Autore: Salvatore Stella

  • Catania – Bologna: out Llama, Catellani e Izco dal 1′ minuto

    Catania – Bologna: out Llama, Catellani e Izco dal 1′ minuto

    Ritorna la Serie A con il turno infrasettimanale della 36^ giornata. Alle ore 20:45  sarà la volta anche di Catania Bologna, match privo di reali obiettivi ,ma  comunque  gara avvincente e ricca di fascino.

    Vincere per l’onore, per la maglia, per non perdere l ‘abitudine. Forse sono questi gli slogan inculcati dai due allenatori ai  propri giocatori alla vigilia della sfida di stasera. E’ normale che entrambe le compagini non abbiano pressione di alcun tipo. Dopo la salvezza ufficialmente conquistata abbondantemente prima della fine dl campionato, le due squadre daranno vita ad una gara a viso aperto, dove non esisterà alcuna forma di tatticismo.

    Montella si affida al solito 4-3-3 con linea difensiva composta da Motta e Marchese sugli esterni e Spolli-Legrottaglie coppia centrale. A centrocampo spazio dal 1′ a capitan Izco, completamente recuperato dal problema all’ adduttore. Regia affidata all ‘onnipresente Lodi, che secondo alcune indiscrezioni, sente profumo di Nazionale. In avanti ancora out Llama, ennesimo problema muscolare per il calciatore argentino. Non ci sarà Barrientos, squalificato, al suo posto giocherà Catellani il quale agirà a sostegno dell ‘unica punta Bergessio.

    Catania Calcio © Tullio M. Puglia Getty Images Sport

    Pioli, dal canto suo, non vuol lasciare strada agli etnei, onorando il campionato fino all ‘ultima giornata, come giusto che sia. Ancora 3-4-1-2 per il tecnico rossoblù. In difesa spazio dal 1′ a Sorensen, alla quarta presenza in questo campionato.  A centrocampo chance dal 1’ anche per  Taider e Kone, i quali rileveranno Mudingayi e Perez, quest’ ultimo vittima di un problema muscolare. In attacco solito rombo con Diamanti e Ramirez a sostegno dell ‘unica punta Di Vaio.

    Sarà sicuramente una bella partita, in quanto le pressioni non condizioneranno l’ andamento della gara e i tatticismi dei due allenatori. Per entrambe le squadre è stata una stagione ricca di soddisfazioni. Gli etnei hanno conquistato il record di punti in Serie A, e quest’ oggi proveranno ad incrementarlo, gli emiliani dopo un inizio altalenante hanno trovato la giusta quadratura del cerchio con Pioli, raggiungendo la salvezza a diverse giornate dalla fine del torneo.

    Probabili formazioni di Catania Bologna (ore 20:45):

    Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Spolli, Legrottaglie, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Gomez, Bergessio, Catellani.
    Panchina: Terracciano, Capuano, Bellusci, Biagianti, Seymour, Ricchiuti, Lanzafame. All.: Montella

    Bologna (3-4-2-1): Agliardi; Sorensen, Portanova, Antonsson; Kone, Garics, Taider, Morleo; Ramirez, Diamanti; Di Vaio. Panchina: Stojanovic, Raggi, Cherubin, Rubin, Mudingayi, Belfodil, Acquafresca. All.: Pioli

     

  • Lotito – Coni, è rottura. Lazio al “Barbera” per l’Europa?

    Lotito – Coni, è rottura. Lazio al “Barbera” per l’Europa?

    Piove sul bagnato in casa Lazio. Dopo le squalifiche inflitte a Dias e Marchetti per la rissa finale di Udine, sorgono nuove tensioni sull’ asse Lotito Coni per la gestione dello Stadio Olimpico di Roma. Il presidente della Lazio, ha ufficialmente annunciato che le prossime partite europee della squadra biancoceleste si giocheranno allo Stadio Renzo Barbera di Palermo, poichè è stato impossibile trovare un accordo di massima con il Coni.

    La causa principale del conflitto sull’asse Lotito Coni è  il contratto d’ affitto dello stadio Olimpico, contratto prossimo alla scadenza, il quale non è stato ancora rinnovato. Dopo innumerevoli  trattative , la Lazio ha rifiutato l’ultima proposta del Coni. Il rischio che la squadra biancoceleste giochi le coppe europee lontano da Roma la prossima stagione è reale e concreto, in quanto entro la mezzanotte di lunedì deve essere presentata la documentazione alla Uefa per la licenza, che serve per partecipare alle coppe del prossimo anno.

