Autore: pbaratto

  • Il Cesena si fa sotto, Crotone schiaccia il freno

    Il Cesena si fa sotto, Crotone schiaccia il freno

    Il Cesena mette a segno la quinta vittoria in cinque gare disputate al “Manuzzi”: vittima di turno il Como che perde per 3-1; sono Djuric, Garritano e Ciano i marcatori per la squadra di Drago, di Casoli, la rete della bandiera della squadra di Sabatini. Il Crotone mantiene il primato in classifica ma il Brescia torna in Lombardia con un punto, frutto del pareggio per 1-1 conquistato in Calabria; in vantaggio nel primo tempo con Ricci al 43′, la squadra di Juric si è fatta raggiungere da Abate al 88′, nella ripresa il Brescia ha giocato in dieci uomini per l’espulsione di Embalo.

    Djuric, autore della prima rete del Cesena
    Djuric, autore della prima rete del Cesena

    Seconda sconfitta consecutiva per la Pro Vercelli che al “Piola” viene superata per 0-1 dal Bari: il gol della vittoria per gli ospiti è arrivato al  52′ con Rada che ha segnato a due passi da Pigliacelli. E’ finita 1-1 tra Modena e Spezia: al gol realizzato su rigore da Catellani al 45′ per la squadra di Bjelica ha risposto al 47′ Bellingheri per la formazione di Crespo. Tris dell’Avellino contro l’Ascoli: in rete, ispirati da un Insigne sempre più convincente Mokuku al 39′  e Tavano al 41′. La terza rete è stata opera di Pecorini che con un’autorete, su tiro di Gavazzi, ha deviato alle spalle di Lanni.

    Gol ed emozioni nella sfida terminata per 2-2 tra Lanciano e Salernitana: i padroni di casa sono stati capaci di rimontare due reti di svantaggio; due le doppiette di Coda per la squadra di Torrente  e Piccolo per i ragazzi di D’Aversa. La gara tra Perugia-Cagliari è terminata per 0-0 cosi come la sfida tra Entella e Livorno. Colpo in trasferta del Vicenza che ha espugnato Trapani per 1-2: terza sconfitta consecutiva per  i giocatori di Cosmi; di Giacomelli e Gagliardini le rete dei ragazzi di Marino, per i padroni di casa gol di De Vita a cinque minuti dalla fine. Rinviata per nebbia Novara-Pescara.

    CLASSIFICA: Crotone 21; Cagliari, Cesena 20; Bari 18; Livorno 17; Spezia 16; Pescara 15; Vicenza, Brescia 14; Latina, Trapani 13; Novara, Entella 12; Perugia, Modena 11; Lanciano, Avellino, Ternana, Ascoli, Salernitana, Pro Vercelli 8, Como 6

  • Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli: la legge di Higuain per lo 0-1

    Chievo-Napoli, posticipo della nona giornata del Campionato di Serie A, è terminata con la vittoria degli ospiti per 1-0 con il gol di Higuain al 58′, ulteriore balzo in classifica per gli uomini di Sarri che salgono a quota 18 punti, Napoli alla quarta vittoria consecutiva.

    La nuova capolista del campionato è la Roma che espugna il “Franchi” di Firenze per  1-2 contro la Fiorentina, alla seconda sconfitta consecutiva dove i padroni di casa hanno pagato alcune ingenuità difensive ma la Roma ha amministrato bene il vantaggio: i gol dell’ex Salah e Gervinho per la squadra di Garcia, mentre Babacar al 94′ trova la rete per i viola. Tris della Lazio che sconfigge il Torino: quinta vittoria interna per i ragazzi di Pioli in altrettante gare disputate in casa: a segno con Lulic e con la doppietta di Felipe Anderson.

