Autore: Marco Deiana

  • Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Lazio, per la qualificazione c’è da superare l’ostacolo Tottenham

    Questa sera all’Olimpico di Roma andrà di scena la sfida Lazio-Tottenham, partita valida per la quinta giornata della Fase a Gironi di Europa League. I biancocelesti al momento comandano il Gruppo J con 8 punti in classifica, seguiti proprio dagli inglesi fermi a 6 e in caso di vittoria, i laziali festeggerebbero qualificazione e primo posto con una giornata d’anticipo. La Lazio arriva con il morale alle stelle dopo la vittoria nel derby e il buon punto conquistato a Torino contro la Juventus. Tra gli Spurs invece il clima non è dei migliori, viste le ultime due sconfitte esterne in Premier League nei big match contro Manchester City e Arsenal. Ci si aspetta una gara dai ritmi alti. Entrambe le squadre si giocano la qualificazione alla prossima fase. Appuntamento alle ore 19.

    QUI LAZIO – Petkovic tiene molto all’Europa League e opta per un leggero turn over, tenendo a riposo Andrè Dias e Klose. Altra novità rispetto alla partita di Torino sarà la presenza di Cavanda sulla destra che prenderà il posto di Konko. Per il resto formazione in gran parte confermata con Marchetti tra i pali, difesa a quattro formata da Cavanda e Radu sugli esterni e la coppia Biava-Ciani come centrali. Ledesma avrà il suo compito di regista arretrato. I quattro trequartisti saranno Mauri, Gonzales, Hernanes e Lulic, pronti a supportare il gigante Kozak, che avrà il compito di far salire la squadra e sfruttare gli inserimenti dei centrocampisti.

    Vladimir Petkovic
    Petkovic risparmia Klose per la sfida odierna © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI TOTTENHAM – Meno cambi per il tecnico Villas-Boas che schiererà i suoi ragazzi secondo il più classico dei 4-4-2. Pochi dubbi sulla presenza in avanti di Adebayor, che dovendo saltare per squalifica la prossima gara di Premier (a causa dell’espulsione rimediata nel derby contro l’Arsenal) non avrà bisogno di riposo. Al suo fianco è quasi certa la presenza di Defou, giocatore rapido che potrebbe mettere in difficoltà la statica coppia difensiva laziale. Attenzione anche agli esterni Lennon-Bale, velocissimi palla al piede e pronti a scambiarsi spesso la propria posizione. La coppia mediana sarà formata da Sandro e Huddlestone, il primo dovrà darà sostanza e corsa mentre il secondo avrà più compiti da regista. La difesa, rigorosamente a quattro, si schiererà da destra a sinistra con Walker, Dawson (in ballottaggio con Vertonghen), Caulker e Naughton. In porta, il francese Lloris.

    I PERICOLI PER LA LAZIO – Attenzione alla rapidità di Lennon, Bale e Defoe. Questi tre giocatori sono in grado di spaccare in due la partita e daranno più di un problema alla difesa laziale. Per questo motivo, Petkovic avrebbe scelto Cavanda al posto di Konko, con il terzino belga che garantirebbe più velocità rispetto al francese.

    LE COMBINAZIONI – La Lazio ha in mano il proprio destino, infatti in caso di vittoria si assicurerebbe anche il primo posto certo nel Gruppo J con un turno d’anticipo. Si qualificherebbe anche in caso di sconfitta se contemporanea dovesse arrivare la vittoria del Panathinaikos in casa contro il Maribor.

    Classifica attuale: Lazio 8, Tottenham 6, Maribor 4, Panathinaikos 2.

    PROBABILI FORMAZIONI LAZIO-TOTTENHAM
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Cavanda, Biava, Ciani, Radu; Ledesma; Gonzales, Mauri, Hernanes, Lulic; Kozak. Allenatore: Petkovic.
    Tottenham (4-4-2): Lloris; Walker, Dawson, Caulker, Naughton; Lennon, Sandro, Huddlestone, Bale; Defoe, Adebayor. Allenatore: Villas-Boas.

  • Caos Pato il brasiliano segna, si infortuna e vuol andar via

    Caos Pato il brasiliano segna, si infortuna e vuol andar via

    Gol e addio. La storia tra Alexandre Pato e il Milan sembra ormai giunta realmente ai titoli di coda. Al termine della gara vinta in Belgio contro l’Anderlecht, che ha permesso alla società rossonera di festeggiare il passaggio del turno in Champions League, l’ex attaccante dell’Internacional ha lasciato spiazzati i giornalisti con una dichiarazione a metà tra la voglia di dare una svolta alla sua stagione e una minaccia di cessione. Queste le sue parole “voglio giocare, adesso viene il mio procuratore e poi vediamo“. Tante, troppe domande tra i tifosi milanisti. Perché il brasiliano attende il suo procuratore? Come poteva giocare se fino a poco tempo fa era fermo in infermeria? Cosa ha dimostrato nelle gare in cui è sceso in campo in questa stagione?