    Claudio Lotito © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    Sul pagamento dell’ affitto dello Stadio Olimpico da parte della Lazio al Coni pare non esserci alcun problema. Problema presente invece per la gestione di alcune aree esterne ed interne allo stadio, che la società Lazio vorrebbe utilizzare come area-marketing, ma che il Coni non intende cedere. Si riuscirà a trovare un accordo di massima nelle prossime ore?

    Intanto Lotito ha fatto sapere che non intenderà smuovere la sua posizione di un “centimetro”, “O così o niente”! Il Coni dovrà valutare dunque l’ unica offerta proposta dal presidente della società biancoceleste e trarne sentenza. La Lazio in questi anni, ha ottenuto i risultati più importanti tra le mura amiche. Rinunciare allo Stadio Olimpico comporterebbe l’alterarsi di tante certezze. La prima sicuramente sarà quella dell’ apporto dei tifosi, costretti ad emigrare in Sicilia per sostenere la squadra, (naturalmente a proprie spese). Saranno quindi entusiasti gli ultras biancocelsti di trasferisrsi in affitto a Palermo? Ci pensi bene Signor Lotito…

  • Robben dice addio al Bayern, Juve alla finestra

    Robben dice addio al Bayern, Juve alla finestra

    Arjen Robben dirà addio al Bayern Monaco a fine stagione. A comunicarlo sarà lui stesso al termine della finale di Champions League del 19 Maggio tramite conferenza stampa.

    Si chiude così la storia d’amore tra il campione olandese e la squadra tedesca. La società bavarese, dal canto suo, ha dichiarato che la decisione è stata presa esclusivamente dal calciatore, precisando che Robben ha manifestato il desiderio di cambiare aria. Ma come mai questa sentenza? L’ olandese, in scadenza nel 2013, pare non si trovi più a proprio agio con alcuni compagni di squadra, su tutti Frank Ribery. Che ci sia competizione per lo scettro di ” leader” della squadra?

    Arjen Robben © Jasper Juinen Getty Images Sport

    A giugno Robben andrà  sul mercato dunque. Ma dove giocherà la prossima stagione? Sono tre le opzioni di rilievo. La prima pare essere la Juventus, anche se nelle ultime ore i dirigenti della società bianconera hanno smentito la trattativa. Robben ha una valutazione di circa 20-25 milioni di euro, cifra ritenuta eccessiva dall’ entourage bianconero per un calciatore non sempre al top fisicamente. Sulle tracce dell’ olandese si è mosso anche il Manchester City, pronto a mettere sul piatto 30 milioni di euro cash. Continua così la collezione di campioni degli sceicchi europei, vera rovina del calcio di oggi! L’ ultima opzione per il 28 enne centrocampista, potrebbe essere quella di un gradito ritorno al Real Madrid. Mourinho ha espresso parere positivo sull’ esterno olandese, e vista l’ imminente cessione di Kakà, cosa oramai certa, Robben potrebbe vestire nuovamente la “camiceta blanca”. Vedremo come si chiuderà questa vicenda.

    Intanto la Juventus pare abbia chiuso in maniera definitiva la trattiva per Paul Pogba. Il centrocampista attualmente in forza al Manchester United, pare abbia espresso il desiderio di cambiare aria chiedendo esplicitamente la cessione alla Juventus.  Il 19 enne mediano, si libererebbe a parametro zero, e visto l’enorme potenziale tecnico-tattico e la giovane età, sarà sicuramente un grande investimento per i bianconeri. E’ attesa già nelle prossime l’ ufficialità della trattativa.

  • Psg cade a Lille, Ancelotti addio Ligue1?

    Psg cade a Lille, Ancelotti addio Ligue1?

    Dopo il ko contro il Lille, terminato con il punteggio di 2-1, Ancelotti non molla la presa e crede ancora nello scudetto da parte del suo Psg. Quattro le partite da giocare, Montpellier a +5, solo un miracolo potrebbe permettere ai parigini di conquistare il titolo francese. Più che al primo posto, Ancelotti dovrebbe salvaguardarsi dall’assalto del Lille alla seconda posizione, attualmente distante solo 2 punti. Secondo posto che garantirebbe l’accesso diretto alla prossima Champions League.

