Autore: pbaratto

  • Brasile 2014: Germania da applausi, poker al Portogallo

    Brasile 2014: Germania da applausi, poker al Portogallo

    La Germania fa suo in modo imponente il match di apertura del gruppo G dei Mondiali 2014. A farne le spese il Portogallo il quale ha giocato per 55′ minuti con l’uomo in meno, espulso Pepe. La Germania ha sofferto inizialmente nei primi minuti. per poi uscire in maniera autoritaria e riuscendo a chiudere la partita nei primi 45′, dando dimostrazione di grande solidità, personalità e compattezza di gruppo. Inizia dunque bene la campagna tedesca in Brasile: da sette edizioni della Coppa del Mondo i tedeschi vincono la loro partita d’esordio, ma rischiano di perdere Hummels, uscito per un problema alla caviglia: è atterrato male dopo un contrasto aereo con Eder. In casa lusitana tante cose da rivedere sapendo che Pepe sarà squalificato nella prossima partita e, il giudice sportivo deciderà per quante. Coentrao anche lui è uscito anzi tempo per un problema muscolare: si è sdraiato toccandosi l’adduttore.

    Nella Germania è rimasto fuori l’acciaccato Schweinsteiger, mentre è tornato tra i pali Neuer; Lahm a centrocampo con Boateng e Howedes terzini. Nel Portogallo Hugo Almeida centravanti con Ronaldo e Nani a supporto.

    Poker della Germania al Portogallo
    Poker della Germania al Portogallo

    Al 4′ prima conclusione grazie a un contropiede di Ronaldo che serve Almeida ma la conclusione è debole e blocca Neuer. Al 7′ conclusione di Ronaldo di sinistro respinge Neuer; un minuto dopo erroraccio di Rui Patricio che calcia per evitare un angolo, la palla arriva a Khedira che conclude, a porta vuota, ma la palla esce a lato. La Germania passa in vantaggio con Muller su calcio di rigore all’11’, Patricio indovina l’angolo ma non ci arriva. Al 24′ grande conclusione di Nani dal limite dell’area palla alta di poco. Al 30′ occasione per la Germania con Gotze, su assist al centro di Ozil, che conclude ma la sfera viene deviata da Joao Pereira. Al 32′ raddoppia al Germania con Hummels su corner di Kroos e staccio meraviglioso tra Pepe e Bruno Alves. Al 35′ colpo di testa di Eder su calcio d’angolo ma la palla va alta oltre la traversa. Al 37′ il Portogallo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Pepe reo di una manata in faccia a Muller. Al 45′ arriva la terza rete della Germania con Muller che approfitta dell’indecisione di Bruno Alves, intercetta Rui Patricio ma il tiro è troppo forte e la  palla entra ugualmente.

    All’inizio della ripresa è sempre Germania: al 50′  tiro di Ozil parato, respinto da Rui Patricio, poi colpo di testa di Muller sporcato sopra la traversa. Al 77′ arriva il poker tedesco con la tripletta di Muller: cross basso di Schurrle, Rui Patricio non trattiene e Muller segna in area piccola. Al 90′ punizione di Cristiano Ronaldo, sventola terribile ma Neuer respinge di pugno.

    GERMANIA-PORTOGALLO 4-0 (3-0) 11′ Muller; 32′ Hummels; 45′ Muller, 77’Muller

    GERMANIA (4-2-3-1): Neuer; Boateng, Hummels (70′ Mustafi), Mertesacker, Howedes; Lahm, Khedira; Muller (81′ Podolski), Kroos, Gotze; Ozil (61′ Schurrle).

    PORTOGALLO (4-3-3): Rui Patricio; Pereira, Alves, Pepe, Coentrao (64′ Andre Almeida); Moutinho, Meireles, Miguel Veloso (46′ Ricardo Costa); Nani, Hugo Almeida (27′ Eder) , Cristiano Ronaldo.

    ARBITRO: Mazic ( Serbia)

    AMMONITI: Joao Pereira 10′;

    ESPULSI: Pepe 35′

  • Serie B: andata al Cesena, Latina battuto 2-1

    Serie B: andata al Cesena, Latina battuto 2-1

    Nell’andata della finale play off del campionato di Serie B successo del Cesena allo stadio “Manuzzi“. Gli uomini di Pierpaolo Bisoli sconfiggono per 2-1 il Latina: decidono i colpi di testa di Massimo Volta e Guido Marilungo; ma Juri Cisotti all’89’ riapre  tutto in vista del match di ritorno di mercoledi sera allo stadio “Francioni“.

    Il Latina ha patito la solita vecchia legge del gol: gol sbagliato-gol subito, perchè all’inizio della gara ha preso il comando delle operazioni creando diverse palle gol. A quel punto si è svegliata la squadra di mister Bisoli trovando due reti da palla inattiva.

    Serie BNon manca pero il coraggio del Latina che riapre il discorso qualificazione nel finale grazie a Cisotti. Mercoledi sera allo stadio “Francioni” si assisterà a una partita da sconsigliare ai deboli di cuore; entrambe hanno speso molto sia a livello fisico che a livello mentale, ma a questo punto non si può più mollare neanche un centimetro.

    Volta e Marilungo hanno alimentato le speranze dei romagnoli ma il gol nel finale del Latina ha comportato che i laziali potranno salire in Serie A vincendo con un solo gol di scarto dato il miglior piazzamento al termine della stagione regolare.

    In avvio è il Latina a partire fortissimo: Laribi si divora un gol e Jonathas non trova la misura del pallonetto per poi riprovarci da fuori area, La prima risposta del Cesena è arrivata grazie a Defrel, ma è De Feudis il più pericoloso colpendo la traversa. Il vantaggio dei romagnoli arriva al 48′ quando Coppola dalla destra spinge per Volta il quale di testa realizza il vantaggio.

