Autore: PeppeG

  • Coppa d’Africa, Mali e Ghana in semifinale

    Coppa d’Africa, Mali e Ghana in semifinale

    Nella giornata di ieri s’è conclusa il quadro dei quarti di finale, con due partite al cardiopalma e che hanno riservato molte sorprese. La prima gara della giornata è stata quella che ha visto affrontarsi il Gabon padrone di casa e il Mali del blaugrana Seydou Keita.

    Trascinato dal proprio pubblico e da uno scatenato Aubameyang, autore di splendide prestazioni nella fase a gironi, l’undici gabonese comincia alla grande la sua gara tenendo in mano il pallino del gioco e riuscendo anche a passare in vantaggio ad inizio ripresa con Mouloungui che sfrutta un ottimo assist dell’attaccante ex Milan. Lo stadio è in delirio ma la disdetta è dietro l’angolo è all’84° ecco consumarsi la prima parte della tragedia calcistica, Diabatè calcia un destro centrale che sembrerebbe innocuo ma che il portiere di casa fa passare fra le gambe concedendo il pari ai maliani. Si va ai supplementari dove a prevalere è maggiormente la paura di sbagliare da parte le entrambe le squadre, che si trascinano senza colpo ferire fino alla lotteria dei rigori. A tradire è purtroppo per i padroni di casa, proprio l’idolo Aubameyang, che dal dischetto fallisce il tiro che risulterà decisivo per l’eliminazione avvenuta grazie all’infallibilità dal dischetto mostrata dai maliani, con il solito Keyta a trasformare, dal dischetto, il penalty decisivo, che vale l’accesso alle semifinali, dove ad attendere la squadra di Alain Giresse ci sarà la favoritissima Costa D’Avorio.

    Nell’altro match a qualificarsi senza grossissimi affanni, nonostante i tempi supplementari, è il Ghana che già dopo 10 minuti dall’inizio del match si ritrova in vantaggio grazie ad una rete del capitano Mensah, che sfrutta al meglio un bel cross su calcio d’angolo e insacca di testa. Ma chi di spada ferisce di spada perisce, e infatti allo scadere della prima frazione ecco il pareggio della Tunisia con una splendida incornata di Kelifa che batte Kwarasey sul primo palo e che vale il punto del pareggio. Nella ripresa la partita si trascina in maniera blanda e le uniche due occasioni sono di marca ghanese, bravo però il portiere tunisino a farsi trovare pronto. Si arriva dunque ai supplementari, dove il caldo e la stanchezza la fanno da padrone, ma è alla conclusione del primo mini tempo che avviene quello che nessuna si aspettava, il numero uno dei magrebini compie un harakiri che ha dell’incredibile, su una palla senza pretese crossata in area l’estremo difensore si fa scappare la sfera e concede ad André Ayew una ghiotta occasione per il più facile dei tiri a porta vuota. 2-1 e partita chiusa anche perchè i tunisini rimangono anche in 10 e completano il disastro dopo aver sperato nel colpaccio.

    Ora ad attendere i ghanesi in semifinale ci sarà lo Zambia qualificatosi ieri ai danni del Sudan. Semifinali che saranno in programma entrambe mercoledì 8.

  • Coppa d’Africa: Zambia e Costa d’Avorio le prime semifinaliste

    Coppa d’Africa: Zambia e Costa d’Avorio le prime semifinaliste

    La Coppa d’Africa è entrata nel vivo con i primi due quarti di finale giocati ieri e con i restanti due che completeranno il quadro nella giornata di oggi. Ma veniamo a ieri, nessuna sorpresa nella gara che ha visto impegnata la Costa d’Avorio, che con un 3-0 che non ammette repliche supera i padroni di casa della Guinea Equatoriale.