    Lille – Psg è stata una partita accesa e combattuta. Pastore al 27’ scheggia la traversa su destro al volo. Immediata la risposta di Hazard che con una rasoiata dal limite trova il palo interno e il pallone finisce sul fondo dopo aver attraversato tutta la porta. La ripresa vede ancora Pastore sugli scudi, il quale trova il gol del momentaneo vantaggio parigino su perfetto colpo di testa, su cross dalla destra di Gameiro. Il Lille accusa il colpo e incassa come un pugile in difficoltà.  Tuttavia i parigini si complicano la vita. Sakho, commette fallo da ultimo uomo in area di rigore, espulsione e penalty per i padroni di casa. Dagli undici metri Hazard non sbaglia, 1-1!. Il raddoppio arriva solo dopo pochi minuti.  Hazard inventa una fantastica rabona, colpo di testa di De Melo in sponda su Roux, che mette dentro il punto del sorpasso.

    Carlo Ancelotti | © FRANCOIS GUILLOT/AFP/Getty Images

    Ancelotti visibilmente affranto a fine gara ha affermato di credere ancora nello scudetto. Il cammino dei parigini non è dei più solari, 5 punti di distacco a quattro giornate dalla fine non sembrano essere una facile passeggiata. Tuttavia anche  la capolista Montpellier ha dalla sua un calendario assai complicato, quindi i giochi sembrano ancora virtualmente aperti.

    Intanto la dirigenza parigina ha sondato il terreno per due campioni del Real Madrid, Kakà e Higuain. Che sia un modo per tentare l’assalto a qualcosa di concreto per la prossima stagione? Spesso spendere tanto non equivale a vincere tanto, questo concetto forse non è chiaro ad alcuni sceicchi improvvisati manager di calcio.

    VIDEO LILLE – PSG

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  • Del Piero da Fazio “Addio alla Juve? Ad oggi si”

    Del Piero da Fazio “Addio alla Juve? Ad oggi si”

    Alessandro Del Piero non pensa al futuro, almeno non per ora!  E’ questo il messaggio principale rilasciato dal capitano bianconero ai microfoni della trasmissione “Che Tempo Che Fa” di Fabio Fazio, in onda ieri sera sulla terza rete.

    L’ icona bainconera, simbolo del calcio italiano e mondiale, ha parlato del suo nuovo libro “Giochiamo ancora”, scritto in collaborazione con Maurizio Crosetti, dove si racconta la vita del numero 10 bianconero e l’amore per il calcio fin da quando era bambino.

    Durante l’ intervista Fazio ha punzecchiato il capitano della Juventus con la solita domanda di rito: “Andrai via dalla Juventus”? Domanda alla quale Del Piero non ha risposto in modo deciso e chiaro, soffermandosi sul fatto più importante dell’ attuale stagione bianconera, ovvero quella di pensare esclusivamente alle tre partite di campionato che rimangono di qui alla fine del torneo. Quindi a quanto detto, l’immediato futuro del capitano sarà la gara di mercoledì sera contro il Lecce! “Pensare allo scudetto mette i brividi, ma la strada è ancora lunga”. Sono queste le uniche affermazioni del capitano sull’ attuale posizione in classifica della Juventus, parole che suonano come un richiamo alla massima concentrazione per tutto l’ambiente bianconero.

    alessandro del piero | © Valerio Pennicino/Getty Images

    Del Piero è stato abile nel dribblare le domande del presentatore, affermando esclusivamente che del suo futuro se ne riparlerà dopo il 20 maggio,  giorno dopo la finale di Coppa Italia contro il Napoli. “Ad oggi le cose stanno così, il 30 giugno mi scade il contratto”. Serviranno queste parole per far riflettere la dirigenza bianconera? Staremo a vedere!

    Il capitano juventino si è poi soffermato sul racconto di alcune parti del libro, ricordando il suo passato da bambino, quando una sedia e un divano del salotto emulavano una porta e una barriera. E’ in questi frangenti che nacque  la prima “punizione alla Del Piero”. Non solo il popolo juventino, ma l’intero panorama calcistico si augurano che Del Piero possa rimanere ancora a lungo la bandiera della Juventus.

    Video Del Piero a Che Tempo Che Fa

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  • Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter – Cesena 2-1, Obi e Zarate lanciano i neroazzurri al terzo posto

    Inter Cesena non era una partita facile e su questo era stato chiaro mister Stramaccioni alla vigilia. Il risultato premia i neroazzurri nonostante le enormi difficoltà manifestate durante i 90 minuti di gioco. Ciò che contava per il popolo interista erano i tre punti e alla fine così è stato.

