Autore: Marco Deiana

  • Alonso alla Red Bull. Quanto c’è di vero?

    Alonso alla Red Bull. Quanto c’è di vero?

    Alonso alla Red Bull, montatura giornalistica o c’è del vero? Partiamo dal presupposto che il pilota spagnolo ha un contratto con la Ferrari fino al Mondiale 2016 (compreso) e l’intenzione della scuderia italiana è quello di trattenerlo a Maranello. In realtà, tra Alonso e la Red Bull potrebbe esserci qualcosa, soprattutto se come sembra, Vettel sia pronto a cambiare aria dalla stagione 2014. La monoposto di Maranello non ha mai nascosto il proprio interesse per il pilota tedesco che sulla carta andrebbe a formare insieme ad Alonso una coppia di assoluto livello. Ma la Ferrari, sarebbe pronta ad avere due primi piloti in squadra? Lo spagnolo accetterebbe la concorrenza interna del tre volte Campione del Mondo? Tutti dubbi che verranno sciolti fra un anno, visto che per la stagione 2013 tutto rimarrà invariato.

    ALONSO– Dal 2010 alla Ferrari, il 31enne pilota spagnolo si ritrova davanti 4-5 anni di buon livello prima di ritirarsi e non intende fare la parte della comparsa, vuole vincere ed essere protagonista. Montezemolo, subito dopo il Gran Premio brasiliano, ha voluto tranquillizzare Alonso, promettendogli una monoposto di assoluto livello per la prossima stagione, in grado di lottano da subito per i primi posti. Si vedrà fra qualche mese se la Ferrari riuscirà a mantenere la promessa, in caso contrario, l’addio tra le due parti non sarà poi così difficile.

    Fernando Alonso
    Alonso, per lui futuro in Red Bull? © Paul Gilham/Getty Images

    RED BULL – La scuderia austriaca è interessata ad Alonso (e chi non lo sarebbe?). Il contratto di Vettel con la Red Bull è in scadenza nel 2014 e si pensa già al nome del possibile sostituto. Il pilota spagnolo sarebbe l’ideale per proseguire nella crescita della monoposto e l’esperienza di Fernando risulterebbe decisiva. La voglia di Alonso di lottare per aumentare la bacheca di titoli iridati potrebbe spingere l’ex Renault e McLaren ad accettare un’eventuale proposta in arrivo dall’Austria.

    LO SCAMBIO – A questo punto, prende corpo la possibilità di scambio tra Ferrari e Red Bull, con Alonso che andrebbe a sedersi sulla monoposto della “bibita volante” e Vettel pronto a fare il percorso inverso. Il tedesco potrebbe aver bisogno di nuovi stimoli e la scuderia di Maranello ha da sempre un certo fascino nella Formula 1.

    IL TERZO INCOMODOHamilton, dopo aver deciso di lasciare la McLaren, correrà con la Mercedes. E se questo cambio di scuderia si rivelasse un flop? La Red Bull potrebbe essere l’ancora di salvezza dell’inglese. Infatti, il proprietario della scuderia austriaca, Dietric Mateschitz, ha dichiarato che l’eventuale scelta del dopo Vettel vedrebbe in competizione Alonso e Hamilton.

    La sensazione è che Alonso possa rimanere alla Ferrari ancora a lungo. Lo spagnolo si trova bene con la scuderia di Maranello e vorrebbe vincere con la monoposto del cavallino rampante. Il pilota ex Renault ha dimostrato di saper portare al vertice una macchina non perfetta e questo spingerebbe gli uomini Ferrari a tenersi stretto Alonso.

  • Hamsik avvicina la Juve, il Napoli fatica e vince all’Is Arenas

    Hamsik avvicina la Juve, il Napoli fatica e vince all’Is Arenas

    Ai partenopei basta un gol di Hamsik a venti minuti dalla fine per portare a casa il massimo risultato e uscire dallo stadio di Is Arenas con i tre punti e una classifica che li vede a soli due punti dalla Juventus capolista. Cagliari-Napoli non ha regalato grosse emozioni al pubblico presente nell’impianto quartese, per la prima volta aperto completamente ai tifosi, facendo registrare il tutto esaurito. La squadra rossoblu, dopo la brillante prestazione di San Siro, è sembrata scarica e con poche idee. Nonostante il gran possesso palla, è mancato il guizzo decisivo e l’assenza di Cossu sulla trequarti si è fatta sentire. Gli azzurri hanno impostato una partita prevalentemente difensiva, con undici giocatori dietro la linea della palla, sperando nella giocata di Hamsik o Insigne. 0-1 il risultato finale.

    LA PARTITA – Le tante assenze hanno fatto la differenza. Cavani e Pandev da una parte, Cossu e Pinilla dall’altra. Le due squadre infatti sono state costrette a giocare prevalentemente in mezzo al campo per la mancanza di giocatori capaci di finalizzare le azioni. La sfida tra i due piccoletti, Sau e Insigne, è stata vinta dal napoletano, autore di una partita anonima ma condita da un’ottima azione personale con tiro a giro finito sul palo. Il sardo invece può far poco contro la difesa napoletana, mal servito dal compagno di reparto Nenè e dal trequartista T.Ribeiro. Ottime le prove di Nainggolan e Avelar, il belga è diventato perno indispensabile del centrocampo rossoblu, mentre il terzino mancino dopo una fase di adattamento sta iniziando ad entrare nei meccanismi italiani e ieri sera ha sfiorato il gol in due circostanze. Al Napoli, basta il gol di Hamsik, che approfitta di una disattenzione difensiva dei padroni di casa per freddare Agazzi con un bel tiro a giro dall’interno dell’area. Per il Cagliari, tanto possesso palla ma poca incisività sotto rete. Ci hanno provato Conti e Avelar per due volte ciascuno, senza fortuna e si recrimina per un rigore non concesso ai rossoblu per fallo sul capitano dei sardi.

