Autore: Marco Deiana

  • Zeman, fiducia a tempo fino al derby

    Zeman, fiducia a tempo fino al derby

    Il clima in casa Roma sta diventando sempre più pesante. Zdenek Zeman, nonostante le smentite di rito, sente il fiato sul collo e avrebbe le ore contate. La gara di Parma, giocata in un campo ai limiti della praticabilità, ha mostrato ancora una volta i tanti limiti della squadra capitolina, che sa segnare come pochi ma subisce gol da terza categoria, con errori difensivi grossolani, tipico delle squadre del boemo, tanto brave in attacco quando insufficienti in difesa. In dieci partite, la Roma ha ottenuto 4 vittorie, 2 pareggi e 4 sconfitte, non certo il cammino ideale di una squadra che ad inizio stagione partiva con l’obiettivo di contrastare la Juventus nella lotta per lo scudetto, salvo poi tirarsi indietro dopo le prime difficoltà.

    Miglior attacco e peggior difesa del campionato con 22 reti all’attivo e 19 gol al passivo. D’altronde, se in estate decidi di prendere Zemancome allenatore devi aspettarti questi numeri, poi se si acquistano difensori non adatti al suo tipo di gioco, la frittata è servita. Nonostante tutto, la maggior parte del tifo romanista continua ad avere fiducia nel proprio allenatore, capace di regalare partite spettacolari al proprio pubblico, anche se spesso è protagonista di rimonte incredibili.

    Zeman
    Zeman a rischio esonero, decisivo il derby © Claudio Villa/Getty Images

    La dirigenza al contrario non sarebbe del tutto soddisfatta del boemo e nonostante le smentite “l’allenatore non si tocca“, potrebbe presto esonerare il proprio mister. Non sarà decisiva la prossima partita casalinga contro il Palermo ma, quella successiva, il derby romano, valido per la dodicesima giornata del campionato di Serie A. In caso di sconfitta nella stracittadina, la Roma potrebbe decidere di terminare il rapporto con Zeman, dichiarando fallito per il secondo anno consecutivo il progetto per la rinascita della squadra giallorossa.

    Il tecnico lavora tranquillo, come è nel suo carattere. Non legge i giornali e vuole uscire al più presto da questa situazione che potrebbe diventare più grave se il giudice dovesse annullare lo 0-3 a tavolino ottenuto per la partita rinviata contro il Cagliari, con la Roma che scenderebbe in classifica a 11 punti e si dovrebbe giocare la vittoria in campo contro i rossoblu.

    E già circolano i primi nomi per sostituire il boemo. Si parla del tecnico della Primavera Alberto De Rossi, che ritroverebbe il figlio in prima squadra, rischiando probabilmente un conflitto d’interessi che la società non vorrebbe creare. La soluzione più importante è quella di Delio Rossi, ex tecnico di Lazio e Fiorentina che non avrebbe problemi a sedersi sulla panchina giallorossa nonostante in passato sia stato beniamino del pubblico biancoceleste. Infine, se si dovesse cercare un semplice traghettatore fino a giugno, per l’anno prossimo si punterebbe su Massimiliano Allegri. L’attuale tecnico del Milan, difficilmente continuerà la sua avventura a Milanello e accetterebbe volentieri la panchina romanista.

    La fiducia illimitata intorno a Zeman sembra finita. Roma-Palermo di domenica notte è un primo esame per il boemo ma quello decisivo sarà una settimana più tardi nel derby romano, a quel punto in caso di sconfitta aspettiamoci grossi ribaltoni in casa giallorossa con la dirigenza che farebbe saltare il proprio tecnico, mettendo in dubbio le scelte operate in fase di campagna acquisti, vedi l’arrivo di giocatori troppo giovani per poter puntare in alto, con il flop assoluto di Destro, l’acquisto più costoso dell’estate romanista, che non trova spazio tra gli undici titolari.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero, i consigli per il week end

    Pronostici Serie A e Calcio Estero, i consigli per il week end

    Amici scommettitori, nuovissimo appuntamento per i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Un week end ricco di gare spettacolari. Si inizierà sabato pomeriggio con Manchester United-Arsenal, gara valevole per la decima giornata della Premier League, che da tradizione regala sempre grande spettacolo. In Italia, qualche ora più tardi invece ci sarà il derby d’Italia Juventus-Inter, sfida dal clima infuocato per la rivalità storica tra le due società. I nerazzurri in ottima forma cercheranno di battere i bianconeri per accorciare la distanza in classifica che al momento è di 4 punti. In Spagna, sempre sabato, impegni casalinghi e sulla carta facili per Real Madrid e Barcellona contro Saragozza e Celta Vigo. Nella Bundesliga, il Bayern Monaco andrà a far visita all’Amburgo.

