Autore: Marco Deiana

  • Cagliari-Milan, Is Arenas non agibile. Nuova trasferta-casalinga per i sardi?

    Cagliari-Milan, Is Arenas non agibile. Nuova trasferta-casalinga per i sardi?

    Siamo alle solite, a Cagliari arriva una big e come per magia lo Stadio Is Arenas diventa non agibile. Dopo la farsa iniziata da quel famoso Cagliari-Roma, persa a tavolino dai sardi continua e con l’arrivo in Sardegna del Milan, l’impianto di Quartu Sant’Elena non ottiene l’agibilità per ospitare l’evento con la partecipazione del pubblico. Una vera beffa per i tifosi rossoblu, che hanno già dovuto assistere alla sfida con la Juventus in quel di Parma, sempre per le stesse problematiche legate allo stadio quartese. La Prefettura non vuol sentire ragioni e ad ora non sussistono le condizione per poter assistere a Cagliari-Milan nel nuovo impianto di Is Arenas. Gli ostacoli sono sempre legati alla sicurezza e all’ordine pubblico, problemi che sembrano sparire quando vengono ospitate squadre di media-bassa classifica. Dove si giocherà?

    Il rischio concreto è di assistere ad una nuova “trasferta casalinga” per il Cagliari, che andrebbe a giocare l’incontro contro il Milan tra le “mura amiche” del Nereo Rocco di Trieste.

    Is Arenas non agibile, dove si giocherà Cagliari-Milan? © Enrico Locci/Getty Images
    Is Arenas non agibile, dove si giocherà Cagliari-Milan? © Enrico Locci/Getty Images

    No alle big? – In attesa di ospitare l’Inter a metà aprile, il Cagliari può confermare il trend negativo con le big nazionali. Tutto iniziò il 23 settembre con Cagliari-Roma, persa a tavolino dai sardi a causa di incomprensioni tra Prefettura e Cellino sull’agibilità dello stadio e quindi sulla vendita dei biglietti, con conseguente provocazione finale del patron rossoblu (che chiese ai possessori del ticket di presentarsi ugualmente all’impianto). Seguì gran parte del girone d’andata con la capienza ridotta ai soli abbonati fino alla sfida casalinga contro il Napoli che registrò l’apertura totale dell’Is Arenas (da segnalare l’assenza dei tifosi partenopei per evitare problemi di ordine pubblico a causa della rivalità tra le due tifoserie). Tempo neanche un mese, il Cagliari si preparava ad ospitare la Juventus, ma per una firma sull’agibilità dell’impianto sardo arrivata con due ore di ritardo a due giorni dall’incontro, la partita è stata disputata al Tardini di Parma. Successivamente arrivano due scontri salvezza (Genoa e Palermo) e lo stadio come per magia diventa completamente accessibile fino ad ieri, quando viene definito non agibile per la sfida Cagliari-Milan. Classica storia all’italiana…

    Comunicato Cagliari Calcio – La reazione da parte della dirigenza rossoblu non si è fatta attendere e con un comunicato stampa ha dichiarato di aver completato i lavori richiesti, aggiungendo che se il problema sia legato all’arrivo dei tifosi ospiti, si potrebbe semplicemente vietare la trasferta alla tifoserie milanista, così come accaduto contro il Napoli e come accade in parecchi stadi italiani o come ultima ipotesi, si potrebbe aprire l’impianto per i soli abbonati (come avvenuto per gran parte del girone d’andata).

    Certo, non il migliore spot per il calcio italiano, che tra scandali scommesse, stadi non a norma, errori arbitrali sta perdendo sempre più credibilità e sembra davvero ridicolo far giocare il Cagliari le partite casalinghe in trasferta solo contro le big, falsando irrimediabilmente il campionato sia delle cosiddette grandi squadre sia di una società che tra mille sforzi e tanti investimenti prova a mantenere la categoria.

  • Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Rivoluzione Palermo, fuori Gasp-Lo Monaco. Dentro Malesani-Perinetti

    Si salvi chi può! Zamparini, il mangia-allenatori per eccellenza fa una nuova vittima. L’ultima posizione in classifica del suo Palermo, i risultati che non arrivano, hanno comportato l’esoneri di Gian Piero Gasperini con effetto immediato. Il bottino dell’ex tecnico dell’Inter è stato a dir poco misero con tre sole vittorie, sette pareggi e ben dieci sconfitte. Numeri da zona retrocessione e nonostante qualche buona partita, i giocatori siciliani non hanno mai dato l’impressione di poter uscire da questa triste situazione. Per questo motivo il patron del Palermo ha deciso di dare la scossa a tutto l’ambiente, mandando via Gasperini e mettendo a serio rischio anche la posizione dell’amministratore delegato, Lo Monaco. Il solito caos intorno al Palermo insomma, anche se stavolta la situazione in classifica è allarmante.

