Autore: pbaratto

  • Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Brasile 2014: Thiago Silva-David Luiz, Brasile avanti

    Nel quarto di finale dei Mondiali 2014 sono i difensori centrali del Brasile Thiago Silva e David Luiz a regalare la semifinale al Brasile di Luis Felipe Scolari con un gol per tempo. Inutile il rigore di James Rodriguez nel finale, la Colombia viene sconfitta per 2-1. Thiago Silva ammonito, salterà la semifinale contro la Germania.

    Questo è, senza ombra di dubbio, il Brasile dei difensori. Nel momento storico più povero, forse, di sempre per la nazione che fu dei grandi numeri 10; i simboli della squadra di Scolari sono stati fino a questo punto il portiere e i due difensori centrali: si è perchè grazie a loro che il Brasile vola in semifinale. La selecao si conferma infatti una squadra il cui destino dipende da due fattori: le giocate di Neymar e la durata dei folli ritmi che riesce a imporre. Quando i numeri del giocatore del Barcellona vengono a mancare e, allo stesso tempo, cala l’intensità della manovra tutti i limiti del Brasile vengono a galla., trasformando la squadra brasiliana in una squadra vulnerabile. La superiorità nell’ultima parte di gara non è però bastata alla Colombia di Pekerman per trascinare la partita ai supplementari.

    Ad andare ancora avanti è il Brasile dell’intensità, del gioco poco brillante e della sofferenza. Ora, però, troverà l’ostacolo chiamato Germania, un ostacolo molto grande.

    Al 7′ vantaggio del Brasile: calcio d’angolo che taglia tutta l’area e arriva sul secondo palo, Thiago Silva di ginocchio  realizza la rete del vantaggio. Al 11′ palla gol per la Colombia: sinistro molto bello di Cuadrado ma il pallone lambisce il palo. Al 20′ occasione Brasile: Hulk conclude con un sinistro potente ma centrale, attento Ospina. Al 22′ Cuadrado spreca un contropiede di James Rodriguez, il centrocampista della Fiorentina però sbaglia il passaggio e Silva salva la difesa. Al 28′ ancora Hulk: bravo Ospina con la mano in allungo.

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    Al 68′ raddoppio del Brasile: spettacolare punizione di David Luiz che la mette nel sette: è 2-0. Al 77′ calcio di rigore per la Colombia: Bacca anticipa l’uscita di Julio Cesar. Realizzazione dagli undici metri per James Rodriguez.

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Maicon, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho, Paulinho (86′ Hernanes); Hulk (83′ Ramires), Oscar, Neymar ( 88′ Henurique); Fred.

    COLOMBIA (4-2-3-1): Ospina; Zuniga, Zapata, Yepes, Armero; Guarin, Sanchez; Cuadrado (81′ Quintero), James Rodriguez, Ibarbo (46′ Ramos); Gutierrez (70′ Bocca).

    AMMONITI: 65′ Thiago Silva; Julio Cesar; 68′ James Rodriguez

  • Lega Pro, ecco le date della nuova stagione

    Lega Pro, ecco le date della nuova stagione

    In attesa di definire quali e come saranno effettuati i tre gironi della Lega Pro Unica stagione 2014/2015 sono state formalizzate le date della nuova stagione agonistica.

    La prima giornata di campionato sarà disputata il 31 agosto, l’ultima giornata di campionato domenica 10 maggio 2015. Saranno soltanto tre le soste in programma: 28 dicembre 2014, 4 gennaio 2015 (queste due date in concomitanze con le vacanze natalizie) e il 5 aprile 2015, giorno in cui si festeggierà  la Pasqua di risurrezione.  Saranno quattro i turni infrasettimanali stabiliti dal Consiglio di Lega ma soltanto due di questi saranno comuni per i tre gironi: si giocherà martedi 6 gennaio, giorno dell’Epifania e giovedi 2 aprile. Il raggruppamento A giocherà anche mercoledi 10 settembre e mercoledi 25 marzo 2015; il raggruppamento B giocherà anche mercoledi 17 settembre e mercoledi 18 marzo 2015; il raggruppamento C giocherà anche mercoledi 24 settembre e mercoledi 11 marzo 2015.

    download (9)I play off cominceranno, per tutti e tre i gironi, domenica 17 maggio 2015 con un match in partita unica. Le semifinali si disputeranno il 24 e il 31 di maggio 2015 con match di andata e ritorno. Le finali si disputeranno il 7 e il 14 giugno 2015 con match di andata e ritorno. I play out si svolgeranno con l’andata il 24 maggio 2015 e il ritorno il 31 maggio 2015.

    La fase eliminatoria della Coppa Italia di Lega Pro inizierà, con gironi da quattro squadre, sabato 9 agosto, giornata in cui si disputerà la prima giornata; domenica 17 agosto si disputerà la seconda giornata e domenica 24 agosto si disputerà la terza giornata.

