Autore: Marco Deiana

  • Coppa d’Africa, finisce il sogno del Burkina Faso. Trionfa la Nigeria

    Coppa d’Africa, finisce il sogno del Burkina Faso. Trionfa la Nigeria

    Fine dei sogni per il Burkina Faso, che viene sconfitto dalla Nigeria nella Finalissima di Coppa d’Africa 2013. Un paese intero sognava l’incredibile successo finale, ma si sono dovuti arrendere davanti allo strapotere delle Super Aquile. Ai nigeriani è bastata una bellissima rete di Sunday Mba al 40′ per trionfare a fine partita e riportare il trofeo a casa dopo 19 anni. L’ultima vittoria della Nigeria infatti è datata 1994, quando l’attuale tecnico biancoverde Stephen Keshi trascinava i suoi connazionali dentro il rettangolo da gioco. Un trionfo atteso a lungo, inseguito con una linea verde che permetterà ai nigeriani di aprire il ciclo importante anche fuori dal continente africano. Per i burkinabè invece rimane la gioia di aver giocato la Finale, inaspettata ad inizio torneo. Il risultato finale (1-0) testimonia comunque la grande organizzazione di gioco di entrambe le nazionali.

    LA PARTITA – Al Soccer Stadium di Johannesburg la Nigeria parte a razzo, il Burkina Faso si difende e cerca di ripartire in contropiede, senza troppa fortuna, visto che gli unici tiri verso la porta nigeriana arrivano dalla lunga distanza senza impensierire il portiere Enyeama. Il gol sul finale di primo tempo spezza le gambe ai burkinabè che si ritrovano a dover inseguire per tutto il secondo tempo. Il mostruoso centrocampo nigeriano, composto dal mediano del Chelsea, Mikel e da quello della Lazio, Onazi (uno dei più giovani del torneo), protegge la retroguardia biancoverde, permettendo così di gestire al meglio il match. Il Burkina Faso, tecnicamente non si dimostra all’altezza e stavolta non basta neanche il cuore per realizzare il gol che avrebbe permesso di giocarsi la coppa dagli undici metri.

    Tifosi nigeriani in festa © Ian Walton/Getty Image
    Tifosi nigeriani in festa © Ian Walton/Getty Image

    FESTA NIGERIANA – E adesso via alle danze. Pochi giorni fa infatti, l’associazione delle prostitute nigeriane ha offerto una settimana di sesso gratis ai componenti della Nazionale in caso di vittoria del torneo. Adesso per i giocatori ci saranno sette giorni di fuoco, tra festeggiamenti in terra natia e altrove…

    CHAPEAU BURKINA – Un applauso va fatto anche agli sconfitti, arrivati alla finalissima contro ogni pronostico. Il Burkina Faso, pur tra mille difficoltà è rimasto in gara fino al fischio finale dell’arbitro, dimostrando voglia di stupire e di far sognare un intero popolo che va avanti tra mille difficoltà. La vittoria finale poteva portare gioia e sorrisi all’intero Stato africano, ma rimarrà per sempre l’impresa di aver raggiunto la Finalissima, a discapito di Nazionali più forti come la Costa d’Avorio.

    19 ANNI DOPO – La Nigeria mancava l’appuntamento con la vittoria dalla Coppa d’Africa 1994. Da quella manifestazione sono passati ben 19 anni. Una generazione intera che non ha dato le gioie che ci si aspettava. Adesso si parte con un nuovo ciclo, con una rosa composta da un mix di giovani e vecchi che permetterà ai nigeriani di poter diventare protagonisti anche fuori dall’Africa.

    FINALINA – Nella finale per il terzo e quarto posto, il Mali supera facilmente il Ghana, 3-1 il risultato finale. I maliani si dimostrano con più fame e concretezza rispetto ai ghanesi, che forse si aspettavano di giocarsi la Finalissima al Soccer Stadium di Johannesburg. Per il Ghana in rete il bianconero Asamoah, che tornerà a Torino e dovrà scendere subito in campo per la sfida di Champions contro il Celtic.

  • Liga, il Barça ipoteca il titolo. Ronaldo protagonista di giornata

    Liga, il Barça ipoteca il titolo. Ronaldo protagonista di giornata

    Gol e spettacolo nella 23esima giornata della Liga Spagnola. Barcellona e Real Madrid sono assolute protagoniste del week end spagnolo segnando rispettivamente sei e quattro gol contro Getafe e Siviglia, confermando una certa superiorità rispetto alle altre squadre del campionato. Anche l’Atletico Madrid, dopo un inizio straordinario, sta lentamente calando di continuità di risultati e nell’ultimo incontro ha subito una brutta sconfitta esterna contro il Rayo Vallecano permettendo ai blaugrana di fuggire a +12 dal secondo posto. Liga già chiusa? Possibile riapertura con il ritorno delle gare di Champions? Mai dare per scontato un campionato, ma obiettivamente al momento, sembra davvero difficile trovare una squadra in grado di raggiungere e sorpassare la squadra di Vilanova, che esprime un calcio sempre spettacolare e concreto.

    Ronaldo vs Messi – Stavolta la sfida personale tra il portoghese e l’argentino la vince il primo, che stende da solo con una tripletta il Siviglia, mentre l’argentino si deve accontentare di una sola rete nella sfida contro il Getafe.