    LO SFOGO – E’ bastato il secondo gol stagionale (entrambi realizzati nella massima competizione europea) per pretendere un minutaggio più consistente. Una rete realizzata a porta vuota, dopo che El Shaarawy, sempre lui, ha superato in velocità la difesa avversaria aspettando l’uscita del portiere prima di concedere al brasiliano la gioia del gol. E’ bene ricordare anche che il contributo dell’attaccante è stato quasi nullo, con atteggiamenti sufficienti, probabilmente dovuti alla paura di nuovi infortuni muscolari. Lui attende il procuratore, noi sportivi aspettiamo invece il Pato che seminava il panico alle difese avversarie. 1-1. Palla al centro.

    Alexandre Pato
    Pato esulta per il definitivo 1-3 contro l’Anderlecht © Virginie Lefour/Getty Images

    LA SOCIETA’ – In difficoltà il Milan, che si ritrova davanti ad un campione troppo fragile dal punto di vista muscolare, un giocatore capace nei primi anni a Milanello di entrare nel cuore dei tifosi rossoneri. Ora il rapporto tra dirigenza-tifosi e Pato sembra essersi raffreddato, tanto che in via Turati sembrano intenzionati a cedere il brasiliano al primo offerente, in modo tale da avere soldi freschi da investire sul mercato. Galliani si starà ancora mangiando le mani per l’affare saltato nel gennaio scorso con Pato pronto a prendere l’aereo verso Parigi e Tevez in arrivo da Manchester. Tutto saltato a causa dell’intervento del presidente Berlusconi, convinto che il giocatore potesse riprendersi e tornare ad essere decisivo per il Milan.

    CHI LO VUOLE? – Ancelotti lo accoglierebbe a braccia aperte sotto la Tour Eiffel. I proprietari del Paris Saint Germain però, difficilmente presenteranno un assegno da 25 milioni di euro come un anno fa. La cifra sarà notevolmente più bassa. L’attaccante nato a Pato Branco ha attirato anche l’interesse di alcuni club brasiliani, pronti ad acquistare il giocatore (grazie all’aiuto di qualche sponsor) per potergli dare la visibilità necessaria per poter partecipare al Mondiale del 2014 che si giocherà proprio in Brasile.

    L’INFORTUNIO – Nel corso della gara contro l’Anderlecht, Pato ha subito parecchi falli e su uno di questi ha disteso troppo la gamba, procurandosi un leggero affaticamento muscolare. L’ennesimo della sua breve carriera. Il giocatore è rimasto in campo fino all’ultimo minuto (segnando il definitivo 1-3 al 91′), tranquillizzando più volte la panchina circa il suo stato di salute dopo l’infortunio subito. Controlli più approfonditi verranno eseguiti quest’oggi dallo staff medico rossonero per valutare l’entità del guaio muscolare al flessore.

    Troppi infortuni, poche presenze in campo. La storia tra Milan e Pato è giunta al capolinea. Chi avrà il coraggio di investire sul brasiliano?

  • Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile, Alonso e Domenicali credono nel miracolo. Se piove…

    Gp Brasile. Ce la farà o dovrà arrendersi alla netta superiorità della Red Bull? Alonso ci crede e con lui anche Stefano Domenicali che spera più che altro in una serie di eventi che aiuterebbero la Ferrari nella rimonta dei 13 punti che distanziano il pilota spagnolo da Vettel che guida la classifica piloti. Il Gran Premio del Brasile chiuderà la stagione 2012 del Mondiale di Formula 1. Fernando Alonso è pronto a dar battaglia nei 71 giri finali, cercando innanzitutto la vittoria e successivamente preoccupandosi del piazzamento del suo rivale, nella speranza che Massa possa essere d’aiuto e soprattutto che la monoposto non riservi sorprese. Ancora pochi giorni d’attesa prima del verdetto finale. Vettel difenderà il vantaggio oppure Alonso riuscirà nella difficile rimonta?

    ALONSO – Lo spagnolo sembra carico e pronto per affrontare gli ultimi chilometri del Mondiale 2012. Una stagione ottima fino alle ultime gare, quando è uscita fuori la supremazia della vettura targata Red Bull e una serie di fattori sfortunati (vedi gli incidenti ai danni dell’ex pilota Renault) hanno costretto la Ferrari a lasciare il passo proprio ai rivali. Fernando è riuscito a tirare fuori il meglio da una monoposto che probabilmente con un altro pilota arriverebbe costantemente tra la sesta e la decima posizione. Nonostante ciò, rimane fiducioso anche se ammette che l’impresa è di quelle difficili, che non dipendono esclusivamente dalla propria prestazione.

    Stefano Domenicali
    Domenicali, spera in un miracolo brasiliano © Mark Thompson/Getty Images

    DOMENICALI – “Adesso andiamo in Brasile con la consapevolezza di dover dare il massimo, di crederci fino in fondo, di lottare fino in fondo contro un pilota ed una squadra molto forti“, parole del dirigente ferrarista che cerca di carica l’ambiente. Servono massima concentrazione e un po di fortuna, ma nello sport basta un semplice episodio per cambiare le sorti di una gara e di un’intera stagione. Domenicali si dice comunque soddisfatto per essere arrivato all’ultimo Gran Premio della stagione ancora in corsa per il titolo piloti, viste le difficoltà riscontrate nel corso del week end negli Stati Uniti.

