Autore: Marco Deiana

  • Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Il Barça cala il poker nel derby. Cristiano Ronaldo salva Mou

    Con l’inizio del nuovo anno, torna anche la Liga Spagnola. La diciottesima giornata non regala grosse sorprese se non il pareggio esterno dell’Atletico Madrid contro il Maiorca, in piena bagarre per non retrocedere nella Liga Adelante. Le due big vincono e regalano spettacolo. Il Barcellona disintegra nel derby l’Espanyol per 4-0. In rete il solito Leo Messi, che alla prima gara dell’anno, già punta a superare il record di gol segnati in un anno solare. Completano il tabellino dei marcatori Xavi e Pedro (doppietta). Da segnalare il ritorno in panchina di Vilanova, dopo l’operazione per la rimozione di un tumore. Il Real Madrid vince a fatica in casa contro il Real Sociedad. L’espulsione del portiere Adan (preferito ancora una volta a capitan Casillas) dopo appena sei minuti di gioco cambia l’evolversi della gara.

    Ci pensa il solito Cristiano Ronaldo a togliere le castagne dal fuoco per i blancos con una doppietta. 4-3 il risultato finale e 2 punti racimolati ai cugini dell’Atletico.

    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images
    Futuro lontano da Madrid per Mourinho © PEDRO ARMESTRE/AFP/Getty Images

    Protesta – Per Mourinho sono tempi duri a Madrid. Il pubblico del Santiago Bernabeu ha chiesto a gran voce il licenziamento del tecnico portoghese, a causa del suo carattere troppo duro e di alcune decisioni che hanno infastidito il tifo merengues (vedi la decisione di far partire per la seconda giornata consecutiva Casillas dalla panchina a favore di Adan). Continua il feeling tra l’ex allenatore dell’Inter e il Psg, anche se per la stagione prossima il futuro potrebbe essere inglese (con le due squadre di Manchester pronte a darsi battaglia per lo Special One).

    Il ritorno – Dopo una sola giornata di stop, torna in panchina il tecnico Vilanova, accolto da un forte applauso dal Camp Nou. La sua battaglia personale non è ancora finita, ma al momento può tornare regolarmente ad allenare la sua squadra e seguirla durante le partite. La vittoria per 4-0 non fa più notizia invece, vista la forza dei blaugrana.

    Lotta Champions – Clamorosa sconfitta esterna del Malaga contro il Deportivo la Coruna per 1-0. I ragazzi di Pellegrini non riescono a superare la difesa del Depor e si fanno raggiungere in classifica dal Betis, vittorioso in trasferta contro il Real Saragozza. Rimane in scia invece il sorprendente Levante, che dopo aver conquistato l’accesso all’Europa League nella scorsa stagione, tenta di ripetersi anche in questo campionato, con la possibilità di lottare per un posto in Champions. I rossoblu superano in rimonta l’Athletic Bilbao per 3-1. I cugini del Valencia, un po più staccati raccolgono tre punti importantissimi in casa del Granada, decisiva la rete di Piatti a otto minuti dalla fine.

    Chiusura – La diciottesima giornata si concluderà quest’oggi con la sfida di centro classifica Rayo Vallecano-Getafe.

    Risultati 18esima giornata
    Real Saragozza – Betis 1-2 — 44′ Castro (B), 58′ rig. Molinari (B), 77′ Montanes (S)
    Levante – Athletic Bilbao 3-1 — 6′ Aduriz (A), 26′ Lell (L), 45′ Iborra (L), 69′ El Zhar (L)
    Granada – Valencia 1-2 — 50′ Angulo (G), 60′ Jonas (V), 82′ Piatti (V)
    Deportivo la Coruna – Malaga 1-0 — 57′ Pizzi (D)
    Siviglia – Osasuna 1-0 — 63′ Spahic (S)
    Celta Vigo – Valladolid 3-1 — 9′ e 31′ rig. Aspas (C), 12′ rig. Bueno (V), 52′ Lopez (C)
    Real Madrid – Real Sociedad 4-3 — 2′ Benzema (R), 9′, 40′ e 76′ X.Prieto (RS), 35′ Khedira (RM), 68′ e 70′ Ronaldo (R)
    Barcellona – Espanyol 4-0 — 10′ Xavi (B), 16′ e 27′ Pedro (B), 29′ Messi (B)
    Maiorca – Atletico Madrid 1-1 — 72′ Raul Garcia (A), 87′ Kevin (M)

    Classifica alla 18esima giornata
    Barcellona 52; Atletico Madrid 41; Real Madrid 36; Malaga 31, Betis 31; Levante 30; Valencia 27; Real Sociedad 25, Rayo Vallecano 25*; Getafe 24*; Valladolid 22, Saragozza 22, Siviglia 22; Athletic Bilbao 21; Celta Vigo 18; Granada 16, Maiorca 17, Espanyol 15, Deportivo La Coruna 15; Osasuna 14.

    * Una partita in meno

  • La legge dell’ex. Amauri punisce il Palermo

    La legge dell’ex. Amauri punisce il Palermo

    Classifica vista Europa. La sfida Parma-Palermo finisce 2-1 e per i ducali iniziano a concretizzarsi i sogni europei. Buona prova dei ducali che superano di misura i siciliani grazie alla rete nei minuti finali di Amauri che approfitta di una papera di Benussi (scelto da Gasperini al posto dell’insicuro Ujkani). I ragazzi di Donadoni confermano l’ottimo cammino casalingo e mantengono l’ottavo posto con 29 punti conquistati nel girone d’andata. La squadra gialloblu non si può più nascondere e l’obiettivo non può più essere la salvezza. Al contrario, il Palermo non riesce ad uscire dal brutto periodo, chiudendo il girone con la penultima posizione in classifica. Urgono rinforzi, anche se per dovere di cronaca bisogna dare merito ad un super Mirante, decisivo nel tenere vivo il risultato per i padroni di casa.

