Autore: pbaratto

  • E’ sempre Morata, la Juventus batte il Siviglia

    E’ sempre Morata, la Juventus batte il Siviglia

    Morata sempre più uomo della provvidenza, sua la rete del vantaggio, la quinta partita consecutiva in gol, permette alla Juventus di sconfiggere per 2-0, l’altra rete di Zaza, e di volare a punteggio pieno nella fase a gironi di Champions League: 2 partite e 2 vittorie. Boccata di ossigeno per una Juventus che in Europa va a gonfie vele e può dimenticare la sconfitta di sabato sera a Napoli. La partita non ha rilevato molti spunti di cronaca, la Juventus la gioca bene a centrocampo, non va mai in difficoltà, tiene bene la difesa ma non riesce ad essere efficace in fase offensiva, vuoi per imprecisione e per la attenta difesa andalusa, fino al 41′ quando il solito Morata, in Champions nelle ultime 12 reti 7 portano la sua firma, trova l’angolino di testa su ottimo cross di Barzagli. La ripresa  è sulla falsa riga del primo tempo, bruttina con pochi spunti di cronaca ed è il più classico dei contropiedi che permette alla Juventus di trovare la seconda rete con Zaza, subentrato a Morata, e chiudere i conti.

    Alvaro Morata | Foto Twitter
    Alvaro Morata | Foto Twitter

    Al 7′ cross di Evra e testa di Morata, palla fuori. Al 9′ tiro di Hernanes, da quasi 30 metri, palla che esce fuori. Al 17′ Cuadrado serve centralmente per Khedira, sponda per Dybala che di sinistro conclude a giro ma la palla esce a lato. Al 19′ destro di Hernanes, da fuori area, para a terra Rico. Al 41′ il colpo di testa di Morata porta in vantaggio su cross di Barzagli. Al 44′ conclusione centrale di Konoplyanka ma Buffon è attento e blocca.

    Al 50′ passaggio rasoterra verticale di Khedira per Dybala che giunge solo davanti a Rico ma il portiere riesce a chiudere lo specchio della porta. Al 62′ punizione di Dybala, calciata sul palo del portiere che rimane fermo e respinge; al 73′ botta dalla lunga distanza di Cuadrado ma Rico respinge la sfera di pugno. All’87 la seconda rete della Juventus: Dybala lotta caparbiamente su un pallone a centrocampo con il Siviglia sbilanciato in avanti e serve Zaza che ha campo aperto e arriva solo davanti a Rico e lo fredda con un rasoterra, stranamente il centravanti della nazionale dopo il gol non esulta.

    JUVENTUS – SIVIGLIA 1-0 (41′ Morata; 87′ Zaza)

    JUVENTUS (4-3-3): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini, Evra; Pogba, Hernanes, Khedira [75. Alex Sandro]; Morata [79. Zaza], Dybala [87. Rugani], Cuadrado. A disp: Neto, Lemina, Vitale, Pereyra. All: Allegri

    SIVIGLIA (4-2-3-1): Rico; Coke, Andreolli, Kolodziejczak, Tremoulinas; Krychowiak, N’Zonzi [65. Iborra]; Reyes [78. Juan Munoz], Krohn-Dehli, Konoplyanka; Gameiro [65. Immobile]. A disp: Soria, Mariano Ferreira, Cristoforo, Luismi. All: Emery

    ARBITRO: Eriksson Jonas (Svezia)

    AMMONITI: Coke [S].

    Angoli: 3-0 Recupero: 0 + 3

  • Roma sconfitta a Borisov ma i rimpianti sono tanti

    Roma sconfitta a Borisov ma i rimpianti sono tanti

    La Roma ritorna in Patria dopo aver perso per 3-2 la sfida della seconda giornata del girone di Champions League a Borisov contro il Bate. La squadra di Garcia ha avuto due volti nel corso del match; lenta, spenta e impacciata nel corso della prima frazione con qualche sporadica occasione, volitiva, cattiva e determinata nella seconda frazione. E’ nel primo tempo che il Bate conquista questo prezioso successo in ottima qualificazione; Mladenovic, grande protagonista della gara con una doppietta, e Volodko sulla sinistra hanno fatto il bello e il cattivo tempo, Roma molto in difficoltà da quella parte. Quella che esce dagli spogliatoi nella ripresa è una squadra trasformata che aumenta la pressione anche grazie alla diversa disposizione tattica, crea, segna ma non riesce a completare la rimonta. La partita di stasera dimostra, ancora una volta che in Champions League nessuna sfida può essere presa sottogamba.

