Autore: plays

  • Il mondo del poker da l’addio al professor Giaroni

    Il mondo del poker da l’addio al professor Giaroni

    Oggi è giorno di lutto nel mondo del poker,si è spento dopo una fulminante malattia il 70enne bolognese Gianni Giaroni, uno tra i piu forti giocatori italiani di tutti i tempi,forza palesata anche anche dall’ottavo posto nella classifica degli italiani che hanno vinto di piu in assoluto.

    Il professore si è spento dopo una breve, quanto fulminea malattia le cui avvisaglie,il campione italiano,le aveva avute proprio mentre si accingeva a giocare un torneo a nova gorica,l’ennesimo della sua carriera,il WPT.
    Il mitico Giaroni con i suoi studi statistici applicati al gioco del poker è sempre stato un giocatore stimato,sia in territorio nazionale,quanto in ambito internazionale.

    Ma oggi,forse piu che soffermarsi sull’aspetto del giocatore,è molto meglio riflettere sull’uomo Giaroni,una persona stimata da tutti,un signore,una persona sarcastica con la battuta sempre pronta che lascierà inevitabilmente un vuoto incolmabile nella mente di quanti lo hanno conosciuto….
    ciao professore

  • Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano sul tetto del mondo

    Il poker italiano da finalmente la tanto attesa “sportellata” al resto del mondo,è infatti tricolore la settima edizione del Pokerstars World Cup of Poker andata il scena alle bahamas.

    La squadra azzurra composta da Luca Pagano, Litterio Pirrotta, Davide Scafati e Ravel Furfaro è riuscita a sbaragliare USA, Francia, Filippine, Ucraina, Argentina, Spagna, Slovacchia e Regno Unito e a portarsi a casa il titolo mondiale per nazioni oltre ad un congruo premio di 25 mila dollari per ogni componente della squadra.

    Gli italiani si sa non sono i giocatori maggiormente quotati nel panorama internazionale di poker poichè spesso il loro gioco viene considerato non ancora ad un livello professionale maturo, evidentemente però il gioco italiano sta avendo quella tanto attesa maturazione palesata appunto da vittorie come questa, con buona pace di chi ancora snobba il nostro modo di giocare.

  • Massimiliano Pescatori, il pirata italiano pioniere dell’hold’em

    Massimiliano Pescatori, il pirata italiano pioniere dell’hold’em

    Lo chiamano pirata per l’insolita bandana con il tricolore italiano che indossa quando è seduto al tavolo ovale, il pirata è Massimiliano Pescatori.
    Nato a Milano il 22 gennaio 1971.
    La storia di Max ha davvero per molti aspetti il carattere della favola, gioca a carte già in età molto precoce, quella delle carte per il “Pesca” è una passione continua e costante, nel tempo libero gioca sempre a carte.

    Dopo aver preso il diploma inizia a lavorare in un supermercato, la svolta della sua vita però arriva dopo un soggiorno a Las Vegas, qui, fulminato dall’incessante mole di gioco che viene prodotta in città, decide di trasferirsi dopo aver venduto l’auto e preso la liquidazione.
    Il pirata però resiste alla tentazione di giocare i propri risparmi e investe in maniera fruttosa il proprio capitale iscrivendosi alla scuola per cropuier, in questo modo riesce ad entrare nei casinò di las vegas, dove lavorando ha la possibilita di imparare tutti i segreti delle carte e di studiare più specialita di gioco possibili.
    A Las vegas, Max Pescatori ha l’appoggio di Walter Farina, il primo italiano a vincere un WSOP, e di Marco Traniello, e sua moglie Jennifer Harman, che gli permette di seguirlo in partite contro giocatori del calibro di Ivey e Brunson.

    Max inizia a vincere in maniera costante, partendo dai primi 24 mila dollari conquistati con il primo posto del poker challenge del 2003; da quel momento continua a vincere con una frequenza impressionante, il suo anno d’oro però è il 2006: nella stessa sera in cui l’italia porta a casa il titolo mondiale, lui si porta via dal casinò 683 mila dollari dopo aver sbaragliato 1300 giocatori nell’evento da 2500$ del no limited holdem.
    Dopo la vittoria alle World Series, Pescatori continua a vincere e fare piazzamenti “in the money” fino ad arrivare a bissare il successo del 2006 con un altro primo posto alle WSOP del 2008 quando porta a casa i 243 mila dollari messi in palio nel torneo da 2.500$ pot limited-holdem/omaha.