    Succede tutto nella ripresa, con il gol del momentaneo vantaggio ducale con Belfodil, abile a sfruttare un buco difensivo in occasione di un calcio d’angolo. La reazione del Palermo è importante, e il pareggio arriva all’85’ con Igor Budan (probabilmente alla sua ultima partita con i siciliani). Quando la partita sembrava concludersi con un punto per parte, ecco arrivare il gol vittoria dell’ex Amauri, bravissimo a proteggere palla in area e insaccare in mezza rovesciata con la complicità di Benussi che non trattiene il pallone.

    Amauri esulta per il 2-1 del Parma © Claudio Villa/Getty Images
    Amauri esulta per il 2-1 del Parma © Claudio Villa/Getty Images

    Ottavo posto – A Parma si continua a sognare l’Europa. Le ottime prestazioni della squadra, la classifica positiva e un campionato abbastanza livellato, permettono ai ducali di sperare nel ritorno in una competizione europea. Il torneo è ancora lungo, ma sognare non costa nulla!

    Retrocessione – Tempi bui per il Palermo. Penultimo posto e un girone di ritorno da giocare a mille all’ora per poter centrare una salvezza che al momento sembra difficilmente realizzabile, viste le vittorie di squadre come Sampdoria, Pescara e Genoa anche contro formazioni superiori sulla carta.

    PAGELLE PARMA-PALERMO
    Amauri 7 – Entra nel secondo tempo e firma il gol vittoria. L’italo-brasiliano nonostante l’utilizzo con il contagocce risulta essere sempre determinante per il Parma. Ritrovato.
    Mirante 7 – Decisivo in varie circostanze, il portiere gialloblu conquista la scena soprattutto nell’occasione capitata sui piedi di Ilicic che indirizza il pallone all’incrocio. L’estremo difensore del Parma vola e devia in angolo.
    Benussi 5 – Preferito ad Ujkani dopo le varie papere dell’albanese. Riesce a far meglio (in senso negativo), regalando il gol vittoria ad Amauri. Si accelera per l’arrivo di Sorrentino dal Chievo Verona?
    Ilicic 7 – Gli concedo mezzo voto in più per la sua ritrovata condizione fisica e mentale. E’ tornato il giocatore che ha meravigliato Palermo in coppia con Pastore. Classe, velocità e fantasia. Serve la sua inventiva per uscire dalla crisi. Gasperini lo sa e gli concede fiducia illimitata

    TABELLINO PARMA-PALERMO 2-1
    Parma (4-3-3): Mirante 7; Benalouane 6 (56′ Santacroce 6), Paletta 6, Lucarelli 6, Gobbi 6.5; Marchionni 6, Musacci 5 (56′ Acquah 6), Parolo 6.5; Biabiany 5, Belfodil 6.5, Sansone 5.5 (77′ Amauri 7). Allenatore: Donadoni
    Palermo (3-4-2-1): Benussi 5; Von Bergen 5, Aronica 6, Garcia 5.5; Morganella 6, Kurtic 5.5 (80′ Malele 6), Barreto 6, Sanseverino 6.5 (68′ Anselmo 5); Ilicic 7, Brienza 6; Dybala 5 (84′ Budan 6.5). Allenatore: Gasperini
    Marcatori: 63′ Belfodil (Par), 85′ Budan (Pal), 92′ Amauri (Par)

    Azioni salienti della gara Parma-Palermo
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  • A Parma si sogna l’Europa. A Palermo la salvezza…

    A Parma si sogna l’Europa. A Palermo la salvezza…

    Si torna a sognare. Dopo la sosta natalizia, al Tardini scendono in campo Parma-Palermo, sfida valida per l’ultima giornata del girone d’andata. I gialloblu, dopo aver terminato l’anno solare 2012 all’ottavo posto, vogliono continuare a sognare un piazzamento in Europa e cercheranno di sfruttare al meglio l’incontro casalingo per mettere pressione al Milan, impegnato a San Siro contro il fanalino di coda della classifica (Siena). Per i siciliani invece è tempo di tornare a sorridere e con la chiusura dell’anno in piena zona retrocessione si cercano punti utili per allontanarsi dalla zona rossa. In caso di vittoria, grazie anche alla sconfitta del Cagliari nell’anticipo serale contro la Lazio, i rosanero scavalcherebbero proprio i sardi, portandosi in una posizione più tranquilla. Non sarà facile contro un Parma che in casa non sbaglia un colpo.

    Donadoni contro Gasperini. Due filosofie a confronto. Il primo più duttile tatticamente, in grado di adattare lo schema a seconda dei ragazzi a disposizione, dall’altra un mister ancorato al proprio stile di gioco (3-4-3) che spesso lo porta ad adattare giocatori fuori ruolo pur di utilizzare il suo schema.

