Autore: Marco Deiana

  • Europeo 2020, Platini vuole 13 citta per le fasi finali

    Europeo 2020, Platini vuole 13 citta per le fasi finali

    Una ne dice, cento ne pensa. Questo è Michel Platini, presidente dell’Uefa dal gennaio 2007. Dopo aver spostato la finale di Champions League dal mercoledì al sabato e portato avanti la battaglia per il fair play finanziario, sta pensando ad una nuova innovazione, una tantum, per l’Europeo 2020. L’idea dell’ex fantasista della Juventus e della Nazionale Francese è quella di disputare le fasi finali del torneo in tutta Europa, esattamente in tredici città europee. Un’idea tanto strana, quanto innovativa. Questa è la novità che vorrebbe proporre Platini, il 7 dicembre nella riunione dell’Esecutivo della Uefa per festeggiare i 60 anni della manifestazione europea per Nazionali. L’ex numero dieci bianconero ha trasportato la sua fantasia e il suo genio, dai campetti in erba alla scrivania.

    Inoltre, dal prossimo Europeo, quello che si disputerà nel 2016 in Francia, cambierà radicalmente il format della manifestazione, con le Nazionali partecipanti che passeranno da 16 a 24, divise in sei gruppi da 4 squadre. Le prime due di ogni girone più le migliore quattro classificate in terza posizione si qualificheranno per la fase ad eliminazione diretta.

    Michel Platini
    Platini pensa già all’Europeo 2020 © Lionel Bonaventure/Getty Images

    LA PROPOSTA – Michel Platini, vorrebbe coinvolgere 13 città europee per festeggiare i 60 anni della manifestazione. La fase a gironi, più ottavi e quarti di finale, si giocherebbero nelle prime dodici città in ordine di Ranking Uefa, quindi in questo momento le partite verrebbero giocate a: Madrid, Berlino, Lisbona, Roma, Londra, Amsterdam, Mosca, Zagabria, Atene, Basilea, Parigi e Bruxelles. Mentre semifinali e la finalissima verrebbero giocate ad Istanbul, visto che la Turchia è stata la prima nazione a candidarsi per ospitare il torneo.

    L’idea permetterebbe di non investire grossi capitali in una sola nazione, ma servirebbero solo piccoli accorgimenti per rinnovare gli stadi e le infrastrutture già in uso. Coinvolgerebbe un po tutta Europa e sarebbe una novità assoluta per il calcio europeo, attirando su di se parecchi sponsor.

    La proposta c’è, fra poco meno di un mese il responso. Cosa ne pensate? Meglio mantenere la tradizione di una sola nazione ospitante (massimo due) oppure l’idea di coinvolgere tutta l’Europa vi piace?

  • De Rossi, mano pesante del Giudice Sportivo. Tre turni di squalifica

    De Rossi, mano pesante del Giudice Sportivo. Tre turni di squalifica

    Mano pesante del Giudice Sportivo che ha sanzionato con tre giornate di squalifica il centrocampista della Roma, Daniele De Rossi, dopo il cartellino rosso rimediato alla fine del primo tempo del Derby Capitolino. Un turno di squalifica invece per Stefano Mauri, anche lui espulso (per doppia ammonizione) nel corso di Lazio-Roma. Una giornata di stop per il regista della Juventus, Andrea Pirlo, dopo il raggiungimento delle quattro ammonizioni totali. L’ex Milan salterà la sfida interna contro la Lazio. Squalifiche pesanti anche in casa Milan e Napoli (che si sfideranno al San Paolo nella prossima giornata di Serie A) che dovranno fare a meno di Ambrosini e Behrami, entrambi squalificati per somma di ammonizioni.

    ROMA – La società giallorossa sembra intenzionata ad accettare la decisione del Giudice Sportivo, evitando di presentare il ricorso contro la squalifica. De Rossi quindi salterà la sfida interna contro il Torino e la doppia trasferta contro Pescara e Siena. Il suo ritorno è previsto per la sfida casalinga contro la Fiorentina. Il club capitolino per la prossima giornata, contro i granata, dovrà fare a meno anche di Tachtsidis e Burdisso. La doppia assenza di Capitan Futuro e del centrocampista greco potrebbero risultare un grosso problema per Zeman, che sarà costretto ad utilizzare Bradley davanti alla difesa.

    Daniele De Rossi
    De Rossi, tre turni di squalifica per lui © Paolo Bruno/Getty Images

    LAZIO – Per la sfida contro il Milan, il tecnico laziale Petkovic, dovrà fare a meno di due uomini importanti. Mauri e Lulic, il primo (come detto sopra) espulso nel derby, il secondo alla quarta ammonizione.