    Marek Hamsik
    Hamsik esulta al momento del gol © Enrico Locci/Getty Images

    IL SOGNO – Con i tre punti conquistati a Cagliari, il Napoli sogna in grande. Lo scudetto sembra tornato alla portata e i soli due punti che distanziano i campani dalla Juventus sono un ottima iniezione di fiducia per tutta la società partenopea. La strada è ancora lunga e la sconfitta dell’Inter a Parma ha dimostrato che i passi falsi sono sempre dietro l’angolo. La formazione campana ha dimostrato però di poter vincere anche senza Cavani. Certo, con un po di fortuna, ma è pur sempre una vittoria.

    RETROMARCIA – Al contrario, il Cagliari ha subito un brutta sconfitta contro una squadra tanto odiata dal pubblico sardo. Il gioco non è stato fluido e bello da vedere come a San Siro, anche se non sono mancati gli scambi stretti e qualche buona giocata. Purtroppo per i sardi è mancata la punta in grado di mantenere alta la squadra e un trequartista in grado di fare la differenza con dei palloni smarcanti.

    LO STADIO – Sarà pur costruito per 3/4 in tubi innocenti ma, aver realizzato questo stadio in soli quattro mesi è stata una vera impresa per il presidente del Cagliari, Massimo Cellino. I tifosi adesso hanno la possibilità di assistere alle partite casalinghe dei rossoblu senza barriere divisorie tra spalti e terreno di gioco con i propri beniamini a due passi. Questa sarà la casa della società rossoblu per i prossimi sei anni, in attesa di trovare una posizione idonea per la costruzione del definitivo e nuovo impianto del club.

    PAGELLE CAGLIARI-NAPOLI

    Nainggolan 7: Solito lottatore in mezzo al campo. Alla grinta unisce un’ottima tecnica di base che gli permette di effettuare delle giocate importanti. Trascina i compagni nei momenti di difficoltà.
    T.Ribeiro 4: Sbaglia tutto. Posizionamento, passaggi, tiri e contrasti. Pulga lo toglie a pochi minuti dalla fine ma avrebbe meritato la sostituzione dopo appena venti minuti. Inesistente.
    Avelar 6.5: Spinge, difende, cerca il gol. Il brasiliano sta trovando la giusta condizione fisica e soprattutto inizia ad entrare nei meccanismi del Cagliari. Perché Ficcadenti non gli concedeva fiducia? Mistero!
    Hamsik 6.5: Senza Cavani e Pandev si ritrova il peso dell’attacco insieme al piccolo Insigne. Non certamente la miglior partita della stagione ma è pronto a sfruttare l’errore difensivo rossoblu e regala i tre punti al Napoli.
    Insigne 6: Troppo isolato in attacco. Il giovane talento campano non riesce a sfondare il muro Rossettini-Ariaudo. Nell’unica azione personale della partita colpisce un palo con un tiro a giro sul palo più lontano.
    Cannavaro 6.5: Comanda la retroguardia partenopea e controlla bene il brasiliano Nenè. Una sicurezza per la difesa del Napoli.

    TABELLINO CAGLIARI-NAPOLI 0-1
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 6.5; Pisano 6, Rossettini 6, Ariaudo 6, Avelar 6.5; Ekdal 6 (80′ Ibarbo 6), Conti 6.5, Nainggolan 7; Thiago Ribeiro 4 (84′ Ceppelini sv); Sau 6.5, Nenè 5 (89′ Dessena sv). Allenatore: Pulga.
    Napoli (3-5-2): De Sanctis 5.5; Gamberini 5.5, Cannavaro 6.5, Britos 6; Maggio 5.5 (65′ Mesto 5.5), Behrami 6, Inler 6, Dzemaili 5.5 (68′ Vargas 5), Zuniga 5.5; Hamsik 6.5, Insigne 6 (83′ Dossena sv). Allenatore: Mazzarri.
    Marcatori: 73′ Hamsik

    Azioni salienti di Cagliari-Napoli
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  • Cagliari-Napoli, partenopei a caccia di punti scudetto

    Cagliari-Napoli, partenopei a caccia di punti scudetto

    La quattordicesima giornata di Serie A prosegue con la sfida Cagliari-Napoli che andrà di scena questa sera (alle ore 19) allo stadio di Is Arenas di Quartu Sant’Elena. Dopo mesi di lavori e ritardi nell’apertura dell’impianto, la società rossoblu potrà contare sul tutto esaurito per una partita che richiama migliaia di tifosi da tutta la Sardegna. E’ nota infatti la rivalità tra le due squadre (i tifosi sardi ancora ricordano il trattamento ricevuto a Napoli durante lo spareggio per la permanenza in serie A tra Cagliari e Piacenza nel 1997) che ha trasformato questa sfida quasi in un derby (anche se per il tifo partenopeo è una partita come tutte le altre). Alla vigilia del match si è aggiunta però la polemica di un giornalista campano, redattore per la Gazzetta dello Sport che ha paragonato lo stadio di Is Arenas ad una topaia. Uscita decisamente fuori luogo.

