Autore: Marco Deiana

  • City, addio a Balotelli e Premier? Rooney riporta lo United a +7

    City, addio a Balotelli e Premier? Rooney riporta lo United a +7

    Rooney riporta lo United a +7 dal City. Nel turno infrasettimanale della Premier League, la 24esima giornata, ci sono state tante sorprese e qualche solita conferma. Tra queste troviamo i soliti Red Devils che sembrano giocare con una marcia in più rispetto alle dirette concorrenti. I cugini dei Citizens invece dopo l’addio di Mario Balotelli (destinazione Milan), si inceppano e vengono fermati dalla cenerentola del torneo. La 24esima giornata ha regalata anche il solito big match emozionante e per nulla scontato. Ed infine, come non parlare dell’ennesimo passo falso del Chelsea, che subiscono una clamorosa rimonta sul campo del Reading. Tempi bui per i Blues e per il suo manager Benitez, che nonostante il terzo posto, vede una sua conferma sulla panchina dello Stamford Bridge sempre più difficile.

    In fondo alla classifica, importantissima vittoria del Newcastle (fantastico gol di Cabaye) sul campo dell’Aston Villa. I Villans non riescono più a vincere in Premier e la classifica è diventata preoccupante (19esimo posto a pari merito con Reading e Wigan).

    Rooney riporta lo United a +7 dal City © ANDREW YATES/AFP/Getty Images
    Rooney riporta lo United a +7 dal City © ANDREW YATES/AFP/Getty Images

    +7 UNITED – Giornata positiva per i Red Devils che per l’occasione tornano a vincere in rimonta contro il Southampton. All’Old Trafford succede tutto nella prima mezz’ora di gioco con il vantaggio ospite dopo appena tre minuti di gioco con Jay Rodriguez, abile ad approfittare di un errore di comunicazione tra Carrick e De Gea. La reazione dei padroni di casa è rapida e letale, con la firma importante di Wayne Rooney che mette a segno una doppietta tra l’8′ e il 27′, entrando tra le leggende del Manchester United, superando George Best nel numero di reti realizzate in Premier League con la maglia dei Diavoli Rossi! Nel secondo tempo c’è spazio per un miracolo del portiere ospite su un colpo di testa a botta sicura di van Persie che per l’occasione rimane a bocca asciutta.

    ADDIO BALO E PREMIER? – I cugini del City invece, hanno prima salutato il Bad Boy e successivamente sono stati fermati a Londra, in casa del Qpr. Classica partita stregata per i ragazzi di Mancini, ennesima prestazione super del portiere ex Inter, Julio Cesar. I Citizens ci provano in ogni modo, ma l’estremo difensore brasiliano si conferma valore aggiunto dei londinesi e compie una serie di interventi prodigiosi che permettono di salvare il risultato. Partita che termina sullo 0-0 che non accontenta nessuno. Da un parte, il City perde punti preziosi, dall’altra il Qpr continua a navigare in ultima posizione, a 4 punti dalla zona salvezza.

    BIG MATCH – Ed eccoci all’incontro più importante della 24esima giornata (che si è giocata tra martedì e mercoledì). Le aspettative per Arsenal-Liverpool sono state rispettate. Ritmi alti, squadre che vivono di lampi e soprattutto, difese imbarazzanti che rendono ancor più spettacolare l’incontro. I Reds al 60′ si ritrovano sopra di due gol, grazie alle reti di Suarez (nel primo tempo) e Henderson (nella ripresa), ma i Gunners sono duri a morire e nel giro di due minuti portano il risultato sul 2-2 con i gol di Giroud e Walcott. Un punto per parte e tutti scontenti, visto che entrambe le squadre si trovano ancora distanti dal quarto posto, ultima posizione utile per poter partecipare ai preliminari della prossima Champions League.

    SOLITO CHELSEA – Clamoroso a Reading! I blues dominano per gran parte dell’incontro, trovando il doppio vantaggio con Mata, in chiusura di primo tempo e Lampard, che conferma l’ottimo stato di forma, intorno al 66′. Ma i padroni di casa, già autori di qualche bella rimonta, non si danno per vinti e negli ultimi tre minuti di gara, trasformano lo 0-2 in un fantastico 2-2 con la doppia firma di Le Fondre! Il Chelsea rimane al terzo posto, grazie soprattutto alle inseguitrici che non riescono a fare meglio…

    Infine, importante vittoria interna dell’Everton contro il West Bromwich che permette loro di avvicinarsi prepotentemente al quarto posto, occupato attualmente dal Tottenham, fermato sull’1-1 dal Norwich (che si conferma squadra difficile da battere per le big). Ora Spurs e Toffees distano un solo punto tra di loro.