    Ronaldo stende il Siviglia con una tripletta © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images
    Ronaldo stende il Siviglia con una tripletta © Gonzalo Arroyo Moreno/Getty Images

    Real forza 4 – Le merengues distruggono letteralmente il Siviglia tra le mura amiche del Santiago Bernabeu per 4-1. Decisiva la tripletta di Cristiano Ronaldo che si carica la squadra e la trascina verso una vittoria importantissimi ai fini della classifica, mettendo al sicuro il terzo posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla Fase a Gironi della prossima Champions League. Gli ospiti una trasferta shock con un passivo di 4-0 nella prima ora di gioco. Il gol di Del Moral sul finale fissa sul 4-1 il risultato finale.

    Barça super – I blaugrana, per rispondere ai rivali del Real Madrid, ne segnano sei al povero Getafe che si ritrova davanti una squadra in perfetta forma fisica, in vista anche dell’imminente sfida di Champions League. Il risultato finale di 6-1 non lascia spazio a dubbi. Una sola squadra in campo e sei marcatori diversi. In ordine cronologico segnano Sanchez, Messi, Villa, Tello, Iniesta e Pique. Insomma, c’è spazio per tutti. Il Barcellona, con la vittoria di questo week end si porta a +12 sulla seconda in classifica, mettendo le mani sulla Liga 2012-2013.

    Simeone ko – L’unica squadra ancora in grado di impensierire i blaugrana si ferma in trasferta contro il Rayo Vallecano. Parliamo dell’Atletico Madrid di Radamel Falcao, autore del gol della bandiera (segnato al 90′). Adesso la formazione biancorossa deve guardarsi alle spalle al ritorno dei cugini del Real, distanti solamente quattro punti, anche se i ragazzi di Simeone devono recuperare ancora una gara.

    Corsa Champions – Tra alti e bassi continua la caccia all’ultima posizione utile per la Champions 2013-2014. Tra la quarta piazza e il nono posto ci sono solamente sei punti, il che rende tutto più interessante. Il Malaga supera di misura il Levante nell’unico scontro diretto di giornata, confermandosi al quarto posto. Dietro gli andalusi rimangono in scia Valencia e Real Sociedad che vincono di misura su Celta Vigo e Maiorca.

  • Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Premier chiusa? Lo United vola a +12. Buio totale per il City

    Lo United mette il turbo e si porta a +12 dai cugini del City, complice la brutta sconfitta esterna dei Citizens contro il Southampton. La Premier League sembra aver già trovato il suo vincitore ad inizio febbraio visto il vantaggio sempre maggiore che separa le due squadre. Roberto Mancini, ieri a Marassi per osservare da vicino Mauro Icardi (obiettivo estivo del club inglese da lui allenato), quest’anno non riesce a dare una vera identità alla squadra e dopo aver deluso in Champions League, saluta anche il campionato inglese. Per i Red Devils invece passo in avanti notevole e in vista del doppio impegno contro il Real Madrid, Alex Ferguson può dormire sonni tranquilli. Intanto continua la stagione altalenante del Chelsea, che vince e convince allo Stamford Bridge contro il Wigan.

    Premier chiusa? – Con un vantaggio del genere, il Campionato Inglese sembra già chiuso, anche se non bisogno dare per morto il City di Mancini, che riuscì a rimontare uno svantaggio importante anche la scorsa stagione, trionfando poi nell’ultimo minuti dell’ultima giornata. Certo, il +12 non dovrebbe dare grossi problemi allo United, che quest’anno si ritrova con un van Persie in più in squadra.

    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images
    Van Persie ancora decisivo con il Manchester United © Shaun Botterill/Getty Images

    Un facile 2-0 del Manchester United in casa contro l’Everton. Succede tutto nel primo tempo con le reti di Giggs (13′) e van Persie (45′). La squadra di Ferguson gioca con una tranquillità mai avuta e la presenza dell’attaccante olandese, ex Arsenal, ha dato maggiore sicurezza alla formazione di Manchester.

    Per il Manchester City invece ennesima prova poco brillante ed ennesima sconfitta inaspettata. In casa del Southampton, gli uomini di Mancini si ritrovano sotto di due reti dopo appena venti minuti. Il gol di Dzeko al 38′ sembra riaprire la gara, poi chiusa definitivamente ad inizio ripresa dall’autogol di Barry che condanna i Citizens. La posizione dell’ex tecnico dell’Inter è sempre più in bilico e nonostante l’ottimo rapporto con la tifoseria, potrebbe pagare con l’esonero a fine stagione la delusione in Champions e una Premier vissuta sempre in rincorsa.

    Benitez invece salva la panchina con la larga vittoria casalinga contro lo Swansea per 4-1. Apre le danze il brasiliano Ramires e Marin le chiude, in mezzo i gol di Hazard e Lampard, che non smette più di segnare da quando è stato messo alla porta dal club inglese (che ha deciso di non rinnovargli il contratto). I Blues confermano il terzo posto e puntano con decisione al City, ora distante solamente quattro punti. Vince anche il Tottenham con il solito, indispensabile Bale, autore di una doppietta contro il Newcastle che permette agli Spurs di rimanere al quarto posto, l’ultimo utile per la qualificazione alla prossima Champions League.

