Autore: Marco Deiana

  • Schumacher guida il “Track Day of Legends”. Video

    Schumacher guida il “Track Day of Legends”. Video

    Tolte le vesti di pilota di Formula 1, Michael Schumacher non lascia le corse e decide di salire in sella ad una moto. In accordo con Mercedes e lo sponsor Monster Energy, venerdì 7 dicembre, il sette volte Campione del Mondo in F1 è salito su una Ducati 1199 Panigale e in compagnia di altri quattro grandi personaggi del mondo delle due ruote (e non solo) ha preso parte al track day of Legends. Il Pallonaro vi offre la possibilità di osservare il dietro le quinte dell’evento con interviste e prova su strada delle cinque leggende presenti nel circuito Paul Ricard. Michael Schumacher si è dimostrato abilissimo anche in moto, anche se ciò non è proprio una novità visto che nel suo passato ha gareggiato spesso in sella alle due ruote. Ma chi erano gli altri quattro personaggi presenti? Parliamo di: John McGuinness, Randy Mamola, Pol Espargaro e Keith Flint.

    Presentiamo gli altri protagonisti

    Keith Flint – Fa parte dei Prodigy e fondatore del “Team Traction Control“. E’ stato anche un motociclista, correndo nell’Hottrax Endurance. Unisce la professione della musica alla passione per le moto.

    Momenti di gioia al Track Day of Legends
    Momenti di gioia al Track Day of Legends

    John McGuinness – Pilota britannico classe ’72. Diventato famoso per il suo passato in Tourist Trophy, mentre in motociclismo non ha mai dimostrato tutto il suo talento.

    Randy Mamola – Classe ’59, il più vecchio dei cinque. Lo statunitense ha avuto una carriera importante e pur non vincendo nessun Mondiale è stato riconosciuto come uno dei piloti più talentuosi di sempre. Dopo il suo ritiro dalle corse ha fatto il commentatore per le gare su Eurosport.

    Pol Espargaro – Il più giovane del gruppo. Classe ’91 e tanta classe in sella alla moto. Al momento corre in Moto2 e presto otterrà il salto nella categoria maggiore.

    Le moto – Il giovanissimo Espargaro ha guidato la sua  Kalex FTR utilizzata nel Mondiale di Moto2. Il vecchio del gruppo, Mamola, è salito in sella alla Yamaha YZF-R1. Poi troviamo McGuinness alla guida della sua Honda TT Legends squadra CBR1000RR, ed infine Flint con la Suzuki GSX-R1000

    Ecco il video del backstage dell’evento track day of Legends
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  • Cagliari-Juventus si gioca a Parma. Ennesima oscenità italiana

    Cagliari-Juventus si gioca a Parma. Ennesima oscenità italiana

    Ora è ufficiale, Cagliari-Juventus si giocherà lontano dallo Stadio Is Arenas di Quartu Sant’Elena. Una notizia nell’aria da giorni in terra sarda che non ha lasciato del tutto increduli i tifosi rossoblu. Il sindaco della città che ospita da inizio stagione la squadra cagliaritana ha deciso di non firmare il documento che decretasse l’agibilità dell’impianto. Una situazione ridicola, al limite del comico che penalizza soprattutto il tifo sano e gioioso dei sardi. Era una delle partite più attese dell’intero campionato (dopo quella contro il Napoli), si prospettava il tutto esaurito, visto che nel giro di poche ore i tagliandi per le due curve e dei distinti sono terminati. E adesso che succede? Si giocherà in campo neutro e la Lega tra le opzioni Bari e Parma ha deciso per quest’ultima. Cagliari-Juventus si giocherà allo stadio Tardini.

    Ma cosa è cambiato in due settimane? Il Cagliari ha ottenuto l’agibilità per le partite interne contro Napoli e Chievo Verona in campionato e Pescara in Coppa Italia. L’ultima gara si è disputata dieci giorni fa contro i veronesi e non è sorto nessun problema. Cosa ha spinto il sindaco Mauro Contini a non firmare il documento? Non è dato a sapere visto che lo stesso primo cittadino di Quartu Sant’Elena non si espone più di tanto e si limita a rispondere alle insistenti domande dei tifosi tramite il social network facebook “Non è un capriccio, è una cosa seria”.