    PRONOSTICI SERIE A & CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    Milan – Chievo: i rossoneri arrivano dal pareggio esterno di Palermo, i veronesi dalla vittoria interna contro il Pescara. Allegri è sempre in bilico sulla panchina milanista e cercherà di scacciar via i fantasmi con una prestazione convincente davanti al proprio pubblico. Pronostico: 1. (1.50)

    San Paolo
    San Paolo, il Napoli cerca la vittoria scaccia crisi © Marco Luzzani/Getty Images

    Napoli – Torino: i partenopei vivono un periodo non brillantissimo ma dovrebbe rientrare il bomber Cavani tra gli undici titolari. I campani sono costretti a vincere se vogliono sperare di rimanere in corsa per lo scudetto e lo scontro Juventus-Inter potrebbe favorire un avvicinamento al primo posto. Pronostico: 1. (1.44)

    Tottenham – Wigan: a parte il black out della sfida contro il Chelsea, gli spurs in casa danno il meglio di se, al contrario il Wigan fuori casa si rivela squadra di bassa caratura. I ragazzi di Villas vogliono tenersi stretto il quarto posto (utile per la qualificazione ai preliminari della prossima Champions League) e quindi cercheranno l’intera posta in palio. Pronostico: 1. (1.44)

    Siviglia – Levante: il cammino casalingo del Siviglia è fantastico, tanto da vincere 1-0 anche contro il Real Madrid. Il Levante invece somma ottime prestazioni in casa a pessimi risultati in trasferta. Sommando queste due statistiche non abbiamo dubbi su chi puntare in questa partita. Pronostico: 1. (1.53)

    Schedina 2

    Juventus – Inter: lo so. E’ un azzardo. Ma l’ottima condizione dell’Inter contro il non brillantissimo periodo della Juventus (che comunque continua a vincere!) potrebbe portare sabato sera alla prima sconfitta della squadra bianconera. I nerazzurri vincendo, diventerebbe ufficialmente la rivale assoluta ai bianconeri per la conquista dello scudetto. Puntiamo su una doppia chance. Pronostico: x2. (2.10)

    Pescara – Parma: i gialloblu arrivano da tre vittorie consecutive, il morale è a mille e la fiducia intorno alla squadra è altissima. Al contrario gli abruzzesi vivono un periodo terribile e dopo la vittoria a Cagliari hanno conquistato un solo punto in quattro partite. Pronostico: 2. (2.30)

    Valencia – Atletico Madrid: premettendo che il Valencia in casa gioca bene e ottiene ottimi risultati, decido di puntare sull’Atletico Madrid che in questa stagione non ha ancora assaporato il gusto amaro della sconfitta. Gli ospiti infatti stazionano al primo posto della Liga insieme al Barcellona con numeri da capogiro. Otto vittorie e un solo pareggio. Pronostico: 2. (2.87)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A & CALCIO ESTERO

    Milan – Chievo — 1
    Napoli – Torino — 1
    Tottenham – Wigan — 1
    Siviglia – Levante — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 50.

    Juventus – Inter — x2
    Pescara – Parma — 2
    Valencia – Atletico Madrid — 2

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 140.

  • Francesco Totti 218 goal in serie A, terzo bomber di sempre

    Francesco Totti 218 goal in serie A, terzo bomber di sempre

    Nonostante la stagione non esaltante della sua Roma, Francesco Totti supera l’ennesimo record. Numeri impressionanti per il capitano giallorosso che fino ad oggi ha collezionato 510 presenze in Serie A (11esimo nella classifica di tutti i tempi) e con il gol di ieri sera al Parma (la sua vittima preferita) stacca Meazza nella classifica dei capocannonieri di tutti i tempi della massima serie italiana con 218 gol. Terzo posto solitario con l’obiettivo mirato verso Nordahl, fermo a 225 reti. Sette gol alla portata del Pupone che sta riesce ad esaltarsi nel tridente zemaniano, pur giocando come esterno sinistro, non facile per un 36 enne abituato da qualche anno a giocare come punta centrale. Pare invece irraggiungibile il primo posto di Silvio Piola con 274 reti.

    Il capitano giallorosso ormai è diventato una leggenda della Roma e del calcio italiano. Campione d’Italia nel 2001, Campione del Mondo nel 2006 e tanti record superati nella sua lunga e gloriosa carriera (che poteva essere molto più ricca se avesse lasciato la sua squadra del cuore).

    Francesco Totti
    Totti, 218 gol in Serie A. Superato Meazza. © Claudio Villa/Getty Images

    Stilisticamente, il 218esimo gol non è stato tra i migliori realizzati da Totti e soprattutto non è servito per portare a casa almeno un pareggio, ma del capitano giallorosso ricordiamo tante reti eccezionali. A memoria, ricordo un gol al volo d’esterno sinistro da posizione molto defilata a Marassi contro la Sampdoria, così come il pallonetto che beffò Julio Cesar a San Siro in una delle tante epiche sfide contro l’Inter nel periodo post calciopoli, con i giallorossi che diventarono l’unica rivale dei nerazzurri per la conquista dello scudetto.