    Nella ripresa arriva subito il 2-0 per opera di Marilungo su palla proveniente da corner e sponda di Cascione. Coppola fallisce il tris con un tiro a colpo sicuro. Jonathas, dall’altra parte, impegna severamente Coser costretto ad esaltarsi subito dopo su Cisotti, Il miracolo non basta perchè a un minuto dalla fine lo stesso Cisotti piazza il pallone dell’1-2- dal limite.

  • Brasile 2014: Francia in scioltezza sull’Honduras

    Brasile 2014: Francia in scioltezza sull’Honduras

    Nella seconda partita del gruppo E dei Mondiali 2014 la Francia sconfigge 3-0 l’Honduras in un match che si chiude, praticamente, alla fine del primo tempo quando i transalpini vanno in vantaggio e gli honduregni rimangono in dieci uomini.

    Una Francia troppo superiore e un Honduras troppo poco volitivo hanno fatto si che la partita si incanalasse verso una vittoria comoda dei transalpini. L’espulsione alla fine del primo tempo di  W.Palacios e il conseguente rigore realizzato da Karim Benzema hanno spianato la strada ai francesi. Il secondo tempo è stata pura formalità con Lloris spettatore non pagante il quale ritorna nel ritiro con i guanti completamente puliti.

    Karim-BenzemaI primi dieci minuti del primo tempo vedono un maggiore possesso di palla della Francia ma la squadra di Didier Deschamps non riesce a impensierire Valladares. La prima palla gol del match è dei transalpini con Matuidi al 14′ che, approfittando di una corta respinta, conclude dall’interno dell’area ma è bravissimo Valladares a alzare la sfera sulla traversa.  Al 22′  la Francia colpisce la seconda traversa con Griezmann che salta più in alto di tutti ma la traversa dice di no. Al 37′ Matuidi avanza sulla sinistra, crossa in mezzo per Benzema ma Figueroa devia in calcio d’angolo. Al 43′ vantaggio della Francia con Benzema su calcio di rigore scaturito da un fallo provocato da W.Palacios ai danni di Pogba: il difensore, causa doppia ammonizione, ha lasciato i suoi compagni in dieci uomini. Al 48′ punizione di Valbuena e respinta di pugno di Valladar.

    Al 47′, in apertura di secondo tempo,  raddoppio della Francia con Benzema che di sinistro conclude al volo sul secondo palo, la palla carambola sulla linea di porta ed è decisivo il tocco di Valladares. Al 54′ il centravanti del Real Madrid conclude di destro ma il tiro viene deviato da Valladares. Al 64′ girata di Matuidi ma, sul cross di Evra, il centrocampista non riesce a trovare la porta. Al 72′ arriva il bis di Benzema che sfrutta al meglio una corta respinta della difesa Honduras concludendo in diagonale sotto la traversa. Al 91′ sinistro di Matuidi dal limite dell’area palla alta.

    FRANCIA-HONDURAS 3-0 (1-0): 43′ Benzema; 47′ aut. Vallarades; 72′ Benzema

    FRANCIA (4-3-3): Lloris; Debucky, Varene, Sakho, Evra; Cabaye (65’Mavuba), Pogba (55′ Sissoko), Matuidi; Valubuena (77′ Giroud), Benzema, Griezmann

    HONDURAS (4-4-2): Valladares; Izaguirre, Figueroa, Bernard (45′ Chavez), Beckeles; Espinoza, Palacios, Garrido, Najar; Bengston (Boniek Garcia 46′), Costly

    ARBITRO: Sandro Ricci (Brasile)

    AMMONITI: Evra 6‘; Pogba 25′; W. Palacios 25′; Cabaye 46′; 52′ Boniek Garcia;

    ESPULSI: W.Palacios 42′

  • Serie B: Cesena-Latina il momento della verità

    Serie B: Cesena-Latina il momento della verità

    La Serie B giunge al suo penultimo atto con l’andata della finale play off che decreterà la squadra la quale, dalla prossima stagione, potrà disputare la Serie A.

    La sfida si disputerà allo stadio “Manuzzi” e vedrà opposte Cesena e Latina, rispettivamente classificate al quarto e al terzo posto, con i laziali che partono leggermente favoriti in quanto hanno dalla loro il miglior piazzamento al termine del campionato; in caso di parità di punti al termine dei due incontri, ciò che peserà in vista della promozione, sarà la differenza reti. Non essendo previsti nè supplementari nè tanto meno i rigori. Anche se la differenza reti dovesse portare ad un ulteriore parità a fare compagnia a Palermo e Empoli sarà il Latina.

    Serie BNel giorno di vigilia in casa romagnola ha parlato mister  Pierpaolo Bisoli: “Arrivare fino qua non è stato semplice. Mancano ancora due gare da giocare, siamo consapevoli che in campo può succedere di tutto ma l’importante è affrontare le partite con lo spirito giusto. Abbiamo dovuto fare i conti con tanti infortunati e con non poche polemiche. Questi ragazzi sono stati eccezionali”. Il tecnico sembra intenzionato a schierare Defrel e Marilungo come coppia offensiva. 

    In casa Latina è stato mister Roberto Breda ha parlare in conferenza stampa: “Troveremo una squadra che vorrà fare risultato e dovremo essere bravi a non concedere nulla; dovremo essere bravi a limitare la loro qualità e a mettere in risalto i difetti. Siamo pronti per giocarci le nostre carte. Siamo consapevoli che questo è il momento della verità”. Sarà assente per squalifica Bruno e indisponibili causa infortuni Baldan e Figliomeni: Breda lascia a casa, per scelta tecnica, Chiricò, Massacci e Nunes. Torna fra i convocati Paolucci, rimasto fuori un mese per una doppia frattura al metatarso.

