Autore: Lupo

  • Scandalo cocaina nel calcio spagnolo

    Coinvolti procuratori e club di calcio.

    ‘La cocaina entra nel mondo del calcio’, titola il quotidiano “Sport”; succede in Spagna dove la narcotici ha intercettato 600 chili di droga, nell’ambito dell’operazione ‘Ciclon’, che passavano dalle tasche di mediatori e agenti abilitati dalla Fifa per arrivare alle narici di giocatori.
    L’operazione di polizia è stata condotta tra Madrid e Valencia in cui undici persone sono state arrestate, fra queste -secondo fonti investigative- il difensore del Rayo Vallecano, Carlos de la Vega, due ex calciatori dell’Hercules di Alicante e Athletic Bilbao, Pedrag Stankovic e Jesus Emilio Diaz de Mer, un agente della Fifa, Zoran Matijevic, e un procuratore, Pablo Acosta. Secondo gli inquirenti sarebbero loro alla guida del giro.
    I 600 chili di cocaina pura sequestrati erano solo il primo di una serie di partite che la rete di trafficanti aveva contrattato con i narcotrafficanti dei cartelli colombiani. Le destinazioni finali della droga erano Spagna e Francia. L’ inchiesta, orientata a ricostruire la rete di distribuzione della cocaina, potrebbe allargarsi e avere ulteriori sviluppi. Fonti di polizia hanno indicato al quotidiano spagnolo “El Mundo” che le indagini sono ancora aperte e non sono esclusi altri arresti
    Un altro terremoto potrebbe sconvolgere il mondo del calcio.

  • I pezzi da novanta del mercato tra campo e panchina

    Si infiamma  il mercato in vista della prossima stagione

    E’ stata una settimana all’insegna delle Coppe europee e molte squadre si sono date da fare sia in campo che fuori, con i dirigenti che hanno visionato e ammirato i tantissimi fuoriclasse. Alcuni di loro sono blindati dai loro contratti, altri lo sono meno e sul piede di partenza. Ecco i nomi caldi sia in campo che in panchina.
    La Juventus ha approfittato della trasferta londinese per approfondire il discorso Deco che, dopo l’esonero di Scolari e l’avvento di Hiddink, sta trovando sempre meno spazio nell’ undici titolare del Chelsea. La stampa inglese afferma che sia stato lo stesso giocatore a chiedere alla società di essere ceduto per evitare che il suo talento appassisca in panchina; il d.s. bianconero Alessio Secco pare intenzionato ad inserire un altro portoghese, oltre a Tiago, nel motore juventino.
    Ma l’obiettivo numero uno in casa Juventus rimane sempre il brasiliano Diego del werder Brema, tanto più dopo le ottime prestazioni offerte contro il Milan in Coppa Uefa. La prima offerta bianconera di 18 milioni di euro è stata rifiutata dalla dirigenza teutonica che vorrebbe incassare almeno 20 milioni dalla sua cessione. E’ probabile che la trattativa si concluda positivamente ma la Juve deve trovare anche il sostituto di Nedved, che ha dichiarato di voler smettere a fine stagione (?), e David Silva del Valencia, pallino di Ranieri, costa tanto.
    Altro nome nuovo in chiave mercato è il francese del Bayern Monaco Franck Ribery che sta incantando le platee di mezza europa con le sue giocate e che in molti vorrebbero vederlo giocare nella propria squadra. Il Real Madrid ha messo gli occhi su di lui già da molto tempo ormai, ma in questo momento è il Barcellona ad essere in pole position per poter usufruire delle sue prestazioni. I Blaugrana hanno raggiunto un accordo di massima con il giocatore per un accordo quadriennale, resta da convincere il Bayern che, prima di privarsi del suo gioiello, vorrebbe tentare un ultimo tentativo di trattenerlo. Difficile che ciò accada.
    Restando a parlare di Barcellona, Samuel Eto’o, corteggiato a lungo dai club più importanti al mondo quest’estate, ha giurato amore eterno ai catalani: “Resterò fino al 2010, poi vorrei continuare”. Sarà vero o è tutta una strategia? A quanto pare si, a meno di ulteriori colpi di scena.
    L’Inter ormai ha messo le mani su Aguero e vuole portarlo alla corte di Mourinho già dalla prossima stagione ma servono dai 50 ai 60 milioni di euro, non noccioline. L’argentino però è un investimento sicuro data la sua giovane età (20) e Moratti è intenzionato a prenderlo.
    Si è aperto ufficialmente anche il mercato delle panchine e Milano, sia sponda Milan che Inter, in questo momento, è sicuramente la capitale.
    Ancelotti dopo l’eliminazione dalla Uefa ha dichiarato che “se la stagione finisse ora, il bilancio del Milan sarebbe negativo” (e non potrebbe essere altrimenti). L’obiettivo principale resta quello della qualificazione diretta in Champions e, per ora, non è stato compromesso, ma a Milanello tira aria di fine ciclo.
    Mourinho è al centro nelle ultime ore di voci di mercato che lo vorrebbero sulla panchina del Liverpool l’anno prossimo al posto di Rafa Benitez. Il sogno del portoghese rimane quello di succedere a Sir Alex Ferguson al Manchester Utd, ma la dirigenza dei Reds starebbe promettendo soldi e garanzie tecniche. Mourinho ci penserà?

