Autore: pbaratto

  • Italia in Brasile, ecco il programma

    Italia in Brasile, ecco il programma

    L’ Italia, nonostante lo scetticismo generale che la accompagna è atterrata in Brasile, a Rio de Janeiro, dove sabato 14 giugno con inizio alle 24 ora italiana affronterà l’Inghilterra nel debutto Mondiale.

    Cesare Prandelli e i suoi si sono portati nelle valigie, borse un bagaglio pieno di sogni, pieno di speranze, pieno di voglia di dimostrare che, nonostante non siano i favoriti della vigilia, si vogliono ritagliare il loro spazio di gloria. Quando gli azzurri hanno vinto i Mondiali non lo hanno mai fatto da favoriti, lasciando alle altre corazzate la pressione mentale, psicologica di chi doveva essere per forza protagonista.

    Gli azzurri si stanno trasferendo dall’aeroporto di Rio de Janeiro all’Hotel Portobello Resort – Rodovia Rio Santos, km 434 di distanza, a Mangaratiba in Rio de Janeiro. Alle ore 20 italiane, gli orari indicati corrispondono sempre a quelli italiani, ci sarà il primo allenamento presso il Centro sportivo del Portobello Resort (aperto alla stampa).

    Nazionale Italiana

    Oggi, sabato 7 giugno, alle ore 14,30 ci sarà l’allenamento aperto alla stampa ma soltanto per i primi 60 minuti. Alle ore 20,30 ci sarà il secondo allenamento a porte chiuse.

    Domenica 8 giugno la Nazionale sosterrà un allenamento alle ore 14,30 che sarà a porte chiuse; mentre alle 22,30 ci sarà l’ultimo test amichevole contro la Fluminense allo stadio Raulino de Oliveira (Estadio da Cidadania) di Volta Redonda.

    Da lunedi 9 giugno a giovedi la squadra effettuerà due sedute di allenamento: uno alle ore 14,30 che sarà aperta alla stampa per i primi 60′; la seconda sarà alle ore 20,30 e sarà una seduta a porte chiuse.

    Venerdi 10 giugno il programma prevederà la partenza con volo charter dall’aeroporto di S. Cruz per Manaus; l’arrivo è previsto intorno alle ore 19,30 con relativo trasferimento all’Hotel Quality Inn. Alle ore 1,30 ci sarà la seduta di rifinitura allo stadio Arena Amazonia il quale sarà aperto alla stampa per i primi 15 minuti.

    Sabato 12 giugno il debutto Mondiale alle ore 24 contro l’Inghilterra di Roy Hodgson.

  • Serie B: Novara-Varese, ultime dai rispettivi ritiri

    Serie B: Novara-Varese, ultime dai rispettivi ritiri

    Venerdi 6 giugno allo stadio “Silvio Piola” di Novara va in scena l’andata del play out in Serie B tra Novara e Varese: ancora 180′ per definire la squadra che rimarrà nella serie cadetta e la squadra che scenderà nella prossima Lega Pro Unica.

    seriebwinIn casa Novara il tecnico Alfredo Aglietti dovrebbe confermare il modulo 4-3-3 visto nelle ultime sfide giocate. Nella lista dei convocati non figurano Buzzegoli, Ludi, Laner e Sansovini. Rispetto all’ultima sfida di campionato contro il Bari tornano a disposizione Perticone e Rigoni. E’ mister Alfredo Aglietti a prendere la parola alla vigilia del match: “Si azzera tutto, diventa un campionato nuovo di due partite, sono 180′. Domani dobbiamo cercare di vincere, però c’è anche il ritorno. Queste partite devono essere gestite nell’arco dei 180′. Questa sarà una partita dove si dovranno avere i nervi saldi, avere concentrazione, intensità”. La torcida azzurra si sta muovendo per movimentando per far diventare lo stadio “Piola” un fortino inespugnabile, sono previsti circa 10000 persone di fede novarese per cercare di spingere la squadra di Aglietti la quale parte non con i favori del pronostico.

    In casa Varese assenti i nazionali Ouduamadi: il calciatore non è stato convocato per i Mondiali e dunque farà ritorno a Varese per l’inizio della prossima settimana;  Spenlhofer nella lista dei convocati non sono presenti lo squalificato Bressan,e gli indisponibili Blasi, Neto Pereira e Trevisan. In dubbio la presenza di Grillo, al suo posto pronto Laverone mentre Cristiano è in vantaggio su Di Roberto per ricoprire, a centrocampo, il ruolo di esterno sinistro. In casa Varese a parlare è stato Stefano Bettinelli : “Domani vogliamo fare una grande partita, giocando il nostro calcio con voglia, corsa e personalità. Il campo non mente mai. Io non so ragionare, gioco le partite per vincerle, domani giocheremo per vincere”.

    Arbitro del match il signor Di Bello di Brindisi.

  • Roland Garros: la prima volta di Simona Halep

    Roland Garros: la prima volta di Simona Halep

    Simona Helap | Foto Wikipedia
    Simona Helap | Foto Wikipedia

    Simona Halep centra la finale del Roland Garros, la prima di uno Slam nella sua carriera, completando il percorso di transizione tra le grandi del tennis. Nella semifinale bastano due set per superare la resistenza della tedesca Andrea Petkovic con il punteggio di 6-2; 7-6.

    La ventiduenne di Constanza ha disputato la sua prima semifinale in carriera in un torneo di un Grande Slam. Non si può più parlare di sorpresa: Simona Halep è l’unica giocatrice che, in questo torneo, non ha ancora perso un set.

     

    Anche per ventiseienne di Tuzla è stata la prima semifinale in carriera in un torneo del Grande Slam. La tedesca ha avuto la carriera notevolmente condizionata da un brutto infortunio da cui sembrava non riuscire a riprendersi del tutto. Dopo costanti progressi negli ultimi mesi culminati con la vittoria a Charleston lo scorso aprile, è definitivamente tornata sui suoi livelli, soprattutto da un punto di vista mentale.

    Tra Simona Halep e Andrea Petkovic ci sono stati tre precedenti:

    • 2009 Bucarest, quarti di finale 62; 76
    • 2013 Norimberga, finale 63; 63
    • 2013 Tokyo, secondo turno 76; 63

    Nel primo set la Halep parte subito forte portandosi sul 2-0: al servizio la romena parte benissimo. Nel quarto game la Halep con un doppio ace lascia a zero l’avversaria è va 3-1 e nel game successivo scappa via con un altro game a zero sulla tedesca andando sul 4-1. Dopo il game più combattuto  del match la Halep riesce a tenere il servizio e ad aggiudicarsi il primo set per 6-2.

    La Petkovic trova il break nel quarto gioco, del secondo set, ai vantaggi. La Halep dopo l’incertezza nel terzo e quarto game torna implacabile: game vinto a zero e parità nel secondo set per 3-3. Il set va avanti tirato fino al 6-6. Al tiebreak vince la Halep per 7-4 il set e anche il match conquistando la finale del Roland Garros dove affronterà Maria Sharapova nell’incontro di sabato.

    L’incontro di sabato sarà anche la rivincita del torneo di Madrid che vide trionfare la bella tennista russa.

  • Roland Garros: troppa Maria Sharapova, è finale

    Roland Garros: troppa Maria Sharapova, è finale

    La prima semifinale femminile al Roland Garros premia Maria Sharapova che sconfigge Eugenie Bouchard in un match difficile concluso al terzo set con il punteggio di 4-6; 7-5; 6-2. La tennista russa è imbattibile nell’ultimo set: 19/0 in tre parziali su terra battuta e terza finale consecutiva al Roland Garros.