    ALTRI SQUALIFICATI – Il giudice sportivo ha fermato per un turno anche: Danilo (espulso per doppio giallo nella sfida contro il Chievo), Peluso, Parra (espulsione diretta contro l’Inter per una spinta ad un giocatore interista con palla lontana), Biabiany e Rigoni. Arrivano le multe per alcune società: all’Udinese 10 mila euro per cori razzisti. Per Lazio, Roma e Atalanta ammenda da 8 mila euro, mentre per Pescara e Genoa sanzioni rispettivamente da 5 e 3 mila euro.

  • Balotelli in tribuna, cessione vicina. Milan e Inter osservano

    Balotelli in tribuna, cessione vicina. Milan e Inter osservano

    Rapporto ai minimi storici tra Mario Balotelli e Roberto Mancini. L’esclusione per scelta tecnica dalla sfida interna del Manchester City contro il Tottenham (vinta in rimonta grazie ai gol di Aguero e Dzeko) ha di fatto sollevato l’ennesimo giallo sull’attaccante della Nazionale Italiana e l’ex tecnico dell’Inter. I due sembrano vivere un rapporto di amore-odio (calcistico si intende). Sembra ormai inevitabile una cessione di SuperMario nel mercato estivo con le due squadre di Milano pronte a darsi battaglia per il suo acquisto. Ma non escludiamo una trattativa già a partire da gennaio. Balotelli, secondo il tecnico Mancini, non si impegna abbastanza in allenamento, risultando quasi irritante per i suoi compagni di squadra.

    THE END – Acquistato nell’estate 2010 dall’Inter per 28 milioni di euro, Balotelli ha vissuto due stagioni tra alti e bassi in Inghilterra, tanto da finire sui giornali più per le sue “imprese” fuori dal campo che per i gol segnati. Mancini l’ha sempre difeso, ma stavolta sembra aver perso definitivamente la pazienza nei confronti del giocatore, che potrebbe lasciare il calcio inglese dopo tre stagioni (se dovesse concludere il campionato attuale). Al momento, SuperMario conta 49 presenze e 19 gol con la maglia del Manchester City.

    Mario Balotelli
    Balotelli e Mancini, il rapporto tra i due è ai minimi storici © Andrew Yates/Getty Images

    MERCATO – Si aprono interessanti scenari per il futuro di Mario Balotelli. Infatti potrebbe scatenarsi un derby di mercato tra le due squadre di Milano. L’amministratore delegato del Milan, Adriano Galliani, non ha mai escluso l’interesse verso il Bad Boy, negando però qualsiasi trattativa a causa dell’elevato costo del cartellino e dell’ingaggio del giocatore che non rientrerebbe nel nuovo limite imposto dalla società di via Turati. E se tornasse all’Inter? Non si esclude nulla. Il dirigente nerazzurro, Piero Ausilio, durante la settimana ha effettuato un viaggio in Inghilterra per assistere alla gara di Champions League tra City e Ajax, occasione ideale per iniziare ad imbastire una trattativa di mercato. Chi la spunterà? La società rossonera prima di poter acquistare l’attaccante dovrà cedere qualche pezzo pregiato della rosa (vedi Boateng, Pato e Robinho) visto che difficilmente il club inglese accetterà un prestito gratuito con diritto di riscatto. Al contrario, la società nerazzurra sarebbe disposta ad investire per riportare alla Pinetina il 22enne, anche senza cessioni eccellenti. Balotelli ha sempre mostrato una particolare simpatia verso il Milan e questo potrebbe rappresentare un punto a favore per il club di Berlusconi.

    NAZIONALE – Nonostante tutto, il commissario tecnico dell’Italia, Cesare Prandelli, continua a dar fiducia a Balotelli, convocandolo per la sfida amichevole di mercoledì a Parma contro la Francia. E’ probabile una sua presenza nell’undici titolare.

  • Paulo Dybala, a Palermo è nata una stella

    Paulo Dybala, a Palermo è nata una stella

    E’ nata una stella? A Palermo ieri abbiamo assistito all’esplosione di un giovane argentino, classe ’93, che da solo è riuscito a mettere in ginocchio la Sampdoria e contemporaneamente a togliere dalle sabbie mobili la società siciliana. Una doppietta di pregevole fattura, con il suo bel mancino preciso e delicato. Parliamo di Paulo Dybala, l’attaccante arrivato quest’estate dalla seconda divisione del Campionato Argentino, esattamente dall’Instituto de Cordoba, con la quale ha segnato 17 reti in 38 partite. Ad appena 18 anni (ne compirà 19 giovedì) si è preso in mano il Palermo, deliziando il Barbera con ottime giocate. Certo, bisognerà andarci cauti. E’ pur sempre una sola partita di gran livello e adesso c’è la parte più difficile per un calciatore, confermarsi!