    QUI CAGLIARI – I rossoblu arrivano alla sfida con le assenze di Astori (squalificato) e Cossu (infortunato). Al posto del difensore della Nazionale giocherà Ariaudo (ripresosi da un infortunio al piede che l’ha tenuto lontano dal campo per quasi un mese), mentre a sostituire il trequartista sardo sarà uno tra Ekdal e Thiago Ribeiro. Dubbia anche la presenza di Pinillache si sarebbe fermato durante l’allenamento di rifinitura. Piccoli problemi per Pulga che non si preoccupa troppo avendo a disposizione un ottimo gruppo e giocatori in grado di non far rimpiangere chi non potrà scendere in campo. La formazione cagliaritana scenderà in campo con l’ormai collaudato 4-3-1-2. Agazzi in porta, davanti a lui la coppia centrale Rossettini-Ariaudo e gli esterni Pisano e Avelar, a centrocampo Conti si posizionerà davanti alla difesa con gli interni Dessena e Nainggolan. Sulla trequarti è ballottaggio tra Ekdal e T.Ribeiro, mentre in attacco affianco al confermatissimo Sau dovrebbe scendere in campo Nenè.

    Andrea Cossu
    Il Cagliari dovrà fare a meno della fantasia di Cossu © Enrico Locci/Getty Images

    QUI NAPOLI – Pesanti assenza anche tra i campani che dovranno fare a meno di Cavani e Pandev. Il bomber uruguaiano è stato fermato dal giudice sportivo per somma di ammonizioni, mentre il macedone è alle prese con un fastidio muscolare. Anche il difensore Campagnaro non sarà della partita. Mazzarri proporrà il classico 3-5-1-1 con De Sanctis in porta, linea difensiva composta da Gamberini, Cannavaro e Britos. A centrocampo spazio agli esterni Maggio e Zuniga con gli interni Inler, Dzemaili e Behrami. Hamsik stazionerà sulla trequarti in sostegno all’unica punta Insigne. Ancora panchina per Vargas in campionato che gode della fiducia del tecnico livornese solo in occasione delle partite di Europa League.

    I PRECEDENTI – Il Cagliari in casa contro il Napoli non vince dal 19 aprile 2009 (vittoria per 2-0), ottenendo successivamente due pareggi e una sconfitta. L’ultima sfida tra le due squadre si è giocata al San Paolo con la larga vittoria partenopea per 6-3.

    ANALISI TATTICA – La squadra rossoblu fa del possesso palla la sua arma migliore, grazie agli ottimi palleggiatori presenti in mezzo al campo. Fondamentale per il Cagliari è la spinta dei terzini (Pisano da una parte e Avelar dall’altra) che permette di aprire le difese avversarie. Sau in attacco permette di dare profondità alle manovre della formazione rossoblu. Il Napoli, senza Pandev e Cavani sarà tutto da scoprire. Insigne da vivacità e velocità in attacco che però mancherà di concretezza con l’assenza del bomber uruguaiano. A centrocampo le verticalizzazioni di Inler e gli inserimenti senza palla di Dzemaili potranno creare non pochi problemi alla retroguardia rossoblu.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-NAPOLI
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Rossettini, Ariaudo, Avelar; Dessena, Conti, Nainggolan; Ekdal; Sau, Nenè. Allenatore: Pulga
    Napoli (3-5-1-1): De Sanctis; Gamberini, Cannavaro, Britos; Maggio, Behrami, Inler, Dzemaili, Zuniga; Hamsik; Insigne. Allenatore: Mazzarri.

  • Calcio Estero, Ibra trascina il Psg. Real Madrid perde. Addio Liga?

    Calcio Estero, Ibra trascina il Psg. Real Madrid perde. Addio Liga?

    Calcio Estero. Fantastico week end in tutta Europa. Se in Italia ieri notte abbiamo potuto assistere ad un discreto big match come Milan-Juventus (finito 1-0), in Inghilterra l’attesa era per la sfida Chelsea-Manchester City. Poteva essere un match tra allenatori italiani, da una parte Di Matteo e dall’altra Mancini, ma Roman Abramovich in settimana ha pensato bene di mandar via l’ex centrocampista della Lazio (dopo la sconfitta per 0-3 contro la Juventus) e rimpiazzarlo con Benitez. La partita è finita con un noioso 0-0 e la forte contestazione dei tifosi blues contro il proprio presidente per la scelta di mandar via l’idolo Di Matteo (entrato nella storia del club inglese, vincendo una Champions League che il proprietario russo inseguiva fin dal suo insediamento) e chiamare l’ex tecnico dell’Inter, odiato per il suo passato al Liverpool.

    ALTRI MATCH PREMIER – Ennesima vittoria di rimonta per il Manchester United che all’Old Trafford passa in svantaggio contro il Qpr (ultimo in classifica e con Redknapp in tribuna pronto a subentrare a Hughes sulla panchina dei londinesi) prima di ribaltare il risultato con i gol di Evans, Fletcher ed Hernandez. Pareggio a reti bianche tra Aston Villa e Arsenal, mentre la sorpresa West Bromwich(che staziona in zona Champions League) vince in trasferta contro il Sunderland per 2-4. In classifica comanda lo United, seguito a ruota da City, Bromwich e Chelsea. Più staccate Arsenal, Tottenham e Liverpool (solo 0-0 contro lo Swansea).