    Donadoni insegue il sogno Europa con il suo Parma © Mario Carlini/Getty Images
    Donadoni insegue il sogno Europa con il suo Parma © Mario Carlini/Getty Images

    Qui Parma – L’ex commissario tecnico della Nazionale recupera Paletta dalla squalifica ma dovrà fare a meno ancora di Zaccardo. Conferma in vista per il 4-3-3 con Mirante in porta, Benalouane e Gobbi sugli esterni in difesa e centrali l’ormai coppia collaudata Paletta – Lucarelli. A centrocampo, vista l’assenza di Valdes, potrebbe trovare spazio Musacci, con il supporto di Marchionni e Parolo. In attacco il tridente tutto tecnica e velocità composto da Biabiany, Belfodil e Sansone.

    Qui Palermo – Gasperini dovrà fare a meno di 2/3 della difesa titolare. Con la squalifica di Munoz e l’assenza per infortunio di Donati, l’ex tecnico dell’Inter darà spazio al neo acquisto Aronica, con l’arrugginito Cetto. Von Bergen completerà il terzetto difensivo. A centrocampo spazio ai soliti quattro con Morganella e Garcia lungo le fasce, con Barreto e Kurtic centrali. In attacco gli esterni saranno Ilicic e Brienza, mentre per la punta centrale c’è il dubbio Miccoli. Non dovesse recuperare, Dybala scenderà in campo dal primo minuto. In porta confermato l’albanese Ujkani.

    Mercato – Le due squadre, oltre ad avere una classifica molto diversa, opereranno in modo differente anche in sede di mercato. Il Parma è alla ricerca di un vice Gobbi. Il nome più caldo in queste ore è l’ex Castellini, di ritorno in Emilia dopo l’infelice esperienza alla Sampdoria. Niente ancora di ufficiale, ma le voci puntano in questa direzione. Il Palermo invece vuole rinnovare profondamente la rosa per regalare a Gasperini una squadra in grado di centrare la salvezza. Dopo l’arrivo di Aronica, a giorni è previsto anche l’acquisto di Dossena sempre dal Napoli (si attende solo il passaggio di Armero ai partenopei). Si cerca anche una prima punta stile Hernandez. In porta si parla di Sorrentino, mentre sulla trequarti si sogna il colpo Buonanotte dal Malaga.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA-PALERMO
    Parma (4-3-3): Mirante; Benalouane, Paletta, Lucarelli, Gobbi; Marchionni, Musacci, Parolo; Biabiany, Belfodil, Sansone. Allenatore: Donadoni.
    Palermo (3-4-3): Ujkani; Cetto, Von Bergen, Aronica; Morganella, Barreto, Kurtic, Garcia; Ilicic, Miccoli, Brienza. Allenatore: Gasperini.

  • La Lazio vola tra le polemiche. Crisi nera per il Cagliari

    La Lazio vola tra le polemiche. Crisi nera per il Cagliari

    Record e polemiche. All’Olimpico di Roma, nell’anticipo serale della diciannovesima giornata di Serie A tra Lazio-Cagliari, succede di tutto. Finisce 2-1 per i padroni di casa che si portano così a 39 punti in classifica (portandosi a 5 punti dalla Juve in attesa della gara dei bianconeri contro la Samp) ed eguagliano il record della Lazio di Sven Goran Eriksson. Niente male per una squadra confermata in blocco per il terzo anno di seguito (tranne qualche acquisto) e che sta vivendo una stagione importante con in panchina l’esordiente (in Italia) Petkovic. Con la vittoria contro i sardi, i laziali chiudono il girone d’andata al secondo posto, sopra ogni più rosea aspettativa. Per il Cagliari invece è la sesta sconfitta consecutiva e la zona retrocessione è davvero ad un passo.

    I rossoblu dovranno tifare contro Palermo e Genoa per rimanere al quart’ultimo posto e giocarsi gran parte del campionato la prossima settimana nella sfida interna contro i genoani.

    Candreva insacca il rigore del definitiva 2-1 © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images
    Candreva insacca il rigore del definitiva 2-1 © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    La partita – Una gara che vive le fasi più emozionanti nella seconda parte del secondo tempo con la rete iniziale di Marco Sau che gela l’Olimpico e la successiva rimonta biancoceleste con Konko e Candreva (quest’ultimo su calcio di rigore). Una Lazio che sembra un poco arrugginita rispetto alle ultime gare. Fatica a trovare spazi e il Cagliari si difende in modo ordinato. In evidenza i due portieri. Da una parte l’ex Marchetti si esalta su un tiro ravvicinato di Nainggolan, successivamente Agazzi dice no sulle incursioni dei padroni di casa. Clamorosa la palla gol sprecata da Klose a cinque minuti dalla fine della prima frazione di gioco. Il tedesco salta la difesa sarda, compreso il portieri e calcia a lato. Nel secondo tempo, i rossoblu alzano il ritmo e trovano il gol con Sau (al 62′) che piazza la palla sull’angolo più lontano dopo aver saltato mezza difesa laziale. Il pareggio arriva a dieci minuti dalla fine con Konko, bravo a sfruttare una serie di blocchi su azione da calcio d’angolo ed insaccare a porta vuota. Infine, il rigore contestato a pochi minuti dalla fine. Klose viene lanciato in area e anticipa Agazzi in uscita disperata. La palla finisce alta di poco, ma il portiere rossoblu travolge sullo slancio il tedesco. Per l’arbitro è calcio di rigore. Doppia ammonizione per l’estremo difensore dei sardi ed espulso Cossu per proteste. Il Cagliari in pochi minuti si ritrova dallo 0-1 all’1-1 con calcio di rigore contro e in 9 uomini. Candreva dal dischetto non sbaglia ed è festa laziale.