    Mladenovic, autore della doppietta nella vittoriosa gara contro la Roma
    Mladenovic, autore della doppietta nella vittoriosa gara contro la Roma

    Al 1′ errore di Mladenovic che serve un assist involontario a Gervinho il quale tira da fuori area ma Chernik blocca in due tempi; al 6′ cross, dalla sinistra, di Vaiqueur la palla attraversa l’area di rigore senza che nessuno la riesca a prendere; al 7′ Stasevich porta in vantaggio il Bate Borisov: combinazione veloce dei padroni di casa, due rimpalli favoriscono l’attaccante di casa che di testa approfitta di una respinta benevola della traversa.  All’11’ il raddoppio del Bate Borisov: Mladenovic riceve palla da sinistra, spostato sulla fascia, alza la testa e lascia partire un tiro, teso molto forte che inganna Szczesny, tutto spostato sulla sinistra. Al 19′ sinistro di Iturbe dal limite dell’area parato a terra da Chernik. Al 23′ destro di Naingollan dal limite dell’area, Chernik devia di pugno a lato. Al 27′ punizione a giro di Pjanic, palla a lato; al 30′ ancora Mladenovic conclude in diagonale da dentro l’area di rigore e infila la palla sotto la traversa per la terza rete; al 38′ Gordeichuk conclude con un tiro a giro dal limite dell’area Szczensy respinge in angolo.

    In avvio di ripresa Gordeichuk ha calciato fuori dopo una ripartenza ma para Szczesny; al 50′ Dubria devia in corner il tiro diretto in porta di Florenzi. Ancora Gordeichuk, al 55′, ha tempo di prendere la mira e calciare di sinistro ma il suo tiro è parato a terra dal portiere ospite; al 62′ Iago Falque, servito da Gervinho, conclude portandosi la palla sul destro, la palla impatta prima su un difensore e poi su Chernik in caduta e va oltre la traversa. Al 65′ rete della Roma con Gervinho: azione in velocità con l’ivoriano che sfrutta al meglio un assist centrale rasoterra di Iago Falque. Al 72′ occasione gol per Salah, servito da una palla rimpallata da Pjanic, ma il tiro del centrocampista finisce alto dall’interno dell’area di rigore; all’81 ancora gol della Roma con Torosidis: Dignè salta il suo avversario sulla fascia sinistra mette la palla in mezzo all’area non molto alta e il greco stoppa la palla e di sinistro batte Chernik. Al 82′ traversa piena colpita da Florenzi che effettua un tiro a giro, molto bello, ma la palla si stampa sul legno. Al 84′ ancora Florenzi si lancia in una bicicletta, in area di rigore, ricevendo un cross da destra, ma la palla va alta sopra la traversa. Al 89′ controllo e tiro di Gervinho, in area di rigore ma la palla è debole, facile preda di Chernik.

    BATE BORISOV – ROMA 3-2 (7′ Stasevich; 11′, 30′ Mladenovic; 65′ Gervinho; 81′ Torosidis)

    BATE BORISOV (4-2-3-1): Chernik; Mladenovic; Milunovic, Dubra, Polyakov; Nikolic [86. Volodko A.], Yablonski; Stasevich, Gordeichuk [71. Hleb], Volodko [84. Rios]; Signevich. A disp: Soroko; Aleksiyevich, Karnitsky, Jevtic. All: Yermakovich

    ROMA (4-3-2-1):Szczesny; Dignè, De Rossi, Manolas, Florenzi [92. Soleri]; Vaiqueur [38. Iago Falque], Pjanic, Naingollan; Iturbe, Salah; Gervinho. A disp: De Sanctis, Castan, Maicon, Torosidis, Ucan. All: Garcia Rudi

    ARBITRO: Clattenburg (Eng) Assistenti: Beck – Collin Quarto Uomo: Kirkup Assistenti di porta: Marriner e Moss.

    Ammoniti: Dignè [R]; Milunovic [B]; De Rossi [R]; Manolas [R];

    Angoli: 1 -7 Recupero: 2 + 4

     

  • Poker Fiorentina e aggancio in vetta all’Inter

    Poker Fiorentina e aggancio in vetta all’Inter

    La notte in cui sperava un piccolo allungo sulle sue dirette inseguitrici, si è trasformata in un incubo per l’Inter; sia chiaro il merito va tutto alla Fiorentina a cui va tributato un grande complimenti per la grande gara disputata a San Siro; Paulo Sousa mette in campo una squadra perfetta, corta, compatta che riesce ad avere la meglio sull’Inter e ad affiancarla al primo posto in testa al Campionato a quota 15 punti. E’ soprattutto sulle fasce che la Fiorentina costruisce questo suo meritatissimo successo, una grande Fiorentina che soltanto dopo 2′ trova il rigore che sblocca la gara a causa di un errato disimpegno di Handanovich. Da li in poi l’Inter non si è mai resa pericolosa dalle parti di Tatarasanu; la Fiorentina è attenta in difesa; le altre due reti della viola arrivano nel giro di 5′ e l’espulsione di Miranda manda i titoli di coda sulla gara già ne primo tempo. La rete di Icardi è un fuoco di paglia che si spegne subito dopo; la Fiorentina riprende a tessere la tela a centrocampo e non concede mai spazi agli avversari. Inter rimandata, Fiorentina promossa e Campionato accorciato.