    IL PASSATO – Nato a Laguna Larga, in Argentina, a circa 55 chilometri da Cordoba. Cresce calcisticamente nell’Instituto de Cordoba con la quale esordisce tra i professionisti nell’estate 2011, in una partita di Seconda Divisione Argentina contro l’Huracan. La prima rete nel calcio professionista arriva la giornata successiva, contro l’Aldosivi. Da quel momento non si ferma più, realizzando 17 reti in 38 partite, diventando il capocannoniere della squadra. La stagione non passa inosservata e il Palermo lo acquista grazie anche all’aiuto di Gustavo Mascardi, scopritore del talento argentino. All’età di dieci anni, il giocatore fece un provino per il Newell’s Old Boys, superando, ma il padre decise di lasciarlo all’Instituto de Cordoba per la maggior vicinanza da casa.

    Paulo Dybala
    Dybala esulta dopo aver steso la Sampdoria © Maurizio Lagana/Getty Images

    CARATTERISTICHE – Prima o seconda punta. L’argentino è uno di quei giocatori che vede facilmente la porta. Velocità, tecnica e dribbling stretto sono le sue caratteristiche principali e contro la Sampdoria abbiamo potuto intravedere il tutto. In patria viene soprannominato La Joya, che significa Il Gioiello. Tra gli addetti ai lavori, regna un po di caos invece quando si cerca un giocatore a cui paragonarlo, passando da Pastore a Aguero ed infine arrivando a Montella.

    IL FUTURO – Zamparini, pagandolo 12 milioni di euro e strappandolo a mezza Europa, ha dimostrato di puntare molto sull’argentino, che potrebbe rappresentare il dopo Miccoli. Con il contratto in scadenza del numero 10 rosanero, l’ex Instituto de Cordoba potrebbe prendere la pesante eredità dell’imprevedibile punta leccese. La standing ovation alla sua uscita dal campo ieri pomeriggio, ha dimostrato che il Barbera ha già apprezzato le sue doti tecniche e l’applauso dello stesso Miccoli, posizionato sotto il tunnel che porta agli spogliatoi, potrebbe testimoniare il passaggio di consegne. Intanto per questa stagione, l’allenatore Gasperini potrà contare su entrambi e con una coppia del genere, salvarsi non dovrebbe rappresentare un grosso problema.

    CONTRATTO – Dybala attualmente ha un contratto che lo lega alla società siciliana fino a giugno 2016 con un ingaggio da 500 mila euro a stagione (più premi individuali e collettivi). Nella prima stagione in Argentina il suo stipendio non superava i 900 euro mensili (il minimo sindacale per il campionato argentino). Chissà se Zamparini, riuscirà a non cederlo dopo uno, massimo due campionati. Gli estimatori non mancavano già dall’anno scorso e la doppietta alla Sampdoria potrebbe riportare il giocatore nella lista degli acquisti di qualche dirigente europeo.

    La faccia pulita e felice del 18enne argentino subito dopo i gol, potrebbe rappresentare un ottimo spot per il calcio italiano, che in un momento di crisi deve avere più coraggio ad investire sui giovani. L’esplosione stagionale anche di Lamela ed El Shaarawy ne sono la conferma.

    Ecco la doppietta realizzata contro la Sampdoria
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  • Poche emozioni e zero reti nella sfida tra Cagliari e Catania

    Poche emozioni e zero reti nella sfida tra Cagliari e Catania

    Cagliari-Catania 0-0. Il primo anticipo della dodicesima giornata di Serie A finisce a reti bianche. Una gara molto equilibrata che non ha regalato grandi emozioni se non nelle battute finali del primo tempo con una doppia occasione di Sau che trova in entrambe le circostanze due prodezze dell’estremo difensore del Catania Andujar. Un match che ha visto i siciliano giocare ottimamente, con passaggi di prima e verticalizzazioni rapide, senza però affacciarsi con pericolosità dalle parti di Agazzi, mentre i sardi risultano meno attivi rispetto alle precedenti gare ma a fine partita contano maggiori palloni sprecati davanti al portiere avversario. Un punto per parte e classifica che continua a muoversi per entrambe le squadre che puntano a salvarsi con qualche giornata d’anticipo.

