Autore: Marco Deiana

  • La Juve punta Jovetic, Quagliarella o Matri verso Firenze

    La Juve punta Jovetic, Quagliarella o Matri verso Firenze

    Jovetic Juventus: contatto. Il montenegrino è deciso a lasciare Firenze e la Juventus non vuole lasciarsi sfuggire quest’occasione. La società viola per la sua cessione vuole ricavare almeno 30 milioni di euro. Una cifra troppo alta per le casse juventine che punteranno ad inserire delle contropartite tecniche per abbassare la richiesta della Fiorentina.

    Il 22enne talento viola accetterebbe volentieri il trasferimento a Torino, dove avrebbe l’opportunità di vincere trofei e giocare la Champions League, ma bisognerà superare le resistenze della società dei Della Valle che stravedono per Jovetic e sono intenzionati a costruire la squadra intorno a lui. Negli studi televisivi di Sportitalia, il direttore sportivo Daniele Pradè, non ha confermato e neanche smentito l’interessamento della Juventus, dichiarando l’incedibilità del giocatore. Ma davanti alla richiesta di jojo di essere ceduto, la società gigliata si vedrà costretta a rivedere i piani e considerare la cessione del giocatore.

    Stevan Jovetic © Claudio Villa/Getty Images

    Nel contratto di Jovetic esisterebbe una clausola di rescissione fissata a 30 milioni di euro, valida solo in caso di cessione all’estero. Nessuna squadra estera ha provato a strappare il talento montenegrino alla Fiorentina, gli interessamenti di Arsenal e Chelsea sono andati scemando. In ogni caso, la Juventus non avrebbe mai potuto offrire 30 milioni cash. Per questo motivo si lavora sulle contropartite tecniche da inserire nell’affare. Matri, Padoin, Pazienza e Quagliarella sono i giocatori che piacciono al neo tecnico dei viola, Vincenzo Montella.

    I maggiori indiziati ad entrare nella trattativa sono l’attaccante ex Cagliari, Alessandro Matri e l’ex Udinese Michele Pazienza. Sono i giocatori che per caratteristiche tecniche si sposano meglio con il nuovo progetto tecnico viola e sotto il punto di vista economico entrambi rientrano nei limiti contrattuali fissati dai Della Valle. Oltre all’inserimento di Matri e Pazienza, la società di Corso Galileo Ferraris offrirebbe dai 13 ai 15 milioni di euro rateizzabili.

    L’acquisto di Jovetic comporterebbe la rinuncia all’olandese Van Persie, infatti, per il reparto avanzato bianconero verrà preso solo un top player e ora è arrivato il tempo delle scelte.

  • Verratti pronto a dire sì al Psg

    Verratti pronto a dire sì al Psg

    Verratti è pronto a dire si al Psg. Dopo aver chiesto qualche giorno per poter riflettere sul proprio futuro, il centrocampista pescarese pare intenzionato ad accettare la corte della squadra parigina. Ha atteso in questi giorni un segnale dalla Juventus, squadra che sembrava avere entrambe le mani sul giocatore, segnale che non è arrivato.
    Il Psg ha preparato un assegno da 13 milioni di euro da staccare e consegnare al patron dei delfini, Daniele Sebastiani, in cambio del giovane talento autore di un’ottima stagione in serie cadetta. Per Verratti è pronto un contratto quinquennale da 1.3 milioni di euro annui.

    Rimangono di sasso Juventus e Napoli, le due squadre italiane che hanno mostrato maggiore interesse nell’ultimo periodo verso il centrocampista, definito dagli esperti, il nuovo Andrea Pirlo. A Torino avrebbe dovuto prima imparare e poi ereditare la maglia proprio da Pirlo, ma a certe cifre è difficile competere.

    marco verratti | © Marco Luzzani/Getty Images

    A Parigi il giocatore verrà allenato da Carlo Ancelotti, che in un passato non tanto lontano ha permesso la definitiva consacrazione di Pirlo nel ruolo di regista davanti alla difesa. L’ex tecnico di Parma, Juve e Milan ha più volte ammesso la propria ammirazione verso Verratti.