    Primatista assoluto per numero di derby giocati (30 in campionato e 4 in Coppa Italia) e autore di altrettanti gol fantastici proprio nella stracittadina, Francesco Totti è diventato celebre anche per aver rispolverato il cucchiaio, messo in atto per la prima volta durante l’Europeo del 2000 contro l’Olanda e poi utilizzato diverse volte anche in campionato. Spesso decisivo nelle partite che contano, il capitano giallorosso è tra i giocatori italiani più forti di tutti i tempi.

    Intanto con i suoi 218 gol all’attivo in Serie A, Totti è al primo posto tra i marcatori in attività, con Di Natale e Gilardino (fermi a 159 e 151 reti) staccati al secondo e terzo posto. Ma la carriera del capitano giallorosso non è ancora terminata e altri record sono destinati ad essere superati, d’altronde, con il gioco offensivo imposto da Zeman tutto è possibile e chissà che non possa raggiungere già Nordahl in questa stagione per poi provare l’assalto nel finale di carriera a Silvio Piola. 

    Ecco qualche gol di Francesco Totti
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”158910″]

  • Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    Parma-Roma 3-2, i giallorossi sprofondano al Tardini

    I gialloblu rompono la tradizione che li vedeva perdere o pareggiare contro i giallorossi al Tardini nelle ultime quattro stagioni. Partita caratterizzata dalla grande pioggia e dal terreno al limite della praticabilità. Parma-Roma, gara valevole per la decima giornata di serie A, finisce 3-2 con i ragazzi di Zeman che mostrano le solite lacune difensive, mentre quelli di Donadoni si mostrano cinici e organizzati. Terza vittoria consecutiva per i padroni di casa che volano al sesto posto in classifica superando proprio i capitolini che dopo la seconda sconfitta scivolano tra la settima e l’ottava posizione. E adesso il boemo entra d’obbligo tra gli allenatori a rischio esonero, visto l’andamento non preventivato ad inizio stagione. Al contrario, l’ex tecnico di Cagliari e Napoli dopo l’annuncio del rinnovo contrattuale ha dato la svolta alla propria squadra.

    LA PARTITA – Forse sarebbe stato più opportuno rinviare la gara. Pioggia fitta e campo troppo pesante con la palla che in alcuni tratti rallentava fino a fermarsi. Vantaggio giallorosso con Lamela (al terzo gol in due gare) che infila Mirante con il suo classico tiro a giro dalla destra. Poi le solite disattenzioni difensive della Roma permettono al Parma di rimontare con le reti di Belfodil e Parolo, chiudendo il primo tempo sul 2-1. Nella seconda frazione arriva il gol della sicurezza di Zaccardo che sfrutta, guarda caso, un disimpegno orrendo della difesa romanista. La Roma prova ad accorciare le distanze con il suo capitano Tottiche mette a segno un facile tap in dopo essersi fatto parare un calcio di rigore.

    Parma-Roma
    Scontro di gioco al Tardini © Claudio Villa/Getty Images

    SITUAZIONE IN CASA PARMA – Morale alle stelle per i gialloblu che stanno sfruttando al meglio il fattore casa, raccogliendo importantissimi punti per conquistare il prima possibile la salvezza. Le aspettative della società però potrebbero andare oltre la semplice permanenza nella massima serie se la squadra dovesse continuare con questo ritmo.

    SITUAZIONE IN CASA ROMA – Troppo altalenante il cammino dei giallorossi che hanno si il miglior attacco (insieme alla Juve) ma hanno anche la peggior difesa dell’intero campionato con 19 gol subiti in sole dieci gare. L’arrivo di Zeman nella capitale ha portato grande entusiasmo ma i risultati non sono ancora dalla sua parte.

    PAGELLE PARMA-ROMA 

    Belfodil 7: Entra a freddo per sostituire Amauri, infortunatosi dopo appena 20 minuti. Ridicolizza la difesa romanista alla mezzora realizzando il gol del momentaneo 1-1. Il francesino cresce bene, peccato per il doppio cartellino giallo che lo costringerà a saltare la prossima gara.
    Parolo 7.5: Grande lottatore in mezzo al campo. Il terreno pesante lo esalta e la sua prestazione cresce di minuti in minuto. Con l’assenza per infortunio di Galloppa prende in mano il centrocampo gialloblu.
    Biabiany 7: Il campo non esalta le sue doti di corridore ma è decisivo nell’azione che porta al 3-1 di Zaccardo, quando scappa via in contropiede nonostante i continui rallentamenti del pallone.
    Lamela 7: Chi lo ferma più? L’argentino ha preso gusto a segnare. Cinque gol nelle ultime quattro gare e tutti le reti sono di pregevole fattura.
    Castan 4: Ma perché Zeman ha voluto a tutti i costi un difensore di questa lentezza? Giocatore non adatto allo stile di gioco del boemo.
    Dodò 4.5: Un esordio discreto domenica sera contro l’Udinese, una brutta prestazione quest’oggi a Parma. E’ giovane e avrà modo di crescere.