  • Vi presentiamo il nuovo acquisto dell’Inter: Mateo Kovacic

    Vi presentiamo il nuovo acquisto dell’Inter: Mateo Kovacic

    Colpo Inter? Chissà, presto per dirlo. Intanto la società nerazzurra piazza l’acquisto in prospettiva. Si tratta di Mateo Kovacic, centrocampista croato classe ’94, in arrivo dalla Dinamo Zagabria, con la quale quest’anno ha avuto modo di giocare anche in Champions League con più che soddisfacenti risultati personali (un po meno di squadra), tanto da attirare su di se l’interesse di Real Madrid e Manchester United. Gli emissari del club di Moratti, con un blitz improvviso e privato, hanno chiuso l’accordo in poche ore con il club croato, versando 11 milioni subito più concordando dei bonus per altri 4 milioni aggiuntivi, mettendo nero su bianco ad un affare da 15 milioni di euro. Un grosso investimento per le casse dell’Inter, arrivato dopo la cessione a titolo definitivo del trequartista brasiliano Coutinho al Liverpool per 10 milioni.

    Stramaccioni così si ritrova finalmente il centrocampista di qualità richiesto per tutta la sessione di mercato invernale. Certo, giovane per giovane, si poteva puntare sul prodotto fatto in casa (Marco Benassi), ma Kovacic ha già esperienza internazionale (nonostante i soli 19 anni) e viene definito come uno dei talenti più puri tra i classe ’94 in tutta Europa.

    Kovacic (a destra) in azione in Champions League contro il Psg © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images
    Kovacic (a destra) in azione in Champions League contro il Psg © FRANCK FIFE/AFP/Getty Images

    Carriera & caratteristiche – Mateo Kovacic, nato in Austria da genitori croati, muove i primi passi nel mondo del calcio nella squadra della sua città di nascita, il Lask Linz, ma già a 13 anni si trasferisce a Zagabria per l’importante offerta arrivata dalla Dinamo Zagabria. Qui cresce e pur giovanissimo diventa perno della prima squadra, trovandosi tra le mani la maglia da titolare e le chiavi del centrocampo del club croato. Delizia il pubblico in campo nazionale e internazionale, fino alla recentissima firma con l’Inter. Appena sei mesi fa, l’Arsenal arrivò ad offrire 8 milioni di euro ricevendo un netto rifiuto da parte della Dinamo.

    Nasce trequartista, ma presto arretra la sua posizione diventando un vero e proprio regista. Giocatore dotato tecnicamente, possiede un’ottima visione di gioco e una grande personalità che gli permette spesso di provare giocate difficili o azioni personali palla al piede. Kovacic è ambidestro e non si tira indietro quando c’è da ricevere palla in posizione parecchio arretrata. In patria viene descritto come il nuovo Modric, anch’egli passato da trequartista a centrocampista centrale. Le sue caratteristiche gli permettono di inserirsi alla perfezione anche in un centrocampo a due (in un ipotetico 4-2-3-1). L’Inter si ritrova “tra le mani” un giocatore dalle ottime prospettive che da subito potrà offrire un ottimo contributo alla causa interista (permettendogli anche di entrare bene nei meccanismi del calcio italiano).

    Nonostante la giovanissima età, Mateo fa parte in pianta stabile della Nazionale Croata Under 21 e non viene esclusa a breve una convocazione nella Nazionale maggiore. Adesso sta nella società nerazzurra far sbocciare definitivamente il talento di Mateo Kovacic, mettendo in preventivo qualche prestazione non esaltante e non caricandolo di eccessive pressioni.