    Anti Juve? – Se mai ci fosse in Italia in questo momento, una squadra in grado di contrastare la Juventus, questa potrebbe essere la Lazio. Anche questa volta ha dimostrato che anche in giornate no è in grado di prendersi l’intera posta in palio. Certo, il livello tecnico è ancora da migliorare, ma le basi sono ottime. Alla fine, sognare non costa nulla!

    Serie B – Il Cagliari inizia a vedere lo spettro della serie cadetta. I tifosi imbestialiti iniziano a pensare male e intravedono una strategia dai piani alti per mandare la squadra in Serie B. Nervosismo accettabile per una tifoseria abituata da anni a salvezze tranquille. La rosa ha disposizione di Pulga e Lopez meriterebbe ben altre posizioni. Al momento però bisognerà stringere i denti e portare la barca in porto.

    L’episodio – Il calcio di rigore ha portato non poche polemiche. Klose ha anticipato in uscita Agazzi con un bel pallonetto (poi finito di poco sopra la traversa), ma sullo slancio il portiere travolge il tedesco. Rigore dubbio e difficile da commentare. Rimane l’amarezza per l’ennesima indecisione arbitrale, che sembra quasi far voler decidere il giudice di porta (vedasi il doppio giallo ad Agazzi arrivato in ritardo).

    PAGELLE LAZIO-CAGLIARI 

    Klose 5 – Il bomber tedesco è incappato in una giornata no! Solitamente non sbaglia così tante occasioni da rete. Avrà conservato i gol per occasioni migliori…
    Marchetti 7 – Parata salva risultato al quarto d’ora su Nainggolan. L’ex di turno chiude alla disperata sul belga riuscendo a negare la gioia del gol ormai certo al centrocampista del Cagliari. Il portiere laziale è un valore aggiunto per questa squadra.
    Mauri 5.5 – Non sembra trovarsi a proprio agio sulla destra. Trova pochi spazi e cerca sempre di accentrarsi, costruendo le azioni migliori proprio per vie centrali.
    Ibarbo 7 – Questo colombiano ha grandi potenzialità e numeri importanti. Ancora poco disciplinato tatticamente. Mette in crisi i giocatori della Lazio con i suoi dribbling.
    Del Fabro 6.5 – Il difensore sardo classe ’95 si disimpegna discretamente contro Klose. Dopo il doppio impegno di Coppa Italia (contro Pescara e Juve) giocando 180 minuti e la manciata minuti nell’ultima sfida del 2012 contro i bianconeri a Parma, gioca 90 minuti ordinati. Pronto a prendere l’eredità di Astori?
    Sau 7 – Il folletto sardo non si smentisce mai e castiga anche la Lazio. Il suo gol regala il sogno momentaneo di uscire dall’Olimpico con un risultato positivo.

    TABELLINO LAZIO-CAGLIARI 2-1
    Lazio (4-5-1): Marchetti 7; Konko 6.5, Biava 6, Dias 5.5 (74′ Ciani 5.5), Radu 6; Mauri 5.5, Gonzalez 5 (63′ Candreva 6.5), Ledesma 5.5 (74′ Floccari 5.5), Hernanes 6, Lulic 5.5; Klose 5.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi 5.5; Perico 6, Rossettini 6, Del Fabro 6.5, Avelar 5.5; Dessena 5.5 (56′ Cossu 5), Conti 6, Nainggolan 7; Ekdal 5.5; Ibarbo 7 (85′ Avramov sv), Sau 7 (75′ Nenè 6).
    Marcatori: 62′ Sau (C), 79′ Konko (L), 86′ Candreva (rig) (L)
    Espulsi: 32′ Pulga (C), 83′ Agazzi (C), 84′ Cossu (C)

    I gol dell’incontro
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  • Petkovic sfida Eriksson. La Lazio cerca i tre punti contro il Cagliari

    Petkovic sfida Eriksson. La Lazio cerca i tre punti contro il Cagliari

    Finalmente ci siamo. Si torna al calcio giocato e si pensa all’ultima giornata del girone d’andata di Serie A. L’anticipo serale vede contrapposte Lazio-Cagliari, in una sfida che mettere davanti i biancocelesti in seconda posizione, con un sogno chiamato Champions (anche se la parolina scudetto non è del tutto esclusa) e i rossoblu, in piena bagarre retrocessione e lo spettro della crisi finanziaria con conseguente accostamento dei pezzi pregiati a varie squadre in tutta Europa. La prima gara dell’anno è sempre un terno al lotto e le motivazioni spesso cambiano durante il periodo natalizio. Petkovic per questo motivo predica calma e attenzione pur consapevole della forza della propria squadra. L’Olimpico spingerà i laziali verso un finale di girone da record.

    Infatti, in caso di vittoria, i ragazzi di Petkovic eguaglierebbero i 39 punti conquistati dalla Lazio di Eriksson negli anni d’oro del club capitolino.

    Hernanes sarà il faro del centrocampo laziale © Marco Luzzani/Getty Images
    Hernanes sarà il faro del centrocampo laziale © Marco Luzzani/Getty Images

    Qui Lazio – Petkovic può contare sull’intera rosa, ad eccezione di Ederson (infortunato) e Onazi (in Nazionale per la Coppa d’Africa). Il tecnico confermerà il modulo che ha dato tante soddisfazioni (4-1-4-1). In porta Marchetti. In difesa da destra a sinistra Konko, Dias, Biava e Radu. Ledesma sarà il regista della squadra, con compiti anche in copertura. I quattro centrocampisti offensivi Gonzalez, Hernanes, Mauri e Lulic con Klose unica punta. L’unico dubbio riguarda l’utilizzo di Candreva al posto di Lulic. Il nazionale italiano ha da poco recuperato da un infortunio e partirà quasi certamente dalla panchina.

