Bundesliga. Gialloneri brillanti fin da subito, vicini al goal dopo appena 30 secondi. Ma è lo Schalke a passare in vantaggio. Farfan riceve palla al limite dell’area, controllo in corsa e destro ad incrociare, detrminate la deviazione di Kagawa, che spiazza il proprio portiere, portando così il risultato sull’1-0 in favore dei padroni di casa! La risposta ospite non si fa attendere, Piszczek trova il jolly della “domenica” (seppur si giochi di sabato), calciando dalla media distanza; sinistro in controbalzo e palla nel sacco, per il pareggio dei gialloneri! Il primo tempo va così in archivio. La ripresa vede le due formazioni affrontarsi a viso aperto. Parte meglio lo Schalke, ma è ancora il Borussia a passare. Sugli sviluppi di un calcio d’angolo, Kehl si avventa sulla sfera siglando così il 2-1 ospite al minuto 63′. Il finale di gara è ad altissima tensione. I gialloneri soffrono, ma riescono comunque a portare a casa il risultato, ipotecando così il successo finale nel torneo.

    Schalke – Borussia Dortmund © PATRIK STOLLARZ/AFP/Getty Images

    Nell’altro big match, il Bayern Monaco non va oltre lo 0-0 in casa contro il Mainz, consegnando di fatto il titolo ai rivali gialloneri. Baveresi in campo dopo la vittoria dei gialloneri,  virtualmente a +9 dopo il successo in trasferta per 2-1 contro lo Schalke. Robben e compagni appaiono fin da subito stanchi, demotivati e privi di quella carica agonista, fondamentale per questo finale di stagione. Praticamente nulle le occasioni nella prima frazione di gioco. Bayern lento e macchinoso, Mainz guardingo e bel allacciato in difesa. Nella ripresa il ct Heynckes prova il tutto per tutto affidandosi all’artiglieria pesante. Dentro, Gomez, Ribery e Kroos, ma la musica non cambia. Il Bayern scivola a -8 dalla capolista, chiudendo di fatto la Bundesliga e catapultandosi già al doppio confronto di Champions League contro il Real Madrid. Grande merito al Borussia Dortmund e Bayern Monaco, le quali hanno dato vita ad una Bundesliga intensa e avvincente.

    Risultati della 31^ giornata della Bundesliga:

    Amburgo-Hannover 1-0
    Leverkusen-Hertha Berlino 3-3
    Kaiserslautern-Norimberga 0-2
    Schalke 04-Dortmund 1-2
    Wolfsburg-Augsburg 1-2
    Bayern Monaco-Mainz 0-0

     

  • Liga al cardiopalma, Real Madrid e Barcellona vincono in rimonta

    Liga al cardiopalma, Real Madrid e Barcellona vincono in rimonta

    L’esito finale di questa Liga rimane ancora incerto e instabile. Vincono ancora Real Madrid e Barcellona, superando rispettivamente Sporting Gijon e Levante, seppur con grandissime difficoltà.

    Il Real Madrid, in scena al Santiago Bernabeu, supera per 3-1 lo Sporting Gijon in una gara ricca di emozioni. Match aperto dal minuto di silenzio in ricordo di Piermario Morosini, scomparso tragicamente ieri in occasione del match di Serie B tra Pescara e Livorno. Passiamo alla gara. Partono forte i padroni di casa, aggressivi fin dalle prime battute. Ci provano Higuain e Ronaldo, ma le loro conclusioni terminano abbondantemente a lato. Poi è il turno di Di Maria, ma il suo sinistro è facile preda del portiere avversario. Ma al 30′ c’è il primo colpo di scena della gara. Al primo affondo, lo Sporting Gijon si procura un calcio di rigore, che De Las Cuevas trasforma in maniera impeccabile, 1-0 ospite! Mourinho suda freddo, ma il Real si riversa immediatamente in avanti trovando il punto del pari con Higuain, su preciso colpo di testa al minuto 38′. Il Bernabeu riprende coraggio, il Real preme, ma la prima frazione di gioco termina 1-1.

