Autore: Marco Deiana

  • L’Udinese cerca punti importanti contro lo Young Boys. Di Natale parte titolare

    L’Udinese cerca punti importanti contro lo Young Boys. Di Natale parte titolare

    Al Friuli, questa sera alle 19, andrà di scena Udinese-Young Boys, gara valida per la quarta giornata del Gruppo A di Europa League. Gara importantissima per il futuro in Europa del club friulano. Appena due settimane fa, proprio in Svizzera, è arrivata una brutta sconfitta per i bianconeri che hanno riaperto completamente il discorso qualificazione per le quattro squadre del Gruppo A. Infatti la distanza tra il primo posto e l’ultimo è di appena 3 lunghezze. Con il Liverpool che comanda il girone con 6 punti e lo Young Boys lo chiude con 3 punti, a metà classifica troviamo la coppia Anzhi – Udinese a 4 punti. In caso di vittoria, i bianconeri andrebbero a giocarsi il passaggio del turno in Russia contro l’Anzhi e al Friuli contro il Liverpool.

    QUI UDINESE – Guidolin con il dubbio Di Natale. Ai giornalisti, avrebbe espresso il desiderio di poter schierare il centravanti napoletano in ogni gara per un’ora, in modo da preservarlo per tutta la stagione. Ciò fa pensare che il giocatore sarà nell’undici titolare, essendo questa una partita troppo importante per il proseguo dell’avventura europea dei friulani. Il tecnico bianconero punta su gran parte dei titolari. Brkic in porta. La difesa a tre sarà composta da Domizzi, Danilo e Coda (con quest’ultimo che prenderà il posto di Benatia, ancora alle prese con qualche acciacco fisico). Il folto centrocampo vedrà sugli esterni Basta e Armero e una linea mediana con Pereyra, Willians e Lazzari. L’ex Cagliari dovrà essere bravo a legare centrocampo e attacco con le sue giocate e i suoi inserimenti. Nel reparto offensivo spazio all’ex Empoli Fabbrini al fianco del capitano Di Natale. Dopo un inizio di stagione non facile, l’Udinese sembra in netta ripresa, tanto da aver conquistato otto punti negli ultimi quattro incontri.

    Antonio Di Natale
    Di Natale, guiderà l’attacco friulano contro lo Young Boys © Dino Panato/Getty Images

    QUI YOUNG BOYS – Attenzione a Bobadilla, centravanti dal fisico possente in grado di fare reparto da solo. Appena due settimane fa è stato autore di una tripletta fantastica proprio contro i friulani. La squadra svizzera si affiderà anche alla velocità e alla fantasia di Gonzalo Zarate e Costanzo, che avranno il compito di servire palloni giocabili alla punta argentina. In difesa, prenderà posto l’ex di turno Nef, che affronterà la squadra che gli ha permesso di giocare tre partite in Serie A prima di essere ceduto al Piacenza, dove ha avuto decisamente più fortuna.

    LA CHIAVE – Serve una gara importante per superare gli svizzeri che sulla carta, sono la squadra più abbordabile del girone. Per questo serve molta concentrazione e aggressività sin dai primi minuti di gioco. Il trio difensivo è chiamato ad arginare le azioni offensive di Bobadilla, mentre a Lazzari il compito di servire palloni importanti alla coppia d’attacco Fabbrini – Di Natale. L’ex Cagliari, con i suoi movimenti tra le linee può risultare determinante per scardinare l’ordinata difesa dello Young Boys. A Fabbrini il compito invece di svariare su tutto il fronte d’attacco per allargare la linea difensiva della formazione svizzera. Il capitano? Deve buttarla dentro come sa fare lui!

    UDINESE – YOUNG BOYS FORMAZIONI
    Udinese (3-5-2): Brkic; Coda, Danilo, Domizzi; Basta, Pereyra, Willians, Lazzari, Armero; Fabbrini, Di Natale. Allenatore: Guidolin.
    Young Boys (5-3-2): Wolfli; Ojala, Zverotic, Veskovac, Nef, Lecjaks; Nuzzolo, Farnerud, Costanzo; Zarate, Bobadilla. Allenatore: Rueda.

  • Champions League, Di Matteo ringrazia Moses. Vittoria Chelsea al 94′

    Champions League, Di Matteo ringrazia Moses. Vittoria Chelsea al 94′

    Con le partite di ieri (7 novembre n.d.r.) è terminata la quarta giornata della fase a gruppi di Champions League. Non sono mancate le sorprese. Il Celtic festeggia al meglio i 125 anni di storia del club scozzese con una vittoria per 2-1 ai danni del Barcellona (prima sconfitta stagionale). Protagonista della serata, il 18enne esordiente Watt che realizza il gol del momentaneo 2-0. Tutto facile per il Bayern Monaco che supera con un perentorio 6-1 i francesi del Lille, fermi ancora a 0 punti nel Gruppo F. Vittoria esterna per il Manchester United, che rimonta nei dieci minuti finali lo svantaggio iniziale del Braga e conquista così la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta. Decisivo l’ingresso di van Persie nel secondo tempo.

    Ma l’eroe di giornata è sicuramente Moses, attaccante nigeriano del Chelsea, arrivato in estate dal Wigan e autore del gol vittoria a tempo ormai scaduto nella partita contro lo Shakthar, regalando tre punti indispensabili alla squadra inglese. I Blues trovano la giornata no del portiere ospite che regala le prime due reti al club inglese. Al 6′ in un disimpegno troppo articolato, rinvia sui piedi di Fernando Torres e al 40′ esce oltre l’area di rigore per spazzare un pallone di testa, offrendo la sfera al brasiliano Oscar che non ha difficoltà a segnare da lontanissimo con la porta sguarnita. La situazione nel Gruppo E rimane molto equilibrata, con i soli danesi del Nordsjaelland fuori dai giochi. I ragazzi di Di Matteo, ancora una volta sembrano esaltarsi in Europa, e la vittoria al 94′ mostra anche un pizzico di fortuna.

