Autore: pbaratto

  • Serie B: bene Livorno, Pescara e Latina

    Serie B: bene Livorno, Pescara e Latina

    In Serie B la quattordicesima giornata ha visto le affermazioni di Livorno, Latina e Pescara ai danni di Pro Vercelli, Lanciano e Frosinone. Pari nel derby siciliano tra Trapani e Catania; bene il  Crotone.

    LIVORNO-PRO VERCELLI 3-1 Torna a vincere il Livorno che sconfigge 3-1 la Pro Vercelli, ma deve sudare parecchio. Ad andare avanti sono stati i ragazzi di Scazzola al’8′: Scaglia indirizza una punizione dalla sinistra a centro area e Mosquera, nel tentativo di rinviare, mette il pallone nella propria porta. Il pareggio dei padroni di casa arriva al 73′: cross di Siligardi dalla destra e Vantaggiato schiaccia di testa in rete; al 79′ il risultato si ribalta: stavolta Siligardi supera Russo con un tiro di destro. Al’87’ la definitiva terza rete: cross basso di Vantaggiato e deviazione vincente sotto misura di Jefferson, al primo gol stagionale.

    VARESE-PERUGIA 1-1 La sfida del “Franco Ossola” tra Varese e Perugia termina con il punteggio di 1-1. Entrambe

    Il pallone utilizzato nelle partite di Serie B
    Il pallone utilizzato nelle partite di Serie B

    le reti son arrivate nel secondo tempo: avanti la squadra di Camplone al 75′: Parigini, entrato da un minuto, buca Bastianoni, con un bel destro dal limite dopo una azione personale. Il pari dei padroni di casa arriva al 91′: Forte cicca la conclusione, il tiro diventa una sponda per Miracoli che col sinistro da pochi passi batte Providel.

    LATINA-LANCIANO 1-0 Vittoria importante per il Latina che ha sconfitto 1-0 il Lanciano; i padroni di casa non vedevano i tre punti dal 6 settembre. Rete della vittoria al 56′: Dellafiore firma la rete sugli sviluppi di un calcio d’angolo, sul cross dalla bandierina di Petagna è il primo ad arrivare, la sua girata di testa impegna Nicolas che non trattiene e per Dellafiore è tutto molto facile. Si ferma a nove la striscia di risultati utili consecutivi per il Lanciano.

    CROTONE-BARI 3-0 Il Crotone batte 3-0 il Bari, rete del vantaggio siglata da Ciano al 20′ su assist di De Giorgio, fulminando Donnarumma; al 66′ il raddoppio: assist di Maiello e preciso tocco di piatto sinistro di De Giorgio. Al 93′ è Maiello a chiudere definitivamente i conti sfruttando al meglio un assist di De Giorgio.

    PESCARA-FROSINONE 3-0 Vittoria del Pescara per 3-0 ai danni del Frosinone, vittoria meritata e maturata dopo una gara dominata in lungo e in largo dai padroni di casa; rete del vantaggio al 50′: Melchiorri abile ad approfittare di un regalo della difesa avversaria con un preciso sinistro. Il raddoppio è siglato sempre Maniero su calcio di rigore, il tris lo sigla Pasquato al’87’ con un gran tiro dalla distanza.

    TERNANA-SPEZIA 0-0 E’ terminata 0-0 la sfida del “Liberati” tra Ternana e Spezia, i liguri allungano a sei la striscia di risultati utili consecutivi, entrambe le formazioni hanno giocato a viso aperto la gara.

    TRAPANI-CATANIA 2-2 Spettacolo nel derby delle due formazioni siciliane: 2-2 al termine di una gara vibrante, vantaggio della squadra di Boscaglia al 9′ Abate sblocca il risultato, concludendo con un destro molto angolato una splendida ripartenza. Raddoppio al 19′ a ispirare è Mancosu, palla in area per Basso che trova l’impatto vincente. Al 47′ la formazione di Sannino accorcia le distanze con Leto, approfittando dell’ottima sponda di Cani. Al 76′ arriva il pari firmato da Leto che da pochi passi non sbaglia sul cross di Cani.

    AVELLINO-VICENZA 0-1 Al “Partenio” vittoria di misura per 0-1 del Vicenza che ha sconfitto per 0-1 l’Avellino; il gol della vittoria è arrivato al 27′: cross dalla destra di Laverone e girata al volo di Cocco che batte Gomis, pregevole gesto tecnico dell’attaccante biancorosso che porta in vantaggio il Vicenza.

  • ATP FInals: Federer ritiro prima di scendere in campo

    ATP FInals: Federer ritiro prima di scendere in campo

    ATP Finals 2014 verrà ricordato per la finale non disputata, a poche ore  dalla disputa del match Roger Federer si è ritirato consegnando la vittoria senza neanche scendere in campo a Novak Djokovic, i soliti problemi alla schiena che attanagliano lo svizzero non gli hanno dato tregua e cosi, il titolo, il terzo consecutivo va al tennista serbo. La mossa dello svizzero sarà comunque destinata a fare discutere  e da venerdì inizia la finale di Coppa Davis contro la Francia.