    Un gol di Cazorla permette all’Arsenal di superare l’esame Sunderland, rimanendo così agganciato al treno Champions. Torna alla vittoria invece l’Aston Villa, che dopo un lungo periodo di prestazione ben al di sotto della sufficienza, supera di misura il West Ham. Il Qpr, ultimo in classifica, ne prende quattro dallo Swansea, rivelazione della stagione, a segno il bomber Michu (doppietta) al centro di numero trattative di mercato.

  • Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Sampdoria-Roma, è notte fonda per i capitolini. Osvaldo ne combina un’altra…

    Parte male il nuovo corso Andreazzoli. A Marassi, Sampdoria-Roma finisce 3-1 tra rigori sbagliati, gol annullati e polemiche varie. Non basta al nuovo tecnico capitolino il cambio del modulo tattico (passando dal 4-3-3 al 3-4-1-2) per cambiare le sorti della squadra che esce da Genova con una brutta sconfitta. Per i blucerchiati invece ennesima impresa di una stagione iniziata alla grande, proseguita tra mille difficoltà fino all’esonero di Ferrara e il conseguente arrivo di Delio Rossi che ha permesso una nuova svolta al campionato della formazione ligure. Per la Roma invece diventa sempre più difficile agganciare il terzo posto, ultimo utile per partecipare alla prossima Champions League. A questo punto si fa dura anche raggiungere la zona Europa League, viste le difficoltà della squadra a far risultato.

    LA PARTITA – Primo tempo tutto di marca giallorossa che non si rende però particolarmente pericolosa dalle parti di Romero. Le emozioni maggiori arrivano nel secondo tempo, quando viene annullato una rete regolare a Lamela (il fuorigioco era ad inizio azione, ma il guardalinee non sbandierando ha fatto proseguire l’azione, salvo poi giudicare irregolare la posizione dell’argentino sulla respinta di Romero su tiro di Totti dalla distanza. I capitolini si innervosiscono e passano in svantaggio con la rete dell’ex juventino Estigarribia che insacca con un bel diagonale su assist di Sansone. La Roma può subito tornare in partita ma Osvaldo, prima subisce un fallo da rigore, poi pretende di tirarlo ed infine tira il più inguardabile dei calci di rigore. La Samp prende coraggio e prova a far sua la partita. Nel giro di sei minuti, prima raddoppia con un calcio di punizione si Sansone (battuto sul palo difeso da Stekelenburg), poi subisce la rete di Lamela che riapre i giochi ed infine Icardi sistema tutto con un colpo di testa sul primo palo su azione da calcio d’angolo.

    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Sansone, protagonista nella sfida tra Sampdoria e Roma © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUOTA SALVEZZA & EUROPA – La Sampdoria con la vittoria contro la Roma sale a 28 punti e mancano ipoteticamente solamente 12 punti per centrare l’obiettivo di inizio stagione. La squadra ha cambiato completamente registro con l’arrivo di Delio Rossi che ha trovato il giusto equilibrio alla formazione blucerchiata e la salvezza diventa a portata di mano. Per la Roma invece è notte fonda. Con la sconfitta rimediata a Marassi i capitolini rimangono a 34 punti, a dieci lunghezze dal terzo posto occupato dalla Lazio e a 5 lunghezze dalla Fiorentina, attualmente sesta.

    LE PAGELLE SAMPDORIA-ROMA
    Osvaldo 4.5 – Si procura un rigore, lo ruba a Totti (battitore della squadra) e lo sbaglia malamente. Serve altro per commentare la prestazione dell’italo-argentino?
    Lamela 6.5 – Il più vivace dei suoi. Nonostante sia stato schierato come esterno di centrocampo, con compiti di copertura (vista la difesa a tre), l’argentino è il più pericoloso dei suoi. Segna il gol del momentaneo pareggio, ma viene annullato e prova a riaprire la gara sul 2-0.
    Icardi 6.5 – Istinto da killer. Gli capitano poche occasioni da rete e in una di queste mette a segno il gol della sicurezza. Roberto Mancini, in tribuna, prende appunti…
    Sansone 7.5 – Entra nella ripresa e cambia completamente volto al match. Realizza inoltre la rete del 2-0 con una bellissima punizione calciata sul palo del portiere capitolino.

    TABELLINO SAMPDORIA-ROMA 3-1
    Sampdoria: (3-5-1-1): Romero 6.5; Gastaldello 5.5, Rossini 6, Costa 5.5; De Silvestri 6, Poli 6.5, Krsticic 6, Obiang 6.5, Estigarribia 6.5 (81′ Poulsen 6); Soriano 5.5 (46’Sansone 7.5); Icardi 6.5. Allenatore: Rossi.
    Roma (3-4-1-2): Stekelenburg 5; Marquinhos 5.5, Burdisso 5, Castan 6 (55′ Dodò 6); Lamela 6.5, De Rossi 6, Bradley 5.5 (67′ Florenzi 6), Marquinho 6 (88′ Lopez sv); Pjanic 6.5; Osvaldo 4.5, Totti 6. Allenatore: Andreazzoli.
    Marcatori: 55′ Estigarribia (S), 73′ Sansone (S), 75′ Lamela (R), 77′ Icardi (S)

