Autore: PeppeG

  • Napoli – Atalanta, ultimo treno Champions

    Turno infrasettimanale molto interessante quello che si giocherà stasera, oltre alla lotta scudetto già da un po’ riservata a Juventus e Milan, ad attirare l’attenzione è soprattutto la lotta per la terza piazza, quella che permette l’accesso ai preliminari di Champions. Il Napoli di Mazzarri, reduce da due pesanti sconfitte, una delle quali nello scontro diretto con la Lazio, proverà ad accorciare le distanze dai capitolini sfruttando la concomitanza del turno interno contro l’Atalanta già salva e la trasferta dei biancocelesti a Torino, in casa di una Juve condannata a vincere per mantenere la vetta della classifica.

    I partenopei complici le squalifiche e gli infortuni di Zuniga e Maggio si presentano in emergenza soprattutto sulle fasce. Punto nevralgico del gioco dell’undici azzurro. Il tecnico toscano stasera dovrà ricorrere ad una formazione molto rimaneggiata, non rinunciando però al solito modulo con 3 difensori, che saranno Campagnaro, Aronica e il rientrante Fernandez. A centrocampo scelte obbligate con Dossena e Gargano sugli esterni ed Inler ed Hamsik a completare il reparto. Lo slovacco soprattutto sarà arretrato sulla linea di mediana, per sopperire alle numerose assenze e per far spazio in attacco a Pandev, che affiancherà Lavezzi alle spalle del bomber Cavani, apparso un po’ affaticato nelle ultime uscite e poco incisivo.

    Walter Mazzarri | © Dino Panato/Getty Images

    In casa bergamasca, nonostante la raggiunta salvezza, anche se non matematica, la concentrazione sembra un po’ calata, complice anche l’immane sforzo fatto dai ragazzi di Colantuono per sopperire al gap iniziale di 6 punti, infertogli dalla Lega per la vicenda del Calcioscommesse che coinvolse l’allora capitano atalantino Doni

    Ma tornando alla gara, gli orobici vorrebbero sfruttare il non brillantissimo momento di forma dei padroni di casa ed uscire dal San Paolo con almeno un punto, che darebbe morale oltre a muovere la classifica. Solito 4-4-2 per il tecnico nerazzurro che dovrà però fare a meno oltre ai soliti Brighi e Marilungo, anche di capitan Manfredini squalificato. In difesa dovrebbe quindi sostituirlo Stendardo che farà coppia con Lucchini, mentre sugli esterni bassi agiranno Peluso e Raimondi. In mediana tutto confermato, con l’italo-argentino Schelotto e Maxi Moralez larghi sulle fasce e in posizione da playmaker l’ex mai amato Cigarini, con l’ex reggino Carmona a completare il reparto. In avanti confermato il giovane Gabbiadini, rientra un altro ex che quest’anno con i suoi 13 gol ha dato una grossa mano ai bergamaschi, si tratta di “El Tanque” Denis, che si riprende il posto da titolare a svantaggio di Tiribocchi.

    Una partita quindi tutta da seguire per entrambe le squadre concentrate, ma con un orecchio a quello che accadrà a Catania e Torino.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – ATALANTA

    Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Fernandez, Aronica, Dossena; Gargano, Inler, Hamsik; Lavezzi, Pandev; Cavani. All. Mazzarri
    A disp: Colombo, Grava, Fideleff, Dzemaili, Dezi, Ammendola, E. Vargas

    Atalanta (4-4-2): Consigli; Raimondi, Stendardo, Lucchini, Peluso; Schelotto, Cigarini, Carmona, Maxi Moralez; Denis, Gabbiadini. All. Colanutono
    A disp: Frezzolini, Ferri, Bellini, Cazzola, Bonaventura, Carrozza, Tiribocchi

  • Juve, parla Agnelli. Il presidente in conferenza stampa

    Juve, parla Agnelli. Il presidente in conferenza stampa

    Con un comunicato ufficiale apparso sul proprio sito, la Juve ha fatto sapere che nella mattinata di venerdì 6 aprile, oltre alla solita conferenza stampa pre-partita di mister Conte, se ne terrà anche una straordinaria del presidente bianconero Andre Agnelli, che ha convocato i giornalisti nella sala stampa dello Juventus Center di Vinovo. La curiosità è tanta intorno alle possibili motivazioni della conferenza ed ovviamente le ipotesi si sprecano, la più quotata però a quanto pare è quella che riguarda una ferma presa di posizione sul possibile coinvolgimento nelle indagini per il calcio scommesse, del proprio allenatore Antonio Conte.