    Gonzalo Higuain | Foto Twitter
    Gonzalo Higuain Autore del gol decisivo in Chievo-Napoli| Foto Twitter

    Torna alla vittoria la Juventus per 2-0 contro l’Atalanta frutto di una grande prestazione di Dybala, autore della prima rete, anche se Sportiello si fa ingannare dalla partenza del tiro, e di Mandzukic al primo centro in Serie A; al 79′ Pogba fallisce un rigore. Vittoria per il Milan per 2-1 contro il Sassuolo in una gara in cui la Curva Sud non si presenta ma compaiono soltanto striscioni contro la dirigenza rossonera: apre le marcature Bacca su rigore, nell’azione che porta al penalty il Sassuolo rimane in dieci uomini per l’espulsione di Consigli; al 53′ trova il gol del pareggio Berardi ma è Luis Adriano a quattro minuti dalla fine a fissare la gara sul 2-1. 

    Un gol di Lodi regala i tre punti all’Udinese nel match contro il Frosinone: primo successo stagionale al “Friuli”. L’anticipo delle dodici e trenta sorride alla Sampdoria vittoriosa per 4-1  contro un Hellas Verona in profonda crisi: Muriel, Zukanovic, Soriano e Eder a segno per la squadra di Zenga, il gol della bandiera per i ragazzi di Mandorlini è opera di Ionita, il Verona è l’unica squadra in Serie A  a non aver ancora vinto una partita.

    CLASSIFICA: Roma 20; Napoli, Fiorentina, Inter, Lazio 18; Sassuolo 15; Sampdoria, Torino, Atalanta 14; Milan 13; Chievo e Juventus 12; Palermo  e Udinese 11; Empoli e Genoa 10; Frosinone 7; Bologna 6; Verona  e Carpi 5

     

     

     

     

     

  • Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia: lo 0-0 della sterilità offensiva

    Juventus-Borussia Monchegladbach, terza giornata del girone D è terminata con il punteggio di 0-0, permettendo ai bianconeri di confermarsi al vertice del gruppo. Un pari giusto per quello che si è visto in  campo, la Juventus ha fatto qualcosa in più del Borussia, ci ha provato ma i tedeschi sono stati ben messi in campo e non hanno dato modo ai giocatori di Allegri di trovare grossi spazi, i vice-campioni d’Europa hanno commesso diversi errori tecnici, specialmente nel secondo tempo quando al 48′ è arrivato il primo tiro nello specchio della porta del nazionale svizzero Sommer. Sono apparsi evidenti i problemi di finalizzazione della manovra: parlando dei singoli, Pogba è apparso in crescita, ma non ancora sui livelli delle passate stagioni, grande prestazione di Andrea Barzagli il quale non ha sbagliato un intervento ed è apparso propositivo in fase offensiva, Zaza da rivedere e Dybala non giudicabile per i pochi minuti giocati. Il Borussia esce con il punto da Torino dimostrando di aver invertito il trand delle prime partite di campionato, squadra corta, attenta e senza particolari sbavature.

    Juventus-Borussia
    Juventus-Borussia

    Il primo tiro in porta è dei tedeschi all’8 con Rafael, da fuori area, palla che esce a lato. Al 15′ Morata riceve palla da Marchisio, tenta il tiro sul secondo palo, da posizione defilata e la sfera esce; al 22′ destro da fuori area di Cuadrado, tutto spostato alla destra del portiere, palla fuori.  Al 29′ destro di Pogba, dal limite dell’area, palla fuori di poco; al 34′ Morata, riceve palla da Cuadrado, si sposta la palla sul sinistro, tira, ma è fuori. Al 57′ punizione di Pogba dal limite dell’area, deviazione di Sommer. Al 48′ destro di Pogba da fuori area respinta laterale di Sommer.