    Assoluto protagonista della gara il capitano e attaccante del Chelsea Didier Drogba, che prima fallisce un rigore, ma poi si fa perdonare siglando una doppietta. Il primo gol è un misto di tecnica e furbizia, infatti, il bomber blues sfruttando un errore della retroguardia supera con un tocco due avversari e supera con un destro sul primo palo l’incolpevole estremo difensore. Dopo aver portato al riposo i suoi avanti di un gol è lo stesso Drogba a chiudere la pratica quarti con uno splendido colpo di testa che s’insacca all’incrocio dei pali e non lascia scampo alle speranze dei guineani. Nel finale ci pensa poi Yaya Toure ad arrotondare il risultato con una punizione al bacio che fissa il punteggio sul 3-0. Ora agli ivoriani non rimane che attendere chi sarà la loro avversaria fra Gabon e Mali in campo oggi alle 17.

    Nell’altro quarto in programma è invece lo Zambia ad accedere alle semifinali, grazie anch’esso ad un rotondo 3-0 che gli ha permesso di superare il non facile scoglio del Sudan. Le zebre rendono tutto facile sbloccando il risultato dopo 15 minuti dal fischio d’inizio con Sunzu, che sfruttando un cross su calcia da fermo anticipa di testa l’uscita del portiere sudanese.

    La partita nel secondo tempo si mette ancora meglio quando il capitano Katongo raddoppia sfruttando un calcio di rigore, che prima si fa parare ma che poi riesce a ribattere in rete sulla respinta del portiere. Sullo stesso episodio i sudanesi finiscono anche in 10 per l’espulsione di Saif Eldin, ingenuo nel farsi superare in velocità e nello stendere il proprio avversario. A suggellare poi la partita con un gran gol a giro sul secondo palo, ci pensa Chamanga, che chiude il match sul 3-0 e consente ai suoi di rimanere in attesa per conoscere il nome dell’avversario che si troveranno davanti nelle semifinali.

  • Juve capolista anche nel mercato

    Juve capolista anche nel mercato

    C’è chi storcerà il naso, c’è chi invece si godrà il momento e accoglierà i nuovi arrivati come figliocci del nuovo Messia bianconero, Antonio Conte. A quanto pare, giustamente al momento, il tecnico salentino gode di un ampio credito da parte di tutta la tifoseria juventina ed ogni sua mossa, ogni sua parola è ormai oro colato. Approfondendo accuratamente gli arrivi in casa bianconera si nota molto la mano dell’ex capitano, ora condottiero, ma andiamo per ordine.

    Il voto più alto da concedere a Beppe Marotta riguarda più che il mercato in entrata, quello in uscita, il dg della Juve è riuscito, infatti, a liberarsi di tutti quei giocatori finiti fuori dal progetto e quindi considerati non più adatti. Sistemato l’attacco con l’arrivo di Borriello, operazione low cost, e con il successivo addio del dissidente Amauri, finito ai nemici-amici viola, e di Toni andato a Dubai, e Iaquinta, partito alla volta di Cesena, i reparti più da puntellare erano il centrocampo e la difesa, anche per avere dei degni ricambi che potessero far rifiatare i titolarissimi.

    Il vero affare è stato il ritorno di Caceres alla Juve preferito a  Guarin (accasatosi all’Inter), giocatore duttile in grado di ricoprire tutti i ruoli difensivi e quindi di essere una valida alternativa ad ogni giocatore del reparto al momento più solido della serie A.

    Antonio Conte| © gettyimages

    Reparto che si è privato del giovane Sorensen mandato a farsi le ossa a Bologna e del mai sbocciato Motta spedito sotto l’Etna a ritrovar se stesso.