    Nikola Kalinic, autore della tripletta, che manda la Fiorentina in testa al campionato
    Nikola Kalinic, autore della tripletta, che manda la Fiorentina in testa al campionato

    Buon ritmo in avvio di gara: al 2′ calcio di rigore per la Fiorentina per atterramento di Kalinic da parte di Handanovic: la battuta di Ilicic è in rete e la Fiorentina va in vantaggio. Al 7′ cross di Guarin, pala altissima, colpo di testa di Kondogbia, dalla linea dell’area di rigore, facile preda di Tatarasanu; al 18′ il raddoppio della Fiorentina: sinistro, da fuori area di Ilicic, vola Handanovic a respingere la palla, che si impenna e arriva velocemente Kalinic che sulla linea di porta non deve fare altro che spingere in gol. Al 23′ la Fiorentina cala il tris: Alonso va via sulla fascia sinistra, saltando Perisic in velovità, mette la palla in mezzo rasoterra per Kalinic che, in allungo, di piatto, infila Handanovic. al 31′ l’Inter rimane in dieci uomini per l’espulsione di Miranda il quale ferma, con un tiro alla maglietta, Kalinic lanciato a rete. Al 41′ ci ha provato Borja Valero da fuori area, di sinistro, ma la palla va alta lontano dalla porta.

    Al 49′ Badelj tira rasoterra, da fuori area, ma la palla è parata a terra da Handanovich. Al 59′ l’Inter ha trovato la rete con Icardi: calcio di punizione di Telles, colpo di testa dell’argentino che colpisce il palo e poi sulla respinta in scivolata, a porta vuota, trova la rete, goffa l’uscita del portiere Tatarusanu. Tanto possesso palla da parte della squadra di Paulo Sousa, a centrocampo, che però non affonda il colpo. Al 71′ sinistro di Tomovic, dal limite dell’area, palla parata da Handanovich. Al 75′ la quarta rete della Fiorentina: Kalinic vince un contrasto con Santon, serve a sinistra Ilicic che ripassa la palla a Kalinic il quale deve solo appoggiare la palla in rete, realizzando la sua personale tripletta. Ancora Kalinic conclude di destro, in diagonale, la palla è deviata dal portiere di casa e Ranocchia manda la palla in calcio d’angolo.

    INTER – FIORENTINA 1-4 (2′ Ilicic su rigore; 18′,23′, 77′ Kalinic; 59′ Icardi)

    INTER (4-3-3): Handanovic; Santon, Miranda, Medel, Telles; Guarin [77. Brozovic], Melo, Kondogbia [46. Ranocchia]; Perisic [61. Biabiany], Icardi, Palacio. A disp: Carrizo, Juan Jesus, Montoya, Ljajic, Gnoukouri, Nagatomo, Dimarco, Manaj. All: Mancini

    FIORENTINA (3-4-2-1): Tatarusanu; Roncaglia [74. Gilberto], Rodriguez, Astori; Blaszczykowski [68. Tomovic], Vecino, Badelj, Marcos Alonso; Ilicic, Borja Valero; Kalinic. A disp: Sepe, Lezzerini,  Bernardeschi, Rebic, Mati Fernandez, Suarez, Verdu, Rossi, Babacar. All: Paulo Sousa

    Arbitro: Damato (Barletta) [Di Fiore – De Pinto] Quarto Uomo: Cariolato Addizionali: Banti – Nasca

    Espulso: Miranda [I]

    Ammoniti: Handanovic [I]; Kondobgia [I]; Guarin [I]; Kalinic [F]; Melo [I]; Alonso [F]

    Angoli: 2-3

    Recupero: 1 + 2

  • Cagliari in vetta, Spezia corsaro a Livorno

    Cagliari in vetta, Spezia corsaro a Livorno

    Ha vinto, per 3-2, il Cagliari e si è portato in vetta al Campionato di Serie B giunto alla sua quinta giornata. La formazione di Rastelli ha superato per 3-2, tra le mura amiche, il Latina, non senza patemi d’animo: i sardi sono andati in vantaggio per due volte con le reti di Di Gennaro e Balzano, ma si sono fatti raggiungere entrambe le volte dalle reti di Brosco  e Ammari,  ma nel finale è stato Giannetti a dare i tre punti e la vetta della classifica al Cagliari.

    Il Cagliari, momentaneamente, primo in classifica in Serie B
    Il Cagliari, momentaneamente, primo in classifica in Serie B

    E’ stato sul campo dello stadio “Picchi” di Livorno che si è disputato il big match della quinta giornata del campionato di Serie B, e la sorpresa è arrivata grazie allo Spezia che si è imposto per 1-2 contro la formazione di Panucci; i liguri sono passati in vantaggio grazie a Situm in chiusura di primo tempo e il Livorno ha trovato il pareggio con Pasquato, la vittoria è arrivato grazie ad Emanuele Calaiò, al suo primo gol in campionato che ha permesso allo Spezia di portarsi in classifica a ridosso del Livorno.

    Colpo esterno del Crotone, al quarto risultato utile consecutivo, che ha espugnato il “Piola” di Vercelli firmato da Stoian e Yao; pareggio con tante emozioni allo stadio “Menti” tra Vicenza e Pescara: nonostante il penalty fallito da Giacomelli, il gol di Raicev ha permesso al Vicenza di sbloccare il match in apertura di ripresa ma c’è stato il ritorno degli ospiti i quali hanno pareggiato con Lapadula e hanno ribaltato il punteggio con Memushaj ma il rigore trasformato da Gatto ha fissato la sfida sul 2-2: due le espulsioni occorse a Memushaj, per il Pescara, e Laverone, per il Vicenza.