    Per la ventisettenne di Njagan è stata la quarta semifinale consecutiva a Parigi e la quinta in totale, ma solo in un’occasione, nel 2012, è riuscita a vincere il torneo. Dopo un periodo di appannamento nello scorso inverno la tennista russa si è pianamente ritrovata; ha fatto più fatica del previsto per arrivare alle semifinali, contando che non ha dovuto affrontare nessuna big, regalando di fatto un set sia a Samantha Stosur negli ottavi di finale che a Garbine Muguruza nei quarti.

    Maria Sharapova | foto Twitter
    Maria Sharapova | foto Twitter

    Per la ventenne di Westmount è stata la seconda semifinale di un torneo del Grande Slam dopo quella persa a gennaio agli Australian Open per mano di Li Na. I migliori risultati in carriera finora li ha ottenuti nei tornei più importanti mentre, per dare un’indicazione, in carriera ha vinto solo un torneo minore: quello di Norimberga ad Aprile. E’ reduce dal quarto di finale di quasi tre ore di gioco, disputato contro Carla Suarez Navarro, vinto per 75 al terzo set.

    Tra Maria Sharapova a Eugenie Bouchard ci sono due precedenti vinti entrambi dalla tennista russa:

    • 2013, Miami, secondo turno Maria Sharapova 62; 60
    • 2013 Roland Garros, secondo turno Maria Sharapova 63; 64

    Nel primo set la canadese strappa il primo break al terzo gioco sul servizio di Sharapova portandosi sul 4-3. Nell’ottavo game la russa riesce a recuperare lo svantaggio portando il primo set sul 4-4. Nel game successivo nuovo break della Bouchard che, per la seconda volta, prende  il servizio andando sul 5-4: la candese è aggressiva dalla risposta, doppio fallo e break a quindici per Genie. Nel decimo gioco arriva la conquista del primo set per 6-4 in 44′: Genie salva una palla break con uno strepitoso diagonale  lungolinea e torna a imporre il ritmo col rovescio.

    Parte forte Sharapova all’inizio del secondo set portandosi sul 2-0: MaSha trova una risposta incredibile in allungo e vince il game migliore del match in contropiede. Nel terzo game Buochard strappa il servizio a Sharapova: da 30/0 a controbreak con doppio fallo e altro drop-short di Genie; è 2-1 MaSha  conquista il secondo break consecutivo, nel quarto game, portandosi sul 5-3.Il nono game è interminabile: dura più di 9 minuti e finisce con il controbreak Bouchard che si riporta sotto 4-5: Sharapova non controlla il primo colpo ma trova altre due prime vincenti, l’ace e il dritto vincente dal centro. Il problema della russa è il doppio fallo: 2 sui primi dei 3 set point, ma anche ace di seconda sulla seconda palla break prima di cedere alla terza opportunità della canadese. Game Buochard, il decimo, in accellerazione dal centro da 15/30: Sharapova due volte in corridoio e 5-5. Game Sharapova con tre vincenti  e ultima risposta di Genie in corridoio: 6-5. Il secondo set va alla russa, al quinto set point è 7-5.

    Nel terzo set Sharapova a zero, Buochard a quindici: 2 game veloci in apertura di terzo set: è 1-1. Nel quarto game la canadese è in leggera flessione: da 40/0 ai vantaggi: Genie si apre il campo di dritto per il cross bimane vincente, ma senza prima non fa punto ed è break della russa. Allunga ancora MaSha nel game successivo causa un altro errore di gestione dell’ultimo colpo dal rettangolo del servizio di Genie e si porta sul 4-1. Maria Sharapova chiude il match battendo Eugene Bouchard 4-6; 7-5; 6-2 e sabato giocherà la finale per cercare di bissare la vittoria ottenuta nel 2012 ai danni di Sara Errani.

     

     

     

  • Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Brasile 2014: il girone G con Germania, Portogallo, Ghana e Usa

    Il Campionato del Mondo Brasile 2014 vede il girone G impegnate Germania, Portogallo, Ghana e Usa.

    GERMANIA

    Non ci sono stati problemi per la compagine tedesca a ottenere il pass per Brasile 2014. In un girone che prevedeva nella Svezia la maggiore antagonista, Neuer e compagni hanno dominato in lungo e in largo, concludendo al primo posto con 9 vittorie e 1 solo pareggio. Mattatore dei tedeschi è stato Mesut Ozil, capocannoniere con otto reti realizzate. Marco Reus, partendo spesso dalla panchina, ha messo a segno cinque reti. Semifinale all’Europeo 2012, terzo posto al Mondiale 2010 la formazione di Low si presenta in Brasile come la mina vagante della competizione. Parliamo di una squadra la quale racchiude il giusto mix di esperienza e di freschezza mista a classe. In tutti i reparti per il selezionatore ci sarà l’imbarazzo della scelta. Se non ci saranno le solite pecche dal punti di vista della personalità nei momenti decisivi, il 4-2-3-1 di Low potrà fare molto male.

    gruppo DJoachim Low è C.t. della Germania dal 2006, quando ottenne in casa il terzo posto al Mondiale giocato in casa come vice di Klismann. Prese le redini, ha trasformato in una macchina la squadra, capace di giocare bene e di portare a casa risultati. Non è, però, mai arrivato il successo finale a causa della mancata personalità necessaria per poter affrontare con la stessa spensieratezza  e freddezza gli appuntamenti che contavano. Ha già rinnovato il suo contratto fino al 2016, ma certamente non vorrà essere ricordato come un perdente di successo.

    In porta Neuer è una garanzia di affidabilità,  insieme a lui partiranno per il Brasile Roman Weidenfeller e Ron-Robert Zieler.

    In difesa Mats Hummels ha la pecca di essere un difensore molto statico. Philipp Lahm ha disputato una grandissima stagione con il Barcellona ed ha avutoil nuovo ruolo impostogli da Guardiola dicentro mediano davanti alla difesa. Risultato: Philipe sembrava aver sempre giocato in quella posizione, vedremo se Low ne terrà conto.Kevin Grosskreutz è una garanzia di affidabilità nel Borussia e sicuramente si saprà far valere anche ai Mondiali.Jerome Boateng è un difensore centrale che può anche disimpegnarsi sulla fascia destra. Per Mertesacker, nel giro della nazionale dal 2004, è un difensore roccioso di grande compattezza fisica.

    A centrocampo Mario Gotze è un centrocampista offensivo in passato, nel Borussia Dortmund, impiegato anche come trequartista, come esterno o ala; gioca spesso a centrocampo sapendo sfruttare le sue doti di incursore senza palla. Possiede una buona visione di gioco ed è anche abile nel dribbling. Il suo compagno di squadra Toni Kross è un regista dalla grande visione di gioco; sa ricoprire diversi ruoli: nasce trequartista ma può essere impiegato anche come esterno, seconda punta o centrocampista centrale. Bastian Schweinsteiger è un centrocampista completo, molto abile negli inserimenti ed a impostare il gioco: inoltre possiede un tiro molto potente e preciso dalla distanza; può ricoprire il ruolo di trequartista, mediano e centrocampista centrale. Marco Reus agisce da seconda punta ma può anche giocare da ala su entrambi le fasce. La velocità e il dribbling sono le sue armi principali; è prolifico in zona gol e non è da meno come assistman. Mesut Ozil fa dell’ottima visione di gioco e del passaggio smarcante le sue armi in più: ha un ottimo mancino ed è rapidissimo palla al piede. La sorpresa può essere  Julian Draxler che è cresciuto in maniera esponenziale, dotato di una polivalenza tecnica che lo renderà in grado in tutti i ruoli di trequartista.