    Nome e cognome: Mateo Kovacic
    Data e luogo di nascita: 06-05-1994, Linz (Austria)
    Nazionalità: Croata
    Piede preferito: Ambidestro
    Altezza: 1.79
    Squadra attuale: Inter

    Ecco Kovacic in azione in Champions contro il Psg
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  • Napoli, con l’arrivo di Rolando si può puntare allo scudetto

    Napoli, con l’arrivo di Rolando si può puntare allo scudetto

    E anche il Napoli, ad un passo dal gong, conclude un bel colpo in entrata. Si tratta di Rolando, difensore centrale classe ’85 del Porto, vicinissimo alla Roma quest’estate. Una trattativa lunga e complessa che rischiava di saltare con l’inserimento del Qpr, squadra all’ultimo posto in classifica in Premier League. Il giocatore infatti, sembrava pronto a sbarbare in Inghilterra, preferendo un trasferimento a titolo definitivo in terra inglese piuttosto che un prestito (con diritto di riscatto) in terra italica. Ma la dirigenza partenopea con un colpo di coda inaspettato (ormai le agenzie annunciavano il passaggio del difensore portoghese al Qpr) è riuscita a convincere il giocatore a trasferirsi in Campania (forse gli hanno assicurato il riscatto al termine della stagione) per cercare di conquistare quello scudetto che a Napoli iniziano a sognare.

    La trattativa si è conclusa con un prestito oneroso da 1 milione di euro e diritto di riscatto fissato in 7.5 milioni per una valutazione complessiva dell’affare in 8.5 milioni.

    Rolando, nuovo difensore del Napoli © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images
    Rolando, nuovo difensore del Napoli © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    Rosa completaRolando in difesa, Armero a centrocampo e Calaiò in attacco. Il Napoli si conferma pressoché perfetta sul mercato, migliorando di sessione in sessione la rosa a disposizione di Mazzarri. Giocatori utili alla causa, dalle pretese economiche non eccessive e di prospettiva (non sempre!). A questo punto, il tecnico livornese non ha più scuse, può e deve puntare a quel primo posto distante solamente 3 punti. Sembra la stagione giusta per raggiungere quell’obiettivo sognato da anni… La Juventus sembra avere qualche passaggio a vuoto di troppo, Inter e Milan si ritrovano in piena ricostruzione e le altre non rappresentano delle minacce. La sfida ai bianconeri è stata lanciata.

    Da subito titolare? – Se leggiamo di nomi che compongono la difesa titolare del Napoli notiamo che raramente hanno subito cambiamenti dall’inizio dell’era Mazzarri. Quest’anno qualcosa è cambiato, con l’inserimento in pianta stabile di Britos, spesso preferito ad Aronica (che a gennaio è passato al Palermo), facendo intuire una certa voglia di rinnovamento nel reparto difensivo che per anni ha visto nell’undici iniziale Campagnaro, Cannavaro e appunto Aronica. Con l’arrivo di Rolando, l’addio a fine stagione dell’italo-argentino ex Sampdoria sembra scontato (attualmente è in scadenza di contratto e non sembra voler rinnovare il suo rapporto con il Napoli). Per questo motivo, complice qualche squalifica di troppo (Campagnaro e Britos) e l’imminente cessione di Fernandez (pronto un contratto con il Getafe per l’argentino), l’ormai ex difensore del Porto, potrebbe esordire da titolare già nel prossimo week end al San Paolo contro il Catania.

    A poco più di 24 ore dal termine della sessione invernale di mercato, il Napoli sembrerebbe uscito maggiormente rafforzato rispetto alla Juventus, che in entrata ha concluso solamente l’operazione Anelka. Niente di eccezionale insomma e viste le difficoltà dell’ultimo mese, viene da pensare che i partenopei rischiano di diventare qualcosa più di semplice anti-Juve. E attenzione al ritorno delle competizioni europee (da febbraio), che potrebbe causare perdita di punti importanti in entrambe le formazioni. Chi riuscirà a reggere più a lungo il doppio impegno Serie A – Champions/Europa League? Solo il campo potrà darci questa risposta…

  • Addio Paulinho, in arrivo Schelotto e Kuz. Idee confuse in casa Inter?

    Addio Paulinho, in arrivo Schelotto e Kuz. Idee confuse in casa Inter?