    Vittoria del Modena al “Braglia” per 1-0 contro il Lanciano, a decidere la sfida è stato Galloppa. Dopo tre pari consecutivi è tornato alla vittoria il Trapani che ha sconfitto per 4-2 la Virtus Entella: Citro si è rivelato decisivo nell’economia della sfida con una doppietta, di Scozzarella e Barillà le altre due reti mentre per i liguri sono andati a segno Troiano e Petkovic.

    Vittoria della Salernitana contro la Ternana: i padroni di casa, in dieci, sono passati in vantaggio con Franco, pareggio di Ceravolo e rete decisiva di Gabionetta. Sono terminate a reti bianche le sfide Ascoli-Brescia e Perugia-Cesena con gli ospiti rimasti in nove uomini per le espulsioni di Ciano e Cascione.

    CLASSIFICA: CAGLIARI 13, LIVORNO 12, CESENA, SPEZIA E CROTONE 10, TRAPANI 9, SALERNITANA 8, VICENZA 7, LATINA, PESCARA E MODENA 6, BARI, LANCIANO, PERUGIA, BRESCIA E PRO VERCELLI 5, AVELLINO E ASCOLI 4, NOVARA E ENTELLA 3, COMO 2, TERNANA 1

  • La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma ferma i campioni, all’Olimpico è 1-1

    La Roma conquista il primo punto, nella prima partita del girone di Champions League, fermando sull’1-1 i campioni in carica del Barcellona. La squadra di Garcia ha avuto il merito di avere un atteggiamento propositivo per tutta la durata della gara, senza paure e timori reverenziali del Barcellona, un punto prezioso per il proseguo del girone conquistato con il sacrificio e la abnegazione da parte di tutta la squadra; la squadra di Luis Enrique ha creato diverse palle gol nel corso della gara ma non ha mai dominato la Roma sempre ben messa in campo, attenta e accorta nelle posizioni in campo. Passato in vantaggio con un gol in sospetto fuorigioco di Suarez, la Roma ha trovato la via del pareggio con un gol impossibile di Florenzi: una autentica magia scaturita dal suo piede destro dopo sulla fascia destra, avendo superato di pochi metri la linea di centrocampo: Ter Stegen, fuori dai pali, può soltanto guardare la palla entrare nella propria porta.

    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.
    Il momento del gol di Florenzi, con cui la Roma pareggia la partita.

    Al 4′ sinistro di Messi dal limite dell’area, la palla esce alta; al 9′ il colpo di testa di Suarez è uscita a lato alla sinistra del portiere. Al 20′ il vantaggio del Barcellona: Rakitic, dalla linea laterale dell’area piccola servito da un fendente di Mathieu, mette un cross che arriva sulla testa di Suarez il quale a porta vuota può siglare il gol. Episodio dubbio in area di rigore della Roma al 23′ quando Iniesta serve Suarez che sul lancio viene a contatto con Szczesny ma per il direttore di gara è tutto regolare. Al 30′ gol strepitoso di Florenzi il quale scatta sulla fascia destra e, da metà campo appena superata, lascia partire un destro che finisce alle spalle di Ter Stegen, fuori area. Al 33′ sinistro di Messi dal limite dell’area che esce alto sopra la traversa. Al 37′ azione personale di Messi che entra in area dalla parte di destra, salta Digne e conclude verso la porta ma Szczesny è attento e respinge; al 43′ destro di Naingollan dal limite dell’area ma Ter Stegen respinge a lato.

    Al 46′ occasione per Messi, sinistro secco dell’argentino, ma è attento il portiere giallorosso; scaprata di Suarez su Szczesny e il portiere non ce la fa ed è costretto al cambio; ancora Messi al 56′ mette in mezzo all’area una palla velenosa ma De Sanctis è attento e fa sua la sfera. Al 75′ sinistro di Florenzi dal limite dell’area ma la palla è alta. Neymar si gira molto bene in area di rigore e tira ma è fondamentale il recupero di Manolas che manda in angolo la palla. Al 76′ traversa di Messi abile a approfittare di un errato disimpegno di Rudiger il quale tergiversa con il pallone e l’argentino manda la palla sulla parte alta della traversa. All’80 si salva in angolo la Roma, dopo un uno-due tra Iniesta e Neymar con un fraseggio corto che manda in difficoltà la difesa giallo rossa. Minuto 87′ Salah rasoterra per Dzeko ma il tiro del bosniaco è rasoterra, facile preda per Ter Stegen. Al 94′ palla in area di rigore, volante, di Messi per J.Alba che supera con un pallonetto in diagonale De Sanctis ma è provvidenziale Manolas a salvare sulla linea. Al 95′ De Sanctis blocca un tiro di Sergi Roberto da fuori area.

