Autore: PeppeG

  • Juve-Milan: Per il presente e per il futuro

    Juve-Milan: Per il presente e per il futuro

    Seedorf e Chiellini
    “Juventus-Milan è il vero derby d’Italia” diceva l’ad dei rossoneri Adriano Galliani qualche anno fa e di certo a ben vedere gli ultimi 20 anni della storia calcistica della nostra serie A, Calciopoli a parte, come potergli dar torto. Nel corso degli anni la partita fra le due grandi del nostro calcio ha sempre regalato spettacolo, sia in Italia che in Europa, come non ricordare storica la finale tutta italiana di Champions League, giocata a Manchester nel 2003 o la rovesciata di Del Piero che fornì uno spettacolare assist a Trezeguet nello scontro scudetto del Maggio 2005. Nell’ultimo scontro a Torino le cose per i bianconeri non sono andate molto bene, il Milan, allora guidato dall’attuale tecnico dell’Inter, Leonardo, s’impose con un netto 3-0 con gol di Nesta e doppietta di Ronaldinho e anche allora la Vecchia Signora non stava attraversando un periodo di forma e che da lì a breve avrebbe esonerato Ferrara e chiamato in panchina il traghettatore Zaccheroni. Tornando a questa stagione, invece, all’andata la Juventus s’è imposta in casa del diavolo per 2-1 con reti di Quagliarella e di capitan Del Piero a cui ha risposto Ibrahimovic. Proprio lo svedese in settimana aveva fatto preoccupare i tifosi rossoneri, si era parlato di una sua possibile assenza a causa di un dolore alla schiena, pericolo che pare rientrato senza alcun problema. Ibra, che figura nella lista dei convocati per la gara di domani sera, dovrebbe essere regolarmente in campo a guidare l’attacco stellare del Milan. Semmai l’unico dubbio di Allegri sta nella scelta del partner d’attacco, in ballottaggio per un posto da titolare Pato e Cassano. Il brasiliano potrebbe partire dalla panchina, anche in previsione dell’incontro decisivo di mercoledì contro il Tottenham. Sciolto il dubbio attacco in difesa dovrebbe essere confermato sulla sinistra Jankulovski dopo l’ottima prova contro il Napoli, a centrocampo invece probabile il rientro da titolare di K.P. Boateng, questo quindi il probabile 11 del Milan: Abbiati; Abate, Nesta, T. Silva, Jankulovski; Gattuso, Van Bommel, Boateng; Robinho; Cassano, Ibrahimovic.
    Del Piero-Ibrahimovic
    In casa bianconera, la tensione è molto alta dopo le cocenti delusioni per le due sconfitte inaspettate con Lecce e Bologna e la partita rappresenta quasi un’ultima spiaggia per Gigi Del Neri e il suo futuro in bianconero. Il tecnico friulano un po’ a sorpresa ha convocato anche Alberto Aquilani, anche se il centrocampista romano non dovrebbe essere della partita, l’unico dubbio che riguarda la formazione che scenderà in campo riguarda l’attacco, anche in casa juventina c’è un ballottaggio su chi fra Toni e Iaquinta farà coppia con Matri. Per il resto centrocampo obbligato con Martinez a sinistra complice anche la squalifica di PepeMelo e Marchisio in mezzo, in difesa Chiellini dovrebbe riprendere il suo posto in mezzo insieme a Barzagli, mentre sulle fasce agiranno sulla destra Sorensen e sulla sinistra Traorè. Tra i pali, ovviamente, rientra Buffon dopo la squalifica. Questo il probabile undici della Juve: Buffon; Sorensen, Chiellini, Barzagli, Traorè; Krasic, Melo, Marchisio, Martinez; Matri, Toni

  • Macalli: “Irregolarità amministrative”. Abete: “Niente di grave”.

    Macalli: “Irregolarità amministrative”. Abete: “Niente di grave”.

    Potrebbe trattarsi dell’ennesima bolla o del solito procedimento federale che come spesso accade si perde nelle stanze del palazzo, ma a quanto pare la Covisoc nella giornata di ieri ha segnalato alla Procura Federale, per l’apertura di un procedimento disciplinare, 36 società professionistiche per non avere utilizzato – come previsto dalle norme federali approvate quest’anno – conti bancari dedicati per il pagamento di stipendi e tasse dei calciatori. Il codice di giustizia prevede per le irregolarità più gravi, ovvero i pagamenti fittizzi o effettuati non con bonifici traccibili o assegni circolari – la penalizzazione in classifica di un punto per ogni violazione. L’indagine della procura potrebbe portare a deferimenti che coinvolgono – in Serie A – club di alta classifica e di zona retrocessione, lo stesso dicasi per la Serie B. 24 su 36 i club segnalati nei campionati di Lega Pro.