    E’ infatti notizia di questa mattina che a quanto pare anche l’attuale tecnico bianconero ai tempi in cui sedeva sulla panchina del Siena, fu cercato dal allora calciatore del Bari, Belmonte, arrestato mesi fa come uno dei maggiori responsabili dello scandalo.

    Andrea Agnelli| © ROBERTO SALOMONE/AFP/Getty Images

    Il presidente dunque in un momento cruciale della stagione in cui la squadra ha bisogno di tutto il sostegno possibile e di tutta la protezione dalle pressioni, avrà pensato d’intervenire, riconfermando la piena fiducia nell’uomo che sta regalando un sogno ai tifosi della Vecchia Signora, dopo due stagioni d’inferno.

    L’altro argomento quotato dai bookmakers potrebbe essere l’eventuale prolungamento di contratto del tecnico che ricordiamo è in scadenza a fine stagione ma sul quale non dovrebbero esserci problemi, cosa che non si può dire per il capitano silenzioso di questa Juve. I maligni, infatti, parlano di una possibile marcia indietro, richiesta a furor di popolo, riguardo la situazione di Del Piero,che in molti il prossimo anno faticheranno a non vedere con la maglia a strisce bianconere.

    In realtà e questa pare la motivazione più realistica, la conferenza stampa è stata convocata per far sentire la presenza della società al fianco della squadra di nuovo in lotta per gloriosi obiettivi, a margine della possibile presentazione dello sponsor unico del prossimo anno che sarà Chrysler Jeep, a rendere più veritiera questa ipotesi sarà la presenza di Sergio Marchionne e di Jhon Elkan. Chi si aspettava una conferenza tutto pepe su argomenti che stimolano di sicuro più i giornalisti che i tifosi, rimarrà alquanto deluso, o forse no?

  • Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Udinese – Napoli 2-2 le pagelle.Ci pensa Cavani

    Partita importante per la lotta alla Champions, Udinese – Napoli si chiude con un pareggio che non accontenta più la squadra ospite, soprattutto per come è arrivato, sotto di due gol, infatti, gli uomini di Mazzarri dopo aver fallito un rigore con Cavani riescono a riequilibrare le sorti della partita con lo stesso Matador autore di una doppietta.

    Udinese

    Handanovic 6,5: il portierone slovacco è ormai un affermato pararigori anche ieri sera riesce ad ipnotizzare Cavani che gli spara addosso il tiro dal dischetto, ma poi lo punisce con una doppietta sul quale il numero uno friulano nulla può.

    Domizzi 5,5: stesso errore commesso in coppa, ci viene da pensare che sia un vizio, salta con le braccia larghe e concede un rigore agli avversari, poi non pago fa un entrataccia su Vargas al limite dell’area dalla cui punizione scaturirà il punto del 2-1, una serata rovinata da questi due episodi e che costano due punti alla propria squadra.

    Pasquale 6,5: sgroppa sulla fascia e offre deliziosi assist ai propri compagni, ingaggia uno splendido duello con Zuniga e lo vince, deve chinarsi anche lui alla forza del Matador.

    Pinzi 7: lotta su ogni pallone, sigla la rete del vantaggio con un facile tocco di piatto, propizia quella del secondo vantaggio e per poco non sigla la terza rete, di certo una prestazione da incorniciare per il centrocampista romano.

    Di Natale 6,5: forse stanco delle fatiche di coppa trova comunque il modo di mettere la propria firma sulla partita siglando la rete del doppio vantaggio, esce e la squadra subisce il pareggio, la sostituzione alla luce di quanto successo siamo sicuri che gli avrà lasciato un po’ di amaro in bocca.

     

    Edinson Cavani| © Dino Panato/Getty Images

    Napoli

    Britos 5: poco autoritario, spesso in balia degli avversari e in sofferenza nelle ripartenze in velocità della squadra di casa, deve sicuramente migliorare.

    Zuniga 5,5: all’89° ha la palla buona per la vittoria ma trova sulla sua strada Handanovic, per il resto della partita soffre da matti la sfida con Pasquale che lo surclassa quasi sempre in velocità e lucidità.