    LA PARTITA – Ci si aspettava una gara molto equilibrata ma si sperava con qualche emozione in più. Invece le due squadre sembravano accontentarsi dello 0-0, senza affondare con la foga vista nelle precedenti partite. La prima palla gol della partita è nei piedi di Marchese, che al 15′ spara a lato un’ottima azione corale dei siciliani. Per trovare la seconda azione offensiva della gara dobbiamo spostarci al 45′ quando Sau si ritrova prima sul destro e qualche secondo più tardi, sulla testa, la rete del vantaggio ma Andujarsi supera in entrambe le circostanze. Nei primissimi minuti della seconda frazione di gioco, clamorosa occasione nei piedi del talentino sardo ex Juve Stabia che da posizione importante non trova riesce a colpire la palla e spreca così la terza palla gol della partita per il Cagliari. Gli allenatori provano a cambiare i rispettivi attacchi con gli ingressi di Ibarbo, Thiago Ribeiro e Pinilla per i padroni di casa, e di Morimoto e Castro per gli ospiti. Ma il risultato rimane 0-0 fino al 93′.

    Ivo Pulga
    Solo un pareggio tra Cagliari e Catania © Enrico Locci/Getty Images

    IS ARENAS – Doveva essere il giorno dell’inaugurazione per l’apertura totale dell’impianto, invece nei minuti prima della gara è arrivato il divieto di entrare nella tribuna centrale, anche se durante la gara (come riportato da Sky) alcuni tifosi hanno trovato postazione nel settore con Cellino che rischia una multa salata, avendo permesso l’ingresso ad una trentina di persone non autorizzate.

    CAGLIARI-CATANIA PAGELLE

    Sau 7: Il giocatore più intraprendente della partita. Svaria su tutto il fronte offensivo e crea continui pericoli alla difesa catanese. Il piccolo folletto sardo meriterebbe il gol ma Andujar gli nega questa gioia.
    Dessena 6.5: Anima e cuore del Cagliari. Corre su tutti i palloni, cerca di impostare l’azione quando Conti e Cossu risultano marcati (anche se non è il suo pezzo forte). Indispensabile.
    Astori 6.5: Dopo un inizio di stagione da 5 in pagella si sta riprendendo (così come tutta la squadra) grazie alla gestione Pulga-Lopez. Proprio quest’ultimo sembra aver impostato una difesa di ferro che concede sempre pochissime occasioni agli avversari.
    Doukara 6: Al suo esordio in Serie A non punge. Chiuso dalla coppia difensiva sarda che concede solo le briciole all’attaccante catanese. Appena 20enne, avrà altre occasioni.
    Lodi 6.5: Sempre preciso nei passaggi, tecnica sopraffina e velocità di pensiero sopra la media. Il regista del Catania meriterebbe la convocazione in Nazionale.
    Andujar 7.5: Salva il risultato nel finale di primo tempo su una doppia conclusione di Sau nel giro di un minuto. Se il Catania esce dall’Is Arenas con un punto è merito suo.

    CAGLIARI-CATANIA 0-0 TABELLINO
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6; Pisano 6, Rossettini 6.5, Astori 6.5, Avelar 6; Dessena 6.5, Conti 6, Nainggolan 6; Cossu 5.5 (75′ Thiago Ribeiro 5.5); Nenè 6 (63′ Pinilla 6), Sau 7 (84′ Ibarbo sv).
    Catania (4-3-3): Andujar 7.5; Alvarez 6, Spolli 6.5, Legrottaglie 6.5, Marchese 6.5; Izco 6, Lodi 6.5, Biagianti 6 (80′ Almiron 6); Barrientos 5.5 (74′ Castro 5.5), Doukara 6 (65′ Morimoto 5.5), Gomez 6.

  • Per il Catania insidiosa trasferta a Cagliari. Is Arenas agibile

    Per il Catania insidiosa trasferta a Cagliari. Is Arenas agibile

    Il primo anticipo della dodicesima giornata di Serie A vedrà scendere in campo Cagliari-Catania. Le due squadre arrivano all’incontro con il morale alle stelle. I padroni di casa, nonostante la sconfitta rimediata a Firenze, possono godersi le 4 vittorie consecutive ottenute prima della sfida del Franchi, che li ha catapultati in una zona tranquilla della classifica. Dall’altra un Catania forte del 4-0 casalingo contro la Lazio ma che deve fare a meno del bomber Bergessio, fermato da una contrattura rimediata proprio in occasione della gara contro i capitolini. Il match si svolgerà allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena che vedrà oltre ai distinti, anche l’apertura delle due curve. Ancora qualche dubbio per la tribuna centrale, che sembra non aver ottenuto l’agibilità.