    ATP Finals 2014
    ATP Finals 2014

    E’ finito nei peggiore nei modi il Master più povero della storia recente del tennis, con un epilogo che davvero nessuno voleva o si immaginava con tutto il pubblico, di Londra e non solo, desideroso di vedere un grande match tra due fuoriclasse del circuito.

    Federer, che prima di oggi si era ritirato soltanto due volte in carriera, non ce l’ha fatta: tropo forte il dolore alla schiena. E queste sono state le parole pronunciate dallo svizzero che, al termine della premiazione del doppio vinto dai gemelli Bryan, ha preso direttamente la parola davanti ad un pubblico incredulo ma applaudente.

    Ho provato in tutti i modi, cerotti, massaggi, riposo. Ma non c’è stato nulla da fare; mi scuso con tutti, sono demoralizzato e mi dispiace per tutti voi che spendete il vostro denaro per venirci a vedere, ma oggi non sarei competitivo per giocare a tennis a questi livelli“.

    E con queste parole che Federer ha messo la parola fine al suo ATP Finals 2014; la mossa dello svizzero sarà inevitabilmente destinata a far discutere da qui fino a venerdì quando a Lille la sua Svizzera, affronterà sul rosso indoor la Francia per la finale di Coppa Davis 2014,  inutile sottolineare come le speculazioni siano avanzate alla velocità della luce: c’è chi afferma che la mossa dello svizzero sia stata dettata dall’imminente impegno del prossimo weekend; ipotesi o chiacchiere da bar destinate a tener banco fino a venerdi.

     

  • Real Vicenza cala il tris e si porta al comando

    Real Vicenza cala il tris e si porta al comando

    Il Real Vicenza supera per 3-0 il Novara e vola in vetta alla classifica, anche se provvisoriamente, vantaggio della squadra di Marcolini all’11’ con Bardelloni, Malagò raddoppia; terza rete realizzata da Bruno al 60′. Una doppietta

    Marcolini, allenatore del Real Vicenza
    Marcolini, allenatore del Real Vicenza

    di Greco con un gol per tempo, 6′ e 58′ ha consentito al Venezia di sconfiggere l’Albinoleffe. . La gara tra Alessandria e Bassano è stata rinviata a data da destinarsi causa del maltempo che ha flagellato il basso alessandrino. Sospesa la gara tra Monza e Torres dopo trenta minuti di gara, il punteggio era ancora di 0-0, per la pioggia caduta sul “Brianteo” di Monza.

    E’ finita 4-0 tra la Carrarese e la Pro Piacenza: vantaggio della squadra di Remondina al 17′: contropiede di Brondi, servizio a Cellini che, con il sinistro, firma il gol dell’1-0. Al 74′. al 78′ e all’83’ è sempre Cellini a firmare la sua definitiva quaterna. Il Teramo sconfigge 1-0 la Reggiana: rete della squadra di Vivarini al’11’ Scipioni, nella prima delle innumerevoli cavalcate del primo tempo, serve Donnarumma che, nel tentativo di stoppare, mette un pallone  che Bucchi non può sbagliare. Vittoria dell’Aquila 0-1 in casa del Santarcangelo: la rete della vittoria della compagine di Zavattieri è arrivata al 27′: Zaffagnini allarga a sinistra per Pedrelli, l’esterno sinistro pennella di destro in area: difesa clementina sorpresa dal terzo tempo di Ceccarelli che infila di testa Nardi.

    La Salernitana espugna il “Granillo” di Reggio Calabria per 0-1. Al 12′ è vantaggio ospite: Negro lavora bene la sfera, imbecca Calil che sfila tra la distratta difesa avversaria ed insacca indisturbato da pochi passi. Successo, tra le mura amiche, del Cosenza che sconfigge 3-0 il Lamezia: avanti già all’8′ con Fornito, nella ripresa a chiudere i conti ci pensano Caccetta (50′) e Cori (52′). Finisce in pareggio il match tra Paganese e Benevento: 2-2 il finale; vantaggio della squadra di Sottil al 7′: esce male la difesa che non riesce a chiudere su Luca Calamai che dal limite brucia Pane; il pareggio della squadra di Brini al 34′ punizione di Campagnacci, colpo di testa di Alfageme e palla che si infila sotto la traversa. Nuovo vantaggio dei locali con Girardi; il definitivo pari è su rigore realizzato da Eusepi. Identico risultato nella gara tra la Juve Stabia e il Foggia: vantaggio della squadra di Pancaro al’ 22 con Ripa, poi gli ospiti trovano il pareggio con Iemmello al 52′ e si porta avanti grazie a Cavallaro al minuto ’73 ma la gioia per il colpo esterno non dura molto: Di Carmine trova infatti il pari 4′ dopo.