    Le date ci sono, sono state stabilite, non resta che aspettare il Consiglio Federale del 18 luglio che dovrebbe, in linea generale, delineare quali e, soprattutto, come saranno stabiliti i tre gironi. Regna, ad oggi, grande confusione e grandi dubbi, grandi interrogativi, su come saranno divisi questi tre gironi. Il presidente Mario Macalli ha lasciato trapelare che nulla è deciso, di scontato non vi è niente; molti spingono per la divisione orizzontale che darebbe alle società la possibilità di non effettuare trasferte eccessivamente lunghe, con costi che sarebbero sicuramente ammortizzati. C’è invece chi spinge, essendo un campionato nazionale e non regionale, per cercare nuove soluzioni, nuove idee, nuove partite per cercare di riportare maggiormente la gente allo stadio.
    Una di queste due fazioni avrà la meglio nel Consiglio di Lega Pro. Ancora meno di un mese per sapere, definitivamente, come saranno i gironi.

  • Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Brasile 2014: Argentina a fatica ai quarti, ci pensa Di Maria

    Nel penultimo ottavo di finale di Brasile 2014, con un gol di Di Maria a due minuti dalla fine del secondo tempo supplementare, l’Argentina sconfigge 1-0 la Svizzera e approda ai quarti di finale dove affronterà il Belgio. La squadra di Hitzfeld tiene botta all’Argentina, ma un sontuoso Messi semina il panico nella difesa avversaria e serve l’assist per il gol del centrocampista del Real Madrid.

    E’ il momento dei giocatori importanti, decisivi, è il momento di quelli che da soli vincono le partite. La Svizzera tiene botta fino all’ultimo ma alla fine a passare è l’Argentina. Grazie a due grandi giocatori: il primo è Angel Di Maria, che trova al 118′ la rete decisiva, ma soprattutto grazie a Lionel Messi. La selecion però si dimostra solo e soltanto Messi dipendente; il resto sembrano comparse. Higuain non si vede per tutto il match, Di Maria va a sprazzi,Lavezzi quasi. La Svizzera fa il suo: Drmic si mangia l’impensabile ad inizio gara, Shaqiri da solo tiene a galla tutto il fronte offensivo, dietro si copre in maniera  ordinata. Solo una giocata di un grande campione poteva spostare l’equilibrio del match

    Argentina - Brasile 2014Al 12′ é Angel Di Maria a provare la sventagliata per Higuain che però manca l’appuntamento con il pallone. Al 22′ bello spunto di Leo Messi che supera due avversari, serve sulla corsa Gonzalo Higuain ma il passaggio non va a buon fine. Al 24′ sul pallone va Messi che mette in mezzo la palla, colpo di testa di Higuain ma la palla va alta. Al 27′ grande parata di Romero: tiro a botta sicura dall’area di rigore, ma il portiere ci mette il piedone e para. Al 28′ conclusione di Lichsteiner da fuori ma Romero para in due tempi. Al 29′ dal corner va di testa Garay ma non arriva in tempo all’appuntamento sulla sfera sull’uscita a vuoto di Benaglio. Al 34′ Mehmedi mette in mezzo su punizione ma Romero sventa con i pugni. Al 37′ occasione Svizzera: Shaqiri lo serve solo davanti al portiere, ma l’attaccante prova un tocco sotto che però diventa un passaggio per il portiere: clamoroso errore di Drmic. Al 39′ ennesima percussione centrale di Messi, nessuno lo ferma, palla a Di Maria che passa la sfera a Benaglio: tiro centrale e bloccato dal portiere.

    Al 50′ Romero la sta per combinare grossa: dalla punizione, palla passata a Romero che in 4 tempi para. Al 55′ bel cross di Rojo su cui Benaglio è bravo ad uscire con i pugni: sul rimpallo va Di Maria ma Rodriguez lo mura. Al 58′ diagonale di Rojo, Benaglio respinge la sfera. Al 62′ dalla fascia sinistra cross e Higuain di testa colpisce ma Benaglio mette in corner. Al 67′ controllo e sinistro di Messi, di un soffio alta sopra la traversa. Al 77′ tiro di sinistro di Messi e Benaglio blocca la palla sulla linea. Al 91′ punizione di Inler e Schar di testa la mette alta. Al 92′ bravissimo Benaglio in uscita su corner a togliere la palla dalla testa di Garay. Al 94′ Palacio di testa ma bravo Benaglio a bloccare la sfera. Al 108′ botta di Di Maria ma Benaglio respinge.Al 117′ Messi si fa metà campo da solo, serve sulla destra Di Maria che di sinistro fa gol: 1-0 Argentina. Al 120′ l’occasione capita a Dzemaili che di testa da un metro dalla porta la mette sul paolo e poi nel rimpallo la mette fuori.

    ARGENTINA-SVIZZERA: (0-0) 1-0

    Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Fernández, Garay, Rojo (105′ Basanta); Gago (106′ Biglia), Mascherano, Di María; Messi (c), Higuaín, Lavezzi (74′ Palacio).