    L’anno del secondo successo alle World Series è anche l’ultimo anno in cui Pescatori soggiorna negli States, infatti a Dicembre 2008 capisce che i tempi sono maturi per poter tornare in Italia facendo il proprio mestiere di poker players.

  • Poker cash in Italia, ora è ufficiale. L’UE da l’ok

    Poker cash in Italia, ora è ufficiale. L’UE da l’ok

    E’ finalmente arrivato il via libera dell’Unione Europea: tra qualche mese si potrà giocare regolarmente anche nelle poker room italiane, con licenza AAMS, al poker cash.
    Dopo diversi mesi di attesa adesso la notizia diventa ufficiale, dopo che la commissione europea non ha riscontrato alcun problema durante il periodo di valutazione del decreto, periodo iniziato il 6 luglio e finito il 7 ottobre.

    Il passaggio dalla commissione europea si era reso necessario dopo che il TAR del Lazio aveva accolto il ricorso presentato da Microgame poichè secondo la stessa azienda distributrice di giochi erano state aggiunte alcune disposizioni tecniche in un periodo successivo alla notifica.
    Si può quindi dire che il cash in italia ha definitivamente avuto il via libera, adesso sono le poker room italiane che dovranno aggiornare entro tre mesi le loro concessioni statali e poi si potranno (finalmente) iniziare a giocare le prime mani di cash, probabilmente verso la fine di Dicembre.

  • Liga, il punto dopo la 6 giornata. Goleada Real, passo falso del Barcà

    Liga, il punto dopo la 6 giornata. Goleada Real, passo falso del Barcà

    La sesta giornata della liga vede una classifica inconsueta rispetto agli ultimi anni di predominio bluagrana,infatti i campioni catalani fermati sull 1-1 dal Maiorca, sono a tre punti dalla vetta che è ancora in mano al Valencia dopo il 2 a 1 con l’Atletico Bilbao, al secondo posto invece c’è il Villareal di Giuseppe Rossi resosi protagonista di una grande prestazione andando anche a rete,mentre i blancos di Mourinho si assestano al terzo posto spazzando via le critiche rispetto alla concretezza della squadra con un 6 a 1 al Deportivo che non ammette repliche.

    Da segnalare in fondo alla classifica il pareggio fra Real Saragozza e Sport Gjong e in balzo in avanti del Real Sociedad che conquista tre punti in casa contro l’Espanoyl.

    RISULTATI E CLASSIFICA DELLA 6 GIORNATA
    ALMERIA-MALAGA 1-1

    50′ Owusu-Abeyie (Mal); 76′ Uche (Alm)
    BARCELLONA-MAIORCA 1-1
    21′ Messi (Bar); 43′ Lopez (Mai)
    GETAFE-HERCULES 3-0
    20′ Parejo (Get); 42′ Moral (Get); 81′ Miku (Get)
    OSASUNA-LEVANTE 1-1
    72′ Pandiani (Osa); 79′ Sergio (Lev)
    REAL MADRID-DEP. LA CORUNA 6-1
    4′ C. Ronaldo (Rea); 24′ Ozil (Rea); 34′ Di Maria (Rea);53′ Higuain (Rea); 60′ aut. Castro (Dep); 78′ Rodriguez (Dep); 89′ C. Ronaldo (Rea)
    REAL SOCIEDAD-ESPANYOL 1-0
    85′ aut. Forlin (Esp)
    SARAGOZZA-SPORTING GIJON 2-2
    33′ aut. Obradovic (Sar); 49′ rig. Castro (Spo); 57′ Sinama Pongolle (Sar); 61′ Sinama Pongolle (Sar)
    SIVIGLIA-ATLETICO MADRID 3-1
    29′ Negredo (Siv); 35′ Perotti (Siv); 52′ Kanouté (Siv); 59′ Costa (Atl)
    VALENCIA-ATHLETIC BILBAO 2-1
    11′ Aduriz (Val); 90′ Vicente (Val); 90′ Gabilondo (Ath)
    VILLAREAL-RACING SANTANDER 2-0
    8′ Nilmar (Vil); 13′ Rossi (Vil)