    Chi prenderà il posto di Gasperini? L’ex tecnico del Bologna, Alberto Malesani! Al posto di Lo Monaco invece tornerebbe Giorgio Perinetti.

    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images
    Gasperini esonerato! © Tullio M. Puglia/Getty Images

    LO MONACO VIA? – Reputato responsabile del disastroso campionato, Lo Monaco terminerà la sua avventura al Palermo fra poche ore. Le tante promesse del patron rosanero svaniscono dopo pochi mesi. Si parlava di progetto a lungo termine, di programmazione. Tutto in fumo, come nei più classici cicli siciliani dell’era Zamparini. In arrivo, il cavallo di ritorno Giorgio Perinetti che prenderà il ruolo di direttore generale, garantendo così nuovamente pieni poteri all’ex patron del Venezia (persi durante l’era Lo Monaco).

    MALESANI – Zamparini ha scelto Malesani. Contratto semestrale con rinnovo automatico in caso di salvezza miracolosa. L’obiettivo non è dei più semplici, ma queste sono le condizioni del patron e l’ex tecnico del Bologna ha deciso di rimettersi in gioco dopo l’esonero nell’aprile 2012 al Genoa (nelle ultime ore è spuntato il suo nome anche come successore di Zeman alla Roma).

    Gasperini quindi paga l’ultima posizione in classifica e l’ultima sconfitta casalinga contro l’Atalanta. Il Palermo ricomincia da Malesani. Si aprono le scommesse sulla sua durata nella panchina siciliana…

  • Calcioscommesse, scandalo a livello mondiale. Germania protagonista

    Calcioscommesse, scandalo a livello mondiale. Germania protagonista

    Calcioscommesse. Verrebbe da dire: tutto il mondo è paese. Lo scandalo scommesse si allarga in tutto il mondo, con gare truccate pure in Champions League. Questo è quello che è emerso da una recente inchiesta che ha messo in evidenza come le partite vengano venduta in 15 paese europei. I numeri iniziano a far paura, visto che si parla di almeno 380 match sotto la lente d’ingrandimento e circa 450 persone, legato al mondo del calcio, indagate. E se la Germania fa registrare la più alta probabilità di combine, non possono star tranquilli neanche in America, Africa e Asia. “E’ un giorno triste per il calcio”, queste sono state le parole del capo dell’Europol, Wainwright, sconcertato per l’incredibile quantità di gare combinate. E come dargli torto? Un mondo ormai nel pieno circolo vizioso del divin denaro…

    Eppure c’è chi continua a sostenere che solo in Italia regna il calcioscommesse, colpa di una reputazione che ci ha visto protagonisti dei peggiori scandali, ma stavolta, il Bel Paese non è più solo!

    Calcioscommesse, scandalo mondiale... © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images
    Calcioscommesse, scandalo mondiale… © JOHANNES EISELE/AFP/Getty Images

    Cifre – Impressionanti i numeri esposti dall’Europol: 380 partite truccate, 450 persone coinvolte, 8 milioni di euro guadagnati e 2 milioni di euro investiti nella corruzione dei vari giocatori, dirigenti e compagnia bella che, calcolatrice alla mano, sono circa 21 mila euro a partita! Probabilmente stiamo parlando del più ampio scandalo di gare combinate, un vero disgusto per gli amanti dello sport vero, quello fatto di sogni, speranze, sacrifici e soprattutto bravura. I match truccati sarebbero stati giocati tra il 2008 e il 2011 (quindi aspettiamoci ulteriori aggiornamenti per l’anno 2012), in Europa, in Africa, in Asia, in Nord e Sud America. Insomma, uno scandalo a livello mondiale.

    Tanta tristezza, soprattutto tanta delusione. Uno sport rovinato dal soldo facile, dalla possibilità di guadagnare tanto e subito. Rovinato da personaggi che hanno poco a che fare con la parola sport! Eppure, la speranza è che questo sport non sia del tutto corrotto…

  • Super Bowl, tra black out e sfida tra spot milionari vincono i Ravens

    Super Bowl, tra black out e sfida tra spot milionari vincono i Ravens

    Questa notte l’America si è fermata per il Super Bowl. Tra un stupenda esibizione della bellissima e bravissima Beyoncé e un black out all’impianto elettrico (che ha costretto i giocatori a fermarsi per ben 35 minuti) i Ravens sconfiggono seppur di poco gli avversari dei San Francisco 49ers. Una finalissima dalle mille emozioni, che ha visto sfidarsi in panchina due allenatori-fratelli (Jim e John Harbaugh), che ha reso l’incontro ancor più emozionante. La stretta finale tra i due mister e i reciproci complimenti hanno messo fine ad una serata che ha incollato ai propri televisori oltre 100 milioni di americani. Al termine del match, c’è stato spazio anche per la pace virtuale tra gli amanti di questo sport e il presidente USA Barack Obama, reo quest’ultimo di aver definito “pericoloso e violento” il mondo della palla ovale.