    Caos Is Arenas, Cagliari-Juve si gioca a Parma © Claudio Villa/Getty Images
    Caos Is Arenas, Cagliari-Juve si gioca a Parma © Claudio Villa/Getty Images

    I recenti arresti di due funzionari comunali e dell’impresario incaricato nella costruzione dell’impianto hanno bloccato i lavori intorno allo stadio e questo ha causato una serie di ultimatum da parte della Prefettura per velocizzare la conclusione dell’opera. Il presidente del Cagliari, Massimo Cellino, negli ultimi giorni si è lamentato con l’amministrazione comunale per i vari blocchi imposti sulle autorizzazioni per poter completare l’impianto elettrico, quello fognario e i piccoli accorgimenti necessari per terminare lo stadio al suo interno.

    Al momento però ci si ritrova ad un punto morto. Il tifoso cagliaritano a questo punto chiede trasparenza e chiarezza. Cosa sta succedendo? Cosa c’è sotto? Ci ritroviamo davanti all’ennesimo caso italiano. Con passaggio di responsabilità di persona in persona senza che nessuno riesca a prendere in mano la situazione. Un nuovo scandalo è alle porte. Perde il Cagliari Calcio che dopo cinque mesi di lavoro si ritrova senza lo stadio, ci perde il tifoso cagliaritano che non può sostenere la propria squadra e ci perdono gli sportivi che si ritrovano senza colpe davanti all’ennesima oscenità.

    Qualunque sia il risultato finale di Cagliari-Juventus avrà perso lo Sport! 

  • E’ tutto vero. Il Milan sfida la Juve per Drogba

    E’ tutto vero. Il Milan sfida la Juve per Drogba

    Addio alla politica degli ingaggi contenuti? L’interessamento del Milan verso Didier Drogba non lascia alcun dubbio e viste le ingenti richieste sul piano contrattuale da parte dell’ivoriano, ci domandiamo se Galliani abbia avuto il via libera dall’alto nel poter spendere 10 milioni di euro di solo ingaggio per poter portare a Milano l’ex centravanti del Chelsea. Inizialmente, l’idea Drogba sembrava una mossa di disturbo contro la Juventus, ma con il passare delle ore e con le voci che girano intorno alle cessioni importanti di Robinho e Pato, la possibilità di acquistare l’attaccante del Shanghai sono sempre più alte. Le alternative all’ivoriano sono Lewandowski e Balotelli, giocatori difficilmente raggiungibili nel mercato di riparazione, viste le difficoltà nel trovare i loro sostituti a costi contenuti.

    La sfida JuventusMilan per Didier Drogba può iniziare e anche se l’ex bomber del Chelsea risulta formalmente legato allo Shanghai Shenua, si libererebbe senza troppi problemi vista la sua voglia di tornare protagonista in Europa.

    Il Milan sfida la Juve per Drogba © ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images
    Il Milan sfida la Juve per Drogba © ALEXANDER KLEIN/AFP/Getty Images

    No aste – A Vinovo, giunta della notizia sull’inserimento del Milan sul giocatore hanno subito portato le mani avanti. La società bianconera non è disposta a partecipare ad un’asta per acquistare il giocatore e potrebbe lasciare il via libera al club di Berlusconi, da tempo innamorato dell’ivoriano ma mai preso in considerazione a causa del costo del cartellino.

    Addio costi contenuti – Lascia parecchio perplessi questo nuovo obiettivo di mercato che ribalterebbe quanto di buono fatto nel mercato precedente. Naturalmente parliamo dal punto di vista delle finanze. L’arrivo di Drogba, comporterebbe una spesa netta di 10 milioni solo per l’ingaggio e pare scontato che il suo arrivo coinciderebbe con le partenze di Robinho e Pato (due dei giocatori più pagati della società).

    La Champions – Tra le tre possibili alternative per l’attacco, Drogba è l’unico che potrebbe partecipare alla Champions League e questo è un punto estremamente a favore dell’ivoriano. L’anno scorso a suon di gol trascinò il Chelsea alla conquista del trofeo e chissà che non voglia ripetersi con la maglia rossonera. D’altro canto, il mister Allegri avrebbe bisogno di una punta con queste caratteristiche, nella speranza che i sei mesi passati in Cina non abbiamo dimezzato le sue potenzialità offensive.