    Classifica
    Valencia 16; Villarreal 15; Real Madrid 14; Barcellona 13; Siviglia 11; Atletico Madrid 10; Getafe 10; Espanyol 9; Maiorca 8; Athletic Bilbao 7; Malaga 7; Hercules 7; Real Sociedad 7; Almeria 6; Osasuna 5; Sporting Gijon 5; Levante 5; Racing Santander 4; Saragozza 3; Dep. La Coruna 3

    Prossimo turno 17/10/2010
    Athletic Bilbao-Saragozza; Atletico Madrid-Getafe; Barcellona-Valencia; Dep. La Coruna-Osasuna; Hercules-Villarreal; Levante-Real Sociedad; Maiorca-Espanyol; Malaga-Real Madrid; Racing Santander-Almeria; Sporting Gijon-Siviglia

  • Moto GP: Lorenzo senza rivali, frattura alla clavicola per Pedrosa

    Moto GP: Lorenzo senza rivali, frattura alla clavicola per Pedrosa

    Valentino Rossi rimette nuovamente in fila tutti alle prove della motogp sul circuito giapponese,è infatti proprio il campione con il numero 46 a fare il miglior tempo della giornata fermando il cronometro a 1’48”174 proprio davanti ad un altro italiano, Andrea Dovizioso,e al leader del mondiale Lorenzo.

    Da registrare anche la rovinosa caduta di Dani Pedrosa che ora si trova con una doppia frattura alla clavicola sinistra,che certamente gli impedira di correre domenica,cosi da condizionare pesantemente la propria rincorsa al titolo mondiale.

    Cosi,dopo le cadute e il relativo stop di Valentino Rossi,anche Pedrosa dovrà osservare un periodo di stop forzato rendendo cosi ancora piu agevole la rincorsa al titolo di Lorenzo,che a questo punto si trova senza rivali nel puntare al titolo stagionale.

  • PokerStars IPT Nova Gorica trionfa Luca Topazio

    PokerStars IPT Nova Gorica trionfa Luca Topazio

    E’ andata in archivio anche la tappa dell’Italian Poker Tour di Nova Gorica. Quello andato in scena all’hotel Casino Perla è un ipt il cui grandissimo successo ottenuto è facilmente intuibile dal numero di partecipanti, 384, e dalla presenza di grandissimi campioni ai tavoli; Bonavena, Pagano, Minieri, giusto per citarne qualcuno.

    Il Day1 ai chiude alle 2 di notte e vede gia diversi pro come Ale Pastura,o Luana Spadaro,costretti a tornare a casa molto presto,mentre si può registrare una partenza molto positiva di Mazzei e Cipollini, che finiscono il primo giorno da chip leader.

    Nel Day 2 , come facilmente intuibile, vi è lo scoppio della bolla, ovvero i giocatori ancora presenti al torneo arrivano a premi, ed è proprio in seguito allo scoppio della bolla che Cipollini finisce di dilapidare il proprio patrimonio, mentre Mazzei ,il chip leader alla fine del day1, continua a giocare un buon poker rimanendo tra i giocatori in possesso del numero maggiore di fiches anche se a fine giornata è Luca Pagano ad essere in testa al chip count, quando i giocatori ancora rimasti in gara sono 35.

    Il Day3, vede ben presto l’eliminazione di altri pro rimasti in gara, tra questi Luca Moschitta, Cristiano Guerra e Luca Pagano (che per sua stessa ammissione non ha giocato un grandissimo poker) che dopo aver fatto una serie impressionante di sali scendi in termini di fiches manda i resti con K 10 suited a cuori dopo aver visto un flop molto favorevole (K 7 8 con due cuori) lo scellerato call di Cantonati con A7 decreta la fine dei giochi per Pagano che vede materializzarsi al river un asso di fiori che da la doppia coppia a Cantonati.

    Il numero di giocatori va via via diminuendo fino ad arrivare agli ultimi nove giocatori che diventano ben presto otto con l’eliminazione di Sepede che genera un gran boato poichè questa eliminazione conduce direttamente al tavolo finale del giorno successivo.