    La ripresa vede uno Sporting Gijon sulla difensiva, pronto a sfruttare eventuali spazi per ripartire in contropiede. Ma al minuto 74′,  su perfetto assist di Di Maria, C. Ronaldo sigla il 41° centro nella Liga con un perfetto colpo di testa, 2-1 Real!  Nel finale gli ospiti rimangono in 10 e Benzema all’82’ sigla il punto del 3-1 sigillando così la gara. 107 i goal delle Merengues in questa Liga, eguagliato il record della stagione 89/90.

    Levante – Barcellona © David Ramos Getty Images Sport

    Vince in rimonta anche il Barcellona, impegnato nella difficile trasferta di Levante. Blaugrana con il lutto al braccio in ricordo di Piermario Morosini. Joseph Guardiola, costretto a vincere per tenere viva questa Liga, punta tutto sul momento di straordinaria forma di Lionel Messi. Padroni di casa subito pericolosi in più di una circostanza, ma prima Puyol e poi Valdez sventano la minaccia. Blaugrana al piccolo trotto, atteggiamento che costa ai catalani il goal del vantaggio del Levante su calcio di rigore, trasformato perfettamante da Barkero (penalty concesso per fallo di mano di Busquets). La ripresa vede i Blaugrana rigettarsi nella metà campo avversaria. E’ il solito Messi a salire in cattedra, prima sfruttando alla perfezione un assist di Sanchez, per il goal del pareggio, poi trasformando un calcio di rigore (dubbio), concesso dall’arbitro per un fallo su Botelho. 41° centro nella Liga anche per lui. Il finale serve agli uomini di Guardiola per congelare il risultato e rimanere ancora aggrappati a questa Liga.

  • Calcioscommesse, il verbale di Gervasoni

    Calcioscommesse, il verbale di Gervasoni

    Il capitolo calcioscomesse entra nel vivo. Sono tante le novità e indiscrezioni venute a galla in questi ultimi giorni. Trema anche la Serie A,  in quanto,secondo alcune fonti, sono diverse le squadre coinvolte nella “manfrina”, ultima nell’ordine, il Siena e il suo presidente Mezzaroma, anch’egli citato da Gervasoni.

    Nell’ interrogatorio di Gervasoni appunto, avvenuto lo scorso 12 Marzo, ma reso noto tramite verbale solo in questi giorni, sono molte le gare sotto esame tra cui, Lazio-Genoa, Lecce -Lazio, Chievo-Udinese,  Abinoleffe-Padova, Modena-Siena e Verona-Bari. Alcune sue dichiarazioni hanno dell’incredibile e aprirebbero questo capitolo a nuovi scenari. La partita dall’enorme scandalo pare esser proprio la prima, Lazio-Genoa.

     Il primo calciatore nominato a riguardo, è Stefano Mauri, attualmente in forza alla Lazio. Gervasoni parla di un accordo di combine tra Mauri e alcuni suoi emissari tra cui Cassano e Zemperini, accordo sulla base di un “over- primo tempo”, che vedrebbero coinvolto anche Omar Milanetto, all’epoca in forza al Genoa. Secondo le parole di Gervasoni, Mauri e gli emissari della potenziale combine, si incontrarono a Formello per decidere il da farsi. L’accordo era chiaro, over al primo tempo e poi le due squadre si sarebbero giocate apertamente il secondo tempo. Ipotesi immediatamente smentita da Mauri, a suo giudizio estraneo ai fatti. Ma esiste un piccolo retroscena che inchioderebbe  il centrocampista laziale. Ilievski, compagno di combine di Gervasoni, al rientro da Formello, mostrò  agli “alleati” una foto che lo ritraeva abbracciato all’attuale capitano biancoceleste. Episodio smentito da Mauri, che all’uscita dall’interrogatorio di ieri ha commentato dicendo: ” Sono tranquillo, è tutto apposto. Non posso parlare, ma i tifosi biancocelesti stiano tranquilli, è tutto ok”.