    La sfida del “San Filippo” tra Messina e Aversa è finita 1-1: vantaggio della squadra di Grassadonia al 41′: Corner dalla sinistra e stacco perfetto di Damonte, che batte il portiere dell’Aversa Forte; il pareggio della formazione di Marra è datata 57′ proprio l’ex De Vena batte l’incolpevole Iuliano e trova l’1-1. E’ terminata 2-2 la gara Lecce-Catanzaro: la squadra di Lerda è avanti al 21′ con Doumbia che sfrutta un assist di Mannini. Raddoppio, sempre dello stesso Doumbia, al 42′ conclusione dalla distanza precisa e potente. La squadra di D’Urso rientra in partita al 66′ con Ilari, abile a deviare in rete, di testa, da dentro l’area piccola, un cross basso di Fofana proveniente dalla destra; al 91′, pareggio del Catanzaro con Maiorano che, di destro, colpisce prima il palo alla sinistra di Caglioni, poi quello destro e, alla fine, si insacca in rete.

  • Carpi-Cittadella: cinquina e stacco in testa

    Carpi-Cittadella: cinquina e stacco in testa

    Carpi-Cittadella è terminata con il punteggio di 5-2, Il Carpi piazza la seconda cinquina stagionale dopo il 5-0 di Pescara e torna da solo in vetta alla B in attesa della gare odierne; il 5-2 sul Cittadella, che non vince da 10 gare con 5 pari e 5 k.o, matura in un primo tempo super della squadra di Castori, che poi controllano nella ripresa e si confermano irresistibili in casa, dove hanno ottenuto 6 vittorie e un pari segnando ben 18 reti in 7 partite.

    Al 26′ vantaggio dei padroni di casa: azione aggirante al limite dell’area con scarico di Bianco che porta Gagliolo a scaraventare di sinistro nell’angolo basso dove Valentini non può arrivare; al 29′ ecco il raddoppio: Letizia scodella dal fondo, Romagnoli va su e inzucca in rete; la squadra di Foscarini accorcia le distanze al 36′: Barreca su cui

    I giocatori del Carpi festeggiano il gol nel match Carpi-Cittadella
    I giocatori del Carpi festeggiano il gol nel match Carpi-Cittadella

    rimpalla un maldestro rinvio di Maurantonio. Al 39′ il tris: Di Gaudio si incunea da par suo nell’area granata, tocco nell’area piccola, pessima gestione della palla della difesa veneta, arriva Inglese che non può sbagliare. Poco prima del riposo il poker: contropiede manovrato dei biancorossi, con Bianco che allarga per il numero nove, colpo sotto e Valentini che raccoglie il quarto pallone.

    Al 64’ morbido di Sgrigna, di destro su punizione, impegna Maurantonio che alza oltre la traversa. Al’86 rigore di Sgrigna per la rete che accorcia le distanze; al 94′ Lasagna finalizza con un sinistro un contropiede.

    CARPI-CITTADELLA 5 – 2  26’ Gagliolo, 29’ Romagnoli, 36’ Barreca, 39’ e 44’ Inglese, nel  s.t. al 41’ Sgrigna (rig.), 49’ st Lasagna.

    CARPI (4-1-4-1): Maurantonio; Letizia (47’ st Nava), Poli, Romagnoli, Gagliolo;  Porcari; Concas, Lollo, Bianco, Di Gaudio (43’ st Sabbione); Inglese (30’ st Lasagna). A disposizione: Consol, Mbaye, Ricci, Gatto, Embalo, Laner.

    CITTADELLA (3-5-1-1): Valentini; Scaglia, Pellizzer, De Leidi (8’ st Gerardi), Cappelletti, Minesso (31’ st Pecorini), Rigoni, Benedetti (46’ Busellato), Barreca; Sgrigna; Coralli, A disposizione: Pierobon, Pecorini, Donazzan, Palma, Mancuso. All. Foscarini.

    ARBITRO:  Saia di Palermo (Di Vuolo-Olivieri, Ghersini).

    NOTE:  Espulso al 33’ st Busellato. Ammoniti 24’ Minesso, 42’ Inglese, nel s.t. al 13’ Lollo, 17’ Poli (diffidato, salterà Brescia-Carpi), 20’ Letizia, 24’ Scaglia, 33’ Busellato, 38’ Di Gaudio. Recupero 1’,  5’.  Spettatori 2500 circa.

    L’anticipo serale della quattordicesima giornata del Campionato di Serie B ha visto il successo esterno del Brescia che ha espugnato il “Dall’Ara” di Bologna per 1-2. Dopo due sconfitte consecutive, la squadra di Iaconi ritorna alla vittoria.

    Nel primo tempo è Sodinha ad avere la prima vera occasione della gara sfiorando il palo su calcio di punizione; Coppola si supera su Morosini. Al 28′ vantaggio dei padroni di casa: tiro di Buchel, Minelli respinge di pugno e sulla respinta si avventa come un falco Cacia che supera il portiere ospite; la squadra di Iaconi reagisce e sfiora il pareggio ma sul cross di Scaglia De Cesare colpisce di testa togliendo il pallone a H’Maidat che sarebbe stato libero di concludere a rete.