    TABELLINO PARMA-ROMA 3-2
    Parma (3-5-2): Mirante 6,5; Zaccardo 6.5, Paletta 7, Lucarelli 6; Rosi 6, Marchionni 6 (60′ Acquah 5), Valdes 6.5, Parolo 7.5, Gobbi 6; Biabiany 7 (81′ Sansone s.v.), Amauri 6 (17′ Belfodil 7).
    Roma (4-3-3): Stekelenburg 6 (46′ Goicoechea 6); Piris 5, Marquinhos 4, Castan 4, Dodò 4.5 (67′ Marquinho 5); Bradley 5 (67′ Perrotta 6), De Rossi 5.5, Florenzi 5; Lamela 7, Osvaldo 6, Totti 6.5.
    Marcatori: 8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 20′ s.t. Zaccardo (P), 26′ Totti (R)

    Azioni salienti Parma-Roma
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158846″]

  • Parma-Roma, Zeman con il tridente Totti, Osvaldo, Lamela

    Parma-Roma, Zeman con il tridente Totti, Osvaldo, Lamela

    Dopo il rocambolesco pareggio 2-2 in Palermo-Milan nell’anticipo di ieri sera, la decima giornata del campionato di Serie A entra nel vivo. Una delle sfide più attese è sicuramente Parma-Roma che scenderanno in campo alle 20.45 al Tardini. I padroni di casa arrivano alla sfida dopo due vittorie consecutive contro Sampdoria e Torino, i giallorossi invece devono reagire dopo la sconfitta in rimonta di qualche giorno fa all’Olimpico contro l’Udinese, con i ragazzi di Zeman che hanno giocato ottimamente il primo tempo per poi crollare nella ripresa. Nonostante il triplo impegno in sette giorni, i due allenatori non optano per il turn over e manderanno in campo le formazioni migliori per portare a casa l’intera posta in palio.

    QUI PARMA – Donadoni dovrà fare a meno del solito Santacroce e del centrocampista cresciuto nelle giovanili della Roma, Daniele Galloppa, infortunatosi gravemente (lesione legamento crociato del ginocchio sinistro) nel corso della gara interna contro la Sampdoria e che rimarrà indisponibile dai 4 ai 6 mesi. Qualche dubbio sul modulo tattico per l’ex tecnico di Napoli e Cagliari, classico 3-5-2 o 4-3-3? E’ certa la presenza in attacco di Amauri, che sembra essersi definitivamente sbloccato dopo i tre gol nelle ultime due gare. La difesa sarà composta dal solito trio Zaccardo, Paletta, Lucarelli con Rosi che potrebbe scalare dietro se si dovesse optare per una soluzione a quattro in difesa. In mediana Parolo, Valdes e Ninis (o Marchionni) con Biabiany che potrebbe avanzare il suo raggio d’azione sulla destra per formare un trio offensivo con l’italo-brasiliano e il francese Belfodil.

    Zdenek Zeman
    Zeman, rilancia dal 1′ Florenzi per la sfida al Tardini © Andreas Solaro/Getty Images

    QUI ROMA – Zeman senza Balzaretti (infortunato) e Tachtsidis (squalificato), conferma Dodò sulla sinistra e rilancia il giovane Florenzi. Il boemo conferma 9/11 della sfida di domenica notte contro l’Udinese. In porta l’olandese Stekelenburg non ha rivali. La difesa a quattro sarà formata dal giovane brasiliano Dodò e il paraguaiano Piris sugli esterni con la coppia centrale made in Brasile Marquinhos-Castan, pesantemente criticati dopo la rimonta subita nell’ultimo match contro i friulani. A centrocampo spazio a Bradley in cabina di regina con De Rossi e Florenzi pronti agli inserimenti senza palla. Il trio offensivo è intoccabile. Lamela, Totti e Osvaldo sono la garanzia di questa Roma. Ennesima panchina per Destro, l’acquisto più costoso della società nel mercato estivo.

    PRECEDENTI – I tifosi giallorossi probabilmente toccheranno ferro, ma le statistiche parlano di netta supremazia dei propri beniamini nelle sfide contro il Parma. Nelle ultime quattro stagione, la Roma ha vinto contro il Parma sei volte e pareggiato in due circostanze. Sconfitte? Zero! Se prendiamo in considerazione solamente le partite giocate al Tardini sempre nelle ultime quattro stagioni, troviamo 3 vittorie dei capitolini e un pareggio.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA-ROMA
    Parma (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Paletta, Lucarelli; Rosi, Parolo, Valdes, Ninis, Biabiany; Belfodil, Amauri. Allenatore: Donadoni
    Roma (4-3-3): Stekelenburg; Piris, Marquinhos, Castan, Dodò; Bradley, De Rossi, Florenzi; Lamela, Osvaldo, Totti. Allenatore: Zeman