    Inler 6: il suo ritorno da ex non è dei migliori, senza infamia e senza lode la sua prestazione certo da lui ci si aspetta e si vuole molto di più.

    Dzemaili 6,5: schierato prima al posto di Hamsik poi nella sua più naturale posizione di centrocampista centrale, lo svizzero ex Parma non delude compiendo una gara d’ordine sempre attento a tamponare gli attacchi friulani, soffre come tutta la squadra i primi 60 minuti poi prova a suonare la carica con qualche sortita che lo porta anche alla conclusione.

    Cavani 7: se non fosse per il rigore fallito il voto sarebbe decisamente più alto, ma il Matador si fa nettamente perdonare siglando in 4 minuti la doppietta che vale il pareggio, prima con una splendida punizione dal limite e poi con una rasoiata di sinistro da dentro l’area di rigore.

    Udinese (3-5-1-1): Handanovic 6,5; Coda 5, Domizzi 6, Danilo 6; Pereyra 6 (41′ st Ekstrand sv), Pinzi 7, Pazienza 6, Asamoah 6, Pasquale 6,5; Fabbrini 5; Di Natale 6,5 (28′ st  Floro Flores 5,5). A disp.: Padelli, Fernandes, Armero, Abdi, Torje.

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 5,5, Cannavaro 6, Britos 5 (19′ st Vargas 5); Zuniga 5,5, Gargano 6 (9′ st Hamsik 6), Inler 6, Dossena 5,5; Dzemaili 6,5; Pandev 5, Cavani 7. A disp.: Rosati, Aronica, Fideleff, Fernandez, Ammendola.

     

    Highlights Udinese-Napoli

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  • Udinese – Napoli 2-2 al veleno, orgoglio Cavani

    Udinese – Napoli 2-2 al veleno, orgoglio Cavani

    Partita dai due volti quella vista stasera al Friuli, che lascia l’amaro in bocca a tutti i tifosi bianconeri e anche qualche strascico di veleno. All’ingresso in campo le due squadre presentano numerose defezioni figlie anche delle fatiche di Coppa che purtroppo per entrambe hanno regalato solo lacrime.

    La voglia di rivalsa e la posta in palio la fanno quindi da padrone, il primo tempo è pimpante ma avaro di emozioni, con un Napoli apparso un po’ appannato e  i padroni di casa che riescono a passare in vantaggio senza grosse difficoltà e grazie ad una bella triangolazione firmata Di Natale-Fabbrini-Pinzi, con quest’ultimo bravo a sfruttare una splendida palla dentro del giovane trequartista ex Empoli e ad insaccare a porta praticamente vuota. La risposta delgli ospiti c’è ma è sterile e porta solo a due conclusioni da fuori e che non impensieriscono Handanovic, una da parte di Gargano al 38° e l’altra da parte di Dzemaili liberatosi bene al tiro ma che non porta a nessun vero pericolo per la porta difesa dall’estremo difensore bianconero. Si va a riposo sul 1-0.

    Edinson Cavani| © AFP/Getty Images

    Il secondo tempo comincia nel migliore dei modi per i padroni di casa che già dopo 7 minuti si trovano sul 2-0 e provano a mettere una seria ipoteca sulla partita e sul terzo posto, splendida azione di Pasquale sulla sinistra che arriva al cross e trova Pinzi tutto solo in area che colpisce a botta sicura ma coglie un palo clamoroso, sulla respinta però la palla arriva in zona Di Natale che a due passi dalla porta non sbaglia il tap-in del raddoppio. Sembra finita, tanto più che dopo appena due minuti sempre sull’asse Pasquale-Pinzi, l’Udinese ha la possibilità di siglare la terza rete, il canovaccio è lo stesso azione travolgente sul out di sinistra dell’ex terzino interista e palla dietro per l’accorrente centrocampista che manca di poco l’impatto con la palla.