    E’ forse il centrocampo il reparto che convince meno i tifosi della Juve, partito in prestito Pazienza, finito ad Udine e già in gol nella giornata di ieri, è arrivato Padoin giocatore molto importante nell’economia dei bergamaschi ma chissà se lo sarà altrettanto in quella dei bianconeri, c’è da scommettere che si metterà subito al servizio della causa e che sia stato proprio Conte a volerlo alla sua corte, dopo che a lungo si era inseguito Nainggolan, ma che Cellino non ha voluto cedere almeno fino a giugno. La sorpresa, se così si può definire potrà arrivare da un impiego più consistente del giovane Marrone, mostratosi in più occasioni (vedi Bergamo) all’altezza della situazione e che gode della fiducia del Vate bianconero. Tanta carne al fuoco, tante congetture, ma bisognerà attendere il riscontro dell’unico vero giudice inconfutabile, il campo, per avere le risposte che i molti addetti ai lavori si pongono.

  • Coppa d’Africa, Ghana e Mali ai quarti

    Coppa d’Africa, Ghana e Mali ai quarti

    Bastava un pareggio per assicurarsi la qualificazione ed un pareggio è arrivato, il Ghana di Goran Stevanovic, nell’ultima giornata dei gironi di qualificazione, ottengono un meritato accesso ai quarti dove affronteranno la Tunisia. Le stelle nere tengono in mano il pallino del gioco per quasi tutto il match, riuscendo a sbloccare il risultato al 28° con un supergol dell’udinese Badu che con un tiro dalla distanza insacca alle spalle dell’incolpevole Yattara. Dopo il vantaggio i ghanesi cercano di chiudere il match e al 41° avrebbero una buona occasione sfruttando un erroraccio della difesa guineana, ma Inkoom da pochi passi non riesce ad insaccare. Gol sbagliato gol subito, un classico del calcio e, infatti, a fine primo tempo è Camarà a beffare l’estremo difensore ghanese, con un tiro-cross che s’insacca. Nella ripresa però Gyan e compagni amministrano il risultato portando a casa un prezioso pareggio che vale l’accesso alla fase successiva della competizione.

    Festeggiamenti Ghana| © PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty Images

    Nell’altro match del girone il Mali imponendosi sul Botwsana, approda ai quarti dove incontrerà il Gabon padrone di casa e primo in classifica nel suo gruppo. Nonostante le notevoli differenze tecniche, la partita è stata di notevole qualità, ma alla lunga è prevalso il maggiore tasso dei maliani. Il Botwsana era anche passato in vantaggio con la rete di Ngele al 51′ dopo una bella azione corale, ma dopo appena 6 minuti il Mali trovava il pari con Dembélé, bravo a sfruttare una corta respinta del portiere ed ad insaccare a porta vuota. A mettere la parola fine sulla partita era poi il centrocampista maliano del Barcellona Seydou Keità, che con un sinistro felpato al 76′ mette a segno il punto del definitivo 2-1.

    Classifica girone D: Ghana 7, Mali 6, Guinea 4, Botwsana 0

  • Coppa d’Africa, Gabon primo, inutile vittoria del Marocco

    Coppa d’Africa, Gabon primo, inutile vittoria del Marocco

    Serve a poco la vittoria del Marocco nell’ultima giornata del girone C, i magrebini battono di misura il Niger, che chiude ultimo a 0, e salvano almeno la faccia conquistando 3 punti che servono più all’onore che alla classifica. A siglare la vittoria dei magrebini ci pensa Belhanda al 79°, sfruttando un bel assist di Chamack, che si trovava in posizione quanto meno dubbia al momento di ricevere il pallone. Deludente il cammino dei marocchini, che alla vigilia della Coppa, partivano come tra i favoriti almeno per una sicura qualificazione ai quarti, ma la competizione continentale ha confermato un trend quantomai inverso ai pronostici della vigilia, vedi eliminazione del Senagal, rimane l’amaro in bocca quindi, per quello che poteva essere e non è stato, saranno contenti i club europei pronti a riabbracciare quei giocatori partiti in un momento clou della stagione.