  • Houston ferma James

    Senza McGrady, i Rockets affondano Cleveland. Bryant è stellare nella vittoria contro i Suns

    La Nba ha deciso di distribuire 200 milioni di dollari, che saranno finanziati da JP Morgan e Bank of America a 12 franchigie alle prese con le difficoltà legate alla recessione. I 12 club, che non vengono citati da David Stern, riceveranno da 13 ai 20 milioni ciascuno.
    Intanto Cleveland stecca a Houston mentre i Lakers passeggiano contro i rimaneggiatissimi Suns.

    HOUSTON-CLEVELAND 93-74
    HOU Yao Ming 28, wafer 19, Artest 15
    CLE James 21, Williams 21, Ilgauskas 11, Szczerbiak 11

    Disastrosa prestazione dei Cavaliers a Houston. Cleveland fa troppa confusione in attacco, mette a referto solamente 74 punti (suo minimo stagionale) e gioca due quarti, il primo e il terzo, davvero imbarazzanti. A rendere la serata ancora più amara per coach Brown arriva anche l’infortunio capitato a Ben Wallace. si procura una frattura alla gamba dopo un contatto fortuito con Yao Ming. Wallace dovrà rimanere fuori dalle quattro alle sei settimane. Ron Artest e Shane Battier limitano il fenomeno di Cleveland LeBron James che chiude una gara da dimenticare senza nemmeno un assist a referto. Nella sua carriera Nba non era mai successo. Anche senza Tracy McGrady Houston dimostra, così, di poter dire la sua, soprattutto quando Yao Ming domina la zona pitturata. Il cinese stravince il duello con Ilgauskas e guida i Rockets al loro sesto successo consecutivo.

    L.A. LAKERS-PHOENIX 132-106
    LAK Odom 23, Bryant 22, Gasol 16
    PHO Barbosa 18, Tucker 16, Dragic 14

    Shaq e Kobe si ritrovano di fronte allo Staples Center dopo il loro siparietto all’All Star Game di Phoenix. I due ex grandi rivali adesso sembrano due amiconi. Sul parquet la gara è segnata dall’inizio, da quando coach Gentry annuncia che Steve Nash non sarà del match a causa della distorsione alla caviglia destra rimediata contro i Bobcats. Senza il loro leader e privi di Amare Stoudemire, i Suns non possono spaventare la truppa di Phil Jackson. Tutto troppo facile da subito per la squadra di Los Angeles che toglie interesse al match giocando un eccellente primo tempo chiuso con 70 punti a referto. Nella ripresa c’e’ spazio per tutti, il risultato, infatti, non è mai in discussione. Phil Jackson così si può permettere di far rifiatare Bryant e Gasol i quali rimangono sul parquet rispettivamente soltanto 27 e 24 minuti.