    La Juventus rimane così con un pugno di mosche in mano, ha tirato a lungo il prezzo per risparmiare uno o due milioni sul costo totale del giocatore e adesso si vede soffiare da sotto il naso uno dei migliori talenti del panorama calcistico italiano. A questo punto, solo una presa di posizione inaspettata di Verratti o un’improvvisa offerta della società bianconera potrà fermare quest’operazione. Ipotesi remote. Gli sceicchi ormai hanno in mano il mercato e possono offrire cifre che in Italia non possiamo più permetterci e Verratti non è stato il primo e non sarà l’ultimo a lasciare l’Italia per ragioni economiche.

    Ora si attende l’annuncio del Pescara per la cessione definitiva del regista al Psg, con conseguente visita medica e firma sul contratto.

  • Muore in campo Arjuna Luiz Venutto Ramos, giovane promessa brasiliana

    Muore in campo Arjuna Luiz Venutto Ramos, giovane promessa brasiliana

    Un nuovo lutto colpisce il mondo del pallone. A soli 17 anni, l’attaccante del São Bernardo, Arjuna Luiz Venutto Ramos, muore durante una partita del campionato under 17 brasiliano tra São Bernardo e Portuguesa Santista. Un’arresto cardiaco che non ha lasciato scampo al giovane attaccante brasiliano. Accasciatosi al suolo in mezzo al campo in preda a delle convulsioni, è stato trasportato immediatamente in ospedale, ma un ultimo e fatale arresto cardiaco durante il trasporto ha accertato la morte del giovane Arjuna Luiz Venutto Ramos.

    Il medico sociale del São Bernardo, Rui de Oliviera, ha subito assicurato che durante le visite mediche del giocatore non era stato accertato nessun tipo di problema cardiaco e che aveva l’idoneità per poter giocare al livello agonistico. Un futuro da predestinato, per Venutto Ramos, da molti esperti veniva paragonato al campione brasiliano Pelè.

    Arjuna Luiz Venutto Ramos

    La lista dei giocatori che muoiono sul campo continua a salire. In primis fu Giuliano Taccola, nel 1969, l’attaccante della Roma morì a Cagliari, anch’egli durante il trasporto in ospedale per un arresto cardiaco, dopo aver accusato un malore a fine partita.
    Qualche anno più tardi arrivò il turno di Renato Curi, che perì durante un Perugia Juventus. Altro arresto cardiaco la causa della morte. Lo stadio di Perugia tutt’ora porta il suo nome.
    La morte che probabilmente ha shoccato di più il mondo del pallone è stata quella di Marc Vivien Foè, che perse la vita in mondovisione, durante la semifinale di Confederation Cup nel 2003.
    Altro dramma l’anno successivo, in Brasile, l’attacco cardiaco colpì Paulo Sergio Oliveira da Silva Serginho, durante Sao Caetano e San Paolo.
    Nel 2007 , Antonio Puerta fu colpito da vari arresti cardiaci durante una partita di Liga spagnola, tra Siviglia e Getafe. Morì tre giorni dopo.
    Per ultimo, il più fresco nella mente degli sportivi, Piermario Morosini che subì un arresto cardiaco il 14 aprile a Pescara, durante Pescara Livorno. Risultò inutile la corsa in ospedale.

  • Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    Astori rifiuta lo Spartak Mosca e giura fedeltà al Cagliari

    La trattativa Astori Spartak Mosca si è conclusa con un nulla di fatto per i russi. Torniamo indietro di qualche giorno, quando Cellino, presidente del Cagliari, propose ad Astori il rinnovo del contratto a 800 mila euro l’anno fino al 2015. Uno sforzo importante per la società rossoblu. Il giocatore riceve la proposta e ci pensa.

    Nel mentre a Cagliari arrivano i russi con un assegno da 15 milioni di euro per l’acquisto del difensore e un contratto per Astori da quasi due milioni di euro annui. Il Cagliari tentenna davanti a quei quindici milioni e dopo una breve trattativa sulle modalità di pagamento, la società rossoblu decide di accettare l’offerta russa. Passa tutto nelle mani del giocatore che si trova davanti ad una scelta importante. Lasciare Cagliari e l’Italia e partire verso la fredda Mosca.