  • Reading-Arsenal, rimonta epica dei gunners da 4-0 a 5-7

    Reading-Arsenal, rimonta epica dei gunners da 4-0 a 5-7

    This is football! Che partita, che emozioni, che rimonta. Reading-Arsenal, match valevole per gli ottavi di finale della Coppa di Lega inglese, entra di diritto tra le più belle partite di tutti i tempi. Dal 4-1 del primo tempo, al 4-4 alla fine del secondo tempo ed infine 5-7 dopo i tempi supplementari. Alzi la mano chi si ricorda una partita simile. Questo è il calcio. I padroni di casa dopo poco più di mezzora avevano inflitto un pesante poker ai gunners che si presentava al Madejski Stadium con un ampio turn over ma che poteva contare sulla classe dei vari Walcott, Giroud, Arshavin e Koscielny. Che diventano croce e delizia di questa gara.

    L’Arsenal al 37′ si trova già sotto di quattro gol, decisivi gli errori difensivi, soprattutto del francese Koscielny che infila il proprio portiere con un tiro imparabile e poi lo stesso estremo difensore dei gunners Martinez, che non respinge una conclusione centrale di Leigertwood. I ragazzi di Wenger sono completamente sotto shock ma nella ripresa collezionano una rimonta storia con protagonista l’inglese Walcott, al centro di una trattativa per il rinnovo del contratto (in scadenza il prossimo giugno) che non decolla, autore di una tripletta che gli permette di portarsi a casa il pallone della gara.

    Theo Walcott
    Walcott, protagonista della rimonta dei gunners © Ben Stansall/Getty Images

    A pochi minuti dal termine del primo tempo, l’attaccante inglese accorcia le distanze con un ridicolo contropiede. I padroni di casa si ritrovano con la difesa altissima e un lancio lungo della difesa dell’Arsenal, permette a Walcott di ritrovarsi a tu per tu con il portiere avversario, facilmente freddato con un bel tocco sotto. Nella ripresa si completa la rimonta. Prima la coppia francese Giroud e Koscielny, entrambi su azione da calcio d’angolo, accorciano ulteriormente il risultato portando sul 4-3 poi sempre il solito Walcott termina la rimonta oltre il 90′ approfittando dell’ennesimo buco difensivo del Reading e sfruttando al meglio una sponda di Giroud.

    Nei supplementari una rete per parte portano il risultato sul 5-5 e i rigori sembrano il modo più corretto per decidere questa partita, ma al 120′ arriva, prima la tripletta di Walcott che approfitta di una goffa respinta sulla linea di porta della difesa casalinga e successivamente il marocchino Chamakh chiude i conti in contropiede, ancora su un disimpegno scandaloso del Reading (l’ultimo difensore, sulla linea di centrocampo, tenta un difficilissimo colpo di testa all’indietro verso il portiere).

    La partita finisce 5-7. Il tecnico dell’Arsenal la considera una delle sue più grandi vittorie, ringraziando i tifosi per il sostegno dato anche sul 4-0 per gli avversari. Tutto molto bello, grande rimonta e partita che entra di diritto tra le più belle del calcio inglese. Ma, se fosse successo in Italia tutto questo? Si sarebbe parlato semplicemente di difesa del Reading scandalosa o di partita truccata?

    I gol di Reading-Arsenal
    [jwplayer config=”180s” mediaid=”158760″]

  • Pronostici Serie A e B, i nostri consigli per il turno infrasettimanale

    Pronostici Serie A e B, i nostri consigli per il turno infrasettimanale

    Turno infrasettimanale per il calcio italiano ed eccoci con l’appuntamento con i “Pronostici Serie A e Serie B“. La dodicesima giornata del campionato cadetto verrà giocato completamente questa sera (30 ottobre n.d.r.), mentre la massima serie, giunta all’undicesima giornata, vedrà l’anticipo di questa notte Palermo-Milan e il posticipo serale di giovedì Genoa-Fiorentina, le restanti partite verranno giocate mercoledì sera. In Serie A, interessante la sfida a distanza tra Juventus e Inter che affronteranno in casa rispettivamente Bologna e Sampdoria, in attesa del derby d’Italia di sabato sera a Torino. Il Napoli, che cerca di rimanere in scia dei bianconeri affronterà la trasferta a Bergamo per la sfida contro l’Atalanta che non vive un periodo brillantissimo.

    In Serie B, il Sassuolo (capolista del campionato) sarà di scena a Terni, in una sfida molto affascinante che vede contrapposte le due sorprese della serie cadetta. Doppia sfida esterna per gli inseguitori. Il Livorno sfiderà il Lanciano, mentre il Verona giocherà a Crotone.