    QUI CAGLIARI– Rosa al completo per la coppia Pulga-Lopez che dovranno rinunciare solo ad Ariaudo, ancora alle prese con un fastidiosissimo infortunio al piede. Tornano a disposizione Conti e Nainggolan che hanno scontato il turno di squalifica contro la Fiorentina. Qualche dubbio in attacco per i due mister, con Sau e Nenè in vantaggio rispetto a Ibarbo e Pinilla, ma non sono escluse novità dell’ultima ora. In difesa spazio alla solita coppia centrale Rossettini-Astori con gli esterni Pisano e Avelar. A centrocampo il regista sarà il capitano figlio d’arte, Daniele Conti con il supporto del belga Nainggolan e di Dessena. Cossu agirà alle spalle delle due punte.

    Stadio Is Arenas
    Apertura totale per lo Stadio Is Arenas? © Enrico Locci/Getty Images

    QUI CATANIA – L’infortunio di Bergessio mette in difficoltà Maran, che deve sciogliere il dubbio Morimoto – Doukara per la sua sostituzione al centro dell’attacco, con il secondo in vantaggio per la maglia da titolare. Per il resto, tutti confermati. Legrottaglie e Spolli al centro della difesa con Alvarez e Marchese larghi. Il trio in mediana sarà formato da Almiron, Lodi e capitan Izco, i due esterni offensivi saranno i pericolosissimi Barrientos  e Gomez, quest’ultimo autore di un gol fantastico contro la Lazio.

    IS ARENAS – In settimana Cellino ha portato avanti l’iniziativa per la vendita del biglietto ad un euro per i settori a rischio (Curva Sud e Curva Nord) in attesa dell’agibilità (poi la differenza di 10 euro, verrebbe pagata a fine partita). Con la tribuna centrale a rischio apertura, si prospetta un tutto esaurito nei settori rimanenti.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-CATANIA
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Astori, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Sau, Nenè. Allenatore: Pulga-Lopez
    Catania (4-3-3): Andujar; Alvarez, Legrottaglie, Spolli, Marchese; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Gomez, Doukara. Allenatore: Maran

  • Villa, Sanchez e Benzema scontenti. Juve in agguato

    Villa, Sanchez e Benzema scontenti. Juve in agguato

    Siamo solo agli inizi di novembre ed intorno alle due big spagnole, Real Madrid e Barcellona, girano diverse voci riguardanti dei giocatori non propriamente soddisfatti del loro utilizzo. Parliamo di tre attaccanti, che insieme potrebbero creare un trio da sogno, in grado di scardinare qualsiasi difesa. Infatti, abbiamo una prima punta di livello mondiale, una seconda punta che nonostante qualche problema fisico è ancora uno dei migliori in circolazione e un’ala vecchio stampo, tanta corsa e velocità lungo la corsia esterna. I loro nomi? Benzema, Villa e Sanchez. La Juventus studia la situazione.

    BENZEMA – L’attaccante francese, in forza al Real Madrid, al giornale francese “L’Equipe” ha rilasciato un’intervista che ha spiazzato un po tutti nel club madrileno. Infatti, il bomber ex Lione si sarebbe lamentato per lo scarso utilizzo, lanciando una frecciatina al tecnico Mourinho “se andiamo a vedere le statistiche di questo inizio di stagione ho passato più tempo in panchina che in campo” aggiungendo che continuerà a dare il massimo per conquistarsi la maglia da titolare. Benzemaè stato decisivo in Champions League, dove in tre partite disputate ha realizzato due reti e due assist. Qualche problema in più nella Liga, dove ha collezionato al momento 9 partite, di cui 6 partendo dalla panchina, totalizzando solamente 380 minuti (poco più della metà dei minuti giocati in Europa).

    David Villa
    Villa, potrebbe lasciare il Barcellona © Pierre-Philippe Marcou/Getty Images

    VILLA & SANCHEZ – Situazione diversa invece in casa blaugrana. Dove i due attaccanti, a quanto dicono, non sembrano compatibili con il modo di giocare di Leo Messi, che vorrebbe troppo spesso la palla sui piedi per poi partire in azione personale. Aggiungiamoci l’ormai certo acquisto di Neymar da parte del Barcellona ed ecco che troviamo le motivazioni per la quale il Barcellona starebbe pensando seriamente di cedere i due gioiellini. Prima di loro, i sacrificati furono Eto’o e Ibrahimovic, non due qualunque.