    Roberto Di Matteo
    Di Matteo batte Lucescu grazie alla rete di Moses al 94′ © Scott Heavey/Getty Images

    GRUPPO E

    La Juventus aveva bisogno di una vittoria e di una prestazione convincente, dopo la sconfitta interna contro l’Inter in campionato. I bianconeri vincono facilmente 4-0 e rimangono in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione della Champions League, anche se la vittoria al 94′ del Chelsea contro lo Shakhtar ha rovinato i piani alla società di corso Galileo Ferraris, che dovrà in ogni caso vincere lo scontro diretto contro gli inglesi a Torino.

    Chelsea-Shakhtar Donetsk 3-2 – 6′ Torres (C), 9′ Willian (S), 40′ Oscar (C), 47′ Willian (S), 94′ Moses (C)
    Juventus-Nordsjaelland 4-0 – 6′ Marchisio, 23′ Vidal, 37′ Giovinco, 75′ Quagliarella

    Classifica: Chelsea 7; Shakhtar Donetsk 7; Juventus 6; Nordsjaelland 1.

    GRUPPO F

    Facili vittorie interne per Bayern Monaco e Valencia che superano rispettivamente Lille e Bate Borisov e viaggiano a braccetto in cima alla classifica del girone. I tedeschi chiudono la pratica già nel primo tempo contro i francesi, irriconoscibili in questo inizio di stagione, e chiudono la gara con un punteggio tennistico (6-1). Protagonista di giornata, Pizarro, autore di una tripletta. In Spagna, gara sempre in mano al Valencia che al 51′ si ritrova sul 3-0. Calano i ritmi e i bielorussi realizzano due reti, mettendo un po d’ansia al pubblico del Mestalla, ma ci pensa Feghouli a pochi minuti dalla fine a chiudere definitivamente il match sul 4-2.

    Bayern Monaco-Lille 6-1 – 5′ Schweinsteiger (B), 18′ Pizarro (B), 23′ Robben (B), 28′ Pizarro (B), 33′ Pizarro (B), 57′ Kalou (L), 66′ Kroos (B)
    Valencia-Bate Borisov 4-2 – 26′ Jonas (V), 29′ Soldado (V), 51′ Feghouli (V), 53′ Renan (B), 83′ Mozolevxki (B), 86′ Feghouli (V)

    Classifica: Valencia, Bayern Monaco 9; Bate Borisov 6, Lille 0.

    GRUPPO G

    Il Celtic supera l’ostacolo Barcellona con un 2-1 esaltando il Celtic Park, che presentava il tutto esaurito per festeggiare i 125 anni di storia del club. All’ingresso in campo, il pubblico, ha messo in mostra una coreografia da lasciare senza fiato. I giocatori hanno accumulato la giusta energia e le giuste motivazioni e hanno messo ko gli spagnoli, alla loro prima sconfitta stagionale. Nell’altra sfida, il Benfica batte lo Spartak Mosca con un secco 2-0 (doppietta Cardozo) e rimane in corsa per la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta.

    Benfica-Spartak Mosca 2-0 – 55′ Cardozo, 69′ Cardozo
    Celtic-Barcellona 2-1 – 21′ Wanyama (C), 83′ Watt (C), 90′ Messi (B)

    Classifica: Barcellona 9; Celtic 7; Benfica 4; Spartk Mosca 3.

    GRUPPO H 

    Doppia vittoria esterna in questo gruppo. Il Manchester United superando in rimonta per 3-1 il Braga, strappa il pass per la prossima fase della Champions League. Nell’altra sfida del girone, arriva la prima vittoria per il Galatasaray che rientra in gioco per la seconda posizione. Convincente prestazione in Romania contro il Cluj. In mostra l’attaccante Yilmaz, autore di una tripletta. 3-1 il risultato finale per i turchi.

    Braga-Manchester United 1-3 – 49′ Alan (rig) (B), 80′ van Persie (M), 84′ Rooney (rig) (M), 91′ Hernandez (M)
    Cluj-Galatasaray 1-3 – 18′ Ylmaz (G), 53′ Sougou (C), 61′ Yilmaz (G), 74′ Yilmaz (G)

    Classifica: Manchester United 12; Cluj 4; Galatasaray 4, Braga 3.

  • Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Champions League, ennesima delusione per Mancini. City quasi fuori

    Il martedì europeo ha portato i primi verdetti. Malaga e Porto qualificate aritmeticamente alla fase ad eliminazione diretta della Champions League. Per la squadra spagnola è stata una giornata storica, visto che mai aveva partecipato alla massima competizione europea. Il club è stato costretto a cedere in estate diversi elementi importanti della rosa per evitare un possibile fallimento, causato del passo indietro dalla carica di presidente dell’emiro Al Ahmed Al Thani, che dopo aver sperperato milioni di euro in due anni, si è allontanato dai vertici societari. Per il club portoghese invece è l’ennesima conferma dell’ottima gestione societaria. Nonostante la cessione di Hulk ha conquistato la qualificazione alla prossima fase con due turni d’anticipo.