     

    Pierre Aubameyang| © PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty Images

    Nell’altro match di giornata il Gabon, paese ospitante batte la Tunisia, di misura e grazie al solito Aubameyang, alla terza marcatura in 3 gare, si qualifica come prima del proprio girone, in attesa di conoscere quale sarà la sua avversaria ai quarti, verosimilmente una fra Mali e Guinea, anche se non è da escludere la sorpresa Ghana. L’attaccante ex Milan, ora in forza al St. Etienne, riceve al 62′ un bel passaggio di Cousin e con un bel tiro mette in rete il gol vittoria. La Tunisia da par suo esce indenne dalla sconfitta e si qualifica come seconda nel girone, aspettando anch’essa di conoscere il proprio avversario ai quarti.

    Classifica girone C: Gabon 9, Tunisia 6, Marocco 3, Niger 0

    Ultima giornata dei gironi quella di stasera che vedrà impegnate per il gruppo D, il Ghana contro la Guinea alle 18.30 e alle 19 il Botswana contro il Mali.

  • Coppa d’Africa, Guinea Equatoriale e Zambia ai quarti

    Coppa d’Africa, Guinea Equatoriale e Zambia ai quarti

    La giornata di domenica non ha riservato sorprese nel gruppo A, come da pronostico, infatti, sia la Guinea sia lo Zambia si sono qualificate alla fase successiva della Coppa d’Africa.

    La squadra di capitan Katongo, autore del gol della vittoria, riesce a superare di misura i padroni di casa e a classificarsi come prima del girone, dovendo affrontare ai quarti il Sudan che nel match di ieri, ha superato con meno facilità del previsto il fanalino di coda Burkina Faso. Grazie ad una doppietta di El Tahir, che con un gol per tempo, assicura i tre punti decisivi per il passaggio ai quarti. Anche grazie all’aiuto della Costa d’Avorio di Drogba, che supera l’Angola, terminando a punteggio pieno il girone di qualificazione ai quarti.

    Gli elefanti, battendo gli angolani, con le reti di Eboué, che sfrutta un erroraccio di Miguel e di Bony al 64’, che sfrutta al meglio un errore della difesa e deposita da due passi nella porta senza portiere, inutile il gol dei burkinabè ad opera di Ouedraogo, che nonostante tutto non avevano demeritato durante il corso del match.

    Nel quarto match inutile la vittoria della Libia su uno spento Senegal, che chiude questa sua avventura in coppa, come peggio non poteva, con 3 sconfitte e 0 punti in classifica. Partita come una tra le favorite alla vittoria finale, la selezione guidata da Amara Traoré, ha dimostrato dei grossi limiti, perdendo punti con squadre di un tasso tecnico nettamente inferiore al proprio.

    Zambia | © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

    La partita con i libici di per sè ha poco da raccontare, le Aquile di Cartagine passano in vantaggio con Albosefe, anche se dura molto poco, infatti, i senegalesi in uno scatto di orgoglio riacciuffano il pari con Deme N’Diaye brava a svettare in area sugli sviluppi di un calcio d’angolo. La partita si trascina senza grosse emozioni fino all’84°, minuto in cui ancora Albosefe spara un bolide al volo che s’insacca in rete, ma per quanto bello, il gol, vale solo il prezzo del biglietto e gli inutili tre punti che lasciano un po’ con l’amaro in bocca l’undici libico.

    Classifica finale Gruppo A: Zambia* 7 pt, Guinea Equatoriale* 6 pt, Libia 4 pt, Senegal 0 pt.

    Classifica girone B: Costa d’Avorio 9; Sudan, Angola 4; Burkina Faso 1.

    Nella giornata di oggi si concluderà il calendario del girone C: alle 18.30 si sfideranno i padroni di casa del Gabon contro la Tunisia, mentre nel match delle 19 si affronteranno Marocco e Niger.

  • Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    Genoa Napoli 3-2, le pagelle. Ci pensano Palacio e Gilardino

    PAGELLE GENOA

    Frey 6,5: Incolpevole su entrambe i gol del Napoli, il portierone francese sfoggia due-tre interventi decisivi, facendosi trovare pronto ogni qualvolta è stato chiamato in causa.

    Kaladze 6,5: tiene in piedi una retroguardia che definire ballerina nelle ultime uscite è un eufemismo. I clienti da tenere a bada oggi non sono certo dei giocatori qualunque, tanto è vero che alla prima vera mancanza Cavani buca Frey.

    Sculli 6,5: tornato a Genoa in questo mercato invernale, durante questa partita si capisce il perchè Marino l’abbia rivoluto tra le fila del Grifone. Sotto la Lanterna aveva lasciato un buon ricordo e non ha nessuna intenzione di rovinarlo.

    Palacio 7,5: una doppietta, con un gol spettacolare, e tanto tanto sacrificio, tutto quello che si può chiedere ad uno che lui e che si aspetta da un giocatore del suo calibro.

    Gilardino 7,5: un gol dei suoi ed un assist non da lui, in coppia con Palacio e con l’aiuto di Sculli, pare aver ritrovato almeno in questa partita la verve dei giorni migliori.

    Genoa (4-4-2): Frey 6,5; Moretti 6, Granqvist 6,5, Kaladze 6,5, Mesto 6; Kucka 6, Sculli 6,5 (33′ st Birsa 5,5), Biondini 6,5 (43′ st Sampirisi sv), Jankovic 6 (28′ st Seymour 5,5); Palacio 7,5, Gilardino 7,5.
    A disp.: Lupatelli, Jorquera, Pratto, Zé Eduardo.

    Rodrigo Palacio | © Valerio Pennicino/Getty Images

    PAGELLE NAPOLI

    Cannavaro 5: soffre molto le folate degli avanti genoani ed ha delle notevoli responsabilità sugli spazi concessi agli attaccanti, specie sul gol di Gilardino quando lascia l’attaccante libero di colpire indisturbato sul bell’assist di Sculli.

    Hamsik 5: fallisce una ghiottissima occasione all’inizio del secondo tempo, ma è totalmente assente per tutto il resto della partita.

    Pandev 5: il salvatore di Siena, oggi appare totalmente fuori dal gioco, non porta mai pericoli alla porta avversaria. Viene giustamente sostituito verso metà del secondo tempo. Sostituire Cavani non è facile ma così non va proprio.

    Lavezzi 6: non molto in palla come tutta la squadra nel primo tempo, nel secondo si danna l’anima, rincorrendo gli avversari e lottando su ogni pallone. Ha il merito di siglare la seconda rete, quella che da qualche speranza, purtroppo tardiva e vana, ai colori partenopei.

    Cavani 6,5: tenuto a riposo anche perchè considerato appannato dopo il match di Coppa Italia, entra e riaccende le speranze napoletano con una bella incornata che batte l’incolpevole Frey. Purtroppo non basta.

    Napoli (3-4-2-1)
    : De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 5 (46′ pt Maggio 6), Britos 5,5; Zuniga 5,5 (11′ st Cavani 6,5), Dzemaili 5,5, Gargano 6, Dossena 5,5; Hamsik 5, Lavezzi 6; Pandev 5 (28′ st Vargas 6).
    A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Inler.

    HIGHLIGHTS GENOA NAPOLI 3-2

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  • Genoa Napoli 3-2, Grifoni vendetta col brivido

    Genoa Napoli 3-2, Grifoni vendetta col brivido

    Una partita dai due volti quella che ha visto protagonisti il Genoa di Marino e il Napoli di Mazzarri. I grifoni vendicano l’onta della pesante sconfitta subita poche settimane fa al San Paolo, vincendo una gara importante ma con qualche brivido di troppo per come si erano messe le cose.