    MERCATO – A questo punto impazza il calciomercato, che riaprirà i battenti agli inizi di gennaio. Per il trio “spagnolo” è più probabile una cessione estiva, vista l’importanza che hanno attualmente nelle rispettive squadre. Da questa situazione potrebbe approfittare la Juventus, sempre alla ricerca di una punta di livello mondiale, che non comporti però un esborso economico importante. David Villa sembra proprio l’ideale per il gioco di Antonio Conte, fatto di fraseggi e gioco in rapidità. Nonostante i 30 anni e un grave infortunio alla tibia alle spalle, l’attaccante spagnolo sarebbe un’ottima soluzione per i bianconeri (i 5 gol in 8 partite nella Liga dimostrano che non ha dimenticato come si fanno i gol). Per Benzema e Sanchez invece, più difficile l’arrivo in Italia. Per loro si aprono le porte di Premier o Ligue 1, con Chelsea, Manchester City e Psg che potrebbero scatenare un’asta.

  • Paul Pogba salta Pescara, pugno duro di Conte

    Paul Pogba salta Pescara, pugno duro di Conte

    Pugno duro. Il talento francese in forza alla Juventus, Paul Pogba, è stato escluso dalla lista dei convocati di Antonio Conte per la trasferta bianconera a Pescara, gara che si giocherà questa sera in notturna. All’ex giocatore del Manchester United sono costati cari i due ritardi ingiustificati agli allenamenti nel giro di una settimana. Ventidue i convocati per il match in terra abruzzese, con il francese costretto a rimanere a Torino insieme a Pepe e De Ceglie, con il primo che giocherà con la Primavera bianconera per riprendere la condizione mentre il terzino è alle prese con un affaticamento alla coscia sinistra. Quindi, nonostante l’ottimo periodo del centrocampista, il tecnico juventino non fa sconti e lascia a casa Pogba.

    DOPPIA DELUSIONE – Il giocatore francese avrebbe dovuto sostituire Andrea Pirlo a Pescara, concedendo al regista italiano un turno di riposo dopo una serie di partite giocate ad alto livello. Niente da fare. L’ex United ha perso un’ottima occasione di dimostrare il suo talento partendo nell’undici iniziale. Venerdì, il centrocampista bianconero è stato escluso anche dalle convocazioni di Deschampsper la partita amichevole Italia-Francia in programma il 14 novembre. In patria si parlava di una chiamata da parte dell’ex tecnico del Monaco che ha giustificato l’esclusione per la mancanza di continuità del giocatore.

    Paul Pogba
    Pogba escluso dalla lista dei convocati per la trasferta pescarese © Alberto Pizzoli/Getty Images

    POGBALOTELLI – Che si sia già montato la testa dopo qualche più che buona prestazione e due gol importantissimi in campionato contro Napoli e Bologna? Un nuovo Balotelli? Per il bene del calcio italiano ci si augura di no. Il 19enne francese ha dimostrato grande carisma ma questo doppio ritardo agli allenamenti potrebbe essere un primo campanello d’allarme. Troppo spesso abbiamo visto giocatori che ai primi complimenti si sono esaltati e hanno perso la testa, probabilmente non sarà il caso di Pogba, ma è giusto dare una scossa al giocatore, lasciandolo a casa per la sfida contro il Pescara. Per quanto riguarda una multa,  non è stato preso alcun provvedimento. Voi avreste usato il pugno duro oppure sarebbe stato più opportuno chiudere un occhio visto l’ottimo rendimento del 19enne francese?

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero, i nostri consigli per il week end

    Pronostici Serie A e Calcio Estero, i nostri consigli per il week end

    Finite le battaglie europee piuttosto positivamente, con l’Udinese unica squadra uscita sconfitta, si riprende con il campionato e quindi torna l’appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. In Italia grande attesa per il derby della Capitale con la sfida Lazio-Roma che verrà giocata domenica pomeriggio. La Juventus capolista andrà alla ricerca di punti pesanti a Pescara sabato sera e vorranno approfittare del difficile turno esterno dell’Inter contro l’Atalanta. In Inghilterra triplo big match, si inizia sabato con il derby di Londra (uno dei tanti) tra Arsenal-Fulham, poi si proseguirà domenica con le sfide City-Tottenham e Chelsea-Liverpool. In Spagna, doppia trasferta per Real Madrid e Barcellona che andranno a giocare sui campi del Levante e del Mallorca.