    In attacco Mirosalv Klose arriva da una stagione non certo esaltante alla Lazio constellata da diversi problemi fisici che gli hanno fatto saltare diversi match, dalla sua ha l’esperienza di giocare queste manifestazioni.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Joachim Low

    Portieri: Manuel Neuer (Bayern Monaco), Roman Weidenfeller (Borussia Dortmund), Ron-Robert Zieler (Hannover 96)

    Difensori: Jerome Boateng (Bayern), Erik Durm (Dortmund), Kevin Grosskreutz (Dortmund), Benedikt Howedes (Schalke 04), Mats Hummels (Dortmund), Philipp Lahm (Bayern), Per Mertesacker (Arsenal), Shkodran Mustafi (Sampdoria).
    Centrocampisti: Julian Draxler (Schalke), Matthias Ginter (Friburgo), Mario Gotze (Bayern), Andre Hahn (Augsburg), Sami Khedira (Real Madrid), Toni Kroos (Bayern), Max Meyer (Schalke), Thomas Muller (Bayern), Mesut Ozil (Arsenal), Lukas Podolsky (Arsenal), Marco Reus (Dortmund), Andre Schurrle (Chelsea), Bastian Schweinsteiger (Bayern)
    Attaccanti: Miroslav Klose (Lazio), Kevin Volland (Hoffenheim)

    PORTOGALLO

    E’ dovuta passare per i playoff il Portogallo di Bento. Secondo dietro alla Russia. Agli spareggi ha eliminato la Svezia grazie alla sua stella Cristiano Ronaldo. Può essere la mina vagante cosi come le ultime edizioni di Europeo e Mondiale. Bento ha a disposizione calciatori di esperienza e di classe. La migliore posizione dell’ulitmo decennio è la finale persa all’Europeo 2004, mentre al Mondiale il risultato migliore ottenuto è il quarto posto del 2006; il Mondiale brasiliano è un nuovo banco di prova.

    Bento è C.t. del Portogallo dal 2009. Ottimo centrocampista che negli anni 90′ ha giocato con Oviedo, Benfica e Sporting Lisbona.

    In porta ci sarà Rui Patricio. Con lui in Brasile ci andranno Beto e Eduardo.

    In difesa ci saranno João Pereira, Pepe fresco campione d’Europa con il Real Madrid, Bruno Alves da anni nel giro della nazionale portoghese. Fábio Coentrão, impiegato in questa stagione da fluidificante della fascia sinistra da parte di Carlo Ancelotti.

    A centrocampo João Moutinho ha disputato una buona stagione nelle fila del Monaco. Miguel Veloso e Raul Meireles formeranno il terzetto che dovrà fare da diga.

    Cristiano Ronaldo in avanti è una forza della natura: mai nessuno aveva segnato tanto quanto lui in una Champions League, è lui che, praticamente da solo, ha sconfitto la Svezia nei playoff, è lui la vera arma del Portogallo. Nani è un giocatore fantastico come tempi di inserimento con e senza palla, ha la grande capacità di saltare l’uomo con molta facilità, ha gamba e corre molto. Helder Postiga vanta molte partite in nazionale: i suoi compagni gli chiedono, anche a lui, di fare più gol possibili.

    Ecco la lista dei convocati da parte del C.t. Beto

    Portieri: Beto (Siviglia), Eduardo (Braga) e Rui Patrício (Sporting)
    Difensori: André Almeida (Benfica), Bruno Alves (Fenerbahçe), Fábio Coentrão (Real Madrid), João Pereira (Valencia), Neto (Zenit), Pepe (Real Madrid), Ricardo Costa (Valencia).
    Centrocampisti: João Moutinho (Monaco), Miguel Veloso (Dinamo Kiev), Raul Meireles (Fenerbahçe), Rúben Amorim (Benfica) e William Carvalho (Sporting), Rafa Silva (Braga).
    Attaccanti: Cristiano Ronaldo (Real Madrid), Éder (SC Braga), Hélder Postiga (Lazio), Hugo Almeida (Besiktas), Nani (Manchester United), Varela (Porto) e Vieirinha (Wolfsburg)

    GHANA

    Pass Mondiale decisamente sudato per il Ghana, è stato infatti necessario lo spareggio contro l’Egitto per avere la certezza di entrare a far parte delle trentadue. A pesare sul cammino verso il Brasile la sconfitta subita in Zambia per 1-0. La nazionale ghanese ha sbrigato agevolemente la pratica playoff. Messa in campo con un prudente 4-1-4-1, il punto di forza del Ghana è senza dubbio il centrocampo.

    James Kwesi Appiah è un ex difensore. C.t. del Ghana a più riprese, è stato anche vice allenatore della Nazionale africana prima di assumerne in prima persona  la guida nel 2012. Il suo è un calcio molto attento alla fase difensiva, senza disdegnare ficcanti contropiedi, soluzione decisamente efficace quando si ha in rosa giocatori dalla grande velocità abbinata ad un ottima tecnica di base.

    Fatau Dauda sarà il portiere titolare. In Brasile anche Fatau Dauda e Stephen Adams.

    In difesa Daniel Opare, Rashid Sumaila, Jerry Akaminko e Samuel Inkoom: saranno loro il quartetto arretrato, ma rappresentato una incognita: nessuno possiede una esperienza maturata nel proprio club a livello europeo Per loro il Mondiale sarà un banco di prova.

    A centrocampo poche nazionali possono contare sulle qualità di Kevin Prince Boateng, qualità abbinata ad una grande forza fisica. Jolly di centrocampo possiede una enorme esperienza ai più alti livelli; è capace di giostrare alle spalle di una unica punta, potrà rivelarsi una utile arma tattica per le difese più quotate, sperando che la condizione fisica continui ad accompagnarlo. L’esperienza di Michael Essien può tornare molto utile anche se il centrocampista sta attraversando un momento calante della sua carriera. Sulley Muntari ha attraversato una stagione nel Milan molto altalenante e i continui infortuni non lo aiutano ad essere sempre al top: il C.t. spera di utilizzarlo al pieno delle sue potenzialità. Kwadwo Asamoah è stata un’arma molto importante per la Juventus, la sua velocità sulla fascia sinistra garantiranno grande spinta al Ghana.

    Sarà da osservare molto attentamente  Christian Atsu  che è un giovane attaccante : cresciuto nelle giovanili del Porto, gioca con i lusitani nella stagione  2012-13, mettendosi in luce e meritando le attenzioni del Chelsea. Dai gramdi margini di miglioramento, per lui si prospetta un futuro radioso nel calcio europeo.  Asamoah Gyan sarà l’unico riferimento offensivo; si è già reso protagonista di tre reti nel Mondiale 2010 e, sbagliando il rigore contro l’Uruguay, che avrebbe portato il Ghana alle semifinali.