    La Coppa d’Africa – Tra il Milan è Drogba c’è un ostacolo non di poco conto. E’ la Coppa d’Africa, che si giocherà dal 19 gennaio per circa un mese. Togliendo di fatto al club rossonero il giocatore per l’andata della Prima Fase ad Eliminazione Diretta della Champions.

    Valutazione, calcoli e quant’altro. Il fine anno milanista porterà grossi consigli. Al termine della gara contro la Roma, Galliani prenderà il volo verso il Brasile per chiudere le operazioni Robinho e Pato rispettivamente con Santos o Flamengo e Corinthians, tornando in Italia con un gruzzoletto da 25 milioni di euro. A quel punto si valuterà se investirli quasi interamente sull’ingaggio di Drogba per 18 mesi, oppure tentare l’assalto a Balotelli (sogno, non troppo privato, dell’amministratore delegato rossonero).

  • Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamoroso, Pastore apre al Milan “Mi vedo rossonero”

    Clamorosa intervista rilasciata da Javier Pastore al settimana Chi. L’ex trequartista del Palermo lancia messaggi d’amore verso il Milan, ammettendo che prima o poi vestirà la maglia rossonera grazie anche allo splendido rapporto che lo lega alla dirigenza milanista, soprattutto nei confronti di Adriano Galliani e Ariedo Braida. Prima però, l’argentino vuole conquistare Parigi e sollevare trofei importanti con la maglia del Paris Saint Germain e per questo motivo esclude un trasferimento nel prossimo mercato invernale, anche se non nega di attraversare un periodo non brillantissimo in Francia pur godendo della stima della società, a partire dal presidente fino a mister Ancelotti. Al contrario, la stampa francese non sembra benevola nei confronti di Pastore e degli stranieri presenti nel loro paese.

    Mai all’Inter – Pastore vuole il Milan e per questo motivo le chiamate di Zanetti e Cambiasso si trasformano in semplici chiacchierate tra amici. I due giocatori nerazzurri, sono a conoscenza della voglia rossonera del loro compagno di nazionale e non insistono più per un suo passaggio all’Inter.

    Pastore manda messaggi d'amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images
    Pastore manda messaggi d’amore al Milan © KENZO TRIBOUILLARD/AFP/Getty Images

    Voglia di Milan“Prima vinco col Psg ma in futuro giocherò con la maglia rossonera. Ne sono certo”, musica per la dirigenza del club di via Turati che stravede per Pastore già dai tempi di Palermo. Purtroppo, i costi elevati del cartellino e la voglia di Zamparini di ricavare tanti soldi piuttosto che ricevere in cambio qualche buona contropartita, ha tagliato fuori dai giochi il Milan per l’acquisizione dell’argentino poi finito al Psg. L’amicizia con Galliani e Braida dimostra il legame con il club rossonero e il giocatore ammette di pranzare e cenare con i due dirigenti quando gli capita di sostare a Milano. Le parole al miele verso la società di Silvio Berlusconi terminano con un affascinante “Il Milan è un qualcosa di magico”.

    Francia vs Italia – Ambientamento difficile per il giocatore in terra francese, molto meglio invece quello in Italia, dove Pastore esalta il calore del pubblico, sempre pronto a sostenere la squadra anche nei momenti difficile (tranne in rari casi).

    SuperMario – La conclusione è dedicata al suo possibile compagno di squadra Balotelli. L’attaccante del Manchester City sembra ogni giorno più vicino al Milan e in caso di suo trasferimento ai rossoneri nel prossimo futuro, potrebbero ritrovarsi a correre in campo per la stessa maglia. Pastore esalta le doti tecniche di SuperMario, apprezza quelle da attore (i due hanno girato insieme uno spot televisivo) ma non è rimasto impressionato da quelle caratteriali.