    A CHI AFFIDARSI – Felipe Massa è sembrato in gran forma negli Stati Uniti e nel GP casalingo ha sempre dimostrato di poter raccogliere ottimi risultati. Il brasiliano potrebbe essere l’arma in più in casa Ferrari, e cercherà di piazzarsi davanti al Campione del Mondo 2010 e 2011. Un altro aiuto potrebbe arrivare da Lewis Hamilton, giunto ai saluti finali con la McLaren e carico per ottenere un ottimo piazzamento. Anche Raikkonen potrebbe aiutare la sua vecchia scuderia, inserendosi davanti al pilota tedesco della Red Bull. Ed infine la pioggia. In Brasile danno per certa la presenza di temporali in occasione del week end automobilistico e a quel punto, la bravura del pilota conterà più di qualsiasi altra cosa e ogni errore può costar caro. Fermo restando che… Alonso deve vincere e Vettel arrivare al massimo quinto.

    Sarà miracolo brasiliano oppure Vettel vincerà il terzo titolo Mondiale consecutivo? 

  • Champions League, il Psg cerca il punto qualificazione. Addio City?

    Champions League, il Psg cerca il punto qualificazione. Addio City?

    Archiviata, per quanto riguarda il calcio italiano, l’ottima vittoria juventina in casa contro il Chelsea (che di fatto ha provocato l’esonero di Di Matteo dalla panchina dei blues). Ora si pensa al Milan e alle partite del mercoledì di Champions League. La sfida madre di questa sera è sicuramente Manchester City-Real Madrid che, nonostante la quasi eliminazione degli inglesi dalla competizione, regalerà sicuramente tanti gol e tanto spettacolo, con Mancini per nulla disposto a concedere la passerella d’onore a Mourinho, che in caso di vittoria conquisterebbe la qualificazione per il prossimo turno. Al Psg (che arriva da una doppia sconfitta in campionato) invece basterebbe conquistare un solo punto nella trasferta in Ucraina contro la Dinamo Kiev.

    La quinta giornata della Fase a Gironi dell Champions League offre anche la doppia sfida interna di Arsenal e Schalke 04, che in caso di doppia vittoria potrebbero strappare il pass qualificazione con una giornata d’anticipo. Sfida da testa-coda nel Gruppo C (quello dei Milan) con il match Zenit-Malaga. I russi cercano i tre punti contro gli spagnoli (già qualificati) che permetterebbe ai ragazzi di Spalletti di rimanere in gioco fino all’ultima giornata.

    Paris Saint Germain
    Il Psg si prepara alla sfida contro la Dinamo Kiev © Sergei Supinsky/Getty Images

    GRUPPO A

    Il Porto, già qualificato, ospita la Dinamo Zagabria nella partita più inutile della giornata. Infatti i croati sono fuori dai giochi e non lottano neanche per un terzo posto che garantirebbe l’Europa League. Nell’altro match, la Dinamo Kiev ospita il Paris Saint Germain e cercherà di approfittare del periodo non brillantissimo dei parigini per strappare una vittoria che riaprirebbe il discorso qualificazione. Ai francesi basta un pareggio per strappare il pass.

    Dinamo Kiev (4-2-3-1): Koval; Betao, Mikhalik, Kacheridi, Taiwo; Miguel Veloso, Vukojevic; Yarmolenkho, Milevskiy, Gusev; Ideye Brown.
    Psg (4-3-3): Sirigu; Van der Wiel, Thiago Silva, Sakho, Maxwell; Sissoko, Verratti, Matuidi; Nenè, Ibrahimovic, Lavezzi.

    Porto (4-3-3): Helton; Danilo, Aboulaye, Otamendi, Mangala; Lucho Gonzalez, Defour, Moutinho; Varela, Jackson Martinez, James Rodriguez.
    Dinamo Zagabria (4-3-3): Kelava; Vrsaliko, Vida, Simunic, Pivaric; Halilovic, Ademi, Kovacic; Cop, Sammir, Beqiray.

    GRUPPO B

    L’Arsenal ospiterà all’Emirates Stadium i francesi del Montpellier ultimo in classifica e ormai fuori da ogni competizione europea. Gli inglesi punteranno ai 3 punti che potrebbero garantire la qualificazione. Tutto dipenderà dalla sfida Schalke-Olympiakos. In caso di contemporanea vittoria tedesca, le due squadre festeggerebbero il passaggio del turno, altrimenti, bisognerà attendere all’ultima giornata.

    Arsenal (4-2-3-1): Szcesny; Sagna, Mertesacker, Koscielny, Vermaelen; Wilshere, Arteta; Chamberlain, Cazorla, Podolski; Giroud.
    Montpellier (4-2-3-1): Jourdren; Yanga-Mbiwa, Congrè, El Koutari, Bedimo; Estrada, Saihi; Mounier, Belhanda, Cabella; Charbonnier.

    Schalke (4-2-3-1): Unnerstall; Howedes, Papadopoulos, Matip, Fuchs; Jones, Neustdater; Farfan, Holtby, Draxler; Huntelaar.
    Olympiacos (4-2-3-1): Carroll; Torosidis, Contrera, Manolas, Holebas; Modesto, Maniatis; Abdoun, Fuster, Machado; Mitroglou.