    fonte: gazzetta

  • La Honda ritorna in gliglia di partenza

    Il salvataggio è firmato Ecclestone

    La Honda sarà regolarmente in pista nella griglia di partenza del GP di Australia. Lo riferisce il Times il quale afferma che è stato Ross Brown, ex direttore tecnico della Ferrari, a coordinare il salvataggio della scuderia nipponica. Già giovedì prossimo Jenson Button si presenterà a Silverstone per i primi test con la nuova vettura che, senza l’intervento di Bernie Ecclestone, sembrava destinata all’addio dal mondo delle corse.
    Ecclestone
    Una fonte vicina alla Honda ha spiegato all’autorevole quotidiano britannico che i finanziamenti necessari per riportare in gara le vetture saranno garantiti (almeno per il primo anno) dalla Honda stessa e dal patron della Formula Uno, detentore dei diritti commerciali del circus automobilistico.
    Non farà parte del nuovo progetto, come previsto, Sir Richard Branson, a capo del Virgin Group, che nelle scorse settimane si era offerto di salvare la scuderia giapponese. Non è ancora chiaro né il nome né i colori della nuovo monoposto.
    Dopo il collaudo di Silverstone la nuova Honda verrà presentata in anteprima a Barcellona il prossimo 9 marzo.
    Al fianco di Button, confermato primaguida, non è stato ancora deciso il nome del secondo pilota, che verrà scelto tra l’ex ferrarista Rubens Barrichello, alla Honda nelle ultime tre stagioni, e Bruno Senna, 25 anni, nipote di Ayrton Senna.

    fonte: sportmediaset

  • Champions League: Inghilterra-Italia 3-0

    L’ imperatore è Julio Cesar. Drogba  e Van Persie portano avanti gli inglesi

    Tra martedì e mercoledì si è disputata l’andata degli ottavi di finale di Champions League: andiamo ad analizzare la debacle italiana.
    La Juventus è sicuramente la meno peggio delle 3, anche se esce ugualmente sconfitta dallo stamford Bridge. Il primo tempo, indubbiamente, è targato Chelsea che scende in campo con una maggiore concentrazione mentale rispetto ai bianconeri e che, nel momento di sbandamento della difesa juventina, trova il gol con il suo rinato bomber principe Didier Drogba.
    Nel secondo tempo è uscito fuori l’orgoglio Juve: si è vista una crescita sul piano della determinazione ma è venuta a mancare la fantasia in avanti che le avrebbe permesso di segnare un gol importantissimo in chiave ritorno. Ranieri, forse, avrebbe dovuto rischiare un pò di più (troppo pochi i 5 minuti giocati da Trezeguet) ma ad ogni modo la qualificazione resta aperta. Del Piero e compagni a Torino dovranno sfoderare una prestazione da Juve.
    L’Inter ha avuto di fronte l’avversario più difficile che si poteva incontrare; il Manchester è la squadra più forte d’Europa e lo dimostrano le prestazioni e i risultati degli ultimi anni. I nerazzuri dovevano sfruttare il fattore campo e cercare di non subire reti, ma abbiamo visto un primo tempo strepitoso dei “Red Devils” e di Julio Cesar che, parata dopo parata, sta dimostrando di essere uno dei migliori al mondo nel suo ruolo.
    Nel secondo tempo l’Inter ha provato a reagire e, come un pugile suonato, ha rischiato seriamente di andare ko sulle offensive inglesi. Si è visto un Ibrahimovic in giornata no: ormai ci ha abituato a questo tipo di prestazioni. Non basta fare il superman con le piccole e poi steccare le partite che contano. Passare il turno è difficile ma non impossibile…Manchester permettendo. 
    “Cartellino rosso” a Balotelli e a Mourinho: il primo, appena entrato in campo ha compiuto un gesto irriguardoso nei confronti del pallone d’oro Cristiano Ronaldo, il secondo ha trovato modo di lamentarsi nuovamente degli arbitraggi, anche quando non ce ne sarebbe bisogno.
    La Roma scesa in campo all’ Emirates Stadium è stata la lontana parente di quella ammirata nell’ultimo periodo; una ricaduta stile Bergamo che lascia più di una preoccupazione in vista del match di ritorno. La squadra di Spalletti ha pagato anche le assenze importanti di Cicinho ma soprattutto di Juan al centro della difesa dove, ovviamente, Loria non ha dato il contributo di qualità e di tranquillità che sono due caratteristiche alle quali ci ha abituati il brasiliano. L’ Arsenal è una squadra giovane e affamata di successo che quando gioca in casa è invincibile ma quando si trova lontano da Londra soffre più del dovuto (anche se negli ultimi mesi la squadra sembra aver perso un pò di brillantezza in casa per acquistare un pò più di consapevolezza in trasferta.
    Al ritorno per i giallorossi mancherà una pedina fondamentale come De Rossi ma, se Spalletti troverà le giuste soluzioni, si potrebbe ribaltare il risultato dell’andata. Gara difficile ma non impossibile. Da “gladiatori” veri.
    In definitiva il divario tecnico tra il calcio italiano e inglese in Europa è rimasto immutato rispetto alla scorsa stagione quando agli ottavi di finale Inter, Roma e Milan furono eliminate rispettivamente da Liverpool, Manchester Utd e Arsenal, con le nostre squadre incapaci di vincere neanche un incontro tra andata e ritorno. La storia sembra ripetersi.