    Ecco la lista dei convocati del C.t.James Kwesi Appiah:

    Portieri: Adam Kwarasey (Stromsgodset), Fatau Dauda (Orlando Pirates), Stephen Adams (Aduana Stars)

    Difensori: Samuel Inkoom (Platanias), Daniel Opare (Standard Liegi), Harrison Afful (Esperance Tunisi), Jeffrey Schullp (Leicester), John Boye (Rennes), Jonathan Mensah (Evian), Jerry Akaminko (Eskisehirspor), Rashid Sumaila (Mamelodi Sundows)

    Centrocampisti: Michael Essien (Milan), Rabiu Mohammed (Evian), Agyemang Badu (Udinese), Kwadwo Asamoah (Juventus), Sulley Muntari (Milan), Albert Adomah (Middlesbrough), Wakasu Mubarak (Rubin Kazan), Christian Atsu (Vitesse Arnhem), David Accam (Helsingborg), Andre Ayew (Marsiglia), Afriyie Acquah (Parma)

    Attaccanti: Asamoah Gyan (Al Ain), Kevin Prince Boateng (Schalke), Abdul Majeed Waris (Valenciennes), Jordan Ayew (Sochaux)

    USA

    Grazie al proprio ranking, la rincorsa al Mondiale in Brasile della nazionale allenata da Jurgen Klismann è incominciata dal terzo turno dove si è dovuta confrontare in un girone più che abbordabile composto da Giamaica, Guatemala e Antigua e Barbuda che le ha permesso di chiudere in prima posizione con appena tre punti di vantaggio sulla seconda e sulla terza. Primato che è stato raggiunto anche nel quarto turno dove la concorrenza era decisamente più agguerrita con selezioni del calibro di Costa Rica, Honduras, Messico, Panama e Giamaica.

    Dopo gli ottavi di finale raggiunti al Mondiale 2010 gli Usa cercheranno di andare ancora più lontano, magari cercheranno di ripercorrere le gesta della nazionale del 2002 capace di spingersi fino ai quarti di finale, tuttavia le risorse a disposizione del tecnico sembrano più complete nel reparto avanzato e decisamente più carenti in quello arretrato.

    Dopo la precedente esperienza di C.t. alla guida della Germania Jurgen Klismann si appresta a vivere il secondo Mondiale da allenatore. E chissà che sulla panchina americana, il tedesco non riesca a riscattare il mancato successo nel 2010, quando la competizione si disputò in terra teutonica. Dall’altra parte ha già dimostrato di avere le carte in regola per puntare in alto dopo il successo nell’ultima edizione della Gold Cup.

    C’è un escluso di eccellenza, Landon Donovan, campione dei Los Angeles Galaxy, uno dei migliori marcatori della Nazionale. La decisione del C.t. ha lasciato tutti di stucco e il giocatore non ha preso bene l’esclusione.

    In porta ci sarà il portiere dell’Everton Tim Howard. In alternativa Brad Guzan e Nick Rimando.

    In difesa Geoff Cameron difensore dello Stoke City, Matt Besler, Omar Gonzalez e  DaMarcus Beasley dovrebbero esser i quattro che comporranno il pacchetto arretrato.

    A centrocampo farà parte della spedizione brasiliana Michael Bradley il quale ha dimostrato di essere un calciatore fondamentale per gli schemi dell’allenatore tedesco. Jermaine Jones non ha trovato molto spazio nel Besiktas, ma punta al Mondiale per riscattarsi. Attenzione a Mix Diskerud già protagonista della vittoria nella Gold Cup. Atteso alla prova Mondiale Julian Green, centrocampista 18enne del Bayern Monaco.

    In attacco sono attesi due grandi protagonisti e cioè Altidore e Dempsey. Il primo ha trovato continuità e spazio nel Sunderland, dimostrando di essere un centravanti dalla qualità ancora non totalmente espressa. Il secondo, dopo una breve parentesi al Tottenham e al Fulham, è ritornato negli States in forza al Seattle.  Molte aspettative intorno a Aron Johannsson autore nell’AZ Alkmaar di 17 gol in 23 partite disputate.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Jurgen Klismann:

    Portieri: Brad Guzan (Aston Villa/Ing), Tim Howard (Everton/Ing), Nick Rimando (Real Salt Lake)
    Difensori: DaMarcus Beasley (Puebla/Mex), Matt Besler (Sporting Kansas City), John Brooks (Hertha Berlin/Ger), Geoff Cameron (Stoke City/Ing), Timmy Chandler (Nuremberg/Ger), Omar Gonzalez (LA Galaxy), Fabian Johnson (Borussia Monchengladbach/Ger), DeAndre Yedlin (Seattle Sounders FC)
    Centrocampisti: Kyle Beckerman (Real Salt Lake), Alejandro Bedoya (Nantes/Fra), Michael Bradley (Toronto FC), Brad Davis (Houston Dynamo), Mix Diskerud (Rosenborg/Nor), Julian Green (Bayern Munich/Ger), Jermaine Jones (Besiktas/Tur), Graham Zusi (Sporting Kansas City)
    Attaccanti: Jozy Altidore (Sunderland/Ing), Clint Dempsey (Seattle Sounders FC), Aron Johannsson (AZ Alkmaar/Ola), Chris Wondolowski (San Jose Earthquakes)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A
    Girone B
    Girone C
    Girone D
    Girone E
    Girone F
    Girone G
    Girone H

  • Serie B: avanti Bari e Modena

    Serie B: avanti Bari e Modena

    Nei play off della Serie B show del Bari a Crotone, ma il punteggio di 0-3 è severo per i calabresi. Successo di misura del Modena contro lo Spezia per 1-0; Bari e Modena continuano a sognare la Serie A mentre per Crotone e Spezia possono cominciare le vacanze estive.

    seriebwinAllo stadio “Ezio Scida” il Bari espugna Crotone e conquista l’accesso alle semifinali dei play off dove affronterà il Latina: andata al San Nicola domenica 8 giugno e ritorno al “Francioni” mercoledi 11 giugno. Grazie all’apporto di quasi mille tifosi pugliesi giunti in Calabria, ora si può continuare a sognare la Serie A. Il Bari apre le marcature al 28′: Del Prete dorme e si fa sfuggire Joao Silva che da dentro l’area mette il pallone in mezzo per Galano il quale di piatto fulmina Gomis. Al 90′ arriva il raddoppio grazie a Zanon che scappa sulla fascia e mette in mezzo per Joao Silva che di fatto chiude i conti. Nell’ultima azione della partita Cani ha portato palla nell’area avversaria, un contrasto ha dirottato la palla all’indietro dove si è inserito Daniele Sciaudone cha ha realizzato con un destro rasoterra sul primo palo. Finisce qui l’avventura del Crotone protagonista di una grande stagione.

    Allo stadio “Braglia” il Modena successo degli emiliani per 1-0 che permette alla squadra di Novellino di accedere alle semifinali play off dove se la vedrà con il Cesena: andata domenica 8 giugno a Modena; ritorno mercoledi 11 giugno a Cesena. La rete decisiva viene realizzata all’inizio del secondo tempo dai padroni di casa: filtrante di Tommaso Bianchi, sciagurato rinvio di Madonna e destro chirurgico di a tu per tu con l’incolpevole Leali. Il mister dello Spezia Mangia si gioca la carta Ebagua e l’attaccante riesce nell’intento di seminare un’ pò di panico in area modenese, ma è la mira finale ad essere difettosa per la gioia della compagine emiliana che blinda il vantaggio fino al fischio finale di Nasca. Spezia eliminato alla sua prima apparizione ai play off di Serie B, Il Modena  invece può continuare a sognare.

