Autore: Marco Deiana

  • Dimenticare Udine. Il Cagliari cerca la vittoria contro il Chievo

    Dimenticare Udine. Il Cagliari cerca la vittoria contro il Chievo

    Dopo il turno infrasettimanale vittorioso in Coppa Italia, il Cagliari ospita allo stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena, il Chievo Verona di Eugenio Corini. La gara, valevole per la sedicesima giornata di Serie A, si annuncia molto equilibrata con i padroni di casa leggermente favoriti. I sardi non vincono, in campionato, tra le mura amiche dalla sfida contro il Siena, avendo prima pareggiato con il Catania e successivamente perso contro il Napoli. I veronesi arrivano al match dopo aver conquistato l’intera posta in palio a Marassi contro il Genoa, con al tripletta di Alberto Paloschi. Sarà la sfida tra Cossu e Thereau, due trequartisti anomali ma in grado di fare la differenza nelle due squadre. Cosa ci regalerà Cagliari-Chievo Verona? I due allenatori si temono e alla vigilia hanno messo in guardia i propri ragazzi.

    QUI CAGLIARI – Ivo Pulga ritrova Cossu e Pinillama non avrà a disposizione Dessena ed Ekdal a centrocampo, entrambi squalificati dal giudice sportivo per somma di ammonizioni. Il tecnico dei sardi, confermerà il classico 4-3-1-2. In porta torna Agazzi, che ha dovuto saltare la gara esterna contro l’Udinese per influenza. La difesa sarà formata dalla coppia centrale Astori-Ariaudo con Pisano e Avelar lungo le corsie esterne. Sulla mediana il trio Conti, Nainggolan e Casarini. In attacco Sau farà coppia con il rientrante Pinilla (a segno in Coppa Italia), alle loro spalle torna Cossu.

    Andrea Cossu
    Il Cagliari potrà contare sulla fantasia di Cossu © Enrico Locci/Getty Images

    QUI CHIEVO VERONA – Meno assenze per il tecnico dei clivensi, Eugenio Corini, che proporrà un modulo speculare a quello dei padroni di casa. In attacco spazio al mix giovane-vecchio con Paloschi e Pellissier. Alle loro spalle giocherà il francese Thereau. A centrocampo spazio a Guana, Hetemaj e Luca Rigoni. In difesa classico schieramento a quattro con Sardo, Dainelli, Cesar e Dramè che avranno il compito di difendere la porta difesa da Sorrentino.

    ANALISI TATTICA – Le due squadre puntano molto sul trequartista. I rossoblu ritrovano il loro folletto sardo (Cossu), capace di svariare su tutto il fronte d’attacco creando panico alle difese avversarie. Piedi buoni, ottima corsa ed eccellente assist man. I veronesi invece puntano sul francese Thereau, nato punto e trasformato negli anni in trequartista. Caratteristiche completamente diverse rispetto al cagliaritano, infatti, il giocatore del Chievo è più propenso ad inserirsi negli spazi centralmente, favorito dall’ottimo lavoro delle due punte che cercano di aprire le maglie della difesa avversaria con movimenti verso gli esterni. Chi riesce a limitare le giocate del trequartista avversario, ha buone chance di portare a casa l’intera posta in palio.

    DOPO UDINE – La sconfitta per 4-1 subita in casa dell’Udinese non ha intaccato il morale dei giocatori sardi, che dopo aver liquidato con un secco 4-2 il Pescara in Coppa Italia appena quattro giorni fa, sono pronti a replicare contro il Chievo questo pomeriggio. La batosta del Friuli, sarà stato solo un piccolo incidente di percorso?

    DOPO GENOVA – Entusiasmo nelle file del Chievo dopo la vittoriosa trasferta di Marassi (la prima della stagione). Paloschi sembra tornato killer sotto porta, la condizione cresce e Corini vuole allontanarsi dalla zona retrocessione. A Cagliari replicheranno la vittoria del Ferraris?

    INIZIATIVA SOCIALE – La Sardegna, così come tutta l’Italia, sente tantissimo la crisi e il presidente della società sarda ha deciso di invitare allo stadio una delegazione di 200 operai dell’Alcoa, industria vicinissima alla chiusura che rischia di aggravare la situazione di tante famiglia dell’isola. L’idea è quella di dare visibilità a queste persone, affinché lo Stato possa aiutare quest’azienda.

    PROBABILI FORMAZIONI CAGLIARI-CHIEVO VERONA
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Pisano, Ariaudo, Astori, Avelar; Casarini, Conti, Nainggolan; Cossu; Sau, Pinilla. Allenatore: Pulga.
    Chievo Verona (4-3-1-2): Sorrentino; Sardo, Cesar, Dainelli, Dramè; Guana, L.Rigoni, Hetemaj; Thereau; Pellissier, Paloschi. Allenatore: Corini.