    Neanche il tempo di far arrivare Super Mario Balotelli a Milano, sponda rossonera, che i cugini piazzano il colpo immediato. Certo, probabilmente non possiamo paragonare il nuovo acquisto interista al bad boy in arrivo dal City, ma è comunque un buon innesto per la corta e vecchia rosa nerazzurra. Parliamo di Ezequiel Schelotto, esterno destro dell’Atalanta (ancora per poco), seguito a lungo dall’Inter e prossimo alla firma con il club di Moratti. Poi, sugli accordi raggiunti con la società bergamasca ne parleremo poco sotto, visto che c’è ancora qualcosa che non quadra nel nuovo progetto giovani lanciato dal patron interista ad inizio estate, con le cessioni di vari elementi giunti ormai all’apice della loro carriera e con la promessa di ricostruire la squadra partendo da qualche elemento dall’età verde.

    Invece nella formazione interista, troviamo ancora qualche “vecchietto” di troppo. E tra questi escludiamo capitan Zanetti, che sembra non risentire dei suoi quasi 40 anni e continua a correre come un ragazzino agli esordi nel professionismo.

    Schelotto in azione con la maglia dell'Atalanta © Dino Panato/Getty Images
    Schelotto in azione con la maglia dell’Atalanta © Dino Panato/Getty Images

    Operazione El Galgo – Tradotto come “il Levriero”, El Galgo (per chi non lo sapesse) è il soprannome di Schelotto che arriverà a Milano nella giornata odierna per mettere nero su bianco sul contratto che lo legherà all’Inter per le prossime quattro, cinque stagioni (non sono ancora chiari i termini contrattuali). Una trattativa nata sei mesi fa che sembrava arrivata su un punto di non ritorno, ma come accade spesso nel calcio, basta che i tifosi invochino la cessione di un giocatore (in questo caso la curva atalantina ha fatto capire di non gradire più l’argentino dopo che lo stesso esterno aveva dichiarato apertamente di voler andare all’Inter) per vedere accelerazioni improvvise nelle trattative. L’affare si è concluso con il pagamento da parte dei nerazzurri (di Milano) di 3.5 milioni di euro più metà cartellino del giovane Marko Livaja (valutato circa 2 milioni di euro). Ecco, quest’ultimo inserimento è inspiegabile. Non si doveva ripartire dai giovani? La conferma di Stramaccioni in panchina non era per poter ringiovanire la squadra attingendo a piene mani dal settore giovanile? A quanto pare no, e nonostante l’arrivo del 23enne italo-argentino dall’Atalanta, rimangono molti dubbi sulla cessione (seppur solo la metà) di una punta che nelle poche occasioni in cui è sceso in campo non ha demeritato (a parte qualche errore che è accettabile per un 19enne). Misteri di una programmazione che non c’è!

    Arriva anche Kuz? – In casa Inter si pensa anche alla mediana, e dopo aver rinunciato al brasiliano Paulinho (e noi ci aggiungiamo, per fortuna) a causa delle richieste troppo esose del Corinthians, la dirigenza nerazzurra ha spostato il proprio mirino verso la Germania. In Bundesliga gioca una vecchia conoscenza del calcio italiano. Parliamo di Kuzmanovic, centrocampista serbo, attualmente in forza allo Stoccarda. Il giocatore è in scadenza contrattuale con il club tedesco ma potrebbe partire con sei mesi d’anticipo con un piccolo esborso economico (parliamo di circa 2 milioni di euro). L’ostacolo però è la forte concorrenza di Liverpool e Valencia che potrebbero offrire (soprattutto il club inglese), ingaggi nettamente più alti. L’ex viola sembra preferire il ritorno in Italia e le due parti dovranno trovare un accordo in poche ore (la chiusura del mercato invernale è ormai alle porte).

    Il progetto Inter continua a latitare. La convinzione è che manchi una programmazione precisa e oculata, indispensabile in un momento di crisi economica generale come questo. E ciò lo si capisce dalla rinuncia al brasiliano Paulinho, giocatore che avrebbe dovuto (secondo lo staff nerazzurro) elevare il tasso tecnico della mediana nerazzurra ed invece ci si ritrova, nelle ultime ore di mercato, a dover trattare con un centrocampista serbo che è tutto tranne che un regista (ruolo che avrebbe ricoperto il brasiliano). Ci si aspetta il colpo a sorpresa, potrebbe essere Biglia?