    GRUPPO C

    Il Malaga sorprendentemente già qualificato per la Fase ad eliminazione diretta, affronterà la lunga trasferta russa, ospite della squadra di Spalletti. Leggero turn over per Pellegrini (mister degli spagnoli) che potrebbe approfittare di questa partita per far giocare i ragazzi meno utilizzati fino a questo momento. La gara si giocherà alle 18. Trasferta in Belgio per il Milan, che verrà ospitato dall’Anderlecht. Si cercano i tre punti che potrebbero portare alla qualificazione al prossima turno (se il Malaga dovesse bloccare lo Zenit).

    Zenit (4-3-3): Malafeev; Anyukov, Bruno Alves, Lombaerts, Hubocan; Shirokov, Denisov, Witsel; Bystrov, Kerzhakov, Danny.
    Malaga (4-2-3-1): Caballero; Jesus Gamez, Weligton, Demichelis, Monreal; Camacho, Toulalan; Portillo, Isco, Eliseu; Santa Cruz.

    GRUPPO D

    Il Girone di Ferro oggi potrebbe avere i suoi verdetti. Le due squadre che comandano il gruppo affronteranno una doppia sfida esterna. Il Dortmund giocherà all’Amsterdam Arena, in una sfida che si preannuncia spettacolare tra due squadre che fanno del gioco propositivo il loro marchio di fabbrica. Il Real Madrid invece faranno visita agli ormai spacciati inglesi del Manchester City. Un doppio pareggio permetterebbe a Dortmund e Real Madrid di qualificarsi alla prossima fase della Champions League.

    Ajax (4-3-3): Vermeer; Van Rhijn, Alderweireld, Moisander, Blind; De Jong, Poulsen, Schone; Boerrigter, Eriksen, Fisher.
    Borussia Dortmund (4-2-3-1): Weidenfeller; Piszczek, Subotic, Hummels, Schmelzer; Gundogan, S.Bender; Balszczykowski, Gotze, Reus; Lewandowski.

    Manchester City (4-2-3-1): Hart; Maicon, Kompany, Nastasic, Kolarov; Yaya Tourè, Barry; Silva, Tevez, Nasri; Aguero.
    Real Madrid (4-2-3-1): Casillas; Arbeloa, Pepe, Sergio Ramos, Coentrao; Xabi Alonso, Khedira; Di Maria, Ozil, C.Ronaldo; Benzema.

  • Jack Taylor 138 punti in una partita. Nuovo record in NCAA. Video

    Jack Taylor 138 punti in una partita. Nuovo record in NCAA. Video

    Fenomeno o fuoco di paglia? Parliamo dello sconosciuto Jack Taylor, cestista militante nei Grinnell College nella Divisione III della NCAA, la terza divisione del campionato collegiale statunitense. Per lui una notte indimenticabile a Iowa contro i Faith Baptist Bible, autore di una gara fantastica, conclusa con il record assoluto di punti segnati in una partita. Ben 138! Superato il precedente record di 113 punti realizzato da Bevo Francis nel 1954. Certo, non sarà stato difficile come i 100 punti realizzati da Chamberlain (quarant’anni fa circa in un Philadelphia-New York) o gli 81 messi a segno da Bryant contro i Toronto Raptors (esattamente il 22 gennaio 2006) ma per Taylor, la notte appena conclusa sarà per sempre nei suoi ricordi.

    Nato in California, 22 anni ancora da compiere (il 10 dicembre) e già con record da difendere. Giocatore brevilineo che sfrutta al meglio lo schema di gioco imposto dal suo attuale allenatore Dave Arsenault, fatto di pressing ossessivo e ricerca del tiro perimetrale, anche se nella notte magica ha messo a segno ben 27 centri con tiri da tre.

    Jack Taylor
    Jack Taylor, 138 punti realizzati in una sola partita

    Per la cronaca, il risultato finale della sfida Grinnell College-Faith Baptist Bible è stato di 179-104. Il 21enne a fine partita ha dichiarato “mi sentivo come se tutto potesse entrare“, ma guardando le statistiche non è tutto oro quel che luccica.  Infatti se andiamo ad analizzare bene il tutto, troviamo 27 triple su 71 tiri realizzati. Non solo, i tiri totali provati da Jack Taylor sono stati 108, di cui solo 52 finiti positivamente, con una percentuale di realizzazione sotto il 50%. Nonostante ciò, i 138 punti sono stati messi a segno in 36 minuti, con il 100esimo punto realizzato a otto minuti dalla fine.

    Un futuro in Nba è molto improbabile per il ragazzino californiano che al momento ha attirato su di se tutte le attenzioni. E’ bene ricordare infatti, che i 138 punti in una sola partita sono arrivati dopo aver messo a segno solamente 47 punti nei precedenti due match. Poca roba per un giocatore già etichettato come nuovo fenomeno del Basket Americano.

    Ecco alcuni punti messi a segno da Jack Taylor
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  • Cassano e Stramaccioni fermati dal giudice sportivo

    Cassano e Stramaccioni fermati dal giudice sportivo

    Cassano e Stramaccioni squalificati. La lunga coda di polemiche nel post partita di Inter-Cagliari non è passata inosservata al giudice sportivo che ha fermato per un turno il tecnico nerazzurro Andrea Stramaccioni (espulso nei minuti finali), per aver contestato troppo energicamente una decisione dell’arbitro (il rigore non concesso al 90′). E’ andata peggio invece al talento di Bari Vecchia, Antonio Cassano, fermato per due giornate da Gianpaolo Tosel reo di aver rivolto frasi ingiuriose a Giacomelli a gara concluse, nel sottopassaggio che porta negli spogliatoi. Non è ancora risaputo se la società interista presenterà ricorso contro quest’ultima decisione. In caso contrario, l’ex attaccante di Roma e Milan salterà la trasferta di Parma e l’incontro casalingo contro il Palermo.