    Sono dieci in tutto i giocatori già diffidati a rischiare l’esclusione dalla partita della prossima settimana: fra le file dei laziali è allarme in ogni reparto. Oltre a Brosco, Cottafava e Esposito in difesa, bollino giallo per Crimi e Viviani a centrocampo e Jonathas in attacco. Stessa situazione in casa romagnola dove potrebbero essere costretti allo stopo: Agliardi, Capelli, Coppola e D’Alessandro.

    Arbitro del match in signor Cervellera coadiuvato da Di Iorio e Fiorito. Il quarto uomo sarà il Signor Bagnoli; gli arbitri addizionali saranno Pairetto e Candussio.

  • Italia, buona la prima. A Manaus è trionfo azzurro

    Italia, buona la prima. A Manaus è trionfo azzurro

    E’ un grande esordio quello dell’Italia ai Mondiali 2014. Un successo prezioso, sofferto grazie alle reti di Marchisio al 35′, il pareggio di Sturridge al 37′ e il gol del successo da parte di Balotelli al 50′. Qualche sofferenza di troppo difensiva, ma con bel gioco e con autorità l‘Italia vince la sua prima gara al Mondiale brasiliano battendo 2-1 l’Inghilterra tosta e vivace, ma non irresistibile.

    Questa è l’Italia che piace a Cesare Prandelli: con tre registi (Pirlo, Verratti e De Rossi, quest’ultimo è stato il più arretrato)  e le volate dei terzini (Darmian soprattutto, la vera rivelazione della serata), gli azzurri hanno mostrato personalità, sono stati sospinti e trascinati dalla freschezza atletica di Candreva e Darmian, dalla classe di Pirlo in mezzo al campo e dal solito immenso Barzagli il quale ha messo diverse pezze alle continue amnesie di Paletta.  La solitudine di Balotelli era un prezzo che si doveva pagare: un  prezzo che nel suo caso, ha fatto la differenza. Mario Balotelli è stato criticato tanto, forse troppo ma ha disputato un’ottima gara al debutto e, nel caldo torrido di Manaus, è stato lui a decidere il match. Contava vincere e la vittoria è arrivata, il Mondiale è iniziato con il sorriso per l’Italia ora l’ostacolo Costa Rica, prima nel girone D insieme agli azzurri.

    Balotelli porta in vantaggio l'Italia
    Balotelli porta in vantaggio l’Italia

    L’Italia è stata sistemata con il 4-1-4-1 con Chiellini spostato sulla fascia sinistra e Darmian a destra. Paletta e Barzagli i centrali difensivi. A centrocampo il doppio regista, Pirlo e Verratti, con Marchisio e Candreva a ridosso di Balotelli.

    Roy Hodgson ha schierato si quattro attaccanti ma ha preferito giocare di rimessa, come certifica l’azione folgorante del pareggio. Modulo schierato è stato il 4-2-3-1 con Sturridge supportato da Wellbeck, Rooney e Sterling.

    Al 4′ minuto del primo tempo è Sterling a mandare la palla sull’esterno rete con un tiro pericoloso da 35 metri. L’Inghilterra è partita bene e Sirigu ha effettuato una bella parata sul destro di Henderson al 6′. Al 24′ ci vuole tutta la bravura di Barzagli che si immola sul cross di Wellbeck: sugli esterni gli inglesi hanno creato non pochi grattacapi. La partita si è sbloccata al 35′ con uno schema da corner, la palla arriva a Marchisio, dopo una meravigliosa finta di Pirlo, che con un destro rasoterra mette la sfera nell’angolino: gran bel gol. Ma la gioia degli azzurri dura solo due minuti: al 37′ l’Inghilterra ha pareggiato con un contropiede velocissimo a sinistra con Rooney che crossa per Sturridge. errore di Paletta che se lo è perduto e Sturridge da due passi ha riportato la situazione in parità. Nei minuti di recupero arrivano due occasioni in sequenza per gli azzurri: al 46′ grande invenzione di Balotelli che anticipa Hart e prova un bel pallonetto ma salva sulla linea Jagielka. Sugli sviluppi dell’angolo successivo Candreva calcia sul primo palo ma la palla finisce sul palo.

    Al 50′ giocata sontuosa di Candreva, cross perfetto per Balotelli che di testa ha schiacciato dentro riportando in vantaggio l’Italia.  Al 54′ spunto assurdo di Rooney che salta  De Rossi e spara, palla fuori di poco. Al 61′ grande azione di Candreva che ha effettuato un altro cross ma Balotelli non ci è arrivato per un soffio. Al 64′ c’è stato un destro a giro di Barkley e Sirigu ha respinto la sfera lateralmente. La partita, da qui in poi, non ha portato grandi occasioni da rete, gli inglesi ci hanno provato ma senza mai impensierire Sirigu. La traversa nel recupero di Pirlo chiude un match ben giocato dagli azzurri. Con il cuore i ragazzi di Prandelli hanno retto e hanno gestito il minimo vantaggio.

    ITALIA-INGHILTERRA 2-1 (1-1) (35′ Marchisio, 37′ Sturridge, 50′ Balotelli)

    ITALIA (4-1-4-1): Sirigu; Darmian, Barzagli, Paletta, Chiellini; De Rossi, Candreva (79′ Parolo), Pirlo, Verratti (57′ T. Motta), Marchisio; Balotelli (73′ Immobile).