    Pace fatta con le parole d’amore verso questo sport, spiegando che la sua dichiarazione era rivolta verso il mondo della palla ovale nei college dove non vige la professionalità e la maturazione.

    I Ravens di Baltimora vincono il Super Bowl XLVII © Ezra Shaw/Getty Image
    I Ravens di Baltimora vincono il Super Bowl XLVII © Ezra Shaw/Getty Image

    Vincono quindi i Ravens di Baltimora contro gli avversari di San Francisco. Risultato finale 34-31, messo in pericolo nei minuti finali da una meta non arrivata da parte degli sconfitti che avrebbe permesso il sorpasso. Sfida in mano ai Ravens fin dai primi minuti, arrivati ad un incredibile 28-6 prima del black out elettrico che ha colpito il Mercedes Benz Superdome. Trentacinque minuti di pausa, con i giocatori in campo impegnati a rimanere concentrati e caldi in previsione di una rapida ripresa del gioco. Quando il match riprende, i valori in campo vengono incredibilmente capovolti, con i San Francisco 49ers impegnati in una fantasmagorica rimonta e i Ravens che risultano spenti, demotivati e sicuri della vittoria. Alla fine il risultato premia questi ultimi che conquistano il loro secondo titolo Nfl. Come migliore in campo è stato votato Joe Flacco, quarterback dei Ravens.

    Ma il Super Bowl ha regalato le solite emozioni anche lontano dal campo da gioco con la gara sullo spot più bello. Non è una novità infatti che le aziende sarebbero disposte a tutto pur di comparire come pubblicità all’interno dell’evento che ferma l’intera America! Ciò ha permesso un ritorno considerevole a tutto il mondo attorno alla palla ovale, tanto da stimare un consistente aumento delle entrate. Alla faccia della crisi…

  • Clamoroso autogol di Ronaldo. Solo un pari per il Barça al Mestalla

    Clamoroso autogol di Ronaldo. Solo un pari per il Barça al Mestalla

    Quando una stagione inizia male, spesse è destinata a finire ancora peggio. La conferma arriva dallo strano campionato del Real Madrid che, non bastassero le polemiche all’interno dello spogliatoio (con la vecchia guardia contro il tecnico), riesce nell’impresa di perdere in casa del Granada (di patron Pozzo, presidente anche di Udinese e Watford) grazie ad una strana autorete del giocatore simbolo di questi anni. Parliamo naturalmente di Cristiano Ronaldo, autore di 33 gol in 34 partite in questa stagione e protagonista in negativo nell’ultima giornata di Liga Spagnola. Non ne approfitta il Barcellona (distante ora 16 lunghezze) che si ferma al Mestalla, in casa del Valencia (1-1 il risultato finale). In gol per i blaugrana il solito Leo Messi, che ha passato gli ultimi giorni nelle prime pagine dei giornali a causa del suo comportamento nella recente sfida contro il Real.

    L’AUTOGOL – Solo in una stagione così sfortunata per il Real, poteva succedere di ritrovarsi a commentare un autogol di Cristiano Rolando. Proprio lui, abituato a comparire nel tabellino dei marcatori, ma nella colonna giusta. Il portoghese devia involontariamente il pallone di testa alle spalle del proprio portiere in coccasione di un calcio d’angolo che risulta decisivo ai fini del risultato finale (1-0).

    Ronaldo, protagonista con l'autogol contro il Granada © Denis Doyle/Getty Images
    Ronaldo, protagonista con l’autogol contro il Granada © Denis Doyle/Getty Images

    CORSA SOLITARIA – Nonostante il pareggio contro il Valencia, il Barcellona sembra fare un campionato a se. L’ottima stagione dell’Atletico Madrid non sembra impensierire più di tanto gli uomini di Vilanova che fanno corsa al Real Madrid, che attualmente si trova a 16 punti di distanza. I blaugrana escono dal Mestalla con un solo punto. I due gol del match arrivano entrambi nella prima frazione di gioco con Banega per i padroni di casa e Messi per gli ospiti (su rigore). Dopo il 5-0 subito tra le mura amiche dal Real Madrid, il Valencia riesce a fermare la capolista!