    JUVENTUS – BORUSSIA MONCHEGLADBACH (0-0)

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Chiellini, Bonucci; Cuadrado [60. Pereyra], Khedira, Marchisio, Pogba, Alex Sandro; Morata [80. Dybala], Mandzukic [69′ Zaza], A disp: Neto, Evra, Hernanes, Rugani All: Allegri

    BORUSSIA MONCHENGLADBACH (4-4-2): Sommer; Korb, Christensen, Dominguez, Wendt; Dahoud [87. Nordtveit], Xhaka, Traore [81. Hahn], Johnson; Stindl, Rafael [73. Hazard]. A disp: Jantschke, Drmic, Sippel, Hrgota All: Schubert

    ARBITRO: Thompson (Scozia)

    Ammoniti: 41. Dominguez [B]; 61. Wendt [B]; 76. Xhaka [B]; 92. Chiellini [J]

    Angoli: 11-5   Recupero: 0 + 3

  • Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma: il pazzo 4-4 è servito

    Bayer Leverkusen-Roma è terminata con il punteggio di 4-4; gara strana, pazza, dai mille risvolti ed errori. Partita nella quale la Roma rinvia l’appuntamento con la vittoria, deve recitare il mea culpa la squadra di Garcia che, per colpa principalmente propria, butta alle ortiche un pezzo importante di qualificazione agli ottavi. Troppi errori individuali per De Rossi  e compagni a cui va attribuito il merito di essere stati in grado, nel primo tempo, di rimontare la doppietta di Hernandez proprio con capitan futuro.

    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma
    Hernandez, autore di una doppietta nel match Bayer Leverkusen-Roma

    Nel secondo tempo è rabbiosa la Roma riesce con la ormai consueta magia di Pjanic a ribaltare la sfida in apertura di tempo e la rete di Iago Falque sembra far pendere l’ago della bilancia a favore della Roma, ma iniziano gli ultimi sei pazzi minuti della squadra di Garcia, che si abbassa lasciando campo ai giocatori di Schmit, bravo e fortunato Kampl a trovare il gol del 3-4 ma un minuto dopo, è Mehmeti ad approfittare della ennesima dormita della Roma approfittando del cross rasoterra di Wendell. Ora sono solo 2 i punti della Roma nel girone E di Champions League, ancora tre gare, tra cui quella al Camp Nou, per una squadra destinata a non poter più sbagliare se ci vuole essere ancora a febbraio.

    Subito Bayer subito brivido con Hernandez che impatta male di testa da ottima posizione, sulla linea dell’area piccola, e la palla va oltre la traversa. Al 3′ calcio di rigore per il Bayer Leverkusen: Calhanoglu, dalla fascia, effettua un cross ma Torosidis tocca la palla con il braccio destro, inizialmente Kassai fa proseguire ma l’assistente di porta fa cambiare idea al direttore di gara: batte Hernandez mandando la palla a sinistra in rete. Al 12′ bel lancio di Pjanic per Gervinho che scatta in posizione regolare ma Leno esce e spazza; al 16′ Salah per Pjanic, destro e respinta di pugno di Leno; al 19′ ancora Hernandez: pressing alto dei tedeschi che rubano palla a Digne con Hernandez il quale serve Kampl che lo lancia nello spazio, il messicano è in posizione regolare, tira, respinta di Szczsny ma la palla ritorna a Hernandez che di piatto supera il portiere della Roma. Al 29′ accorcia le distanze la Roma: calcio d’angolo di Pjanic respinta di Leno, colpo di testa di Manolas che serve De Rossi il quale stoppa di petto e supera il portiere di casa con un tocco sporco. Al 31′ cross di Bellarabi, da destra,Szczsny in uscita tocca la palla quel tanto che basta per mandare fuori tempo Hernanedz. Al 37′ De Rossi, porta la partita sul 2-2: punizione dalla destra di Pjanic, De Rossi salta e di ginocchio manda la palla nell’angolino, nulla da fare per Leno.