    Is Arenas
    Il Cagliari cerca la sua quarta vittoria consecutiva © Enrico Locci/Getty Images

    PRONOSTICI SERIE A 

    Cagliari – Siena: i padroni di casa dopo l’arrivo del duo Pulga-Lopez ha conquistato tre vittorie in altrettante partite (tutte per 1-0) e vorrà sfruttare al massimo la partita casalinga per guadagnare punti preziosi per la salvezza. I senesi in trasferta, a parte l’ottima vittoria a San Siro contro l’Inter, ha sempre perso 2-1. Sarei tentato nello scommettere il risultato esatto. Pronostico: 1. (1.95)

    Chievo Verona – Pescara: mi aspetto una gara molto povera dal punto di vista delle reti. Gli attacchi non sono proprio il punto di forza delle due squadre. I veronesi nella cinque gare interne fin qui disputate hanno realizzato 6 gol, mentre gli abruzzesi sono fermi a 3 reti in quattro gare esterne. Numeri davvero poveri per una sfida che non promette spettacolo (salvo imprevisti). Pronostico: Under 2.5. (1.70)

    Inter – Sampdoria: splendido periodo di forma per i nerazzurri che arrivano alla sfida con sette vittorie consecutive tra campionato ed Europa League. Al contrario, i blucerchiati vivono un momento critico della stagione, quattro sconfitte di fila e i tre punti che non arrivano dal 16 settembre (Pescara-Sampdoria 2-3). I ragazzi di Ferrara hanno esordito in questa stagione con un vittoria di misura proprio a San Siro contro il Milan, che cercheranno il colpaccio sperando in un ampio turn over di Stramaccioni. Pronostico: 1. (1.50)

    Lazio – Torino: Petkovic predica calma dopo la sconfitta a Firenza di due giorni fa. L’obiettivo è sfruttare l’incontro casalingo per rimanere vicino alle prime della classe. Dall’altra parte, un Torino in leggera crisi ma che ha raccolto più punti in trasferta che in casa. Rischiamo (ma neanche più di tanto) e puntiamo sulla vittoria dei capitolini. Pronostico: 1. (1.75)

    PRONOSTICI SERIE B

    Bari – Empoli: il fattore San Nicola ci porta a puntare sui galletti. I pugliesi in casa stanno costruendo il loro campionato di transizione e nonostante l’ottimo periodo dei toscani (due vittorie consecutive), cercheranno i tre punti che potrebbero rilanciarli verso un posizionamento nella zona play-off. Pronostico: 1. (1.83)

    Modena – Padova: gli emiliani in casa hanno un cammino altalenante e questo non li avvantaggia nella sfida contro i veneti che vogliono conquistare la promozione, arrivando alla sfida dopo una doppia vittoria esterna. Per sicurezza, puntiamo su una doppia chance. Pronostico: x2. (1.60)

    Varese – Vicenza: pronostico azzardato. Il Varese ha raccolto solamente tre punti nelle ultime sei gare (frutto di tre pareggi). I vicentini in trasferta si propongono come squadra ordinata e difficile da superare. Puntiamo sulla voglia di tornare alla vittoria (che manca dal 22 settembre) e sulla storia. Nelle ultime due stagioni, il Varese ha sempre vinto contro il Vicenza. Pronostico: 1. (1.75)

    RIEPILOGO PRONOSTICI SERIE A e B (quote William Hill)

    Cagliari – Siena — 1
    Chievo – Pescara — Under 2.5
    Inter – Sampdoria — 1
    Lazio – Torino — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 87.

    Bari – Empoli — 1
    Modena – Padova — x2
    Varese – Vicenza — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 50. 

    Buona scommessa a tutti.

  • Moggi provoca “Pulvirenti doveva chiudere Rizzoli negli spogliatoi”

    Moggi provoca “Pulvirenti doveva chiudere Rizzoli negli spogliatoi”

    La provocazione è stata lanciata. A farla è stato l’ex direttore generale della Juventus, Luciano Moggi, sempre pronto a sentenziare quando ci sono decisioni arbitrali dubbie. “Se Pulvirenti avrebbe dovuto chiudere Rizzoli nello spogliatoio? Viste le cose, penso proprio di sì. E’ un caso più unico che raro”. Così ha risposto Big Luciano durante una trasmissione a Radio Kiss Kiss subito dopo la partita Catania-Juventus. D’altronde, si narra che il 6 novembre 2004 lo stesso Moggi rinchiuse nello spogliatoio l’arbitro Paparesta, nel dopo gara di Reggina-Juventus finita con la vittoria per 2-1 per i calabresi. Non certo una novità per lui. Storie di scandali all’italiana che non conoscono una fine.

    LUCIANO MOGGI – Ai microfoni di Radio Kiss Kiss, l’ex dirigente bianconero non ha peli sulla lingua, accusando l’insufficiente classe arbitrale, protagonista in questo inizio di stagione di errori importanti che alla lunga potrebbero compromettere la corsa allo scudetto. Moggi approfitta della situazione per difendersi contro le accuse lanciate nel periodo di calciopoli “chi nel 2006 parlava di Moggi, dovrebbe mangiarsi le mani vedendo cosa sta succedendo. Gli errori degli arbitri sono aumentati in maniera esponenziale”. Non ha tutti i torti, visto che gli errori continuano ad esserci anche senza di lui. Resta da valutare fin quanto siano in buona fede.