    Jose Mourinho
    Mourinho deluso per la sconfitta contro il Betis © Denis Doyle/Getty Images

    LIGA SPAGNOLA – Brutto stop per il Real Madrid in trasferta contro il Betis Siviglia (1-0). Ne approfittano i cugini dell’Atletico e il Barcellona (che ha mandato in campo ben 11 giocatori provenienti dalla Cantera) vincendo entrambe per 4-0 e si staccando definitivamente dalle merengues. Adesso il distacco tra i catalani e i ragazzi di Mourinho è di 11 punti. Protagonista nei blaugrana, manco a dirlo, Leo Messi, autore dell’ennesima doppietta della stagione. Tra le squadre “normali” vittoria larga del Malaga contro il Valencia (4-0) che, approfittando della sconfitta del Levante (contro il Barça), aggancia il quarto posto a pari punti con il Betis. In Liga sarà testa a testa Barcellona – Atletico Madrid oppure il Real riuscirà a tornare in corsa?

    LIGUE 1 & BUNDESLIGA – Il Paris Saint Germain in campionato ritrova i tre punti e Ibrahimovic. Decisivo lo svedese nella larga vittoria per 4-0 contro il Troyes. L’ex attaccante del Milan prima manda in rete l’amico Maxwell e Matuidi, poi al 70′ e all’89’ sigla una doppietta. Ma per il primato solitario, i parigini dovranno ancora attendere, vista la vittoria di misura del Marsiglia contro il Lione. Classifica cortissima nel campionato francese, visto che tra la prima posizione e la nona ci sono solamente 6 punti di differenza e se andiamo a guardare la distanza tra il Psg e lo Sochaux (diciottesimo e in zona retrocessione) i punti di distacco sono 12!

    In Germania, tutto troppo facile per il Bayern Monaco. I bavaresi distruggono con un ampio 5-0 l’Hannover e ritrovano il bomber tedesco Gomez, entrato al 66′ e autore del quinto gol dopo appena 26 secondi dal suo ingresso in campo. Il Borussia Dortmund risponde con una vittoria esterna (1-2) contro il Mainz (doppietta del solito Lewandowski), mentre lo Schalke accusa le fatiche della Champions e viene fermato in casa dall’Eintracht (1-1 il risultato finale). In classifica, comanda naturalmente il Bayern con 34 punti (11 vittorie, 1 pareggio e 1 sconfitta) seguito da Borussia Dortmund (25 punti) e dal trio Schalke, Eintracht e Bayer Leverkusen (24 punti).

  • Sampdoria-Bologna 1-0, ai blucerchiati basta Poli. Video

    Sampdoria-Bologna 1-0, ai blucerchiati basta Poli. Video

    Dopo la vittoria nel derby, i blucerchiati vincono la seconda partita consecutiva grazie al gol di Poli. Sampdoria-Bologna, gara valida per la quattordicesima giornata di Serie A, finisce 1-0. Match segnato dall’espulsione dopo appena cinque minuti dell’esterno bolognese Morleo, autore di un fallo ai danni di Icardi lanciato a rete. Ferrara così ottiene sei punti in due settimane e riesce a togliersi momentaneamente dalle zone calde della classifica toccando quota 16 punti. Buio totale per gli emiliani che, dopo aver vinto contro il Palermo, trovano una nuova sconfitta e mettono nuovamente a rischio la posizione di Pioli. La squadra rossoblu stazione in ultima posizione insieme a Siena e Pescara. La prossima settimana il Bologna ospiterà l’Atalanta mentre la Samp giocherà in trasferta a Firenze.

    LA PARTITA– Nonostante il Bologna si sia ritrovato dopo cinque minuti in dieci uomini ha mostrato grande organizzazione e voglia di vincere creando più di un problema alla difesa blucerchiata. Decide un gol di Poli, al suo secondo gol consecutivo dopo la rete realizzata in occasione del derby appena una settimana fa. Il centrocampista ex Inter, dopo un periodo di difficoltà, a causa anche di qualche problema muscolare, sta trovando continuità di prestazione.

    Sampdoria
    Esultanza blucerchiata sul gol di Poli © Gabriele Maltinti/Getty Images

    LA BABY SAMP – Ferrara, più per necessità che per scelta, schiera spesso una formazione dall’età media molto bassa. Icardi e Obiang i più giovani. Il primo classe ’93, il secondo un anno più vecchio. Poi troviamo i vari Mustafi, Poli, Rossini e Kristicic che non superano i 23 anni d’età. Una squadra costruita sia per il presente ma soprattutto per il futuro che a causa dell’inesperienza può incapare in periodi difficili come avvenuto di recente con le sette sconfitte consecutive.

    L’ATTACCO BOLOGNESE – Diamanti – Gabbiadini – Gilardino. Un attacco da far invidia a tante squadre in serie A. Eppure nonostante questo tridente, i rossoblu stazionano in zona retrocessione. Dubito a credere che un trio offensivo di questo calibro abbia difficoltà a trascinare gli emiliani verso una posizione più tranquilla in classifica.

    PAGELLE SAMPDORIA-BOLOGNA

    Icardi 6.5: Altra buona gara del giovane attaccante argentino classe ’93. Conquista l’espulsione di Morleo e fa salire la squadra.
    Poli 7: L’ex Inter da qualità al centrocampo blucerchiato, formando con Maresca e Obiang una linea mediana di tutto rispetto. Ferrara ha ritrovato un giocatore molto importante.
    Gastaldello 6.5: Il capitano della Sampdoria organizza la difesa ligure. Indispensabile per la squadra, il tecnico Ferrara non può fare a meno di lui.
    Diamanti 6.5: Cerca di dare brio e vivacità all’attacco bolognese. L’espulsione di Morleo lo penalizza molto, costringendolo a tornare troppo spesso a ripiegare in fase difensiva.
    Guarente 6: Centrocampista dai piedi buoni. Sostituisce il francese Taider e lo fa egregiamente. Cerca di organizzare al meglio l’azione rossoblu.
    Gilardino 5.5: L’attaccante, ancora di proprietà del Genoa, viene marcato stretto da Gastaldello e Rossini e non ha grandi occasioni da rete.