    Qui Cagliari – Tanti dubbi per Lopez (Pulga è squalificato). Assenti per squalifica Astori e Pisano, fuori per infortunio Pinilla (influenzato) e Ariaudo. I problemi maggiori arrivano dalla difesa. Non dovrebbero esserci delle rivoluzioni sul fronte tattico, con la conferma del 4-3-1-2, una delle poche certezze di questa prima parte di stagione rossoblu. In porta ci sarà il solito Agazzi. Il reparto difensivo vedrà due giovani sardi come Murru (a sinistra) e Del Fabro (al centro), unita all’esperienza di Perico (a destra) e Rossettini (al centro). A centrocampo spazio a Conti in cabina di regia e Dessena, Nainggolan come interni. Il trequartista sarà Cossu e la coppia d’attacco Sau – Nenè.

    Non escludiamo cambiamenti dell’ultimo minuti in entrambe le formazioni, soprattutto nelle file del Cagliari. Diego Lopez infatti potrebbe optare per una difesa a 3 con due esterni molto difensivi, che permettano di difendersi con cinque uomini.

    Tra scudetto e retrocessione – Una sfida testa-coda. La Lazio punta alla Champions League, mentre il Cagliari lotterà fino alla fine per la permanenza nella massima serie italiana.

    Mercato – La Lazio ha già perso Rocchi, finito all’Inter e cerca un vice Klose. Floccari non convince il tecnico laziale e Zarate ormai vive da separato in casa. A Cagliari invece la situazione è delicata con la crisi finanziaria che ha colpito il club sardo. Astori viene accostato a Napoli e Juve ma il Southampton sembra aver offerta già 10 milioni di euro per assicurarsi le prestazioni del difensore.

    PROBABILE FORMAZIONE LAZIO-CAGLIARI
    Lazio (4-1-4-1): Marchetti; Konko, Dias, Biava, Radu; Ledesma; Gonzalez, Mauri, Hernanes, Lulic; Klose. Allenatore: Petkovic.
    Cagliari (4-3-1-2): Agazzi; Perico, Del Fabro, Rossettini, Murru; Dessena, Conti, Nainggolan; Cossu; Nenè, Sau. Allenatore: Lopez.

  • A Firenze arriva Rossi, addio Jovetic? La Juve ci pensa…

    A Firenze arriva Rossi, addio Jovetic? La Juve ci pensa…

    Primi colpi, primi movimenti e prime idee anche per giugno. Con l’arrivo a Firenze di Giuseppe Rossi, che potrà essere operativo a partire da marzo (al momento sta recuperando da un doppio infortunio al ginocchio destro), il futuro di Stevan Jovetic in viola non è più così certo. Niente di concreto ancora, anche perché prima si dovrà valutare il recupero fisico dell’attaccante italo-americano. I due giocatori per caratteristiche tecniche si somigliano molto e l’investimento da 10 milioni di euro potrebbe essere visto in ottica di una possibile cessione del talento montenegrino. Jojo non ha mai giurato amore eterno alla Fiorentina e recentemente ha ammesso la possibilità di lasciare Firenze a fine stagione pur rimanendo in Italia. La Juventus drizza le antenne e aspetta segnali dal giocatore e dal club viola.

    Certo, i rapporti tra Juve e Fiorentina sono ai minimi storici dopo l’ormai celebre sgarbo Berbatov (finito al Fulham), ma tra persone mature e soprattutto, in sede di mercato, si può trovare l’accordo che possa andar bene ad entrambe le parti.

    Arriva Rossi e Jojo potrebbe lasciare Firenze © Dino Panato/Getty Images
    Arriva Rossi e Jojo potrebbe lasciare Firenze © Dino Panato/Getty Images

    Il botto – In una recente conferenza stampa, il tecnico bianconero Antonio Conte, ha spiegato che la Juventus ormai ha creato una base solida e nei prossimi mercati proverà a completare la rosa con dei colpi da 30-40 milioni di euro. Jovetic rientrerebbe in questa fascia, su richiesta dell’ex allenatore di Siena e Bari. Il giocatore non avrebbe problemi a trasferirsi a Torino, con la possibilità di conquistare qualche titolo ed essere protagonista in Champions nei prossimi anni. Ci sarebbe da superare l’ostacolo dei tifosi viola, poco inclini a cedere il loro beniamino agli odiati juventini.

    L’attacco Juve – Con Matri e Quagliarella in partenza a giugno, l’arrivo di Jovetic completerebbe l’attacco insieme a Vucinic, Giovinco e Llorente (in arrivo a parametro zero in estate). Un reparto offensivo di grande valore a disposizione di Antonio Conte, che potrebbe operare il suo consueto ampio turn over.

    La Fiorentina – Con l’acquisto di Rossi per 10 milioni e la possibile cessione di Jovetic per 30 milioni, la viola andrebbe a guadagnare ben 20 milioni di euro, utilizzabili nel corso del mercato estivo per rinforzare la rosa a disposizione di Montella. In casa Fiorentina sembrano avere le idee chiare sul mercato.

    Sei mesi per riallacciare i rapporti tra Juve e Fiorentina. L’affare Jovetic potrebbe spingere entrambe le parti ad effettuare un passo indietro. Da una parte i bianconeri rinforzerebbero notevolmente il loro attacco con il montenegrino, dall’altra i toscani intascherebbero il denaro sufficiente per coprire l’operazione Rossi e rinforzare la formazione in vista di una nuova stagione che li vedrà sicuramente protagonisti anche in Europa.