    ROMA – BARCELLONA 1-1 (20′ Suarez; 30′ Florenzi)

    ROMA (4-3-3): Szczesny [48. De Sanctis]; Florenzi [84.Torosidis], Manolas, Rudiger, Digne; De Rossi, Naingollan, Keita; Iago Falque [80. Iturbe], Salah, Dzeko. A disp: Maicon, Gervinho, Vainqueur, Totti. All: Rudi Garcia

    BARCELLONA (4-3-3): Ter Stegen; Sergi Roberto, Piquè, Mathieu, J.Alba; Busquets; Rakitic [61. Rafinha] [64. Mascherano] , Iniesta; Messi, Neymar, Suarez. A disp: Bartra, Correia, Masip, Ramirez, El Haddadi. All: Luis Enrique

    Arbitro: Quipers (Olanda)

    Ammoniti: 62. Naingollan [R]; 74. Pique [B];

    Calci d’angolo: 1-5

    Recupero: 1 + 8

  • Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Morata fa risorgere la Juve: a Manchester è 1-2

    Alvaro Morata, l’uomo della provvidenza, è lui a decidere la sfida di Manchester, è lui a dare alla Juventus i primi tre punti del girone, in una partita ben giocata dai bianconeri che hanno saputo tenere bene il campo e non si sono disuniti una volta passati in svantaggio. Si rimette in moto la formazione di Allegri in un momento importante della stagione dove arriva la prima vittoria stagionale in partite ufficiali, escludendo la Supercoppa Italiana, dopo un avvio negativo in campionato.

    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.
    Alvaro Morata, decisivo nella vittoria della Juve a Manchester con il City.

    La Juventus sceglie il palcoscenico più bello, più prestigioso, quello che tutti i colleghi di Buffon e compagni vorrebbero calcare per ripartire; una partita iniziata con un Buffon strepitoso su Sterling, lo sa anche in altre due occasioni, che fanno presagire ad una serata negativa, invece la Juve ha il merito di rimanere corta e compatta, senza farsi sopraffare da una squadra a punteggio pieno nel proprio campionato.

    La vittoria di questa sera sarà utile a ridare molare ai ragazzi di Allegri i quali sembravano averlo perso nelle prime uscite stagionali, ma la squadra resta forte non si spiegherebbe sennò la reazione rabbiosa dopo la rete subita; il City è andato in vantaggio grazie ad una sfortunata autorete di Chiellini, forse Kompany ha commesso fallo, Buffon la salva nuovamente con un grande intervento qualche minuto dopo; grazie al carattere e alla tecnica, bellissimo il gol di Morata che capovolge il risultato. Ora serve continuare a lavorare a testa bassa e dimostrare, sul campo, di poter tornare grandi anche in campionato.

    La Juventus scende in campo con la terza divisa, completo nero. Al 1′ c’è subito un grande intervento di Buffon: Sturaro perde palla a centrocampo e il City riparte in contropiede con Fernandinho, pallone servito a Sterling che cerca di piazzare la palla sul secondo palo di destro ma il portiere azzurro respinge. all 11′ è stato annullato un gol a Pogba per fuorigioco; al 13′ calcio di punizione di Hernanes con la palla che è uscita a lato controllata da Hart. Al 25′ sinistro di Morata con palla, rasoterra, che a lato di poco. Al 30′ si fa vedere la Juventus con un destro di Cuadrado da fuori area, palla a lato ma non di molto. Al 31′ Silva, approfittando di un errato disimpegno di Evra, ha servito Bony il quale ha superato con un tunnel Chiellini e manda di sinistro a lato con tutto lo specchio della porta di fronte. Al 40′ Lichsteiner respinge centralmente un cross di Nasri dalla destra e Fernandinho calcia di prima intenzione di collo pieno dal limite dell’area, la palla esce a lato.

    Al 56′ il City passa in vantaggio: calcio d’angolo di Silva e colpo di testa involontario di Chiellini sovrastato da Kompany, più che un gol è un autogol. al 59′ la Juventus rischia di crollare ma è strepitoso Buffon con un doppio intervento sulle conclusioni ravvicinate di David Silva e Sterling. Al 62′ occasione gol per la Juventus: assist di Morata per Sturaro il quale conclude di sinistro ma centrale e Hart riesce a respingere. Al 70′ il pareggio della Juventus: cross dalla sinistra di Pogba e Mandzukic in scivolata tocca la palla, quel giusto che basta, per mandarla sul palo interno. All’81’ il gol della vittoria bianconera: palla alta che rimbalza sulla schiena di Kolarov, Morata è un falco ad avventarsi sul pallone e a concludere, di prima, di sinistro con la palla che, a giro, prende il palo interno e si insacca in rete. All’87’ il destro a giro di Tourè da fuori area viene alzato sopra la traversa da Buffon.

    MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Sagna, Kompany [71. Otamendi], Mangala, Koralov; Tourè, Fernandinho; Silva, Nasri [82. Aguero], Sterling [70. De Bruyne];  Bony. A disp: J. Navas, Wily, Demichelis, Fernando. All: Pellegrini

    JUVENTUS: (4-3-3)Buffon; Lichsteiner, Bonucci, Chiellini, Evra; Sturaro, Hernanes, Pogba; Cuadrado, Mandzukic [77. Dybala], Morata [83. Barzagli]. A disp: Neto, Zaza, Alex Sandro, Pereyra,  Lemina. All: Allegri

    Arbitro: Skomina (Slovenia)

    Angoli: 4-1 Recupero: 0 + 3

  • Sorprese Fidelis Andria e Feralpisalò, tris Spal

    Sorprese Fidelis Andria e Feralpisalò, tris Spal

    Il Campionato di Lega Pro ha preso il via questo weekend e la prima giornata ha regalato sorprese, squadre date per favorite alla vigilia che hanno steccato la prima ma che hanno tutte le carte in regola per poter recuperare e dimostrare il loro reale valore. I colpi della giornata sono quelli della Fidelis Andria, della Feralpisalò in trasferta, belle affermazioni di Spal e Pisa. Ma ora analizziamo nel dettaglio i tre gironi.

    Strambelli, autore della rete decisiva, della Fidelis Andria.
    Strambelli, autore della rete decisiva, della Fidelis Andria.

    Tre pareggi, tre vittorie interne e due esterne: questo il ruolino di marcia  di esordio del girone A, nell’attesa del recupero della gara tra Pavia e Pro Patria: la sorpresa della giornata è arrivata da Alessandria dove la Feralpisalò di Michele Serena è andata a vincere, in rimonta, per  1-2. Vittoria anche per il Sudtirol sul campo dell’Albinoleffe per 0-1; giornata positiva anche per il Cittadella, 2-1 al Cuneo, Mantova, a cui basta una rete di Caridi per avere la meglio sul Renate e Giana Erminio il cui successo è arrivato in extremis nel match contro il Lumezzane. Sono terminate in parità le sfide tra Pro Piacenza-Pordenone e tra Bassano-Cremonese, cosi come Padova-Reggiana.

    Tre vittorie interne, una esterna e tre pareggi sono i risultati scaturiti dalla prima giornata del girone B, Ancona-Teramo e Savona-Pontedera non si sono disputate e verranno recuperate il 16 settembre. Debutto convincente della Spal vittoriosa contro la Lucchese per 3-0; bene il Pisa e L’Aquila vittoriose rispettivamente contro Prato e Pistoiese; vittoriosa la neo promossa Maceratese sul campo della Lupa Roma mentre sono terminate per 1-1 le gare Tuttocuoio-Rimini; Siena-Carrarese e Santarcangelo-Arezzo.

    Il girone C è iniziato subito con una sorpresa data dalla Paganese, squadra riammessa da poche settimane in Lega Pro che è stata in grado di sconfiggere per 2-1 il Foggia; il derby pugliese al “Via del Mare” se lo aggiudica la Fidelis Andria che ha superato il Lecce per 1-3. La Juve Stabia cade a Melfi per 2-1; vincono anche la Casertana, 0-1 a Catanzaro; l’Ischia e il Cosenza di misura contro Lupa Castelli e Martina Franca. Rinviate al 16 settembre le gare Benevento-Messina e Monopoli-Catania.

  • Livorno, Cagliari e Bari partenze col botto

    Livorno, Cagliari e Bari partenze col botto

    Il sipario sulla Serie B si è alzato, la prima giornata è andata in archivio con le vittorie ottenute dalle formazioni favorite ai nastri di partenza; subito due poker messi a segno dal Livorno ai danni del Pescara e del Cagliari sul Crotone nel posticipo del lunedì sera. Ha vinto il Cesena a cui sono bastati soltanto 6′ per avere la meglio del ripescato Brescia, 2-0 il finale. Forse la squadra di Massimo Oddo è stata davvero tropo brutta per essere vera, per la squadra di Panucci a segno Vantaggiato, autore di una doppietta, Ceccherini e Fedato che hanno saputo approfittare degli svarioni difensivi avversari.

    Daniele Vantaggiato, autore di una doppietta nella gara vinta dal Livorno.
    Daniele Vantaggiato, autore di una doppietta nella gara vinta dal Livorno.

    Lo spettacolare derby campano disputato davanti a 22 mila spettatori, di cui due mila provenienti dall’Irpinia, ha visto il successo della Salernitana per 3-1 sull’Avellino; protagonista della partita è stato Gabionetta autore di una doppietta, in frammentata dal momentaneo pareggio di Trotta: nel finale è stato Troianiello a chiudere la partita.

    Ottimo esordio anche per il Trapani di Serse Cosmi che ha sconfitto per 3-0 la Ternana grazie alla doppietta di Torregrossa e al primo gol, nel campionato cadetto, di Coronado.

    Partono con il piede giusto Perugia, Vicenza e Pro Vercelli: gli umbri hanno battuto il neo promosso Como con le reti di Del Prete e Ardemagni; mentre la squadra di Marino ha espugnato il “Braglia” di Modena andando a segno con Giacomelli su rigore. La formazione di Scazzola ha la meglio nel match casalingo contro la Virtus Lanciano per 2-1: ai gol di Gatto e Castiglia, gli ospiti hanno risposto con Ferrari.