  • Sara Carbonero contro Mourinho, polveriera Real

    Sara Carbonero contro Mourinho, polveriera Real

    Le donne… Croce e delizia degli uomini! E quando si tratta di calcio, spesso sono più croce che delizia. Pungenti, spesso cattive e con pochi peli sulla lingua. E così ci ritroviamo con Yolanthe Sneijder che punge l’Inter per il trattamento ricevuto dal proprio amato (pressando verso una cessione che poi è arrivata pochi giorni fa) e una certa Sara Carbonero (per i maschietti non penso ci siano presentazioni) che spara a zero su Mourinho. Ah, dimenticavo, la bella giornalista spagnola è la fidanzata di Iker Casillas, portiere del Real Madrid, uno dei giocatori della vecchia guardia merengues che ha messo alle strette la società con l’ultimatum “o noi o lui” (ogni riferimento allo Special One è del tutto voluto!). E non ce ne voglia il presidente Perez che di tutto ha fatto per smentire le malelingue su uno spogliatoio pronto ad esplodere.

    Cosa non si fa per il proprio fidanzato? Così la Carbonero ha alimentato il caos che regna intorno all’ambiente Real, confermando che all’interno dello spogliatoio merengues il clima non è dei migliori.

    Carbonero conferma la spaccatura tra i giocatori e Mourinho © Robert Smith - Pool/Getty Images
    Carbonero conferma la spaccatura tra i giocatori e Mourinho © Robert Smith – Pool/Getty Images

    Ahi Ahi, brutto periodo per lo Special One e il suo fedele presidente Perez. Mourinho però tiene duro e prepara l’imminente sfida di Copa de Re contro il Barcellona. Ma riuscirà il portoghese a reggere queste continue voci e guidare la squadra verso un finale di stagione sempre più difficile? Ad attenderlo c’è anche la doppia sfida di Champions contro il Manchester United. Non si discute la professionalità del gruppo merengues, ma in queste condizioni, pare quasi impossibile un passaggio del turno da parte del Real Madrid.

    Ma la Carbonero avrà notizie certe oppure ha deciso di mettersi contro Mou per appoggiare il proprio fidanzato? Chissà! Sicuramente non avrà avuto difficoltà a decidere da quale parte schierarsi e avendo lei un ruolo importante nel giornalismo spagnolo, la sua recente dichiarazione ha avuto un risalto mondiale.

    A fine stagione, l’addio dello Special One pare scontato. Destinazione Premier League!

  • Blanc per il dopo Zeman. Roma si divide

    Blanc per il dopo Zeman. Roma si divide

    Nuovo giro, nuova corsa. La posizione di Zeman rimane in bilico. Dopo le parole di Sabatini nel corso della giornata di ieri, che confermava la possibilità di esonerare il boemo a causa degli scarsi risultati ottenuti, uniti ad uno spogliatoio in completa anarchia, quest’oggi ci sarà un nuovo faccia a faccia tra il tecnico giallorosso e la dirigenza capitolina. In realtà, il confronto riguarderà Zeman e Franco Baldini, due personaggi che nelle ultime ore non se le sono mandate a dire, con il primo pronto ad accusare la dirigenza di lasciare troppa libertà ai giocatori e l’ex braccio destro di Capello che replicava accusando il boemo di avere poco polso per tenere in mano lo spogliatoio della Roma. In tutto questo, a rimetterci è stata la formazione giallorossa, che nelle quattro partite del 2013 non è ancora riuscita a vincere una gara.

    Ieri è stata una giornata ricca di confronti e idee. Si è pensato al futuro della Roma, a come proseguire questa stagione e l’eventuale nuovo allenatore del club.

    Nuova idea per la panchina della Roma: Laurent Blanc © THOMAS BREGARDIS/AFP/Getty Images
    Nuova idea per la panchina della Roma: Laurent Blanc © THOMAS BREGARDIS/AFP/Getty Images

    Panchina salva? – Ieri si è salvato, ma non è detto che questa lunga giornata non porti ad una decisione importante. Secondo le ultime notizie, Zeman avrebbe la possibilità di salvare la panchina in caso di vittoria nella gara di venerdì, in casa contro il Cagliari. Ma, il faccia a faccia odierno tra il tecnico e il direttore generale del club potrebbe cambiare le carte in tavola. Il boemo dovrà accettare alcuni consigli tattici che prevedono il ritorno tra i pali di Stekelenburg, a sfavore di un non eccellente Goicoechea e soprattutto un netto riavvicinamento con De Rossi, cuore romanista, spesso finito in panchina con l’arrivo di Zeman. Se il boemo dovesse accettare queste direttive, la conferma verrà in automatica fino al termine della stagione, altrimenti amici come prima e buona fortuna per il futuro.