    Parte forte l’ Inter subito pericolosi nei primi minuti. Gli uomini di Stramaccioni aggrediscono con un pressing alto e  i romagnoli stentano ad entrare in partita . Al 5′ primo tiro in porta della gara ad opera di Guarin, ma la conclusione è debole. Rispondono subito i romagnoli con Ceccarelli , ma il suo tentativo è facile preda di Castellazzi. Prende coraggio il Cesena, ma è l’Inter a rendersi ancora pericolosa con Sneijder e Alvarez. Ottima prova anche di Nagatomo, ispiratissimo sul settore sinistro.Gioca bene l’Inter ma è poco cinica sotto porta e al 20’ fallisce una clamorosa occasione con Pazzini che tira addosso ad Antonioli da pochi metri dalla linea di porta.  Al 28′ ci prova Sneijder su calcio piazzato ma la palla finisce di poco alta sopra la traversa. Da sottolineare anche la vivacità di Ricky Alvarez autore di un ottimo primo tempo.

    La ripresa vede  il Cesena subito pericoloso con Vincenzo Iaquinta, il quale si invola in area avversaria ma calcia di poco alto sopra la traversa della porta difesa da Castellazzi. L’Inter riparte un po’ più compassata rispetto ai primi 45 minuti di gioco. Sneijder prova ad imbeccare Pazzini con un tocco delizioso in area, ma il solito Antonioli respinge. Immediato rovesciamento di fronte da parte del Cesena che colpisce la traversa con Iaquinta. Al 56′ primo colpo di scena della gara. Ceccarelli riceve palla e calcia sul secondo palo con la palla che si infila in rete dopo una netta deviazione di Nagatomo. Dura soltanto due minuti il vantaggio del Cesena perché l’inter pareggia al 58′ con un tiro da fuori area di Obi, al primo goal in maglia neroazzurra.

    Mauro Zarate © Marco Luzzani/Getty Images

    Dopo il pareggio Stramaccioni lancia Milito e Zarate per Alvarez e Pazzini e l’Inter riprende a macinare gioco. Al 72′ passano i neroazzurri: Guarin si mette in proprio e scodella dalla destra un traversone, sul quale Zarate impatta di testa per il 2-1 dei padroni di casa. Il finale serve ai neroazzurri per controllare agevolmente il risultato e balzare inaspettatamente al terzo posto in piena lotta Champions.

    Le pagelle di Inter Cesena: 

    INTER

    Nagatomo 6,5 : Solito pendolino sulla sinistra. Sfortunato nella deviazione nel goal di Ceccarelli. PILE DURACEL

    Zarate 6,5 : La cura Stramaccioni funziona anche per lui. Il goal è di vitale importanza per la rincorsa al terzo posto dei neroazzurri. RINATO

    Sneijder 6,5: Vera spina nel fianco della difesa romagnola, le sue iniziative sono fondamentali per il gioco nerazzurro. GENIO DELLA LAMPADA

    CESENA

    Antonioli 7: Evita una potenziale goleada da parte dei neroazzurri con diversi miracoli. Mica male a 41 anni. ETERNO

    Ceccarelli 6,5: Prestazione sufficente, mezzo punto in più per il goal. STANTUFO

    Mutu 5: Dovrebbero chiamare “Chi l’ha visto” dopo il match di quest’ oggi. Non entra mai in partita. FANTASMA

     

    INTER :Castellazzi 6; Maicon 6, Lucio 6, Ranocchia 5.5, Nagatomo 6,5; Guarin 5.5, Cambiasso 6, Obi 6.5; Alvarez 6.5 (21′ st Zarate 6.5), Sneijder 6.5 (35′ st Poli sv); Pazzini 5 (15′ st Milito 6). .

    CESENA: Antonioli 7; Ceccarelli 6.5 (40′ Djokovic sv), Benalouane 5.5, Von Bergen 6, Rodriguez 6,Comotto 5.5 (19′ st Martinho 6); Santana 5.5, Guana 5.5, Parolo 5; Mutu 5(30′ st Lolli sv), Iaquinta 6.