    Svizzera (4-2-3-1): Benaglio; Lichtsteiner, Schär, Djourou, Rodríguez; Inler (c), Behrami; Shaqiri, Xhaka (65′ Fernandes), Mehmedi (114′ Dzemaili); Drmić (81′ Seferovic)

    AMMONITI: 35′ Xhaka; 73′ Fernandes; 89′ Rojo; 119′ Di Maria; 123′ Garay

  • Brasile2014: Pogba porta la Francia ai quarti

    Brasile2014: Pogba porta la Francia ai quarti

    Negli ottavi di finale di Brasile 2014 la Francia sconfigge la Nigeria per 2-0 e approda ai quarti di finale.  Allo stadio “Estadio Nacional de Brasilia”, niente da fare per la Nigeria che nonostante un primo tempo super non riesce ad agguantare una qualificazione che sarebbe stata storica per la nazionale africana.

    FranciaNei primi 45′ minuti la squadra di Stephen Keshi, la Nigeria, ha dominato in mezzo al campo, con un gol annullato per fuorigioco e un rigore non visto dopo l’intervento di Evra ai danni di Odemwinge. Nella ripresa però la Francia ingrana la marcia giusta e il cambio tattico permette di avere maggiori spazi nella metà campo avversaria.  Alla fine non bastano le parate di Enyeama e la traversa colpita da Cabaye perchè Didier Deschamps e soci vengono salvati da Paul Pogba che realizza la rete decisiva per la qualificazione ai quarti di finale. Per la Francia adesso arriva il bello del Mondiale, non si scherza più e le prossime avversarie potrebbero essere, anche se non è certo, la Germania prima e, sempre in teoria in attesa del responso del campo, il Brasile. La strada per la finale è tutta in salita. La prima africana impegnata negli ottavi di finale viene sconfitta; ora tocca all’Algeria cercare di tenere alto l’onore del Continente Africano anche se il compito è molto, molto difficile.

    Al 28′ destro dalla distanza di Pogba deviato, la palla è tra i piedi di Benzema ma Yobo riesce a spazzare l’area di rigore. Al 32′ Benzema serve Matuidi in area di rigore, inserimento del giocatore del Psg che viene chiuso in angolo da Yobo. Al 34′ Omeruo su lascia scappare Debuchy in area, il destro del giocatore del Newcastle finisce alto. Al 40′ destro di Debuchy che viene servito da Valbuena, palla di pochissimo alto.

    Al 60′ conclusione di Emenike da fuori area, palla di pochissimo alta. Al 64′ sinistro di Odemwingie ma arriva la grande risposta di Lloris. Al 68′ Musa serve in area Emenike, Koscielny con la gamba riesce a deviare in angolo. Al 70′ sinistro di Benzema ma la difesa nigeriana salva sulla linea. Al 73′ Benzema riceve palla, si accentra e tira, la sua conclusione finisce però a lato. Al 76′ Koscielny si sgancia bene sugli sviluppi di un angolo ma Omeruo riesce a deviare. Al 77 ‘è Benzema con il destro ad avere una grande occasione: il suo tiro, deviato sulla linea, c’è la ribattuta di Cabaye e la palla centra la traversa. Al 78’ super intervento di Enyeama che respinge in corner il colpo di testa ravvicinato di Benzema. Al 79′ vantaggio della Francia: colpo di testa sul secondo palo di Pogba. All’84 ancora Francia: Griezmann in posizione regolare prova ad accentrarsi per realizzare il raddoppio ma Enyeama la manda in angolo.  Al 91′ arriva il raddoppio della Francia: autorete di Yobo che mette fine al sogno nigeriano.

    FRANCIA-NIGERIA (0-0) 2-0

    FRANCIA (4-3-3): Lloris, Debuchy, Varane, Koscielny, Evra, Cabaye, Matuidi, Pogba, Valbuena (93′ Sissoko), Benzema, Giroud (62′ Griezmann)

    NIGERIA (4-3-3): Enyeama, Yobo, Ambrose, Omeruo, Oshaniwa, Obi Mikel, Moses (89′ Nwofor), Onazi (59′ Gabriel), Odemwingie, Emenike, Musa

    AMMONITI: 54′ Matuidi;

  • Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Mondiali 2014: Brasile avanti con fatica

    Nel primo ottavo di finale dei Mondiali 2014  il Brasile sconfigge ai rigori 4-3 il Cile dopo che il match alla fine dei tempi supplementari si era concluso sull‘1-1. Il Cile esce a testa altissima e piange per una traversa di Pinilla a 1 minuto dalla fine, verdeoro ai quarti di finale.

    Il Cile gioca una grande gara, ma sbatte sui legni: prima una traversa di Pinilla che a 60 secondi dai rigori fa prendere un infarto a mezza nazione, poi il palo interno dell’ultimo rigore di Jara che  regala al Brasile i quarti di finale. Il Brasile avanza cosi alla partita successiva e lo fa al termine di un match molto tirato. Gli uomini di Louis Felipe Scolari giocano a sprazzi di difficile comprensione: a tratti spinti dalla velocità di un Neymar devastante, a tratti lenti, prevedibili e senza un piano tattico ben definito. Ma essere convincenti nel calcio non è tutto. A volte può bastare un grande portiere, una buona solidità generale, un fuoriclasse e una discreta dose di fortuna, O, se preferite, una benedizione dall’alto.