    Un match tutto sommato equilibrato e noioso fino al 31°, minuto nel quale il solito Palacio s’inventa un gol straordinario, con un destro al volo da fuori area che si va ad insaccare sotto la traversa battendo l’incolpevole De Sanctis. Passano pochi minuti ed è il neo bomber rossoblu Gilardino a siglare il punto del raddoppio con un gol dei suoi, l’attaccante biellese è, infatti, bravo a sfruttare un bel cross del figliol prodigo Beppe Sculli e a mettere, di testa, alle spalle del numero uno partenopeo. Si va al riposo sul 2-0 per i padroni di casa e con poche notizie pervenute dalla parte ospite.

    La ripresa si apre sullo stesso leitmotiv del primo tempo, il Genoa ad amministrare e il Napoli spento e poco propositivo, con un Lavezzi nella veste di predicatore nel deserto. I maggiori pericoli alla porta di Frey arrivano da tiri dalla distanza, il più pericoloso è quello di Gargano al 60°, ma il portierone francese si fa trovare pronto. Qualche minuto dopo ci pensa Hamsik, ben servito da Dzemaili fra le linee, a presentarsi a tu per tu con l’estremo difensore genoano, ma lo slovacco non è freddo e da buona posizione spara sul numero uno in uscita.

    Rodrigo Palacio | © Marco Luzzani/Getty Images

    Dal possibile 2-1 al 3-0 è questa la legge non scritta del calcio, ed è ancora Palacio a mettere quella che pensava potesse essere la pietra tombale sulle velleità del Napoli, con una grande azione di rimessa l’attaccante argentino sfrutta un bell’assist del Gila ed incrocia di piatto destro sul palo lungo, lì dove De Sanctis non può arrivare. Pratica chiusa si pensa, ed invece, ecco che Mazzarri ricorre alla sua arma segreta, tenuta in panchina per il benedetto turn-over, si tratta ovviamente di Cavani. El matador entra e cambia subito le carte in tavola, fornendo inoltre una spalla all’altezza a quel povero diavolo di Lavezzi, che si danna l’anima per 80′ senza trovare appoggi dai compagni. Non è un caso che proprio il duo sudamericano confezioni in un minuto due gol che valgono il 3-2, che riaprono la partita e stordiscono un Genoa ormai sicuro di avere i 3 punti in tasca. Passato lo spavento però, i padroni di casa riprendono in mano la gara e non concedono più nulla fino alla fine della gara, se non un tiro da fuori di Dzemaili che testa ulteriormente i riflessi di Frey.

    La gara si conclude con la vittoria dell’undici di Marino e con la squadra di Mazzarri che trae due insegnamenti fondamentali, il primo è che non può prescindere da un giocatore come Cavani ed il secondo è che per essere grandi non si può concedere ad una squadra tecnicamente inferiore, almeno sulla carta, 80 minuti di possesso del pallino del gioco.

  • Genoa Napoli, Mazzarri rinuncia a Cavani e Inler

    Genoa Napoli, Mazzarri rinuncia a Cavani e Inler

    Il 6-1 dell’andata va dimenticato” ha dichiarato Mazzarri in settimana, il Genoa è squadra tosta e si è molto rafforzata a Gennaio, com’è consuetudine del presidente Preziosi, protagonista di molte operazioni nella parentesi invernale del calciomercato. I padroni di casa vogliono puntare dritti alla vittoria per migliorare la propria classifica, mentre i napoletani cercheranno di invertire il trend che li vede leggermente in crisi in questo inizio 2012.

    Marino ricorrerà ad un coperto 4-4-2, per contrastare l’azione di rimessa degli avanti partenopei, confermatissimo Frey in porta, in difesa Kaladze e Granqvist torneranno a formare la coppia centrale del reparto arretrato, con Moretti e Mesto ad agire sugli esterni bassi e con il compito di spingere in fase di attacco. A centrocampo, partito Merkel, la diga di mediana sarà composta da Kucka, più volte dato per partente, e dall’ex cagliaritano Biondini. Sulle ali agiranno invece il figliol prodigo Sculli e il ritrovato Jankovic. Coppia d’attacco formata da Palacio e da Gilardino alla ricerca del primo gol in maglia rossoblu.