    INGHILTERRA: (4-2-3-1); Hart; Johnson, Cahill, Jagielka, Baines; Gerrard, Henderson (73′ Wilshere); Rooney, Sterling, Wellbeck (61′ Barkley); Sturridge (80′ Lallana).

    ARBITRO: Kupiers ( Olanda )

    AMMONITI: Sterling

     

     

  • Serie B: è il Varese a festeggiare per Novara è Lega Pro

    Serie B: è il Varese a festeggiare per Novara è Lega Pro

    Grazie al risultato di 2-2 maturato allo stadio “Ossola”  il Varese guadagna la permanenza in Serie B a spese di un Novara che retrocede in Lega Pro. Doppiette di Pavoletti e Gonzales che fissano il risultato sul pareggio.

    Serie BAL Novara non è riuscita la missione impossibile di ribaltare lo 0-2 patito sette giorni fa allo stadio”Piola”. Come da pronostico è il Varese a esultare per la permanenza in cadetteria. Scontato che sia stato ancora una volta Leonardo Pavoletti l’uomo del match, mentre nei piemontesi non è bastato l’orgoglio di capitan Pablo Andrés González .

    La zuccata di Pavoletti in avvio indirizza il match, in quanto al Novara servirebbero quattro reti per la salvezza; all’8′ è Rigoni a colpire la traversa con un destro di prima intenzione su cross da destra. Nell’occasione del gol bravo Grillo a pennellare il cross e, il solito, reattivo Pavoletti a trovare la coordinazione per lo stacco vincente.

    L’impennata di orgoglio del Novara a inizio ripresa porta alla doppietta Gonzalez. Il pareggio arriva al 54′ con un fantastico interno sinistro a giro per l’1-1; due minuti dopo Gonzalez firma la doppietta risolvendo la mischia in area dopo la pessima uscita di Bastianoni.  Ma al 59′  l’ennesimo guizzo di Pavoletti è la pietra tombale di un match impossibile da ribaltare.

    Sono stati 25 le reti realizzate da Pavoletti in questo campionato. Colui che ha preso per mano il Varese nel momento della difficoltà e l’ha condotto alla salvezza a suon di colpi da bomber di razza.

    I lombardi hanno deciso di festeggiare la permanenza in B con una maglietta celebrativa dedicata al tecnico “Grazie Betti”, con una B gigante a celebrare la categoria conquistata il 13 giugno 2010 nella finale play off contro la Cremonese. Quattro anni fa anche il Novara ottenne la promozione in Serie B, ma l’anno prossimo dovrà riprogrammare il futuro e ripartire di nuovo dalla Lega Pro.

  • Mondiali 2014: crolla la Spagna, Olanda super manita

    Mondiali 2014: crolla la Spagna, Olanda super manita

    Nella prima partita del gruppo B dei Mondiali 2014 l’Olanda si prende la rivincita di Sudafrica 2010 sconfiggendo sonoramente la Spagna campione uscente in carica. Apre il rigore di Xabi Alonso, poi doppiette di  Robben e Van Persie e gol di De Vrij.  Per la Spagna sconfitta pesante anche in ottica differenza reti.

    Il Mondiale, si sa, può regalare tante sorprese, beh, eccola qua servita la prima della manifestazione: Olanda-Spagna 5-1. Un’Olanda attenta, giovane, arrabbiata, grintosa e coraggiosa. Giusto però dire che, come sempre accade di fronte a risultati cosi clamorosi, non si capisce mai bene dove finiscono i meriti di una squadra e inizino i demeriti dell’altra; si perchè a contribuire a alla festa degli olandesi c’è stata una Spagna troppo brutta per essere vera. Le furie rosse hanno infatti staccato la spina dal gol del pareggio in poi, lasciando delle voragini difensive che hanno fatto sembrare la coppia centrale Ramos-Piquè una coppia di inesperti. Intanto, però, ha vinto l’Olanda e ha vinto il coraggio di un Van Gaal tatticamente perfetto.

    Spagna-Olanda 1-5

    La Spagna non è poi cambiata tantissimo, ma qualche differenza si  è notata. In attacco, ad esempio, dove il naturalizzato Diego Costa è il bomber di razza che alle Furie Rosse mancava ed è cambiata al centro della difesa dopo l’addio di Puyol con Pique e Sergio Ramos. Il blocco di base è sempre lo stesso con Iniesta, Xavi, Busquets e Xabi Alonso.

    Van Gaal ha proposto una difesa a tre, con i due esterni Janmaat e Bling che avranno il compito di coprire per una difesa a 5 in fase di non possesso che trasforma l’Olanda in un 3-4-3 quando dovranno attaccare.

    In apertura di match è Sneijder ad avere una grande occasione. Palla geniale di Robben che lancia Sneijder verso la porta, Piquè si addormenta ma l’ex interista conclude addosso a Casillas. I minuti passano e l’Olanda continua a difendere molto alta e con grande coraggio. La partita si sblocca al 26′: calcio di rigore per la Spagna: Diego Costa salta Vlaar che lo stende; rigore netto. Rigore trasformato da Xabi Alonso e 1-0 per la Spagna la quale al 42′ avrebbe la palla del 2-0 ma Silva prova lo scavetto, grazie all’invenzione del sempre meraviglioso Iniesta, ma Cillese è super nella parata. Al 44′ pareggia l’Olanda: grande pallonetto con un colpo di testa di Van Persie; Sergio Ramos e Piquè sbagliano il tempo del salto, Ramos si perde Van Persie che sul pallone dalla sinistra riesce a indovinare il pallonetto.