  • Minimo sforzo, massimo risultato. L’Atalanta esce dalla crisi

    Minimo sforzo, massimo risultato. L’Atalanta esce dalla crisi

    Massimo risultato con il minimo sforzo. Così si può riassumere la vittoria dell’Atalanta sul Parma. Squadra di casa che sfrutta al meglio le due occasioni da rete avute nel primo tempo e si limita a controllare la gara. Ai ducali, l’onore di tenere vivo il match grazie al gol di Amauri al 45′ e alle varie palle gol sprecate nel corso della seconda frazione di gioco. La Dea, con i tre punti conquistati, sale a quota 21 punti (superando proprio i gialloblu fermi a 20) e raggiunge momentaneamente il Milan (in attesa della sfida dei rossoneri contro il Torino). Gli ospiti ottengono la seconda sconfitta consecutiva dopo quella di Roma (contro la Lazio) della settimana scorsa, mentre i nerazzurri si risollevano dopo la piccola crisi di risultati (tre ko di fila). Entriamo nel vivo di Atalanta-Parma, gara valida per la sedicesima giornata di Serie A.

    LA PARTITA – Match molto equilibrato, vinto da chi ha saputo finalizzare al meglio le occasioni avute. Dea subito in vantaggio dopo appena quattro minuti con la rete di Denis che sfrutta il cross dalla destra di Schelotto e batte Mirante con un preciso colpo di testa. Dopo il vantaggio, i padroni di casa si limitano a controllare e ripartire in contropiede senza subire la reazione degli avversari. Al 38′ arriva il raddoppio atalantino con Peluso, abile a seguire l’azione offensiva di Denis e insaccare con un semplice tap-in il pallone deviato dal portiere giallorosso sul tiro dell’attaccante argentino. L’orgoglio emiliano porta al gol di Amauriallo scadere del primo tempo. La seconda frazione vede il Parma alla ricerca costante del pareggio, senza fortuna con l’Atalanta vicina al colpo del ko al 94′ con De Luca.

    Atalanta
    Denis, Schelotto e Maxi Moralez festeggiano la vittoria della Dea © Claudio Villa/Getty Images

    STA TORNANDO DENIS – Impossibile ripete la stagione appena passata, dove l’argentino sembrava trasformare in rete ogni pallone da lui toccato. Dopo un inizio un po difficile, German Denis si sta riprendendo e trascina i suoi compagni verso i piani alti della classifica. Quanto avrebbe fatto comodo al Napoli un vice Cavani come lui?

    PIEDI PER TERRA – A Parma, dopo la vittoria interna contro l’Inter si iniziava a sognare il ritorno in Europa. Le due sconfitte consecutive (seppur entrambe in trasferta) riportano con i piedi per terra i giovani ragazzi di Donadoni. C’è ancora tanto da lavorare e sembrano esserci squadre meglio attrezzate dei gialloblu.

    PAGELLE ATALANTA-PARMA

    Schelotto 6.5: Non segna, ma firma il solito assist con un cross dalla sua corsia di competenza. Giocatore che se sta bene è in grado di fare la differenza. Crea superiorità e la sua velocità mette in difficoltà la fascia mancina del Parma.
    Peluso 7: Segna la rete del 2-0 con un semplice tap-in. Sempre propositivo sulla sinistra e limita alla grande la minaccia Biabiany. Non è un caso che sia seguito con attenzione dalla staff tecnico della Juventus.
    Amauri 6.5: Riapre la partita nel finale del primo tempo, prova in tutti i modi a realizzare la doppietta personale. L’italo-brasiliano ha ritrovato nel Parma la sua dimensione ideale.
    Paletta 5.5: Il forte difensore centrale incappa in una gara storta. Il ritorno alla difesa a tre non lo aiuta e l’argentino non mostra la solita sicurezza.

    TABELLINO ATALANTA-PARMA 2-1
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli 6; Bellini 6 (85′ Ferri sv), Lucchini 6.5, Manfredini 6.5, Peluso 7; Schelotto 6.5, Radovanovic 6 (74′ Cazzola 5.5), Cigarini 6, Bonaventura 7; Maxi Moralez 6 (60′ De Luca 5.5); Denis 7. Allenatore: Colantuono 6.5
    Parma (3-5-2): Mirante 5 (54′ Pavarini 6); Zaccardo 6 (68′ Belfodil 5.5), Paletta 5.5, Lucarelli 5; Biabiany 5.5, Marchionni 6.5, Acquah 5.5, Parolo 6, Gobbi 5.5; Amauri 6.5, Sansone 5.5. Allenatore: Donadoni 5
    Marcatori: 4′ Denis (A), 38′ Peluso (A), 45′ Amauri (P)

    I gol di Atalanta-Parma
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  • Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    Atalanta-Parma, tra salvezza e sogno europeo