    SECONDA PIAZZA – E se il Real Madrid fatica a trovare continuità di risultati in questa stagione, sull’altra sponda della città, all’Atletico si godono il secondo posto solitario a 9 punti dal Barcellona. Falcao e compagni superano di misura il Betis nel posticipo di giornata e la distanza dai cugini diventa di sette lunghezze. La qualificazione diretta in Champions pare ormai scontata.

    PRELIMINARI CHAMPIONS – La corsa al quarto posto si fa sempre più interessante. Al momento, la quarta piazza viene occupata dal Malaga (che l’anno prossimo non potrà giocare in competizioni europee a causa di una squalifica arrivata dalla Uefa per i mancati pagamenti degli stipendi negli ultimi mesi) ma la distanza tra la squadra di Pellegrini e l’ottavo posto è di soli tre punti. Le squadre coinvolte, oltre il Malaga, sono Levante, Betis, Valencia e Rayo Vallecano.

    Tra tutte queste squadre, nessuna è riuscita a portare il bottino pieno a casa. Il Malaga ha pareggiato in casa contro il Real Saragozza, 1-1 il risultato finale con la rete del fenomeno spagnolo Isco (recente di rinnovo contrattuale con clausola di rescissione passata a 35 milioni di euro). Anche il Valencia ha conquistato un solo punto (contro il Barcellona), mentre per Levante, Betis e Rayo Vallecano arrivano tre sconfitte, rispettivamente contro Espanyol, Atletico Madrid e Siviglia.

    Ecco la sfortunata autorete di Cristiano Ronaldo contro il Granada
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  • Tira e molla in Premier. Lo United si porta a +9 dal City

    Tira e molla in Premier. Lo United si porta a +9 dal City

    Rooney lancia lo United a +9 dal City. Un nuovo week end ricco di emozioni in Premier League con le due squadre di Manchester grandi protagoniste di questa continua altalena di risultati che rende il campionato inglese avvincente e spettacolare. Certo, ora il distacco inizia a farsi pesante e nonostante l’impegno europeo dei Red Devils che potrebbe portare ad un calo di rendimento in Premier, i ragazzi di Ferguson sembrano avere in mano il titolo. I nove punti che separano i due club sono frutto di un grande lavoro estivo da parte del manager dei Diavoli Rossi, capace di rinforzare la rosa (determinante l’arrivo di van Persie) e ricaricare le energie dopo il triste finale di stagione scorsa (con il titolo perso nei minuti finali). Continua invece il deludente campionato del Chelsea che perde sul campo del Newcastle. Ok invece l’Arsenal in casa contro lo Stoke.

    FULHAM-UNITED – Più difficile del previsto il week end dei Red Devils in casa del Fulham. I londinesi tengono bene per tutta la gara, subendo il gioco dei ragazzi di Ferguson ma tenendo per ottanta minuti la porta inviolata e insidiando quello avversaria. Per sbloccare il risultato, a dieci minuti dalla fine, lo United si è affidato a Wayne Rooney che supera Schwarzer con un bel tiro dalla sinistra sul secondo palo. Un gol che vale il +9 in classifica e una tranquillità che permetterà di affrontare il periodo critico con in mezzo la doppia sfida con il Real Madrid con più serenità.

    Mancini vede allontanarsi il primo posto © GLYN KIRK/AFP/Getty Images
    Mancini vede allontanarsi il primo posto © GLYN KIRK/AFP/Getty Images

    CITY-LIVERPOOL – Saluti finali alla Premier? Il 2-2 interno contro il Liverpool potrebbe segnare l’addio definitivo al titolo di Premier. Gara dalle mille emozioni con botta e risposta tra le due formazioni. Il primo tempo finisce 1-1 con le reti di Dzeko (che quest’anno sta caricando sulle proprie spalle il peso dell’attacco del City) e Sturridge, nel secondo tempo arrivano invece le reti di Gerrard e Aguero per il definitivo 2-2. Per Mancini la rincorsa al titolo si fa sempre più dura e anche la conferma sulla panchina dei Citizens per il prossimo anno.

    ALTRE GARE – Spettacolo al St James Park nella sfida Newcastle-Chelsea in una gara dal risultato sempre in bilico. Protagonista del match il neo arrivato in casa bianconera, Moussa Sissoko, autore della doppietta decisiva per la vittoria dei padroni di casa (3-2). Da sottolineare anche l’ennesimo gol di Lampard (l’inglese non smette di segnare da quando la società gli ha annunciato di non voler rinnovare il contratto in scadenza a giugno) che concorre con il compagno Mata nella classifica del gol più bello del week end in Inghilterra.