    Gli olandesi trovano il gol del vantaggio al 51′ del secondo tempo: Piquè fa in confusione con una finta sul sinistro, e poi all’altezza del dischetto è un gioco da ragazzi per Robben mettere dentro. L’Olanda è scatenata e al 60′ traversa clamorosa di Van Persie: l’attaccante del Manchester United calcia di destro una sassata terrificante sull’ennesimo ribaltone firmato Robben. Al 64′ arriva il 3-1 orange: papera di Casillas che si addormenta sulla punizione di Robben, uscita ostacolata anche da Van Persie, sul secondo palo De Vrij di testa non può sbagliare. Al 72′ crolla la Spagna con l’arrivo del quarto gol dell’Olanda; altro grave errore di Casillas che perde palla sul controllo di un retropassaggio e mette in porta Van Persie. Al 80′ l’Olanda chiude i conti, Robben si prende gioco di Casillas e mette dentro, dopo aver saltato il portiere, in una rincorsa goffa. Primi tre punti per l’Olanda che parte alla grande. Spagna rimandata non bocciata, ci sono ancora due partite, cioè sei punti, per poter qualificarsi agli ottavi: certo i Campioni del Mondo dovranno cambiare marcia, e subito.

    SPAGNA-OLANDA 1-5 (1-1) ( 27′ rig. Xabi Alonso; 44′ e 72′ Van Persie; 53′ e 80′ Robben; 64′ De Vrij)

    SPAGNA (4-2-3-1): Casillas; Azpilicueta, Ramos, Piquè, Jordi Alba; Xavi Alonso (62′ Torres), Busquets; SIlva (79′ Fabregas), Xavi, Iniesta; Diego Costa (62′ Pedro). Allenatore: Vicente del Bosque

    OLANDA (3-4-3): Cillessen; Vlaar, De Vrij (78′ Veltman), Martins Indi, Janmaat, De Guzman (62′ Wijnaldum), De Jong, Blind; Robben, Van Persie (79′ Lens), Sneijder Allenatore: Louis Van Gaal

    Arbitro: Gianluca Rizzoli

    Ammoniti: De Guzman, De Vrij,Van Persie; Casillas.

  • Serie B: il Bari abbandona il sogno, Cesena e Latina per la Serie A

    Serie B: il Bari abbandona il sogno, Cesena e Latina per la Serie A

    Saranno Cesena e Latina a giocarsi la finale play off di Serie B che decreterà la squadra la quale potrà accedere alla Serie A.

    Il primo biglietto per la finale play off lo prende il Cesena. Allo stadio “Manuzzi” i romagnoli bloccano un Modena coraggioso e anche sfortunato in avvio, e in virtu dell’1-0 del Braglia, possono continuare a sognare la Serie A.

    Bari-Latina-Crowd

    Il primo tempo è stato piuttosto movimentato e ricco di episodi, grazie ad un Modena che ha cercato da subito di segnare un gol: già al 3′ Babacar ha colpito in pieno la traversa; nel primo quarto di gara tanto Modena con un Cesena che è apparso molle. Bisoli nell’ultima parte del primo tempo passa a un 3-5-2 che ingabbia i canarini, con la squadra di casa che aumenta di intensità e diventa pericolosa.

    All’inizio del secondo tempo entrambe le squadre hanno avuto l’occasione di aprire le marcature ma è al 56′ minuto che il risultato si è sbloccato a favore dei padroni di casa: perfetto contropiede di D’Alessandro che,  si è fatto una lunga galoppata palla al piede, ha saltato Manfrin e ha tirato sul secondo palo; Pinsoglio ha compiuto una grande parata ma è stato battuto da Marilungo, che ha incassato il tap-in a porta vuota. Il Modena, successivamente, ha rischiato di incassare il 2-0 per tre volte, ma alla mezzora ha trovato il pareggio con Manfrin che ha messo dentro a porta vuota sulla corta respinta di Agliardi, un pò titubante sulla respinta. Al triplice fischio di Baracani festeggia il Cesena.

    Allo stadio “Francioni” di Latina finisce, come all’andata 2-2 il match di ritorno della semifinale play off. Il pari premia i laziali i quali possono staccare il biglietto per la finale play off in virtù di un migliore posizionamento in classifica al termine del campionato. La partita è stata avvincente, confermando le grandi qualità in campo da una parte e dall’altra. Bari che non si è mai arreso e, dopo il vantaggio, ci aveva creduto, ma la reazione ha premiato il Latina il quale mai domo ha rialzato subito la testa ribaltando il risultato in 4 minuti.

    Si è deciso tutto nella ripresa: il Bari è passato in vantaggio con Polenta su rigore; il gol del pareggio è arrivato con Jonathas, sempre su rigore, sorpasso del Latina con Laribi e 2-2 definitivo nel finale con Galano.

    Domenica 15 giugno il via con l’andata della finale che si disputerà a Cesena, il ritorno è fissato mercoledi 18 giugno a Latina.

  • Brasile 2014: gruppo H con Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria

    Brasile 2014: gruppo H con Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria

    Il gruppo H di Brasile  2014 è formato da Belgio, Russia, Corea del Sud e Algeria. Ventisei punti in 10 partite sono un ottimo biglietto da visita per  il Belgio che ha dominato in lungo e largo il gruppo A europeo di qualificazione. Il Belgio manca da una competizione Mondiale dal 2002 ed arriva a questi Mondiali avendo a disposizione tanta qualità in ogni reparto.

    Gruppo H

    BELGIO:

    In panchina Marc Wilmots è C.t. della Nazionale dal 2012 ed ha da poco rinnovato il suo contratto fino al 2018. Anche se era entrato a far parte dello staff nel 2009 diventando allenatore in seconda. Ha a disposizione una rosa di tutto rispetto con il quale poter essere la vera rivelazione di questi Mondiali.