    In terra tedesca, il Bayern Monaco, attualmente dominatore della Bundesliga, ospiterà l’Eintracht (che staziona al secondo posto insieme allo Schalke o4) e potrebbe allungare ulteriormente in classifica. In Francia, il Paris Saint Germain di Carletto Ancelotti andrà di scena sul campo del Montpellier, campione in carica della Ligue 1 ma che quest’anno vive una stagione difficile ritrovandosi nelle zone basse della classifica. Verranno consigliate due schedine, la prima con buone possibilità di vincita, la seconda un po più difficoltosa ma sempre realizzabile.

    Stamford Bridge
    Il Chelsea ospiterà il Liverpool © Mike Hewitt/Getty Images

    PRONOSTICI SERIE A E CALCIO ESTERO 

    Schedina 1

    Cagliari – Catania: nel nuovo impianto sardo dell’Is Arenas è attesa l’apertura delle due curve. La squadra è carica per regalare una vittoria ai propri tifosi. Il passo falso di Firenze è già dimenticato. Dall’altra parte c’è un Catania, forte del 4-0 casalingo contro la Lazio ma che fuori casa non ha mai vinto, raccogliendo due soli pareggio in cinque gare. Pronostico: 1. (2.25)

    Parma – Siena: i gialloblu stanno conquistando al Tardini i punti necessari per salvarsi e la sfida contro i toscani non pare delle più proibitive. Gli emiliani nelle ultime quattro partite interne hanno conquistato due vittoria (Roma e Sampdoria) e due pareggi (Milan e Fiorentina), i senesi dopo la vittoria esterna a San Siro contro l’Inter, hanno mostrato poca convinzione fuori casa con le sconfitte contro Lazio, Atalanta e Cagliari. Pronostico: 1. (1.83)

    Malaga – Real Sociedad: i padroni di casa, dopo aver conquistato la qualificazione alla fase ad eliminazione diretta in Champions League, cercano punti importanti per il campionato. Il Real Sociedad fuori casa ha mostrato poca brillantezza e soprattutto ha guadagnato pochi punti. Pronostico: 1. (1.61)

    Schedina 2

    Milan – Fiorentina: i rossoneri sembrano in ripresa rispetto ad inizio stagione, ma mostrano ancora segnali di discontinuità, dovuti ai continui cambi di modulo, i viola invece hanno mostrato fin dalle prime partite ottimo gioco e buona solidità difensiva. Non escludo un colpaccio dei ragazzi di Montella. Pronostico: x2. (1.75)

    Levante – Real Madrid: se volete andare sul sicuro, un over 2.5 dovrebbe essere garantito (quota 1.50), se invece amate il rischio e soprattutto volete veder salire la potenziale vincita, rischiate il colpaccio interno del Levante che in casa mostra sembra buon calcio e soprattutto vince. Le merengues hanno un potenziale impressionante, ma spesso soffrono di amnesie difensive. Pronostico: 1x. (3.20)

    Chelsea – Liverpool: big match di Premier. I ragazzi di Di Matteo si stanno dimostrando cinici e fortunati, anche se nell’ultima gara di Premier hanno conquistato un solo punto contro lo Swansea. Da entrambe le parti ci sarà l’artiglieria pesante, ma i Reds non stanno vivendo una stagione entusiasmante e senza il calore dell’Anfield potrebbero subire l’ennesima sconfitta. Pronostico: 1. (1.95)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A E CALCIO ESTERO (quote William Hill)

    Cagliari – Catania — 1
    Parma – Siena — 1
    Malaga – Real Sociedad — 1

    Con 10 euro se ne vincono circa 66.

    Milan – Fiorentina — x2
    Levante – Real Madrid — 1x
    Chelsea – Liverpool — 1

    Con 10 euro se ne possono vincere circa 110. 

    Buona scommessa a tutti.

  • Lo Young Boys espugna anche il Friuli, l’Udinese saluta l’Europa?

    Lo Young Boys espugna anche il Friuli, l’Udinese saluta l’Europa?

    Addio Europa League? Brutta sconfitta per i friulani che replicano la prova opaca di due settimane fa in Svizzera e rischiano di salutare prematuramente l’Europa. Udinese-Young Boys finisce 2-3 e vede protagonisti da una parte il solito Bobadilla, diventato un incubo per la difesa bianconera, e dall’altra Di Natale che colpisce una traversa, sbaglia un rigore e realizza il gol del momentaneo 1-1. I ragazzi di Guidolin dovranno compiere un autentico miracolo sportivo se vogliono qualificarsi alla fase ad eliminazione diretta dell’Europa League. Infatti, al momento, dopo quattro partite, si ritrovano in ultima posizione con 4 punti, con la coppia Anzhi-Young Boys a 6 punti e il Liverpool che guida il Gruppo A con 7 punti.