    Bene l’Arsenal che davanti al pubblico amico supera di misura lo Stoke City con una rete al 78′ di Podolski e rimane in corsa per il quarto posto. Posizione occupata attualmente dal Tottenham che si affida alla classe di Bale per superare l’ostacolo West Bromwich. Un pareggio con tante reti (3-3) per l’Everton, in casa contro l’Aston Villa, che accenna una piccola reazione dopo il crollo incredibile degli ultimi due mesi.

    Per il fanalino di coda del Qpr solo un pareggio a reti bianche contro il Norwich e zona salvezza che dista ben 6 lunghezze. Rimane inspiegabile la situazione del club londinese, costruito per giocarsi un campionato tranquillo, destinato invece a retrocedere. This is football… 

  • I viola conquistano la prima vittoria del 2013, Parma ko

    I viola conquistano la prima vittoria del 2013, Parma ko

    Dopo un gennaio nero, la viola conquista la prima vittoria del 2013. Gara bella da vedere, tra due squadre vogliose di vincere e riprendere il proprio cammino verso (rispettivamente) terzo posto ed Europa League. Fiorentina-Parma termina 2-0 con le reti di Toni e Jovetic (quest’ultimo tornato al gol dopo più di un mese d’astinenza) e in attesa del posticipo della 23esima giornata di Serie A tra Milan e Udinese, la squadra toscana supera in classifica proprio i rossoneri e torna a farsi insidiosa nelle zone alte, favorita dal week end pessimo delle big (sconfitte di Lazio e Inter su tutte). Per la formazione gialloblu invece arriva la seconda sconfitta consecutiva (dopo quella rimediata al Tardini contro il Napoli settimana scorsa) e non vince da quattro turni (2 pareggi e 2 sconfitte).

    La partita – Una gara dai ritmi subito alti tra due squadre ben organizzate e dalla mentalità offensiva. Meglio la Fiorentina che riesce a gestire con più personalità il possesso palla concedendo rapidi contropiedi ai ragazzi di Donadoni, pericolosi soprattutto con Biabiany e Sansone. Nei minuti iniziali, grandi protagonisti i due portieri, fino alla mezz’ora, quando Toni sale in cielo per colpire di testa un cross di Cuadrado dalla destra, la palla colpisce la base del palo e finisce in rete. Nella ripresa i viola salgono in cattedra definitivamente e complice un vistoso calo del Parma trovano la rete del 2-0 con Stevan Jovetic che non provava la gioia del gol da più di un mese. Nei minuti finali, uno scatenato Cuadrado cerca il gol della sicurezza senza fortuna.

    Toni sembra indicare la via da seguire per la Fiorentina © Marco Luzzani/Getty Images
    Toni sembra indicare la via da seguire per la Fiorentina © Marco Luzzani/Getty Images

    Festa al Franchi – Cinque partite senza i tre punti iniziavano ad essere un peso per la Fiorentina e per tutta la tifoserie viola. La vittoria conquistata questo pomeriggio riporta entusiasmo a tutto l’ambiente, in vista della sentitissima sfida contro la Juventus della prossima settimana in quel di Torino.

    PAGELLE FIORENTINA-PARMA
    Toni 7.5: Sorprendente la stagione di Luca Toni, arrivato quasi per far numero, tra le critiche di mezza stampa e rivelatosi decisivo in questa prima parte di campionato. Il raggiungimento della doppia cifra è ormai un obiettivo fattibile.
    Pizarro 7: Il suo ritorno è coinciso con il ritorno alla vittoria. Solo coincidenza? Forse no. Il cileno è l’uomo faro del centrocampo viola. Gestisce, costruisce e organizza la squadra. Con la sua presenza, cresce il rendimento di giocatori come Cuadrado e Pasqual, abili a farsi trovare pronti sui cambi di gioco dell’ex regista della Roma.
    Cuadrado 7: Non segna, ma la sua prestazione è ottima. Difende, attacca, corre, crossa. Fa tutto e più di tutto. Pupillo di Montella e idolo di Firenze. Il suo riscatto a giugno pare scontato.
    Biabiany 6.5: Pericoloso se lanciato in profondità, semina il panico palla al piede. Il francese sulla destra mette in difficoltà Pasqual nel primo tempo. Cala vistosamente nella ripresa.
    Valdes 6.5: La trasformazione da esterno a regista ha permesso al cileno di prendere in mano il centrocampo del Parma. Le recenti voci di un possibile trasferimento all’Inter non hanno intaccato il rendimento del giocatore.
    Belfodil 6: Nel primo tempo si rende pericolo con una bella girata al volo. Poi lentamente sparisce dalla gara.