    I papabili – La Roma si ritrova così a dover operare con un doppio obiettivo. Cercare un traghettatore fino a maggio, cercando di salvare il salvabile, e cominciare a pensare al prossimo “vero” allenatore del club. Per il primo caso, fino a ieri il nome di Malesani sembrava in pole, seguito a ruota da tecnico della Primavera Alberto De Rossi (padre di Capitan Futuro). Ma, in questo momento è spuntato il nome di Aurelio Andreazzoli, il tattico dell’era Spalletti, che avrebbe la possibilità di seguire la squadra fino al termine della stagione per poi lasciare la panchina ad un big.

    Ed ecco che passiamo agli allenatori per la prossima stagione. Il sogno assoluto rimane Ancelotti, ma il tecnico (che ha espresso il suo desiderio di allenare un giorno la Roma) è legato da un lungo contratto con il Paris Saint Germain. Allora spuntano le idee più accessibili che portano il nome di Massimiliano Allegri e Laurent Blanc. L’ex allenatore di Sassuolo e Cagliari difficilmente verrà confermato sulla panchina del Milan per l’inizio del nuovo ciclo e l’idea Roma lo stuzzicherebbe parecchio, mentre il francese, dopo la non brillante esperienza con la Francia è in attesa di una nuova avventura. I giallorossi avrebbero già sondato il terreno trovando l’ok dell’ex difensore dell’Inter. Meno plausibili i nomi di Panucci e Zago, troppo inesperti per portare avanti un progetto che dovrebbe portare il club capitolino a lottare per lo scudetto nel giro di qualche anno.

    Il pubblico romanista si divide. Chi preferisce ancora il boemo per il suo gioco spettacolare e sempre emozionante e chi, vorrebbe al più presto il cambio d’allenatore, anche se, il francese Blanc non sembra solleticare le fantasie del popolo capitolino.

  • Norbert Gyomber, nuovo acquisto del Catania. Scopriamolo insieme

    Norbert Gyomber, nuovo acquisto del Catania. Scopriamolo insieme

    Il Catania ha appena ufficializzato l’acquisto, a partire dalla prossima stagione, di un giovane difensore proveniente dalla lontana (o vicina, dipende dai punti di vista) Cecoslovacchia. Si tratta del classe ’92 Norbert Gyomber (si tratta dello stesso Norbert Gyoember che troverete in giro per il web), attualmente in forza al Dukla Baska Bystrica, dove rimarrà fino al termine di questa stagione. La dirigenza catanese ha voluto chiudere l’operazione in queste ore per evitare pericolosi inserimenti di altre società europee che avrebbero potuto soffiare il giocatore dell’Under 21 slovacca. Il difensore ha firmato un contratto fino a giugno 2017, a testimonianza della grande fiducia del Catania nei confronti di questo giovane calciatore. Adesso proviamo a presentarlo ai tifosi siciliani, curiosi sulla carriera e sulle caratteristiche del giocatore in questione.

    Carriera & caratteristiche – Norbert Gyomber muove i primi passi nella squadra della sua città natale, il Revuca, allenato dal padre che gli insegna i primi segreti del mestiere. All’età di 14 anni passa al Dikla Baska Bystrica ed esordisce nel calcio professionismo. Nella stagione 2011-2012 (anno d’esordio) è stato nominato rivelazione del campionato slovacco che gli ha permesso di prendersi un po di visibilità tra gli osservatori di alcune squadre europee. Nella stagione in corso conferma quanto di buono fatto l’anno prima, suscitando l’interesse del Catania che chiude l’affare e lascia il giocatore in prestito alla sua attuale squadra per i prossimi sei mesi.

    Norbert Gyomber, neo catanese a partire dalla prossima stagione © Toussaint Kluiters/EuroFootball/Getty Images
    Norbert Gyomber, neo catanese a partire dalla prossima stagione © Toussaint Kluiters/EuroFootball/Getty Images

    Difensore centrale dall’ottimo fisico (189 centimetri d’altezza) che viene sfruttato per dominare nel gioco aereo, caratteristica riconosciuta dallo stesso giocatore. Buon senso della posizione e discreta capacità di leggere l’azione avversaria che gli permette di sopperire ad una velocità di base piuttosto bassa (le lunghe leve lo aiutano nei primi metri).