    Al 49′ grande intervento di Leno che alza la palla sopra la traversa; al 50′ piazzato di Pjanic, centrale, para Leno. Al 52′ grande slalom di Gervinho che prende in infilata i suoi avversari, arriva davanti a Leno che è bravo a respingere; al 53′ punizione di Pjanic e palla alla sinistra di Leno per il nuovo vantaggio della Roma. Al 62′ mancino di Naingollan, dal limite dell’area, Leno para a terra. Al 66′ Brandt si inserisce in velocità, controllo e tiro parato da Szczsny; al 70′ contropiede della Roma con Florenzi che entra in area di rigore, tira di destro ma Leno, con il polso destro, respinge la palla, che si impenna, e Iago Falque di testa centra la parte superiore della traversa. Al 72′ arriva il quarto gol della Roma: contropiede con Pjanic che lancia sulla fascia sinistra Gervinho il quale punta Tah, si accentra e serve Iago Falque, in area di rigore, che da solo, si sinistro, di prima, supera Leno. Al 75′ colpo  di testa di Papadopoulos, centrale, parato da Szczsny. All’84 Kampl, parte da destra, rientra sul sinistro e effettua un tiro a giro con la palla che va ad infilarsi nell’angolo alto alla destra di Szczsny, per il 3-4. Un minuto dopo il pareggio del Bayer in una partita infinita: cross rasoterra di Wendell e palla per Mehmedi che deve solo appoggiare la palla in porta. Al 90′ contropiede Bayer Leverkusen con Hernandez che tira dal limite dell’area e la palla esce di poco.

    BAYER LEVERKUSEN – ROMA 4-4 (3′, 19′ Hernandez rig.; 29′, 37′ De Rossi; 54′ Pjanic; 72′ Iago Falque; 84. Kampl; 85. Mehmedi)

    BAYER LEVERKUSEN (4-2-3-1): Leno; Donati, Tah, Papadopoulos, Wendell; Kramer [65. Brandt], Toprak [79. Yurchenko]; Bellarabi [56. Mehmedi], Kampl, Calhanoglu; Hernandez  All: Schmit

    ROMA (4-4-2): Szczsny; Torosidis, Rudiger, Manolas, Digne; Florenzi [88. Iturbe], De Rossi, Naingollan, Pijanic; Salah [61. Iago Falque], Gervinho [85. Dzeko].  All: Rudi Garcia

    ARBITRO: Kassai (Ung)  Assistenti: Ring e Toth   Quarto Uomo: Berretyan   Addizionali: Bognar – Szabo

    Ammoniti: 23. Naingollan [R]; 34. De Rossi [R]; 36. Kramer [B]; 88. Wendell [B]

    Angoli: 4-6  Recupero: 0 + 3

  • Inter-Juventus si fermano al palo, è 0-0

    Inter-Juventus si fermano al palo, è 0-0

    Inter-Juventus si sono divise la posta della partita pareggiando per 0-0 nel posticipo dell’ottava giornata del Campionato di Serie A. Napoli, Roma e Fiorentina ringraziano. Uno 0-0 che non permette all’Inter di tornare in vetta alla classifica, mentre la Juventus resta staccata.

    Marcelo Brozovic, autore di un palo nel match Inter-Juventus
    Marcelo Brozovic, autore di un palo nel match Inter-Juventus

    Primo tempo nel quale a farla da padrone è l’agonismo, molte volte Valeri interviene per cercare di stoppare sul nascere eventuali proteste: quattro gli ammoniti nei primi 15′. Nella parte centrale è l’Inter ad attaccare a testa bassa, alza il baricentro del proprio raggio di azione e mette in seria difficoltà la difesa bianconera la quale va sotto pressione ma alla formazione di Mancini manca l’ultimo passaggio, soltanto in una occasione, ovvero la traversa di Brozovic, Buffon è intervenuto. L’avvio della ripresa è di marca juventina, la squadra di Allegri scende in campo con un piglio diverso, più attenta e aggressiva; pareggia il conto dei legni con Khedira che colpisce il palo da posizione favorevole. Cala l’Inter sotto il profilo fisico in quanto il dispendio delle energie è stato notevole.

    Al 3′ destro di Cuadrado che stoppa e tira, attento Handanovic che devia in angolo. al 10′ punizione di Jovetic, dalla sinistra, palla che arriva debole in area facile presa per  Buffon; al 21′ bello scambio Peresic-Jovetic, con il primo che scappa via sulla fascia ma sbaglia la traiettoria del cross; al 25′ Murillo lancia in  rasoterra Jovetic che conclude di sinistro ma Buffon è attento e respinge in angolo con l’aiuto di Chiellini. Al 28′ Brozovic conclude un tiro a giro dall’angolo dell’area di rigore ma Buffon riesce ad alzare la palla sulla traversa.