    Al 7′ occasione per Marcelo che con il sinistro conclude dal limite dell’area. Al 18′ vantaggio del Brasile: corner, spizzicata sul primo palo e David Luiz sul secondo palo la mette in rete. Partita molto fisica con tantissimi contrasti, nessuna delle due squadre si risparmia. Al 32′ pareggio del Cile, errore di Hulk. Da una rimessa laterale il Brasile si addormenta sbagliando l’appoggio; il Cile ne approfitta e sorprende una difesa che fin a quel momento era stata perfetta, diagonale di Sanchez e 1-1. Al 34′ palla gol per Neymar con stacco perfetto di testa, palla a lato di poco. Al 39′ Neymar salta ancora Silva, Medel si supera in chiusura e sul rimpallo Fred va vicino al gol. Al 42′ Dani Alves conclude da fuori area ma Bravo devia in angolo. Al 46′ palla gol per il Cile: Aranguiz si trova solo davanti a Julio Cesar ma in chiusura David  Luiz chiude con un intervento disperato.

    Al 49′ conclusione al limite di Fernandihno pallone non molto lontano dalla porta. Al 55′ annullata la rete a Hulk. Webb vede un fallo di mano non facile.  Al 64′ straordinario Julio Cesar il quale si supera e devia in corner un colpo sicuro di Aranguiz. Al 81′ Neymar colpisce di testa ma Bravo blocca in due tempi. Al 84′ grande occasione Brasile: ottima azione personale di Hulk, bordata di destro, Bravo respinge.

    Non succede un granchè in questo primo tempo supplementare.

    Cile sta cercando i rigori, Brasile non riesce a sfondare. Al 120′ traversa di Pinilla.

    Rigori Brasile: David Luis gol; Willian fuori; Marcelo gol; Hulk parato; Neymar gol

    Rigori Cile: Pinilla parato; Sanchez parato; Aranguiz gol; Diaz gol; Jara palo

    Julio Cesar

    BRASILE-CILE 4-3 d.c.r. (1-1) (18° David Luiz (B), 32° Sanchez (C))

    BRASILE (4-2-3-1): Julio Cesar; Dani Alves, Thiago Silva, David Luiz, Marcelo; Fernandinho (72′ Ramires), Luiz Gustavo; Oscar (106′ Willian), Neymar, Hulk; Fred (64′ Jo)

    CILE (5-3-2): Bravo; Isla, Medel, Jara, Silva, Mena; Diaz, Vidal (87′ Pinilla), Aranguiz; Sanchez, Vargas (57′ Gutierrez).

    AMMONITI: 17′ Mena; 40′ SIlva; Pinilla; 58′ Luis Gustavo; Hulk; Dani Alves

  • Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Brasile 2014: agli ottavi passano Belgio e Algeria

    Nella terza giornata del gruppo H di Brasile 2014 si qualificano agli ottavi di finale Belgio e Algeria. A Curitiba l’Algeria mette a segno un’impresa storica conquistando la qualificazione agli ottavi di finale di un Mondiale di calcio. La squadra africana troverà la Germania nella rivincita del Mondiale 1982. A condannare la squadra di Fabio Capello è stata una incredibile papera di Igor Akinfeev. Kokorin illude la Russia ma Islam Slimani nel secondo tempo centra il pareggio.

    Al 6′ è la Russia a passare in vantaggio con il gol di Kokorin il quale stacca di testa su cross di Kombarov. Al 14′ Akinfeev anticipa Slimani in area piccola, ma che rischio per la Russia sull’incursione dalla destra di Brahimi. Al 27′ destro di Shatov a un soffio dall’incrocio, dalla lunga distanza e in corsa. Al 29′ pericolosa l’Algeria: Akinfeev vola sul colpo di testa di Slimani togliendo la palla dall’incrocio.

    Gol AlgeriaAl 47′ M’Bohli: intervento provvidenziale sulla conclusione da due passi di Samedov. Al 59′ arriva il pari dell’Algeria: gol di Slimani: Akinfeev esce a vuoto e Slimani lo punisce con il colpo di testa preciso. Al 61′ rasioata di Denisov ma blocca in due tempi M’Bohli. Al 69′ M’bohli blocca il diagonale secco di Kerzhakov. Al 73′ parata di Akinfeev che blocca con affanno il destro di Feghouli.

    Algeria (4-3-3): Mbolhi, Belkalem, Halliche, Mesbah, Feghouli, Brahimi (70′ Yebda), Medjani, Slimani (90′ Soudani), Bentaleb, Djabou, Mandi. All.: Vahid Halilhodžić.

    Russia (4-2-3-1): Akinfeev, Kozlov, Ignashevich, Glushakov ( 46′ Denisov), Kokorin, Kerzhakov (80′ Kanunnikov), Berezutskiy, Shatov (68′ Dzagoev), Samedov, Fayzulin, Kombarov. All.: Fabio Capello.

    Arbitro: Cuneyt Cakir (Turchia).