    Walter Mazzarri | © JOSE JORDAN/AFP/Getty Images

    In casa Napoli, mini turn-over per il tecnico Mazzarri, che rinuncia ad uno stanco Inler inserendo Dzemaili in mediana, e con un unico dubbio in attacco con Pandev e Cavani, a lottare per una maglia, con il macedone in vantaggio sul bomber uruguayano. In difesa solito terzetto, con Britos al fianco di Cannavaro e Campagnaro. Mentre a centrocampo come detto presente Dzemaili a far coppia con Gargano e ad agire sugli esterni Maggio e Dossena anche quest’ultimo preferito a Zuniga. In attacco come detto unico dubbio rappresentato dalla punta centrale del tridente, confermati, invece, Hamsik ed il Pocho Lavezzi.

    PROBABILI FORMAZIONI GENOA NAPOLI

    Genoa (4-4-2): Frey, Kaladze, Granqvist, Moretti, Mesto; Kucka, Jankovic, Biondini, Sculli; Palacio, Gilardino.
    A disp.: Lupatelli, Sampirisi, Zè Eduardo, Pratto, Birsa, Seymour, Jorquera.

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Dzemaili, Gargano, Dossena; Pandev, Hamsik; Lavezzi.
    A disp.: Rosati, Fernandez, Aronica, Inler, Zuniga, Vargas, Cavani.

  • Coppa d’Africa Ghana vetta solitaria, Guinea a valanga

    Coppa d’Africa Ghana vetta solitaria, Guinea a valanga

    Dopo la sconfitta subita nella prima giornata del Girone D, la Guinea torna in corsa per un posto nei quarti travolgendo con un perentorio 6-1, il malcapitato Botswana. Ad aprire le danze è Diallo che viene raggiunto al 23° da Selokwane , poi le Zebre Nere spariscono dal campo e i guineani si scatenano, chiudendo il primo tempo in vantaggio con un perentorio 4-1, frutto del raddoppio di Diallo e delle reti di Camara e Traore. In vantaggio di reti e di uomini, per l’espulsione di Motsepe, la selezione guidata dal francese Michel Dussuyer arrotonda il punteggio con altre due reti ad opera di Bah e Soumah. Riducendo così al minimo le speranze qualificazione del Botwsana.

    Annan vs Keita | ©PIUS UTOMI EKPEI/AFP/Getty ImagesNell’altro match di giornata le Stelle Nere del Ghana, confermano quanto di buono fatto vedere nella prima giornata del girone, superando con un netto 2-0 il Mali. A rompere l’ equilibrio ci pensa una vecchia conoscenza del calcio italiano, l’ex Udinese Asamoah Gyan che al 63′ sblocca il risultato, messo al sicuro dal raddoppio del marsigliese  André Ayew al 76′. Pratica risolta in un quarto d’ora e qualificazione con primo posto quasi assicurato per la squadra ghanese. Notizie poco rincuoranti per Guidolin che dovrà fare a meno ancora per un po’ dei suoi gioielli Badu e Asamoah.

    CLASSIFICA GRUPPO D: Ghana 6 punti, Mali, Guinea 3; Botswana 0.

    Nella serata di oggi (18.30) ultima partita del girone per Guinea Equatoriale e Zambia, che si affronteranno per decidere chi delle due passerà come prima del proprio gruppo. La Libia deve sperare che i padroni di casa concludano il percorso a punteggio pieno aumentando le speranze di passaggio del turno in caso di vittoria contro il Senegal fanalino di coda e autentica delusione della prima parte della Coppa d’Africa 2012.

    CALENDARIO RISULTATI E CLASSIFICHE DELLA COPPA D’AFRICA 2012