    Al 46′ palla gol per la Juventus: bravo Zaza a pressare alto Murillo che perde palla, appoggio per Morata che allarga sulla destra per Cuadrado, tiro del colombiano sul primo palo ma Handanovic è attento e devia in angolo. Al 51′ da calcio d’angolo dell’Inter, Morata liscia una palla in area di rigore ma nessuno ne approfitta. Al 58′ destro di Jovetic da fuori area, Buffon attento para in due tempi; al 59′ destro a giro di Pogba, attento Handanovic. Il palo di Khedira al 68′: Morata bravissimo a difendere la palla, spalle alla porta serve Khedira, tutto solo al suo fianco, destro del tedesco palla sul palo.

    Inter – Juventus 0-0

    Inter (4-2-3-1): Handanovic; Santon, Miranda, Murillo, Juan Jesus; Medel [91. Kondogbia], Felipe Melo [63. Guarin]; Brozovic, Perisic, Jovetic [91. Palacio]; Icardi. A disp: Carrizzo, Ranocchia, Telles, D’Ambrosio, Montoya, Nagatomo, Gnoukori, Biabiany, Manaj. All: Mancini

    Juventus (3-5-2): Buffon;  Barzagli, Bonucci, Chiellini; Cuadrado, Khedira, Marchisio, Pogba, Evra; Zaza [77. Dybala], Morata [70. Mandzukic]. A disp: Neto, Audero, Rugani, Alex Sandro, Sturaro, Asamoah, Padoin, Lemina, Hernanes, Pereyra. All: Allegri

    ARBITRO: Valeri (Roma)  Assistenti: Manganelli – Meli  IV Uomo: Dobosz   Addizionali: Massa – Russo

    Ammoniti:  6. Marchisio [J]; 7. Melo [I]; 11 Khedira [J]; 15. Zaza [J]; 60. Evra [J]; 77. Brozovic [I]; 85. Chiellini [J]; 90. Miranda [I]

    Angoli: 5-9   Recupero: 0 + 3

     

     

  • Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda fuori dagli Europei, disastro inaspettato

    Olanda è riuscita nell’impresa di compiere una figuraccia storica; l’anno in cui la rassegna continentale è stata allargata a 24 squadre, la nazionale di Danny Blind è stata la più grande delusione di queste qualificazioni europee. L’Olanda ha perso per due volte con Repubblica Ceca e Islanda, oltre che una volta con la Turchia; cinque sconfitte maturate su dieci partite ufficiali per quella che è la prima mancata qualificazioni ad un Europeo dal 1984.

    Van Persie, autore dell'autogol che ha estromesso l'Olanda dal prossimo Europeo
    Van Persie, autore dell’autogol che ha estromesso l’Olanda dal prossimo Europeo

    L’Olanda è sempre stata la patria dei tulipani fioriti, dei giocatori apprezzati e riconosciuti in Europa e non solo, si pensi ai tre olandesi del Milan di Sacchi, nel segno dell’Europeo vinto nel 1998; nel segno delle tre semifinali continentali; nel segno del quarto posto conquistato ai Mondiali del 1998 proprio in Francia; nel segno della finale persa nel Mondiale in Sudafrica del 2010, ai tempi supplementari e il terzo posto sfilato al Brasile soltanto quindici mesi fa.