  • Serie B: al via i playoff per l’ultimo post in Serie A

    Serie B: al via i playoff per l’ultimo post in Serie A

    In Serie B iniziano i playoff: con la 42 esima e ultima giornata  si sono definiti tutti i verdetti della stagione regolare, resta da stabilire l’ultimo posto per andare in Serie A e l’ultimo posto per rimanere nella serie cadetta.

    Palermo e Empoli sono direttamente promosse in Serie A; Juve Stabia, Reggina e Padova retrocedono in Lega Pro. Latina, Cesena, Modena, Crotone, Bari e Spezia si sono qualificate ai playoff mentre la sfida dei playout vedrà opposte Varese e Novara. Rispetto agli anni precedenti cambia completamente la formula del playoff.

    seriebwin

    Questo il calendario delle partite e la formula:

    TURNO PRELIMINARE: MARTEDI 03/06 CROTONE-BARI (A) ;  MODENA-SPEZIA (B). In caso di parità alla fine dei novanta minuti si disputano i tempi supplementari, in caso di ulteriore parità non si va ai rigori, ma viene considerata vincente la squadra che ha conquistato la migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare: rispettivamente Crotone e Modena.

    ANDATA SEMIFINALI: DOMENICA 08/06:

    Vincente A-Latina

    Vincente B-Cesena

    RITORNO SEMIFINALI: MERCOLEDI 11/06

    Latina-Vincente A

    Cesena-Vincente B

    A conclusione delle due gare, risulta vincente la squadra che ha ottenuto il maggior numero di punti. In caso di parità di punteggio, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti. In caso di ulteriore parità, viene considerata vincente la squadra che ha ottenuto una migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare. Non ci sono tempi supplementari.

    FINALE: ANDATA DOMENICA 15/06

    RITORNO MERCOLEDI 18/06

    La gara di ritorno viene disputata sul campo della squadra che ha ottenuto una migliore posizione in classifica al termine della stagione regolare; a conclusione delle due gare risulta vincente la squadra che ha ottenuto il maggior numero di punti. In caso persista la parità, per determinare la squadra vincente, si tiene conto della differenza reti. In caso di ulteriore parità, viene considerata vincente la squadra con migliore posizione in classifica al termine del campionato. Non si disputano i tempi supplementari.

    PLAYOUT: FINALE D’ANDATA VENERDI 06/06

    FINALE DI RITORNO VENERDI 13/06

    Si salva la squadra che a conclusione delle due gare, ha ottenuto il maggior numero di punti; in caso di parità di punteggio, per determinare la squadra vincente si tiene conto della differenza reti. Non si disputano i supplementari.

    Una partita secca, chi vince potrà sognare la promozione in Serie A. Oggi, 3 giugno alle ore 18, Crotone e Bari si affrontano allo stadio “Ezio Scida” per la prima gara dei playoff. Sfida unica in terra calabrese, dal momento che i pitagorici si sono classificati al sesto posto, mentre i galletti settimi, entrambe le squadre hanno chiuso a 63 punti ma bisogna ricordare i quattro punti inflitti ai pugliesi.

    Il Crotone si è reso protagonista di un grande campionato seppur con un finale di stagione in tono minore. L’undici di Massimo Drago ha messo in vetrina giovani interessanti, come Federico Bernardeschi, di proprietà della Fiorentina, che ha realizzato 12 gol. Alla vigilia del match mister Drago esalta la stagione dei suoi ragazzi: “Siamo entrati nella storia di questa città ora ci piacerebbe scriverla; gara fondamentale per noi e per la gente. Il bari è una squadra che ha disputato un ottimo campionato. Siamo noi la vera favola di questo campionato con ragazzi che non hanno mai fatto la B”.

    Il Bari è stato semplicemente immenso; la squadra ha dato il cuore, pur non avendo una società per quasi tutta la stagione. Il gruppo guidato da Roberto Alberti ha risposto sul campo. facendo sognare una tifoseria che ha riscoperto la passione per la propria squadra. Scongiurato il rischio fallimento, la speranza è che la cordata dell’ex arbitro Gianluca Paparesta possa restituire lustro ad un club che ambisce ad altri palcoscenici. Mister Alberti ha preso la parola alla vigilia del match “Sarà una sfida difficile contro una squadra che ci assomiglia molto che gioca un buon calcio ed è giovane. Siamo cresciuti molto, siamo maturati. Dovremo giocare tranquilli, sicuri dei nostri mezzi”. 

    Arbitro del match il signor Candussio di Cervignano del Friuli

    Allo stadio “Braglia” di Modena andrà in scena, alle ore 20.30, l’altro match valevole per i playoff tra il Modena e lo Spezia.

    I canarini di Walter Novellino hanno chiuso la stagione regolare al quinto posto con 64 punti e hanno il fattore campo dalla propria parte. Il mister di Montemarano nella conferenza stampa predica calma “E’ una chiusura di una grande stagione. Non dobbiamo fare calcoli, dobbiamo fare gol facendo una grande partita. Partita da Modena. Lo Spezia ha una squadra costruita a suon di milioni. Partita importante per tutti; a questo punto bisogna correre”.

    Lo Spezia di Devis Mangia arriva in Emilia non da favorito ma con la volontà di crederci. Gli aquilotti hanno chiuso la stagione all’ottavo posto con 62 punti. Non sarà dell’incontro Felipe Seymour, alle prese con il problema che lo aveva costretto al forfait in occasione del match contro il Latina. Il mister di Cernusco sul Naviglio alla vigilia della partita carica l’ambiente” C’è soddisfazione perchè si è centrato un obiettivo importante. Siamo entrati nel ballo dei playoff ora si balla. Siamo arrivati dove ci eravamo posti di arrivare, c’è stato uno scatto inconscio: adesso inizia un’altra cosa”.

    Arbitro del match il signor Nasca di Bari.

  • Lega Pro: Pro Vercelli missione quasi compiuta, girone B tutto rimandato

    Lega Pro: Pro Vercelli missione quasi compiuta, girone B tutto rimandato

    Nella finale di andata di Lega Pro in prima divisione la Pro Vercelli ottiene il massimo risultato con il minimo sforzo è porta a casa un prezioso 1-0 da Bolzano. Nel girone  B a Lecce é 1-1, restano quindi aperti i giochi per il match i ritorno che si disputerà sabato 7 giugno: con un altro pareggio le due formazioni saranno costrette a vivere i tempi supplementari e, se permane il pareggio, i calci di rigore.

    Allo stadio “Druso” di Bolzano la Pro Vercelli conferma i favori del pronostico della vigilia e conquista una importante affermazione in trasferta che gli darà la possibilità di affrontare il match di ritorno in casa con 2 risultati su 3 a disposizione. La partita come da previsione è molto tirata, nel primo tempo è il SudTirol a costruire le due palle gol più pericolose: al 38′ capita a Turchetta l’occasione del vantaggio e al 40′ è Frink a sfiorare il vantaggio ma in entrambi i casi è molto bravo Russo a sventare il pericolo.

    La PPro vercelliro si conferma cinica e spietata, castigando al primo vero affondo: è il 50′ Scaglia finta il cross di sinistro e rientra sul destro fa partire il cross e Cosenza, colpisce un’uscita maldestra di Facchin, colpisce di testa insaccando il pallone in fondo alla rete. I piemontesi non si accontentano e vanno alla ricerca del raddoppio prima Marchi conclude di sinistro in diagonale ma Facchin respinge in angolo; dopo pochi minuto è Iemmello ad avere una ghiota occasione ma il suo tiro dall’interno dell’area di rigore è parato a terra dal portiere degli altoatesini; poi è Ardizzone a concludere dal limite dell’area di sinistro ma la palla va alta sopra la traversa. Negli ultimo venti minuti l’Altoadige prova a forzare a costringe la squadra di Scazzola a rimanere ancorata nella propria area di rigore, ma il portiere Russo non viene mai impegnato in maniera pericolosa.