  • Impazza il totopanchina 2010

    Si preannunciano grandi cambiamenti in vista della prossima stagione.

    I più importanti potrebbero verificarsi sulle panchine dove ci si aspetta un vero e proprio valzer a giugno. La Juve, se non dovesse vincere né scudetto né Champions potrebbe ricorrere ad un avvicendamento in panchina. La soluzione che affascina di più sarebbe la suggestiva ipotesi Gasperini, tecnico che oltre ad essere cresciuto nella Juve sta dimostrando di essere grandissimo al Genoa. Insieme al mister potrebbero arrivare Diego e uno fra Floccari e Cassano con il barese nettamente favorito sull’orobico, già in contatto con la Roma.
    La Lazio starebbe già cercando il sostituto di Delio Rossi, il quale non avrebbe convinto l’entourage biancoceleste. Tre le ipotesi per la panchina capitolina: Max Allegri, l’allenatore dei miracoli a Cagliari, Stefano Colantuono, ex tecnico di Palermo e Atalanta e laziale doc e Sinisa Mihajlovic, ex biancoceleste e attuale mister del Bologna.
    Lo stesso discorso fatto per la Juve vale per il Milan: se non si riuscisse a vincere in Europa o in Italia Carlo Ancelotti uscirebbe di scena dopo tantissimi anni in rossonero. E’ quindi ballottaggio Donadoni-Frank Rijkaard. Il rapporto fra De Laurentiis e Reja sembra ormai alla frutta e probabilmente non si arriverà nemmeno a fine stagione. Per giugno si starebbe sondando il terreno per Marco Giampaolo. Se Reja dovesse saltare adesso potrebbe essere scelta una soluzione provvisoria, o un traghettatore alla Galeone o Zaccheroni.
    Tutto sembra incerto e le uniche panchine salde sembrano quelle di Ballardini a Palermo, Prandelli a Firenze, Delneri a Bergamo e Zenga a Catania.

    fonte: goal

  • Mercato: L’ Inter su Aguero

    AGUERO SI AVVICINA ALL’ INTER

    Non solo Maradona. A spingere el Kun Aguero verso Milano, sponda Inter, adesso ci si mette anche il tecnico dell’Atletico Madrid, Resino Gomez. La notizia trova ampio risalto sui quotidiani spagnoli, secondo cui l’attaccante argentino che piace a Massimo Moratti sarebbe in rotta con tecnico e società. La goccia che ha fatto traboccare il vaso è stata la sostituzione in Champions contro il Porto. Sostituzione che Aguero non ha affatto gradito.
    E dove se non all’Inter? Tutti gli indizi portano a Milano, dove Maradona, in ottimi rapporti con Massimo Moratti, vorrebbe spedirlo e dove José Mourinho, che non riuscirà ad arrivare a Drogba, è pronto ad accoglierlo a braccia aperte. Questi i fatti in attesa che l’Inter passi, appunto, dalle parole ai fatti con l’Atletico. Che non rifiuta di trattare l’attaccante ma esige, a buon diritto, la bellezza di 60 milioni. Una cifra importante che il numero uno dei nerazzurri potrebbe anche decidere di sborsare per accontentare il suo tecnico e rendere ancora più forte l’attacco della sua Inter. Si vedrà, insomma. Per il momento basti una certezza: che nei prossimi mesi, cioè, dell’affare si parlerà eccome.