    Le reti di Sampdoria-Roma
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  • Sampdoria-Roma, post-Zeman. La prima di Andreazzoli

    Sampdoria-Roma, post-Zeman. La prima di Andreazzoli

    Il dopo Zeman inizia oggi per i giallorossi. La sfida Sampdoria-Roma apre il nuovo ciclo Andreazzoli che ha sostituito il boemo dopo il suo esonero. Sono previsti parecchi cambiamenti nella formazione capitolina che cercherà di trovare l’equilibrio tattico mai avuto con l’ex tecnico del Pescara. I padroni di casa, dopo il buon punto in casa del Torino, sono chiamati alla prova del nove e Delio Rossi vorrà testare la personalità dei propri ragazzi. La classifica non sorride a nessuna delle due squadre con la Sampdoria in piena mischia per non retrocedere e la Roma troppo distante da quel terzo posto che ad agosto è stato battezzato come il vero obiettivo del club. L’ex tattico di Spalletti, ora primo allenatore giallorosso cercherà di dare una sterzata alla stagione romanista e la sfida al Marassi diventa subito importantissima.

    QUI SAMP – Delio Rossi deve fare a meno di Palombo, fermo per infortunio, mentre recupera Obiang dalla squalifica e Icardi, acciaccato ma pronto a giocare. Conferma in vista per il 3-5-2 con l’argentino Romero in porta. Difesa a tre composta da Rossini (che andrà a sostituire Palombo), Gastaldello e Costa. A centrocampo gli esterni saranno De Silvestri (uno dei fedelissimi di Rossi) e Estigarribia, al centro Obiang, Poli e Krsticic. In attacco Icardi sarà supportato da Soriano. In panchina Maxi Lopez che potrebbe scendere in campo nella ripresa.

    La prima per Andreazzoli sulla panchina della Roma © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images
    La prima per Andreazzoli sulla panchina della Roma © FILIPPO MONTEFORTE/AFP/Getty Images

    QUI ROMA – Grossi cambiamenti in vista per i giallorossi. Andreazzoli schiererà il 4-2-3-1 di Spallettiana memoria e rispolvera Stekelenburg in porta, finito in panchina nella gestione Zeman a causa del suo carattere riservato. In difesa, vista l’assenza di Balzaretti e Castan, giocheranno da destra a sinistra Piris, Burdisso, Marquinhos e Torosidis. A centrocampo Bradley e De Rossi formano la barriera in mediana. I tre trequartisti saranno Florenzi, Lamela e Pjanic (che ritrova il campo dopo il periodo passato in panca con Zeman) e il terminale offensivo sarà Francesco Totti che cambia radicalmente posizione rispetto alla gestione del boemo.

    CURIOSITA’ – Intorno alla figura di Andreazzoli si è detto tanto e scritto altrettando. Si è parlato del suo carattere deciso e duro, della sua fantasia tattica (che ha permesso a Spalletti di creare un modulo senza bisogno di punte vere) e dalla sua inesperienza come primo allenatore. A Genova si scopriranno le vere potenzialità del tecnico che dalla sua ha l’ottimo rapporto con i leader dello spogliatoio giallorosso come Totti e De Rossi. Attenzione anche a Taddei però, che inventò e dedicò la finta “Aurelio” proprio all’attuale mister capitolino.

    MAXI PANCHINARO – Arrivato quest’estate come il colpo dell’anno, dopo sei mesi in prestito al Milan, Maxi Lopez era pronto a prendersi tutte le responsabilità dell’attacco e fino al grave infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi da gioco per almeno tre mesi, stava garantendo un discreto numero di reti. Con l’esplosione del giovane connazionale Icardi, l’ex punta del Catania rischia di perdere il posto da titolare.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA-ROMA
    Sampdoria (3-5-2): Romero; Rossini, Gastaldello, Costa; De Silvestri, Krsticic, Poli, Obiang, Estigarribia; Soriano, Icardi. Allenatore: D.Rossi
    Roma (4-2-3-1): Stekelenburg; Piris, Burdisso, Marquinhos, Torosidis; Bradley, De Rossi; Lamela, Pjanic, Florenzi; Totti. Allenatore: Andreazzoli.

  • Lazio-Napoli 1-1, passo falso campano. Fuga Juve

    Lazio-Napoli 1-1, passo falso campano. Fuga Juve

    Passo falso partenopeo all’Olimpico di Roma nella sfida Lazio-Napoli, valevole per la 24esima giornata del campionato di Serie A. Un pareggio raggiunto nei minuti finale per i ragazzi di Mazzarri che vedono così la Juventus portarsi a +5 in classifica, dopo la convincente vittoria tra le mura amiche contro la Fiorentina. Solo 1-1 alla fine dell’incontro, risultato che scontenta entrambe le compagini, i padroni di casa perché dopo aver dominato gran parte del match tornano a casa con un solo punto, che non gli permette di dormire tranquillo (in caso di vittorie di Milan e Inter si avvicinerebbe ad un solo punto), mentre per gli ospiti un punto che non basta per inseguire la Juventus, sempre più padrona di questo campionato. Il sogno di Cavani e compagni di rimanere aggrappati a tre punti fino allo scontro diretto svanisce.