    Allo stadio “Via del Mare” di Lecce i padroni di casa e il Frosinone non sono andati oltre l’1-1. Tutto è successo nel primo tempo: croce e delizia è stato il centrocampista Gori il quale prima ha propiziato la rete del vantaggio salentino al 15′ (bravo Papini a sfruttarlo a dovere, trafiggendo poi Zappino con un destro rasoterra) e poi ha permesso ai suoi di pareggiare al 31′, complice una deviazione di Abruzzese. Nella ripresa i pugliesi hanno colpito una traversa sugli sviluppi di una punizione calciata da Bogliacino.

    In seconda divisione si sono disputati le finali playout per decidere quale squadra potrà, nella prossima stagione, disputare la Lega Pro Unica.

    Nel girone A tabù Forli superato per il Porto Tolle che fa negli ultimi istanti l’andata della finale playout del girone A di seconda divisione. La rete di Gomes in pieno recupero piega i romagnoli, capaci di recuperare ben due volte lo svantaggio; partita scoppiettante nonostante la posta in palio altissima. Dopo dieci minuti cambia il tabellino da ambo le parti: apre le danze Pettarin su suggerimento di Segato, pareggia Melandri bravo ad anticipare tutti in mischia. Il risultato cambia ancora grazie a uno scatenato Petras il quale, forse il più esperto in campo, dopo aver colto il palo riporta in avanti i veneti. I romagnoli non demordono e alla metà della ripresa riescono a trovare nuovamente il pari, grazie alla rete di Drudi. Ma non è ancora tutto finito: il portoghese Gomes perfora all’ultimo istante la difesa avversaria e regala al Porto Tolle la possibilità, tra sette giorni, di rimanere in Lega Pro, anche con un pareggio.

    Nella finale di andata dei playout di seconda divisione girone B Arzanese e Tuttocuoio non riescono a superarsi in quel di Frattamaggiore: ne esce uno 0-0 che fa soprattutto il gioco dei toscani, meglio piazzati nel campionato regolare. Sono maggiori i rimpianti dei campani che hanno giocato meglio ma sono stati ipnotizzati da un ottimo portiere come Alessandro Bacci: per salvarsi l’undici di Marra dovrà vincere domenica prossima a Santa croce sull’Arno, dove invece il Tuttocuoio avrà a disposizione due risultati su tre.

  • Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Brasile 2014, gruppo F con Argentina, Nigeria,Iran e Bosnia Herzegovina