  • Kobayashi resta a piedi. Non correrà in F1 nel 2013

    Kobayashi resta a piedi. Non correrà in F1 nel 2013

    Kamui Kobayashi non trova sistemazione per la stagione 2013. Delusione e tristezza per il pilota giapponese, autore di una discreta stagione nel campionato appena concluso, terminato con ben 60 punti conquistati ed un podio in Gran Premio del Giappone. Vi abbiamo parlato un mesetto fa circa, della colletta organizzata dai suoi fan per poter reperire più denaro possibile da destinare alla scuderia che intendesse dare fiducia a Koba. Infatti, a causa degli sponsor che latitano intorno alla figura del pilota giapponese, nessun team sarebbe stato disposto ad ingaggiarlo. La raccolta fondi è terminata con un bottino di ben 8 milioni di euro, ma nessun dirigente ha voluto premiare la caparbietà di tifosi e pilota nella ricerca di soldi. La stagione 2014 di Formula 1 partirà e finirà senza il simpaticissimo Kobayashi.

    Delusione – Rammarica molto la situazione del buon Kamui, che nel corso della stagione appena conclusa ha dimostrato di saperci fare. Non si conquistano 60 punti in una stagione se non hai l’abilità necessaria. Il suo ex compagni di scuderia Perez, con soli 6 punti in più, ha guadagnato il sedile della McLaren.

    Kobayashi non prenderà parte alla Stagione 2013 di F1 © Mark Thompson/Getty Images
    Kobayashi non prenderà parte alla Stagione 2013 di F1 © Mark Thompson/Getty Images

    Le chanceForce India e Caterham lasciavano un briciolo di speranza al pilota giapponese, appiedato dalla Sauber che gli ha preferito il messicano Gutierrez. Speranze svanite come confermato dallo stesso Kobayashi “Purtroppo non posso assicurarmi un posto in un team competitivo per il 2013”. Le due scuderie hanno preferito Di Resta e Pic.

    Arrivederci al 2014 – A questo punto, Koba si preparerà e sonderà il mercato per poter avere un volante a partire dal 2014, potendo sfruttare la forza dei propri fan e i soldi accumulati dalla colletta organizzata appena un mese fa. Questo denaro sarà reinvestito fra due stagioni, nella speranza che qualche scuderia riesca a dare fiducia al giapponese. Kamui ringrazia i tifosi per il supporto e per l’aiuto dato “Apprezzo che molti di voi abbiano donato o abbiano provato a donare”, aggiungendo che non ha alcuna intenzione di correre in altre categorie nella prossima stagione, in modo tale da rimanere disponibile nel caso qualche team volesse cambiare in corsa il proprio pilota.

    Dispiace, e anche parecchio, per Kobayashi. Simpatia, talento e forza di volontà non sono bastate per guadagnarsi un sedile per il 2013. La speranza è quello di poterlo vedere nuovamente in competizione a partire dal 2014. Non mollare Koba.

  • Tim Young Premia il Migliore. Vota e vinci tantissimi premi

    Tim Young Premia il Migliore. Vota e vinci tantissimi premi

     

    Con Tim è più facile vincere premi. Grazie al concorso "Tim Young premia il migliore", infatti, sarà possibile vincere tanti fantastici premi semplicemente votando il proprio giocatore preferito. Ongi settimana in palio ci sono biglietti per assistere ad una partita della propria squadra del cuore (rigorosamente in tribuna), palloni ufficiali della Serie A Tim e magliette ufficiali del proprio club preferito. Ma non è tutto. Chi possiede la tariffa Tim Young potrà essere sorteggiato per premiare personalmente, presso il centro sportivo o nel pre-partita allo stadio, l'allenatore e il giocatore più votati del mese. Il tutto terminerà il 27 maggio. Per saperne di più è possibile visitare la pagina Facebook di Tim o il sito ufficiale dell'iniziativa http://premiailmigliore.timyoung.it.

    E allora che aspettate? Diventate fan della pagina Facebook e visitate il sito ufficiale: potrete così votare il giocatore e l'allenatore che ritenete migliore. I premi sono allettanti e non costa nulla provarci!