    A dare la notizia è stato il presidente della Lega Pro Mario Macalli che al termine del consiglio federale svoltosi in FIGC ha confermato che: «Sono 36 le squadre, –12 in Prima e 12 in Seconda le società segnalate in Lega Pro – poi ce ne sono altre sei di Serie A e altrettante di serie B.
    Deferimenti ed eventuali penalizzazioni? Non faccio il giudice, saranno i pm della Procura Federale a dover decidere. Fosse per me, alcune di queste segnalazioni non le avrei mai fatte, perché non sono inadempienze nei pagamenti».

    Alle parole di Macalli sono immediatamente seguite quelle del presidente della Federcalcio, Giancarlo Abete: «I campionati non saranno in alcun modo sconvolti. Non c’è questo rischio e me ne assumo le responsabilità, c‘è stata un’esplosione sulla stampa -ha aggiunto – assolutamente sproporzionata rispetto alla valenza dei problemi. Se pensiamo che vengano sconvolti i campionati per qualche migliaio d’euro pagato dalle società, anche se con modalità diversa, allora immettiamo nel sistema una roba incredibile che finisce per distruggere il prodotto che non merita questo trattamento».

    Stando sempre alle parole di Abete la notizia dovrebbe risalire al 23 febbraio,«anche se la notizia è stata venduta da Macalli». Che è stato inoltre ripreso dal presidente della Federcalcio: «serve rispetto per l’autonomia della giustizia, e i soggetti politici devono stare lontano dagli organi della stessa giustizia. Non esiste che qualcuno possa fare il giustiziere della notte. Ognuno deve stare al suo posto. Così si è rappresentata una federazione che sembrava volesse nascondere delle informazioni».

    Per quanto riguarda eventuali sanzioni nei confronti dei club, Abete ha tenuto a precisare che: «La valutazione sarà rimessa agli organi preposti, ma le norme federali prevedono delle penalizzazioni solo in caso di inadempienze: si punisce, cioè, solo il mancato pagamento, e non il pagamento effettuato in altri modi ».


  • Agnelli: “La Juve ci crede”

    Agnelli: “La Juve ci crede”

    Andra Agnelli
    L’unità del gruppo è intatta, il momento di difficoltà non cambia la storia che stiamo scrivendo“, parole e musica di Andrea Agnelli. Che in casa Juventus non si viva un momento facile è cosa risaputa e la parola crisi sembra ormai essere un must tutto a tinte bianconere. La squadra di mister Del Neri sembra aver smarrito il bandolo della matassa e dopo due sconfitte pesanti contro Lecce e Bologna è rientrata in quella crisi che sembrava aver superato dopo le vittorie convincenti sul Cagliari Inter. Nonostante il momento non sia dei migliori il numero uno dei bianconeri tiene serrate le fila e cerca di compattare il gruppo anche in vista dell’importante match di sabato sera che vedrà impegnata la squadra contro la capolista Milan, riconfermando la fiducia al tecnico e ribadendo più volte che i conti si faranno alla fine della stagione. L’ impressione è che la prossima partita sarà decisiva per le sorti del tecnico friulano, non a caso in settimana era stato fatto il nome di Pavel Nedved come possibile traghettatore fino alla fine del campionato. Ma oltre alla crisi di risultati il presidente Agnelli si è anche soffermato sulla situazione contrattuale di Del Piero. Il capitano ha, infatti, fatto sapere tramite il suo sito in un messaggio ai tifosi e non solo, dicono i maligni, di essere disposto a firmare un contratto in bianco per amore della sua Vecchia Signora. La scelta della bandiera juventina di registrare questo messaggio, sembra non essere piaciuto al massimo dirigente che avrebbe preferito un incontro più confidenziale per discutere i dettagli soprattutto economici del contratto. Anche in questo caso però Agnelli ha fatto buon viso a cattivo gioco liquidando la domanda con un “contenti e orgogliosi che voglia rimanere, c’è tempo per il rinnovo“. Tempi migliori si augurano i milioni di tifosi che ormai da 4 anni sognano di rivivere i fasti di un tempo e che pare si debbano accontentare per un altro anno di una posizione in classifica molto al di sotto del blasone juventino.