    Quando arriva una debacle cosi inevitabilmente parte la gara alle colpe, a chi ha sbagliato, a come rifondare, da dove ripartire; se si stesse a sentire quello che è il sentimento popolare le colpe sono, in maggioranza, da attribuire alle stelline della nuova guardia, ragazzi talentuosi, dotati di ottimi mezzi come  Depay, Blind, figlio del CT, Kongolo, Wijnaldum, Klaassen forse non ancora pronti a prendere il posto dei veterani, e criticati pubblicamente da Davids,  Robben, Sneijder e Van Persie. Un ricambio generazionale vero e proprio ancora non si è avuto e non ha ancora portato i frutti sperati. Il C.T. ha sicuramente le sue colpe ma esse vanno spartite: l’Olanda ha pagato dei buchi strutturali nelle zone nevralgiche del campo, e nell’ultima gara disputata, anche la fortuna non è andata in aiuto della nazionale, l’autorete di testa di Van Persie  è stato l’emblema della nottataccia.

    Forse vedere il prossimo Europeo in Francia dalle spiagge limpide e dagli alberghi darà un bagno di umiltà ai giocatori per permettergli di fare quel salto di qualità principalmente mentale per tornare a essere dei tulipani fioriti.

  • Italia: vittoria e primo posto nel girone

    Italia: vittoria e primo posto nel girone

    Italia, missione compiuta, primo posto nel girone conquistato con 24 punti frutto di 7 vittorie e 3 pareggi; gli azzurri sono imbattuti da 50 gare nelle qualificazioni Europei/Mondiali.

    Graziano Pellè, autore della rete decisiva per l'Italia
    Graziano Pellè, autore della rete decisiva per l’Italia

    Il lavoro che sta svolgendo Conte è sotto gli occhi di tutti, sicuramente il sistema di gioco 4-2-4 è un sistema dispendioso, soprattutto per gli esterni che attaccano e tornano in fase di non possesso: Candreva, Darmian e Florenzi sono giocatori che molte nazionali invidiano. L‘Italia c’è lo ha dimostrato e volerà in Francia con l’obiettivo di tentare di essere protagonista, e per migliorare il torneo disputato quattro anni fa occorre portare la coppa in Italia. Da notare che il particolare meccanismo della compilazione delle teste di serie fa si che l’Italia non lo sia nel sorteggio di Parigi, ovvero quello che deciderà quali saranno i gironi di giugno.

    Nel primo tempo grande prova di gioco degli azzurri i quali non sono riusciti a concretizzare il gioco propositivo. In almeno cinque occasioni l’Italia è andata vicino alla rete ma Florenzi, Eder, Soriano e Pellè non sono riusciti a trovare la precisione per battere Nyland apparso in giornata di grazia. La Norvegia ha avuto il merito di passare in vantaggio con l’unico tiro in porta effettuato nel corso del primo tempo: dopo una respinta fortuita di Chiellini è stato Tenney, giocatore del Norwich, a trovare un contro balzo all’angolino.

    Nella ripresa l’Italia ci ha provato a raddrizzare il risultato; Soriano ha calciato debolmente dal limite, Eder si è divorato il pareggio quando era tutto solo.  A venti minuti dalla fine della gara ecco l’ingresso in campo di Candreva e il cambio di modulo a 4-2-4; l’Italia riprende a macinare gioco e perviene al pareggio grazie a Florenzi abile a sfruttare un retropassaggio errato di Aleesami su crossi di Giovinco. Ma il pareggio non è bastato ai ragazzi di Conte: Florenzi serve l’assist a Pellè che lo trasforma in un tiro di esterno incrociato per il gol della vittoria.

    ITALIA – NORVEGIA 2-1 (23′ Tenney; 73. Florenzi; 82′ Pellè)

    ITALIA (3-5-2): Buffon; Barzagli [72. Candreva], Bonucci, Chiellini; Darmian, Florenzi, Montolivo [68. Bertolacci], Soriano, De Sciglio; Eder [63. Giovinco], Pellè. All: Conte

    NORVEGIA (4-3-3): Nyland; Hovland, Elbdellaoui, Aleesami, Forren; Tettey, Johansen, Henriksen; Skjelbred [51. Samuelsen], Soderlund [60. King], Berget [78. Berisha]. All: Hogmo

    Arbitro : Brych (Ger)