    Il final table vede al via Topazio chip leader,e gia nel primo livello l’eliminazione di Di Laurenzio e Orlando,a seguirli c’è Minasi che con AK manda i resti preflop e dopo aver trovato il call di Delli Santi che chiama con AJ si sente gelare dal J che esce al river. é ancora Delli Santi fareun altro player out, infatti manda a casa Fedeli.
    Al 4 posto lascia i giochi Kamaras che vede il suo AQ scontrarsi inesorabilmente contro l’AK di Topazio,ed è lo stesso Topazio che elimina Salvatore Bonavena, l’unico dei giocatori seduti al tavolo ad aver vinto gia una volta l’ipt ,oltre ad essere l’unico italiano ad aver vinto un European poker tour, purtroppo però questa volta il pro calabrese incappa in una mano sfortunata, la sua coppia di J parte avanti contro l’AJ di Topazio, ma l’asso al flop mette fine al sogno di Bonavena di bissare il precedente successo all’ipt.

    L’head up è poco piu che una formalità,il grande stack di Topazio non permette grandi spazi di manovra a Delli Santi che manda i resti con A6 ma si trova davanti A10,è questa l’ultima mano di questo appassionante italian poker tour reso possibile e affascinante grazie alla solita grandissima professionalità organizzativa della Pagano events.

    Questo il resoconto dei premi vinti in questo ipt dai giocatori presenti al tavolo finale:

    1 Topazio 190.000
    2 Prevedello Delli Santi 120.000
    3 Bonavena 75.000
    4 Kamaras 55.000
    5 Fedeli 36.000
    6 Minasi 30.000
    7 Orlando 22.500
    8 Di Laurenzio 15.460

  • Intervista esclusiva a Marco Fantini, giocatore professionista di poker sponsorizzato Sisal

    Continua il nostro viaggio nel Texas Hold’em collezionando un’intervista esclusiva a Marco Fantini, poker player classe 1984,attualmente PRO della poker room Sisal e coach della scuola di poker on line lezionidipoker.com

    Come e quando hai iniziato a giocare a poker?

    Ho iniziato nel 2005 vedendo le prime trasmissioni in tv sui canali satellitari, da li ho iniziato a giocare for fun con i miei amici a una versione un po’ modificata del texas holdem, successivamente mi son iscritto a una room che ho trovato cercando su google e da li è iniziato tutto.

    Quante sono le ore durante la settimana che dedichi al gioco e quante alla studio del poker?

    Solitamente gioco durante la settimana 4/5 ore al giorno di pomeriggio, nel fine settimana un po’ meno anche se qualche volta mi metto a fare i tornei domenicali che durano parecchie ore con risultati alterni… Per lo studio invece ora dedico un pò meno tempo del passato anche se lo ritengo la maniera fondamentale per poter crescere.

    E’ stata dura all’inizio abituare i familiari al fatto che sei un giocatore di poker? Abituarli all’idea di non disturbare e al fatto che fosse la tua prima fonte di reddito

    Per i miei familiari non è stato un grosso problema abituarsi visto che mentre giocavo ho comunque portato a termine la laurea triennale di “Scienze di Internet” a Bologna, loro si fidano molto di me e quando dimostravo di poter guadagnare buone cifre solamente grazie al poker sono stati quasi sempre dalla mia parte quando ho fatto il salto nel professionismo (ora addirittura mia madre mi segue nei blog quando faccio tornei live)

    Oggi sei un professionista anche per la tua costanza nello studio e nel rispetto del bankrool, ma c’è un momento della tua carriera pokeristica che puoi indicare come il momento della svolta?

    Il momento della svolta è accaduto quando giocavo su una poker room .com nella quale facevo sit da 9 persone normal, quando ho visto che riuscivo a battere con costanza questi sit da 50$ e 100$ ho capito che potevo davvero diventare un professionista.

    Quali sono gli errori che un giocatore deve assolutamente evitare per risultare vincente nel lungo periodo?