    Solo un’ammenda da tre mila euro per l’allenatore del Siena Serse Cosmi, espulso nel finale del primo tempo, per aver “manifestato platealmente il disappunto per il comportamento in campo dei propri calciatori, colpendo con un violento calcio un contenitore di bevande, con un violento pugno la panchina e gettando al suolo la giacca che indossava“, in occasione della palla gol sprecata dall’attaccante Calaiò (chissà che Cosmi non faccia pagare la multa al proprio giocatore). Ammonizione più diffida per Giampiero Ventura, tecnico del Torino, beccato dalle telecamere in un plateale “è vergognoso” in occasione del rigore concesso alla Roma. Frase che, secondo quanto detto dal mister granata, era riferita all’errore difensivo nel concedere quell’opportunità.

    Andrea Stramaccioni
    Stramaccioni, fermato per un turno dal giudice sportivo © Claudio Villa/Getty Images

    Tra i collaboratori, squalificato per un turno Massimo Carrera (allenatore della Juventus prima del ritorno di Angelo Alessio) per aver contestato una decisione arbitrale con una frase ingiuriosa verso il direttore di gara.

    OLTRE CASSANO – Tra i giocatori squalificati, le squadre che hanno avuto la peggio sono sicuramente Palermo e Pescara. I rosanero, che ospiteranno il Catania per il derby siciliano nella prossima giornata, dovranno fare a meno di Ujkani, Barreto e Labrin. Forse più importanti le squalifiche per gli abruzzesi (che ospiteranno la Roma per la prima gara della gestione Bergodi). Il nuovo mister dovrà sostituire Cascione, Capuano e Zanon, tre potenziali titolari. Gli altri giocatori fermati dal giudice sportivo sono: Cigarini (Atalanta), Taider (Bologna), Astori (Cagliari), Hetemaj, Sardo (Chievo Verona), Pizarro (Fiorentina), Gargano (Inter), Cavani (Napoli), Parolo (Parma).

    LE SOCIETA’ – Sono tre i club multati da Gianpaolo Tosel. Il Catania dovrà pagare quattro mila euro per la presenza di fumogeni accesi nel proprio settore. Il Milan invece dovrà sborsarne tre mila per il comportamento avuto dai propri tifosi a Napoli ed infine il Bologna, due mila euro di multa, a causa di un tifoso che ha insultato l’arbitro.

  • Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Pronostici Champions ed Europa League, le nostre dritte

    Amici scommettitori, è tempo di competizioni europee con i “Pronostici Champions ed Europa League”. Siamo giunti ormai alle battute finali per la fase a gironi, con due giornate al termine e molti verdetti ancora da definire. C’è chi sogna il miracolo sportivo, come il Manchester City che deve vincere le due partite ancora da giocare e deve sperare in un crollo del Real Madrid, e c’è chi invece si ritrova ad un passo dalla qualificazione come il Paris Saint Germain che andrà alla ricerca del punto necessario per strappare il pass per la fase ad eliminazione diretta della Champions League. Porto, Malaga e Manchester United sono le uniche squadre già qualificate e diventano pericolose nelle nostre scommesse, perché potrebbero sottovalutare i rispettivi incontri.

    In Europa League sono parecchie le squadre già qualificate. Tra le italiane è l’Inter l’unica squadra ad aver strappato il pass per il turno successivo e viaggia nel Gruppo H a pari punti con il Rubin Kazan (anch’egli qualificato quindi). Anche nel Gruppo K sono già stati chiusi i conti qualificazione con Leverkusen e Metalist che si giocano la prima posizione. Negli altri gironi, sicure della partecipazione alla fase ad eliminazione diretta sono Steaua, Hannover e Lione. Proprio i francesi, giovedì potrebbe aiutare lo Sparta Praga, infatti in caso di pareggio tra le due squadre, i francesi confermerebbero la loro prima posizione e i cechi passerebbero il turno.

    Jupp Heynckes
    Heynckes prepara la difficile sfida del suo Bayern a Valencia © Jose Jordan/Getty Images

    PRONOSTICI CHAMPIONS LEAGUE

    Manchester City – Real Madrid: le speranze degli inglesi di un miracolo sportivo partono proprio dalla sfida casalinga contro le merengues. In caso di vittoria, potrebbero aprirsi interessanti scenari. Sicuramente Mancini cercherà di evitare la passerella per Mourinho (che potrebbe qualificarsi anche in caso di pareggio in Inghilterra se il Dortmund vince contro l’Ajax). Pronostico: 1x (1.70)

    Schalke 04 – Olympiakos: i tedeschi cercano in casa la vittoria che garantirebbe la qualificazione al turno successivo. Infatti lo Schalke 04 al momento comanda il Gruppo B con 8 punti e i greci distano due lunghezze (tra di loro in classifica staziona l’Arsenal). Spinti dal pubblico casalingo, non dovrebbero farsi sfuggire i tre punti. Pronostico: 1 (1.42)