    In avvio di ripresa sfiora il raddoppio la squadra di Lopez: prima al 59′ con un cross a rientrare di Laribi e poi al 62′ con il palo colpito di testa da Cacia. Ma all’83’ il Brescia trova il pari: cross di Zambelli e Caracciolo si inserisce tra i due difensori centrali battendo di testa Coppola. Passano 4′ ed il Brescia raddoppia: palla persa in attacco dal Bologna, veloce azione di ripartenza del Brescia, cross di Valotti che trova in area piccola Morosini che anticipa Maietta e supera di nuovo Coppola. Il Bologna prova a recuperare lo svantaggio ma gli ospiti tengono bene il campo e non corrono pericoli fino alla fine della gara.

    BOLOGNA-BRESCIA 1-2 (1-0) 28′ Cacia (BO), 83′ Caracciolo (BR), 87′ Morosini (BR)

    Bologna (4-3-1-2): Coppola; Ceccarelli, Oikonomou, Maietta, Morleo; Buchel (68′ Abero), Matuzalem, Zuculini (58′ Troianiello); Laribi; Cacia, Acquafresca (65′ Improta). Allenatore: Lopez

    Brescia (4-3-2-1): Minelli; Zambelli, Antonio Caracciolo, Di Cesare, Scaglia; Bentivoglio, Olivera (78′ Valotti), Benali; Morosini (89′ Quaggiotto), Sodinha (20′ H’maidat); Andrea Caracciolo Allenatore: Iaconi

    Arbitro: Sig. Aleandro Di Paolo di Avezzano.

    Note: ammoniti al 32′ Zuculini (BO), al 43′ Cacia (BO), al 77′ Olivera (BR)

  • Federer-Wawrinka: un derby epico

    Federer-Wawrinka: un derby epico

    Federer-Wawrinka  è stato un grandissimo spettacolo dopo una settimana di match non propriamente da Finals: dopo 2 ore e 48 minuti a trionfare è stato Federer: 4-6; 7-5; 7-6 il punteggio finale.

    Nel primo set si è visto un grande Wawrinka: dominante su tutti scambi, tenendo in mano il gioco, gestendo la situazione ma soprattutto dando la sensazione di essere più cattivo, carico, di voler vincere. Nonostante abbia perso uno dei due break di vantaggio, consentendo un parziale recupero del suo avversario, Wawrinka non ha perso i nervi

    Federer-Wawrinka
    Federer-Wawrinka

    saldi riuscendo a chiudere il primo set per  6-4.

    Federer rientra in partita nel secondo set, procurandosi le prime palle break del match sul 3-2; Wawrinka le salva entrambe ma deve alla fine capitolare riportando il match sulla parità un set per parte.

    Federer si è fatto subito brekkare in avvio di terzo set, nel primo game ed è costretto ad inseguire Wawrinka che si difende bene, arginando il primo tentativo di rimonta di Roger con due break point sul 4-3 in suo favore. Nel decimo game Wawrinka serve per la finale ma dilapida tre match point, di cui uno con una volè non difficile, e subisce il contro break nel momento più bello. Federer riesce a portare la sfida al tie break annulla con una prima vincente un altro match point sotto 6-5 e trafigge il connazionale con tre punti di fila.

    Nell’altra semifinale Djokovic ha sconfitto Nishikori dopo tre set: 6-1; 3-6; 6-0.

    Nel primo set nel quarto game primo break della gara: Djokovic si porta sul 3-1; molto aggressivo ma non efficace Nishikori. Nel sesto game secondo break del serbo che allunga sul 5-1 e, nel game successivo chiude il set sul 6-1 concedendo un solo punti sui propri turni di servizio.

    Nel secondo set il giapponese reagisce andando a contro brekkare in suo avversario che si sta innervosendo a causa dei tanti applausi dei tifosi giapponesi oggi presenti. L’ottavo game vede l’allungo di Nishikori sul 5-3 il quale chiude il set nel game successivo portando la sfida all’ultimo set.

    Il terzo set segnali di risveglio di Djokovic il quale si è aggiudicato il game al servizio annullando due palle break e mettendo a segno 4 punti consecutivi. Il serbo ha alzato il ritmo mandando il giapponese in crisi, è 3-0. Nel quarto game secondo break per Djokovic, male Nishikori in battuta autore di due doppi falli. Il match prosegue a senso unico e Djokovic lo chiude con 6-0 andando dritto in finale.

  • Djokovic-Berdych: il serbo stravince il girone

    Djokovic-Berdych: il serbo stravince il girone

    Djokovic-Berdych è terminato con il punteggio di 6-2; 6-2. Gruppo A dominato dal serbo che lo chiude al primo posto e ora in semifinale se la vedrà con Nishikori; anche il match odierno è stato rapido e indolore vinto in appena 1 ora e 9 minuti di gioco.