    Ammoniti: 39′ Mesbah; 54′ Kombarov; 55′ Kozlov; 86′ Ghilas;

    All’Arena Corinthias di San Paolo il Belgio sconfigge per 1-0 la Corea del sud conquistando la qualificazione agli ottavi di finale da prima del girone H. Pur in 10 uomini per 45 minuti la squadra di Wilmots piega anche gli asiatici grazie alla rete del difensore Vertonghen nella ripresa. Ora agli ottavi di finale, ad attendere il Belgio ci saranno gli Stati Uniti. Buono l’ingresso del talentuoso Origi, ottima prova del portiere Courtois.

    download (3)Al 10′ prova Kim, difensore centrale, con il sinistro da fuori ma la palla va alta. Al 18′ prova Vertonghen con una punizione velenosa ma la palla è alta.  Al 25′ errore di Mertens: rimpallo in area e lui, a due metri, dalla porta spara altissimo. Al 30′ grande parata di Courtous sul tiro di Ki. Al 31′ Defour salva sulla linea dopo una mischia: altra occasione della Corea.

    Al 51′ conclusione di Ki ma la palla è alta. Al 59′ prova con il destro da fuori Mertens, para S G Kim. Al 60′ Son colpisce la traversa. Al 70′ colpo di testa di Origi ma la palla è alta. Al 78′ vantaggio del Belgio con Vertonghen: tiro di Origi, respinge il portiere coreano e Vertonghen arriva perfetto sul tap-in. Al 92′ due grandi parate di Courtois.

    Corea del Sud (4-2-3-1): Kim Seung-gyu; Lee Yong, Yun Suk-young, Hong Jeong-ho, Kim Young-gwon; Ki Sung-yueng, Han Kook-young ( 46′ K H Lee); Lee Chung-yong, Koo Ja-cheol, Son Heung-min (73′ D W Ji); Kim Shin-wook (66′ B K Kim)

    Belgio (4-3-2-1): Courtois; Vanden Borre, van Buyten, Lombaerts, Vertonghen; Defour, Fellaini, Dembélé; Mertens (60′ Chadli), Januzaj (60′ Origi); Mirallas (88′ Hazard)

    Arbitro: Benjamin Williams (Australia).

    Ammoniti: 35′ Hong; 49′ Dembele

    Espulsi: 44′ Defour

  • Nell’intervallo di Italia-Uruguay lite tra Bonucci e Balotelli

    Nell’intervallo di Italia-Uruguay lite tra Bonucci e Balotelli

    Il caos scaturito nell’ambiente azzurro all’indomani della pessima figuraccia rimediata ai Mondiali, fa emergere situazioni che ci aiutano a capire il malumore dei “senatori” azzurri della spedizione in Brasile.  Ciò che è emerso oggi è quanto è avvenuto nell’intervallo di Italia-Uruguay e che avrebbe portato ad una lite tra Leonardo Bonucci e Daniele De Rossi uniti contro Mario Balotelli, sempre più isolato nel gruppo azzurro. Anche Cassano avrebbe litigato con Gianluigi Buffon: anche per questo Cesare Prandelli ha deciso di dimettersi.

    Già nel dopo partita si erano manifestati i primi indizi del malumore con le roventi dichiarazioni di Buffon e De Rossi: i due campioni del mondo pur non facendo nessun nome avevano chiaramente fatto intuire che il riferimento fosse a Balotelli.

    bonucci e balotelliLo stesso Prandelli, temendo che il comportamento in campo del suo ex, ormai, pupillo rischiava di danneggiare le sorti dell’intera squadra, aveva esortato l’attaccante a cambiare atteggiamento pena la sostituzione. Sostituzione puntualmente avvenuta a fine tempo e qui si inserisce la reazione di Bonucci.

    Secondo il giornalista Giampiero Timossi del Secolo XIX, infatti  Balotelli sarebbe stato “aggredito” da Bonucci mentre ancora protestava per la sostituzione. “Imbecille, esci da qua e stai zitto“, le presunte parole del difensore juventino appoggiato da De Rossi.

    Un altro atteggiamento che non è piaciuto ai senatori è stato proprio quello di prima donna di Balotelli. Vip, isolato insieme a Fanny e ai suoi amici durante tutto il ritiro, e poi quell’album dei Mondiali alla pagina Italia con 23 Balotelli pubblicato su Istangram. Il gruppo, insomma, non l’avrebbe presa bene.

    Passiamo ad analizzare il caso Cassano. L’attaccante barese, pare essersi lamentato nei giorni scorsi per il poco spazio avuto fino alla sfida con l’Uruguay, lamenti che a Buffon non erano andati molto a genio. Sempre secondo il giornalista del Secolo XIX, il capitano della Nazionale  avrebbe avuto un secondo litigio con Cassano, colpevole di aver sbuffato durante il discorso di Pirlo: “Non volevo chiudere cosi, è colpa di tutti, certo,  ma ai giovani dico che serve più amore per questa maglia e meno protagonismo”. Non pensate che questa maglia sia solo due eliminazione”. Buffon si è scagliato contro l’attaccante, ma è stato fermato all’ultimo.

    Nel frattempo Balotelli era salito sul pullman ignorando Pirlo e il suo saluto. To nel resort, solo, si è sfogato con l’ormai celebre messaggio su Twitter, e anche al suo ritorno in Italia è schizzato via da Malpensa sempre e solo accompagnato da Fanny.

     

  • Brasile 2014: super Messi porta avanti l’Argentina, passa anche la Nigeria

    Brasile 2014: super Messi porta avanti l’Argentina, passa anche la Nigeria

    Nella terza giornata del gruppo F di Brasile 2014 si qualificano agli ottavi di finale Argentina e Nigeria; eliminate Iran e  Bosnia.