    TABELLINO SAMPDORIA-BOLOGNA 1-0

    Sampdoria (4-5-1): Romero 6; Mustafi 5.5, Gastaldello 6.5, Rossini 6, Costa 6; Kristicic 5.5, Obiang 6.5, Maresca 6, Munari 5.5 (46′ Eder 6.5) (73′ Tissone 6), Poli 7 (81′ Soriano); Icardi 6.5. Allenatore: Ferrara
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi 6.5; Antonsson 6, Sorensen 6, Cherubin 6; Motta 5.5, Guarente 6 (76′ Pasquato 6), Perez 5 (80′ Pazienza 6), Morleo sv; Diamanti 6.5; Gabbiadini 5.5 (60′ Kone 6.5), Gilardino 5.5. Allenatore: Pioli
    Marcatori: 61′ Poli

    Il video del gol di Poli
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  • Sampdoria-Bologna, le formazioni. Ferrara conferma Icardi

    Sampdoria-Bologna, le formazioni. Ferrara conferma Icardi

    Questo pomeriggio, per la quattordicesima giornata di Serie A, al Luigi Ferraris di Genova andrà di scena Sampdoria-Bologna. Poteva essere la sfida tra squadre in crisi di risultati, invece la doppia vittoria della scorsa settimana, rispettivamente contro Genoa e Palermo, fa si che le due formazioni possano sfidarsi con più tranquillità. I due club si distanziano di soli due punti in classifica, con i padroni di casa che stazionano a 13 punti e i rossoblu a 11 punti. Una vittoria per le due squadre significherebbe fare un passo deciso verso una zona più tranquilla. I due allenatori punteranno all’intera posta in palio e potrebbero crearsi i presupposti per assistere ad una sfida molto interessante e viva. Ferrara avrà qualche problema di formazione (soprattutto in attacco), per Pioli invece poche defezioni.

    QUI SAMPDORIA– Con le assenze di Maxi Lopez, Eder e Pozzi, Ciro Ferrara è costretto a consegnare le chiavi dell’attacco al giovane Icardi, autore del terzo gol nel derby (che di fatto, ha chiuso la partita). L’ex commissario tecnico dell’Under 21 sembrerebbe intenzionato a schierare un 4-5-1 con tanta qualità in mezzo al campo, vista la presenza di giocatori dai piedi buoni come Poli, Obiang e Maresca. Munari e Kristicic dovranno invece aiutare la punta argentina in fase offensiva. In difesa lunga le corsie esterne avranno la magia da titolare Berardi e Costa con Rossini e capitan Gastaldello a coprire la porta difesa da Romero.

    Mauro Icardi
    Ferrara conferma Icardi unica punta © Valerio Pennicino/Getty Images

    QUI BOLOGNA – Pioli dovrà fare a meno del terzino Garics e del centrocampista francese Taider. Schiererà la formazione secondo un 3-4-1-2. La coppia d’attacco sarà formata da Gilardino e Gabbiadini con il capitano Diamanti pronto a servire palloni importanti ai due giocatori. A centrocampo spazio a Motta sull’out di destra e Morleo dalla parte opposta con Perez e Guarente in cabina di regia. Il trio difensivo Antonsson, Sorensen e Cherubin. La porta sarà difesa da Agliardi.

    PRO E CONTRO – Il centrocampo blucerchiato è sicuramente tecnica uno dei più validi dell’intera Serie A, nonostante in queste ultimi mesi non stiano rendendo al meglio. Dall’altra parte troviamo un Bologna che può contare su un trio offensivo di buon livello con Diamanti – Gilardini – Gabbiadini che possono mettere in difficoltà la retroguardia della Sampdoria.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA-BOLOGNA
    Sampdoria (4-5-1): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Costa; Kristicic, Poli, Obiang, Maresca, Munari; Icardi. Allenatore: Ferrara.
    Bologna (3-4-1-2): Agliardi; Sorensen, Antonsson, Cherubin; Motta, Perez, Guarente, Morleo; Diamanti; Gabbiadini, Gilardino. Allenatore: Pioli.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 24-25 novembre

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 24-25 novembre

    Dopo aver centrato la doppia tripla in Champions ed Europa League (e aver sfiorato il listone da quota 100), cerchiamo di replicare con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Non vi prometto nulla, partite difficili e dall’esito non certo, però come sempre noi ci proviamo e speriamo di portarvi alla cassa. Per questo week end abbiamo optato per due schedine, entrambe da tre match, di cui l’ultima formata da gare di campionati meno conosciuti (studiati dal Profeta della redazione, Federico Pisanu) e il listone finale formato da 12 partite con quota 125 circa. Una schedina un po rischiosa ma non impossibile, uno o due euro si possono puntare tranquillamente, ricordando inoltre di giocare solo quanto a disposizione al momento. Le quotazioni sono state prese dal sito di Bwin.