    In porta giocherà sicuramente Thibaut Courtois, reduce da una eccezionale stagione nelle file dell’Atletico Madrid: campionato vinto e finale di Champions League e di Coppa del Re disputate. Ed anche il secondo è una sicurezza visto che stiamo parlando di Simon Mignolet, numero uno del Liverpool.

    In difesa giocheranno con tutta probabilità  Daniel Van Buyten, difensore molto forte fisicamente e bravo nel gioco aereo. Vincent Kompany è reduce da una stagione da protagonista con la maglia del Manchester City avendo vinto la Premier League: è un difensore che possiede molta precisione nei tackle  e un buon anticipo sugli avversari. Thomas Vermaelen è un difensore mancino il quale può essere anche schierato come terzino sinistro o come centrocampista centrale; forte fisicamente,  è anche molto dotato tecnicamente, è rapido e veloce. Jan Vertonghen viene soprannominato Super jan dai tifosi del Tottenham per via della sua grande versatilità, in grado di farli ricoprire ancora ruoli a centrocampo.

    Anche il centrocampo è solido e carico di talento. La stella è sicuramente Eden Hazard: giocatore molto veloce e tecnico, salta facilmente l’uomo, ha un buon dribbling. Da tenere in considerazione i due talenti del Manchester United Marouane Fellaini e  Adnan Januzaj anche se la sragione del Manchester è stata una delle più negative degli ultimi anni. Axel Witsel è un giocatore dotato di ottima tecnica  e visione di gioco: il suo ruolo naturale è quello di centrocampista centrale ma, essendo molto duttile, è in grado di ricoprire anche il ruolo di mediano, esterno offensivo di fascia destra e di trequartista. Moussa Dembele, centrocampista del Tottenham, è un altro da osservare.

    In avanti Romelu Lukaku nonostante la sua stazza imponente è molto agile e veloce anche con la palla al piede: giocatore di assoluto valore. Dries Mertens è stata una delle belle sorprese del Napoli di Benitez.

    Ecco l’elenco dei convocati da parte del C.t. Marc Wilmots

    Portieri: Thibaut Courtois (Chelsea), Simon Mignolet (Liverpool), Koen Casteels (Hoffenheim), Silvio Proto (Anderlecht)
    Difensori: Toby Alderweireld (Atletico Madrid), Anthony Vanden Borre (Anderlecht), Laurent Ciman (Standard Liege), Jan Vertonghen (Tottenham), Vincent Kompany (Manchester City), Daniel Van Buyten (Bayern Munich), Thomas Vermaelen (Arsenal), Nicolas Lombaerts (Zenit)
    Centrocampisti: Axel Witsel (Zenit), Steven Defour (Porto) Marouane Fellaini  (Manchester United), Nacer Chadli (Tottenham), Moussa Dembele (Tottenham), Kevin De Bruyne (Wolfsburg), Adnan Januzaj (Manchester United), Eden Hazard (Chelsea)
    Attaccanti: Dries Mertens (Napoli), Kevin Mirallas (Everton), Romelu Lukaku (Chelsea), Divock Origi (Lille)

    RUSSIA

    La Russia partecipa al suo terzo Mondiale, in precedenza faceva parte dell’Unione Sovietica. Ha disputato la sua prima coppa del Mondo nel 1994 dove non è riuscita ad andare oltre il primo turno.  Stesso risultato anche nel 2002. Ha vinto il girone F europeo conquistando 22 punti e mettendosi alle spalle il Portogallo

    Fabio Capello,attuale C.t., cercherà di raggiungere i risultati che gli abitanti di Mosca e dintorni chiedono. Il tecnico di Pieris, dopo la disastrosa parentesi del Mondiale sudafricano, cerca il riscatto in terra verdeoro, anche per mettere a tacere le critiche che gli sono piovute addosso. Capello si affiderà a un a squadra composta da molti giovani che sarà supportata da qualche calciatore esperto.

    In porta ci sarà Igor Akinfeev. Oltre a lui Yury Lodygin e Sergei Ryzhikov. Dmitry Kombarov vanta una lunga esperienza nelle fila dello Spartak Mosca. Alexander Anyukov vanta una presenza decennale nelle fila della Nazionale. Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky: il primo è un giocatore chiave della Russia, moto roccioso, molto forte fisicamente; il secondo può giocare come difensore di fascia destra o di centrale.  La difesa è il vero punto debole della formazione di Capello, certamente l’anello debole.

    In mezzo al campo Denis Glushakovè un ragazzo giovane, interessante anche se arriva al Mondiale con poche presenze nelle fila dello Spartak Mosca. Roman Shirokov ultimamente viene impiegato come centrocampista anche se ha giocato buona parte della carriera da difensore.

    In avanti Alexander Kokorin è dotato di enorme tecnica. Alexander Kerzhakov, a lui tocca il gravoso compito di gonfiare la rete dei portieri avversari; è sicuramente il giocatore di maggiore spicco della Nazionale.

    Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Fabio Capello:

    Portieri: Igor Akinfeev (Cska Mosca), Yury Lodygin (Zenit San Pietroburgo), Sergei Ryzhikov (Rubin Kazan)

    Difensori: Alexander Anyukov (Zenit San Pietroburgo), Alexei Berezutsky, Vasily Berezutsky, Sergei Ignashevich, Georgy Shchennikov (Cska Mosca), Vladimir Granat, Alexei Kozlov (Dynamo Mosca), Andrei Yeshchenko (Anzhi Makhachkala),  Dmitry Kombarov (Spartak Mosca), Andrei Semenov (Terek Grozny)

    Centrocampisti: Igor Denisov, Yury Zhirkov (Dynamo Mosca), Alan Dzagoev (Cska Mosca), Yury Gazinsky, Roman Shirokov (Krasnodar), Denis Glushakov (Spartak Mosca), Pavel Mogilevets (Rubin Kazan), Viktor Faizulin, Oleg Shatov (Zenit San Pietroburgo)

    Attaccanti: Vladimir Bystrov (Anzhi Makhachkala), Alexander Kerzhakov (Zenit San Pietroburgo), Artem Dzyuba (Rostov), Alexei Ionov, Alexander Kokorin (Dynamo Mosca), Maxim Kanunnikov (Amkar Perm), Pavel Pogrebnyak (Reading), Alexander Samedov (Lokomotiv Mosca).