    Finisce 3-2 l’incontro tra Argentina e Nigeria a Porto Alegre. Una bellissima partita con due grandi protagonisti: Messi da una parte e Musa dall’altra, autori di una doppietta. Gol della vittoria di Rojo, che da all’Argentina il primato del girone a punteggio pieno. La Nigeria passa comunque agli ottavi con quattro punti.

    L’Argentina cince, chiude da prima il girone F ma non convince in toto. La seleccion si dimostra sempre più dipendente dai gol di Lionel Messi, anche oggi autore di una fantastica doppietta, ma denota diversi problemi in difesa. Gli ottimi Emenike e Musa, quest ultimo a segno con due gol, passano tranquillamente tra Garay e Fernandez, e solo la rete nella ripresa di Rojo regala la vittoria alla banda di Sabella.

    La partita è ottima e vibrante con ottimi colpi da ambe le parti. L’Argentina nonostante la qualificazione già in tasca, scende in campo con i titolari, ma gli africani rispondono a tutti gli attacchi degli avversari. Quando la qualificazione è diventata certezza, l’incontro si conclude molto prima del 90′.

    MessiAl 3′ l’Argentina sblocca subito la partita: accellerazione di Di Maria che trova una voragine sulla sinistra, prova il diagonale ma Eneyama di fortuna respinge. Palla vagante e Messi di sinistro batte il portiere nigeriano. al 4′ il pareggio della Nigeria: Musa avanza sulla sinistra, rientra sul destro e la mette dentro a giro: 1-1. Al 8′ occasione Higuain: Messi serve la punta perfettamente ma il giocatore del Napoli la mette sull’esterno della rete. al 26′ botta da fuori area di Odemwingie palla alta. Al 28′ botta di Di Maria, Eneyama fa il miracolo in tuffo e la mette in corner. Al 42′ punizione di Messi, grandissimo Eneyama a respingere la palla all’incrocio dei pali. Al 46′ vantaggio Argentina con una grandissima punizione di Messi.

    Al 48′ arriva il 2-2 Nigeria: grandissimo gol di Musa, sponda di Emenike per l’inserimento di Musa che davanti a Romero segna. Al 50′ tiro di Di Maria dal limite, esterno ma il portiere nigeriano la mette in corner. Al 51′ gol dell’Argentina con Rojo: dal corner sfiora Garay  e la sfera va sul ginocchio di Rojo che la mette dentro. Al 52′ Eneyama salva ancora tutto in uscita su Higuain. Al 58′ Messi va vicino alla tripletta: cross basso sulla fascia sinistra, Messi appoggia verso la porta ma non trova lo specchio. Al 72′ botta di Musa dal limite dell’area al volo, non esce di molto la sfera. Al 76′ occasione per Lavezzi su bell’assist di Di Maria che illumina per la punta del PSG che va al volo, ma ancora Enyeama salva tutto in corner. Al 77′ salvataggio di Zabaleta: ancora un grande Musa rientra e va di destro, stavolta il terzino lo mura perfettamente. All 79′ è Garay a sfiorare la rete con un gran colpo di testa del difensore che sfiora il palo. All 84′ botta di Emenike da fermo: palla non lontano dal palo. All’87’ Ambrose sull’esterno, bel diagonale, che trova una deviazione che la mette sull’esterno della rete.

    NIGERIA-ARGENTINA (1-2) 2-3

    Nigeria (4-2-3-1): Enyeama; Ambrose, Omeruo, Yobo, Oshaniwa; Onazi, Obi-Mikel; Musa, Babatunude (64′ Uchebo), Odemwingie (80′ Nwofor); Emenike

    Argentina (4-3-3): Romero; Zabaleta, Garay, Fernandez, Rojo; Gago, Mascherano, Di Maria; Messi (62′ Alvarez), Higuain (90′ Biglia), Aguero (38′ Lavezzi)

    AMMONITI: 49′ Omeruo, 51′ Oshaniwa

    Per la Bosnia arriva il primo successo Mondiale. Iran battuto 3-1  e cosi privato del sogno ottavi di finale.

    Il Mondiale può essere anche l’atmosfera del fischio finale tra Bosnia e Iran: nessuna gioia  e tutti ognuno a modo proprio, sconfitti. Da una parte ci sono quelli veri, ovvero gli iraniani, che con le reti di Dzeko, Pjanic, e Versajevic sprecano la chance di centrare uno storico ottavo di finale, subendo una sconfitta quando 3 punti avrebbero potuto coronare un sogno grazie al contemporaneo successo dell’Argentina sulla Nigeria; e dall’altro invece c’è la Bosnia, che nonostante centri il primo successo storico in un Mondiale, torna a casa con il rammarico che, con qualcosa in più proprio contro la Nigeria si sarebbe potuti restare in Brasile ancora un po’. A Salvador non esulta nessuno.