  • Pronostici Serie A e Calcio Estero 5-6 gennaio

    Pronostici Serie A e Calcio Estero 5-6 gennaio

    Dopo aver mangiato per le feste natalizie e aver festeggiato l’arrivo dell’anno nuovo, torna l’appuntamento con i “Pronostici Serie A e Calcio Estero”. I nostri consigli comprenderanno una schedina sulla Serie A, una sui campionati più importanti esteri e una sui campionati meno conosciuti. Infine ci sarà il listone. Questa settimana eviteremo di puntare su squadre inglesi e francesi, entrambi i tornei sono fermi per dar spazio alle coppe Nazionali che risultano essere un terno al lotto. Sempre difficili da pronosticare visto l’ampio turn over utilizzato dagli allenatori (sempre meno rispetto a quello utilizzato da noi). Le quote saranno prese dal sito Bwin e mi preme ricordare sempre che si tratta di un gioco d’azzardo e come tale va vissuto. Scommettete solo se ne avete la possibilità economica.

    Dopo questa “piccola” premessa, buttiamoci nell’analisi delle partite da scommettere.

    Pronostici Serie A e Calcio Estero

    Schedina 1 

    I Pronostici Serie A e Calcio Estero © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    I Pronostici Serie A e Calcio Estero © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images

    Parma – Palermo: I gialloblu stanno costruendo la propria stagione con i punti conquistati al Tardini. Con l’inizio del nuovo anno si cercherà di confermare quanto di buono fatto nella prima metà di stagione. In caso di vittoria, i ducali terminerebbero il girone d’andata minimo all’ottavo posto! Per i siciliani invece è un periodo delicato e in fase di mercato si sta cercando di rafforzare la rosa a disposizione di Gasperini, ma sarà ancora troppo presto per essere competitivi. Pronostico: 1 (1.80)

    Milan – Siena: Dopo lo stop a Roma contro i giallorossi, i rossoneri torneranno dalla sosta carichi per riprendere la corsa verso un posto in Champions. Facile prevedere una gara ricca di gol, visto anche l’organizzazione non eccellente della difesa senese che proverà a difendersi con le unghie e con i denti per poi ripartire in contropiede. Anche la fase difensiva milanista desta qualche preoccupazione. Pronostico: Over 2.5 (1.55)

    Juventus – Sampdoria: Dove ci siamo fermati con i bianconeri? Ah si, alla quarta vittoria consecutiva, di cui tre concretizzate con due o più gol di scarto. La Sampdoria non sembra in grado di destare serie preoccupazioni al solido impianto organizzativo bianconero. Sconsiglio di puntare sulla vittoria secca dei Campioni d’Italia a causa della quota troppo bassa, ma meglio puntare su qualcosa di più complesso. Pronostico: 1 con handicap (1.53)

    Schedina 2

    Levante – Athetic Bilbao: Guardiamo le statistiche e vediamo che il Levante in casa ha ottenuto 4 vittorie, 1 pareggio e 2 sconfitte mentre i baschi in trasferta hanno conquistato 2 vittorie, 1 pareggio e 5 sconfitte! I gol subiti da Llorente e compagni ha toccato addirittura quota 23 gol! Insomma, la gara pare segnata, purtroppo la sosta potrebbe aver cambiato qualcosa nella mente dei giocatori. Pronostico: 1 (2.20)

    Siviglia – Osasuna: Sfida da bassa classifica. I padroni di casa stanno vivendo una stagione ma si trovano davanti una squadra che in trasferta ha raccolto pochissimo (5 punti in 8 partite) ritrovandosi in piena zona retrocessione. I valori in campo non si discutono, con il Siviglia nettamente più forte. Pronostico: 1 (1.55)

    Deportivo la Coruna – Malaga: Sette partite consecutive senza vincere (5 sconfitte e due pareggi) contro tre vittorie di fila. Voi su chi puntereste? Il Depor in piena crisi di risultati si ritrova ultimo in classifica, mentre il Malaga dopo aver conquistato l’accesso alla fase a gironi di Champions League è in lotta per il quarto posto (posizione che occupa attualmente). Gli ospiti però hanno subito recentemente la squalifica dalla Uefa per la partecipazione alla prossima competizione europea e questo potrebbe compromette il cammino in campionato delle formazioni di Pellegrini. Pronostico: x2 (1.28)

    Schedina 3

    Perth Glory – Sydney FC: la squadra di Alex Del Piero è tornata ad essere ultima dopo la debacle ad Adelaide, dove il 3-0 finale è fin troppo “generoso” nei confronti degli Sky Blues. Il Perth al momento occupa una tranquilla quinta piazza a quota 18 punti, cinque in più del Sydney. All’andata Emerton e compagni vinsero all’Allianz Stadium con il risultato di 2-1, confermando così il trend assolutamente positivo che il Sydney vanta contro il Perth (9 risultati utili consecutivi negli ultimi 3 anni). Il nostro pronostico è un coraggioso quanto probabile x2 per la squadra di Frank Farina, che oltre la tradizione può regalarci soddisfazioni per gli ultimi progressi (esclusa la trasferta di Adelaide) mostrati nelle scorse settimane. Pronostico: x2 (2.10)