    Gervasoni parla anche del match Lecce-Lazio, con Mauri ancora coinvolto insieme ai due portieri del Lecce Rosati e Benassi. Da quel che riferisce, si parla di una combine sulla base di una vittoria  della Lazio con due goal di scarto. Gegic, altro collega di combine, investi 400 mila euro per pagare sia i giocatori del Lecce, sia quelli biancocelesti.

    Stefano Mauri © ALBERTO PIZZOLI/AFP/Getty Images

    Ecco alcune parole tratte dal verbale di Gervasoni:

    «…A questo punto devo riferire di un episodio che si riferisce alla trasferta ad Ascoli: ricordo che, prima dell’incontro con Micolucci, ci siamo fermati a mangiare presso il ristorante a Porto San Giorgio di un mio ex compagno di squadra che si chiama Bagalini Stefano che è fratello di Bagalini Roberto che fa l’arbitro. Gegic, avendo appreso da me del Bagalini Roberto, mi chiese se non ci fosse l’occasione di prendere qualche iniziativa anche nei confronti di quest’ultimo anche per combinare il risultato…Così accadde che di notte, dopo l’incontro con Micolucci, siamo ritornati al ristorante dove Gegic ha potuto parlare con Bagalini Roberto e gli ha chiesto se poteva dare la sua disponibilità per un over per una partita che si sperava potesse arbitrare nei giorni successivi. Il Bagalini rimase un po’ perplesso, anche se quando Gegic gli parlò di un possibile compenso tra i 50mila e gli 80mila euro si mostrò possibilista riservandosi di prendere una decisione….Credo che ci sia stato un incontro ulteriore tra Gegic e Bagalini. La cosa non ha avuto alcun esito…».

    «…Quanto a Verona-Bari del 10 giugno 2007…vidi la paritta e immaginavo che le due squadre si fossero messe d’accordo…A fine partita ho appreso da Bellavista, Santoruvo ed Esposito che si erano messi d’accordo con Sibilano, del Verona, il quale tramite il direttore sportivo Giuseppe Cannella, diede dei soldi prima della gara direttamente al proprio giocatore Sibilano, il quale li consegnò a Bellavista e Santoruvo. Poiché era stata prevista un’ulteriore dazione di 25mila euro Santoruvo ed Esposito mi chiesero la disponibilità di andare a recuperare all’indomani nei pressi della sede del Verona la somma dovuta che effettivamente mi venne consegnata dal ds Giuseppe Cannella…».

    Una domanda sorge spontanea. Ma cosa spinge un calciatore, ricoperto d’oro dalla testa ai piedi, a cadere nella trappola delle combine? Uno che guadagna oltre il milione di euro l’anno, o nella peggior delle ipotesi 500 mila euro netti, cosa può voler di più dalla vita? E’ vero che non ci si riesce mai ad accontentarsi di nulla a questo punto, i soldi facili sono una tentazione troppo grande per chiunque e a farne le spese  purtroppo sono ancora una volta i veri appassionati di questo sport, defraudati nell’onore e nell’orgoglio!

    Un capitolo a parte lo meriterebbe anche chi ha investito del denaro sulle agenzie di scommesse. Persone inconsapevoli  del fatto, che le “puntate” erano già pilotate dall’alto. Ma chi pensa ai principi di queste persone? Chi si prenderà mai la briga di sollevare un polverone per i soldi “rubati” a questa gente?

  • Conte “Gol Muntari? Allegri è noioso”

    Conte “Gol Muntari? Allegri è noioso”

    Antonio Conte esce allo scoperto. Alla vigilia della 33^ giornata di Serie A, la quale vede i bianconeri impegnati domani pomeriggio a Cesena, il tecnico salentino ha risposto prontamente alle polemiche sollevate da Allegri nella conferenza stampa di ieri pomeriggio.