    La base di tutto è la gestione del bankroll e lo stare in focus quando si gioca, cioè per i tornei o i sit a cui si prende parte c’è sempre da spendere una piccola parte rispetto a quello che si guadagna, un’altra cosa importante è anche nella vita extra poker non scialacquare troppi soldi ma spendere solo una parte di ciò che si guadagna. Per quanto riguarda lo stare in focus intendo che quando si gioca si dovrebbe fare solo quello per essere concentrati al massimo su quello che si fa.

    Sei un giocatore che gioca prevalentemente tornei on line,anche se hai iniziato ad affacciarti ai circuiti live con ottimi risultati sia sul territorio nazionale che internazionale,pensi in futuro di dedicare piu tempo al circuito live o continuerai cosi?

    Per quanto riguarda il live penso di giocare sempre quanto ho giocato quest’anno cioè usare solo una piccola parte di tempo e non fare mai più di un live al mese (escluse le wsop dove c’è da stare via almeno 2 settimane), anche in futuro non penso di fare molto di più rispetto a quest’anno.

    Ammesso che si possa stilare una classifica,chi pensi siano i giocatori attualmente piu forti nel circuito live italiano?

    Per quanto riguarda il live apprezzo molto il mio compagno di squadra Niccolò Caramatti ma ci sono tanti altri giocatori forti come Sergio Castelluccio, e anche tanti giovani che arrivano dall’online come ad esempio Tommaso Briotti ma qua la lista diventerebbe veramente lunga.

    Durante la tua carriera pokeristica hai giocato centinaia di migliaia di mani,c’è una mano che ti è rimasta particolarmente impressa per la sua improbabilità che si realizzasse?

    Se parliamo di improbabilità mi è successa in un sng quando su un flop Axx siamo andati all in io con 66 e l’altro giocatore con AA è stato bellissimo vedere 6 al Turn e 6 al River per un poker veramente improbabile.

    Quali sono gli obbiettivi che ti poni per il futuro dal punto di vista pokeristico?

    Per il futuro vorrei mantenere la costanza di risultati che ho con i sit online e cercare ogni tanto di piazzare qualche zampata importante in qualche torneo live, chissà che già all’Ept di Vienna ciò non possa accadere.

    Lo staff di “Il pallonaro” ringrazia Marco Fantini per la cordialità e la gentilezza dimostrata nel volere rilasciare questa intervista.

  • Doyle Brunson, biografia di una leggenda del Texas Hold’em

    Doyle Brunson, biografia di una leggenda del Texas Hold’em

    Scegliere Doyle Brunson per iniziare un ciclo di biografie sui migliori e più importanti giocatori di Texas Hold’em che questo gioco conosca è una scelta tutt’altro che casuale; infatti, se oggi al Texas Hold’em si può attribuire il titolo di gioco di carte piu diffuso al mondo una parte del rinoscimento va sicuramente a Doyle Brunson il quale ha avuto il merito, insieme a giocatori come Amarillo Sim e Sailor Roberts, di diffondere dapprima il gioco entro i confini texani e poi esportarlo fino Las Vegas.
    Doyle Brunson nasce il 10 agosto 1933 nella citta di Longhwort,in Texas.

    Doyle già molto giovane mostra di essere affascinato dal mondo delle carte, ma al liceo la cosa che maggiormente gli permetteva si saltare agli onori della cronoca era la sua bravura nel giocare a pallacanestro, tanto bravo da concentrare su di se le attenzioni di squadre come i minneapolis lakers. (oggi Los Angeles Lakers)

    Purtroppo, però, i sogni di gloria nel campo del basket,da parte di Brunson,si spengono all’età di 21 anni quando vittima di un incidente sul lavoro la sua gamba si rompe.
    Nonostante questo triste evento che lo allonanta dal mondo dello sport agonistico, Doyle continua i propri studi e dopo aver conseguito la laurea inizia ad interessarsi in maniera piu proficua al mondo delle carte, dapprima giocato a poker classico e seven stud, per poi passare alla variante che lo renderà celebre in tutto il mondo, il Texas Hold’em.

    I primi successi e i primi guadagni “Texas Dolly (soprannome affibiatogli dopo che un commentatore lo chiamo cosi erroneamente) li ottenne in Texas, nell’Oklahoma e nella Louisiana quando,a metà degli anni 50,il gioco era considerato ancora un’attività semi-illegale; la vera svolta però arriva quando il Texas holdem arriva a Las Vegas, citta in cui Brunson decide di trasferirsi in modo da potersi dedicare a tempo pieno al gioco.