    Pochi minuti ed ecco che avviene ciò che nessuno si aspetta Fabbrini già ammonito commette un fallo ingenuo su Campagnaro e viene espulso, non senza polemiche specie per come era arrivata la prima ammonizione. Da lì la partita cambia, il Napoli sciatto fino a quel momento, con l’uomo in più preme e spinge, fino ad arrivare al 75° quando riesce a procurarsi un calcio di rigore per un ingenuo tocco di mano di Domizzi in area. Sul dischetto si presenta Cavani che però tira in maniera poco convinta e con una traiettoria centrale Handanovic para facile. Pare veramente la serata dei friulani ma il calcio non è una scienza esatta e in 4 minuti ecco che è lo stesso Matador a cambiare le sorti del match. Prima realizzando su punizione dal limite  e poi battendo da posizione defilata in area con un rasoiata mancina che passa tra le gambe dell’estremo difensore bianconero e si piazza all’angolino basso. Ora il Napoli preme e all’89° Handanovic è costretto a mettere una pezza su una botta da dentro l’area da parte di Zuniga.
    Il pareggio però è il risultato più giusto, anche se non accontenta nessuna delle due squadre e lascia la Lazio, sconfitta oggi a Catania, ancora nella terza piazza ma con il fiato sul collo delle inseguitrici.

     

     

  • Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Probabili formazioni Udinese – Napoli. Pandev per Lavezzi

    Scontro diretto stasera al Friuli, dove scenderanno in campo ad affrontarsi due squadre deluse dai risultati delle competizioni europee, stiamo ovviamente parlando di Udinese e Napoli. Indiscusse protagoniste dello scorso campionato e dal rendimento altalenante in questa stagione, proveranno nell’incontro di stasera ad avvicinare ulteriormente il terzo posto, al momento occupato dalla Lazio.

    Sia Mazzarri che Guidolin, dovranno fare a meno di uomini importanti, soprattutto il tecnico partenopeo ha pagato a caro prezzo la sfortunata trasferta londinese, che ha messo fuori causa due titolarissimi come Maggio e Lavezzi, specie quest’ultimo che stava attraversando uno splendido periodo di forma, le vere sorprese però dovrebbero essere in difesa, dove al rientrante Britos dovrebbe far spazio Aronica sembrato non proprio in palla durante il match di Champions. Confermato in porta, ovviamente, l’ex De Sanctis, 300 partite per lui in A, il terzetto arretrato sarà dunque composto come detto dal difensore greco, ex Bologna, da Campagnaro e da capitan Cannavaro. In mediana detto dell’assenza di Maggio, sugli esterni agiranno quasi sicuramente Zuniga che sostituirà l’esterno azzurro sulla corsia di destra, mentre a sinistra Dossena. A completare il reparto un duo tutto svizzero composto da Dzemaili e l’attesissimo ex Gokan Inler, turno di riposo quindi per Gargano anche in vista della partita di Coppa Italia di mercoledì contro il Siena. In attacco detto dell’indisponibilità di Lavezzi, a scendere in campo saranno i soliti Cavani e Hamsik, con Pandev in sostituzione del Pocho.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Zuniga, Inler, Dzemaili, Dossena; Hamsik, Pandev; Cavani.
    A disp: Rosati, Fernandez, Aronica, Fideleff, Gargano, Dezi, E. Vargas

    Mazzarri e Guidolin| © CARLO HERMANN/AFP/Getty Images

    I padroni di casa dell’Udinese non sono messi meglio in quanto ad assenze e hanno pagato un pesante dazio al turno di coppa, oltre ai lungodegenti Isla e Badu, non saranno della partita Benatia, Basta e Ferronetti usciti malconci dal match di giovedì sera. Guidolin dovrà dunque ricorrere alle seconde linee specie in difesa dove a scendere in campo sarà il giovane Ekstrand al fianco di Domizzi e Danilo, in mediana dirottato Pinzi sul out di destra e confermato uno spento Armero su quello di sinistra, in mezzo saranno Asamoah Pazienza e Fernandes a cercare di tamponare le sortite offensive dei partenopei. In attacco l’unico dubbio per il tecnico dei friulani, con Fabbrini favorito su Floro Flores come compagno di reparto del bomber napoletano Totò Di Natale, uomo più pericoloso dei bianconeri e già giustiziere dei napoletani nella scorsa stagione, messi ko con una splendida tripletta, cosa che in Friuli sperano si possa ripetere anche stasera.

    UDINESE (3-5-1-1): Handanovic; Ekstrand, Danilo, Domizzi; Pinzi, Fernandes, Pazienza, Asamoah, Armero; Fabbrini; Di Natale.
    A disp: Padelli, Coda, Pasquale, Pereyra, Abdi, Floro Flores, V. Barreto

  • Napoli – Cagliari 6-3, le pagelle. FantaNapoli, super Lavezzi

    Napoli – Cagliari 6-3, le pagelle. FantaNapoli, super Lavezzi

    Fuochi d’artificio al San Paolo nella serata di ieri, con un Napoli scatenato ma un po’ troppo distratto in difesa, anche se mai in difficoltà contro un Cagliari che se si eccettuano Larrivey ed Ibarbo non è mai sceso in campo.