    Pareggio che sa molto di beffa per il Novara è stata raggiunta nei minuti di recupero dal Latina: avanti gli uomini di Baroni con la rete siglata da Galabinov; pareggio di Brosco per i ragazzi di Iuliano.

    Non potevano regalare emozioni maggiori Bari e Spezia nel match domenicale delle 17.30 partita incredibile terminata per 4-3; i padroni di casa sono partiti forte con una doppietta di De Luca nel giro di 3′; dopo 10′ è rientrata  in partita la formazione di Bjelica con De La Cuevas; un rigore realizzato da Catellani ha permesso agli ospiti di pareggiare la sfida a pochi minuti dal termine del primo tempo; nel corso dell’azione la squadra di Nicola è rimasta in dieci uomini per l’espulsione di Di Cesare. Nella ripresa la rete di Nenè ha portato avanti i liguri ma il Bari ha avuto il merito di non mollare e di continuare a crederci sospinta dai venti mila tifosi accorsi al “San Nicola”; a questo punto il protagonista della partita è diventato Maniero autore di una doppietta che ha consentito ai pugliesi di ribaltare la sfida.

  • Cagliari in pole, dietro Bari e Avellino

    Cagliari in pole, dietro Bari e Avellino

    Nel weekend il Campionato di Serie B riparte con il Cagliari favorito, i sardi sono scesi pochi messi fa dalla Serie A e sono stati rivoluzionati con l’obiettivo di tornare subito nella massima serie, con rinforzi di spessore. Il Cagliari è favorito ma dovrà vedersela con un lotto di squadre sicuramente agguerrito, il Bari, Il Cesena, l’Avellino, lo Spezia; la neopromossa Salernitana si candida al ruolo di outsider di lusso.

    La prima formazione del Cagliari della stagione 2015-16
    La prima formazione del Cagliari della stagione 2015-16 | Foto Web

    Il Cagliari di Rastelli, dopo la retrocessione  e gli addii ai pezzi pregiati Donsah, Ekdal, Avelar e Rossettini, la società ha operato per rendere competitivo l’organico prelevando Storari, il giovane Cerri dalla Juventus, Krajnc, Salomon, Munari, Di Gennaro  e Melchiorri.

    Da tenere d’occhio il Bari del patron Paparesta che ha operato una vera rivoluzione garantendo a mister Nicola innesti del calibro di:  Di Cesare, Del Grosso, Valiani, Tonucci, Porcari, Gemiti e soprattutto i colpi last minute Rosina e Maniero.

    Da non sottovalutare l’Avellino che si è affidato in panchina all’esperienza di Tesser e in attacco ha preso Tavano; al Pescara e allo Spezia con gli attaccanti, rispettivamente, Cocco e Calaiò; l’acquisto di Hugo Campagnaro per gli abruzzesi è un vero lusso per la categoria.

    Per le outsider un ruolo rilevante lo rappresenta la Salernitana, con tanti giovani interessanti come Donnarumma, Empereur, Moses, Milinkovic e punti di riferimento per la categoria come Sciaudone, Troianiello e Schavi.

    Oggi giocherebbero cosi:

    Ascoli (4-2-3-1): Lanni; Almici, Mengoni, Milanovic, Nava; Addae, Pirrone; L. Perez, Grassi, Tripoli; Caturano. All: Petrone

    Avellino (4-3-1-2): Frattali; Nitriansky, Rea, Biraschi, Visconti; Gavazzi, Arini, Zito, Insigne, Tavano, Trotta. All: Tesser

    Bari (4-3-3): Guarna; Sabelli, Di Cesare, Tonucci, Del Grosso; Pomizi, Gentsoglu, Porcari; Sansone, Maniero, Rosina. All: Nicola

    Brescia (4-2-3-1): Minelli; Venuti, Ant. Caracciolo, Somma, Coly; Martinelli, Mazzitelli; Kupisz, N’maidat, Rosso, And. Caracciolo All: Boscaglia

    Cagliari (4-3-1-2): Storari, Pisacane, Krajne, Ceppitelli, Murru; Fossati, Munari, Dessena; Di Gennaro; Sau, Cerri All: Rastelli

    Cesena (4-3-3): Gomis; De Col, Capelli, Caldara, Mazzotta; Konè, Cascione, Valzania; Ragusa, Rossetti, Ciano. All: Drago

    Como (3-4-1-2): Scuffet; Ambrosini, Giosa, Borghese; Madonna, Minotti, Brillante, Marconi; Bessa; Gerardi, Ebagua. All: Sabatini

    Crotone (3-4-3): Cordaz; Sabbione, Claiton, Ferrari; Balasa, Paro, Capezzi, Martella; Stoian, Tounkara, Ricci. All: Juric

    Latina (4-3-1-2): Di Gennaro, Esposito, Dellafiore, Brosco, Calderoni; Moretti, Oliveira, Scaglia; Ammari; Jefferson, Corvia. All: Iuliano

    Livorno (4-3-1-2): Pinsoglio; Maicon, Vergara, Ceccherini, Lambrughi; Luci, Schiavone, Moscati; Vajushi; Vantaggiato, Comi. All: Panucci