    Djokovic-Berdych
    Djokovic-Berdych si scambiano i saluti al termine del match

    Nel primo set partenza a razzo di Djokovic il quale dopo pochi minuti è già avanti 4-0; Berdych è riuscito a limitare il passivo ma il set si è chiuso con un perentorio 6-2.

    Il secondo set è sulla falsa riga del primo Djokovic si porta sul 4-0; Berdych annulla una palla break e accorcia le distanze: 4-1. Ma riesce per poco a rimanere in partita in quanto il secondo set si chiude come è andato il primo.

    Con questa vittoria Novak Djokovic chiude l’anno da numero 1 della classifica ATP.

    Nell’altro incontro successo di Wawrinka che batte Cilic con il punteggio di 6-3; 4-6; 6-3.

    I primi tre game del match sono stati equilibrati poi nel quarto è arrivato il break di Wawrinka: Cilic prova a venire a rete ma una volta veniva passato mentre in un’altra occasione sbagliava la volèè di rovescio. Entrambi hanno cercato di sciogliere un po’ il braccio, lo svizzero tira un paio di rovesci che strappano applausi al pubblico. Cilic invece prova a rimanere attaccato al set, ma con poca convinzione. In 32 minuti è 6-3 per Wawrinka.

    Nel secondo set entrambi riescono a rimanere sempre attaccati e servono discretamente bene con la partita si trascina alla pari fino al 4-4; Cilic riesce a piazzare la zampata vincente che gli permette di vincere il primo set di queste Finals con un break a zero nel decimo gioco.

    Nel terzo set Wawrinka ha subito la chance di portarsi avanti di un break ad inizio terzo set, ma Cilic è bravo a risorgere dal 15-40 e a tenere il primo turno di servizio; break mancato, break subito perché Wawrinka si innervosisce e cede la battuta. I ribaltamenti di fronte non finiscono qui perché il croato non sfrutta due palle del 3-0 e si fa controbrekkare immediatamente: la partita si rimette sui binari dell’equilibrio. Nel settimo gioco Cilic spreca una palla game e si fa brekkare, è lo strappo decisivo perché lo svizzero mantiene il vantaggio e chiude con lo score finale di 6-3 4-6 6-3.

    Wawrinka domani giocherà la sua seconda semifinale al Master, la prima la perse lo scorso anno contro Novak Djokovic. La seconda invece la giocherà contro il compagno di Coppa Davis, Roger Federer. Tra una settimana amici per la finale di Davis contro la Francia, domani nemici.

    Classifica finale del gruppo A: Djokovic 3 [3-0] (6-0); Wawrinka 3 [1-2] (4-3); Berdcyh 3 [1-2] (2-4); Cilic 3 [0-3[ (1-6)

  • Ascoli-Forlì: magnifico poker e stacco sulla seconda

    Ascoli-Forlì: magnifico poker e stacco sulla seconda

    Ascoli-Forlì, anticipo della tredicesima giornata del campionato di Lega Pro, è terminata con il punteggio di 4-0. In virtù di questo successo la squadra di Petrone sale a quota 26 punti e rimane saldamente in vetta al girone B.

    Avvio di match di marca della squadra di Petrone che spinge sull’acceleratore con la compagine di Rossi che bada a non esporsi troppo: al 27′ l’episodio che cambia il match: Reato si becca il secondo cartellino giallo, per un fallo su Perez sulla trequarti, lasciando il Forlì in dieci uomini. Al 29′ l’Ascoli passa meritatamente in vantaggio con Perez,

    La gioia dei giocatori dell'Ascoli al termine del match Ascoli-Forlì
    La gioia dei giocatori dell’Ascoli al termine del match Ascoli-Forlì

    che sfrutta un’indecisione di Scotti su un cross ben tagliato dalla sinistra da Pirrone e mette a segno il suo sesto centro in campionato. Gli ospiti si fanno pericolosi con Melandri che, nel finale di primo tempo, con il sinistro impegna Lanni alla parata in corner.

    Al quarto d’ora del secondo tempo Altinier lancia bene in contropiede Chiricò che arriva in area romagnola ma da ottima posizione spara alto. Al 72′ arriva il raddoppio di Chiricò che disegna un veloce triangolo al limite con Perez, si presenta davanti a Scotti e lo batte con un tiro di interno destro; al minuto 79 l’Ascoli cala il tris grazie ad un colpo di testa di Mengoni sporcato nella propria porta da Turi, un minuto più tardi arriva anche il 4-0 con un rasoterra mancino di Carpani dal limite.

    Ascoli-Forlì 4-0 29’pt Perez, 26’st Chiricò, 33’st Mengoni, 34’st Carpani.

    ASCOLI (4-2-4): Lanni; Avogadri, Mori, Mengoni, Pelagatti; Addae, Pirrone (24’st Gualdi); Mustacchio (11’st Dell’Orco), Altinier, Perez, Chiricò (29’st Carpani). A disposizione: Ragni, Dell’Orco, Cinaglia, Carpani, Berrettoni, Bangal. Allenatore: Petrone.