    Nel Campionato del Mondo di Brasile 2014 il gruppo F vede la partecipazione dell’Argentina, la Nigeria, l’Iran e la Bosnia Herzegovina. L’Argentina, come da tradizione, è una delle favorite d’obbligo per la vittoria finale del Mondiale. Si è qualificata alla fase finale dominando il maxi-girone riservato alle squadre della Conmebol. Nove vittorie, cinque pareggi e due sole sconfitte, entrambe in trasferta, con un filotto di quattordici partite consecutive senza k.o. L’albiceleste non ha trovato grandi ostacoli nel suo cammino verso il Brasile, vantando anche il miglior attacco del Sudamerica con 35 gol realizzati in 16 partite. argentinaNominato C.t. dell’Argentina nel 2011, Alejandro Sabella è riuscito a costruire una squadra Messi centrica, con lui Leo è diventato capitano; ma che non sia solo esclusivamente dipendente dalle giocate della punta del Barcelona. Sabella è arrivato alla guida della Sellecion dopo aver portato l’Estudiantes sul trono argentino e alla conquista della Coppa Libertadores. Il C.t ha scelto il 4-3-3 come modulo. I Problemi per l’Argentina riguardano il portiere: tra i pali l’ex Sampdoria Romero che paradossalmente non è titolare nel suo club ma è intoccabile in nazionale, non garantisce piena sicurezza. Le riserve saranno Mariano Andujar e Agustin Orion: il trentaduenne nel giro della Nazionale dal 2007, che potrebbe giocare titolare se, in Brasile, Sabella avrà conferme sulla scarsa sicurezza della difesa con Romero tra i pali. In difesa al momenti i titolari inamovibili sono il terzino del Manchester City Pablo Zabaleta, Ezequiel Garay del Benfica. Un gradino sotto trovano posto Marcos Rojo del Benfica e Hugo Campagnaro dell’Inter. Da segnalare la presenza di Federico Fernandez titolare fisso nel Napoli di Benitez. Martin Demichelis arriva al Mondiale carico dalla conquista dello scudetto in Premier League con il Manchester City. Sono stati convocati e meritano attenzione Lisandro Lopez del Getafe, Jose Basanta del Monterrey. A centrocampo la qualità aumenta grazie alla presenza di Javier Mascherano del Barcelona e di Fernando Gago.Da osservare ci sarà Ricky Alvarez il quale potrebbe dare spessore al centrocampo: trequartista mancino, può essere impiegato anche come mezz’ala o in altri ruoli del centrocampo. Lucas Biglia può vivere un Mondiale da protagonista: è un regista dotato di notevole tecnica, personalità e visione di gioco. L’attacco dell’Argentina è semplicemente stellare. Lionel Messi, Angel Di Maria, Gonzalo Higuaín, Sergio Agüero: un attacco cosi forte non si trova nelle altre partecipanti al torneo. Il problema per Sabella sarà l’abbondanza della scelta, senza dimenticare gente del calibro di Ezequiel Lavezzi e Rodrigo Palacio. Ecco la lista dei convocati da parte del C.t Alejandro Sabella: Portieri: Mariano Andujar (Catania/ITA), Sergio Romero (Monaco/FRA), Agustin Orion (Boca Juniors) Difensori: Lisandro Lopez (Getafe/ESP), Hugo Campagnaro (Inter Milan/ITA), Federico Fernandez (Napoli/ITA), Pablo Zabaleta (Manchester City/ENG), Ezequiel Garay (Benfica/POR), Marcos Rojo (Sporting Lisbon/POR), Jose Basanta (Monterrey/MEX), Nicolas Otamendi (Atletico Mineiro/BRA), Martin Demichelis (Manchester City/ENG), Gabriel Mercado (River Plate) Centrocampisti: Javier Mascherano (Barcelona/ESP), Jose Sosa (Atletico Madrid/ESP), Augusto Fernandez (Celta Vigo/ESP), Ricky Alvarez (Inter Milan/ITA), Lucas Biglia (Lazio/ITA), Ever Banega (Newell’s Old Boys), Fernando Gago (Boca Juniors), Maxi Rodriguez (Newell’s Old Boys), Enzo Perez (Benfica/POR), Fabian Rinaudo (Catania/ITA) Attaccanti: Lionel Messi (Barcelona/ESP), Angel Di Maria (Real Madrid/ESP), Rodrigo Palacio (Inter Milan/ITA), Gonzalo Higuaín (Napoli/ITA), Sergio Agüero (Manchester City/ENG), Ezequiel Lavezzi (Paris SG/FRA), Franco Di Santo (Werder Bremen/GER) NIGERIA La Nigeria ha chiuso al primo posto il girone F con 12 punti davanti a Malawi, Kenya e Namibia frutto di tre vittorie e tre pareggi. Negli spareggi i nigeriani hanno avuto la meglio sull’Etiopia, vincendo per 2.1 la gara d’andata e per 2-0 il match di ritorno. Le “super aquile” arrivano al Mondiale da detentori della Coppa d’Africa, vinta nel 2013 in Sudafrica contro il Burkina Faso. Stephen Keshi è senza dubbio uno dei migliori tecnici africani in attività. L’ex difensore si impose all’attenzione del Mondo quando riusci a portare il Togo alla sua prima qualificazione della storia in un Mondiale nel 2006, pur non potendo poi seguire la squadra nella fase finale, essendo sostituito con Otto Pfister. E’ stato C.t. della Nigeria anche nella scorsa Confederation Cup. In porta ci sarà Vincent Enyeama. In alternativa saranno disponibili Austin Ejide, Daniel Akpeyi e Chigozie Agbim. La difesa è il punto debole della Nigeria e rischia di causare non pochi problemi ai Campioni d’Africa. Sull’esterno di destra ci sarà Efe Ambrose il quale con il Celtic sta maturando un pò di esperienza internazionale. Godfrey Oboabona e Kenneth Omeruo comporranno il pacchetto centrale arretrato mentre Elderson Echiejile sarà impiegato sulla fascia sinistra. A centrocampo John Mikel Obi è molto forte fisicamente e vanta una discreta esperienza in coppe europee. Se saprà crescere a livello di personalità, potrebbe essere l’uomo in grado di trascinare la Nigeria. Classe, intuito e forza fisica non mancano di certo a Ogenyi Onazi, giovane centrocampista di proprietà della Lazio: affronta in Brasile il primo Mondiale in carriera. Se riuscirà a trovare una continuità di rendimento e a reggere a livello temporamentale una manifestazione di questo livello, il torneo potrà rivelarsi per lui il trampolino di lancio per una brillante carriera. In avanti Victor Moses è una giovane ala ventitreenne del Liverpool. Da tenere d’occhio è il ventiseienne Emmanuel Emenike, gioca nel Fenerbache e in questa stagione ha realizzato 12 reti, ci si aspetta di vederlo emergere in questo torneo. Insieme a lui Ahmed Musa del CSKA Moscow. Ecco l’elenco dei convocati del C.t Stephen Keshi: Portieri: Vincent Enyeama (Lille , Francia), Austin Ejide (Hapoel Be’er Sheva, Israele), Daniel Akpeyi (Heartland), Chigozie Agbim (Gombe United) Difensori: Elderson Echiejile (Monaco, Francia), Efe Ambrose (Celtic, Scozia), Godfrey Oboabona (Rizespor, Turchia) , Azubuike Egwuekwe (Warri Wolves), Kenneth Omeruo (Middlesbrough, Inghilterra), Juwon Oshaniwa (FC Ashdod, Israele) Joseph Yobo (Norwich City, Inghilterra), Kunle Odunlami (Sunshine Stars) Centrocampisti: John Mikel Obi (Chelsea, Inghilterra), Ramon Azeez (Almeria, Spagna), Ogenyi Onazi (Lazio, Italia ), Joel Obi (Parma, Italia), Nnamdi Oduamadi (Varese, Italia), Ejike Uzoenyi (Enugu Rangers), Nosa Igiebor (Real Betis, Spagna), Domenica Mba (CA Bastia, Francia), Reuben Gabriel (Waasland – Beveren, Belgio), Michael Babatunde (Volyn Lutsk, Ucraina) Attaccanti: Ahmed Musa (CSKA Moscow, Russia), Shola Ameobi (Newcastle, Inghilterra), Emmanuel Emenike (Fenerbahçe, Turchia), Victor Obinna (Chievo Verona, Italia), Peter Odemwingie (Stoke City, Inghilterra), Michael Uchebo (Cercle Bruges, Belgio), Victor Moses (Liverpool, Inghilterra), Uche Nwofor (Heerenveen, Paesi Bassi). IRAN L’Iran, con l’arrivo in panchina dell’esperto Carlos Queiroz è stata riorganizzato e resa competitivo, tanto da arrivare prima nel gruppo A di qualificazione davanti alla più attrezzata Corea del Sud, battuta in casa nell’ultima gara di qualificazione. Mix di giovani ed esperti la squadra ha gli uomini migliori dalla cintola in sù mentre nel reparto arretrato emergono evidenti lacune. La Federazione Iraniana, di cui l’ex difensore del Messina Rezaei è responsabile del settore giovanile, ha scommesso sulla rinascita del C.t. portoghese Carlos Queiroz, reduce dalle esperienze non troppo felici con il Real Madrid e Portogallo. Carattere difficile, Queiroz è stato per anni il vice di Sir Alex Ferguson al Manchester United; il suo stile di gioco basato sul 4-2-3-1 è stato fino ad ora la carta vincente dell’Iran. In porta ci sarà Daniel Davari, giocatore che milita nella Serie B tedesca, oltre a lui Alireza Haghighi, Rahman Ahmadi e Sousha Makani Il pacchetto arretrato sarà composto da Steven Beitashour, Hossein Mahini e Pejman Montazeri comporranno il pacchetto centrale, Mehrdad Pooladi sarà il terzino sinistro. A centrocampo Javad Nekounam è sicuramente il giocatore più rappresentativo, dopo 6 stagione e 172 presenze con l’Osasuna è tornato in patria all’Esteghlal. Nelle qualificazioni mondiali è stato lui il vero trascinatore. l’Iran si affida al suo numero sei per stupire. In mediana insieme a lui Andranik Teymourian. Nel reparto offensivo occhio a Alireza Jahanbakhsh, nome da scrivere e soprattutto da imparare a leggere. Vent’anni, 183 centimetri, è un’ala destra naturale ma può essere impiegato su tutto il fronte d’attacco. Ha esordito lo scorso 15 ottobre in nazionale contro la Thailandia. Ashkan Dejagah era definito fino a qualche anno fa uno degli astri nascenti del calcio tedesco.Poi, però, dopo tutta la trafila nelle nazionali giovanili teutoniche, l’esplosione e la conseguente chiamata nella nazionale maggiore non sono arrivate, e allora ha deciso, nel febbraio 2012, di accettare la chiamata da parte dell’Iran. Ecco la lista dei convocati del C.t Carlos Queiroz : Portieri: Daniel Davari (Eintracht Braunschweig/Ger), Alireza Haghighi (Sporting Covilha/Por), Rahman Ahmadi (Sepahan Isfahan), Sousha Makani (Foolad Khuzestan); Difensori: Hosro Heidari (Esteghlal), Hossein Mahini (Persepolis), Steven Beitashour (Vancouver Whitecaps/Can), Pejman Montazeri (Umm Salal/Qat), Jalal Hosseini (Persepolis), Amir Hossein Sadeghi (Esteghlal), Mohammad Reza Khanzadeh (Zob Ahan), Ahmad Alenemeh (Naft), Hashem Beikzadeh (Esteghlal), Ehsan Hajsafi (Sepahan Isfahan), Mehrdad Pooladi (Persepolis); Centrocampisti: Javad Nekounam (Kuwait SC/Kuw), Andranik Teymourian (Esteghlal), Reza Haghighi (Persepolis), Ghasem Hadadifar (Zob Ahan Isfahan), Bakhtiar Rahmani (Foolad Khuzestan); Attaccanti: Ashkan Dejagah (Fulham/Ing), Masoud Shojaei (Las Palmas/Spa), Alireza Jahanbakhsh (Nec Nijmegen/Ola), Mohammad Reza Khalatbari (Persepolis), Mehdi Sharifi (Sepahan Isfahan), Reza Ghoochannejhad (Charlton/Ing), Karim Ansarifard (Tractor Tabriz), Sardar Azmoun (Rubin Kazan/Rus). BOSNIA HERZEGOVINA Cammino quasi perfetto quello effettuato dalla Bosnia Herzegovina nel gruppo G: 25 punti totali e primo posto in coabitazione con la Grecia frutto di 8 vittorie, 1 pari e 1 sconfitta. Sono stati un rullo compressore capace di segnare 30 reti e di subirne soltanto 6. La rosa è composta da elementi di buon spessore abbinati ad un giusto livello di esperienza, è questa la caratteristica principale di una Bosnia la quale è stata capace di conquistare per la prima volta la partecipazione ad un Mondiale; e perchè no magari sognare un cammino da inattesa “outsider” in mezzo alle grandi potenze presenti al torneo. Tanta panchina in Turchia, poi l’approdo al timone della nazionale bosniaca nel 2010. Safet Susic, è il commissario tecnico capace di guidare i suoi fino alla storica qualificazione ad una fase finale dei Mondiali. Il suo curriculum da allenatore parla di Cannes e Al-Hilal. Oltre alle esperienze alla guida di Istanbulspor, Konyaspor, Ankaragucu, Rizespor e Ankaraspor. In porta ci sarà Asmir Begovic il quale vanta una buona dose di esperienza internazionale maturata in Premier Leagur. Con lui Jasmin Fejzić e Asmir Avdukic. In difesa Avdija Vrsajevic è un terzino destro molto veloce e all’occorrenza può fare anche l’ala destra. Ermin Bicakcic difensore dell’Hoffenheim vesta da poche partite la maglia della nazionale, classe 1990, può approfittare del Mondiale per farsi conoscere dagli osservatori presenti. Emir Spahic del Bayer Leverkusen e Sejad Salihovic ultimereranno il pacchetto arretrato. A centrocampo il romanista Miralem Pjanic, per cartà didentità e qualità tecniche, rappresenta la pedina di spicco in rapporto all’età e al talento; il centrocampista è il faro della Nazionale in grado di dettare i tempi della manovra e farsi trovare in zona gol, è reduce da una stagione da protagonista nella Roma, la Nazionale si attende molto da lui. In attacco nonostante il suo scarso impiego nel Manchester City Edin Dzeko è l’elemento più rappresentativo: è il terminale offensivo e la sua qualità unita ad una grande forza fisica è in grado di rendere competitivo il reparto avanzato; tecnicamente abile con entrambi i piedi abbina ha un grande senso del gol. Vedad Ibisevic è una punta forte fisicamente cn un buon senso del gol; è bravo con i piedi e si è specializzato nel segnare reti in acrobazia, ma anche gol da opportunista. Ecco la rosa del C.t Safet Susic: Portieri: Jasmin Fejzić (Aalen), Asmir Begovic (Stoke City), Asmir Avdukic (Borac Banja Luka) Difensori: Sead Kolasinac (Schalke), Ervin Zukanovic (Gent), Avdija Vrsajevic (Hajduk Split), Ermin Bicakcic (Braunschweig) Toni Sunjic (Zorya Lugansk) Ognjen Vranjes (Elazigspor) Mensur Mujdza (Friburgo), Emir Spahic (Leverkusen) Centrocampisti: Izet Hajrovic (Galatasaray), Sejad Salihovic (Hoffenheim), Haris Medunjanin (Maccabi Tel-Aviv), Senad Lulic (Lazio), Miralem Pjanic (Roma), Zvjezdan Misimovic (Dynamo Mosca), Edin Višća (Istanbul BB), Tino-Sven Susic (Hajduk Spalato), Muhamed Besic (Ferencvaros), Senijad Ibricic (Erciyesspor), Anel Hadzic (Sturm Graz) Attaccanti: Edin Dzeko (Manchester City), Vedad Ibisevic (Stoccarda),Edin Višća (Istanbul BB/TUR)