    L’Atleti Azzurri d’Italia vedrà scendere in campo questa sera Atalanta-Parma, per il primo anticipo del sabato, valido per la sedicesima giornata di Serie A. Una gara che metterà a confronto due squadre costruite per salvarsi senza rischi e che potrebbero rivelarsi delle piacevoli sorprese a fine anno. I nerazzurri, senza contare l’impegno di Coppa Italia, arrivano da tre sconfitte consecutive (contro Fiorentina, Genoa e Bologna) e hanno assolutamente bisogno di una vittoria per dare una svolta alla propria stagione. Dalla parte opposta ci sarà la formazione gialloblu che ha iniziato a cullare sogni europei dopo la vittoria casalinga contro l’Inter. La sconfitta della settimana scorsa contro la Lazio ha rallentato il cammino dei ducali, pronti a rifarsi stasera contro l’Atalanta. Chi la spunterà?

    QUI ATALANTA– Colantuono non abbandona il suo 4-4-1-1 e sceglie Lucchini al posto dell’assente Stendardo. Ballottaggi in corso tra Bellini e Raimondi per la fascia destra difensiva (con il primo nettamente favorito) e Bonaventura – De Luca per la corsa mancina a centrocampo. Il resto della formazione è quasi certa con Consigli che difenderà la porta, Manfredini che farà coppia centrale con Lucchini e Peluso terzino sinistro. Sulla mediana spazio a Carmona e Cigarini al centro e l’italo-argentino Schelotto sulla destra. Il duo d’attacco sarà tutto argentino con Moralez e Denis.

    German Denis
    L’Atalanta cerca i gol di Denis per uscire dalla piccola crisi © Mario Carlini/Getty Images

    QUI PARMA – Donadoni dovrà fare a meno di Valdes e Rosi, ma confermerà il 4-3-3 che permette al giovane Sansone di esaltarsi sulla sinistra. Pochi dubbi per l’ex tecnico di Napoli e Cagliari che schiererà una difesa formata da Zaccardo e Gobbi sugli esterni con Paletta e Benalouane coppa centrale, il trio sulla mediana sarà composto da Marchionni, Parolo e Musacci (che sostituirà l’ex di turno Valdes) ed Amauri punta centrale con il supporto di Biabiany e Sansone.

    I PERICOLI – Per sopperire alla mancanza dei gol di German Denis, l’Atalanta è arrivata alla rete con i centrocampisti. Il più prolifico nelle ultime settimane è stato Bonaventura. Attenzione invece alle riserve della formazione ospite, sempre in grado di cambiare l’esito delle partite in corso, in panchina i ducali possono contare su Pabon e Belfodil.

    PRIMA I 40 PUNTI – Entrambe le squadre hanno iniziato la stagione con l’idea di conquistare il prima possibile i 40 punti che garantirebbero la permanenza nella massima serie. Senza contare la penalizzazione di 2 punti con la quale è partita l’Atalante, i due club si ritroverebbero a pari punti (20), ad una sola lunghezza da settimo posto occupato dal Milan.

    MALTEMPO – La gara non risulta al momento a rischio, ma in caso di peggioramento climatico potrebbe scattare il rinvio della gara.

    PROBABILI FORMAZIONI ATALANTA-PARMA
    Atalanta (4-4-1-1): Consigli; Bellini, Lucchini, Manfredini, Peluso; Schelotto, Carmona, Cigarini, Bonaventura; Moralez; Denis. Allenatore: Colantuono.
    Parma (4-3-3): Mirante; Zaccardo, Benalouane, Paletta, Gobbi; Marchionni, Musacci, Parolo; Biabiany, Amauri, Sansone. Allenatore: Donadoni

  • Uefa Youth League, nasce la Champions Under 19

    Uefa Youth League, nasce la Champions Under 19

    Tempo di rivoluzioni. Dopo aver portato avanti l’idea dell’Europeo 2020 itinerante, il presidente della Uefa Michel Platini, starebbe ufficializzando la proposta di una Champions League per i più giovani. Le modalità saranno le stesse del torneo per club più importante in Europa e prenderebbe il nome di Uefa Youth League. Un’ottima vetrina per i giovani calciatori, che spesso si ritrovano convocati in prima squadra senza nessuna esperienza a livello internazionale. Secondo l’ex fantasista della Juventus, questa competizione nasce per rendere meno traumatico il passaggio dalle giovanili alle prime squadre e soprattutto può diventare una prestigiosa occasione per le società di investire nei proprio vivai. Non sarà solo un’opportunità per i giovani giocatori, ma anche i giovani arbitri, scelti su scala internazionale, avranno la loro visibilità.

    Platini – L’entusiasmo del presidente Uefa diventa quasi contagioso. Platini sembra voler dare un calcio alla crisi generale nel mondo del calcio, attraverso le sue idee innovative. Iniziò con l’ormai famoso Fair Play Finanziario, che costringerà le società a non spendere più di quanto guadagnato nel corso dell’anno, proseguì con l’Europeo itinerante, che comporterà un ottimo risparmio di denaro, potendo scegliere tra 8-9 città in tutta Europa (senza la necessità di dover intervenire in modo pesante per la ristrutturazione degli impianti) ed infine la Uefa Youth League.