     
    LA JUVE RILANCIA PER DIEGO

    La Juventus alza il tiro per Diego. Dopo che il Werder Brema, secondo quanto riportato dal quotidiano tedesco Bild, avrebbe rifiutato una prima offerta bianconera, ecco allora la nuova proposta della Juve: 18 milioni cash più un conguaglio in denaro dilazionato nel tempo e diviso in due soluzioni. La prima dipenderà dal raggiungimento degli obiettivi: vittoria in Champions, scudetto, Coppa Italia o semplice qualificazione alla Champions.
    Soluzione questa già adottata dal Psg quando cedette Ronaldinho al Barcellona, o il San Paolo con Kakà al Milan. Con questa proposta la Juve spera di convincere il Werder Brema superando così la concorrenza di Real Madrid e Manchester United. Una cifra alla fine che si avvicina ai 22-23 milioni chiesti dal club tedesco per dare il via libera al numero 10 con contratto in scadenza giugno 2011. Per ora la proposta. Se verrà accettata, la trattativa con il Breama partirà solo dalla fine di marzo. Per adesso il club tedesco, sprofondato all’11esimo posto in Bundesliga, non intende avviare operazioni di mercato ufficiali. Una cosa è certa: il Werder ha capito che Diego vuole una grande squadra. Anche per questo vorrebbe che fosse il giocatore a uscire pubblicamente allo scoperto. Giocatore che avrebbe confidato agli amici più stretti che il suo sogno è quello di giocare con Del Piero. Intanto giovedì Giacomo Petralito, agente per l’Italia nell’affare Diego, sarà a Milano per Milan-Werder Brema. Si aspetta una telefonata di Alessio Secco.

    ROMA: IN ARRIVO IL RINNOVO DI AQUILANI?

    L’ accordo del rinnovo del centrocampista potrebbe giungere da un momento all’altro, per circa due milioni di euro a stagione. Ormai sono mesi che se ne parla ma non è stato mai messo nero su bianco. Stando a indiscrezioni vicine a Trigoria, la trattativa sarebbe in dirittura d’arrivo, anche se un interrogativo va posto: se le parti sono così vicine da mesi, perché aspettare tanto a firmare?

     
    RAFA BENITEZ: “NON HO INTENZIONE DI LASCIARE IL LIVERPOOL”

    Forse anche galvanizzato dal successo ottenuto dal suo Liverpool sul campo del Real Madrid, Rafa Benitez giura amore al club di Anfield:
    ”Per quanto mi riguarda sono stato chiaro, non ho intenzione di dimettermi – ha detto il manager dei reds -. Devo continuare a lavorare e vincere per il Liverpool. Parlero’ con la proprieta’ nei prossimi giorni, i miei rappresentanti sono sempre in contatto, c’e’ ancora tanto tempo a disposizione per trovare un accordo”.

     
    RAUL: “POTREI ANDARE NEGLI USA”

    Raul si interroga sul futuro. In un’intervista pubblicata dal quotidiano Marca, il fuoriclasse spagnolo annuncia un ‘sogno’ americano a fine carriera: “Per il momento non vedo altro se non la scadenza del mio contratto, nel 2011 – ha detto il fuoriclasse spagnolo -. Per fare un’esperienza, non solo per me ma anche per la mia famiglia, vorrei provare a giocare una stagione negli Stati Uniti. Se non lo faccio, è chiaro che finirei la mia carriera al Real”. “Diventare allenatore può essere una possibilità, ma il mio futuro sarà legato al 90 per cento al calcio ed al Real Madrid” ha concluso la bandiera del Real Madrid.

     
    LAZIO-PANDEV: E’ ADDIO?

    Goran Pandev è finito da tempo nel mirino dei migliori club europei, ma comincia a essere preso seriamente in considerazione anche dalle società italiani di prima fascia. Tra queste Juventus e Inter, che nelle ultime settimane hanno cominciato a seguire con attenzione l’evolversi della trattativa tra Pandev e la Lazio per il rinnovo. Senza un accordo con Lotito, l’addio del giocatore diventerebbe certo.

     
    CAGLIARI: LA LAZIO VUOLE ALLEGRI

    Secondo quanto riportato dal quotidiano Il Sardegna, Massimiliano Allegri sarebbe uno dei principali candidati a guidare la Lazio nel prossimo futuro. Il giovane allenatore, che al primo anno in Serie A sta incantando tutti gli addetti ai lavori, sarebbe visto come sostituto ideale di Delio Rossi, tecnico confermato da Lotito anche se quasi sempre sulla graticola. In più anche Napoli – con Reja oramai destituito a fine stagione – e West Ham (Zola potrebbe lasciare in direzione Stamford Bridge) sarebbero pronti a investire sull’ex centrocampista del Pescara. Difficilmente, visto anche il contratto che scade nel 2011, Allegri si muoverà dall’isola. Con buona pace dei vari presidenti.