    Valencia – Bayern Monaco: le due squadre primeggiano nel Gruppo F con 9 punti. Il Bate Borisov (che affronterà la cenerentola del girone, il Lille) dista solamente tre punti. Gli spagnoli in casa sono una vera macchina da guerra, mai usciti sconfitti dal Mestalla. Sarà dura per i tedeschi che si potrebbero accontentare anche di un pareggio. Pronostico: 1x (1.75)

    PRONOSTICI EUROPA LEAGUE

    Sparta Praga – Lione: i francesi sono già qualificati. Allo Sparta Praga basterebbe anche un pari per la qualificazione e l’incontro casalingo dovrebbe permettere almeno il risultato minimo. Non è esclusa un forte turn over da parte del tecnico del Lione. Pronostico: 1x (1.31)

    Helsingborg – Levante: brutta stagione per gli svedesi. In Europa siamo ai saluti, vista l’ultima posizione con un solo punto guadagnato in 4 gare. Gli spagnoli, forti anche del buon inizio di campionato, puntano all’intera posta in palio per cercare di conquistare il primo posto. Pronostico: 2 (2.15)

    Basilea – Sporting Lisbona: gli svizzeri sono ancora in piena corsa per la qualificazione nonostante il momentaneo terzo posto e l’impegno casalingo contro i portoghesi non sembra dei più impossibili (visto che le statistiche parlando di uno scarso rendimento esterno per lo Sporting). Pronostico: 1 (2.05)

    RIASSUNTO CHAMPIONS ED EUROPA LEAGUE

    Manchester City – Real Madrid — 1x
    Schalke 04 – Olympiakos — 1
    Valencia – Bayern Monaco — 1x

    Giocando 10 euro se ne vincono circa 40.

    Sparta Praga – Lione — 1x
    Helsingborg – Levante — 2
    Basilea – Sporting Lisbona — 1

    Giocando 10 euro se ne vincono circa 55.

    LISTONE

    Bate Borisov – Lilla — 1x
    Nordsjaelland – Shakhtar — 2
    Cluj – Braga — GG
    Anderlecht – Milan x2
    Dynamo Kiev – Psg — x2
    Schalke 04 – Olympiakos — 1
    Valencia – Bayern Monaco — 1x
    Arsenal – Montpellier — 1
    Lazio – Tottenham — 1x
    Helsingborg – Levante — x2
    Newcastle – Maritimo — 1
    Borussia Monchengladbach – Limassol — 1
    Sparta Praga – Lione — 1x
    Basilea – Sporting Lisbona — 1x
    Aik – Napoli — x2

    Giocando 2 euro se ne vincono circa 200. 

  • I segreti di Montella. Fiorentina, aperto un nuovo ciclo

    I segreti di Montella. Fiorentina, aperto un nuovo ciclo

    Dopo tredici giornate ed un terzo posto, a pari punti con il Napoli, la sorpresa diventa realtà. Questa Fiorentina continua a stupire tifosi viola e non, convincendo sempre di più sotto l’aspetto del gioco e dei risultati. Dopo due anni difficili, causati dalla difficile gestione dell’era post Prandelli (allenatore amato a Firenze) con Mihajlovic prima e Delio Rossi poi (seppur per pochi mesi) che non sono riusciti a dare un’identità precisa alla squadra, piazzandosi nelle ultime due stagione a centro classifica, preoccupandosi più di mantenere la categoria piuttosto che di guadagnarsi un piazzamento europeo. La svolta c’è stata quest’estate con l’arrivo di Vincenzo Montella e l’inizio del Nuovo Progetto Viola. L’entusiasmo della dirigenza viola e dell’ex mister del Catania ha fatto il resto.

    I PRIMI PASSI – La società viola, dopo aver scelto il tecnico, ha portato avanti una rivoluzione senza precedenti nel mondo del calcio italiano. Una rosa intera messa in discussione e successivamente venduta, tranne qualche elemento, ritenuto importante dal nuovo mister. Ecco quindi le conferme di Jovetic, ritenuto incedibile dalla proprietà e punto fermo dalla quale ripartire, di Pasqual, diventato capitano con l’addio di Montolivo, e di tre elementi che Montella ha ritenuto validi per il suo progetto: Ljajic, Romulo e Olivera.

    Fiorentina
    Entusiasmo tra i giocatori della Fiorentina © Giuseppe Bellini/Getty Images

    MERCATO ESTIVO – Acquisti eccezionali da parte del duo Macia – Pradè, in grado di portare a Firenze giocatori del calibro di Borja Valero, Aquilani, Pizarro. Senza dimenticare i vari Roncaglia, Rodriguez, Mati Fernandez e Cuadrado. Nei giorni finali di mercato si è tentato il colpaccio in avanti, senza fortuna, ripiegando sull’ex Luca Toni, ormai 35enne (autore di 4 gol in questo inizio di stagione). Senza dimenticare l’acquisto del portiere-tifoso Viviano, che ha fatto di tutto pur di tornare nella sua amata Firenze.