    Napoli

    Cannavaro 6,5: il capitano dei partenopei è una sicurezza per il reparto difensivo e non disdegna le sortite offensive che in questo match gli valgono l’ambito premio del gol, il secondo per i suoi.

    Campagnaro 6: la sufficienza è soltanto perchè dopo un 6-3 non si può non essere magnanimi, ma si perde per ben tre volte Larrivey che lo punisce senza pietà e non ce ne voglia l’attaccante argentino che del Bati ha mostrato di avere proprio poco.

    Gargano 7: è il motorino inesauribile del centrocampo azzurro, recupera palloni a destra e a manca e poi lo ritrovi in attacco a sostenere la manovra, splendida l’azione del suo gol, cominciata con un preciso lancio per Cavani e conclusa con un bel tiro incrociato che  s’insacca alle spalle di Agazzi.

    Hamsik 7: finalmente una prestazione sopra le righe e non da sparring partner, il centrocampista slovacco apre le danze nella serata del San Paolo, con una bella rasoiata dal limite che rompe l’equilibrio e spiana la strada ai partenopei.

    Lavezzi 7,5: sta attraversando un momento di forma splendido, è sempre presente nelle maggior parte delle azioni pericolose dei suoi, fornisce l’assist a Cannavaro, propizia l’autogol di Astori e si procura e realizza il rigore del 4-1. Imprescindibile. 

    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 5,5; Campagnaro 6, Cannavaro 6,5, Aronica 6; Zuniga 6, Gargano 7 (28′ st Vargas 5,5), Inler 6,5, Dossena 6; Hamsik 7 (18′ st Maggio 6,5), Lavezzi 7,5 (14′ st Cavani 6,5); Pandev 6.
    A disp.: Rosati, Fideleff, Fernandez, Ammendola.

    Ezequiel Lavezzi| © gettyimages

    Cagliari

    Agazzi 5: a fine partita e crediamo anche dopo avrà avuto gli incubi, sognando maglie azzurre arrivare da tutte le parti. Incolpevole su tutti i sei gol subiti alla mezz’ora visto l’andazzo si sarà certamente messo l’anima in pace.

    Astori 5: maldestro nel infilare il proprio portiere alla mezz’ora sul cross teso di Lavezzi, per il resto del match non ci mette le mani come tutto il resto del reparto arretrato. Sa e può dare di più.

    Canini 5: un’ammonizione che ne condiziona la partita non lo esime dal commettere un ingenuo fallo da rigore su Lavezzi all’inizio del secondo tempo, proprio quando sembrava che i suoi potessero creare qualche problema ai napoletani.

    Larrivey 7: una tripletta al San Paolo non è da tutti, peccato che serva a poco ai fini del risultato. Ma almeno avrà la soddisfazione di poterlo raccontare ai nipotini di aver siglato tre reti nello stadio che fu di Maradona.

    Ibarbo 7: il ragazzo è un vero portento, offre due assist al bacio e in fotocopia al compagno di reparto Larrivey ed è sempre una spina nel fianco della difesa di casa.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5; Pisano 5 (1′ st Perico 5), Canini 5, Astori 5, Agostini 5; Dessena 5,5 (21′ st Gozzi 5,5), Conti 5,5, Nainggolan 5,5 (30′ Thiago Ribeiro 5); Ekdal 5,5; Larrivey 7, Ibarbo 7. A disp.: Avramov, Cossu, Ariaudo, Nené.

    HIGHLIGHTS NAPOLI – CAGLIARI 6-3

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  • Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Napoli – Cagliari 6-3, Lavezzi show

    Partita pirotecnica quella in scena al San Paolo, un Napoli tutt’altro che distratto dal pensiero della Champions prende a pallate il Cagliari che si presenta alla partita come vittima sacrificale e subisce per 90′, fatta eccezione per qualche sporadica occasione, il gioco travolgente dei partenopei. I padroni di casa mantengono il controllo della gara fin da subito concedendo certo qualche occasione di troppo, figlia soprattutto di un certo appagamento dato man mano dal risultato sempre più largo, ma che a Londra potrebbe costar caro.