    PRONOSTICI SERIE A & CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    San Siro
    San Siro ospiterà il big match Milan-Juventus domenica notte © Marco Luzzani/Getty Images

    Chievo Verona – Siena: dall’arrivo di Corini, i veronesi in casa stanno raccogliendo buoni risultati (non perde da quattro partite tra le mura amiche), mentre i senesi, oltre la vittoria a San Siro contro l’Inter, hanno raccolto soltanto un pareggio. La sfida è aperta e scommetterei sulla vittoria dei padroni di casa. Pronostico: 1. (2.05)

    Everton – Norwich: se in casa il Norwich pare una squadra di tutto rispetto, in trasferta cambia completamente tanto da essere ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale esterna. L’Everton, che tra le mura amiche non ha mai perso, avrà  l’occasione di mettere pressione al West Bromwich, al momento quarto in classifica. Pronostico: 1. (1.45)

    Atletico Madrid – Siviglia: la stagione dei colchoneros è stata fino a questo momento fantastica, al limite della perfezione. Tra le mura amiche non c’è squadra che sia riuscita a strappare un solo punto all’Atletico e il Siviglia ha un rendimento esterno non invidiabile. Pronostico 1. (1.62)

    Schedina 2

    Middlesbrough – Bristol City: si affrontano due squadre dal rendimento completamente opposto. Il Boro, nonostante la sconfitta esterna a Cardiff, è un team che non può avere paura del Bristol, reduce da otto sconfitte negli ultimi 10 incontri di Championship. Sabato pomeriggio riprenderà la marcia del Boro? Pronostico: 1. (1.50)

    Universidad de Chile – Union Espanola: il Clausura 2012 è arrivato alla fase finale. Dopo aver chiuso la stagione regolare al primo posto insieme al Colo Colo, i ragazzi di Sampaoli (campioni in carica ndr) non vorranno lasciarsi scappare l’accesso alle semifinali. All’andata la sfida con l’Union Espanola terminò a reti inviolate. Difficile pensare a un risultato diverso da 1. Pronostico: 1. (1.55)

    Thun – Basilea: gli ospiti stanno vivendo un periodo magico, con sei vittorie consecutive conquistate dal 28 ottobre ad oggi. Per chiudere al meglio il mese di novembre il Basilea è chiamato a vincere sul campo del Thun, penultimo in classifica, reduce da sei sconfitte consecutive. Sulle ali dell’entusiasmo per il successo in Europa League, vediamo il Basilea strafavorito. Pronostico: 2. (1.75)

    Riassunto Pronostici Serie A e Calcio Estero

    Chievo Verona – Siena — 1
    Everton – Norwich — 1
    Atletico Madrid – Siviglia — 1

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 48.

    Middlesbrough – Bristol City — 1
    Universidad de Chile – Union Espanola — 1
    Thun – Basilea — 2

    Puntando 10 euro se ne vincono 41. 

    Listone

    Wolfsburg – Werder Brema — 1x
    Everton – Norwich — 1
    Stoke City – Fulham — 1x
    Swansea – Liverpool — x2
    Atalanta – Genoa — 1
    Chievo Verona – Siena — 1x
    Sampdoria – Bologna — 1
    Torino – Fiorentina — x2
    Tolosa – Lione — x2
    Tottenham – West Ham — 1
    Atletico Madrid – Siviglia — 1
    Milan – Juventus — 1x

    Giocando 2 euro se ne possono vincere 250.

  • Ranking Uefa, Germania in fuga. Italia resiste a Francia e Portogallo

    Ranking Uefa, Germania in fuga. Italia resiste a Francia e Portogallo

    Qualcuno ci aveva dato per spacciati in Europa? E’ tempo di ricredersi. L’Italia c’è e fa la voce grossa. Così capita di trovare Milan, Inter, Lazio e Napoli già qualificate, con un turno d’anticipo, per la fase ad eliminazione diretta delle rispettive competizioni europee. Solo l’Udinese al momento è ufficialmente eliminata, con una gara da giocare in casa contro il Liverpool che non avrà alcun significato per i bianconeri ai fini della classifica del Gruppo A di Europa League. La Juventus invece, fra due settimane, avrà a disposizione due risultati su tre in Ucraina contro lo Shakthar (già qualificato) per strappare il pass per la fase successiva di Champions League. Boccata di ossigeno per il Ranking Uefa? Non proprio, però ottimi segnali dalla quale ripartire.

    UDINESE– Quattro italiane su sei già qualificate, una quinta pronta ad aggiungersi. Peccato solo per l’Udinese, dopo aver compiuto l’impresa in casa del Liverpool ha subito una doppia e inaspettata sconfitta contro gli svizzeri dello Young Boys che di fatto ha compromesso il cammino europeo dei ragazzi di Guidolin. Un inizio tormentato per l’ex tecnico di Parma e Palermo a causa della brutta eliminazione ai preliminari di Champions League a causa dello sciagurato rigore calciato da Maicosuel. Onore ai bianconeri, che tanto fortunati non sono stati, visto il girone in cui sono stati estratti, che somigliava più ad un gruppo di Champions League.

    Ranking Uefa
    Preparazione ad una gara di Champions © Virginie Lefour/Getty Images

    LE ALTRE – In Europa League, tutto facile per l’Inter, qualificata con due turni d’anticipo in un girone piuttosto agevole affrontato con poco dispendio di energie, visto il tanto turn over effettuato da mister Stramaccioni nelle gare Europee. Cammino a luci e ombre invece per il Napoli, dopo la larga vittoria all’esordio arrivano due brutte sconfitte esterne. Poi ci ha pensato Cavani a trascinare i partenopei alla prossima fase di Europa League. La Lazio invece ha dimostrato grande solidità e idee chiare, ancora imbattuti nella competizione e con la possibilità di giocarsi il primo posto nel girone all’ultima giornata. In Champions, il Milan si qualifica inaspettatamente con un turno d’anticipo dopo l’esordio amaro contro l’Anderlecht. Un ringraziamento va dato allo Zenit autore di un cammino europeo alquanto discutibile, nonostante alla vigilia della competizione fosse tra le favorite per il passaggio del turno.