    Luciano Moggi
    A Radio Kiss Kiss, Moggi lancia delle provocazioni © Giulio Piscitelli/Getty Images

    LA PROVOCAZIONE – Ha lasciato tutti esterrefatti la pesante provocazione post Catania-Juventus. Proprio lui, protagonista in Reggina-Juventus della stagione 2004-2005, quando i bianconeri persero 2-1 e a fine partita scese fino allo spogliatoio dell’arbitro Paparesta per accusarlo di aver fatto perdere volontariamente la partita alla sua squadra, negandogli anche un gol solare (sempre secondo l’ex dg juventino). A fine discussione, chiuse a chiave lo spogliatoio della terza arbitrale, lasciandoli li dentro. Dopo otto anni circa, ha consigliato al presidente catanese di comportarsi esattamente come fece lui a Reggio Calabria, con il rischio però, di passare dalla parte della ragione a quella del torto.

    Luciano Moggi quando apre bocca, riesce a catturare su di se tutti i media. Le sue provocazioni, le sue accuse, le sue dichiarazioni accendono spesso dibattiti. L’ultima uscita, sicuramente non è delle più felici, visto che il calcio italiano ha bisogno di stemperare gli animi davanti a queste situazioni.

  • Arbitri di porta, che confusione! Ma sono davvero utili?

    Arbitri di porta, che confusione! Ma sono davvero utili?

    Il week end di Serie A appena concluso ha testimoniato le difficoltà che stanno attraversando gli arbitri italiani. Se sul finale dello scorso campionato, le polemiche erano indirizzate sul gol fantasma di Muntari (non me ne vogliano i milanisti per questo brutto ricordo), quest’anno si parlerà per tanto tempo della rete annullata a Bergessio dopo circa 40 secondi di consultazione tra arbitro, guardalinee e giudice di porta. In questo articolo vogliamo parlare proprio di quest’ultima figura (gli arbitri di porta) la più recente tra i giudici di gara, che in Serie A è stata introdotta a partire da questa stagione dopo due anni di sperimentazione al livello europeo nelle gare di Champions ed Europa League.

    ARBITRI DI PORTA – Voluti fortemente da Platini, soprattutto per evitare le numerose polemiche riguardanti i gol fantasma che spesso decidono un campionato, i giudici di porta (o arbitri di porta) hanno il compito di controllare quello che succede dentro l’area. Quindi, parliamo di eventuali falli da rigore che l’arbitro di gara per varie ragioni non vede, verificare se il pallone entra completamente in porta in occasione del ormai celebri “gol fantasma”, accertare irregolarità del portiere durante un calcio di rigore (movimenti irregolari prima della battuta del rigorista di turno) e qualsiasi altra situazione che possa aiutare l’arbitro a compiere la scelta giusta.

    Niccola Rizzoli
    Rizzoli, giudice di porta in Catania-Juventus © Marco Luzzani/Getty Images

    Come dichiarato dal Presidente della Lega di A, Maurizio Beretta, siamo solo all’inizio dell’esperimento e non si possono dare dei giudizi dopo appena due mesi di campionato. Ma è giusto cercare fin da subito eventuali problemi che possano migliorare una situazione che rischia di degenerarsi dopo il fattaccio di Catania (il giorno prima a Padova, stessa scena, ma alla fine è stata presa la decisione corretta, annullando un gol al Verona), dove l’arbitro di porta, Rizzoli, dopo un lungo colloquio con il guardalinee Maggiani non ha favorito nella decisione corretta il proprio collega, che in un primo momento aveva confermato la regolarità del gol, tanto da effettuare la corsa verso il centrocampo, gesto compiuto dai guardalinee quando il gol viene convalidato.

    LE SOLUZIONI – Un’idea potrebbe essere limitare il potere decisionale (che ricordo, alla fine spetta all’arbitro principale) del giudice di porta, nato per contrastare il gol fantasma e come tale dovrebbe rimanere. Oppure, come dice l’ex arbitro Cesari, evitare di assegnare dei big come arbitro di porta, perché sentendosi declassati, potrebbero influire negativamente in alcune decisioni. Oppure, bisogna semplicemente dare fiducia alla classe arbitrale, che vive un periodo non felicissimo.

    In queste ore si è tornato a parlare con insistenza della moviola in campo. Personalmente, non sono ne favorevole ne contrario. Nonostante tutto, spero che tutti gli errori vengano compiuti in buona fede e non capisco per qualche motivo l’attaccante può sbagliare un gol a porta vuota e l’arbitro non possa avere una svista colossale. L’importante è che tutto sia in buona fede. Una possibilità, visto che il calcio è sempre più business e meno sport, si potrebbe trovare una soluzione come capita nel tennis con il Falco, con la possibilità (non illimitata) di poter vedere in campo la moviola solo in caso di gol annullati, falli al limite dell’area e situazione simili.