    Swindon – Carlisle: la squadra allenata da Di Canio è davvero il Barcellona della League One inglese. L’ultimo 5-0 rifilato al Portsmouth (tutti i cinque gol nella ripresa), replica il 5-0 del turno precedente contro il Tranmere, capolista del campionato. Sono ormai tre le vittorie consecutive dello Swindon, ormai lanciatosi definitivamente in piena corsa play-off (quinto posto), e la qualificazione diretta in Championship distante cinque punti (ma con due partite da recuperare). Situazione di classifica completamente opposta per il Carlisle, che occupa un anonimo 17 posto (più otto sulla zona retrocessione). Arriverà la quarta vittoria consecutiva per James Collins (poker contro il Portsmouth) e compagni? Pronostico: 1 (1.50)

    Alcorcon – Real Madrid: il Castilla forse non è una squadra abbonata all’over come lo è il Barça, ma la trasferta sul campo dell’Alcorcon può trasformarsi in un festival di gol, sopratutto se consideriamo il periodo di inattività della Liga Adelante e le difese di certo non impeccabili di entrambe le formazioni. E non scordiamoci che il potenziale offensivo del Castilla rimane ancora oggi un fattore importante, come sottolinea la presenza di un certo Jesè Rodriguez. Pronostico: over 2.5 (1.67)

    Riassunto Pronostici Serie A e Calcio Estero

    Parma – Palermo — 1
    Milan – Siena — Over 2.5
    Juve – Samp — 1 con handicap

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 45.

    Levante – Bilbao — 1
    Siviglia – Osasuna — 1
    Deportivo – Malaga — x2

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 45.

    Perth Glory – Sydney — x2
    Swindon – Carlisle — 1
    Alcorcon – Real Madrid Castilla — Over 2.5

    Puntando 10 euro se ne vincono circa 50.

    LISTONE

    Levante – Athletic Bilbao — 1x
    Catania – Torino — 1
    Granada – Valencia — 2
    Lazio – Cagliari — 1
    Udinese – Inter — GG
    Chievo Verona – Atalanta — Under 2.5
    Fiorentina – Pescara — 1
    Genoa – Bologna — Over 1.5
    Real Madrid – Real Sociedad — Over 2.5
    Barcellona – Espanyol — Over 2.5
    Mallorca – Atletico Madrid — x2

    Puntando 2 euro se ne vincono circa 16o.

  • Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Mauro Zarate all’attacco “A Roma a fare il pastore”

    Anno nuovo, storie vecchie. I rapporti tra la Lazio e Mauro Zarate rimangono ai minimi storici. Da una parte c’è una società che ha investito tanto nell’argentino (circa 20 milioni di euro), dall’altra un giocatore che dopo il primo anno ad alto livello ha subito un lungo e graduale crollo dal punto di vista fisico e tecnico. Dribbling sbagliati, passaggi intercettati e pochi gol. A che serve alla Lazio un calciatore così? A nulla! Prima Reja, poi Petkovic l’hanno messo alla porta e neanche il prestito annuale all’Inter nella scorsa stagione è servito per ritrovare la brillantezza del campionato 2008-2009. Adesso le due parti sono pronte a dirsi addio e le varie frecciatine iniziano ad infastidire anche i tifosi che da qualche mese hanno deciso di abbandonare l’argentino.

    Ma che ne sarà di Zarate? L’alto ingaggio, le prestazioni scadenti dell’ultimo periodo e Lotito sono gli ostacoli principali da superare per poter lasciare Roma.

    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images
    Continuano le frecciatine tra Zarate e la Lazio © Paolo Bruno/Getty Images

    Twitter“In partenza per Roma. A fare il pastore di Formello per un anno”. Questa la frase-frecciata, scritta da Zarate nel noto social network prima del suo rientro nella Capitale. La rottura sembra insanabile e l’addio del giocatore è certo. Petkovic non lo prende in considerazione e neanche con la cessione di Rocchi guadagnerà delle posizioni nelle gerarchie del tecnico.

    Mercato – A questo punto l’argentino dovrà guardarsi attorno alla ricerca di una società che voglia puntare sulle sue qualità. Il Fenerbahce sembrerebbe interessato al giocatore, che non vorrebbe però trasferirsi in Turchia, in un campionato di livello medio-basso e dal poco clamore mediatico. Allora rimane l’opzione Genoa, con Enrico Preziosi pronto a recuperare Zarate dal punto di vista mentale. Resta da capire quanto possa essere fattibile come operazione, visto l’alto ingaggio dell’attaccante e un caratterino non facile da gestire, soprattutto in una squadra che sta lottando con le unghie e con i denti per mantenere la categoria.

    The end – I titoli di coda del film Zarate Lazio sono partiti. Al momento si vive da separati in casa, con allenamenti regolari con il gruppo ma la convocazione per la partita contro il Cagliari del 5 gennaio è lontana anni luce.

  • Giuseppe Rossi alla Fiorentina, crescono le ambizioni Champions della viola

    Giuseppe Rossi alla Fiorentina, crescono le ambizioni Champions della viola

    E’ fatta! Giuseppe Rossi sarà un giocatore della Fiorentina. Colpo della società viola che si assicura le prestazioni di uno dei talenti italiani più puri in circolazione. Le voci delle scorse settimane si sono concretizzate nelle ultime ore grazie anche agli ottimi rapporti tra le due dirigenze (vedi gli affari Rodriguez e Borja Valero in estate). L’italo-americano chiuderà l’avventura spagnola con i “sottomarini gialli” con 192 presenze e 82 gol, fermato solamente dal doppio infortunio al legamento crociato del ginocchio destro che non gli permette di vedere il campo ormai da 14 mesi. Attualmente è in fase di riabilitazione e potrà tornare ad allenarsi regolarmente a partire da marzo e aiutare i viola nella corsa Champions. Non verranno accelerati i tempi, onde evitare nuove e tremende ricadute che potrebbero minare il morale del giocatore.