    Tim young Premia il Migliore
    Tim young Premia il Migliore

    Il gioco a premi si divide in due fasi, quella settimanale e quella mensile. Nella prima fase è possibile scegliere tra 3 opzioni disponibili il Miglior Portiere, il Miglior Difensore, il Miglior Centrocampista, il Miglior Attaccante e il Miglior Gol. Nella seconda fase, invece, bisognerà scegliere il Miglior Giocatore e il Miglior Allenatore (sempre su 3 opzioni disponibili). In entrambi i casi, le 3 possibili scelte verranno determinate a seconda dell'indice di valutazione Panini. Per votare bisogna registrarsi al sito http://premiailmigliore.timyoung.it, lasciando i propri dati anagrafici e la propria email in modo tale da essere ricontattato in caso di estrazione vincente.

    E se in occasione delle convocazione di Prandelli ci trasformiamo in 60 milioni di commissari tecnici, perché non votare il  proprio giocatore preferito? Non costa nulla, se non quei pochi minuti per selezionare il giocatore, il gol e l'allenatore che reputate migliori tra le opzioni proposte. In bocca al lupo a tutti per l'estrazione e chissà che i nostri lettori non siano tra quelli più fortunati.

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  • Milan, Pato verso l’addio. Il Corinthians offre 15 milioni

    Milan, Pato verso l’addio. Il Corinthians offre 15 milioni

    Pato Corinthians, non è fantacalcio. Il club brasiliano, fresco vincitore del Mondiale per Club dopo la finale vinta contro il Chelsea, vuole regalarsi un campione. Le piste portano tutte ad Alexandre Pato, talento cristallino (fragile) del Milan, che anche quest’anno vive una stagione nell’anonimato a causa dei vari infortuni che lo perseguitano da due anni. L’offerta del Timao è di quelle importanti, viste le difficoltà del giocatore a trovare continuità. Si parla di 15 milioni di euro. Tanti, troppi per una punta che ha dimostrato di avere grandi numeri, ma che fisicamente mostra ancora dei limiti importanti. Galliani già si frega le mani, intravedendo la possibilità di cederlo per poter tentare l’assalto al suo sogno proibito. Mario Balotelli. Ma, l’ostacolo principale è sempre lo stesso ed ha un nome e un cognome, Silvio Berlusconi.

    Dettagli – Lascia perplessi constatare che i 15 milioni di euro offerti dal Corinthians siano per l’acquisto del 50% del cartellino del giocatore, che valuta quindi Pato circa 30 milioni di euro. E’ possibile? A quanto pare si, visto che le maggiori testate giornalistiche, riportano questo dettaglio molto importante.

    Pato vicino al Corinthians © Claudio Villa/Getty Images
    Pato vicino al Corinthians © Claudio Villa/Getty Images

    Tra Milano e Brasile – Ma il giocatore che ne pensa? Pato è tentato dall’idea di tornare in patria e cercare di riconquistare condizione fisica e autostima nei proprio mezzi, ma soprattutto sul proprio recupero fisico. Nonostante ciò, non vorrebbe lasciare la città lombarda, dove ha trovato l’amore (la figlia del presidente, Barbara Berlusconi). A questo punto dovrà decidere tra amore e carriera.

    La trattativa è solamente alla fasi iniziali e non viene escluso niente. Il Milan potrebbe decidere anche di cedere il giocatore in prestito semestrale per poi riportarlo a Milano per la prossima stagione, magari dove averlo recuperato dal punto di vista fisico. Pato, d’altro canto, vedrebbe l’opzione brasiliana come un trampolino di lancio e di visibilità per poter partecipare ai Mondiali del 2014 che si terranno proprio in Brasile. Due settimane a gennaio, il mercato non è ancora iniziato ufficialmente ma già entra nel vivo.

  • Nuovo ad Roma, vi presentiamo Italo Zanzi

    Nuovo ad Roma, vi presentiamo Italo Zanzi

    Cambiamenti in vista nella Roma. Sarà presentato quest’oggi, dal presidente Jim Pallotta, il nuovo amministratore delegato del club, Italo Zanzi. La società giallorossa potrà così contare su una figura forte e stabile, vista l’instabilità dello stesso presidente e del manager Di Benedetto, che sono costretti a continui viaggi tra l’Italia e l’America per seguire i loro giri d’affari. Il 38enne Zanzi dovrà fare le veci del presidente, mettendo la faccia quando serve e operando dietro le quinte (in poche parole, dovrà svolgere lo stesso lavoro di Galliani al Milan in assenza del presidente Berlusconi). Naturalmente, Pallotta e Di Benedetto continueranno a lavorare per la Roma dagli Stati Uniti, dove continueranno la progettazione del nuovo stadio del club, definito il punto più importante per la crescita della squadra.

    Lo stadio – Pallotta, insieme al figlio e al consulente Alex Zecca, sono sbarcati ieri a Roma e nei prossimi giorni effettueranno dei sopralluoghi nelle aree destinate alla costruzione del nuovo impianto. Il presidente giallorosso rimarrà nella capitale per tutta la settimana ed assisterà all’ultima sfida dell’anno contro il Milan all’Olimpico. La sua speranza è quella di trovare l’accordo con l’area di Tor di Valle in modo tale da poter ufficializzare il luogo dove sorgerà lo stadio del club nel post partita.

    Il nuovo Ad della Roma, Italo Zanzi © foto dal web
    Il nuovo Ad della Roma, Italo Zanzi © foto dal web

    Scopriamo Italo Zanzi – Nome e cognome non lasciano dubbi. Il neo amministratore delegato della Roma ha chiari origini italiane pur nascendo a New York. Nonostante la giovane età (38 anni) ha già tantissima esperienza nel calcio e nello sport in generale con un passato anche nella politica americana. Fino al 2011 è stato Vice Segretario Generale della Concacaf, che comprende le confederazioni di Nord e Centro America più i Caraibi, ricoprendo un ruolo importantissimo nella creazione della Champions League di quel continente. E’ stato inoltre Vice Presidente della Major League Baseball, muovendosi principalmente sul marketing, diventando un elemento indispensabile nell’organizzazione del World BaseBall Classic del 2006.

    Dal punto di vista agonistico invece, è stato un ottimo portiere nella pallamano, giocando 75 partite con la Nazionale Americana e conquistando la medaglia di Bronzo nel 2003 ai Giochi Panamericani. Nel 2006 è stato il candidato repubblicano per il Congresso degli Stati Uniti, ottenendo il 38% dei voti.

    L’uomo Business – Una vita sui soldi, dal marketing alla vendita dei diritti audio-visivi della MLB. La Roma potrebbe aver trovato in Italo Zanzi, l’uomo giusto per sistemare le casse societarie ed avere un’impennata di ricavi consistente. La prima mossa del nuovo amministrato delegato, sarà trovare nuovi sponsor visto l’addio imminente di Kappa e Wind. In prima fila per la loro sostituzione ci sono Adidas e Volkswagen.

  • Ennesimo esordio col botto. Mastour illumina con l’Italia Under 15

    Ennesimo esordio col botto. Mastour illumina con l’Italia Under 15

    Mastour esordio Nazionale. Nuovo esordio e nuove magie per il giovane Hachim Mastour. Il talentuoso trequartista del Milan (classe ’98) ha deliziato anche nei campi di Coverciano con le sue giocate d’alta classe ed un gol realizzato dopo l’ennesima azione personale. Nonostante lo scetticismo intorno alla crescita del giocatore, l’italo-marocchino non si ferma e illumina lo Stage della Nazionale Italiana Under 15 agli ordini del commissario tecnico Rocca. Giocatore di altra categoria che nonostante i suoi 14 anni gioca negli Allievi del Milan (agli ordini di Pippo Inzaghi). E c’è già chi lo vorrebbe in Primavera se non in Prima Squadra. Peccato per i limiti d’età imposti dalla Lega per la partecipazione ai due campionati. Nel primo caso deve aver compiuto 15 anni, nel secondo un anno in più.

    Il video – Come possiamo vedere nel video a fine articolo, il giocatore possiede una tecnica invidiabile per un classe ’98 e una capacità di palleggio fuori dal comune, unita ad una tranquillità ed un carisma che fanno di Mastour il gioiello più limpido del futuro italiano.