    Altrimenti, fidiamoci del buon senso, evitiamo polemiche sulle decisioni arbitrali e teniamo i sei arbitri che, come tutti gli esseri umani, possono sbagliare. La speranza è che sia sempre in buona fede.

  • Maggiani e Rizzoli aiutano la Juve, furia Catania

    Maggiani e Rizzoli aiutano la Juve, furia Catania

    Vittoria e bufera per i bianconeri. La Juventus conquista tre importantissimi punti a Catania tra mille polemiche a causa di un gol clamorosamente annullato ai padroni di casa dall’arbitro Andrea Gervasoni che vede, insieme ai suoi assistenti, un fuorigioco inesistente di Gonzalo Bergessio. Si giocava il minuto numero 26 e la partita avrebbe cambiato completamente faccia. Aggiungiamoci poi che il gol juventino viene viziato da un fuorigioco iniziale di Bendtner ed ecco completato il quadro della partita che ha scatenato l’ira del pubblico catanese e soprattutto del presidente della società siciliana che ai microfoni di Sky Sport lancia pesanti accuse. Catania-Juventus, vince il guardalinee Maggiani.

    LA PARTITA – A dirla tutta, la Juventus ha ampiamente meritato la vittoria sul campo. Tante le occasioni create dalla squadra di Antonio Conte (che come al solito assiste alla partita da uno degli Sky Box del Massimino), con il portiere catanese Andujar che compie almeno tre miracoli, su Bendter, Vucinic e Vidal. Peccato (per il club bianconero) che questi tre punti siano arrivati dopo due decisioni errate del guardalinee Maggiani che nel primo tempo (come detto sopra), su indicazione dell’arbitro di porta Rizzoli, ha indotto il direttore di gara Gervasoni ad annullare un gol regolarissimo di Bergessio tenuto abbondantemente in gioco da Asamoah al momento del doppio tocco di Spolli e Lodi su un cross dalla sinistra. Nel secondo tempo, arriva la seconda svista del guardalinee che non vede una posizione di fuorigioco di Bendtner, servito da Pirlo, che tira a rete. Pallone respinto da Andujar e facile il tap in di Vidal. 0-1 e gestione assoluta della partita, grazie anche alla doppia ammonizione (stavolta giustissima) di Marchese che al 67′ lascia la propria squadra in dieci uomini.

    Gonzalo Bergessio
    Bergessio in contrasto aereo con Barzagli © Marcello Paternostro/Getty Images

    PULVIRENTI – Parole di fuoco del presidente del Catania che accusa la panchina juventina di aver obbligato arbitro e assistenti ad annullare il gol. Il dito è puntato soprattutto su Pepe e Giaccherini colpevoli, secondo Pulvirenti, di aver pressato oltre modo Maggiani. Tutto questo avviene nel dopo gara ai microfoni di Sky Sport.

    PAGELLE CATANIA-JUVENTUS

    Andujar 7: il portiere catanese compie una serie di miracoli prodigiosi e salva più volte il risultato.
    Bergessio 6.5: da tutto contro la forte difesa bianconera. Realizza anche il gol del vantaggio ma viene inspiegabilmente annullato.
    Lodi 6: meno presente del solito nel gioco catanese. Inganna tutti con il suo tocco in area juventina che porta all’annullamento del gol del vantaggio di Bergessio.
    Vidal 6.5: in leggera ripresa rispetto alle ultime uscite. Realizza il gol vittoria con un tap in semplice semplice. Viene ammonito nella ripresa, diffidato salterà la prossima gara.
    Pirlo 6.5: solita classe. Organizza al meglio il centrocampo juventino. L’unico giocatore indispensabile di questa Juventus.
    Pogba 6.5: il francesino sostituisce al meglio Marchisio. Grande personalità e fisicità in mezzo al campo. L’impressione è che la società bianconera possa aver compiuto un ottimo affare con il suo acquisto a parametro zero.
    Bendtner 6: discreta prestazione alla prima da titolare per il danese. Manca di velocità, ma è bravissimo a far salire la squadra nei momenti di difficoltà. Sicuramente non potrà essere l’attaccante da doppia cifra cercato durante il mercato estivo.

    TABELLINO CATANIA-JUVENTUS 0-1
    Catania (3-5-2): Andujar; Rolin, Legrottaglie, Spolli; Izco, Lodi, Almiron (78′ Biagianti), Barrientos (69′ Castro), Marchese; Gomez (81′ Morimoto), Bergessio.
    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner (89′ Caceres), Vidal, Pirlo, Pogba (92′ Padoin), Asamoah; Vucinic (78′ Giovinco), Bendtner.
    Marcatori: 57′ Vidal.

    Azioni salienti Catania-Juventus
    [jwplayer config=”60s” mediaid=”158451″]