    Ma la novità di giornata è l’ennesimo passo falso del Manchester City in campo europeo. Nella gara casalinga contro l’Ajax servivano solamente i tre punti ma è arrivato un deludentissimo 2-2, anche se con qualche recriminazione. Il manager del club inglese, Roberto Mancini, a fine partita, prima si scaglia contro gli arbitri sfogandosi in italiano con un limpidissimo “ridicoli!“, poi nelle interviste post gara lascia intendere di non avere più speranze per una qualificazione al prossimo turno ma lancia una piccola frecciatina agli arbitri: “In Champions League gli arbitri dovrebbero avere più qualità, questa è la partita che ci poteva far rimanere ancora in corsa, meritavamo di vincere, abbiamo fatto degli errori nelle scorse partite, ma siamo stati sfortunati“. Chissà come prenderà il suo presidente l’ennesima eliminazione dalla Champions League, non proprio il torneo preferito del Mancio che ora si ritrova costretto a vincere la Premier per poter guidare la formazione di Manchester anche la prossima stagione.

    Roberto Mancini
    Mancini protesta a fine partita con i direttori di gara © Alex Livesey/Getty Images

    La speranza è l’ultima a morire e nonostante i soli due punti in classifica, Roberto Mancini ha l’obbligo di provarci fino alla fine anche se sinceramente, solo un miracolo sportivo potrebbe garantire il passaggio del turno al Manchester City.

    GRUPPO A

    Il Gruppo A viene guidato da Porto e Paris Saint Germain rispettivamente con 10 e 9 punti. Se per i portoghesi la qualificazione al prossimo turno è già garantita, ai ragazzi di Ancelotti serve un solo punto. Il 4-0 (4 assist di Ibrahimovic) rifilato alla Dinamo Zagabria al Parco dei Principi dimostra la grande superiorità del club francese. Nell’altro incontro del girone, scialbo 0-0 tra Dinamo Kiev e Porto.

    Dinamo Kiev-Porto 0-0
    Psg-Dinamo Zagabria 4-0 – 16′ Alex, 61′ Matuidi, 65′ Menez, 80′ Hoarau

    Classifica: Porto 10, Paris Saint Germain 9, Dinamo Kiev 4, Dinamo Zagabria 0.

    GRUPPO B

    Completamente aperto il secondo girone di questa Champions League. Con il pareggio spettacolare per 2-2 tra Schalke e Arsenal e la vittoria interna dell’Olympiakos ai danni del Montpellier si riaprono i giochi, con i greci che si avvicinano in modo minaccioso alla coppia di testa tedesca-inglese. I ragazzi di Wenger, mostrano la loro fragilità giovanile facendosi rimontare uno 0-2 conquistato nei primi venticinque minuti di gioco. Tutto facile invece per l’Olympiakos che vince 3-1 contro i francesi.

    Olympiakos-Montpellier 3-1 – 4′ Machado (O), 67′ Belhanda (rig) (M), 80′ Greco (O), 82′ Mitroglou (O)
    Schalke 04-Arsenal 2-2 – 18′ Walcott (A), 26′ Giroud (A), 47′ Huntelaar (S), 67′ Farfan (S)

    Classifica: Schalke 04 8, Arsenal 7, Olympiakos 6, Montpellier 1.

    GRUPPO C

    Come detto ad inizio articolo, il Malaga è matematicamente qualificato al prossimo turno della Champions League, grazie al punto conquistato a San Siro. Nell’altra sfida del girone, ottima vittoria casalinga per l’Anderlecht contro lo Zenit che permette al club milanista di rimanere in corsa per il passaggio del turno, stazionando ancora al secondo posto.

    Anderlecht-Zenit San Pietroburgo 1-0 – 17′ Mbokani
    Milan-Malaga 1-1 – 40′ Eliseu (Ma), 73′ Pato (Mi)

    Classifica: Malaga 10, Milan 5, Anderlecht 4, Zenit San Pietroburgo 3.

    GRUPPO D

    Il girone di ferro, così venne definito qualche minuto dopo i sorteggi. Il Manchester City non va oltre il 2-2 casalingo contro l’Ajax, recuperando uno svantaggio iniziare di 0-2 e recriminando per un gol regolare non convalidato e per un rigore non concesso a fine gara. La squadra inglese per qualificarsi ha bisogno di un vero e proprio miracolo. Stesso risultato nell’altra sfida del girone tra Real Madrid e Borussia Dortmund che permette ad entrambe di avvicinarsi notevolmente al prossimo turno della massima competizione europea.

    Manchester City-Ajax 2-2 – 10′, 17′ De Jong (A), 22′ Y.Toure (M), 73′ Aguero (M)
    Real Madrid-Borussia Dortmund 2-2 – 28′ Reus (B), 34′ Pepe (R), 45′ aut. Arbeloa (B), 89′ Ozil (R)

    Classifica: Borussia Dortmund 8, Real Madrid 7, Ajax 4, Manchester City 2.

  • Giallorosse le nuove maglie Barcellona  2013-2014

    Giallorosse le nuove maglie Barcellona 2013-2014

    Nonostante il campionato 2012-2013 sia appena iniziato, il Barcellona pensa al futuro. Tranquilli, non parliamo di calciomercato e di possibili colpi per la prossima stagione ma delle nuove maglie che il club spagnolo avrebbe preparato per l’anno prossimo. Un ritorno al passato per la prima maglia, che si presenta nuovamente con le strisce verticali rosso e blu e un ampio spazio al centro per lo sponsor. Proprio quest’ultimo cambiamento, risulta una grande novità per il club catalano che fino a pochi anni fa si vantava per l’assenza dalle proprie maglie della pubblicità. Ma, la crisi e le grandi spese hanno colpito anche il Barcellona, che ha ceduto uno spazio (sempre più grande) agli sponsor.