    Modena (4-3-2-1): Provedel; Calapai, Clomek, Gozzi, Rubin; Doninelli, Ojuji, Giorico; Mazzarani; Belingheri, Granoche. All: Crespo

    Novara (4-3-3): Da Costa; Garufo, Troest, Bastrini, Garofalo; Viola, Faragò, Signori; Gonzales, Galabinov, Corazza. All: Baroni

    Perugia (4-2-3-1): Rosati; Del Prete, Volta, Megazy, Alhassan; Della Rocca, Salifu, Lanzafame; Di Carmine, Fabinho, Ardemagni. All: Bisoli

    Pescara (4-3-3): Fiorillo; Fiammozzi, Campagnaro, Fornasier, Crescenzi; Torriera, Memushaj, Verre; Cipriani, Coco, Lapadula. All: Oddo

    Pro Vercelli (4-2-3-1): Pigliacelli; Germano, Bani, Legati, Scaglia; Castiglia, Matute; Mustacchio, Beltrame, Di Roberto; Marchi. All: Scazzola

    Salernitana (4-3-3): Strakosha; Pollace, Lazaro, Schiavi, Franco; Moro, Pestrin, Sciaudone; Eusepi, Coda, Troianello All: Torrente

    Spezia (4-4-2): Chichizola; Martic, Postigo, Terzi, Migliore; Situm, Juande, Brezovec, Catellani; Calaiò, Nenè. All: Bjelica

    Ternana (3-5-2): Mazzoni; Masi, Meccariello, Valjient; Gonzales, Zampa, Busellato, Coppola, Grossi; Ceravolo, Avenatti. All: Toscano

    Trapani (4-4-2): Andrade; Fazio, Scognamiglio, Perticone, Rizzato; Basso, Scozzarella, Nadarevic, Barillà; Sodinha, Torregrossa. All: Cosmi

    Vicenza (4-3-3): Vigorito; Sampirisi, Manfredini, Mantovan, D’Elia; Gagliardini, Pazienza, Cinelli; Gatto, Galano, Pozzi. All: Marino

    Virtus Entella (4-3-3): Iacobucci; Iacoboni, Rinaudo, Pellizzari, Keita; Volpe, Troiano, Jadid; Petkovic, Sestu, Caputo. All: Aglietti

    Virtus Lanciano (4-3-3): Aridità; Pucino, Amenta, Bolder, Mammarella; Paghera, Bacinovic, Crecco; Piccolo, Marilungo, Ze Eduardo. All: D’Aversa

  • Il calciomercato è finito, forse per fortuna

    Il calciomercato è finito, forse per fortuna

    E’ il 31 agosto, sono le ore 23, ora importantissima per gli amanti del calcio, in quel preciso momento gli occhi sono puntati su Milano, sull’Ata Hotel Executive, le famose porte del calciomercato si stanno chiudendo, è finita , forse per fortuna o forse no.

    L'Ata Hotel, sede del calciomercato italiano.
    L’Ata Hotel, sede del calciomercato italiano.

    Abbiamo passato tre mesi  divertendoci a fare dei nomi, a immedesimarci nei direttori sportivi, nei Presidenti e negli allenatori, cercando di ipotizzare gli acquisti migliori e le cessioni giuste per la nostra squadra del cuore. I giornalisti hanno passato tre mesi sempre con le antenne adrizzate cercando di trovare lo scoop, la notizia da prima pagina, cercando di carpire ogni minima parola, ogni gesto degli addetti ai lavori, a volte prendendoci a volte no, a volte scrivendo cose inesatte.

    Il calciomercato è questo tra bufale, contenti  e scontenti, trattative e cellulari che squillano ogni secondo, ipotesi, suggestioni e realtà: tre mesi di contatti fitti che esplodono gli ultimi giorni, l’ultimo giorno, l’ultima ora, fino a quando la famosa porta non viene chiusa.

    Alle 23 il gong suona, è finita, ci si senti liberi ma anche vuoti, come  quando si arriva a leggere l’ultima pagina di un libro che ci ha appassionato, si torna al campo si torna al calcio giocato, la parola passa al campo. E alla fine parte la corsa a dare i voti, parte la corsa ai pagelloni, chi ha fatto meglio, chi ha fatto peggio, la trattativa condotta meglio, la trattativa condotta peggio.

    Si spera che quest’anno la propria società si sia mossa bene, ma alla fine sarà sempre il campo a sentenziare e fino a gennaio se ne parlerà ancora, degli acquisti da fare e delle correzioni da apportare, si passa in pochi secondi dai complimenti alle critiche. E i commenti da bar di una volta, adesso si scatenano sui vari social network, ma davanti una birra non si esiterà a parlare di Hernanes alla Juve, di Soriano rimasto al Napoli, di Sarri e di Balotelli.

    Si torna in campo, il mercato è chiuso per fortuna o forse no, ma soltanto fino alla prossima sessione quando sarà il 31 gennaio, quando si avviceneranno le ore 23, quando non saremo più in pantaloncini corti e maglietta, ma indosseremo maglioni e sciarpe ma saranno, ugualmente, ore roventi.