    Davide Astori © Roberto Serra/Getty Images

    Intanto in quel di Berlino, Astori inizia e finisce le visite mediche per conto dello Spartak Mosca. L’affare sembra ormai in porto. Si aspetta la fumata bianca e le firme per poter ufficializzare il passaggio di uno dei più promettenti difensori italiani nel campionato russo, ma il difensore tentenna, non è convinto del trasferimento in Russia.

    La firma non arriva e con un colpo di coda che ha dell’incredibile, Astori decide di rimandare al mittente l’offerta da due milioni di euro annui. Decide di rimanere a Cagliari e di giocarsi le sue chance di convocazione in Nazionale con la maglia rossoblu. Dichiara di avere un conto aperto con la società isolana e di credere nel progetto del presidente Cellino. Il presidente rossoblu, euforico (solo di facciata?), si dice orgoglioso della decisione di Astori che ora attende il rinnovo per poter chiudere definitivamente questa telenovela.

    Il Cagliari rinuncia a 15 milioni di euro, non pochi per una società che si autofinanzia, mentre il 25enne difensore bergamasco giura fedeltà al Cagliari dove percepirà un ingaggio dimezzato rispetto al contratto offerto dallo Spartak Mosca.

    Storie di altri tempi, storie sempre più rare in un mondo dove il denaro è il padrone.

  • Calciomercato Milan: idea Carroll, Keita va in Cina

    Calciomercato Milan: idea Carroll, Keita va in Cina

    Milan Carroll. L’idea è di Piersilvio Berlusconi, figlio del presidente milanista, che si è innamorato calcisticamente dell’attaccante inglese in occasione dell’ultimo Europeo in Polonia e Ucraina. Una trattativa che non è ancora iniziata, anche a causa dei limiti economici imposti dalla dirigenza rossonera nei confronti dell’amministratore delegato Adriano Galliani.
    Il Liverpool acquistò Carroll dal Newcastle il 31 gennaio 2011, staccando un assegno da 41 milioni di euro (superando Rio Ferdinand tra i trasferimenti più costosi per un giocatore inglese). Il 23 enne attaccante inglese ha deluso ad Anfield Road, avendo realizzando solamente 6 reti in 42 partite disputate in un anno e mezzo. Per questo motivo la società inglese è disposta a trattare ad una cifra inferiore rispetto ai milioni spesi per l’acquisto del giocatore pur di liberarsi del giocatore che non rientra nei piani tattici del nuovo manager del Liverpool Brendan Rodgers.

    Per far spazio al gigante inglese, il Milan si ritroverebbe costretta a cedere un giocatore del reparto offensivo per finanziare questa trattativa di mercato.

    Andy Carroll © Alex Livesey/Getty Images

    Ibrahimovic e Pato, per motivi diversi, hanno poco mercato. Il primo a causa del lauto ingaggio, il secondo per la sua fragilità fisica.
    El Sharaawy è il nuovo che avanza e dopo aver terminato la sua prima stagione a Milano con buone prestazioni, ci si aspetta la definitiva consacrazione del giocatore. Cassano ha dimostrato di poter fare la differenza e la società lo reputa incedibile, nonostante un leggero mal di pancia mostrato durante gli Europei, dove ha messo in dubbio la sua permanenza a Milanello.
    Il giocatore sacrificabile potrebbe essere Robinho, croce e delizia del Milan. Grande lavoro di sacrificio e poca lucidità sotto porta. Il brasiliano ha mercato ed ha attirato l’interesse di Malaga e Santos.

    Carroll per il Milan rappresenterebbe per il presente l’alternativa a Ibrahimovic ed in futuro potrebbe raccogliere l’eredità dello svedese. Giocatori simili sotto l’aspetto fisico, molto diversi sotto l’aspetto tecnico. La società rossonera tenterà un primo approccio con il classico prestito con diritto di riscatto, tanto amato negli ambienti milanisti (e non solo), ma il Liverpool preferirebbe vendere a titolo definitivo il giovane attaccante inglese.

    Tramonta invece sul nascere l’ipotesi Keita che si trasferirà in Cina, dove lo attende un ricco contratto biennale da 14 milioni totali.