    Ma, la polemica potrebbe nascere dalla creazione della seconda maglia. Infatti, il club spagnolo avrebbe deciso di disegnare la casacca per le trasferte con i colori che ricordano la bandiera catalana (rosso e giallo), esaltando così i tifosi blaugrana che da tempo sognavano un kit che rimarcasse le origini del club e del territorio.

    Barcellona
    Il Barcellona cambia maglie per la prossima stagione © David Ramos/Getty Images

    Una scelta che rappresenterebbe una svolta per la società, dal punto di vista del marketing e dai ricchi significati politici che accenderebbe ancor di più la rivalità con Madrid. Il Barcellona non sarebbe però la prima e unica squadra ad attuare questo tipo di scelta, infatti prima del club blaugrana (nella prima divisione spagnola) hanno indossato le maglie con i colori della bandiera regionale il Valencia, il Levante, Malaga e l’Athletic Bilbao (quest’ultima per regolamento interno, acquista e fa giocare solo giocatori baschi, per rimarcare ancora di più l’attaccamento alla propria maglia e alla propria terra), senza dimenticare il Real Madrid.

    Laporta, nel recente passato presidente del Barcellona, riuscì ad inserire la bandiera della Catalogna nel colletto delle maglie ufficiali del club e dopo 113 anni di storia, la società blaugrana è pronta ad una svolta epocale.

    Ecco come dovrebbero essere le nuove maglie del Barcellona per la stagione 2013-2014

  • Mavillo Gheller, la carriera di un onesto difensore

    Mavillo Gheller, la carriera di un onesto difensore

    Non si chiama ne Conte, ne Pepe e ne Bonucci, non è un nome ad effetto, ma anche lui è stato messo in mezzo dal pentito Carobbio nello scandalo scommesse, tanto da venire squalificato per 6 mesi per omessa denuncia. Ieri (5 novembre n.d.r.) il tnas ha accolto il ricorso di Mavillo Gheller che l’ha prosciolto da ogni accusa e potrà tornare a giocare regolarmente. Una grande gioia per il 37enne difensore ex Pavia, che a causa di questa squalifica ha dovuto rinunciare ad un biennale con la squadra lombarda, non poca roba per un giocatore ormai giunto a fine carriera e che non può certamente vivere di rendita come tanti altri calciatori presenti in Serie A.

    LA CARRIERA – Sei squadre in vent’anni, una carriera tra Serie B e Lega Pro, sempre al Nord, tra Varese, Monza, Pavia, Novara, Treviso e Pistoia. Nato a Busto Arsizio il 3 agosto 1975, la sua carriera è caratterizzata dai ritorni nelle ex squadra. Infatti, Gheller, dopo aver esordito prima nei dilettanti e poi tra i professionisti con il Varese, torna a distanza di qualche anno per ben due volte nella squadra lombarda. Simile sorte con le maglie di Novara e Pavia, dove ritorna in entrambe le squadre in una seconda fase della sua carriera. Esordisce tra i grandi nella stagione 2003-2004 a Varese in Serie D, conquista la promozione e l’anno successivo si ritrova protagonista tra i professionisti, concludendo la stagione a centro classifica. Nel campionato 2005-2006 passa al Monza ma nonostante le 25 presenze e l’ottima campionato con i lombardi, deve lasciare la squadra e tornare in quel di Varese, dove disputa due sole gare prima di trasferirsi a Novara. Qui vive una stagione sfortuna, terminata con la retrocessione nell’ex C2 della squadra. Nuovo cambio di maglia in vista per Mavillo Gheller che torna per l’ennesima volta a Varese, ma stavolta si ferma per qualche anno, disputando 4 campionati di Serie C1 e collezionando oltre 100 presenze, sfiorando più volte il salto di categoria.

    Mavillo Gheller
    Gheller può tornare in campo dopo le accuse di Carobbio © Aic Photo/Afp/Getty Images

    Nel 2001 inizia una nuova fase della carriera di Gheller che torna a Pavia dove gioca dal 2001 al 2004, stazionando in Serie C2, prima del grande salto in serie cadetta nel campionato 2004-2005 con la maglia del Treviso (disputando una buona stagione), che finisce con la promozione in Serie A del trevigiani (a causa dell’illecito sportivo del Genoa e dei fallimenti di Torino e Perugia, arrivati davanti al Treviso in classifica). Ma, nella massima serie non c’è spazio per il buon Gheller che ripartirà da Pistoia in Serie C1 e dopo due buone stagioni in Toscana si ritorna a Novara (squadra con la quale ha subito l’unica retrocessione della carriera). In Piemonte dal 2007 al 2011 conquista un triplo salto dall’ex Serie C2 alla Serie A, ma anche stavolta, non riesce ad esordire nella massima serie italiana, conquistata per la seconda volta sul campo e si ritrova svincolato. A questo punto per Mavillo Gheller si prospetta il ritorno a Pavia dove disputa un dignitoso campionato di Lega Pro prima di rescindere il contratto con la società a causa della squalifica per sei mesi, rinunciando così ad un biennale.