    Al 4′ occasione di Edin Dzeko,  splendida girata del bosniaco ma grandissima parata di Haghighi che devia cosi in corner. Al 23′ vantaggio Bosnia grazie a Dzeko che con un gran sinistro rasoterra dalla distanza buca Haghighi. Al 25′ traversa di Shojaei, reazione immediata dell’Iran, che occasione per l’Iran che con il destro dal limite coglie il legno superiore  dopo la conclusione di Shojaei. Al 42′ grande palla filtrante di Dzeko che mette in porta il terzino bosniaco: palla calciata malissimo da Vrsajevic e chance che sfuma.

    Al 59′ arriva il raddoppio di Pjanic: palla suicida persa da Sadeqi, bella palla di Ibisevic in profondità, tocco fantastico di Pjanic per il controllo e destro perfetto sul secondo palo. Al 82′ accorcia le distanze l’Iran con Ghoochannejad. Al 83′ la Bosnia si porta sul 3-1: primo gol in nazionale per Vrsajevic che in contropiede  con uno splendido diagonale incrociato chiude i discorsi.

    BOSNIA-IRAN 

    BOSNIA (4-4-2): Begovic; Vrsajevic, Spahic, Kolasinac, Sunjic (78′ Salihovic); Besic, Susic Hadzic (61′ Vranjes), Pjanic; Ibisevic Dzeko (85′ Visca)

    IRAN (4-5-1): Haghighi; Montarezi, Hosseini, Sadeghi, Pooladi, Nekounam, Timotian, Shojaei (46′ Heydari), Haji Safi (62′ Alireza), Dejagah (67′ Karim); Ghoochannejad

    AMMONITI: Besic, Karim

  • Tutti contro Mario Balotelli e lui replica su Twitter

    Tutti contro Mario Balotelli e lui replica su Twitter

    Mario Balotelli e’ sempre stato osannato, fin troppo coccolato e messo al centro del progetto azzurro. Doveva rappresentare il futuro del calcio italiano, la stella, parole sue, a livello dei fenomenali Messi e Ronaldo. Crescerà, maturerà, prima o poi farà quel salto di qualità tanto sperato. E invece quel poi sta diventando pian piano un mai.

    Ha ancora una volta deluso tutti. Poteva essere il suo Mondiale: non lo è stato. Anzi, ne esce ridimensionato, isolato, ferito, anche dalle frecciate dei veterani Gianluigi Buffon e Daniele  De Rossi.

    Prandelli chiama alla calma Balotelli
    Prandelli chiama alla calma Balotelli

    A 24 anni c’è l’obbligo di tirare un bilancio. E l’analisi, chiara e lucida, ci dice che Balotelli non è un campione. Vero, sono stati soprattutto i media che lo hanno elevato a simbolo di ridimensionamento del calcio italiano. Ma lui ci ha giocato e grazie alla visibilità che i mezzi di comunicazione gli hanno fornito, si è arricchito ed è diventato un personaggio di fama mondiale. E quindi ora è giusto che si prenda le sue responsabilità e capisca che gli anni buttati cominciano a essere troppi. E che chi ha provato con pazienza ad aspettarlo, ora si è veramente stancato.

    La fotografia che racconta il Mondiale di Mario Balotelli è impietosa: lui solo, seduto in panchina con lo sguardo perso. Ha finito abbandonato da tutti, dal C.t. che lo ha sostituito evitandogli l’espulsione; dai veterani De Rossi e Buffon che, nel post, lo hanno, nemmeno troppo velatamente, massacrato. Abbandonato anche dal suo presunto talento.

    I tifosi, tanti, che hanno sostenuto la Nazionale in queste tre partite hanno individuato due capi espiatori: Cesare Prandelli e Mario Balotelli. A 24 anni doveva essere l’età giusta per spaccare il mondo; e invece il mondo ha spaccato Mario e, con lui, anche l’ormai ex C.t.

    L’etichetta di sbruffone sopravvalutato dovrà levarsela sul campo perchè ora, nessuno lo potrà più difendere. Nemmeno quel C.t. che ci aveva sempre provato.

    Dal suo lato, Supermario, non ha accettato le critiche mosse dai suoi compagni e dai sui canali social scrive:

    Sono Mario Balotelli ho 23 anni e non ho scelto di essere italiano . L ho voluto fortemente perché sono nato in ITALIA e ho sempre vissuto in ITALIA. Ci tenevo fortemente a questo mondiale e sono triste arrabbiato deluso con me stesso . Si magari potevo fare gol con la costa rica avete ragione ma poi? Poi qual’è il problema? Forse quello che vorreste dire tutti è questo? La colpa non la faccio scaricare a me solo questa volta perché Mario Balotelli ha dato tutto per la nazionale e non ha sbagliato niente.( a livello caratteriale) quindi cercate un’altra scusa perché Mario Balotelli ha la coscienza a posto ed è pronto ad andare avanti più forte di prima e con la testa alta. Fiero di aver dato tutto per il Suo paese. O forse, come dite voi, non sono Italiano. Gli africani non scaricherebbero mai un loro ” fratello” . MAI. In questo noi negri, come ci chiamate voi, siamo anni luce avanti. VERGOGNA non è chi può sbagliare un gol o correre di meno o di più. VERGOGNOSE SONO QUESTE COSE. Italiani veri! Vero?