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  • Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    Inter – Cesena, Guarin e Pazzini dal 1′ minuto

    La 35^ giornata di Serie A  propone Inter Cesena , una gara scontata solo sulla carta. Questo Stramaccioni lo sa, di fatto non si fida della compagine emiliana. Cesena reduce dalla sconfitta di misura contro la Juventus, neroazzurri rivitalizzati dalla cura del nuovo tecnico, sul quale ha espresso parole di elogio anche il presidente Massimo Moratti.

    Inter a caccia dei tre punti che darebbero grande morale e fiducia per la rincorsa al terzo posto, piazza che garantirebbe la qualificazione ai preliminari di Champions League. Dopo il passo falso di Roma e Napoli, scontro diretto terminato in pareggio, i neroazzurri hanno una grande possibilità di recuperare terreno sulle dirette rivali.

    Stramaccioni vola basso e predica calma. L’ ex tecnico della primavera neroazzurra si affida all ‘ormai collaudato 4-3-1-2. Difesa a quattro, con Lucio e Ranocchia centrali e Maicon e Negatomo sugli esterni. A centrocampo confermati Guarin e Avarez dal 1’ minuto. In attacco ancora fiducia a Sneijder, ritornato su ottimi livelli. Unica novità Pazzini dal 1′ minuto con Milito in panchina.

    Andrea Stramaccioni © PETRUSSI DIEGO/AFP/Getty Images

    Mister Beretta non vuol lasciare strada alla compagine milanese. Il Cesena, matematicamente retrocesso in Serie B dopo la sconfitta contro la Juventus, giocherà la partita a viso aperto e con il coltello tra i denti. Non ci sarà spazio dunque per regali o “lascia-passare”, episodi all’ordine del giorno fino al campionato passato. Gli emiliani sanno benissimo che l’evolversi del capitolo calcioscommesse potrebbe alterare l’attuale classifica di Serie A, quindi è un imperativo cercare di totalizzare più punti possibili. Beretta dovrà rinunciare a Rennella e Colucci squalificati.  Consueto 5-3-2,  con Comotto pienamente recuperato, il quale andrà a ricoprire la solita posizione di tornante destro. Centrocampo imbottito con Guana e Parolo dal 1′ minuto. In attacco ancora out Iaquinta, spazio dunque al rientrante Mutue al confermato Malonga.

    “Dentro o fuori”. Inter Cesena sarà la partita che decreterà se i neroazzurri potranno ambire o meno al massimo traguardo Europeo.

    Ecco le probabili formazioni:

    Inter (4-3-2-1): Julio Cesar; Maicon, Lucio, Ranocchia, Nagatomo; Guarin, Cambiasso, Poli; Sneijder, Alvarez; Pazzini.
    Panchina.: Castellazzi, Cordoba, Faraoni, Obi, Forlan, Zarate, Milito. All.: Stramaccioni
    Cesena (5-3-1-1): Antonioli; Comotto, Benalouane, Von Bergen, Rodriguez, Lauro; Santana, Parolo, Guana; Mutu, Malonga. Panchina : Ravaglia, Ceccarelli, Rossi, Arrigoni, Martinho, Lolli, Iaquinta. All.: Beretta

  • Palermo – Catania 1-1, Miccoli salva i rosanero

    Palermo – Catania 1-1, Miccoli salva i rosanero

    Termina 1-1 l’attesissimo derby di Sicilia della 35^ giornata di Serie A.  Palermo Catania si affrontano a viso aperto senza pressioni di risultato. Rosanero a quota 41 punti ad un passo dalla matematica salvezza. Rossoazzurri a quota 46, oramai lontani da obiettivi europei.

    Non si registra il tutto esaurito allo Stadio Renzo Barbera, scenario insolito per il derby isolano. Bortolo Mutti, non rivoluziona la squadra affidandosi ai soliti undici. Montella recupera diversi infortunati e si affida al solito 4-3-3 con Gomez e Barrientos al sostegno dell’ unica punta Bergessio. Partono forte gli etnei, vicinissimi al goal dopo soli 40 secondi con un colpo di testa ravvicinato di Motta, a lato di poco. Il Palermo paga la mancanza di qualità tecnica in mezzo al campo; i rossoazzurri  mantengono il pallino del gioco rendendosi ancora pericolosi in due occasioni prima con Bergessio, poi con El Papu Gomez, ma in entrambe le occasioni Viviano risponde presente.

    Fabrizio Miccoli © Tullio M. Puglia Getty Images Sport

    Al 25′ primo episodio cruciale del match. Sciabolata in area di rigore Rosanero da parte di Gomez, sponda di testa di Barrientos e tapin vincente di Legrottaglie da zero metri, 1-0 ospite! Il Palermo prova ad aumentare il ritmo, ma la gabbia etnea funziona perfettamente e i padroni di casa appaiono in serie difficoltà. Ci prova Miccoli a ridosso della mezz’ ora, ma il suo tiro termina alto sulla traversa della porta difesa da Carrizo. La prima frazione termina qui, ottimo Catania, male il Palermo.

    La ripresa si apre con un colpo di scena. Altro Palermo, altro ritmo da parte dei padroni di casa, subito in goal con Miccoli al 47′. Scatto fulmineo dell’ attaccante salentino, sinistro a fil di palo e “palla in buca”, 1-1 e tutto da rifare per gli ospiti. Il Palermo cambia marcia e affonda il piede sull’ acceleratore , il Catania bada a difendersi e alle ripartenze. Il finale serve solo per sancire il pareggio tra le due squadre. Finisce così, Palermo Catania 1-1.  I rosanero agguantano quata 42 punti in classifica, il Catania consolida il record di punti in Serie A  volando a quota 47.

    Le Pagelle:

    PALERMO

    Viviano 6,5:  Tornato su grandi livelli, sventa le minacce etnee da ogni angolo possibile. Incolpevole sul goal di Legrottaglie. DI QUI NON SI PASSA

    Silvestre 7:  L’ex di turno, “il traditore”, per vederla in ottica rossoazzurra. Prestazione di grande livello. Trasmette sicurezza all’ intero reparto. MURAGLIA ARGENTINA

    Miccoli 7,5 : Il capitano non si arrende mai e ne da la prova anche nella partita più “sentita” dell’anno! Decisivo il suo goal per le definitive certezze salvezza dei rosanero. ETERNO

    CATANIA

    Motta 5,5 : Si divora il possibile vantaggio etneo dopo soli 40 secondi. Soffre gli inserimenti di Miccoli dalla sinistra. RIMANDATO

    Lodi 6: Solito geometra del centrocampo. Paga le rapide ripartenze dei rosanero, ma riesce comunque a cavarsela egregiamente. PIEDE CALDO

    Gomez 7: Scheggia impazzita nella difesa Palermitana. Non lo prendono mai. Salta l’uomo con estrema facilità. Unico neo la poca freddezza sotto porta. FURETTO

    PALERMO(4-3-1-2): Viviano 6,5, Munoz 6, Migliaccio 6, Silvestre 7, Mantovani 6, Barreto 5,5, Donati 5,5, Bertolo 5,5(Acquah 88’s.t.), Ilicic 5(Zahavi 85’s.t.), Miccoli 7,5, Hernandez 5(Budan 82’s.t.). A disp.: Tzorvas, Milanovic, Pisano,  Vazquez. All. Mutti

    CATANIA(4-3-3): Carrizo 6, Motta 5,5, Spolli 5,5, Legrottaglie 6,5, Marchese 6, Izco 6, Lodi 6, Almiron 6(Seymour 67’s.t. 6),  Gomez 7, Bergessio 5,5, Barrientos 6,5 (Llama 75’s.t.)(Catellani 78’s.t. 6). A disp.: Terracciano,  Bellusci, Ricchiuti, Lanzafame. All. Montella

    Palermo-Catania 1-1 highlights Goals 28/04/2012
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  • Palermo – Catania: out Balzaretti, rientra Carrizo

    Palermo – Catania: out Balzaretti, rientra Carrizo

    Neanche il tempo di rifiatare, oggi alle ore 18:00 ritorna la Serie A! Tre gli anticipi in programma per questa 35^ giornata, su tutti spicca il derby di Sicilia Palermo Catania, gara in programma alle ore 18:00 allo stadio Renzo Barbera.

    Rosanero teoricamente senza pressioni. Dopo una stagione di alti e bassi, gli uomini di Mutti si presentano al match più importante della stagione quasi al completo. Il derby è sempre il derby, anche se il risultato non inciderà sulla classifica o sugli obiettivi stagionali sia del Palermo, sia del Catania. Il tecnico rosanero dovrà rinunciare ancora a Balzaretti, fermo ai box. Out anche Della Rocca. Dunque solito 4-3-1-2, con Viviano tra i pali e Silvestre a guidare la difesa. Migliaccio e Donati agiranno in mezzo al campo, pronti ad ostacolare le ripartenze etnee. In attacco Miccoli sarà supportato da Hernandez, ancora preferito a Budan.

    Palermo – Catania © Tullio M. Puglia Getty Images Sport

    Montella recupera diversi infortunati, ma non cambia assetto tattico nonostante il brutto ko di Trieste contro il Cagliari. Solito 4-3-3 con Carrizo al rientro dopo i due turni di squalifica. Rientra anche Legrottaglie, che andrà ad occupare la solita posizione di centrale difensivo al fianco di Spolli. A centrocampo rintrano dal 1′ anche Almiron e Izco, i quali affiancheranno Lodi in cabina di regia. In attacco altro recupero importante per gli etnei; dopo tre settimane di stop torna a disposizione Barrientos, il quale dovrebbe partire dal 1′ minuto. Completano lo schieramento offensivo Gomez e il solito Bergessio.

    Palermo Catania non è solo una semplice partita per i tifosi delle due squadre. “ U derby“, come amano soprannominarlo i siciliani, manifesta l’ accesa rivalità tra le due squadre, tanto da considerare il match come uno degli avvenimenti sportivi di massima importanza in terra sicula. Tutti si augurano che sia solamente una partita di calcio, dove il senso etico-sportivo faccia da padrona. Dopo il capitolo “Raciti”, ci si augura che il derby di Sicilia sia esclusivamente uno spettacolo calcistico.

    Ecco le probabili formazioni:

    Palermo (4-3-1-2): Viviano; Munoz, Milanovic, Silvestre, Mantovani; Migliaccio, Donati, Barreto; Ilicic; Hernandez, Miccoli. Panchina: Tzorvas, Labrin, Acquah, Zahavi, Bertolo, Vazquez, Budan. All.: Mutti

    Catania (4-3-3): Carrizo; Motta, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Almiron, Lodi, Izco; Gomez, Bergessio, Barrientos.
    Panchina.: Kosicky, Bellusci, Biagianti, Ricchiuti, Lanzafame, Seymour, Llama. All.: Montella

  • Padova – Torino 1-0, annullato lo 0-3 a tavolino

    Padova – Torino 1-0, annullato lo 0-3 a tavolino

    Anche il campionato di Serie B viaggia a ritmi frenetici e a suon di polemiche. Si attendeva il verdetto della Figc sulla partita Padova Torino (match sospeso lo scorso dicembre, causa luci spente e vinta teoricamente per 3-0 dagli ospiti). La sentenza è arrivata proprio ieri sera. Il ricorso del Padova è andato a buon fine dunque. Dallo 0-3 in favore dei granata si è passati all’ 1-0 in favore dei biancosudati, risultato maturato sul rettangolo di gioco.

    I veneti esultano. A dir la verità c’erano pochi dubbi sull’ esito positivo del ricorso del Padova. Nonostante questo la società veneta si sente ferita e defraudata ugualmente. Come dare torto ai dirigenti veneti. E’ impensabile che una squadra, in lotta per un posto nei play-off, giochi con il peso di una sentenza, sia essa positiva o negativa, per l’intero girone di ritorno, venendo a conoscenza del verdetto solo poche giornate prima della fine del campionato. Ed ecco avanzare le ennesime accuse verso la Figc.

    Padova © Maurizio Lagana/Getty Images

    A nessuno forse interessava emettere una sentenza nel minor tempo possibile, in modo da salvaguardare le due società coinvolte nella “ridicola” vicenda. Padova Torino quindi termina 1-0, ma sarà ricordata come la partita “in tribunale” e non sul campo. E’ chiaro anche il disappunto della società granata vista l’attuale posizione in classifica. Cairo ha comunicato che la sua società rielaborerà un controricorso. Non finisce qui dunque!

    Cosa cambia in classifica? Il Padova riottiene tre punti e sale quindi a quota 59 , lasciando il Varese fermo a quota 56. Il Toro, ad un passo dalla Serie A, vede dunque rallentata la potenziale fuga verso il successo finale. Come già detto il Torino preparerà il controricorso a prescindere dall’ esito finale del campionato. Per intenderci, Cairo presenterà il ricorso anche se i granata dovessero accedere alla massima serie in maniera diretta. Che sia un modo per farla pagare agli attuali nemici del Padova? Non dimentichiamoci inoltre l’ epilogo e le sentenze sul calcioscommesse, le quali potrebbero alterare ancora di più l’esito finale del campionato cadetto. Chi vivrà vedrà…