    L’ACCUSA – Maledetto fu quel Novara-Siena del 3 aprile 2011. Carobbio, il pentito da cui partono tutte le accuse dello scandalo scommesse ha fatto il nome di Gheller e di Bertani come giocatori contattati per “sistemare” la partita. L’ex difensore del Pavia, appena due mesi fa, non si capacitava di come la Procura abbia creduto esclusivamente all’ex senese, dichiarando a tutta la stampa la propria innocenza, tanto da andare in tribunale senza avvocato. Niente da fare, solo 5 minuti per poter difendersi e nessuna prova certa contro di lui, ma la parola di Carobbio vale molto per i giudici che squalificarono Mavillo Gheller per sei mesi per omessa denuncia. Il difensore “ringrazia” il fatto di essere finito in tribuna in quella partita, altrimenti da omessa denuncia, si sarebbe passati ad illecito sportivo con la squalifica da tre anni e mezzo.

    Nonostante i 37 anni Mavillo Gheller è pronto a tornare in campo. Non si è mai arreso davanti a questa squalifica, pronto a lottare per difendere la sua innocenza. Il 13 settembre parlava così “Dal primo febbraio torno a giocare, perché sarò solo io a decidere quando smettere, non altri…” I tempi si sono accorciati, buona fortuna Gheller.

  • Juventus-Inter, inchiesta Panorama.it ipad di Baresi, le decisioni di Tagliavento

    Juventus-Inter, inchiesta Panorama.it ipad di Baresi, le decisioni di Tagliavento

    Juventus-Inter non finisce mai e al centro del mirino è finito l’arbitro Tagliavento, reo di non convalidato dopo appena 18” il gol di Vidal, viziato da un netto fuorigioco di Asamoah, che ha servito il pallone per il tap in del cileno. Panorama.it ha deciso di aprire una doppia inchiesta sul derby d’Italia. La partita è termina con la vittoria dei nerazzurri per 3-1 e di fatto ha evitato delle lunghe polemiche nelle trasmissioni sportive sulle decisioni arbitrali prese durante i novanta minuti di gioco. Vedi appunto il gol in netto fuorigioco e l’espulsione mancata del terzino destro della Juve Lichtsteiner che con un’entrataccia ha rischiato di lasciare in dieci i suoi compagni di squadra.

    L’IPAD – Il sito di Panorama, racconta un interessante retroscena avvenuto a bordo campo nella sfida Juventus-Inter, dopo il gol convalidato dall’arbitro Tagliavento. Infatti, dalla panchina interista sarebbe arrivata immediatamente una segnalazione sull’irregolarità del gol. E tutto ciò sembra sia avvenuto da Beppe Baresi, allenatore in seconda dei nerazzurri che non si stacca mai dal suo Ipad, utilizzato come strumento per la gestione tattica della squadra e quindi per i consigli da dare a chi entrerà in campo a gara in corso. Secondo il regolamento, sarebbe severamente vietato avere dei mezzi che permettano la visione in tempo reale della partita, e secondo i più informati, il tablet del mister in seconda non avrebbe alcun programma che permetta tutto ciò, ma resta il dubbio nel vedere proprio Baresi subito dopo il gol, scattare verso Stramaccioni con l’Ipad in vista per confermargli l’irregolarità della rete. A Torino probabilmente abbiamo visto il primo caso di moviola in diretta, che ha permesso a Preti (guardalinee) e quarto uomo di contattare l’arbitro Tagliavento per annullare la rete, senza successo visto che il direttore di gara ha deciso di sua spontanea volontà di confermare il gol.

    Paolo Tagliavento
    Tagliavento, al centro delle polemiche post Juventus-Inter © Valerio Pennicino/Getty Images

    L’ex arbitro Cesari, contattato sempre dalla redazione di Panorama.it ha confermato il tutto, puntando il dito sul quarto uomo, reo di aver condizionato la gara del suo collega dopo aver cercato di convincerlo ad annullare il gol su segnalazione della panchina interista. Ma c’è di più, se venisse accertato che Beppe Baresi avrebbe utilizzato degli strumenti per la visualizzazioni di immagini sulla partita, potrebbe subire una forte squalifica, così come da regolamento.

    TAGLIAVENTO – L’arbitro Tagliavento, si conferma ancora una volta insufficiente nel gestire una gara di grande importanza e il fatto che sia considerato tra i tre migliori arbitri del calcio italiano mette sinceramente un po’ di paura sulla bravura della restante classe arbitrale. Certo, non è stato favorito dall’errore dopo appena 18”. Infatti è entrato in confusione totale, ha sbagliato tanto e ha chiuso un occhio (forse entrambi) sul fallaccio del terzino juventino Lichtsteiner, evitandogli la seconda ammonizione e quindi l’automatica espulsione. Il quarto uomo e il guardalinee Preti non sono stati di grande aiuto, soprattutto quest’ultimo, che dopo non aver segnalato il fuorigioco di Asamoah in occasione della rete juventina, ha cercato di far cambiare idea all’arbitro, pressato e convinto dalle proteste della panchina nerazzurra.

    L’INCHIESTA – Ma la redazione di panorama.it non si è fermata qui. Infatti, dopo il derby d’Italia ha cercato di creare una classifica, togliendo eventuali punti conquistati con favori arbitrali. Alla fine dell’inchiesta è stata confermata la prima posizione bianconera, con il solo episodio di Catania di due settimane fa a risultare decisivo per la conquista dei tre punti in palio. Per l’Inter invece ci sono stati più “aiutini” decisivi, soprattutto nelle gare contro Milan e Catania.

    Il Derby d’Italia continua e continuerà. Le due squadre ormai sono distanti un solo punto in classifica ed ogni decisione arbitrale potrà risultare decisiva. Aspettiamoci tante polemiche, nella speranza che gli errori siano pochi e soprattutto non decisivi.