  • Disfatta Italia. Prandelli si dimette, il gruppo contro Balotelli

    Disfatta Italia. Prandelli si dimette, il gruppo contro Balotelli

    Nella terza giornata del gruppo D di Brasile 2014 l’Italia perde 1-0 contro l’Uruguay: decide un colpo di testa di Godin nel finale. Ma nell’eliminazione degli azzurri pesano le folli decisioni arbitrali del messicano Rodriguez Moreno: espulso il centrocampista della Juventus Claudio Marchisio e salvato l’attaccante del Liverpool Luis Suarez che morde Chiellini. Uruguay qualificata agli ottavi di finale da seconda del girone, l’Italia saluta i Mondiali al girone per la seconda volta consecutiva. Un altro Moreno nel destino degli azzurri, Marco Antonio Rodriguez Moreno, messicano, 40 anni. Premesso questo, il direttore di gara messicano non va usato come alibi.

    Chiellini e Suarez
    Chiellini e Suarez

    L’Italia è stata poco brillante, quasi mai pericolosa e atta più a difendere il pareggio che a cercare il vantaggio. Questa sconfitta è un fallimento, perchè dopo la vittoria contro l’Inghilterra, gli azzurri hanno giocato molto male le due gare successive. Traditi da un Balotelli molto nervoso, ammonito come troppo spesso gli capita e sostituito nell’intervallo per non lasciare la squadra in dieci uomini. Le scelte di Cesare Prandelli sono state troppo prudenti; la manovra degli azzurri è stata lenta, compassata e prevedibile.

    L’Italia tra la Costa Rica e l’Uruguay è riuscita a calciare verso la porta avversaria solamente tre volte; nessun giocatore è mai riuscito a saltare l’uomo e la qualità in palleggio dell’ottimo Verratti e di Pirlo, elegante ma un pò appannato, non è bastata.

    Se non si tira in porta le partite non si vincono. Prendere gol da calcio fermo fa male, e conferma i limiti difensivi di un reparto arretrato il quale ha subito tre reti nelle tre sfide del girone, tutti e tre evitabili.

    Lo 0-0 avrebbe portato l’Italia agli ottavi di finale, ma a gioire è stato l‘Uruguay. Brasile amarissimo rialzarsi sarà molto dura. Il C.T. dell’Italia Cesare Prandelli rassegna le dimissioni a fine match; insieme a lui se ne va anche il Presidente della F.I.G.C. Giancarlo Abete. Queste le parole dell’ormai ex C.t.: ” Al termine della partita ho parlato con il Presidente Federale e ho visto che il progetto tecnico è di mia responsabilità e rassegno le dimissioni. Abbiamo camuffato i problemi del calcio italiano, ma dopo il mio rinnovo del contratto ci siamo trovati di fronte a delle agressioni verbali e ci siamo sentite persone che rubavano i soldi ai contribuenti. E questo è un motivo per cui rassegno le dimissioni Non ho mai rubato soldi, vado a casa a testa alta. Pago le tasse, non volevo sentirmi dire che rubo i soldi”. 

    Amareggiato il capitano azzurro, Gigi Buffon, che a fine gara si leva un sassolino dalle scarpe contro coloro che alla vigilia di Brasile 2014 criticavano le scelte di Prandelli sui “vecchi” : “Sempre gli stessi a tirare la carretta. In campo bisogna fare, e non basta il potrebbe fare o magari il farà“, il riferimento chiaro era su Balotelli e a fargli eco, ma con parole ancora più esplicite è De Rossi: “Dobbiamo ricordarci bene tutto però e ripartire da uomini veri, non dalle figurine o dai personaggi. Questi non servono alla Nazionale. Le parole di Buffon? Le sottoscrivo in pieno e non perché mi ha messo tra quelli della vecchia guardia. Noi incarniamo lo spirito giusto e noi ci mettiamo sempre la faccia. Chi non ha la stessa passione e lo stesso impegno può restare a casa”

    L’unico guizzo azzurro arriva al 12′ punizione su di Pirlo, ma Muslera alza in calcio d’angolo. Al 59′ Rodriguez vicino al gol: Suarez gli concede un 1-2 e lui con il sinistro da ottima posizione calcia fuori. Al 60′ l’Italia rimane in dieci uomini per l’espulsione di Claudio Marchisio. Al 66′ ci prova Pirlo da fuori area palla alta sopra la traversa. All’81’ vantaggio dell’Uruguay con un colpo di testa di Godin su calcio d’angolo di Ramirez.

    ITALIA-URUGUAY (0-0) 0-1

    Italia (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Darmian, Verratti (75′ Thiago Motta), Pirlo, Marchisio, De Sciglio; Balotelli (46′ Parolo), Immobile (71′ Cassano)

    Uruguay (4-4-2): Muslera; Caceres, Gimenez, Godin, A. Pereira (63′ Stuani); Lodeiro (46′ Maxi Pereira), Gonzalez, Arevalo Rios, Rodriguez (78′ Ramirez) ; Cavani, Suarez

    AMMONITI: 23′ Balotelli, 47′ Rios, 77′ De Sciglio, Muslera

    ESPULSI: 60′ Marchisio