    Come detto gli azzurri partono subito forte e al 9′ sono già in vantaggio grazie ad un’azione personale di Hamsik che rubata palla sulla trequarti aggira Conti e dal  limite dell’area incrocia un destro chirurgico che s’insacca all’angolino basso alla destra dell’incolpevole Agazzi. E’ il primo acuto, passano appena 10′ minuti ed ecco che arriva il raddoppio, stavolta è capitan Cannavaro bravo ad inserirsi da dietro e a colpire di testa una deliziosa parabola disegnata da calcio da fermo dal Pocho Lavezzi. La regola del 10 vale anche per la terza marcatura di marca partenopea, al 29°, infatti, arriva la tripletta degli uomini di Mazzarri e ancora una volta è il numero 22 a metterci lo zampino superando in velocità il diretto avversario e mettendo in mezzo un pallone forte e teso che Astori, devia nella propria porta, per il più classico degli autogol.

    3-0 dopo mezz’ora e la pratica pare essere già archiviata, se non fosse per Larrivey che con un bel colpo di testa, sfruttando l’assist di Conti, batte de Sanctis e accorcia le distanze. Al 41′ poi tocca a Thiago Ribeiro, subentrato all’infortunato Nainggolan, avere sui piedi la palla buona per riaprire sorprendentemente il match prima della fine del primo tempo, ma purtroppo per lui e per il Cagliari trova sulla sua strada l’opposizione di Desanctis, che a dire il vero non fatica molto a deviare il tiro dell’attaccante rossoblu. Si va al riposo.

    Al rientro in campo delle squadre ti aspetti un Cagliari arrembante che metta alle corde il Napoli, ma a chiudere la pratica ci pensa ancora lui, il solito Pocho Lavezzi sempre più leader di questa squadra, che sfruttando la sua velocità supera Canini, il difensore cagliaritano prova ad intervenire sulla palla ma colpisce nettamente l’attaccante, è rigore ed è lo stesso Lavezzi a battere dagli undici metri il malcapitato Agazzi.

    Paolo Cannavaro © gettyimages

    Pochi minuti ancora è Mazzarri concede al suo uomo di punta un po’ di fiato ed una meritata standing-ovation, facendogli subentrare  Cavani, che non tarda ad entrare in clima partita. El Matador prima cerca la soluzione personale, con la palla che esce di poco a lato e poi al 70′ offre un pallone invitante a Gargano, che controllando col destro supera due uomini e sul rimbalzo batte di sinistro e per la quinta volta l’estremo difensore sardo.

    Pochi minuti dopo però è ancora un sussulto di Larrivey a far scuotere la testa a Mazzarri, El Bati in elevazione sovrasta un troppo lascivo Campagnaro e sfruttando una bella palla messa in mezzo dal talentino Ibarbo, batte per la seconda volta il numero 1 degli azzurri. A questo punto la partita sembra non aver nient’altro da dire, e invece ecco il punto del set dei padroni di casa, Pandev confeziona un assist al bacio per Maggio, anch’esso subentrato, e l’esterno della nazionale non si fa pregare incrociando col destro e battendo ancora Agazzi. Stavolta la partita è definitivamente chiusa per chi avesse avuto qualche dubbio, ma Larrivey non è d’accordo e si regala una terza gioia personale con un’azione fotocopia rispetto a quella che lo aveva portato a siglare la sua seconda rete, stesso copione dunque con Ibarbo in veste di uomo assist e l’attaccante argentino bravo a svettare di testa e a battere ancora l’estremo azzurro.

    Nove gol, tanto spettacolo e una serata indimenticabile per entrambe le difese che sicuramente non hanno brillato, Mazzarri dovrà di sicuro dare una strigliata ai suoi, perchè 3 gol allo Stamford Bridge difficilmente sarebbero digeribili, certo che se davanti Lavezzi continua nel suo stato di grazia, il tecnico toscano gode di una preziosa arma per approdare ai quarti e chissà sognare anche qualcosa in più.

  • Napoli – Cagliari, riposo per Cavani

    Napoli – Cagliari, riposo per Cavani

    Turn-over in casa Napoli, in vista del match di stasera contro il Cagliari, ma con la testa sicuramente rivolta alla gara di ritorno degli ottavi di Champions, contro un Chelsea sempre più allo sbando. Gli uomini di Mazzarri, però non vorranno di certo perdere l’occasione di riportarsi sotto nella lotta per il terzo posto e dovranno rimanere concentrati.