    LA PARTITA – Ritmi alti fin da subito con la Lazio che schiaccia nella propria metà campo il Napoli, impotente davanti ai continui attacchi capitolini. Dopo appena dieci minuti, padroni di casa in vantaggio con la rete di Floccari che viene servito in area da uno strepitoso Konko, l’attaccante laziale al centro area ha tutto il tempo per stoppare la palla e piazzarla. Quinto gol nelle ultime sei partite e bomber Klose già dimenticato. I biancocelesti non si fermano e continuano a pressare a tutto campo gli avversari che rischiano di soccombere alla mezz’ora con il palo colpito dal solito Floccari. Il Napoli a questo punto reagisce e Cavani risponde alla punta laziale colpendo anche lui un legno.

    La girata al volo di Campagnaro per la rete del pareggio campano © Paolo Bruno/Getty Images
    La girata al volo di Campagnaro per la rete del pareggio campano © Paolo Bruno/Getty Images

    Nella ripresa il Napoli (a causa dell’infortunio di Behrami) si schiera con un super offensivo 3-4-3 con il trio Insigne, Pandev e Cavani in attacco e Hamsik sulla linea del centrocampisti. I partenopei alzano il ritmo ma non si rendono pericolosi dalle parti di Marchetti. Al contrario è la Lazio a continuare a far la partita e spreca varie occasioni per chiudere l’incontro. A dieci minuti dalla fine arriva la sveglia per i campani. Prima Inler impegna il portiere laziale poi Campagnaro, su azione da calcio d’angolo , si inventa una girata con il pallone che termina la corsa sotto il sette. 1-1 e partita finita? No! Nei minuti di recupero, Floccari fa tremare il pubblico di fede azzurra con un colpo di testa che termina la corsa sulla traversa.

    UN PUNTO PER UNO – Un pareggio che non serve a nessuno. Il Napoli deve lasciar strada all’ennesima mini fuga della Juventus, che si porta a +5 in classifica proprio nella settimana di Champions. Per la Lazio continua il periodo grigio, con risultati alternati ed un terzo posto sempre più messo in discussione dal recupero prodigioso del Milan.

    PAGELLE LAZIO-NAPOLI
    Hernanes 8 – Premiamo il coraggio del brasiliano che recupera a tempo di record da un trauma cranico (non c’è da scherzarci) e pur con il caschetto protettivo decide di scendere in campo nella sfida che può valere una stagione.
    Floccari 7.5 – Preoccupati per l’assenza di Klose? Nessun problema. C’è Sergio tutto fare che in sei partite si porta a casa cinque reti. Media invidiabile e tifosi laziali che possono tirare un sospiro di sollievo.
    Zuniga 5 – Il colombiano non entra mai in partita. Disorientato dall’ottimo Candreva e dalla spunta offensiva del terzino Konko. Non incide come suo solito.
    Campagnaro 7 – In scadenza di contratto, un piede e mezzo all’Inter. Eppure l’argentino dimostra grande attaccamento alla maglia e realizza la rete del pareggio. Il futuro non è a Napoli, ma il difensore ha promesso massimo impegno.

    TABELLINO LAZIO-NAPOLI 1-1
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 7; Konko 7, Biava 6, Dias 6, Radu 6; Ledesma 6.5; Candreva 7, Gonzalez 6 (90′ Saha sv), Hernanes 8 (72′ Cana 5.5), Mauri 6 (63′ Lulic 5.5); Floccari 7.5. Allenatore: Petkovic 6.5
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis 6; Campagnaro 7, Cannavaro 5.5, Gamberini 5; Mesto 5.5 (50′ El Kaddouri 6), Behrami 5.5 (47′ L. Insigne 7), Inler 6.5, Zuniga 5 (80′ Calaiò sv); Hamsik 6; Pandev 5.5, Cavani 6. Allenatore: Mazzarri 5.5
    Marcatori: 11′ Floccari (L), 87′ Campagnaro (N)

    I gol del match Lazio-Napoli
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  • Lazio-Napoli, sfida di alta classifica all’Olimpico

    Lazio-Napoli, sfida di alta classifica all’Olimpico

    Anticipo notturno di lusso quello che vede coinvolte Lazio-Napoli, gara valida per 24esima giornata di Serie A, in un match dall’alta classifica. I padroni di casa sono alla ricerca di una vittoria che non arriva da tre giornate (un pareggio e due sconfitte consecutive) per non compromettere l’ottima prima parte di stagione che li ha visti navigare tra il secondo e il terzo posto. I partenopei, che giocheranno dopo aver conosciuto l’esito dell’incontro Juve-Fiorentina, invece puntano allo scudetto e le recenti dichiarazioni di Cannavaro e Cavani hanno spazzato via gli ultimi dubbi. Ci si aspetta una gara ad alto ritmo, visto che un pareggio potrebbe scontentare entrambe le compagini. Il match verrà visto in 193 paesi in tutto il mondo, testimoniando l’importanza cruciale della gara dell’Olimpico.

    L’infortunio che bloccherà per due mesi Klose, fa saltare la sfida personale con Cavani, due autentici bomber, dalle caratteristiche diverse ma dal senso del gol identico.