    IL SEGRETO – Se vogliamo cercare l’uomo simbolo di questa grande stagione non può che essere l’allenatore. Vincenzo Montella è arrivato a Firenze con l’intenzione di giocare con il 4-3-3. Trovatosi con gli uomini inadatti per quello schieramento tattico, ha deciso di passare all’ormai famosissimo 3-5-2, che sta dando ottimi frutti. Proprio l’intelligenza e l’elasticità tattica del nuovo mister ha permesso alla Fiorentina di stazione fin da subito nelle zone importanti della classifica, capace di dare un gioco bello e armonioso alla propria squadra dopo appena tre mesi. Se invece dobbiamo stabilire il giocatore che ha preso per mano la i compagni in campo, non ci sono dubbi, David Pizarro. Il regista cileno è l’uomo indispensabile per l’equilibrio della squadra e la sua esperienza è fondamentale per una formazione cambiata radicalmente rispetto alla scorsa stagione.

    Vincenzo Montella
    Montella, simbolo della rinascita viola © Giuseppe Bellini/Getty Images

    PIU’ QUALITA’ MENO QUANTITA‘ – Nel calcio moderno avere un incontrista diventa sempre più necessario. Montella deve pensarla diversamente (non sbagliando) visto che schiera contemporaneamente tre palleggiatori a centrocampo. Aquilani (o Mati Fernandez), Borja Valero e Pizarro non offrono grandi garanzie in fase di rottura ma permettono alla squadra di poter fare la partita ovunque, con il palleggio rapido e stretto, sfruttando l’inserimento dei due laterali (Cuadrado e Pasqual) che aprono le difese avversarie. La fase difensiva? Spirito di sacrificio e movimenti studiati in allenamento, in modo tale da correre meno occupando ogni spazio utile per gli avversari ed infine, pressing alto e squadra sempre compatta.

    ENTUSIASMO – L’entusiasmo della piazza viola è sotto gli occhi di tutti. Andrea Della Valle è tornato ad essere presenza fissa nelle partite interne, con tanto di esultanze da tifoso della curva. Tutto questo comporta delle responsabilità da parte dei giocatori, che sentono il dovere di non deludere il popolo fiorentino, che aspettava questi momenti dall’ottimo ciclo di Prandelli. Per non parlare del progetto della dirigenza viola, che vorrebbe costruire un centro sportivo per la squadra, con tanto di nuovo stadio.

    SOGNARE NON COSTA NULLA – La classifica viola sorride.  I 27 punti conquistati permette alla squadra di stazionare al terzo posto in classifica (insieme al Napoli) ad un solo punto dall’Inter (che occupa la seconda posizione). La Juventus, capolista, dista 5 lunghezze. Un buon margine per i bianconeri, che potrebbero però accusare un normale calo fisico intorno a febbraio-marzo dovuto al doppio impegno. A Firenze iniziano a sognare e farlo non costa nulla.

  • Passi falsi per le big europee. Tutta colpa della Champions?

    Passi falsi per le big europee. Tutta colpa della Champions?

    Il week end calcistico europeo appena concluso ha portato grossissime novità riguardanti i risultati sul campo. Incredibili i tonfi di Manchester United e Chelsea in Premier League e del Paris Saint Germain in Ligue 1. Le due squadre  inglesi sono uscite sconfitte dalle insidiose trasferte contro Norwich e West Bromwich, rispettivamente per 1-0 e 2-1. Stessa sorte per i ricchi francesi che cadono in casa contro il Rennes ridotto in 9 uomini. Un disastro per la squadra di Ancelotti che dopo due sconfitte consecutive ha perso la prima posizione in classifica e si ritrova nuovamente ad inseguire. Invece in Germania, il Bayern Monaco non va oltre l’1-1 in casa del Norimberga, squadra che staziona nelle zone basse della Bundesliga. Ma la Champions incombe.

    COPPE EUROPEE – Proprio la Champions League potrebbe essere la causa principale di questi passi falsi delle big europee. L’unica squadra tra quelle citate, ad aver già in mano il pass per la prossima fase della competizione è il Manchester United, che ha semplicemente sottovalutato l’incontro di campionato contro una squadra che in casa ha messo in difficoltà parecchie big. Discorso diverso per il Psg, che si ritrova una formazione in gran parte nuova rispetto alla scorsa stagione e ha bisogno ancora di qualche mese per poter amalgamare il gruppo e trovare la mentalità vincente che permetterebbe di superare qualsiasi ostacolo. Ai parigini manca solamente un punto per qualificarsi al prossimo turno di Champions e fatico a pensare che la sconfitta casalinga sia dovuto a questo.

    West Bromwich-Chelsea
    Long, porta in vantaggio il Bromwich contro il Chelsea © Michael Regan/Getty Images

    Invece Chelsea e Bayern Monaco, che martedì sfideranno rispettivamente Juventus e Valencia (entrambe in trasferta), potrebbero aver accusato del turn over imposto dagli allenatori. La Champions è una competizione a cui gli allenatori non possono fare a meno e puntano sempre a portare i giocatori titolari nelle condizioni fisiche e mentali ottimali, spesso rinunciando a far risultato in campionato. Nel calcio moderno però, non puoi fare scelte e questi passi falsi potrebbero costare punti importanti per la conquista del titolo nazionale.

    NON SOLO TONFI – Tutto facile invece per Real Madrid e Barcellona che vincono rispettivamente contro Athletic Bilbao (5-1) e Real Saragozza (3-1). Le merengues non pensano al difficile impegno europeo di mercoledì in casa del Manchester City, così come i blaugrana che andranno alla ricerca del punto qualificazione contro lo Spartak Mosca (in Russia).