    Pallone Champions League
    Nasce la Uefa Youth League. Una Champions Under 19 © CHRISTOF STACHE/AFP/Getty Images

    Come funzionerà? – Niente di più semplice. Le 32 squadre che si qualificheranno per la prossima Fase a Gironi della Champions League, avranno la possibilità di iscrivere la propria squadra Under 19 (solo in Italia la Primavera arriva fino ai 21 anni d’età, anche se si stanno cambiando le regole) che seguirà in linea di massima le stesse sfide della Prima Squadra. Le formazioni saranno divise in otto gironi da quattro club ciascuno e le prime due classificate passeranno alla Fase ad Eliminazione Diretta per poi proseguire fino alla Finale. Le gare si disputeranno nello stesso periodo della Champions League.

    Le critiche – Non tutti però sembrano soddisfatti. Infatti, le regole penalizzano le squadre di media-bassa classifica che dimostrano ottima organizzazione e ottimi investimenti nel settore giovanile. Non sempre i club che si qualificano in Champions League sono gli stessi che si dimostrano migliori nei campionati Under 19.

    Addio NextGen? – La nuova competizione, che dovrebbe partire dalla prossima stagione, mette a rischio la Next Generation Series, torneo nato appena un anno fa (che ha visto trionfare l’Inter Primavera). La NextGen infatti, non gode delle autorizzazioni della Uefa e al momento risulta essere un torneo privatista, con tanto di invito personale per le squadre partecipanti. Il torneo, considerato la Champions dei giovani, rischia di sparire dopo appena due anni di vita.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 8-9 dicembre

    Nuovo appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero“. Dopo le fatiche internazionali, si torna a pensare ai vari campionati nazionali. Il match di punta di tutto il panorama calcistico sarà sicuramente il derby di Manchester che vedrà contrapposti il City e lo United. Le due squadre giocheranno in casa dei ricchi sceicchi e si contenderanno il primo posto in Premier League, con i ragazzi di Ferguson che possono contare sui tre punti di vantaggio. Come ogni settimana, proponiamo una doppia tripla (una sui campionati più noti e una su quelli sconosciuti al grande pubblico) e il listone finale, utile per chi non dispone di un buon budget per le scommesse. Le quote sono state prese dall’agenzia Bwin e mi preme ricordare che si tratta di gioco d’azzardo e la vittoria di una schedina non è mai scontata.

    PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Schedina 1

    Torino – Milan: I rossoneri con il ritorno a tempo pieno del presidente Berlusconi sta scalando posizioni su posizioni e con un El Shaarawy in queste condizioni è destinato a continuare di questo passo. I granata in casa non hanno reso al meglio. Per questa ragione, il mio consiglio è sulla vittoria milanista. La quota è ottima. L’azzardo ci può stare. Pronostico: 2. (2.10)

    Manchester City
    Il derby di Manchester è il match più atteso del week end © PAUL ELLIS/AFP/Getty Images

    Levante – Mallorca: Dopo le ultime due sconfitte casalinghe in Liga contro Real Madrid e Barcellona, il Levante è obbligato a vincere per continuare la corsa per un posto in Europa il prossimo anno. Il Mallorca non pare un ostacolo troppo impegnativo per i padroni di casa. Pronostico: 1. (1.91)

    Manchester City – Manchester United: Che derby! Tre punti di svantaggio in classifica per i padroni di casa che dopo l’eliminazione dalla Champions League, dovrà vincere la Premier per non trovarsi davanti ad una stagione fallimentare. Allo United andrebbe bene anche un pareggio che lascerebbe le distanze invariate. Pronostico: 1x. (1.33)

    Schedina 2

    Crystal Palace – Blackpool: padroni di casa che davanti al proprio pubblico difficilmente sbagliano un colpo. Lo stato di forma eccellente è confermato anche dalle ultime quattro partite casalinghe, dove il Crystal ha ottenuto solo vittorie. Fra le altre cose sulla panchina delle aquile inglesi siede Holloway, che degli avversari di domani conosce ogni minimo segreto. Pronostico: 1 (2.05)

    Verona – Ascoli: gli uomini di Mandorlini, reduci dall’inopinabile sconfitta esterna sul campo del Brescia la settimana scorsa, vorranno da subito riprendere il cammino della vittoria asfaltando al Bentegodi il malcapitato Ascoli, che non vince una partita da oltre un mese e mezzo. Pronostico: 1 (1.50)

    Barcellona – Elche: mi piace andare contro tendenza e dico Under (meno 2,5 gol), nonostante il Barca B sia una squadra ultra offensiva che in casa ha quasi sempre fatto registrare il segno opposto. Tutto questo perché? Perché l’Elche è la squadra con la migliore difesa del campionato (8 reti subite in 16 partite), e quella che ha in trasferta il peggior attacco del campionato (6 reti in 8 partite) se si escludono le tre squadre in zona retrocessione. Pronostico: under (2.10)

    RIASSUNTO PRONOSTICI SERIE A e CALCIO ESTERO

    Torino – Milan — 2
    Levante – Mallorca — 1
    City – United — 1x

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 53.