  • Pronostici Champions ed Europa League, scommesse per il 6-7-8 novembre

    Pronostici Champions ed Europa League, scommesse per il 6-7-8 novembre

    Ecco tornati con l’appuntamento dei “Pronostici Champions ed Europa League“. Questa settimana infatti si giocherà il quarto turno di entrambe le competizioni europee di maggior prestigio. Le italiane, in Champions League, affronteranno un doppio impegno casalingo con il Milan che scenderà a San Siro contro la capolista del Gruppo C, il Malaga. Mentre la Juventus ospiterà i campioni danesi del Nordsjaelland che è riuscita a bloccare i campioni d’Italia in Danimarca sul risultato di 1-1 appena due settimane fa. Il Paris Saint Germain, dopo la deludente sconfitta in campionato con espulsione di Ibrahimovic, ospiterà la Dinamo Zagabria. Mercoledì invece, attenzione alla partita tra Celtic-Barcellona, con gli scozzesi che hanno sfiorato l’impresa al Camp Nou la scorsa giornata.

    Tre impegni casalinghi e uno in trasferta per le quattro italiane impegnate in Europa League. L’unica gara esterna spetta all’Inter che cerca punti qualificazione a Belgrado contro il Partizan, infatti in caso di vittoria, la qualificazione al prossimo turno sarebbe aritmetica. La Lazio ospiterà il Panathinaikos e cercherà di rifarsi dal pareggio esterno di due settimane fa in Grecia, arrivato dopo aver dominato la gara per 80 minuti. Il Napoli, in leggera crisi di risultati, è alla ricerca dei tre punti che le consentirebbero di rimanere in lotta per il passaggio del turno, ma Mazzarri potrebbe far riposare tanti titolari. Davanti si ritroverà il Dnipro, capolista del Girone che in caso di vittoria avrebbe l’accesso assicurato alla fase ad eliminazione. Per l’Udineseimpegno al Friuli contro lo Young Boys che due settimane fa a battuto i friulani in Svizzera.

    Manchester City
    Il City si prepara alla sfida contro l’Ajax © Paul Ellis/Getty Images

    PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE

    Manchester City – Ajax: la squadra di Roberto Mancini non può assolutamente sbagliare e deve conquistare l’intera posta in palio se vuole ancora sperare nella qualificazione (che pare comunque molto difficile). L’ex tecnico dell’Inter punterà sui giocatori migliori e ci si aspetta una partita di grande forza degli inglesi. Pronostico: 1. (1.44)

    Schalke 04 – Arsenal: due settimane fa a campi invertiti, i tedeschi hanno battuto gli inglesi sorpassandoli in classifica. Stavolta si gioca in Germania e lo Schalke vorrebbe chiudere definitivamente la pratica qualificazione approfittando della spinta del pubblico casalingo. Pronostico: 1. (1.85)

    Chelsea – Shakthar: gli ucraini non sono più una sorpresa e stagione dopo stagione confermano la propria crescita, tanto da comandare il Gruppo E. In trasferta i ragazzi di Lucescu hanno dimostrato di poter mettere in difficoltà chiunque con il loro gioco rapido e molto tecnico. Gli inglesi ospitano un brutto cliente e l’ultimo pareggio in campionato dimostra che la squadra di Di Matteo vive di troppi alti e bassi. Pronostico: X2. (1.72)

    PRONOSTICI EUROPA LEAGUE

    Udinese – Young Boys: i friulani dopo la sconfitta in Svizzera cercano punti utili per la qualificazione e l’impegno casalingo contro gli svizzeri non rappresenta un ostacolo insormontabile. Attenzione però alla punta Bobadilla, protagonista due settimane fa. Pronostico: 1. (1.72)

    Academica – Atletico Madrid: è arrivata la prima sconfitta stagionale per gli spagnoli nel week end di campionato ad opera del Valencia, ma la furia dei ragazzi di Simeone non finirà. La vittoria darebbe loro la possibilità di rilassarsi nelle restanti due gare ancora da disputare. Pronostico: 2. (1.72)

    Athletic Bilbao – Lione: la squadra di Bielsa vive una stagione difficilissima. In campionato viaggia al limite della zona salvezza e in Europa League chiude il Gruppo I con un solo punto conquistato. Punto sulla voglia di rivalsa degli spagnoli che se la vedranno con i francesi, primi in classifica a punteggio pieno. Pronostico: 1. (2.00)

    PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Cluj – Galatasaray: brutta stagione per i turchi che si ritrovano con un solo punto in classifica nel Gruppo H. I rumeni vorranno approfittare del turno casalingo per poter allungare sul Braga che ospiterà il Manchester United. Pronostico: 1. (2.70)

    Benfica – Spartak Mosca: considerati i favori insieme al Barcellona per il passaggio del turno, i portoghesi chiudono il Gruppo G con un solo punto in classifica e la sfida contro i russi sarà decisiva anche per una eventuale “retrocessione” in Europa League. La vittoria è d’obbligo. Pronostico: 1. (1.57)

    Aik – Psv: nelle ultime dieci gare, gli olandesi hanno conquistato 9 vittorie e un pareggio. Quest’ultimo è arrivato proprio due settimane fa nella terza giornata di Europa League contro gli svedesi. Adesso a campo invertiti, il Psv cerca la vittoria che potrebbe avvicinarla definitivamente alla qualificazione al prossimo turno (soprattutto in caso di non vittoria del Napoli). Pronostico: 2. (1.72)

    RIASSUNTO PRONOSTICI CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Manchester City – Ajax — 1
    Schalke 04 – Arsenal — 1
    Chelsea – Shakthar — X2

    Puntando 10 euro se ne vincono 45.