    COREA DEL SUD

    La Corea del Sud si è qualificata per la nona volta ai Mondiali di calcio, a cui partecipa ininterrottamente dal 1986. Il miglior risultato di sempre ottenuto è quello del 2002, quando arrivò al quarto posto. In molti ricorderanno che in quell’edizione furono proprio gli asiatici a eliminare l’Italia, agli ottavi di finale. A questo giro ha ottenuto la qualificazione abbastanza faticosamente, arrivando seconda dietro all’Iran nel proprio girone della confederazione asiatica e rischiando di perdere il posto fino all’ultima partita. Nell’ultima Coppa d’Asia, giocata nel 2011 e vinta dal Giappone, è arrivata terza battendo 3-2 proprio l’Uzbekistan.

    In panchina Hong Myung-Bo è una leggenda del calcio coreano. Da calciatore ha vestito per 136 volte la maglia della Nazionale ed una volta ritiratisi nel 2004, ha subito intrapreso la carriera da tecnico. Dal 2013 è Commissario Tecnico della Nazionale.

    In porta Jung Sungryong, oltre a lui Kim Seunggyu e Lee Bumyoung. In difesa Kim Changsoo, Kim Jinsoo, Hong Jeongho, Lee Yong compongono il pacchetto arretrato.

    A centrocampo Han Kookyoung, Lee Chungyong gioca nel campionato inglese: è un ala destra. nel 2011 subi un gravissimo infortunio: a luglio si fratturò la gamba in un contrasto e rimase fuori fino all’aprile successivo, Kim Bokyung e Son Heungmin il quale ha segnato il gol decisivo che ha permesso al Bayer Leverkusen di battere il Werder Brema e ottenere il quarto posto in classifica e cioè la qualificazione alla prossima Champions League. E’ lui il giocatore su cui conta di più il C.t.per questa edizione dei Mondiali.  Ki Sungyueng è un mediano del Sunderland; è agile, bravo a contrastare gli avversari e a fare pressing sul portatore di palla e possiede una discreta tecnica. Giocatore abbastanza versatile e agile.

    In avanti Park Chuyoung è l’unica punta di ruolo della Nazionale. Della sua convocazione si è discusso parecchio in quanto in questa stagione Park non ha mai giocato: alla fine il C.t. ha deciso di convocarlo perchè in quel ruolo non possiede alternative.

    Ecco la lista dei convocati del C.t. Hong Myung-Bo

    Portieri: Jung Sungryong (Suwon Bluewings), Kim Seunggyu (Ulsan Hyundai), Lee Bumyoung (Busan IPark)

    Difensori: Hong Jeongho (Augsburg/Germany), Hwang Seoho (Sanfrecce Hiroshima/Japan), Kim Changsoo (Kashiwa Reysol/Japan), Kim Jinsoo (Albirex Niigata/Japan), Kim Younggwon (Guangzhou Evergrande/China PR), Kwak Taehwi (Al Hilal/Saudi Arabia), Lee Yong (Ulsan Hyundai), Yun Sukyoung (Queens Park Rangers/England)

    Centrocampisti: Ha Daesung (Beijing Guoan/China PR), Han Kookyoung (Kashiwa Reysol/Japan), Ji Dongwon (Augsburg/Germany), Ki Sungyueng (Sunderland/England), Kim Bokyung (Cardiff City/England), Lee Chungyong (Bolton Wanderers/England), Park Jongwoo (Guangzhou R&F/China PR), Son Heungmin (Bayer Leverkusen/Germany)

    Attaccanti: Kim Shinwook (Ulsan Hyundai), Koo Jacheol (Mainz/Germany), Lee Keunho (Sangju Sangmu), Park Chuyoung (Watford/England).

    ALGERIA:

    L’Algeria partecipa per la seconda volta consecutiva ai Mondiali ed ancora una volta, in Brasile, sarà l’unica rappresentante dell’Africa Meridionale. Qualificazione ottenuta in extremis e non senza soffrire; dopo aver dominato il gruppo H con 15 punti contro Mali, Benin e Ruanda, le Volpi del deserto hanno ottenuto il pass soltanto nel match di ritorno dello spareggio contro il Burkina Faso. Solitamente schierata con il 4-2-3-1 l’Algeria può vantare diversi elementi di ottima qualità e prospettiva.

    Curriculum da giramondo per il C.t. bosniaco Vahid Hilihodzic che, dopo aver indossato le casacche di Nantes e Paris Saint Germain da calciatore, torna a Parigi da allenatore, dopo aver guidato anche Lilla e Rennes. Nel 2008 viene ingaggiato dalla Costa d’Avorio, ma viene esonerato due anni dopo la mancata vittoria della Coppa d’Africa del 2010.

    Il portiere sarà Mohamed Zemmamouche oltre a lui Cedric Si Mohamed e Rais Mbolhi. In difesa Essaid Belkalemè un centrale molto bravo nel gioco aereo ma lento, Madjid Bougherra vanta una partecipazione decennale in nazionale, Carl Medjan e Faouzi Ghoulam è sbarcato nel campionato italiano a fine gennaio: nasce come esterno alto, quindi abbassa il proprio raggio d’azione specializzandosi nel ruolo di terzino sinistro caratterizzando comunque una buona vena offensiva, gran corsa, resistenza e un ottimo piede mancino.