  • Il Pescara supera il Cagliari, Cesena batte il Livorno

    Il Pescara supera il Cagliari, Cesena batte il Livorno

    Il Pescara è l’artefice del risultato a sorpresa della giornata con la vittoria ottenuta in casa con la capolista Cagliari, a decidere la partita è una rete di Lapadula i padroni di casa hanno avuto il merito di riuscire a sfruttare la superiorità numerica per l’espulsione di Di Gennaro dovuta a proteste. Successo interno anche per il Cesena, grazie alla rete realizzata da Sensi,  sul Livorno che viene superato in classifica; pareggio, dopo tre vittorie consecutive dello Spezia, che viene fermato sullo 0-0 a Lanciano.

    Gianluca Lapadula, autore della rete decisiva del Pescara.
    Gianluca Lapadula, autore della rete decisiva del Pescara.

    Continua il periodo negativo dell’Avellino che viene, nettamente, sconfitto in casa dal Vicenza per 1-4: Gatto su rigore, Galano, Giacomelli e autogol di Biraschi, la rete della squadra di Tesser è stata segnata da Di Trotta. Pareggio per 2-2 nel match tra Brescia e Modena: all’autorete di Marzorati e al rigore di Gjeico ha risposto la doppietta di Stanco, nei padroni di casa errore dagli undici metri di Morosini. Vittoria esterna del Bari che ha espugnato il campo del Latina per 1-2: al vantaggio iniziale di Scaglia per la squadra di Iuliano hanno risposto Valiani e Donati. 

    Successo interno della Ternana nel match salvezza contro il Novara: a segno Falletti e Ceravolo. Centra i tre punti anche la Virtus Entella vittoriosa nel match di Chiavari contro la Pro Vercelli,  gol della vittoria di Musacci, i piemontesi hanno chiuso la gara in nove uomini per le espulsioni di Scaglia e Coly. Pareggio senza reti nel match tra il Lanciano e lo Spezia.

    Nell’anticipo del venerdì sera grande prestazione del Crotone, capace di fare un poker alla Salernitana: Stojan, doppietta di Ricci e Torromino le marcature dei calabresi. Domani sera completa il turno la gara Trapani-Perugia.

    CAGLIARI, CROTONE E CESENA 13; LIVORNO 12; SPEZIA E BARI 11; VICENZA 10; TRAPANI E PESCARA 9; SALERNITANA 8;ASCOLI, MODENA 7; LANCIANO, LATINA, BRESCIA E ENTELLA 6; PERUGIA, PRO VERCELLI E COMO 5; TERNANA, AVELLINO 4; NOVARA 3

  • Fiorentina capolista. Napoli, il poker è servito

    Fiorentina capolista. Napoli, il poker è servito

    La Fiorentina, da stasera, è la nuova capolista della Serie A, non succedeva dal febbraio del 1999, dopo il successo casalingo per 3-0 contro l’Atalanta: Ilicic su rigore, dopo tre minuti,come contro l’Inter, Borja Valero e nella ripresa il primo gol stagionale di Verdù. La gara ha preso subito una brutta piega per i bergamaschi: dopo soli 3′ gol su rigore di Ilicic e conseguente inferiorità numerica dovuta all’espulsione di Paletta, per aver interrotto una chiara occasione da rete, dovuta all’atterramento di Blaszczykowski. Nel finale della prima frazione è Borja Valero a raddoppiare su invito verticale del solito Bernardeschi; la ripresa è stata ben gestita dalla formazione di Paulo Sousa che torva il tris con Verdù con uno splendido destro al volo su imbeccata di Kalinic. Questa Fiorentina è, oramai, una bellissima realtà, grande merito a Paulo Sousa, che ha sta dando un ottimo gioco alla sua squadra che arriva, alla seconda sosta stagionale, in vetta solitaria con tutta una città che sogna.