    TABELLINO FIORENTINA-PARMA 2-0
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6.5; Roncaglia 6, Rodriguez 6.5, Savic 6; Cuadrado 7, Migliaccio 6.5, Pizarro 7, Borja Valero 6.5 (86′ Llama sv), Pasqual 6.5; Jovetic 6.5 (71′ El Hamdaoui 6), Toni 7.5 (78′ Larrondo 6). Allenatore: Montella 7
    Parma (4-3-3): Mirante 6.5; Rosi 5.5 (57′ Coda 6), Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 5.5; Marchionni 5.5, Valdes 6.5 (67′ Mariga 6), Parolo 6; Biabiany 6.5, Belfodil 6 (57′ Amauri 6), Sansone 6.5. Allenatore: Donadoni 6
    Marcatori: 28′ Toni, 50′ Jovetic

    Gol e azioni salienti di Fiorentina-Parma
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  • Fiorentina-Parma, Montella rilancia Viviano e ritrova Pizarro

    Fiorentina-Parma, Montella rilancia Viviano e ritrova Pizarro

    I viola per uscire dalla crisi, i ducali per provare a sognare un ritorno in Europa. Fiorentina-Parma, match valido per la 23esima giornata di Serie A si prospetta bello ed emozionante. I padroni di casa dopo un inizio di stagione travolgente, hanno subito una leggere flessione che ha portato ad un incredibile serie di risultati negativi, portandoli lontani dal terzo posto. Gli ospiti invece hanno costruito il loro campionato tra le mura amiche, trovando qualche difficoltà di troppo in trasferta. E’ anche la sfida tra due allenatori giovani, ma dalla mentalità vincente, capaci di inculcare in tempo rapido le proprie idee ai giocatori a disposizione. Idee comuni che porta le proprie squadre a giocare un calcio prettamente offensivo e bello da vedere. Per questi motivi, il match dell’Artemio Franchi sarà uno dei più attesi della domenica.

    QUI FIORENTINA – Squadra quasi al completo per Vincenzo Montella che deve fare a meno soltanto di Alberto Aquilani, squalificato a causa dell’espulsione rimediata la scorsa settimana. L’ex tecnico di Roma e Catania sembra pronto a concedere nuovamente fiducia a Viviano che ha vissuto due mesi grigi, prima con l’esclusione tra i titolari e successivamente con la valigia in mano con destinazione Bologna (trattativa non andata in porto). Nelle ultime gare, il suo sostituto (Neto) ha mostrato qualche incertezza di troppo ed ecco allora la nuova chance per l’ex portiere del Palermo. La linea difensiva sarà composta da Roncaglia, Rodriguez e Savic. A centrocampo, importantissimo il ritorno di Pizarro che si prenderà nuovamente le chiavi della mediana, posizionandosi davanti alla difesa, in cabina di regia. Ai suoi lati lo spagnolo Borja Valero e il mastino Migliaccio. Sulle fasce la corsa e la qualità di Cuadrado a destra e Pasqual a sinistra. In attacco la coppia Jovetic-Toni.

    Viviano dovrebbe ritrovare la maglia da titolare © Claudio Villa/Getty Images
    Viviano dovrebbe ritrovare la maglia da titolare © Claudio Villa/Getty Images

    QUI PARMA – Tutti a disposizione di Donadoni, ad eccezione degli infortunati Galloppa e Santacroce (ma ormai non sono più delle notizie). L’ex commissario tecnico dell’Italia si affiderà ancora ai suoi fedelissimi, lasciando in panchina i nuovi arrivati (Mariga, Strasser, Mesbah e Coda). I gialloblu dovrebbero scendere in campo con il consueto 3-5-2 (variabile in corso d’opera in un più offensivo (4-3-3). A Mirante il compito di difendere la porta, supportato dal trio difensivo Benalouane, Paletta e Lucarelli. Il compito di far ripartire l’azione ducale sarà affidato a Valdes (rimasto a Parma nonostante il forte interessamento dell’Inter), supportato dagli interni di centrocampo Marchionni e Parolo. Sugli esterni la vivacità di Gobbi e Biabiany. In attacco spazio alla rapidità di Sansone e alla concretezza di Belfodil. Ancora panchina per Amauri.

    SI TORNA IN CORSA? – La Fiorentina deve mettere alle spalle un gennaio nero, che ha visto la formazione viola perdere parecchie posizioni pur mantenendo un certo livello di prestazioni. Sfortuna o meno, bisogna cambiare registro e l’arrivo del nuovo mese può solo essere un motivo in più per ritornare alla vittoria. Per il Parma, una trasferta molto insidiosa che può essere affrontata con una certa tranquillità vista l’ottima posizione in classifica dei ducali.