    Crystal Palace – Blackpool — 1
    Verona – Ascoli — 1
    Barcellona B – Elche — under

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 64.

    LISTONE

    Borussia Dortmund – Wolfsburg — 1
    Stoccarda – Schalke — x2
    Aston Villa – Stoke City — 1x
    Swansea – Norwich — 1
    Atalanta – Parma — 1x
    Malaga – Granada — 1
    Levante – Mallorca — 1
    Cagliari – Chievo — 1
    Siena – Catania — 1x
    Athletic Bilbao – Celta Vigo — 1
    Atletico Madrid – Deportivo la Coruna — 1

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 170.

  • Europa League, tante insidie per il Napoli. Occhio alle inglesi

    Europa League, tante insidie per il Napoli. Occhio alle inglesi

    E’ l’Europa League ma sembra una piccola Champions. Il Napoli non sarà “Testa di Serie” nel sorteggio del 20 dicembre a Nyon che accoppierà le squadre per formare i sedicesimi di finale, a causa del suo secondo posto nel girone, e i pericoli sono dietro l’angolo. Tanti club importanti sono retrocessi dalla Coppa dalle Grandi Orecchie, rendendo l’ex Coppa Uefa un torneo di livello assoluto. La formazione campana giocherà l’andata tra le mura amiche e non potrà sfidare il Dnipro (che ha fatto parte del suo stesso girone). Inoltre, da regolamento, non è previsto nessun “derby”, eliminando così la minaccia Lazio. Il pericolo maggiore arriva dalle squadre inglesi e tedesche, che hanno una marcia in più in Europa e potrebbero ostacolare il cammino azzurro verso la Finale. Ecco le possibili avversarie Napoli.

    LA RIVINCITA – La vendetta è un piatto che va servito freddo. Con questo motto, il Napoli potrebbe preparare la sua rivincita contro il Chelsea, che eliminò i partenopei dalla scorsa Champions League, dopo aver vinto la partita casalinga. La squadra inglese, gestita attualmente da Benitez (ma non si sa se arriverà a febbraio), pur eliminata dalla Champions, è sempre temibile.

    Napoli
    Il Napoli trema per il sorteggio di Europa League © Giuseppe Bellini/Getty Images

    DA EVITARE – Tra le insidie, troviamo il Lione, il Benfica, il Liverpool e personalmente aggiungerei anche l’Hannover. I portoghesi sono retrocessi dalla Champions League per mano di Barcellona e Celtic e hanno in Cardozo il loro elemento di spicco. La squadra fracese e quella inglese hanno esperienza internazionale importante, mentre i tedeschi hanno imparato a fare la voce grossa in Europa da qualche anno.

    LE ALTRE – Oltre alle cinque squadre citate poco sopra, il resto del sorteggio non potrà creare troppe ansie al club campano. Sono tutte formazioni alla portata dei ragazzi di Mazzarri, a patto che non si esageri con il turn over. Qualche grattacapo in più possono creare squadre come Olympiakos, Rubin Kazan e Fenerbahce per il loro passato a livello europeo e per la loro capacità di far risultato nelle partite casalinghe.

    LA SPERANZA – Un accoppiamento con Genk o Viktoria Plzen sarebbe una manna dal cielo per i partenopei. Anche se è bene sottolineare che a questi livelli, non bisogna sottovalutare nessun avversario.

    Ecco le possibili sfidanti: Chelsea, Benfica, Liverpool, Lione, Hannover, Olympiakos, Rubin Kazan, Fenerbahce, Cluj, Steaua, Bordeaux, Metalist, Viktoria Plzen e Genk.

  • Ranking Uefa, l’Italia torna protagonista in Europa

    Ranking Uefa, l’Italia torna protagonista in Europa

    Finita la Fase a Gironi della Champions e dell’Europa League, torniamo a parlare di Ranking Uefa. Finalmente giungono buone notizie il calcio italiano. Al momento, nel nostro cammino europeo abbiamo “perso” soltanto l’Udinese, che ha avuto la sfortuna di capitare in un gruppo molto difficile. Juventus, Milan, Inter, Lazio e Napoli invece continuano la propria corsa nelle competizioni europee e soprattutto il trio da “Coppa Minore” dimostra che l’Italia ha capito che non deve snobbare nessun trofeo. Male invece la tanto esaltata Inghilterra, che perde pezzi importanti in Champions (Chelsea e Manchester City) e si vede passare di fianco la Spagna, ancora regina delle coppe europee. Attenzione ai tedeschi, che non mollano un centimetro e sono pronti a sorpassare gli inglesi.