    A centrocampo Medhi Lacen, Mehdi Mostefa, Saphir Taider è reduce dalla cocente delusione della retrocessione con il suo club di appartenenza cioè il Bologna; jolly di centrocampo, è dotato di personalità e agonismo. Sofiane Feghouli nel 2011 ha avuto il via libera dalla Federazione Algerina ha annunciato che la Fifa ha ufficialmente accettato la richiesta del giocatore di passare sotto il controllo della Federazione algerina invece di quella francese: il calciatore fino al 2011 ha dato precedenza alla Francia.

    In attacco Hilal Soudani e Islam Sulimani non garantiscono una alta media realizzativa e non sono una coppia enormemente affiatata: l’attacco arriva al Mondiale con molti dubbi.

    Ecco l’elenco dei convocati del C.t. Vahid Hilihodzic:

    Portieri: Mohamed Zemmamouche (USM Alger), Rais Mbolhi (Cska Sofia), Cedric Si Mohamed (CS Constantine).

    Difensori: Carl Medjani (Valenciennes), Aissa Mandi (Reims), Madjid Bougherra (Lekhwiya), Faouzi Ghoulam (Napoli), Rafik Halliche (Academica Coimbra), Essaid Belkalem (Watford), Liassine Cadamuro (Maiorca), Djamel Mesbah (Livorno).

    Centrocampisti: Sofiane Feghouli (Valencia), Saphir Taider (Inter), Adlene Guedioura (Crystal Palace), Mehdi Mostefa (Ajaccio), Medhi Lacen (Getafe), Abdelmoumen Djabou (Club Africain), Foued Kadir (Rennes), Yacine Brahimi (Granada), Nabil Bentaleb (Tottenham).

    Attaccanti: Islam Sulimani (Sporting Lisbona), Hilal Soudani (Dinamo Zagabria), Rafik Djebbour (Nottingham Forest).

    Tutti i gironi di Brasile 2014:

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  • Brasile 2014: da Ospina a Reyes ecco chi può sorprendere

    Brasile 2014: da Ospina a Reyes ecco chi può sorprendere

    Mancano ormai poche ore all’inizio dei Mondiali di calcio 2014 che si disputerà in Brasile. Sarà una vetrina, un palcoscenico molto importante per tanti giovani atleti che non aspettano altro del fischio di inizio per potersi mettere in mostra, il loro nome è già sul taccuino di molti osservatori. Alcuni sono giovani, altri sono in età più avanzata , tutti hanno ottime basi di miglioramento. Ecco una carrellata di alcuni giocatori che potrebbero diventare probabili rivelazioni.

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    David Ospina: Colombia, 25 anni, da 6 anni al Nizza. E’ un portiere essenziale ed esperto nonostante la giovane età: titolare in nazionale da 5 anni; Poco spettacolare, è stato il portiere meno battuto di tutto il girone sudamericano.

    Diego Reyes: Messico, 21 anni, difensore centrale che è stato pagato 7 milioni di euro nel 2013 dal Porto. In nazionale è titolare fisso, con l’investitura del C.t. Herrera, che lo aveva lanciato all’America di Città del Messico. Medaglia d’oro a Londra 2012. Tecnico, può fare anche il centrocampista centrale all’occorrenza.

    Bruno Martins Indi. Olanda, 22 anni. Nato in Portogallo, mancino del Feyenoord in cui è cresciuto. Può giocare centrale o terzino sinistro; veloce, discreto crossatore, ha potenzialità notevoli, a patto di nantenere la concentrazione con più continuità.

    Atsuto Uchida, Giappone, 26 anni. Terzino destro dello Schalke 04, tecnico, abile nei cross, buoni tempi di inserimento, attento in fase difensiva: il Mondiale può aprirgli le porte di un grande club.

    Ricardo Rodriguez, Svizzera, 21 anni. Esterno di sinistro e di difesa di centrocampo del Wolfsbur. Origini latine, padre spagnolo e madre cilena. Con 5 gol e 9 assist è stato uno dei protagonisti della passata Bundesliga.

    Shinji Okazaki, Giappone, 28 anni. Arriva dalla miglior stagione in carriera: ha realizzato 15 gol nel Mainz. In 3 campionati con lo Stoccarda, dove giocava più arretrato e defilato, ne aveva segnati 10. Centravanti o esterno destro.

    Charles Aranguiz, Cile, 25 anni. Centrocampista centrale di grande energia e movimento, on buone capacità di smarcamento e un bel passo. Con l’Universidad de Chile e l’attuale C.t. Sampaoli ha vinto da protagonista la Copa Sudamericana 2011.

    Jordy Clasie, Olanda, 22 anni. Centrocampista, prodotto della scuola Feyenoord; mediano incontrista, dotato di buona tecnica. Le sue qualità sono il passaggio filtrante, il cross e i tackle in scivolata.

    Jefferson Montero, Ecuador, 24 anni. Ala sinistra, molto abile nei movimenti, nei dribiling, è molto veloce. Non è sempre lucido in fase difensiva ma è un ottimo contropiedista.

    Vincent Aboubakar, Camerun, 22 anni. Quest’anno ha realizzato 16 gol con la maglia del Lorient. Potentissimo, buona difesa della palla, accellerazione e tiro.

    Aleksandr Kokorin, Russia, 23 anni. E’ un attaccante che può fare, indistintamente, la prima e la seconda punta. Dotato di molta tecnica, elegante, notevole progressione negli spazi.