    Hernanes recupera per la sfida contro il Napoli © Valerio Pennicino/Getty Images
    Hernanes recupera per la sfida contro il Napoli © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI LAZIO – Iniziamo dai padroni di casa, che dovranno fare a meno oltre che a Klose anche di Ederson e Brocchi (che potrebbe aver terminato stagione e carriera a Genova) ma che ritrovano Hernanes, che per l’occasione giocherà con un caschetto protettivo, dopo essere stato vittima di un trauma cranico che gli ha comportato il ricovero per qualche giorno in ospedale. Petkovic punta sull’italiano Floccari per sostituire il bomber tedesco e lascia in panchina il neo acquisto Saha che deve ancora entrare nei meccanismi del tecnico laziale. Per il resto, formazione titolare schierata con il consueto 4-1-4-1 con Marchetti in porta, Konko e Radu sugli esterni e Biava – Dias coppia centrale. Il regista davanti alla difesa, con compiti anche di copertura sarà Ledesma. Più avanti troviamo il poker Candreva, Hernanes, Mauri e Gonzales. In attacco, come già detto, l’ex punta del Parma, Sergio Floccari.

    QUI NAPOLI – Walter Mazzarri può schierare la formazione migliore, avendo a disposizione tutta la rosa tranne il centrocampista svizzero Dzemaili, squalificato. Il tecnico livornese lascia a riposo Maggio (ancora mezzo acciaccato) e punta sul 3-4-1-2. In porta conferma scontata per De Sanctis. Il trio difensivo formato da Campagnaro, Cannavaro e Britos. Centrocampo schierato con gli esterni Mesto e Zuniga e gli interni Inler e Behrami che offriranno sostanza e qualità. Il trequartista sarà il leader Hamsik, mentre in attacco spazio alla coppia Pandev e Cavani. L’ex allenatore della Reggina punta sui suoi uomini di fiducia ed esperienza, lasciando in panchina Armero (arrivato da poco) e Insigne.

    I PRECEDENTI – Nelle ultime cinque gare disputate all’Olimpico di Roma tra le due squadre, la Lazio ha avuto la meglio in tre occasioni contro l’unica vittoria partenopea datata 26-10-2008. In mezzo un pareggio per 1-1.

    OBIETTIVI IMPORTANTI – Le due formazioni si ritrovano meritatamente al secondo e terzo posto. I partenopei iniziano a fantasticare sulla vittoria di uno scudetto atteso dall’era Maradona, mentre i laziali, dopo essere diventati per poco tempo l’anti-Juve, hanno dovuto lasciar spazio ai rivali odierni. I capitolini devono fare attenzione al recupero importante del Milan, dietro solo tre punti (così come l’Inter).

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-NAPOLI
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Biava, Dias, Radu; Ledesma; Candreva, Gonzales, Hernanes, Mauri; Floccari. Allenatore: Petkovic.
    Napoli (3-4-1-2): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Mesto, Behrami, Inler, Zuniga; Hamsik; Pandev, Cavani. Allenatore: Mazzarri.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 9-10 febbraio

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 9-10 febbraio

    Nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero”. Il week end non offre partite di grande spessore e di grosse difficoltà, ma come il Burkina Faso è riuscita a conquistare la Finale della Coppa d’Africa 2013 (battendo il Ghana, favorito per la vittoria finale), potrebbe capitare che la squadra pronosticata come sicura perdente, possa effettuare il colpaccio. Come ogni settimana vi proponiamo due triple, una dedicata ai campionati principali europei e una sui campionati meno conosciuti e seguiti, infine ci sarà il solito listone finale dovere si tenterà di guadagnare dai 150 ai 200 euro con una puntata di soli due euro. Come sempre vi ricordiamo che si tratta di gioco d’azzardo e come tale va vissuto. Evitate di far debiti e di prendere risparmi personali dedicati ad esigenze primarie. Le quote sono state prese dal sito Bwin.

    Pronostici Serie & Calcio Estero

    Schedina 1

    Levante – Malaga: Scontro importante per la corsa al quarto posto. Gli ospiti, pur con il fardello della squalifica Uefa (che gli impedirà di partecipare alla prossima manifestazione europea), occupano l’ultima piazza disponibile per l’accesso ai Preliminari di Champions. I padroni di casa pur con quale fatica riescono a rimanere in scia, distanziandosi di soli tre punti. Occasione d’oro quindi per il Levante per raggiungere i ragazzi di Pellegrini, potendo contare anche sul pubblico amico che ha permesso ai padroni di casa di ottenere ben 7 vittorie, 1 pareggio e 2 sole sconfitte. Il Malaga, in trasferta, ha avuto un percorso piuttosto equilibrato con 4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte. Il nostro consigli va sulla vittoria fissa del Levante, ma se non siete molto sicuri vi proponiamo anche l’Under 2.5 (quotato 1.72). Pronostico: 1 (2.50)

    Pronostici Serie A e Calcio Estero © Gabriele Maltinti/Getty Images
    Pronostici Serie A e Calcio Estero © Gabriele Maltinti/Getty Images