    Il trio in testa– Spagna, Inghilterra e Germania al momento fanno corsa a se e continuando di questo passo, potrebbero passare molti anni prima di assistere ad un cambio del podio. Ancora netta la differenza di cultura tra le tre Nazioni in testa e le inseguitrici. Anche se qualche passo falso lo fanno anche loro, vedi le due inglesi fuori dalla Champions League e gli spagnoli dell’Athletic Bilbao (finalisti appena sei mesi fa) fuori dall’Europa League.

    Europa League
    L’Europa League diventa indispensabile per scalare il Ranking Uefa © Jure Makovec/AFP/Getty Images

    L’Italia – Ai fini del calcolo del Ranking Uefa, la partecipazione alla Champions o all’Europa League non fa differenza. Proprio per questo motivo nel corso degli anni, siamo stati sorpassati dai tedeschi, che sono arrivati spesso dai quarti in su nell’ex Coppa Uefa. Siamo riusciti a portare nella Fase ad eliminazione diretta delle due competizioni europee ben cinque squadre, evento che non accadeva da parecchi anni. Adesso è arrivato il tempo di dimostrare che possiamo arrivare tanto lontano e staccare definitivamente Francia e Portogallo. Per riconquistare il podio ci sarà bisogno di costanza di rendimento negli anni. Al momento pare davvero un’impresa impossibile.

    Le inseguitrici – A dir poco disastroso il cammino delle squadre portoghesi in Europa. In Champions solo il Porto ha ottenuto il pass per il prossimo turno. Il Benfica retrocede in Europa League, mentre il Braga è fuori da qualsiasi competizione. Nell’ex Coppa Uefa non va meglio, con Academica, Maritimo e soprattutto Sporting eliminate! Un bel 5 contro 2 per le italiane, non sprechiamo l’occasione di staccarli definitivamente.

    Anche in Francia la situazione è piuttosto disastrosa con le eliminazioni di Lille, Montpellier (arrivate ultime in Champions e quindi fuori da tutto) e Marsiglia (terzo nel girone di Europa League). Rimangono in corsa il Psg (nella Coppa dalle Grandi Orecchie), Bordeaux e Lione (nella Coppa Minore). Anche in questo caso partiamo in netto vantaggio con due squadre di vantaggio.

    Le altre – Ancora pochi pericoli arrivano dalle squadre dell’Est e dall’Olanda. Anche se le idee e gli investimenti delle formazioni ucraine possono creare non pochi problemi in futuro.

    Classifica Ranking Uefa al 7-12-2012
    1 – Spagna — 81025
    2 – Inghilterra — 75677
    3 – Germania — 72186
    4 – Italia — 58314
    5 – Francia — 55833
    6 – Portogallo — 54668
    7 – Ucraina — 47940
    8 – Olanda — 44157
    9 – Russia — 43498

  • San Siro pronto ad ospitare la Finale Champions League 2016

    San Siro pronto ad ospitare la Finale Champions League 2016

    Il calcio italiano può tornare a sorridere. Nonostante i vari problemi sul fronte stadio, la Uefa avrebbe preso una decisione, per ora solo in via ufficiosa, sull’assegnazione della Finale Champions League 2016, favorendo lo stadio San Siro di Milano. L’ufficialità arriverà tra febbraio e marzo ma nel capoluogo lombardo possono già iniziare i preparativi per il grande evento. Sarà la quarta finale della massima competizione per club a livello europeo che si giocherà al Giuseppe Meazza, dopo quelle del 1965 (Inter-Benfina), del 1970 (Feyenoord-Celtic) ed infine quella del 2001 che ha visto sfidarsi Valencia-Bayern Monaco con la vittoria dei bavaresi ai rigori. Mentre in tutta la penisola si sono giocate ben otto finali, l’ultima all’Olimpico di Roma nel 2009 con la vittoria del Barcellona sul Machester United.

    LO SLITTAMENTO – Inizialmente il Comune di Milano, avrebbe voluto avanzare la propria candidatura per la Finale del 2015, in concomitanza con l’Expoche verrà ospitato proprio nella città meneghina. Alla fine si è preferito far slittare di un anno l’arrivo dell’ex Coppa dei Campioni, in modo tale da poter gestire meglio le risorse per migliorare la qualità dell’impianto milanese. Oggi a Losanna verranno definiti gli ultimi dettagli per la candidatura e per i lavori da effettuare.

    San Siro
    San Siro ospiterà la Finale di Champions 2016 © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    LE FINALI 2013-2015 – Prima dell’arrivo della finalissima di Champions League in Italia, sarà il turno di Wembley (2013), Lisbona (2014) e Berlino (2015).