    JUVENTUS – Discorso diverso per la Juventus, con un piede e mezzo alla fase ad eliminazione diretta di Champions League. Dovrà raccogliere almeno un punto nella difficile trasferta nell’est Europa contro lo Shakhtar. Gli ucraini sono già qualificati, ma non concederanno la passerella alla squadra bianconera.

    RANKING UEFA – Nonostante le quattro squadre già qualificate, i tedeschi sono riusciti a far meglio (anche se di poco) e continuano ad allungare il distacco. Proviamo ad analizzare la situazione. Se l’Italia in totale tra Champions ed Europa League ha ottenuto 4 vittorie e 2 sconfitte, la Germania ha fatto meglio con 4 vittorie, 2 pareggi e 1 sconfitta. Dodici punti italiani contro i quattordici tedeschi che costano circa 0,26 punti ai fini della classifica del Ranking Uefa. Considerando che tre squadre tedesche hanno conquistato il passaggio al prossimo turno di Champions e altri due club in Europa League (in attesa di Borussia Monchengladbach e Stoccarda) viene difficile ipotizzare una rimonta da parte delle squadre italiane. Germania 73,61 punti, Italia 58,81. Unica nota positiva rimane la distanza rispetto a Francia e Portogallo.

    Il calcio italiano ha bisogno di nuova vitalità e le quattro squadre qualificate su sei sono un ottimo segnale dalla quale ripartire (in attesa della Juventus). Adesso le partite diventano importanti anche in Europa League, sfide ad eliminazione diretta e personalmente mi aspetto meno turn over e più voglia di conquistare questa coppa, poco considerata dagli allenatori italiani ma che rilancerebbe al nostro calcio.

  • Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile, Vettel contro Alonso. Che la sfida abbia inizio

    Gp Brasile. La sfida Vettel – Alonso è iniziata. Il pilota tedesco deve difendere i 13 punti di vantaggio rispetto al collega spagnolo e se tutto dovesse andare secondo i piani l’impresa per la Red Bull non sarà certamente di quelle impossibili. Parliamoci chiaro, per la Ferrari le speranze sono prossime allo zero e solo una serie di coincidenze (che nella Formula 1 ci possono stare) potrebbero aiutare Alonso a conquistare il titolo Mondiale. Vettel è tranquillo, sa di avere in mano il titolo e potrà perderlo solo lui anche se dovrà stare attento all’affidabilità della sua monoposto, visto che sarà pure la più veloce, ma nel corso della stagione ha dimostrato di poter cedere all’improvviso così come è capitato al suo compagno di scuderia Webber nel Gran Premio degli Stati Uniti.

    FERRARI– Partiamo dal presupposto che Alonso per avere qualche speranza dovrà vincere il Gran Premio brasiliano. Dovrà affidarsi essenzialmente alle proprie capacità e sperare in qualche pilota outsider pronto ad inserirsi in posizione podio per togliere punti preziosi al suo rivale Vettel. Lo spagnolo, giunto ormai ai 31 anni d’età si dice sereno e pronto a giocarsi le sue chance.

    Gp Brasile
    Schumacher e Alonso in conferenza stampa © Orlando Kissner/Getty Images

    PARALLELO CON IL CALCIO – Sembra di rivivere la lotta scudetto tra Inter e Roma di qualche anno fa, quando i giallorossi allenati da Ranieri, riuscirono a completare una rimonta ai danni dei nerazzurri e portarono avanti il detto “Non succede, ma se succede…“. Poi lo scudetto finì in mano interista (decisiva una doppietta di Pazzini all’Olimpico). Diciamo che Alonso fa le veci della squadra capitolina (sperando in un esito positivo!), sa che l’impresa è difficile, lui ci proverà e se ci sarà la rimonta potrà partire la grande festa.

    PASSIONE ITALIANA – La Formula 1 nel passato ha regalato sempre grandi emozioni, nel recente passato il pilota più amato in Italia è stato sicuramente Micheal Schumacher, autore di anni fantastici in casa Ferrari, con tanti titoli conquistati sia personali che di squadra. Alonso ha avuto la sfortuna di arrivare nella casa di Maranello nel periodo delle grandi modifiche al regolamento e con la crescita esponenziale della Red Bull, altrimenti avrebbe potuto ripetere le gesta del collega tedesco ora alla Mercedes. Nonostante tutto, viene apprezzato nel Bel Paese per la sua voglia di vincere, per la capacità di saper lottare per le posizioni che contano anche senza una monoposto competitiva. Simpatiche le immagini che spesso si intravedono nei social network con il pilota spagnolo alla guida di una semplice berlina in lotta con Vettel seduto sulla sua Red Bull.

    LA PIOGGIA – Il clima potrebbe diventare un fattore decisivo per le speranze di rimonta. Infatti, in caso di gara bagnata, le due scuderie potrebbero partire alla pari e a quel punto sono le motivazioni e soprattutto la bravura del pilota ad avere la meglio. Alonso ha dimostrato che sulla pioggia si trova a proprio agio, anche se il rischio di errore è sempre dietro l’angolo, soprattutto se sei costretto a vincere.