    FORLì (5-3-2): Scotti; Catacchini, Reato, Fantini, Guidi, L. Arrigoni (4’st Turi); Fantoni, Cejas (43’pt Djuric), T. Arrigoni; Castellani, Melandri. A disposizione: Casadei, Angeli, Bisoli, Albonetti, Forte. Allenatore: Rossi.

    Arbitro: Rossi di Rovigo (assistenti Pepe di Ariano Irpino e Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto).

    Ammoniti: Addae, Perez (A), Fantini (F). Espulsi: Reato (F) per somma di ammonizioni.
    Note: Calci d’angolo 7-6 per l’Ascoli. Spettatori 2.600 circa, incasso 27.112 euro; abbonati 2.442, quota euro 18.787. Recupero 1’pt; 2’st.

    L’anticipo del girone C tra Matera e Savoia si è concluso con il punteggio di 2-0.  È di Mucciante la doppietta che regala al Matera i tre punti. Ottima e convincente prestazione dei padroni di casa. Partita senza nessuna storia dominata in lungo  e in largo dal Matera che interpreta bene la gara e tiene in mano il pallino del gioco. Ci vogliono due calci piazzati ad aprire e chiudere la gara.

    E’ la squadra di Auteri a fare la gara nei primo minuti: lancio di Faisca per Giacomini che entra in area e mette al centro un gran bel cross, Albadoro non ci arriva di un niente. Al decimo padroni di casa avanti: punizione sulla trequarti di Coletti: sfera a giro verso Mucciante che in tuffo incorna in rete; al 30′ ecco il raddoppio: corner di Coletti, in area Mucciante ci prova, Santurro devia, ma ancora una volta il numero tre trafigge il portiere. Al 42′ altra grande azione: Albadoro serve Letizia che prova un pallonetto che termina di pochissimo a lato con Santurro che si salva per poco. Bellissima punizione a giro di Coletti: ma la gioia gli viene negata da Santurro che devia in corner.

    Nella ripresa prima occasione del MateraColetti su punizione, sfera a giro ma di poco alta sopra la traversa. Al 65′ il Matera ha anche l’occasione per centrare il tris, fa tutto Pagliarini che entra in area e viene atterrato da Sabatino: rigore e ammonizione: sul dischetto, si presenta Coletti, tiro troppo angolato e sfera che si stampa sul palo. Al 75′ Pagliarini, in piena area, fa una bella finta per Albadoro che viene fermato da un difensore proprio sul più bello.

    MATERA – SAVOIA 2-0 10′ Mucciante (M), al 30′ Mucciante (M)

    MATERA (3-4-3): Bifulco, Faisca, De Franco, Mucciante, Bernardi, Coletti, Di Noia, Giacomini (dal 73′ Mazzarani), Letizia (dal 83′ D’Aiello), Albadoro, Pagliarini (dal 86′ Turchetta). A disp: Baiocco, Madonia, Guerra, Gallozzi. Allenatore: Auteri.

    SAVOIA (4-3-3): Santurro, Di Nunzio (dal 46′ D’Apollonia), Rinaldi, Sirigu, Sabatino. Malacarri (dal 63′ Giordani), Gallo, Calzi, Scarpa (dal 75′ Del Sorbo), Cipriani, Verruschi. A disp: Falcone, Cremaschi, Checcucci, Sevieri. Allenatore Ugolotti.

    ARBITRO: Fabio Piscopo (Imperia). ASSISTENTi: Claudio Pellegrino (Roma Due) / Antonello Mangino (Roma Uno).

    Ammoniti: Verruschi, Calzi, Cipriani, Rinaldi, Sabatino, Del Sorbo (S), Mucciante (M).

    Angoli: 5-4. Recupero: 0′ primo tempo e 5′ secondo tempo. Spettatori: 4000 circa

  • Ascoli-Forlì:  la capolista per rimanere tale

    Ascoli-Forlì: la capolista per rimanere tale

    Ascoli-Forlì è il match in programma come anticipo della tredicesima giornata del girone B di Lega Pro.

    L’Ascoli è reduce dalla netta vittoria ai danni della Reggiana, giocare al ” Del Luca” non è agevole per nessuno ultimamente. Da sottolineare come il cammino non  sia entusiasmante in casa come in trasferta; lo stadio “Del Duca” ha visto 4 scialbi pareggi.

    Queste le parole di mister Petrone alla vigilia della gara: “Mi aspetto chei ragazzi ripetano la stessa prestazione di

    I giocatori dell'Ascoli, impegnati questa sera nel match Ascoli-Forlì
    I giocatori dell’Ascoli, impegnati questa sera nel match Ascoli-Forlì

    Reggio Emilia, dovranno essere bravi nell’approccio alla partita, dobbiamo fare bene subito; In settimana qualcosa di nuovo ho provato ed è normale che nella mia idea di gioco qualcosa potrei anche cambiare. Per il ruolo di terzino sinistro, devo vedere se Dell’Orco se la sentirà di giocare, altrimenti c’è una soluzione pronta“.