    LO STADIO – Nonostante le problematiche che da tempo colpiscono gli stadi in Italia, San Siro rimane pur sempre la Scala del Calcio. Un impianto a cui il Milan non vuole rinunciare, al contrario dell’Inter,  pronta a traslocare in un nuovo stadio. Nel corso degli ultimi anni, il Giuseppe Meazza ha subito varie limitazioni, come il divieto di vendere biglietti in alcuni settori dello stadio, limitandone quindi la capienza. Ma la problematica maggiore è sempre stata il manto erboso, poco esposto al sole a causa dell’imponente struttura che permette ai raggi solari di riscaldare il campo solamente a mezzogiorno.

    Al momento, la sala stampa di San Siro si riduce in un container posto all’esterno dello stadio e soprattutto, i giornalisti stranieri sono rimasti spesso scandalizzati dalla poca efficienza del wi-fi presente in tribuna stampa. Piccoli miglioramenti previsti entro il 2016. Il calcio italiano ha bisogno di buona visibilità e la Uefa sembra pronta a darci fiducia. Ora non bisogna deluderli!

  • Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Champions League, notte fonda per il City. Prova di forza del Psg

    Nessun miracolo sportivo. Il Manchester City esce da qualsiasi competizione europea per quest’anno e dovrà concentrare le proprie forze solo sulla conquista della Premier League. Un martedì di Champions League piuttosto scontato, dove in tutti i Gironi si lottava solamente per la terza piazza, valida per la “retrocessione” in Europa League. Non passerà giorni tranquilli Roberto Mancini, manager dei citizens, entrato nella storia per aver terminato il girone del massimo torneo europeo senza neanche una vittoria alla guida di una squadra inglese. Lascia ancora più basiti il quarto posto finale, sotto club come Dortmund e Ajax, costruiti senza grossi investimenti. Le spese folli, gli stipendi milionari e i tanti giocatori acquistati negli ultimi anni non sostituiscono l’esperienza internazionale e la storia di un club.

    Il Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti invece ottiene un’ottima vittoria interna contro il Porto e conquista la prima posizione nel Gruppo A, mettendo a tacere varie voci che vedevano l’ex tecnico di Milan e Chelsea lontano da Parigi. Prestazione convincente con le reti degli “ex italiani” Thiago Silva e Lavezzi (con l’aiuto del portiere avversario Helton). Per i francesi, nella Fase ad Eliminazione Diretta, c’è il rischio di incontrare Real Madrid o Milan.

    Ezequiel Lavezzi
    Lavezzi trascina il Psg al primo posto nel Gruppo A © Dean/Getty Images

    GRUPPO A – Oltre al match appena citato tra Psg e Porto, finita 2-1 a favore dei francesi che si prendono il primo posto del girone. L’altra sfida Dinamo Zagabria-Dinamo Kiev termina 1-1, con il pareggio croato arrivato nei minuti finali con un calcio di rigore. Partita segnata dalla forte nevicata che ha provocato anche la sospensione della gara per qualche minuto.

    Dinamo Zagabria – Dinamo Kiev 1-1 — 45′ Yarmolenko (K), 94′ Krstanovic (rig) (Z)
    Paris Saint Germain – Porto 2-1 — 29′ Thiago Silva (Psg), 33′ Martinez (Por), 60′ Lavezzi (Psg)

    Classifica Finale: Psg 15; Porto 13; Dinamo Kiev 5; Dinamo Zagabria 1.

    GRUPPO B – Schalke e Arsenal si giocavano a distanza la prima posizione. I tedeschi vengono fermati sull’1-1 dal Montpellier che saluta la Champions League davanti al proprio pubblico con una buona prestazione e il secondo punto conquistato. Gli inglesi invece, dopo il vantaggio iniziale con la rete di Rosicky crollano e subiscono la rimonta greca sprecando l’occasione di passare il gruppo come prima classificata.

    Montpellier – Schalke 1-1 — 55′ Howedes (S), 58′ Herrera (M)
    Olympiakos – Arsenal 2-1 — 38′ Rosicky (A), 64′ Maniatis (O), 73′ Mitroglou (O)

    Classifica Finale: Schalke 12; Arsenal 10; Olympiakos 9; Montpellier 2.

    GRUPPO C – La sfida a distanza tra Zenit e Anderlecht (per il terzo posto) è andata alla squadra russa, capace di vincere a San Siro contro un Milan fortemente indebolito per l’ampio turn over. La squadra belga invece non va oltre un 2-2 in Spagna contro il Malaga e saluta Champions ed Europa League.

    Malaga – Anderlecht 2-2 — 44′ Duda (M), 50′ Jovanovic (A), 61′ Duda (M), 90′ Mbokani (A)
    Milan – Zenit 0-1 — 35′ Danny

    Classifica Finale: Malaga 12; Milan 8; Zenit 7; Anderlecht 5.