    Udinese – Young Boys — 1
    Academica – Atletico Madrid — 2
    Athletic Bilbao – Lione — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono 59.

    Cluj – Galatasaray — 1
    Benfica – Spartak Mosca — 1
    Aik – Psv — 2

    Puntando 10 euro se ne vincono 73.

  • Fiorentina-Cagliari 4-1, i viola volano al quarto posto

    Fiorentina-Cagliari 4-1, i viola volano al quarto posto

    La tradizione vincente dei viola contro i sardi al Franchi continua. Fiorentina-Cagliari, match valido per l’undicesima giornata di Serie A, finisce 4-1. I ragazzi di Montella soffrono nei minuti iniziali gli attacchi sulle corsie esterne dei rossoblu che seminano il panico con la velocità di Sau e Cossu, ma due gol in rapida successione ad inizio del secondo tempo, distruggono mentalmente il Cagliari che da quel momento subisce le continue azioni dei toscani e impartiscono un lezione di possesso palla e gestione della partita. Ora la Fiorentina non si può più nascondere, deve puntare ad un risultato prestigioso. L’Europa League il minimo e il sogno Champions non è poi così lontano. A Firenze, Montella ha riportato l’entusiasmo che mancava dai tempi di Prandelli e il coro rivolto verso il proprio allenatore dalla curva Fiesole dimostra il legame che si è creato tra le due parti.

    LA PARTITA– Il Cagliari si presenta al Franchi senza Conti e Nainggolan e con la coppia d’attacco inedita Sau – Ribeiro. I ragazzi di Pulga attaccano fin dal primo minuto, costringendo la Fiorentina ad abbassarsi e ad affidarsi completamente a Pizarro, l’unico giocatore in grado di far rifiatare la squadra. Al 13′ arriva però il vantaggio viola sull’asse Borja Valero – Rodriguez con il primo che batte un calcio d’angolo pennellato per la testa del difensore. I sardi reagiscono ma trovano il pareggio solo nel finale di tempo con Casarini che sfrutta al meglio uno schema su calcio di punizione che lo libera per il tiro da fuori area. L’inizio ripresa è a tinte viola con i padroni di casa che prima trovano il nuovo vantaggio con Jovetic, bravo a liberarsi sul secondo palo su azione da calcio d’angolo e qualche minuto più tardi, dopo aver sventato un’incursione personale di Sau, chiudono i conti in contropiede con la terza rete stagionale di Luca Toni. Da questo momento, il Cagliari perde completamente il controllo della gara, sbagliando passaggi elementari e rincorrendo a vuoto il pallone nel lungo possesso palla toscano. Il definitivo 4-1 arriva all’87’ con Cuadrado che supera con un delizioso pallonetto Agazzi.

    Fiorentina
    Esultanza di gruppo della Fiorentina © Dino Panato/Getty Images

    SI VOLA – La Fiorentina viaggia a ritmi importanti verso le prime posizioni e approfittando del black out della Lazio a Catania, staziona da sola al quarto posto a soli due punti dal Napoli terzo in classifica. La squadra di Montella ormai punta decisa ad un posto in Europa, sognando quella terza piazza che significherebbe ritorno in Champions League.

    PIEDI PER TERRA – Dopo quattro vittorie consecutive il Cagliari torna con i piedi per terra, anche se ha dimostrato nel primo tempo di potersela giocare anche a Firenze. La cura Pulga-Lopez funziona e non è certo una sconfitta del genere ad annullare l’ottimo lavoro effettuato dalla nuova guida tecnica.

    TABELLINO FIORENTINA-CAGLIARI 4-1
    Fiorentina (3-5-2): Viviano 6; Roncaglia 6, Rodriguez 6.5, Tomovic 6; Cuadrado 7 (85′ Cassani sv), Romulo 6.5, Pizarro 7.5, Borja Valero 7, Llama 6 (60′ Aquilani 6); Toni 6.5, Jovetic 7 (63′ El Hamdaoui 6).
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Pisano 5.5, Rossettini 5, Astori 5.5, Murru 5.5; Dessena 6, Ekdal 6, Casarini 6; Cossu 6.5 (71′ Eriksson 5); Thiago Ribeiro 5.5 (51′ Pinilla 6), Sau 6 (66′ Ibarbo 5.5).
    Marcatori: 13′ Rodriguez (F), 42′ Casarini (C), 5o’ Jovetic (F), 54′ Toni (F), 85′ Cuadrado (F)

    Azioni salienti di Fiorentina-Cagliari
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  • Fiorentina-Cagliari, Montella rilancia Aquilani dal 1′

    Fiorentina-Cagliari, Montella rilancia Aquilani dal 1′

    Al Franchi questo pomeriggio andrà di scena la sfida tra due delle squadre più in forma del campionato Fiorentina-Cagliari, partita valida per l’undicesima giornata di Serie A. I viola sono in cerca di conferme e dopo le due vittorie consecutive contro Lazio e Genoa (quest’ultima conquistata a Marassi) cerca il tris contro i sardi che dopo il cambio in panchina, con l’avvicendamento tra Ficcadenti e la coppia Pulga-Lopez, hanno conquistato 4 vittorie in altrettante partite, rilanciandosi prepotentemente verso le zone nobili della classifica. La Fiorentina parte favorita, grazie alle 4 vittorie ed un solo pareggio (0-0 contro la Juventus) conquistati in casa in questa stagione. Una gara da seguire con particolare attenzione con appuntamento alle ore 15.00.