    Il tecnico toscano, dovrà fare a meno degli infortunati Grava, Donadel e Britos, oltre allo squalificato Dzemaili, scelte, dunque, quasi obbligate sia in difesa che in mezzo al campo. Davanti a De Sanctis dovrebbero, quindi scendere in campo i soliti noti Aronica, Campagnaro e Cannavaro. A centrocampo detto dell’assenza di Dzemaili, il duo di centrali sarà composto da Inler e Gargano, con Zuniga che prenderà il posto di Maggio, tenuto a riposo in previsione della trasferta londinese e con Dossena confermato sulla corsia di sinistra. In attacco a tirare il fiato sarà El Matador Cavani, con Pandev che prenderà il suo posto al fianco dei due tenori Hamsik e lo splendido Lavezzi di questo periodo di stagione.

    Walter Mazzarri| © Valerio Pennicino/Getty Images

    In casa Cagliari dopo la pesante sconfitta rimediata domenica scorsa a Siena, la voglia di riscatto è tanta, anche se l’avversario da affrontare non è certo dei più facili, gli uomini di Ballardini, proveranno a sfruttare il calo di tensione dei partenopei che magari potrebbero avere la testa già rivolta a quella partita che vale una stagione. Il tecnico ex Genoa, recupera a pieno Cossu regolarmente in campo e che agirà alle spalle della coppia d’attacco composta da Nenè e Thiago Ribeiro, quest’ultimo in vantaggio su Ibarbo e Larrivey, per un posto da titolare. In difesa solita linea a quattro con Agostini e Pisano sugli esterni, mentre la coppia Astori-Canini completerà il reparto. In mediana agiranno i soliti Dessena e Nainggolan, al fianco di Capitan Conti preferito all’ottimo Ekdal visto in queste ultime uscite degli isolani.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI – CAGLIARI

    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Zuniga, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Pandev. A disposizione: Rosati, Fideleff, Fernandez, Maggio, Dezi, Vargas, Cavani.

    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Canini, Astori, Agostini; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Thiago Ribeiro. A disposizione: Avramov, Ariaudo, Perico, Ekdal, Ceppelini, Ibarbo, Larrivey.

  • Genoa-Parma 2-2, le pagelle. Poco Giovinco, tanto Palacio

    Genoa-Parma 2-2, le pagelle. Poco Giovinco, tanto Palacio

    Frey 6: Del tutto incolpevole su entrambe le reti dei gialloblu, sfortunato specie sul secondo quando riesce a deviare sul palo la conclusione di Giovinco con la palla che poi raggiunge Floccari, su cui nulla può. Non corre altri rischi e si merita una piena sufficienza.

    Kaladze 5: troppo distratto, si perde Floccari in occasione del raddoppio gialloblu, dovrebbe dare sicurezza alla propria retroguardia con tutta l’esperienza di cui dispone, di certo non una delle sue prestazioni migliori.

    Constant 5,5: partita anomala e senza grossi demeriti, se non quelli di perdere tanti, troppi palloni a centrocampo, lasciando spesso spazi, fortunatamente non sfruttati dagli avanti avversari.

    Jankovic 6: di certo non offre una grossa mano al suo compagno di reparto. Da un giocatore con le qualità tecniche di cui dispone, è dato aspettarsi molto di più, troppo avulso dalla manovra.

    Palacio 7:orfano di Gilardino, si carica sulle spalle il peso della squadra e la trascina ad un pari tutto sommato meritato e raggiunto in extremis. Di certo non può perennemente ergersi a salvatore della patria, ma in attesa di tempi migliori, Marino non può far altro che ringraziarlo per aver salvato la propria panchina.

    Genoa (4-3-1-2): S.Frey 6; Rossi 6,5, Granqvist 5,5, Kaladze 5, Moretti 6 (23′ st Ze Eduardo 6,5); Kucka 5, Veloso 5,5 (12′ st Mesto 6), Constant 5,5; Belluschi 5,5 (44′ st Jorquera sv); Jankovic 6, Palacio 7
    A disp.: Lupatelli, Carvalho, Alhassan, Birsa.

    Sebastian Giovinco| © Marco Luzzani/Getty Images

     

    Lucarelli 5: non ha particolare colpe, se non quella di non coprire adeguatamente sulla verticalizzazione di Jorquera che manda in rete Palacio e mortificando così il doppio vantaggio dei suoi.