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

    Girone A Girone B Girone C Girone D Girone E Girone F Girone G Girone H

  • Bari: al San Nicola il sogno diventa quasi realtà

    Bari: al San Nicola il sogno diventa quasi realtà

    Il Bari, nel suo stadio, nel suo “San Nicola” ha scritto una pagina bellissima, ricca di emozioni, una pagina che rimarrà nella mente e nei cuori di chi ieri sera c’era, di chi ieri sera ha tifato, ha urlato, di chi ci ha creduto, di chi ci sperava e ha visto raggiunto un obiettivo che, fino a poche settimane fa, sembrava utopia.

    Sono stati più di 48 mila i tifosi che hanno riempito lo Stadio per sostenere la squadra del neonato corso targato Gianluca Paparesta, con queste premesse la prestazione dei galletti non poteva che essere arcigna, convincente e coraggiosa

    Ventiquattro minuti sono bastati al Bari che vola nei playoff, spedendo il Novara ai playout. Dal 17′ al 41′ della ripresa nel segno di Cani, doppietta, Polenta e Beltrame. La grande utopia si materializza in una notte incantata, anche se la grande paura di non farcela è arrivata all’inizio del secondo tempo quando il Bari cade per via di una rete di Pablo Andrés González complice un buco fra Stefano Sabelli e Diego Fabián Polenta. L’argentino fredda Guarna, porta in vantaggio il Novara, ma scatena il Bari. La mossa della panchina barese è immediata e azzeccata: dentro  Edgar Junior Çani (fuori Lugo), con Marino Giovanni Defendi riportato in mezzo al campo.

    Bari
    Bari

    Il Bari è più quadrato e compatto e perviene al pareggio grazie a Cani che pareggia di testa e con il piattone destro firma il sorpasso nel giro di dodici minuti; la strada a questo punto è in discesa perchè il Novara scompare di scena a cotanto Bari che fa 3-1 con dal dischetto con  Diego Fabián Polenta e fa 4-1 con Stefano Beltrame appena entrato. Arriva il triplice fischio finale che certifica l’ingresso nei playoff.

    A settimo posto acquisito ora ci sarà il Match di Crotone allo stadio “Ezio Scida” martedi 3 giugno. La formula dei playoff di Serie B prevedono il match in partita unica; al termine dei 90′ minuti ci saranno i tempi supplementari, nel caso persista la parità andrà alle semifinali la squadra meglio classificata al termine della stagione regolare, ovvero il Crotone.

    Ma nella nottata appena trascorsa è giusto che i calciatori del Bari e tutta la città si siano goduti questo grandissimo traguardo ottenuto; il 22 dicembre i biancorossi erano a soli due punti dalla zona retrocessione. Dal 10 marzo in avanti, giorno del fallimento del Bari di Matarrese, il pubblico barese è diventato l’autentico uomo in più. A gongolare sarà sicuramente Gianluca Paparesta il quale ha saputo restituire una proprietà e la speranza, la voglia di sognare anche in grande.

    La squadra di Roberto Alberti si è svegliato questa mattina con la sensazione che il bello possa, magari, ancora venire. Un paio di mesi fa compariva una scritta che recitava “non succede ma se succede”; proprio nell’annata più travagliata, sospinti dall’aiuto e dalla pazzia di più di 48 mila cuori biancorossi.