    PROBABILI FORMAZIONI FIORENTINA-PARMA
    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Savic; Cuadrado, Migliaccio, Pizarro, Borja Valero, Pasqual; Jovetic, Toni. Allenatore: Montella.
    Parma (3-5-2): Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli; Biabiany, Marchionni, Valdes, Parolo, Gobbi; Sansone, Belfodil. Allenatore: Donadoni.

  • Il Napoli supera facilmente l’ostacolo Catania. Il sogno continua…

    Il Napoli supera facilmente l’ostacolo Catania. Il sogno continua…

    Aggancio riuscito! Ok, la Juve deve ancora scendere in campo (lunch match contro il Chievo), però vedere il Napoli a pari punti con i bianconeri in cima alla classifica fa un certo effetto. Sia per i partenopei che accarezzano questo sogno e sembrano aver raggiunto una maturità tale da provare a realizzarlo, sia per i Campioni d’Italia mai in difficoltà da due anni a questa parte come in questo periodo. Al San Paolo, per la 23esima giornata di Serie A, si è giocato Napoli-Catania finita 2-0 a favore dei padroni di casa. In rete due perni della squadra, due leader della formazione di Mazzarri: Hamsik e Paolo Cannavaro. Soprattutto per quest’ultimo, il gol ha un sapore particolare, viste le ultime vicende relative al calcio scommesse che l’hanno visto protagonista, con tanto di squalifica di 9 mesi, successivamente eliminata.

    LA PARTITA – Si decide tutto nei primi quarantacinque minuti con le reti di Hamsik (al 31′) e al Cannavaro (al 44′) che portano il Napoli sul 2-0. Nella ripresa diventa tutto fin troppo semplice amministrare la partita e portare a casa tre punti preziosi che permettono ai partenopei di agganciare in vetta alla classifica la Juventus. Da sottolineare anche una clamorosa traversa di Cavani su calcio di punizione (al 37′). Il Catania prova a reagire nel secondo tempo, ma trova un De Sanctis attento e una difesa organizzata e concentrata, aiutata anche dal cambio del modulo operato da Mazzarri, passando da un offensivo 4-3-2-1, ad un più prudente 4-4-2 per bloccare le azioni lungo le fasce dei catanesi, sempre pericolosi con i due folletti imprevedibili Barrientos e Gomez.

    Hamsik, esulta dopo aver realizzato la rete del vantaggio © Giuseppe Bellini/Getty Images
    Hamsik, esulta dopo aver realizzato la rete del vantaggio © Giuseppe Bellini/Getty Images

    POLEMICHE – Qualche polemica a fine gara per due episodi a sfavore del Catania. Nel primo caso, si tratta di un rigore non concesso ai siciliani per fallo di mano in area da parte di Zuniga (il risultato al momento era di 1-0), nel secondo caso invece una decisione arbitrale dubbia, con Grava che si becca solamente il cartellino giallo per una manata di reazione ai danni di un avversario.

    SOGNO SCUDETTO – Il tecnico del Napoli, Walter Mazzarri, predica calma e invita i propri giocatori a non guardare la classifica ma per i tifosi questo viene davvero difficile ed a fine partita scoppia la festa. Il campionato ha finalmente trovato la sua anti-Juve e intanto i bianconeri si ritrovano costretti a vincere a Verona per riprendersi i tre punti di vantaggio…

    PAGELLE NAPOLI-CATANIA
    Hamsik 7.5: Gol e assist. Sempre presente in ogni azione del Napoli. Leader indiscusso della formazione partenopea. Mazzarri non può fare a meno di lui. Fondamentale.
    Cannavaro 7: Dopo il periodo buio che l’ha costretto a guardare i compagni dalla tribuna (colpo della scandalo scommesse), si prende la rivincita, prendendo per mano i compagni di reparto e realizzando il gol della sicurezza.
    Barrientos 6.5: Il più pericolo dei suoi. Si divora un gol praticamente fatto nel primo tempo, con il Napoli sopra di una sola rete. Solite invenzioni, ma poco lucido sotto porta.
    Lodi 5.5: Pericoloso solo su calcio piazzato, per il resto soffre la grande pressione partenopea e le tre giornate di squalifica appena scontate gli hanno fatto perdere il ritmo partita.