    Visita per la firma – Norbert Gyomber ha già avuto modo di visitare il nuovissimo centro sportivo del Catania, rimanendo piuttosto stupido dall’ottima organizzazione e professionalità all’interno del club catanese. Il difensore, una volta firmato il contratto, ha lanciato messaggi d’amore verso il calcio italiano e la sua mania per la tattica.

    Nome e cognome: Norbert Gyomber
    Data e luogo di nascita: 03-07-1992, Revuca
    Ruolo: Difensore Centrale
    Altezza: 189 cm
    Squadra attuale: Dikla Baska Bystrica

  • Ginocchio ko per Llorente. Salta l’affare con la Juventus?

    Ginocchio ko per Llorente. Salta l’affare con la Juventus?

    Un anno ad inseguirsi e un ginocchio per allontanarsi. Questa è la strana storia di un giocatore spagnolo ed una società italiana che da sei mesi sembrano ad un passo dal matrimonio (sportivamente parlando). Naturalmente parliamo di Llorente e della Juventus. L’attaccante dell’Athletic Bilbao, in scadenza di contratto a giugno, pochi giorni fa ha messo nero su bianco sul contratto che gli permetterà di vestire la maglia bianconera nelle prossime quattro stagioni. Ma gli imprevisti nel calcio sono sempre dietro l’angolo ed ecco quindi arrivare come un fulmine a ciel sereno un grave infortunio per lo spagnolo. Nel corso dell’ultimo allenamento, il ginocchio dello spagnolo ha subito un movimento innaturale provocando un forte dolore all’attaccante che si è fermato immediatamente.

    Le sue condizioni verranno esaminate in giornata per valutare l’entità dell’infortunio, anche se la sensazione è che si tratti di qualcosa di grave. La paura è che la distorsione subita dallo spagnolo possa interessare anche i legamenti con successivo stop di almeno 6 mesi, compresa l’operazione per la loro ricostruzione.

    Llorente in azione con la maglia biancorossa dell'Athletic Bilbao © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images
    Llorente in azione con la maglia biancorossa dell’Athletic Bilbao © RAFA RIVAS/AFP/Getty Images

    Ansia Juve – In casa bianconera si attende con ansia l’esito degli esami del giocatore che pochi giorni fa ha firmato il contratto con il club di Corso Galileo Ferraris. Una bella mazzata per la dirigenza juventina che era pronta a sbandierare l’acquisto a costo zero di Llorente come il top player in attacco per la prossima stagione. La paura è di ritrovarsi con un giocatore in fase di riabilitazione durante il ritiro precampionato, la fase più importante per i nuovi arrivati che devono imparare gli schemi di Conte. Aggiungiamoci che l’attaccante scuola Bilbao avrebbe bisogno di un periodo di ambientamento per conoscere il calcio italiano ed ecco che ci ritroviamo con un acquisto a costo zero che potrebbe diventare il Bendtner del 2013 in casa Juve.

    Salta l’affare? – Nessuna soluzione drastica viene scartata nei piani alti della Juventus. Anche stracciare un accordo ormai firmato. D’altronde nelle condizioni attuali, lo spagnolo non supererebbe le visite mediche di rito…

    Prima di prendere qualsiasi decisione, la Juve attenderà l’invio della documentazione da parte dei medici spagnoli sugli esami che il giocatore si sta sottoponendo in queste ore.

  • Zeman accusa, Baldini risponde e spunta Malesani

    Zeman accusa, Baldini risponde e spunta Malesani

    Franco Baldini contro Zdenek Zeman. In casa Roma iniziano le prime vere scintille di un rapporto nato con il piede sbagliato e proseguito peggio, a causa dei pessimi risultati ottenuti dal boemo nel corso della stagione. Ottavo posto in classifica, obiettivo Champions sempre più distante ed un Catania che a suon di prestazioni importanti ha sorpassato i capitolini nell’ultima giornata. Il 3-3 del Dall’Ara non è piaciuto tanto alla dirigenza giallorossa che starebbe anche valutando la posizione del tecnico, l’esonero non è del tutto scontato con le possibili alternative Alberto De Rossi e Alberto Malesani (che guiderebbero la squadra fino al termine del campionato). Ma ciò che sta succedendo in casa Roma va oltre i risultati sportivi, infatti il recente botta e risposta tra il boemo e il direttore generale riguarda comportamenti fuori dal campo da gioco.