    Biabiany 7: autore di una splendida prestazione, corre, insegue l’avversario e da il via ad una lampante azione di contropiede che porterà poi al raddoppio ad opera di Floccari.

    Gobbi 6,5: punisce Frey alla prima vera occasione con una splendida rete dal limite dell’area, sfortunatamente però è costretto ad uscire anticipatamente per un problema muscolare.

    Giovinco 6: poteva e doveva essere l’elemento che sposta gli equilibri della partita, ma non lo fa, entra nell’azione del raddoppio dei suoi, ma per il resto poco veramente troppo poco per un talento come il suo.

    Floccari 6,5: un gol da opportunista e tanta lotta anche su palle sporche, corre si danna e cerca sempre di rendersi pericoloso, di certo un giocatore recuperato alla causa.

    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6, Ferrario 5, Lucarelli 5; Biabiany 7, Galloppa 6, Musacci 5,5 (12′ st Morrone 5,5), Mariga 6, Gobbi 6,5 (27′ Modesto 6,5); Giovinco 6, Floccari 6,5 (16′ st  Valiani 6)
    A disp.: Pavarini, Jonathan, Santacroce, Okaka.

    HIGHLIGHTS GENOA PARMA 2-2

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  • Parma – Genoa 2-2, Palacio salva Marino al 97′

    Parma – Genoa 2-2, Palacio salva Marino al 97′

    Doveva essere la partita della svolta per entrambe le squadre ma a ben vedere Genoa e Parma, hanno ottenuto un pareggio che per come è maturato rincuora gli uomini di Marino, ma di fatto è servito a poco ad entrambe le squadre.

    Una partita sciatta e con poche emozioni, nonostante i quattro gol visti dagli spettatori, eppure la gara era cominciata nel migliore dei modi, soprattutto per i gialloblu ducali che al 9′ erano riusciti a portarsi in vantaggio grazie ad un bel gol di Gobbi, uscito poi per infortunio, bravo a sfruttare una corta respinta della difesa del grifone, calciando dal limite un sinistro in diagonale sul quale Frey nulla può. Ci si aspetta la risposta del Genoa, ma i padroni di casa senza il bomber Gilardino appaiono senza idee e Palacio viene lasciato al proprio destino, tanto che l’unica occasione che riesce a procurarsi è al 38°, quando su azione d’angolo dopo un batti e ribatti, “La Trenza” prova a colpire, ma Mirante risponde presente.

    Rodrigo Palacio| © Marco Luzzani/ Getty Images

    Il secondo tempo  si apre con lo stesso leitmotiv del primo, è infatti ancora il Parma a passare, al 52° Biabany conquista palla sulla trequarti e si lancia in un contropiede fulmineo, arrivato al limite dell’area appoggia a Giovinco che spara verso la porta, ma Frey c’è e respinge deviando sul palo, la palla però carambola a centro area dove Floccari è bravo a sfruttare l’occasione insaccando a porta vuota. Il 2-0 però non taglia le gambe ai padroni di casa, che al contrario aumentano il forcing e cercano con maggior costanza la via del gol, prima con Palacio al 61° e poi con Granqvist che al 66° con Mirante fuori dai pali non riesce ad indirizzare la palla in porta. Gol che finalmente arriva al 78° su calcio di rigore, a dire il vero un po’ generoso concesso ai grifoni per un tocco di mano di Modesto dopo un colpo di testa di un genoano, sul dischetto si presenta, ovviamente, Palacio, che prima si fa ribattere il penalty da Mirante e poi però bravo a sfruttare la respinta insaccando e dimezzando le distanze.

    Comincia così un pressing estenuante da parte dei padroni di casa che sospinti anche dal proprio pubblico cercano in ogni modo di riagguantare la partita, senza però portare grossi pericoli alla porta ducale, ma è proprio nel momento in cui le speranze sembrano sparire, che Palacio, ancora lui, in pieno recupero sfruttando un assist al bacio di Jorquera, si presenta a tu per tu con l’estremo difensore parmigiano e lo batte con un preciso piatto destro. Pareggio acquisito in parte meritatamente e Pasquale Marino che dovrà ringraziare il proprio bomber che con questa doppietta ha puntellato la panchina del tecnico marsalese che dopo 3 sconfitte consecutive cominciava a traballare.