    GLI ADDII – L’ultimo Gran Premio della stagione porterà qualche addio. In primis, il pilota inglese in forza alla McLaren, Lewis Hamilton, passerà dalla prossima stagione alla Mercedes e cercherà di salutare la sua attuale scuderia con un Gp importante, magari con una prestazione da podio (magari terzo, dietro Alonso e Massa). Saluta (in modo definitivo?) Micheal Schumacher, sette volte Campione del Mondo di Formula 1 tra Benetton e Ferrari. L’arrivo di Hamilton alla Mercedes gli chiude tutti gli spazi e avrà l’occasione in Brasile per salutare a suo modo, se dovesse piovere, potrebbe diventare la sua gara.

    71 giri alla fine di un Mondiale bello e intenso. Ci auguriamo di assistere ad un Gran Premio leggendario. Non succede, ma se succede…

  • Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio qualificata ma che vergogna

    Lazio-Tottenham finisce 0-0 e qualifica i biancocelesti al fase ad eliminazione diretta di Europa League. Una partita quasi a senso unico per gli uomini di Petkovic, che soffrono inizialmente qualche sortita offensiva degli inglesi (concedendo anche una rete, poi annullata per fuorigioco inesistente) prima di prendere in mano la situazione e schiacciare i ragazzi di Villas-Boas nella propria metà campo. Prestazione importante contro una squadra di alto livello tecnico che conta giocatori ambiti dalle maggiori squadre europee. Grande emozione per i tifosi laziali  che hanno potuto salutare l’idolo Paul Gascoigne, presente allo stadio Olimpico su invito del presidente Lotito, che ha concesso all’ex centrocampista biancoceleste la passerella sotto la curva del tifo caldo laziale.

    LA PARTITA – E’ stata la sfida tra Kozak e Lloris. Il primo crea almeno quattro-cinque occasioni da rete, il secondo neutralizza tutto. L’attaccante biancoceleste è sembrato da subito in gran forma. Voglia di lottare, corsa e movimenti che hanno messo in difficoltà la difesa inglese. Il portiere francese invece si è superato più volte per sopperire ai buchi dei suoi compagni di reparto. Nell’insieme, una Lazio superiore dal punto di vista delle idee e del gioco, capace di tenere palla a centrocampo prima di verticalizzare improvvisamente alla ricerca del taglio giusto della punta ceca. Non inganni il risultato finale, la partita è stata bella ed è mancato soltanto il gol.

    Lazio-Tottenham
    Azione di gioco in Lazio-Tottenham © Giuseppe Bellini/Getty Images

    LE SCELTE – Mentre Petkovic conferma le scelte della vigilia, il suo collega-avversario Villas-Boas lascia in panchina Lennon e Defoe, privando la sua squadra di due velocisti che avrebbero messo in difficoltà la retroguardia biancoceleste. Il solo Bale ha potuto far poco contro l’organizzazione difensiva della Lazio e Adebayor è lontano anni luce dall’attaccante che abbiamo apprezzato ai tempi dell’Arsenal.

    VERGOGNA – Siamo nel 2012 (quasi 2013) eppure negli stadi continua a sentirsi di tutto. Intorno al 10′ dalla Curva Nord (tifosi laziali) si alzato un coro “Juden Tottenham, Juden Tottenham“, seguito qualche minuto dopo dall’esposizione di uno striscione “Free Palestina“. Il tutto si potrebbe ricollegare all’aggressione avvenuto alla vigilia in un pub romano ai danni dei tifosi del Tottenham, considerata la squadra degli ebrei di Londra. La Uefa starebbe analizzando la situazione.

    PAGELLE LAZIO-TOTTENHAM

    Kozak 7: Croce e delizia dell’attacco laziale. Giocatore capace di creare tantissime occasioni da rete, ma altrettanto abile a finalizzarne zero! Tiene alta la squadra con il suo imperioso fisico e fa respirare i compagni.
    Cavanda 6.5: Torna titolare e deve affrontare un cliente scomodo come Bale. Riesce ad annullarlo e si spinge in avanti più di quanto potessimo pensare alla vigilia.
    Ledesma 6.5: Organizza il centrocampo, sempre in posizione pronto ad aiutare i compagni in fase di contenimento e in fase di costruzione. Sbaglia qualche lancio di troppo.
    Lloris 7.5: Se la partita finisce 0-0 gran merito va dato al portiere francese autore di almeno quattro parate decisive. Magnifica quella su Ciani che colpisce di testa a botta sicura su calcio d’angolo trovando la risposta dell’estremo difensore ex Lione.
    Adebayor 5: L’unica azione degna di nota dell’ex Arsenal si sviluppa sulla fascia destra, trovando un buon cross per il taglio di Bale anticipato ottimamente da Biava. E’ solamente fuori forma?
    Sandro 6: Il brasiliano si limita al compitino. Distruggere l’azione avversaria e servire il pallone al giovane Carroll per ripartire in avanti. Commette qualche fallo di troppo.

    TABELLINO LAZIO-TOTTENHAM 0-0
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti 6.5; Cavanda 6.5, Biava 6.5, Ciani 6.5, Radu 7; Ledesma 6.5; Mauri 6, Gonzalez 6, Hernanes 6 (69′ Ederson 6.5), Lulic 5.5 (79′ Candreva 6.5); Kozak 7 (79′ Floccari 6). Allenatore: Petkovic 7
    Tottenham (4-5-1): Lloris 7.5; Walker 6.5, Caulker 6, Vertonghen 6, Naughton 6; Dempsey 5.5 (64′ Defoe 5.5), Sigurdsson 5 (64′ Lennon 6), Carroll 6 (77′ Dembelé 6), Sandro 6, Bale 6; Adebayor 5. Allenatore: Villas-Boas 5.5

    Ecco l’azione del gol annullato a Bale al 4′
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