     

    MATHIEU: “HO RICEVUTO UN OFFERTA DEL GENOA”

    Intervistato da Aujourd’hui Sport, Jérémy Mathieu (25) ha ammesso l’interesse del Genoa nei suoi confronti. Il centrocampista del Tolosa dimostra di apprezzare molto la prospettiva di un eventuale approdo in rossoblù: “Ho ricevuto una bella offerta dal Genoa. Devo andare in italia per visitare le strutture, ma sembra una trattativa davvero seria. Spero che l’affare si chiuda rapidamente – ha dichiarato il giocatore francese – ma non sarà comunque semplice”. Non c’è però solo il Genoa, Mathieu è seguito anche da Fiorentina e Bordeaux.

  • Juve dov’eri? I bianconeri si svegliano troppo tardi

    Bayern strepitoso, Real che combini? Villareal occasione sprecata?

    CHELSEA-JUVENTUS 1-0
    10′ Drogba

    La Juventus cade a Londra contro il Chelsea per mano di Drogba che segna il gol partita nei primi minuti di gara. Gli inglesi scendono in campo con una maggiore concentrazione e determinazione rispetto agli avversari, andando ad aggredire i portatori di palla bianconeri che trovano difficoltà ad impostare il gioco. Fa fatica soprattutto Tiago che non riesce quasi mai a finalizzare un passaggio per i compagni e Sissoko prova da solo a reggere tutto il centrocampo juventino.
    La Juve, nel primo tempo, si fa pericolosa solo una volta con Del Piero che prova ad incrociare sul palo opposto ma Cech si fa trovare pronto. I londinesi corrono il triplo e il primo tempo si chiude sull’1-0.
    Nel secondo tempo, la Juve scende in campo con un altro piglio, complice il calo fisico degli avversari, e allora Nedved ci prova con un destro da lontano ma Cech controlla. Subito dopo un’azione confusa: il portiere ceco, nel tentativo di rialzarsi, stende Amauri in area, il rigore poteva starci. I calci d’angolo per i bianconeri si susseguono, le squadre si allungano e il gioco è spezzettato. Dentro Trezeguet: la Juve vuole il pareggio. Anelka con un tiro da 30 metri sfiora il palo alla destra di Buffon. Più tardi Del Piero con un pregevole assist smarca Trezeguet che va per colpire al volo ma svirgola la palla. L’ultima, e migliore, occasione è per Nedved che con un sinistro rasoterra da l’illusione del goal. Tra 15 giorni ritorno a Torino, la Juve è ancora in corsa.

    Commenti dei protagonisti

    Ranieri: “Ora a Torino servirà una gara perfetta”. E’ un Ranieri soddisfatto a metà della prestazione della sua Juve in casa del Chelsea: a preoccupare non è la sconfitta, ma la mancanza di un gol in trasferta. “Con Buffon – ha spiegato – ci siamo detti che mai la Juve qui in Inghilterra aveva giocato così bene: i ragazzi sono molto fiduciosi. Però qui sarebbe servito fare un gol, avrei preferito giocare meno bene e segnare”.

    Hiddink: “Dobbiamo migliorare in tutto – spiega l’olandese – non solo dal punto di vista fisico, altrimenti non passeremo il turno. La Juventus nel secondo tempo e’ uscita molto bene e ci ha messo parecchio in difficoltà”.
    “Dobbiamo lavorare tanto – conclude Hiddink –  anche se non è facile perchè si gioca ogni tre giorni. Ma se giochiamo così tanto significa che siamo una grande squadra e dobbiamo dimostrarlo.
    REAL MADRID-LIVERPOOL 0-1
    82′ Benayoun

    Al Santiago Bernabeu il Liverpool fa il colpaccio e vince per 1-0 nel finale, grazie al goal di Yossi Benayoun all’82’. Assente della gara Gerrard che non recupera completamente dall’infortunio e parte dalla panchina.
    A giocare meglio è il Real Madrid, ma il Liverpool riparte e va vicino al gol prima con Fernando Torres e poi con Benayoun. Rispondono le merengues con i tentativi di Marcelo e Robben ma allo scadere della prima frazione di gara è Xabi Alonso a far tremare il Santiago Bernabeu con un tiro da 60 metri La ripresa è di grande intensità. La difesa del Real sbanda spesso e volentieri. All’82’ il gol partita: punizione dalla destra di Fabio Aurelio e testa vincente dell’israeliano Benayoun. Merengues con un piede fuori dalla Champions.

    Commenti dei protagonisti

    Cannavaro:  “Le partite di Champions contro le grandi squadre sono cosi’, appena commetti un errore vieni punito. