Autore: Salvatore Stella

  • Beffa Tottenham: Chelsea in Champions, Spurs in Europa League

    Beffa Tottenham: Chelsea in Champions, Spurs in Europa League

    Per il Chelsea di Roberto Di Matteo, la conquista della Champions League, non si tratta solo di una vittoria fine a se stessa. E’ chiara la forte emozione e gioia nel conquistare un trofeo inseguito a lungo e conquistato con il coltello tra i denti, ma questa vittoria darà la possibilità ai londinesi di disputare anche la Champions League dell’anno prossimo.

    Di fatto le regole sono chiare. La vincitrice del trofeo accede di diritto ai tabelloni della Champions per l’anno seguente. Concluso il campionato al quinto posto nella Premier League, per i blues la conquista della coppa era l’unico modo per poter partecipare alla manifestazione continentale anche nella stagione 2012-2013. Detto fatto. I londinesi non si sono lasciati sfuggire l’unica possibilità esistente, e hanno concretizzato appieno l’unico spiraglio Champions in vista dell’anno venturo.

    Chelsea © JOHN MACDOUGALL/AFP/GettyImages

    Se da una parte a sorridere è il Chlesea, dall’altra il Tottenham si dispera. Era chiara la posizione dei bianconeri alla vigilia del big match di ieri sera. Se il Bayern Monaco avesse vinto la coppa, il Tottenham sarebbe approdato di diritto in Champions League nella prossima stagione come quarta classificata nella Premier League. Ma a complicare i piani di Bale e compagni ci ha pensato Didier Drogba, trascinando i blues al successo finale.

    Essendo 5 le squadre inglesi potenzialmente idonee alla Champions del prossimo anno, la quarta classificata in campionato, nella fattispecie il Tottenham, scala automaticamente in Europa League, poichè sono solo 4 le squadre inglesi ad accedere alla massima competizione europea. Una sentenza un po’ ingiusta per i bianconeri, autori di una stagione pressochè perfetta. A 8 minuti dalla fine della finale di ieri sera, dopo il goal di Muller, il Tottenham preparava già la festa, festa poi oscurata dal goal del pareggio del Chelsea nel finale. E’ giusto che i bianconeri abbiano da recriminare per le modalità un po’ contorte delle regole Fifa, ma è anche giusto che nella fase finale della Champions League del prossimo anno, sia presente la squadra detentrice del trofeo, in modo da poter difendere la Coppa dall’assalto disperato delle innumerevoli rivali.

  • Van Persie rifiuta il rinnovo. Assalto City, Juve in attesa

    Van Persie rifiuta il rinnovo. Assalto City, Juve in attesa

    Robin Van Persie ha deciso. L’Arsenal non sarà più la sua squadra. Niente rinnovo per l’attaccante olandese, il quale ha espresso il desiderio di confrontarsi con una realtà più competitiva sia a livello nazionale che europeo.

    Sul giocatore si è mosso anzitempo il Manchester City di Roberto Mancini, il quale ha individuato proprio nell’olandese il rinforzo ideale per la prossima sessione di mercato. La valutazione di Van Persie si aggira intorno ai 20-25 milioni di euro, cifra ritenuta abbordabile dall’entourage inglese, pronto a fare follie (tanto per cambiare) pur di assicurarsi l’oramai ex Arsenal. “L’olandese volante”, come viene soprannominato, medita sul suo futuro. E’ chiaro che la pista Manchester City lo affascina tantissimo, soprattutto dopo la recente conquista della Premier League e con la possibilità di giocare un ruolo da protagonista nella prossima edizione della Champions League. Se Van Persie medita ancora il da farsi, sono chiare invece le cifre del contratto messe sul banco dagli sceicchi inglesi. Per l’olandese è pronto un contratto faraonico sulla base di 9 milioni di euro netti a stagione più eventuali premi bonus. Contratto sulla scia di quello proposto la scorsa estate al Kun Aguero per intenderci, sappiamo tutti come andò a finire.

    Robin van Persie © PAUL ELLIS/AFP/GettyImages

    Sull’olandese rimane vigile anche la Juventus di Antonio Conte. Dopo la conquista del tricolore e il conseguente accesso diretto alla Champions League, i bianconeri sono ritornati sulla cresta del successo, ritornando ad essere una squadra appetibile agli occhi di qualsiasi calciatore.

    E’ chiaro che la stessa Juventus non potrà mai competere con le cifre astronomiche proposte dagli sceicchi inglesi, per questo, l’entourage bianconero, cercherà di convincere Van Persie a sposare il progetto dal punto di vista professionale, garantendogli un ruolo da vero protagonista sia a livello nazionale sia a livello europeo. Sarà comunque difficile che l’olandese dica “no” al Manchester City, anche perchè, nel calcio di oggi, l’aspetto economico regna sovrano. Identificarsi in un progetto o in una maglia, tralasciando l’aspetto economico è ormai un’utopia. Le uniche bandiere che rimarranno nel mondo del calcio, con il passare degli anni, saranno quelle da sventolare…

  • Accuse Carobbio, pronte le smentite del Siena e di alcuni giocatori

    Accuse Carobbio, pronte le smentite del Siena e di alcuni giocatori

    Filippo Carobbio contro tutti. Si riapre il capitolo calcioscommesse (se mai si fosse chiuso), dove il difensore ex Siena, indagato dalla Corte federale di Cremona, punta il dito contro la sua ex società, i suoi ex compagni e persino il suo ex allenatore Antonio Conte.

    Il verbale esposto da Carobbio non lascia spazio ad interpretazioni. Sono chiare e pesanti le accuse dell’ex difensore bianconero. Come già detto, indice puntato anche su Antonio Conte, che secondo Carobbio era a conoscenza della combine tra Novara e Siena. Frasi al veleno che vedrebbero l’attuale tecnico della Juventus, coinvolto in prima persona e parte integrante della combine. ” Fu proprio lui a dirci di aver raggiunto l’accordo per il pareggio con il Novara”, afferma Carobbio. Naturalmente queste pesanti accuse saranno tutte da provare e verranno analizzate nelle sedi opportune. Non si dovrebbe sparare a zero su delle persone citate da un verbale. Non si dovrebbero esprimere sentenze ancor prima di aver dato parola ai diretti interessati, si rischierebbe di cadere nel ridicolo, dove esisterebbe una potenziale sentenza, senza però un reale processo.

    Filippo Carobbio © Maurizio Lagana Getty Images Sport

    Se da una parte esistono le accuse di Carobbio verso Conte e il Siena, dall’altra c’è chi è pronto a smentire queste accuse a spada tratta. Si tratta di Ferdinando Coppola, Daniele Ficagna, Cristian Stellini, Daniele Faggiano e Giorgio Perinetti, giocatori ai tempi in forza alla società toscana. Il primo ad esporsi è stato il portiere Coppola. Le sue parole rimbalzano come una smentita colossale nei confronti del verbale di Carobbio. Il portiere ha affermato di aver partecipato alla riunione pre Novara-Siena, ma che le frasi imputate da Carobbio a Conte non sono mai state pronuciate: “ Il Mister non pronunciò le parole esposte nel verbale da Carobbio, anzi rimasi colpito dalla grinta e determinazione che il mister cercò di trasmetterci nel pre partita, spronandoci a dare il tutto per tutto”.

    Sulla scia del portiere anche i compagni di squadra, solidi nell’appoggiare le parole del portiere ex toro. Anche il presidente del Siena Mezzaroma si taglia fuori dalle accuse: “E’ impensabile che il Siena fosse coinvolto direttamente nello scandalo vista la nostra posizione in classifica all’epoca“. La Corte Federale proseguirà con le indagini. Di fatto è stato ascoltato Carobbio, ritenuto persona e fonte attendibile dei fatti. Bisognerà provare ciò che l’ex difensore del Siena sostiene nella sua tesi, solo all’ora si potranno esprimere dei giudizi e sentenze a riguardo.

     

  • Finale Coppa Italia, chiave tattica Juventus – Napoli

    Finale Coppa Italia, chiave tattica Juventus – Napoli

    Domani sera, allo stadio Olimpico di Roma, Juventus Napoli daranno vita alla finale di Coppa Italia. Da una parte i neo campioni d’Italia, pronti a bissare il successo anche nella competizione nazionale, dall’altra parte gli “azzurri di Walter Mazzarri, altalenanti in questa parte finale di stagione.

    La Juventus di Conte, come abbiamo potuto osservare in questa stagione, fa della corsa, tenacia e dinamismo le sue arme migliori. Nonostante l’assenza di un grande bomber, la Juventus vanta un pacchetto offensivo di tutto rispetto, basti pensare che nel corso di questo campionato i bianconeri hanno mandato in goal ben 20 uomini. Da ciò che abbiamo potuto osservare, i bianconeri hanno in Vucinic il loro massimo esponente di qualità e fantasia, basti pensare al goal qualificazione contro il Milan nella semifinale di ritorno di Coppa Italia. Per “alzare” al cielo questa Coppa Italia, ci sarà sicuramante bisogno non solo del suo estro e delle sue giocate, ma della collaborazione di tutti.

    Passiamo al Napoli. I partenopei hanno il vantaggio di essere un gruppo assortito già da due anni e mezzo . Mazzarri ha creato una macchina da guerra devastante, fatta di grinta, cuore, ma anche di tanta qualità. La stagione era iniziata nei migliore dei modi per gli “azzurri”, sorprendentemente secondi nel girone di Champions League. Solo un grande Chelsea, agli ottavi di finale, è riuscito a spegnere i sogni europei di questo Napoli.

    Juventus – Napoli © Marco Luzzani/Getty Images

    Per Lavezzi e compagni, la Tim Cup è un’occasione per riassaporare il gusto della “vittoria” che manca oramai a Napoli dai tempi di Maradona. Il fiore all’occhiello di questa squadra si sa, è rappresentato da i “tre tenori”, Hamsik, Lavezzi, Cavani. Un tridente d’attacco capace di far innamorare non solo i tifosi partenopei, ma anche moltissime squadre Europee. Nonostante il “Pocho” sia in rotta di collisione con società e tifosi, darà sicuramente un contributo fondamentale ai partenopei.

    Le Chiavi del Match:

    Se la Juventus riuscirà a far girar palla lungo la linea mediana per poi proporre le solite imbucate offensive, sarà dura per i partenopei riuscire ad arginare la mole di gioco bianconera. Il Napoli, dal canto suo, dovrà cercare di limitare l’estro di Pirlo e puntare tutto sulle solite ripartenze in contropiede. Occhio a Cavani e all’assenza di Chiellini, la quale potrebbe giocare un ruolo fondamentale nell’evolversi del match.

     

  • Inter, Silvestre per il dopo Lucio. Zamparini conferma

    Inter, Silvestre per il dopo Lucio. Zamparini conferma

    Inter Silvestre, matrimonio in vista? Il forte difensore argentino, potrebbe lasciare Palermo per approdare a Milano alla corte di Stramaccioni. Dopo l’addio annunciato di Lucio, sarà proprio l’ex Catania il candidato numero uno a raccogliere l’eredità del brasiliano

    La notizia rimbalza nell’aria già da qualche mese, ma è solo in questi ultimi giorni che l’interessamento neroazzurro si è fatto realmente concreto. Matias Silvestre, difensore centrale con il vizio del goal, è approdato in rosanero la passata stagione. L’ex capitano del Catania, contestato dai suoi vecchi tifosi per il peggiore dei tradimenti, nlla passata stagione venne inseguito anche dalla Juventus, la quale poteva prelevare il cartellino del giocatore a parametro zero in un primo momento, ma poi non se ne fece nulla.

    Ora la pista neroazzurra pare essere un’opzione concreta. Su di lui si è espresso in prima persona anche il presidente Massimo Moratti, da sempre affascinato dai difensori goleador. Silvestre andrebbe a ricoprire il ruolo di centrale difensivo, vera lacuna in questa stagione neroazzurra. Dopo gli imminenti addii di Cordoba e Lucio, saranno almeno due i rinforzi nel pacchetto difensivo interista. Su Silvestre potrebbe arrivare l’ufficialità già nelle prossime ore. L’accordo tra Inter e Palermo dovrebbe aggirarsi intorno ai 7-8 milioni di euro, salvo inserimento di contropartite tecniche.

    Matias Slvestre © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Da ricordare inoltre, che il forte difensore argentino, potrebbe essere arruolato anche nella nazionale Italiana, viste le sue remote origini. Prandelli, dal canto suo, pare non essere interessato all’idea, nonostante Silvestre farebbe assai comodo ad una difesa pressochè decimata e leggermente inesperta. Per l’argentino, la pista europei dovrebbe essere tramontata in maniera definitiva, salvo colpi di scena delle ultime ore. L’attuale centrale difensivo palermitano proverà comunque a convincere Prandelli per l’imminente futuro e magari un ruolo da protagonista con la maglia neroazzurra potrebbe agevolarlo in questo obiettivo.

    Vedremo cosa accadrà nelle prossime ore. E’ chiara l’intenzione dei dirigenti neroazzurri di giocare al ribasso sulla quotazione del giocatore, ma è anche evidente come il Palermo cederà il giocatore al migliore offerente.

  • Boca Juniors Gattuso, sogno o realtà?

    Boca Juniors Gattuso, sogno o realtà?

    Boca Juniors Gattuso , firma imminente? Dopo l’addio alla maglia rossonera, Ivan Gennaro Gattuso si ritrova nell’elenco dei disoccupati. Di fatto, non si conosce ancora il futuro del centrocampista campione del mondo 2006. Nei giorni scorsi c’è stato un sondaggio, piuttosto concreto, da parte dei Glasgow Rangers, prima realtà calcistica del giocatore calabrese.

    “Ringhio” pare affascinato dall’idea scozzese, sarebbe un ritorno alle origini, anche se dopo il fallimento del club scozzese, si assaporerà un calcio ben diverso. Dopo aver scongiurato il ritiro dalla attività agonistica, Gattuso ha affermato fortemente di voler continuare a giocare. Con ogni probabilità sarà l’estero la meta dell’ex numero 8 rossonero.

    Nelle ultime ore, sulle tracce del giocatore, si è mosso il Boca Juniors. Il presidente della società argentina ha affermato che l’ingaggio di Gattuso sarebbe un sogno non solo per Il Boca, ma anche per tutto il panorama calcistico argentino.

    Gennaro Gattuso © Marco Luzzani/Getty Images
    L’idea affascina “Ringhio”, pronto a raccogliere l’abbraccio dell’intera “Bombonera“. Gattuso rifletterà nelle prossime ore, anche se l’approdo in Argentina pare essere piuttosto complicato, nonostante il centrocampista abbia dato il suo assenso.

    Nel calcio si sa, l’imprevisto e l’imprevidibilità assoluta è sempre dietro l’angolo. L’agente del giocatore, del resto, non ha smentito categoricamente la pista Boca, tralasciando un leggero margine di trattiva, margine che ha concesso ai tifosi argentini di sognare ad occhi aperti. Il calcio argentino è assai diverso da quello italiano si sa. I ritmi non sono esasperati, il tatticismo è pressochè nullo, il calcio è basato principalmente sulla tecnica e sulla fase offensiva. E’ per questo che Gattuso non troverebbe difficoltà ad ambientarsi ed esprimersi ancora ai massimi livelli, non pagando di fatto l’età avanzata e il passo oramai arruginito. Il pubblico argentino lo acclama. Gattuso, uomo di cuore, mediterà sul da farsi. D fatto nel futuro dell’ex centrocampista rossonero ci sarà una ed una sola certezza, quella di continuare a giocare.

  • Addio Del Piero, i tifosi Juve contro Agnelli “rampollo viziato”

    Addio Del Piero, i tifosi Juve contro Agnelli “rampollo viziato”

    Il calcio italiano è strano, sorprendente, spesso ingiusto. Dopo pochi giorni dal trionfo bianconero in campionato, che è valso il 30 esimo scudetto (28 che si voglia) alla “Vecchia Signora”, in casa Juventus è già tempo di polemica. Nel giorno dell’inaugurazione del “J-Museum, il nuovo museo della storia bianconera, i tifosi non hanno perso occasione per puntare l’indice contro il loro presidente Andrea Agnelli, definendolo tra l’altro “rampollo viziato”, reo di aver scaricato in maniera ingrata Alessandro Del Piero, simbolo e bandiera della gloriosa storia Juventina.

    Già nel mese di ottobre, quando lo scudetto era solo un miraggio per il popolo bianconero, ci furono pesanti polemiche per le parole del presidente bianconero durante una conferenza stampa: “Questo sarà l’ultimo anno di Del Piero con la maglia della Juventus”, frase che mandò su tutte le furie gli ultras bianconeri. “Del Piero è la storia“, urlano a gran voce i tifosi bianconeri. Anche domenica, prima della premiazione scudetto, le parole di Agnelli sono state coperte dagli oltre 40.000 tifosi con un coro significativo: “Un capitano c’è solo un capitano”, parole chiare che fanno ben capire come la pensano i tifosi a riguardo.

    Andrea Agnelli © Valerio Pennicino/Getty Images

    Gli stessi supporters hanno invocato e tentato in ogni modo di convincere il loro presidente a rinnovare il contratto a Del Piero, sostenendo che solo il numero dieci bianconero possa decidere quando sarà arrivato il momento di dire basta con la Juventus. E’ su questo punto che premono i tifosi bianconeri. Deve essere solo il capitano a decidere se continuare o meno con la Juventus e non viceversa. Tra l’altro, Del Piero, ha sempre manifestato il desiderio di terminare la carriera in bianconero. La dirigenza juventina potrebbe rinnovargli il contratto in modo gratuito, visto che il premio scudetto di 2 milioni di euro andrebbe a ricoprire l’intero costo contrattuale del capitano.

    I tifosi preparano una vera e propria rivoluzione. Si attendono manifestazioni sotto la sede in corso Galileo Ferraris 32. I supporters bianconeri hanno anche minacciato il loro presidente di non rinnovare gli abbonamenti per il prossimo anno. Che la rivoluzione abbia inizio…

  • Lavezzi PSG è fatta, parola di Bronzetti

    Lavezzi PSG è fatta, parola di Bronzetti

    Finirà domenica con Juventus-Napoli, la carriera di Ezequiel Lavezzi in azzurro. Ad annunciarlo è stato Ernesto Bronzetti (procuratore Fifa), ad una emittente radiofonica proprio nella giornata di ieri. Lavezzi lascerà quindi il Napoli. Sii attende solo l’ufficialità, la quale potrebbe arrivare già domenica sera dopo la finale di Coppa Italia contro la Juventus.

    Se prima, il futuro dell’attaccante argentino pareva essere colorato di neroazzurro, lo stesso Bronzetti ha smentito l’ipotesi Inter in maniera drastica e decisa. Non sarà la compagine milanese la prossima squadra di Lavezzi dunque. Sulle tracce del numero 22 napoletano si sono mosse diverse società. Già dalla scorsa stagione il Manchester City, fece un sondaggio per valutare l’acquisizione del cartellino del “Pocho“, risultando però un interessamento superficiale e mai concreto, di fatto non se ne fece nulla. Nelle ultime ore c’è stato anche un leggero interessamento del Manchester United, ma anche qui non pare esserci nulla di concreto. Ecco allora avanzare solidamente la candidatura del Psg.

    Ezequiel Lavezzi © Giuseppe Bellini/Getty Images

    Lo stesso Ernesto Bronzetti ha scosso l’ambiente del calciomercato dichiarando che Ezequiel Lavezzi la prossima stagione giocherà sicuramente nel Psg di Carletto Ancelotti. Nessuna titubanza da parte dell’agente Fifa nelle sue dichiarazioni. E’ chiaro quindi che l’affare sia vicino alla conclusione. Non si conoscono ancora le cifre. La clausola rescissoria del “Pocho ” si aggira intorno ai 30 milioni di euro.

    Il Psg potrebbe ricoprire interamente il costo della clausola, assicurandosi così le prestazioni dell’attaccante argentino senza margini di trattativa con la dirigenza partenopea. Per quel che riguarda il contratto di Lavezzi, non si conoscono ancora le cifre ufficiali, ma secondo alcuni rumors si parla di un contratto quadriennale da oltre 6 milioni a stagione, più eventuali bonus. Non ci sorprenderebbe se le cifre del contratto risulterebbero ancor più faraoniche, basti pensare che la dirigenza francese ha offerto 12 milioni di euro netti a stagione a Kakà, pur di convincerlo ad abbandonare Madrid e sposare il progetto francese.

     

  • Il Chelsea tenta Capello

    Il Chelsea tenta Capello

    Capello – Chelsea ci siamo. L’ex tecnico della nazionale inglese è pronto a sposare il progetto dei blues, i quali hanno già deciso di dare il benservito a Di Matteo al termine della stagione. L’affare pare esser già in via di definizione, mancherebbero solo pochi dettagli per l’ufficilità.

    Il presidente Abramovich, dopo il “no” secco di Guardiola, ha deciso di puntare sul tecnico ex Milan e Juventus per accrescere il potere europeo e nazionale dei Blues. Fabio Capello dal canto suo, non ha esitato un attimo a dire “si”. Grande  motivatore, esperto allenatore e grande caratura internazionale, perfetto identikit dell’allenatore perfetto. La trattativa pare esser già ben avviata. Si parla di un contratto faraonico per il tecnico friulano. 8 milioni di euro a salire per 3 stagioni. Il progetto blues affascina tantissimo Capello, pronto a confrontarsi con la realtà inglese, stavolta sotto il “profilo club”. Il matrimonio dovrebbe chiudersi già nei prossimi giorni, salvo colpi di scena improvvisi.

    Fabio Capello © Caddick/AFP/Getty Images

    Ma come mai Abramovich ha deciso di bocciare a prescindere Roberto Di Matteo? Il tecnico italiano non infiamma l’entourage del Chelsea. Anche in caso di vittoria in Champions League, Di Matteo verrebbe comunque allontanato, forse in modo immeritato. Perchè non dare una possibilità all’emergente tecnico, tra l’altro artefice di un finale di stagione pressochè perfetto sulla panchina dei blues? Forse perchè Di Matteo non vanta un bagaglio d’esperienza notevole è chiaro, ma potrebbe comunque maturare stando ancora alla guida di questo Chelsea.

    Abramovich non vuol sentire ragioni e sulla panchina dei blues sogna un tecnico esperto, carismatico e vincente. Ecco quindi delinearsi il profilo di Fabio Capello, sogno concreto del plurimilionario russo. Non di certo un atteggiamento da applausi quello mostrato dalla dirigenza inglese verso Di Matteo, che dal canto suo, tenterà in maniera professionale di portare a casa la Champions League, pur sapendo già, che quella sarà la sua ultima partita sulla panchina del Chelsea.

  • Chiellini salta il Napoli, pronto per gli Europei

    Chiellini salta il Napoli, pronto per gli Europei

    Sospiro di sollievo per Cesare Prandelli. Giorgio Chiellini sarà assente dai campi di gioco per sole 3 settimane. Pericolo Europei scongiurato dunque. Chiellini salterà la finale di Coppa Italia contro il Napoli, gara in programma domenica sera, per poi tornare a disposizione nei primissimi giorni di giugno.

    Chiellini, punto fermo della difesa azzurra, dovrà recuperare la forma migliore, ed è proprio questo aspetto a preoccupare Cesare Prandelli. Gli Europei partiranno l’8 giugno, Chiellini dovrà ristabilirsi entro tale data, ma la grinta e la caparbietà del difensore toscano lasciano ben sperare. A rassicurare gli animi dei tifosi juventini-italiani c’ha pensato il fratello del calciatore, assicurando che Giorgio tornerà in piena forma già fra pochissime settimane

    Giorgio Chiellini © Claudio Villa Getty Images Sport

    La Juventus, dal canto suo, dovrà rinunciare al proprio difensore in vista della finale di Coppa Italia contro il Napoli. Gara decisiva, fondamentale per i bianconeri, i quali puntano fortemente ad una storica doppietta dopo la conquista del campionato. In questa stagione il difensore toscano, è stato uno degli uomini più utilizzati da Antonio Conte, il quale ha affidato al numero 3 bianconero, le chiavi della difesa, difesa meno perforata in Italia e in Europa.

    Prandelli riabbraccerà il centrale difensivo già all’esordio Europeo della Nazionale Italiana. Ma quale sarà la posizione che andrà a ricoprire Giorgio in campo ? Il tecnico azzurro sta meditando sul modulo da adottare in questa manifestazione. Dal 4-4-2 pare si stia passando ad un 3-5-2, modulo basato sulle fondamenta bianconere. Di fatto, sono ben 6/11 i giocatori della Juventus impegnati nell’ undici titolare di Prandelli: Buffon, Bonucci, Barzagli, Chiellini, Pirlo, Marchisio, senza tralasciare la vera rivelazione del campionato, Giaccherini. Sarà dunque difesa a 3?  Barzagli, Bonucci e Chiellini agiranno come centrali, mentre Maggio e Criscito dovrebbero ricoprire il ruolo di fluidificanti laterali.

    Ma queste considerazioni verranno fatte più avanti, dopo un’analisi accurata dello stato di forma dei giocatori azzurri. Intanto aspettiamo Giorgio, anima e forza di questa Nazionale.