    GRUPPO D – Il Girone di Ferro è giunto al termine. Borussia Dortmund e Real Madrid già qualificate (rispettivamente in prima e seconda posizione) superano abbastanza facilmente Manchester City e Ajax e lasciano invariate le posizioni in classifica. Gli olandesi retrocedono in Europa League e per gli inglese è notte fonda.

    Borussia Dortmund – Manchester City 1-0 — 57′ Schieber
    Real Madrid – Ajax 4-1 — 13′ Ronaldo (R), 28′ Callejon (R), 48′ Kakà (R), 59′ Boerrigter (A), 87′ Callejon (R)

    Classifica Finale: Borussia Dortmund 14; Real Madrid 11; Ajax 4; Manchester City 3.

  • Dalle stelle alle stalle. Hulk diventa un peso per lo Zenit

    Dalle stelle alle stalle. Hulk diventa un peso per lo Zenit

    In casa Zenit è scoppiata la grana Hulk. Il brasiliano, sostituito a dieci minuti dalla fine della sfida Milan-Zenit, ha avuto un lungo battibecco con il tecnico della squadra russa Luciano Spalletti e nel dopo partita, ai microfoni delle varie emittenti televisive, ha dichiarato di aver un problema con il mister toscano. L’amore tra l’attaccante e il club russo è durato tre mesi esatti, un po pochini per un giocatore pagato quasi 50 milioni di euro all’inizio di settembre. Ma di fatto questo è il calcio attuale, spese folli, ingaggi milionari e al primo problema si chiede la cessione. Secondo le malelingue, dietro lo sfogo di Hulk, ci sarebbe la voglia di lasciare San Pietroburgo, città bella ma fredda, non l’ideale per un brasiliano. E se ci fosse la pressione di qualche squadra europea? Nulla viene escluso.

    L’UOMO VERDE– Soprannome a dir poco scontato quello dato all’attaccante brasiliano. Hulk è esploso al Porto, vincendo vari titoli nazionali e un’Europa League, che gli ha permesso di farsi notare dal grande pubblico (soprattutto in coppia con Falcao).

    Hulk
    Hulk potrebbe lasciare lo Zenit a gennaio © Giuseppe Cacace/AFP/Getty Images

    SPOGLIATOIO IN RIVOLTA – Arrivato allo Zenit in coppia con Witsel per un esborso totale di circa 80 milioni di euro, sembrava poter garantire il salto di qualità alla squadra russa in campo internazionale. Niente di tutto ciò. Due giocatori della vecchia guardia (Kerzhakov e Denisov) del club di San Pietroburgo non hanno usato mezzi termini per definire eccessiva la spesa per il brasiliano (e anche per il belga), rimarcando soprattutto la differenza tra il loro ingaggio e quello del nuovo arrivato. Lo scontro tra vecchi e nuovi costringe la società ad usare il pugno duro con Kerzhavov e Denisov mettendoli entrambi fuori rosa. Successivamente i due calciatori russi sono tornati ad allenarsi a tempo pieno insieme ai compagni.

    IL RENDIMENTO – La protezione della società nei confronti di Hulk non è stata di certo ripagata dal brasiliano che ha alternato prestazioni al limite della sufficienza ad altre ben al di sotto delle sue potenzialità. Le statistiche non mentono. Su 12 partite disputate tra Premier Russa e Champions League, ha realizzato solamente 3 gol. Dopo aver speso quasi 50 milioni di euro per prelevarlo ad inizio settembre dal Porto, lo Zenit si aspettava ben altri numeri, naturalmente più importanti, e l’approdo in Europa League, tramite il terzo posto nel girone di Champions, non soddisfa pienamente la società che si aspettava un cammino decisamente diverso dopo le folli spese estive.

    LA MINACCIA – Botta e risposta tra Spalletti ed Hulk al termine della partita contro il Milan. Il brasiliano ha confermato di avere dei problemi con l’attuale tecnico, considerando anche l’opzione di lasciare San Pietroburgo se la situazione dovesse rimanere tale. La risposta dell’ex allenatore della Roma non si è fatta attendere e assecondando il suo giocatore, ha aperto alla possibilità di una sua cessione nel mercato invernale.

    IL MERCATO – Ad inizio articolo abbiamo lanciato la bomba. Potrebbe esserci qualche top club europeo dietro questi problemi? In estate, il giocatore è stato più volte accostato al Chelsea e questa opzione potrebbe tornare di moda, visto il filo conduttore che lega il presidente dei blues Roman Abramovich alla Russia. Se invece, vogliamo parlare un po di fantacalcio, un trio formato da El Shaarawy, Balotelli e Hulk potrebbe creare il panico totale a qualsiasi difesa. Appunto, solo fantacalcio…

    Ecco il video della lite tra Hulk e Spalletti dopo la sostituzione
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