    Bologna – Siena: I rossoblu sono a caccia di punti importanti e dalla parte opposta si ritroveranno i senesi, carichi dopo la vittoria casalinga contro l’Inter che li ha rilanciati verso una salvezza che sembrava improbabile fino ad una settimana fa. Gli uomini di Pioli, stanno ottenendo meno di quel che meriterebbero e sono alla ricerca di vittoria che gli permetterebbe di allontanarsi dalle zone pericolose della classifica. I toscani, hanno costruito la loro impresa tra le mura amiche, trovando qualche difficoltà di troppo lontano dal Franchi (1 sola vittoria, 2 pareggi e ben 8 sconfitte). Allo stesso tempo, gli emiliani hanno faticato non poco al Dall’Ara (4 vittorie, 3 pareggi e 3 sconfitte). Il nostro consiglio va sulla vittoria rossoblu che non potrà essere sempre sfortunata. Sulla carta non ci sarebbe partita. Pronostico: 1 (1.85)

    Swansea – Qpr: Classifica alla mano non ci sarebbe partita. I padroni di casa hanno esattamente il doppio dei punti dei londinesi (relegati in ultima posizione). La Premier è strana, ma i valori in campo spesso vengono rispettati e in questo momento lo Swansea viaggia in ottava posizione e non dovrebbe avere grossi problemi ad ottenere l’intera posta in palio contro un avversario che non riesce a trovare la quadratura del cerchio, nonostante l’ottimo materiale tecnico a disposizione di Redknapp. Pronostico: 1 (1.80)

    Schedina 2

    Corinthians – Sao Caetano: reduce dallo scialbo pareggio in trasferta contro il Botafogo SP, il Timao è atteso al pronto riscatto nella sfida di sabato sera (ore 19.20 italiane) contro il Sao Caetano, che al momento occupa la terzultima posizione con 4 punti guadagnati nelle prime cinque partite del Campionato Paulista. Ci aspettiamo una grande vittoria del Corinthians, e perché no, una bella prestazione di Pato, subito in gol al debutto sette giorni fa e determinato nel dimostrare a tutti di non essere un giocatore finito. Pronostico: Over 2.5 (1.60)

    Santos – Paulista: anche il Peixe arriva da un pareggio, rimediato sul campo del Linense durante il turno infrasettimanale. C’è un però: i ragazzi di Ramalho non avevano lì davanti Neymar. E quanto può incidere un giocatore come Neymar sulle sorti di una partita, specialmente una del campionato statale Paulista? La risposta arriverà domani. Noi intanto ci giochiamo una bella goleada. Pronostico: Over 2.5 (1.61)

    Ajax – Roda: può in questo spazio-tempo attuale una squadra come il Roda raccogliere qualcosa contro una squadra come l’Ajax? A noi francamente pare impossibile. Ma non solo a noi, anche ai bookmakers, che infatti quotano il successo dei lancieri a 1,13. Quota spazzatura d’accordo, però qualcosa la si può inventare, come ad esempio l’1h (1,45) oppure l’invitante over 4,5 (2,45). Per quelli che ancora non conoscono Braveheart consigliamo la prima giocata. Chi invece ormai ha dimestichezza con i battiti del cuore che accelerano ad ogni giro di lancetta allora vi profetizziamo la seconda giocata. Pronostico: 1h (1.45)

    Riassunto Pronostici Serie A & Calcio Estero

    Levante – Malaga — 1
    Bologna – Siena — 1
    Swansea – Qpr — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 80.

    Corinthians – Sao Caetano — Over 2.5
    Santos – Paulista — Over 2.5
    Ajax – Roda — 1h

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 37.

    Listone

    Borussia Dortmund – Amburgo — 1
    Chelsea – Wigan — 1
    Norwich – Fulham — 1x
    Stoke – Reading — 1
    Lazio – Napoli — Over 2.5
    Parma – Genoa — 1
    Atalanta – Catania — 1x
    Palermo – Pescara — 1
    Sampdoria – Roma — Over 2.5
    Udinese – Torino — 1

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 200.

  • Cagliari-Milan a Torino. Cellino bloccherà la trasferta?

    Cagliari-Milan a Torino. Cellino bloccherà la trasferta?

    Bufera intorno allo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena. La Prefettura dice no alla disputa di Cagliari-Milan in terra sarda e obbliga la formazione rossoblu al trasloco all’Olimpico di Torino, dove abitualmente gioca le partite casalinghe la squadra granata. Incredibile e al limite del ridicolo, la situazione che si è creata intorno al nuovo impianto del Cagliari Calcio, che dopo aver dovuto giocare lontano dal calore del proprio pubblico nella sfida contro la Juventus, dovrà fare altrettanto per il match contro i rossoneri. Esclusa a priori la possibilità di vietare la trasferta al tifo milanista o quella di permettere l’ingresso allo stadio ai soli abbonati. Perché? Qualcosa non torna. Eppure l’Osservatorio, seppur con qualche riserva, aveva dato il suo ok alla disputa della partita all’Is Arenas.

    E allora cosa c’è sotto? Perché la Prefettura ha dato il via libera alla sfida contro il Napoli (con tanto di sei tifosi partenopei presenti alla stadio, pur con i rischi del caso, vista l’altissima rivalità tra le due tifoserie)?