  • Premier League: King Carlo sfida Sir Alex

    Premier League: King Carlo sfida Sir Alex

    Grande sfida stasera allo Stamford Bridge, il Chelsea di Carlo Ancellotti affronterà infatti i Red Devils di Sir Alex Ferguson nel recupero della 18 giornata di Premier.

    Una gara che non vale per la rincorsa al titolo dei blues ma che serve sicuramente per far morale e per mettere pressione al Tottenham che si trova in quarta posizione a +2 dai cugini londinesi. D’altro canto il Manchester punterà alla vittoria per consolidare la propria leadership e tenere a distanza i Gunners secondi in classifica e distaccati di 4 punti.

    Una partita che regalerà sicuramente delle grosse emozioni visti i valori in campo, a tal proposito, Carletto Ancelotti ha confermato la presenza in campo di Ashley Cole.
    L’esterno del Chelsea e della nazionale che si è reso protagonista in settimana di una bravata che potrebbe costargli oltre ad una multa salata, anche problemi con la giustizia inglese.

    Probabili Formazioni

    Chelsea: Cech; Ivanovic, Luiz, Terry, Cole; Essien, Mikel, Lampard; Anelka, Torres, Malouda.

    Manchester United: Van der Sar; O’Shea, Smalling, Vidic, Evra; Nani, Fletcher, Scholes, Giggs; Berbatov, Rooney.

  • Pagelle Brescia – Lecce: Bene Diamanti

    Pagelle Brescia – Lecce: Bene Diamanti

    Pagelle Brescia

    Arcari 6: Incolpevole su entrambe le marcature salentine, si fa trovare pronto sull’unica vera palla impegnativa che gli capita in tutto il pomeriggio, su tiro potente di Mesbah. Non fa rimpiangere il titolare Sereni.

    Zoboli 6,5: Mezzo voto in meno perchè in occasione del gol di Corvia si perde l’attaccante capitolino in area. Bravo però a rispondere presente e a battere Rosati con un bel tuffo di testa, sul traversone da calcio d’angolo di Diamanti.

    Konè 5,5: Sbaglia tanto e male le diverse occasioni che gli capitano, accompagna spesso e volentieri l’azione d’attacco e s’inserisce bene ma alla fine risulteranno determinanti ai fini del risultato i suoi errori sotto porta.

    Diamanti 7: C’è sempre, in tutte le occasioni pericolose del Brescia, lui, ci mette lo zampino e non è un caso che non appena Iachini lo toglie, senza un apparente motivo dal campo, la squadra subisca un calo e si renda molto meno pericolosa. Quando sta bene fa la differenza e si vede.

    Caracciolo 7: Se non fosse per Morganti e il suo assistente, lui di gol ne avrebbe fatti due. Il capitano delle rondinelle si fa trovare pronto sul primo vero pallone giocabile che gli capita in area e punisce l’incolpevole Rosati. Lotta, corre e cerca di far salire la sua squadra, dopo l’uscita di Diamanti si ritrova solo a lottare contro il muro salentino.

    Brescia: Arcari 6; Zebina 6, Mareco 5,5, Zoboli 6,5; Zambelli 6 (88′ Daprelà), Konè 5,5, Zanetti 5, Hatemaj5,5 (74′ Lanzafame), Berardi 6; Diamanti 7 (66′ Eder 5,5); Caracciolo7.

    Pagelle Lecce

    Donati 6,5: Il ragazzo gioca bene, non a caso l’ex tecnico dell’Inter Mourinho l’aveva tenuto d’occhio durante la sua permanenza ad Appiano. Corre, recupera, si propone e si conferma sugli ottimi livelli già mostrati nella gara con la Juventus.

    Munari 6,5: Non una partita entusiasmante per il centrocampista di De Canio, ma ha il merito di fornire un assist involontario a Corvia e quello maggiore di siglare il gol che vale il pareggio e che consente alla sua squadra di conquistare un importante punto in trasferta.

    Mesbah 4,5: Dov’è il motorino di fascia che ha fatto impazzire Sorensen solo una settimana fa? Se le chiederanno anche i tifosi del Lecce, rimane in campo tutta la partita ma non si rende quasi mai pericoloso fatta eccezione per un ottimo tiro che impegna non poco Arcari. Da rivedere sicuramente, può dare di più.