    Mastour con la maglia della Nazionale © One di Paolo Paolillo Blog
    Mastour con la maglia della Nazionale © foto presa da One di Paolo Paolillo Blog

    Lo Stage – Mastour è stato utilizzato da trequartista nel 4-2-3-1 messo in campo dal tecnico Rocca. In quella posizione e con la numero 10 sulle spalle, l’italo-marocchino ha dato prova di grande forza, mettendo in allarme la formazione avversaria ogni volta che entrava in possesso palla. Il video dimostrerà il tutto. Le parole iniziano a mancare, quando ti ritrovi davanti ad un 14enne che tratta la palla come un veterano e non ha paura a provare delle giocate difficoltose. Conclude la partita con un gran gol da fuori area a conclusione di una personalissima azione.

    Il futuro – Il presidente del Milan, Silvio Berlusconi, è già innamorato del giocatore, tanto da volerlo in campo al fianco di El Shaarawy al più presto. Il Faraone viene considerato un giovane di ottime speranze (anche se sta diventando sempre più una realtà) e dietro di lui già scalpita un ragazzino di sei anni più giovane!! Il futuro italiano e milanista è qui.

    Ecco Mastour in azione nella Stage della Nazionale Italiana. Fonte: One di Dario Paolillo Blog
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  • Consacrazione Mattia De Sciglio, il Milan ha trovato l’erede di Maldini

    Consacrazione Mattia De Sciglio, il Milan ha trovato l’erede di Maldini

    Nella difficile stagione del Milan, iniziata con qualche difficoltà di troppo a causa di un cambiamento radicale della rosa con le cessioni di vari top player, sono esplose due stelle. La prima è quella di El Shaarawy, sempre più trascinatore della squadra rossonera mentre la seconda è quella del terzino Mattia De Sciglio. Entrambi 20enni (classe ’92). Oggi però vogliamo parlare di quest’ultimo ragazzo, entrato in punta di piedi in prima squadra nelle scorse stagioni e diventato presto punto fermo della difesa milanista, tanto da rubare il posto prima ad Antonini sulla sinistra e successivamente ad Abate. La duttilità tattica del giovane Mattia è uno dei suoi punti di forza, uniti ad una personalità d’altri tempi e una serietà che raramente si vede ai giorni nostri nei 20enni delle grandi squadre.

    Le parole di Nocerino“Ha un’immagine bellissima, sarà il prossimo capitano del Milan” parole dell’ex centrocampista del Palermo che non si tira indietro quando c’è da elogiare il suo giovane compagno. Come dargli torto? De Sciglio ha dimostrato con impegno e costanza di poter avere un ruolo da protagonista della formazione rossonera.

    De Sciglio in azione © Dino Panato/Getty Images
    De Sciglio in azione © Dino Panato/Getty Images

    Erede di Maldini – Paragonarlo al Paolo Nazionale sembra quasi un’eresia, ma i media si stanno spingendo fino a questo punto. A 20 anni Maldini era già un punto fermo della squadra, diventando successivamente la bandiera del Milan, con tanto di ritiro della maglia numero 3 con la quale ha vinto tanto. Dal punto di vista della serietà e della personalità, De Sciglio non ha niente da imparare e con l’addio di Ambrosini e Abbiati si candida a raccogliere la pesante eredità della fascia da capitano.

    Piedi per terra – Quello che ha contraddistinto maggiormente il giovane terzino è l’umiltà e la personalità con la quale affronta ogni partita. Sempre a disposizione del mister Allegri, in grado di garantirgli prestazioni sempre ottime sia a destra che a sinistra. Il Milan ha trovato in casa il difensore di fascia che cercava da anni grazie alla crisi economica. Non tutti i mali vengono per nuocere.

    La consacrazione – Nonostante la giovane età, ha raggiunto una maturità calcistica che gli permette di offrire prestazioni sempre importanti in campo. In questa stagione ha già collezionato 17 partite (12 in Campionato e 5 in Champions) con la maglia del Milan, raggiungendo l’apice con la convocazione in Nazionale.

    I maligni – Eppure c’è chi rivede nell’ascesa nel numero 2 milanista, quella di un altro terzino, esploso nella sponda opposta di Milano. Parliamo di Santon, esaltato da Mourinho e finito nel dimenticatoio con Benitez, prima di prendere il volo di sola andata per l’Inghilterra.

    Il Milan ricomincia dai giovani, Mattia De Sciglio, El Shaarawy ma anche il giovane Mastour saranno i giocatori fondamentali per costruire un nuovo ciclo per la squadra rossonera.