    O Is Arenas o niente – Il Presidente rossoblu, Massimo Cellino, è stato chiaro fin da subito. O si gioca nel nuovo impianto sardo oppure la squadra non si presenterà sul campo da gioco. Sicuramente una situazione non facile per il Cagliari, che si ritrova in piena corsa salvezza con il rischio di giocarsi punti importanti lontano dal pubblico amico, favorendo eccessivamente gli avversari. Infatti, come nel caso contro la Juventus, la Lega ha optato per uno stadio fin troppo facile da raggiungere per i tifosi ospiti, a discapito del pubblico rossoblu che deve effettuare mille peripezie per assistere alla gara (che secondo il comunicato della Lega si dovrebbe giocare in campo neutro).

    Cellino, presidente del Cagliari, bloccherà la trasferta a Torino? © Claudio Villa/Getty Images
    Cellino, presidente del Cagliari, bloccherà la trasferta a Torino? © Claudio Villa/Getty Images

    Lo sfogo di Nainggolan – Il centrocampista belga, attraverso il social network twitter si sfoga “Perché contro le grandi squadre si gioca sempre lontano dalla Sardegna?”. E come dargli torto? Visto che nelle sfide contro squadre di bassa-media classifica, le porte dell’Is Arenas vengono spalancate per tifosi locali e non…

    Berlusconi favorevole – Tranquilli, non stiamo parlando di qualche riforma, ma semplicemente del giudizio del patron rossonero circa la possibilità di giocare l’incontro a Quartu Sant’Elena. L’ex Premier si lascia andare anche ad un confronto con il Napoli, chiedendosi perché sia stata data l’agibilità per la sfida contro i partenopei e non quella contro il Milan? Mistero!

    Eppure, seppur piccolissima, c’è una possibilità che cambi tutto. Ma c’è bisogno dell’ok del Prefetto, che sembra orientato comunque a mantenere la propria posizione di negatività nei confronti dello Stadio Is Arenas, nonostante Cellino abbia garantito la conclusione dei lavori riguardanti la sicurezza dentro e intorno all’impianto.

    Il calcio italiano sta raggiungendo limiti mai toccati (in senso negativo). I tifosi del Cagliari probabilmente meritano più rispetto, così come i dirigenti rossoblu che con tanto impegno e molti investimenti hanno permesso di costruire l’impianto in soli quattro mesi, dopo l’incubo della scorsa stagione relativo al Sant’Elia. Meritano rispetto anche i tifosi e i dirigenti milanisti, che appoggiano i rivali sardi in questa lotta. Ora la situazione è diventata insostenibile. Perché non si è data la possibilità di far entrare solamente gli abbonati sardi? I misteri si infittiscono e intanto, il rischio di falsare il campionato si alza e chissà se Cagliari-Milan verrà giocata…

  • Verratti, nasce un caso al Psg. Fuga in estate?

    Verratti, nasce un caso al Psg. Fuga in estate?

    In casa Paris Saint Germain scoppia il caso legato a Marco Verratti. Il giovane regista italiano, fresco di gol con la maglia della Nazionale Italiana all’Amsterdam Arena nell’amichevole giocata contro l’Olanda, avrebbe espresso il desiderio di tornare in Italia, dichiarazione smentita seccamente dallo stesso giocatore nelle ultime ore. Arrivato da appena sei mesi a Parigi, con un contratto quinquennale firmato ed un futuro tra Ibrahimovic, Lavezzi e Thiago Silva che gli permetterebbe di giocare stabilmente la Champions League oltre che vincere (almeno sulla carte) parecchi campionati francesi. Nonostante le smentite, in casa Psg c’è preoccupazione nei confronti del 20enne Verratti, elemento utile per il presente e soprattutto per il futuro. Ancelotti, tecnico alla guida dei parigini, non si scompone e chiede al centrocampista di far chiarezza.

    “Se non è contento, basta che lo dica”, queste sono state la parole di Carlo Ancelotti alla notizia di Verratti e della sua voglia di Italia.

    Verrati al centro di un caso al Psg © NICOLAS TUCAT/AFP/Getty Images
    Verrati al centro di un caso al Psg © NICOLAS TUCAT/AFP/Getty Images

    Verratti smentisce – Il regista italiano si è affrettato a smentire queste voci, confermando la sua netta volontà di rimanere a Parigi, città nella quale si trova benissimo. Marco Verratti si è trasferito solamente sei mesi fa in Francia, nonostante gli interessamenti di Juventus e Napoli, preferendo affrontare una nuova esperienza all’estero dopo aver passato tutta la sua (ancora giovane) carriera nel Pescara. Il centrocampista ha confermato la sua idee di tornare un giorno in Italia, ma ha sottolineato la presenza di un contratto quinquennale con il Psg.

    Cosa c’è sotto? – Eppure qualche dubbio rimane. Sarà la concorrenza all’interno della rosa, sarà la lingua nuova, sarà la voglia di tornare a casa, ma in queste ultime dichiarazioni. il giovane Verratti lascia intuire una certa nostalgia dell’Italia. Sul giocatore potrebbe esserci il pressing della Juventus, pentita di non aver acquistato il giocatore dal Pescara, quando ancora nessuno lo conosceva (esattamente un anno fa era in pugno ai bianconeri per 3-4 milioni di euro). Non si esclude anche un piccolo interessamento del Milan, che ha deciso di puntare fortemente sui giovani.

    Il caso Verratti è nato e morto nel giro di poche ore, ma qualcosa sembra essersi rotto. La prossima estate tornerà in Serie A? E’ ancora presto per saperlo.