    A Las Vegas la carriera di Doyle raggiunge l’apice nel biennio 1976-1977 quando riesce a vincere per due anni consecutivi il main event delle WSOP, i mondiali del poker, battendo nel primo anno 22 giocatori, nel secondo invece 34 e in entrambi i casi riuscendo ad eliminare l’ultimo giocatore in gara avendo in mano la coppia di carte 10-2, da quel momento la coppia di carte 10-2 prende il nome di “Doyle Brunson”.
    Sicuramente aver infilato due vittorie consecutive alle WSOP rappresenta un grandissimo successo visto che solo altri 3 professionisti sono stati capaci di fare lo stesso, va però precisato che i primi due titoli furono conseguiti contro un numero esiguo di giocatori, non si può invece dire lo stesso dell’ultimo braccialetto conquistato da Doyle che ha dovuto sconfiggere,nel 2005,a settantadue anni,diverse centinaia di giocatori.
    Tra il primo e l’ultimo titolo, oltre a diversi tornei vinti a livello nazionale e internazionale, texas dolly ha conquistato altri otto braccialetti alle WSOP portando quasi ad un record il numero di tornei mondiali vinti, solo Phil Helmutt ha fatto meglio di lui conquistandone undici.

    Doyle Brunson è conosciuto nel mondo del poker non solo per il gran numero di tornei a cui ha partecipato e che ha vinto, ma anche per aver scritto il primo libro di strategia riguardante il texas holdem, il libro “Super System” è considerato,insieme al suo seguito “Super System II”, la bibbia del poker.
    I due libri di Texas Dolly hanno contribuito sicuramente in maniera decisiva a farlo diventare la personalita piu influente nel circuito del poker, come scrive nel 2006 la rivista specializzata “Bluff magazine”.
    Oggi Doyle Brunson è diventato insegnante di Michael Phelps (plurimedagliato olimpico nel nuoto) e, nonostante l’età, frequenta ancora assiduamente i casinò con la stessa simpatia e signorilità di sempre, è spesso accompagnato dal figlio Todd, anche lui giocatore professionista di poker che può   già vantare la conquista di un braccialetto alle WSOP.

  • Sfide e Saviano raccontano “il miracolo” della Juvecaserta

    Sfide e Saviano raccontano “il miracolo” della Juvecaserta

    Chi conosce Roberto Saviano come scrittore di Gomorra si troverà certamente sorpreso nel vedere che sarà la voce narrante della puntata di Sfide in programma venerdì 17 settembre alle 23:10 su Rai Tre.

    La collocazione come voce fuori campo dello scrittore napoletano non è affatto casuale,poichè Saviano durante il programma continuerà a parlare della sua terra,questa volta ponendo l’accento su una realtà sportiva vissuta nel casertano che ha per molti aspetti il sapore del “miracolo”.

    La favola, divenuta realtà, di cui si parla è quella della Juvecaserta,la prima squadra a riuscire a portare al sud italia uno scudetto nel basket conquistandolo il 21 maggio 1991 contro l’imbattibile olimpia milano alla fine di 5 estenuanti match.

    Quella della Juvecaserta è una realtà che si scontra con un territorio difficile,un territorio dove spesso la possibilita di realizzare i sogni è minima,per molti la stessa possibilita di sognare è una chimera,ed è per questo che forse solo una voce intensa,vissuta,ferita,come quella di Roberta Saviano può rendere a molti l’idea di cosa rappresentasse per la gente la Juvecaserta,non una semplice squadra di basket ma come lo dice lo stesso Saviano: “per Caserta era qualcosa in più di una semplice squadra di basket, qualcosa in più di un semplice scudetto, o di una finale di coppa. Significava, innanzitutto, che c’era qualcosa di buono in un territorio da cui spesso proveniva soltanto il male, morti ammazzati, corruzione politica, immobilità sociale, una borghesia lenta, impigrita, biliosa. Per la prima volta quello scudetto sembrava ripagare un’idea di riforma della società attraverso il talento. Questo è stato lo scudetto della Juvecaserta”.