    Contro il Forlì l’allenatore bianconero dovrebbe tornare a schierare la formazione tipo, affidandosi al consueto 4-2-3-1: Lanni a difendere la porta bianconera, reparto arretrato probabilmente composto da Mengoni e Mori in mezzo, Avogadri e Pelagatti sugli esterni. La linea mediana sarà costituita centralmente da Addae e Pirrone, assistiti da capitan Berrettoni, Mustacchio e Chricò, a coadiuvare l’unica punta Perez.

    Il Forlì si presenta al match del “Del Duca” galvanizzato dalla vittoria per 2-1 ottenuta nell’ultimo di campionato, tre punti che hanno permesso alla squadra di Rossi di uscire dalla zona play out della classifica salendo a 15 punti. Un campionato fin a questo momento caratterizzato da continui sali scendi e da risultati altalenanti; il Forlì non ha ancora ottenuto i tre punti lontano dalle mura amiche ma c’è sottolineare che la squadra di Rossi non è riuscita, a parte il match pareggiato 1-1 in quel di Santarcangelo, a termine una gara in 11 uomini. La squadra ha incassato 18 reti e solamente in tre occasioni è riuscita a non subire reti.

    Queste le parole di mister Rossi alla vigilia della gara: “Giocare ad Ascoli sarà senz’altro stimolante. Credo che i ragazzi risponderanno bene, i punti si possono guadagnare ovunque. Il campionato è equilibrato e nella gara singola tutto può accadere. Ciò non toglie che l’Ascoli abbia un organico importante per la categoria. Davanti sono fortissimi sia nei titolari che nelle alternative. Sotto l’aspetto difensivo dovremo fare una buona gara. Fantoni è migliorato in fase difensiva ed anche sabato si è comportato bene. Noi però dobbiamo puntare sul collettivo più che sulle individualità. Sono comunque convinto che coloro che saranno chiamati in causa faranno una partita importante.”

    ASCOLI (4-2-4) Lanni; Avogadri, Mori, Mengoni, Pelagatti; Addae, Pirrone; Chiricò, Perez, Altinier, Mustacchio. All.: Petrone.

    FORLÌ (5-3-2) Scotti; Catacchini, Fantini, Guidi, L. Arrigoni, Fantoni; Djuric, Cejas, T. Arrigoni; Melandri, Forte. All.: R. Rossi.

    La gara sarà diretta dall’arbitro Luigi Rossi della sezione di Rovigo, coadiuvato dagli assistenti Roberto Pepe di Ariano Irpino e Massimiliano Pancaldo Trifirò di Barcellona Pozzo di Gotto.

    La gara del girone C di Lega Pro tra Matera e Savoia inizialmente in programma domenica è stata anticipata a stasera per consentire alla Nazionale Under 21 di Di Biagio per consentire di tastare il manto erboso.

    Momento difficile per entrambe le squadre: il Matera sta gettando al vento una buona partenza e sta scivolando in classifica: attualmente occupa il nono posto con 18 punti, il Savoia dal canto suo ha conquistato un solo punto nelle ultime cinque gare, 1-1 in casa con il Catanzaro ed è in piena zona play out con soli 8 punti, tre in più del fanalino di coda Aversa. La squadra di casa guidata da Auteri ha un solo obiettivo, i tre punti, quella di Ugolotti cercherà di limitare i danni provando a portare a casa un punto in quanto la sua panchina traballa.

    In casa Matera ci potrebbero essere novità per quanto riguarda la formazione: il recupero di Madonia, ancora in dubbio ma dovrebbe farcela; il suo recupero favorisce l’impiego del modulo 3-4-3 con mister Auteri che favorisce il pendolino Gotti e D’Aiello.

    Aria pesante in casa Savoia, la piazza non ha gradito la sconfitta contro la Paganese; la contestazione è stata molto pesante e i giocatori sono stati persino costretti a togliere le magliette al termine dell’ultima gara.

    MATERA (3-4-3): Baiocco, Mucciante, De Franco, D’Aiello; Bernardi, Iannini, Coletti, Gotti; Madonia, Letizia, Pagliarini. All. Auteri.

    SAVOIA (4-3-3) : Santurro, Cremaschi, Rinaldi, Di Nunzio, Sabatino; Malaccari, Sevieri, Gallo; D´Appolonia, Del Sorbo, Scarpa. All. Ugolotti.