    IN ITALIA?Juventus e Milan hanno si pareggiato, ma hanno messo in campo l’artiglieria pesante. I bianconeri si sono dovuti arrendere davanti ad un immenso Marchetti, mentre i rossoneri hanno dovuto sprecare parecchie energie nervose per rimontare il doppio svantaggio in casa del Napoli.

  • Moratti contro la classe arbitrale, la Juve risponde “no comment”

    Moratti contro la classe arbitrale, la Juve risponde “no comment”

    E’ bastato un rigore non concesso al 90′ di una bella partita tra Inter e Cagliari per scatenare la reazione di Moratti contro l’arbitro Giacomelli e innescare una serie di polemiche che colpiscono anche la Juventus. Ma andiamo con ordine. I nerazzurri in casa contro i sardi, si ritrovano nei minuti finali a dover cercare il gol vittoria che permetterebbe di accorciare la distanza in classifica dai bianconeri, fermati sabato sera dalla Lazio sullo 0-0. Scocca il novantesimo minuto, siamo sul 2-2, Ranocchia viene atterrato in area rossoblu da Astori, l’arbitro ci pensa e decide di far proseguire l’azione negando un calcio di rigore (piuttosto netto) ai ragazzi di Stramaccioni, espellendo l’allenatore interista per proteste e beccandosi i fischi di tutto San Siro.

    MORATTI – Inquadrato dalle telecamere, il presidente dell’Inter si lascia andare ad un “vaffa” diretto verso l’arbitro al momento del rigore non concesso alla propria squadra. Un Moratti scatenato, che a fine partita impone un silenzio stampa ai tesserati nerazzurri per protesta nei confronti degli errori arbitrali e probabilmente per evitare risposte scomode alle domande dei vari giornalisti. Ma lo stesso patron interista, all’uscita dallo stadio si ferma a parlare con i cronisti e critica con estrema durezza l’attuale classe arbitrale, rea di aver sbagliato nelle ultime tre partite a sfavore dell’Inter, riferendosi alla partita contro la Juventus a Torino (“vinta per grazie divina” secondo Moratti), contro l’Atalanta a Bergamo (per il rigore dubbio concesso ai bergamaschi) e appunto quella contro il Cagliari.

    Massimo Moratti
    Moratti, contro la classe arbitrale © Claudio Villa/Getty Images

    Ad una provocazione di un giornalista “Presidente, lei vede un disegno o dei semplici errori?“, Massimo Moratti risponde stizzito continuando a criticare l’incapacità della classe arbitrale, temendo probabilmente il ripetersi di alcune situazioni che, secondo il patron, potrebbero ricollegarsi a Calciopoli.

    INTER – Nella pagina iniziale del sito ufficiale dell’Inter è apparsa subito la foto dell’intervento tra Ranocchia e Astori. Provocazione contro la decisione di Giacomelli oppure semplice informazione giornalistica?

    LA REAZIONE JUVENTINA – Il club bianconero (forse sentendosi coivolto) decide di rispondere alle critiche del presidente nerazzurro sui torti arbitrali con un “no comment” in evidenza nella home page del sito ufficiale della squadra, invitando i visitatori a cliccare su un collegamento che permette di accedere alla relazione integrale del procuratore federale Stefano Palazzi riguardante la sentenza di Calciopoli Bis sulle intercettazioni telefoniche tra i dirigenti nerazzurri e i designatori arbitrali di quel periodo, tutto finito in prescrizione. Era necessaria questa risposta provocatoria?

    LA SFIDA INFINITA – Solite critiche e solite reazioni. Le due squadre non smettono di punzecchiarsi, tra vecchi ricordi di Calciopoli e attuali errori arbitrali. Inter-Juventus è anche la sfida tra Moratti e Agnelli, due personaggi che non riescono a rispettarsi e a trovare una tregua ed ogni occasione diventa giusta per portare avanti la propria battaglia.

    L’OPINIONE – Premettendo che da questo momento si parla in modo generico sulle big. Perché permettere ad una società, che riceve tanti soldi dalle emittenti televisive, di poter imporre il silenzio stampa? E il rispetto verso le persone che permettono questo ampio giro di soldi intorno a questo sport? Sarebbe stato più opportuno metterci la faccia ed evitare queste proteste, che colpiscono soprattutto il tifoso della squadra e magari far capire che l’arbitro ha sbagliato esattamente come ha fatto Milito a porta vuota durante la gara. Errori umani, valutazioni errate che su 38 partite di campionato, più o meno si equivalgono (soprattutto per le big). Altrimenti, cosa dovrebbero fare le squadre di bassa-media classifica, che spesso neanche vengono prese in considerazione quando subiscono dei torti arbitrali?

    A questo punto, se per ogni errore arbitrale bisogna mettere in dubbio la regolarità del campionato, robotizziamo gli arbitri e facciamo in modo che ogni partita fili liscia senza alcuna sbavatura. Attenzione però, potrebbe essere un’arma a doppio taglio e non rimarrei sorpreso nel vedere le cosiddette squadre top ritrovarsi con una decina di punti in meno rispetto ad un campionato arbitrato senza nessun aiuto tecnologico. Facile ricordarsi gli episodi a sfavore, più difficile farlo per quelli a favore!