    Il tecnico rossonero ha affermato, che il punto di vantaggio dei bianconeri, è figlio di alcune disattenzioni arbitrali, citando in primis il goal fantasma di Muntari in Milan – Juventus, che a parere del tecnico toscano, pesa ancora come un macigno sulla classifica dei rossoneri.

    Stamane Conte, in conferenza stampa pre Cesena – Juventus, ha soronamente risposto al “collega-scudetto”, definendolo “noioso.” Il tecnico salentino è apparso visibilmente infastidito dalle dichiarazioni di Allegri e ha precisato che tutto l’entourage bianconero dopo la partita di Parma ha smesso di parlare e di giudicare l’operato arbitrale, accusando i rossoneri di alimentare continue polemiche: “Qui ci chiedono di stare tutti zitti, ma sono loro che continuano a parlare, il goal di Muntari è diventato di una noia mortale”!

    Antonio Conte © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Chiaro, sintetico e deciso, Antonio Conte non le manda di certo a dire, ma sa benissimo che alimentare le polemiche fa parte di un pretatticismo rossonero, pronto a mettere sotto pressione l’ambiente bianconero. Furbate che fanno parte del calcio si sa, per questo una sana competizione verbale potrebbe anche essere aprezzata dagli appassionati, ma quando la questione rimane nei limiti!

    Conte ha poi parlato dell’imminente impegno dei bianconeri contro il Cesena, definendola “la partita della vita”. Il tecnico bianconero vuole tenere alta la concentrazione nei suoi uomini, consapevole che le vere difficoltà della Juve di quest’anno sono sorte proprio con le squadre provinciali. La Juve affronterà un Cesena tutt’altro che rassegnato. Le vicende del calcioscommesse potrebbero riaprire i discorsi salvezza grazie a future penalizzazioni di alcune squadre. Per questo gli emiliani non getteranno la spugna fino all’ultima giornata, gettando il cuore oltre l’ostacolo in queste 6 partite finali, nonostante l’attuale posizione di classifica li penalizzi in modo evidente.

  • Barcellona – Real Madrid, Messi vs Ronaldo

    Barcellona – Real Madrid, Messi vs Ronaldo

    Manca poco. Barcellona Real Madrid si giocherà sabato 21 Aprile alle ore 20:00. Camp Nou tutto esaurito, i Blaugrana proveranno a strappare i 3 punti ai nemici Madrileni per tentare di tener vivo questo campionato. Liga saldamente nelle mani del Real Madrid, che conduce con un momentaneo vantaggio di +4 sul Barcellona.

    Barcellona Real Madrid è definito da sempre “EClàsico” spagnolo, una sorta di derby d’Italia per ricondurlo ai nostri parametri nazionali. E’ quindi la partita dell’anno. I tifosi di entrambe le squadre vivono il match come una vera e propria “battaglia”, dove vincere è l’unica cosa che conta.”El Clàsico” vedrà di fronte il miglior attacco della Liga, in mano al Real Madrid con 104 goal all’attivo, e la miglior difesa, in forza al Barcellonacon appena 23 goal subiti in 32 partite.

    Barcellona – Real Madrid © Jasper Juinen/Getty Images

    Barça – Real è anche la sfida nella sfida tra Lionel Messi e Cristiano Ronaldo, ma anche quella tra Joseph Guardiola e Josè Mourinho. Messi, quasi certo del 4° pallone d’oro consecutivo, arriva al big match dopo una stagione esaltante. Momentaneo capocannoniere della Champions League con 14 centri, vanta nella medesima competizione il nuovo record di goal segnati in una sola partita. Di fatto sono 5 i goal rifilati dal campione argentino al Bayer Leverkusen, record raggiunto nella gara di ritorno degli ottavi di finale. Ma Cristiano Ronaldo non sta di certo a guardare. Sono 8 i suoi goal nella massima competizione Europea e ben 40 i centri nella Liga, che gli valgono la momentanea leaderschip del torneo, seguito a ruota da Messi a quota 39. Numeri da capogiro per entrambi. Lionel Messi è considerato il miglior giocatore del mondo (forse il migliore di sempre), questo si sa, ma Cristiano Ronaldo non è da meno, ha solo avuto la “sfortuna” di essere esploso calcisticamente in concomitanza con l’asso argentino, passando così relativamente in secondo piano!