    Lo staff medico viola seguirà da vicino il recupero di Pepito e l’obiettivo è recuperarlo pienamente per la prossima stagione, quando il futuro di Jovetic potrebbe essere lontano da Firenze.

    Pepito torna in Italia © Michael Regan/Getty Images
    Pepito torna in Italia © Michael Regan/Getty Images

    Quanto è costato? – Passiamo alle cifre dell’operazione. La Fiorentina ha acquistato Joe Red per 10 milioni cash più 5-6 milioni di euro di bonus a seconda del rendimento del giocatore (numero di presenze e reti segnate). Sull’ingaggio invece c’è ancora qualche dubbio. Ci si divide tra 1.5 milioni annui a salire più bonus oppure 2.5 milioni all’anno fissi più bonus a rendimento. Verranno sciolti gli ultimi dettagli al momento dell’ufficializzazione del trasferimento.

    Pastorello – L’agente di Giuseppe Rossi non è riuscito a rimanere impassibile davanti alle chiacchiere sul suo assistito e attraverso twitter si è lasciato sfuggire qualcosa. Indirettamente ha confermato la trattativa con la Fiorentina e soprattutto la voglia del giocatore di tornare in Italia.

    Ritorno – Cresciuto nelle giovanili del Parma prima dello scippo dello United che gli ha permesso di affacciarsi al grande calcio. Nell’estate 2006 il passaggio in prestito al Newcastle, senza molta fortuna (11 presenze, 0 reti) e il successivo prestito semestrale da gennaio a giugno al Parma (il primo ritorno in Italia) dove contribuì a salvare i ducali da una certa retrocessione con 9 reti in mezza stagione e tante giocate di alta classe. Ghirardi cercò di trattenerlo, chiedendo aiuto anche alle big italiane, trovando un “muro” davanti. Ecco allora affacciarsi il Villareal che soffiò il giocatore per soli 11 milioni di euro. In Spagna gioca per cinque stagioni e mezzo (anche se ha perso l’ultimo anno per infortunio), diventando il miglior marcatore di sempre del club e contribuendo allo storico secondo posto nella Liga Spagnola nella stagione 2007-2008.

    Adesso il ritorno a casa, a Firenze. Con i consigli di Montella, tornerà il Pepito che abbiamo avuto modo di conoscere nella mezza stagione a Parma e nei cinque campionati in Spagna. Un vero colpo di mercato (l’ennesimo) della coppia Pradè – Macia. L’eventuale addio di Jovetic diventerà meno traumatico. Bentornato a casa Joe Red!

     

  • Cori razzisti, sospesa Pro Patria-Milan. Video

    Cori razzisti, sospesa Pro Patria-Milan. Video

    Nuovo anno, vecchie storie. Albert Einstein disse “Due cose sono infinite: l’universo e la stupidità umana, ma riguarda l’universo ho ancora dei dubbi”. Questa frase racchiude quanto di ignorante e stupido sia capitato nell’amichevole tra il Milan e la Pro Patria. Dopo appena 25 minuti dall’inizio della gara, una parte del tifo della squadra al momento militante della Seconda Divisione ha intonato dei cori razzisti all’indirizzo di Boateng che ha risposto scagliando il pallone contro la recinzione dove era appostato questo gruppetto di tifosi. Il numero 10 rossonero inoltre stufo dei cori offensivi nei suoi confronti, durante la partita si è tolto la maglia, percorrendo la strada verso gli spogliatoi, seguito a ruota dai propri compagni di squadra, delusi per la situazione creatasi in un clima amichevole.

    Non solo Boa – I cori razzisti del tifo della Pro Patria non sono stati indirizzati solo al fantasista rossonero ma anche a Muntari e Niang.

    Boateng, bersagliato dai cori razzisti nell'amichevole Pro Patria-Milan © Claudio Villa/Getty Images
    Boateng, bersagliato dai cori razzisti nell’amichevole Pro Patria-Milan © Claudio Villa/Getty Images

    Segnale forte – Compatto e deciso il gruppo milanista che unanime ha deciso di non ripresentarsi nel campo da gioco lanciando un segnale forte a tutto il mondo del calcio. Nonostante le varie minacce, in Italia raramente si è vista interrotta una partita per cori razzisti. Finalmente, verrebbe da dire. Non si può continuare l’opera di tolleranza contro questa gente incivile. Il capitano milanista, Massimo Ambrosini e l’allenatore Massimiliano Allegri, dichiarano unanime la propria delusione per il brutto episodio di Busto Arsizio, amareggiati per il restante pubblico che avrebbe voluto assistere ad una bella amichevole di inizio anno.

    Le scuse – Arrivano le scuse ufficiali da parte del presidente della Pro Patria, Pietro Vavassori, amareggiato per il comportamento incivile di qualche personaggio, subito isolato dalla parte sana del tifo del club. Comprende la decisione del Milan di abbandonare la gara confermando un clima piuttosto teso negli spogliatoi, con i giocatori piuttosto turbati per lo spiacevole episodio.

    La Pro Patria, in questa stagione, ha già subito una multa da 15 mila euro per cori razzisti durante una gara di Seconda Divisione.

    Video dell’abbandono di Boateng
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