    Olivera 4,5: Comincia da trequartista, poi si sposta in mezzo al campo ma rimane sempre troppo avulso dal gioco, troppo poco convincente, da un giocatore con le sue doti tecniche ci si aspetta di più, molto di più. Perde nettamente il duello a distanza con Diamanti. Si perde in leziosità inutili in zone del campo pericolose, a tratti risulta irritante per l’eccessiva mancanza di concentrazione.

    Corvia 6,5: Entra e la partita cambia, segna il gol che riapre la partita già nel primo tempo, lotta con caparbietà su ogni pallone che gli passa vicino e intraprende anche una battaglia personale con Mareco che gli rimane appiccicato tutta la partita. Di certo un lontano parente del bomber che ha contribuito con i suoi 17 gol a portare il Lecce in serie A.

    Lecce: Rosati 6; Donati 6,5, Fabiano 5,5, Gustavo 5,5, Brivio 6; Munari 6,5, Bertolacci 6 (66′ Piatti 6), Grossmuller s.v. (23′ Corvia 6,5), Mesbah 4,5; Olivera 4,5; Jeda 5 (77′ Coppola).

  • Non basta Caracciolo, il Lecce riacciuffa il Brescia

    Non basta Caracciolo, il Lecce riacciuffa il Brescia

    Pareggio dal sapore amaro per il Brescia di Iachini. Le rondinelle, infatti, si fanno rimontare il doppio vantaggio da un Lecce non irresistibile.

    Parte bene l’undici bianco-azzurro che dopo i primi 20 minuti di gioco è già sopra di due gol, grazie all’incornata del bomber Caracciolo, ben servito da Zambelli, e al tuffo di testa di Zoboli, su calcio d’angolo battuto da Diamanti.

    Proprio il fantasista ex West Ham, sarà protagonista della partita sempre al centro di tutte le azioni pericolose del propria squadra. Dopo l’uno-due bresciano, il Lecce, forse ancora ebbro dalla vittoria sulla Juve, corre ai ripari e sostituisce un evanescente Grossmuller con Corvia. La mossa si rivela azzeccata sarà infatti l’attaccante di scuola Roma ad accorciare le distanze al 31esimo approfittando di un involontario assist di Munari. Un primo tempo che si chiude con le rondinelle meritatamente in vantaggio.

    Al rientro in campo il Lecce sembra più presente, incoraggiato forse dall’aver dimezzato lo svantaggio, la squadra salentina tenta di creare qualche pericolo in più alla porta di Arcari, chiamato ad un non facile intervento da un sinistro fulmineo di Mesbah fino a quel momento quasi totalmente fuori dal gioco. E’ al minuto 66 che forse la partita prende una piega diversa, quando il sostituto di De Canio, Rizzo sostituisce Bertolacci con Piatti ridisegnando un Lecce più spregiudicato e da par suo Iachini richiama in panchina un ottimo Diamanti facendogli subentrare Eder. Dopo solo 3 minuti arriva il pareggio dei giallorossi pugliesi ad opera di Munari, che approfittando di una dormita della difesa del Brescia si ritrova a tu per tu con Arcari e lo punisce con un piatto destro sul secondo palo.

    Il tecnico bresciano cerca quindi di correre ai ripari e sostituisce Hatemaj con Lanzafame per dare una maggior spinta sulle fasce, mentre il collega salentino, una volta raggiunto il pareggio, riequilibra la squadra sostituendo Jeda con il centrocampista Coppola.  La partita sembra non aver più niente da offrire almeno fino al 93° quando da un’azione confusa in area dopo un batti e ribatti la palla arriva sui piedi di Caracciolo che a due passi dalla porta insacca e fa esplodere il Rigamonti. Una gioia, quella bresciana, che durerà molto poco visto che l’arbitro Morganti su segnalazioni del guardalinee annullerà per fuorigioco un gol che le moviole hanno confermato essere, invece, regolare.

  • Serie A 27 Giornata: Brescia – Lecce. Formazioni

    Formazioni BRESCIA – LECCE (ore 15:00)

    Brescia (3-5-1-1): Arcari; Zebina, Mareco, Zoboli; Zambelli, Konè, Zanetti, Hatemaj, Berardi; Diamanti; Caracciolo.
    Panchina: Leali, Accardi,Daprelà, Vass, Baiocco, Lanzafame, Eder. All.: Iachini

    Lecce (4-4-1-1): Rosati; Donati, Fabiano, Gustavo, Brivio; Munari, Bertolacci, Grossmuller, Mesbah; Olivera; Jeda.
    Panchina: Benassi, Sini, Rispoli, Coppola, Piatti, Corvia, Chevanton. All.: De Canio