    Barcellona Real Madrid sarà anche la sfida tra Guardiola e Mourinho. Il primo sempre pacato, composto e disciplinato, il secondo un po’ meno! Solo una volta l’allenatore portoghese è riuscito a spuntarla sul tecnico spagnolo. Gioia esplosa in occasione della finale di Coppa del Re, dove ha visto il Real Madrid trionfare ai danni del Barcellona, dopo i tempi supplementari. Mourinho è un nemico dichiarato dei blaugrana, basti pensare alle vecchie dichiarazioni in conferenza stampa dove il ct portoghese accusò il Barcellona di vincere grazie agli aiuti arbitrali e all’ Unicef. Certo dichiarazioni pesanti, ma allo stesso tempo quasi imbarazzanti. Sabato Mourinho e il Real Madrid avranno la possibilità di battere il Barcellona mettendo così la parola fine a questa Liga e spezzando così la tanto odiata supremazia Blaugrana.

    Messi vs Cristiano Ronaldo

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  • Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Raiola Pogba “Juve unica alternativa al Manchester”

    Paul Pogba ha scelto, vuole la Juventus! Il giovane centrocampista francese, in forza al Manchester United, pare sia arrivato ad una conclusione dopo mesi di indecisione. L’idea di rinnovare con il Manchester lo affascina tantissimo, ma iniziare un nuovo percorso di vita forse lo attira ancor di più.

    Il tira e molla tra Pogba e Manchester United va avanti ormai da  6 mesi. Il rinnovo del contratto è stato offerto; anche Ferguson si è esposto in prima persona cercando di illustrare al centrocampista il progetto inglese per le prossime stagioni, annate future, che lo vedrebbero sicuramente protagonista con la maglia dei Red Devils. Sulla vicenda è intervenuto anche il procuratore del giovane centrocampista francese, Mino Raiola, affermando che il futuro del suo assistito è ben delineato.

    Paul Pogba © Michael Regan/Getty Images

    “Sono due le opzioni a riguardo, o Pogba rinnoverà con il Manchester United, oppure andrà alla Juventus, non esistono altre soluzioni“. La Juventus è vicinissima al giocatore dunque, questo è chiaro! Mino Raiola, già artefice del passaggio di Ouasim Bouy dall’ Ajax alla Juventus nella scorsa finestra di mercato, medita un secondo “pacco regalo” da spedire agli “amici” di Corso Galileo Ferraris 32. Non dimentichiamoci, che nel caso Pogba scelga la pista bianconera, andrebbe via a parametro zero, cifra irrisoria per le reali potenzialità del 19 enne centrocampista. Marotta e Paratici rimangono alla finestra, Pogba pare abbia scelto la Juve, ma quando si parla del Manchester United niente è dato per scontato.

    Ma passiamo al calcio giocato. Dove andrebbe a collocarsi Paul Pogba negli schemi di Antonio Conte? Pogba è un centrocampista di grande temperamento, di grande duttilità tattica e con ottima visione di gioco. Nonostante la giovane età è dotato di grande personalità, che l’ha portato ad esordire in Premier League a soli 17 anni. Nel centrocampo a tre adottato dai bianconeri, potrebbe ricoprire sia il ruolo di vertice basso, sia quello di mezz’ala. Il paragone con Patrick Vieira attualmente forse è eccessivo, ma Pogba avrà modo di dimostrare tutto il suo valore e le sue indiscusse qualità nei prossimi anni.