    Le accuse di Zeman, la risposta di Baldini. E la Roma diventa una società senza più ne testa ne coda. La squadra in campo ne risente e l’obiettivo terzo posto è sempre più difficile da raggiungere.

    Baldini-Zeman, scontro totale © Paolo Bruno/Getty Images
    Baldini-Zeman, scontro totale © Paolo Bruno/Getty Images

    Disciplina – L’accusa di Zeman, nel corso della conferenza stampa, è sulla mancanza di regole scritte all’interno dello spogliatoio giallorosso, colpa di una società che un po troppo libertina secondo il boemo. Nel mirino la recente intervista di Stekelenburg ad un giornale olandese nella quale il portiere puntava il dito sul proprio tecnico, reo di avergli preferito Goicoechea, definito dall’ex Ajax come “inutile”.

    Per Baldini, direttore generale del club capitolino, il problema non esiste, affermando che all’interno dello spogliatoio giallorosso un regolamento esiste e lanciando una frecciatina a tutto l’ambiente Roma “La disciplina non si ottiene attraverso regole scritte che per altro ci sono, ma dipende dalla credibilità che si ha verso il proprio ambiente, dagli esempi che si riescono a dare e dai comportamenti che si riescono ad ottenere“, aggiungendo di essere soddisfatto del comportamento dei propri giocatori, a parte qualche caso isolato che capita anche tra lo staff tecnico (nuova frecciatina per Zeman?).

    Lo scontro è aperto. I rapporti tra il dirigente e il tecnico ormai sono ai minimi termini. E presto potrebbe arrivare l’addio del boemo, causa esonero, con il nome di Malesani in pole come possibile traghettatore… Di male in peggio?

  • Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Niente Italia, Drogba firma per il Galatasaray

    Tra i due litiganti, il terzo gode. Nel calciomercato questo detto è spesso veritiero e la sessione invernale 2013 non è da meno. Da inizio gennaio si è parlato di Didier Drogba prima vicinissimo alla Juventus, poi al Milan. Le richieste importanti dell’ivoriano però hanno rallentato le trattative, dando la possibilità al Galatasaray di inserirsi con successo tra i due club italiani. Operazione silenziosa e rapida, tanto da suscitare una certa perplessità da parte dei media europei, viste le continue dichiarazioni dell’ex attaccante del Chelsea, favorevole ad un ritorno in Europa solo in un campionato importante. Ok, forse la Serie A ha perso un po di appeal, ma sinceramente, non credo che la Premier turca sia più importante. Fatto sta che Drogba ha firmato per il Galatasaray, raggiungendo l’ex interista Sneijder.

    Si attende solamente il via libera dello Shanghai Shenua per ufficializzare l’operazione. L’ivoriano ha firmato un contratto da 18 mesi nella quale percepirà in totale ben 10 milioni di euro. Lascia una miniera d’oro (la Cina) per trovarne un’altra (la Turchia).

    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images
    Drogba, neo acquisto del Galatasay © ALEXANDER JOE/AFP/Getty Images

    I NUOVI RICCHI – Prima Snejider, poi Drogba. Il Galatasaray entra di diritto tra i nuovi ricchi. E’ ormai chiaro l’obiettivo del club turco: arrivare il più lontano possibile in Champions League. Infatti, in campionato il Gala viaggia a +5 rispetto al Besiktas (secondo il classifica e battuto nel recente week end, dove ha esordito l’olandese) e non avrebbe avuto bisogno di un rinforzo di lusso come l’ivoriano. Nella competizione europea di maggior prestigio, i turchi dovranno sfidare lo Schalke 04 agli ottavi di finale e in caso di passaggio del turno diventeranno la mina vagante dai quarti di finale in su.

    D’altronde Drogba, non potrà essere d’aiuto ai compagni prima di febbraio (proprio quando si giocherà il primo turno ad eliminazione diretta della Champions), visto che attualmente è impegnato con la propria Nazionale nella Coppa d’Africa.

    DECLINO ITALIANO – Un tempo la Serie A era ben vista dagli stranieri, pronti a rinunciare a qualche milione sull’ingaggio pur di atterrare in Italia. Stavolta siamo stati sorpassati da un campionato poco conosciuto come quello turco, il declino è ufficiale!