    QUI FIORENTINA – Vincenzo Montella continua a dare fiducia al suo 3-5-2 che tante belle soddisfazione gli sta dando. Potrebbe esserci il ritorno in campo dal primo minuto per Aquilani, che si è ristabilito completamente dal lungo infortunio che l’ha tenuto lontano dai campi da gioco per qualche mese. Possibile turno di riposo per il capitano Pasqual, autore del gol vittoria a Genova, al suo posto giocherebbe l’ex palermitano Cassani. Quindi, in difesa, a difendere la porta di Viviano ci sarà il trio Roncaglia, Rodriguez e Tomovic (che si riprende la maglia da titolare ai danni di Savic). A centrocampo spazio a Cuadrado e Cassani sugli esterni, il regista sarà sempre Pizarro aiutato dagli interni Aquilani e Borja Valero. In attacco spazio all’attacco tutto velocità e fantasia Jovetic – Ljajic.

    Alberto Aquilani
    Montella potrebbe rilanciare dal 1′ Aquilani © Gabriele Maltinti/Getty Images

    QUI CAGLIARI – Qualche problema in più per i sardi che dovranno fare a meno del capitano Daniele Conti e del tuttofare Radja Nainggolan, entrambi squalificati per un turno dal giudice sportivo. Al loro posto giocheranno Ekdal e Cossu, con quest’ultimo al rientro dal primo minuto dopo un mese di assenza per infortunio. Per il resto, formazione confermata rispetto alla brillantissima vittoria casalinga contro il Siena. Agazzi in porta, linea difensiva a quattro composta dalla coppia centrale Rossettini – Astori (Ariaudo è ancora infortunato) e gli esterni Pisano e Avelar. A centrocampo il regista sarà Ekdal, supportato da Dessena e Casarini (alla sua prima gara da titolare), sulla trequartista stazionerà Cossu, pronto a rifornire la coppia d’attacco Sau – Nenè. Quest’ultimo sta sostituendo alla grande il cileno Pinilla, che partirà ancora dalla panchina per recuperare completamente da un piccolo risentimento muscolare.

    I PRECEDENTI – Nelle ultime cinque stagione, a Firenze, i viola non hanno mai perso contro il Cagliari, conquistando quattro vittorie e un pareggio, quest’ultimo arrivato nello scorso campionato, nell’ultima gara con le due squadre ormai senza obiettivi.

    PUNTI CHIAVE – I toscani devono prestare attenzione al trequartista sardo Cossu, che svarierà molto su tutta la trequarti, cercando di mettere in difficoltà la difesa a tre viola, costringendola spesso ad allargarsi. I rossoblu invece dovranno prendere in fretta le contromisure al triplo regista viola (Pizarro, Aquilani e Borja Valero). Entrambe le squadre prediligono il possesso palla e il gioco palla a terra.

    FIORENTINA-CAGLIARI PROBABILI FORMAZIONI
    Fiorentina (3-5-2): Viviano; Roncaglia, Rodriguez, Tomovic; Cuadrado, Aquilani, Pizarro, Borja Valero, Cassani; Ljajic, Jovetic. Allenatore: Montella.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Ekdal, Casarini; Cossu; Sau, Nenè. Allenatore: Pulga.

  • Video Schiaffo a raccattapalle, De Sanctis rischia una pesante squalifica

    Video Schiaffo a raccattapalle, De Sanctis rischia una pesante squalifica

    Guai in vista per il portiere del Napoli Morgan De Sanctis. L’estremo difensore campano avrebbe schiaffeggiato un raccattapalle durante la gara Atalanta-Napoli per aver ritardato di qualche secondo la rimessa in gioco del pallone. Il fattaccio è avvenuto intorno all’80’ con i partenopei sotto di un gol a Bergamo e con la necessità di accorciare i tempi di gioco. Orsato ha visto tutto e ha deciso al momento di ammonire il giocatore partenopeo “per comportamento non regolamentare in campo“, ma il giudice sportivo avrebbe richiesto ulteriori accertamenti. Per questa ragione la Procura Federale ha deciso di aprire un indagine sul comportamento di De Sanctis che rischia a questo punto una pesante squalifica.

    E’ stato il giudice sportivo Gianpaolo Tosel ad inviare gli atti al procuratore federale per poterci vedere chiaro sul comportamento di De Sanctis che rischia una lunga squalifica. Non un buon periodo per il Napoli che si è visto scavalcare in classifica dall’Inter dopo aver perso proprio a Bergamo e che potrebbe ritrovarsi senza il portiere titolare, con Rosati (la riserva) che non offre le giuste garanzie dal punto di vista tecnico, come abbiamo potuto constatare nella doppia sfida europea persa contro Psv e Dnipro, con grossi errori individuali dell’ex estremo difensore del Lecce.

    Morgan De Sanctis
    De Sanctis rischia una pesante squalifica © Claudio Villa/Getty Images

    Orsato, su richiesta del giudice sportivo, ha confermato di aver visto tutto e di aver optato per la semplice ammonizione perché “in modo non regolamentare (brusco) strappava dalle mani di un raccattapalle il pallone per accelerare la ripresa di gioco“. Un momento di nervosismo che potrà costare caro a De Sanctis, che vedendo la propria squadra incapace di segnare e quindi di rimontare il risultato fino a quel momento negativo, ha schiaffeggiato il raccattapalle, così come confermato dal responsabile della sicurezza dell’Atalanta che ha assistito alla scena.

    Ecco il video della manata di De Sanctis al raccattapalle
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