    Borja Valero, autore della doppietta con cui la Fiorentina ha battuto l'Atalanta
    Borja Valero, autore della doppietta con cui la Fiorentina ha battuto l’Atalanta

    A “San Siro” va in scena lo show del Napoli, la squadra di Sarri disputa la partita perfetta sconfiggendo il Milan per 0-4: Allan, Insigne per due volte, la seconda con una splendida punizione, a chiudere la gara è una autorete di Ely. Il Milan non è mai esistito, non è mai sceso in campo  e ha palesato tutti i limiti; la formazione di Mihailovic  incassa una sconfitta la quale lascerà sicuramente strascichi nel futuro della squadra. Il primo tiro, e unico, in porta arriva al 60′ ed è un colpo di testa da parte di Ely su palla inattiva; a nulla è servito l’ingresso in campo di Cerci con il cambio di modulo a tre punte. La sosta servirà a capire, a valutare le contro misure da prendere anche se tanti componenti della rosa saranno impegnati nelle gare di qualificazione delle Nazionali. Di contro Sarri le azzecca tutte, Napoli in formato splendido con due super Higuain e Insigne che mandano in continua difficoltà la difesa del Milan già uscito di partita dopo lo 0-2.

    Al 12′ il vantaggio del Napoli con Allan: Napoli bravo in pressing alto a sfruttare l’errore di Zapata, Allan giunge solo davanti a D. Lopez e lo supera con un piatto destro rasoterra.  Al 48′ la seconda rete: scambio Insigne-Higuain con l’argentino che ricambia, lanciando con un assist rasoterra Insigne il quale conclude con un tiro sul secondo palo, nulla da fare per D.Lopez. Al 67‘ ancora Insigne a rete con una splendida punizione che va ad infilarsi alla destra di D.Lopez. Al 76′ il poker è servito, Ghoulam mette in mezzo un cross rasoterra da sinistra, involontariamente Rodrigo Ely, in spaccata impatta la palla che finisce alle spalle del proprio portiere.

     

  • Tris della  Juventus, Lazio bene con il Frosinone

    Tris della Juventus, Lazio bene con il Frosinone

    La Juventus ha la meglio, in rimonta, contro il Bologna per 3-1;  dopo una sconfitta e due pareggi ecco arrivati i tre punti allo “Juventus Stadium”; ospiti avanti dopo pochi minuti grazie alla rete siglata da Mounier ma è Morata a raddrizzare la gara con un colpo di testa prima della fine del primo tempo, nella ripresa è Dybala su rigore a portare avanti la squadra di Allegri che chiude definitivamente con Khedira la sfida, il tedesco è al suo primo gol con la maglia della Juventus. 

    juve bologna

    Oggi di buono per i Campioni di Italia c’è sicuramente la prestazione offerta, la Juventus ha giocato bene ed è stata propositiva; di negativo c’è sicuramente il gol subito dopo pochi minuti di gioco, praticamente nell’unica palla gol creata dal Bologna; ancora non del tutto convincente la prestazione fornita dal centrocampo: Pogba troppo spesso ama specchiarsi e finisce per perdere il pallone. Grande partita offerta da Khedira, autore della terza rete, il quale sta tornando sui livelli di gioco del Real Madrid. Dybala ha dimostrato di essere un grande macinatore di chilometri.

    All’Olimpico la Lazio ha la meglio sul Frosinone per 2-0; si sono dovute sudare le proverbiali sette camice per la squadra di Pioli, per avere la meglio sul Frosinone si è dovuti arrivare al 80′; terza vittoria di fila per la Lazio, i ciociari si sono arresi dopo una gara di grande tenacia nella quale la Lazio ha risentito della sfida di Europa League disputata giovedì. E’ Keita a far gioire il pubblico di fede laziale: su un pallone appoggiato da Djordjevic, la sua botta è andata sul palo prima in finire in rete. In pieno recupero la rete che ha chiuso la gara: Djordjevic ha insaccato dopo una respinta di Leali su Anderson.  Per la Lazio, secondo posto in classifica, in attesa delle gare che si disputeranno alle ore 20,45.

     

    RISULTATI GARE DELLE 18 

    JUVENTUS – BOLOGNA 3-1 

    LAZIO – FROSINONE 2-0