  • Federer-Murray folgorante vittoria di Roger

    Federer-Murray folgorante vittoria di Roger

    Federer-Murray 6-0; 6-1 in 56 minuti, implacabile il fuoriclasse di Basilea che rifila una sonora lezione allo scozzese davanti al pubblico di casa: Federer si qualifica per la dodicesima volta alle semifinali del Master. Lo svizzero tentenna solo nel primo game, poi per i restanti 53 minuti Federer nasconde la palla allo scozzese; tutto d’un fiato, senza sosta,

    Federer-Murray si salutano al termine del loro incontro
    Federer-Murray si salutano al termine del loro incontro

    senza respiro, lo svizzero va 6-0; 5-0 per poi lasciare il game della bandiera a Murray. E due minuti dopo, quando esce l’ultimo rovescio incrociato di Murray, Federer chiude una partita straordinaria, la migliore mai giocata dallo svizzero in incontri 2 set su 3. Discese a rete, attacchi devastanti, vincenti persino col rovescio. E’ giusto anche dire che Murray non è certo incappato in una delle sue giornate migliori: i 21 non forzati e il 45% di prime  in campo dicono tanto ma è anche giusto e doveroso sottolineare che, ogni volta che lo scozzese ha trovato una soluzione buona o una giocata intelligente Federer si inventava sempre qualcosa, qualche colpo del suo infinito repertorio per levare il punto al suo avversario.

    Approda alle semifinali il giapponese Nishikori che si era imposto nel pomeriggio su Ferrer, sceso in campo al posto del canadese Raonic ritiratosi per un problema muscolare, 4-6; 6-4; 6-1; il successo del giapponese è arrivato in rimonta; lo spirito di Ferrer, unito a una buona fetta di orgoglio ha di fatti messo in campo un’atleta voglioso di dimostrazione come la qualificazione mancata a Londra tra i primi otto del Mondo, sfuggita per sul più bello in un finale di stagione concitato, fosse una vera ingiustizia. Per queste ragione il match disputato oggi è uscito molto combattuto e avvincente.

    Il giapponese prova lo scambio lungo da fondo, favorendo il gioco tipico dello spagnolo. Proprio quando Nishikori era andato avanti di un break, con il giapponese che prima cade nella reazione rabbiosa di Ferrer e poi in un decimo game dove commette un doppio fallo, un gratuito e uno smash a rete regalano il primo set a Ferrer.

    Nishikori rientra in campo per il secondo set decidendo di cambiare strategia e di disputare un set di attacco: lo spagnolo è sorpreso, incassa il break in avvio e, nonostante rimanga in partita per tutto il set, alla fine per 6-4 a Nishikori. 

    Il giapponese nel terzo set è nettamente al comando delle operazioni piazzando un parziale di 4-0 che di fatto chiude il set e anche la partita. Per Ferrer rimangono gli applausi per aver disputato un grande match.

    Il gruppo B si chiude con Federer primo e Nishikori secondo.

    La classifica finale del gruppo B: Federer 3 [2-0] (6-0); Nishikori 3 [2-1] (4-3); Murray 3 [1-2] (2-4); Ferrer 3[0-3] (1-6)

  • Djokovic-Wawrinka: la dura legge di Novak

    Djokovic-Wawrinka: la dura legge di Novak

    Djokovic-Wawrinka 6-3 6-0 in due veloci set. Continua la maledizione delle Finals 2014: su otto incontri, nessuno è andato al terzo set. Solo in un caso, Federer vs Raonic si è giocato un tie-break.

    L’avvio del primo set porta lo svizzero a conquistare subito un break che lo ha portato avanti subito per 2-0

    Djokovic-Wawrinka match terminato con la netta affermazione del serbo
    Djokovic-Wawrinka match terminato con la netta affermazione del serbo

    sull’avversario; ma da quel momento Wawrinka si spegne e Djokovic fa salire l’intensità del suo gioco riuscendo prima a conquistare il contro break e poi a prendere il largo senza che lo svizzero sia stato capace di rispondere.

    Nel secondo set Djokovic domina su uno scambio e su ogni servizio lasciando a zero il suo avversario, c’è davvero poco da dire.

    Djokovic continua a dominare il suo girone e con questa affermazione mette una serie ipoteca sulle semifinali.

    Tomas Berdych tiene accesa la speranza di qualificarsi per le semifinali delle ATP World Tour Finals grazie al successo in due set 6-3 6-1, in un’ora e un quarto su Marin Cilic: match bruttino e molto povero di emozioni. Tomas Berdych lascia appena 4 game a Marin Cilic che dunque ne ha raccolti appena 6 in quattro set giocati. Berdych per sua fortuna ha giocato meglio del suo avversario con i colpi di rimbalzo ed è stato più solido al servizio anche se Cilic, oltre agli innumerevoli errori gratuiti saranno 30 a fine partita, ha mancato tutte le 6 palle break a sua disposizione. Il primo set si è chiuso in 42 minuti col punteggio di 6-3 che però contiene 2 break perché il croato ha ceduto la battuta anche nel nono gioco ai vantaggi.

    Nel secondo set l’equilibrio dura ancora poco perché Cilic cede il servizio nel quarto gioco dopo essere stato avanti 30-0 con un doppio ace. Nel game precedente Cilic aveva fallito 2 palle break; da lì in avanti è un monologo che Berdych cerca comunque di complicarsi la vita alla sua maniera quando va a servire per il match sul 6-3 5-1 quando concede due palle del 2-5; chiude al primo match-point.

     La classifica del gruppo B è: Djokovic 2 (4-0); Wawrinka (2-2); 2Berdych  (2-2); 2 Cilic (0-4)