    TABELLINO NAPOLI-CATANIA 2-0
    Napoli (3-4-2-1): De Sanctis 6.5; Grava 5.5, Cannavaro 7, Gamberini 6.5; Mesto 7, Dzemaili 6.5, Behrami 6 (62′ Inler 6), Zuniga 7 (83′ Armero sv); Hamsik 7.5 (77′ Insigne 6), Pandev 6.5; Cavani 6.5. Allenatore: Mazzarri 7
    Catania (4-3-3): Andujar 6; Bellusci 5.5, Rolin 6, Spolli 5.5, Capuano 6; Izco 6, Lodi 5.5 (87′ Doukara sv), Biagianti 6 (72′ Almiron 6); Barrientos 6.5, Bergessio 5, Gomez 5.5. Allenatore: Maran 6
    Marcatori: 31′ Hamsik, 44′ Cannavaro

    Ecco le azioni salienti dell’incontro Napoli-Catania 
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  • Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    Caccia al primo posto, Mazzarri vuol far tremare la Juve?

    L’anticipo del sabato sera vedrà contrapposte Napoli-Catania in una sfida affascinante per le posizioni in classifica e per il gioco espresso dalla due squadre. I partenopei, dopo aver recuperato i due punti tolti per lo scandalo scommesse, si ritrova a sole tre lunghezze dalla Juve (che in questa 23esima giornata di Serie A dovrà affrontare la difficile trasferta contro il Chievo Verona), mentre i siciliani confermano di anno in anno l’ottima programmazione societaria e si ritrovano a ridosso della zona Europa League, che (pur con le smentite di rito) è diventato il vero obiettivo dei catanesi. Ecco allora che la sfida del San Paolo si annuncia spettacolare e molto emozionante, con possibili sorprese sul risultato finale. Il Napoli continuerà la corsa sulla Juve? Il Catania si inserirà nella lotta per un posto in Europa?

    QUI NAPOLI – Qualche problema in difesa per Mazzarri che dovrà fare a meno di Campagnaro, Britos e Maggio. Non si escludo un cambio tattico da parte del tecnico livornese, schierando la squadra con il 4-3-2-1. In porta la certezza è De Sanctis, in difesa da destra a sinistra dovrebbero giocare Zuniga, Cannavaro, Gamberini e Armero. A centrocampo certamente tornerà dal primo minuto Behrami in coppia con Dzemaili, per la terza maglia è ballottaggio tra Mesto e Inler con l’ex Genoa leggermente favorito (darebbe una mano in difesa vista la propensione offensiva dei due terzini). Il trio offensivo sarà composto da Hamsik, Pandev e il bomber Cavani. Solo panchina per Insigne. In tribuna il neo acquisto Rolando, arrivato da poche ore e ancora fuori condizione a causa delle poche partite disputate in questi sei mesi al Porto.

    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images
    Mazzarri vuol mettere paura alla Juve © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    QUI CATANIA – Qualche assenza anche per Maran che dovrà rinunciare ad Alvarez e Castro, entrambi squalificati. Sullo schieramento tattico pochi dubbi per il tecnico dei siciliani che confermerà il suo consueto 4-3-3 (variabile a seconda dell’avversario in un 3-4-3 o 3-5-2). I pali saranno difesi da Andujar, la linea difensiva sarà composta dagli esterni Bellusci e Capuano, al centro spazio a Legrottaglie e Spolli. In cabina di regia torna Lodi, che scontati i tre turni di squalifica si riprende in mano la formazione catanese, in suo aiuto ci saranno Biagianti (in ballottaggio con Almiron) e Izco. il tridente offensivo sarà formato da Bergessio centrale e Gomez-Barrientos larghi.

    ANALISI TATTICA – Riuscirà il Napoli con i suoi terzini offensivi, ad arginare la velocità, fantasia ed inventiva delle due ali catanesi. Da una parte la sfida Barrientos-Armero, dall’altra Gomez-Zuniga. In questi due confronti si deciderà il match, poi il tridente offensivo dei partenopei non ha bisogno di presentazioni con Cavani pronto a castigare alla prima occasione Andujar. Potrebbe rivelarsi interessante un inserimento a gara in corso di Insigne.

    STATISTICHE – In Napoli negli undici incontri giocati al San Paolo ha conquistato 26 punti, frutto di 8 vittorie, 2 pareggi e 1 sola sconfitta. Il Catania, nelle dieci gare disputate lontane dal Massimino ha portato a casa solamente 9 punti, frutto di 2 vittorie, 3 pareggi e 5 sconfitte.

    PROBABILI FORMAZIONI NAPOLI-CATANIA
    Napoli (4-3-2-1): De Sanctis; Zuniga, Cannavaro, Gamberini, Armero; Mesto, Dzemaili, Behrami; Hamsik, Pandev; Cavani. Allenatore: Mazzarri
    Catania (4-3-3): Andujar; Bellusci, Spolli, Legrottaglie, Capuano; Izco, Lodi, Biagianti; Barrientos, Bergessio, Gomez. Allenatore: Maran