    LA PARTITA – Brutto match per l’Udinese. Subisce il gioco degli svizzeri che fin dalle prime battute sembrano più in palla e soprattutto più freschi (a causa di un calendario più agevole che ha visto lo Young Boys giocare solo una partita in campionato in due settimane, contro le tre giocate dai bianconeri). Bobadilla porta in vantaggio la propria squadra con una punizione che inganna Brkic sul proprio palo. Il pareggio friulano potrebbe arrivare allo scadere del primo tempo, ma Di Natale sbaglia un calcio di rigore, o meglio, l’estremo difensore svizzero Wolfli neutralizza il tiro dal dischetto del numero 10 napoletano che si rifarà ad inizio ripresa, approfittando proprio di un errore clamoroso del portiere ospite. Successivamente arriva la mazzata degli svizzeri, che nel giro di otto minuti portano il risultato sul 3-1 a proprio favore con le reti di Farnerud e Nuzzolo. A nulla serve la rete di Fabbriniall’83’ che fissa il risultato sul 3-2 per lo Young Boys.

    Udinese
    Di Natale e compagni sconsolati, ringraziano il pubblico del Friuli © Dino Panato/Getty Images

    ADDIO EUROPA – La matematica tiene ancora in gioco l’Udinese, ma dopo aver perso sei punti contro la squadra più debole (sulla carta) del girone, sembra quasi impossibile riuscire a passare il girone. L’impresa compiuta ad Anfield, svanisce con questa doppia sconfitta contro lo Young Boys. Ora i ragazzi di Guidolin dovranno giocare a Mosca contro l’Anzhi e per l’ultima partita del Gruppo A, ospiteranno il Liverpool al Friuli. Adesso spetta a Di Natale e compagni, compiere l’ennesimo miracolo sportivo.

    UDINESE-YOUNG BOYS, LE PAGELLE

    Di Natale 7: sbaglia un rigore alla fine del primo tempo, segna ad inizio ripresa e mette in crisi la difesa svizzera più volte. Non sarà il Totò visto l’anno scorso, ma l’Udinese deve fare affidamento sul suo capitano.
    Danilo 6.5: classica prestazione di grande sostanza del centrale difensivo brasiliano. Imposta, chiude e tiene a galla la difesa bianconera. Giocatore da grandi palcoscenici.
    Willians 5: probabilmente il “pitbull” non è mai arrivato a Udine. Guidolin continua a dargli fiducia in Europa, ma il mediano made in Brasile continua a sfornare prestazione insufficienti. Deve ancora adattarsi alla mentalità del calcio italiano.
    Bobadilla 7: Pozzo probabilmente starà pensando di strappare un assegno e portarselo in Friuli. Due partite, quattro gol. Ha segnato in tutti i modi. Oltre alla rete, grande sostanza e personalità li davanti. Classe ’87, perché non acquistarlo?
    Zarate 7: rapidità, dribbling secco e tanta corsa. L’ala dello Young Boys mette in difficoltà gli esterni friulani che non sono riusciti a fermarlo. Da una sua azione personale arriva il gol del 1-3.
    Wolfli 6.5: croce e delizia. Para un rigore a Di Natale, regala il gol del momentaneo 1-1 all’Udinese e salva sul finale il possibile 3-3 togliendo la palla dall’incrocio dei pali su girata di Ranegie.

    TABELLINO UDINESE-YOUNG BOYS 1-3
    Udinese (3-5-2): Brkic 6; Coda 6, Danilo 6.5, Domizzi 6.5; Basta 6, Pereyra 5.5 (63′ Faraoni 6.5), Willians 5 (53′ Fabbrini 6.5), Lazzari 6.5, Armero 6; Di Natale 7, Ranegie 5.5.
    Young Boys (4-2-3-1): Wolfli 6.5; Sutter 6.5, Nef 6, Veskovac 6.5, Raimondi 6; Zverotic 6.5, Schneuwly 6 (74′ Douba 6i); Zarate 7 (81′ Gonzalez 6), Farnerud 7, Nuzzolo 6.5; Bobadilla 7 (88′ Frey sv).
    Marcatori: 27′ Bobadilla (Y), 47′ Di Natale (U), 65′ Farnerud (Y), 73′ Nuzzolo (Y), 83′ Fabbrini (U)

    Gol di Bobadilla
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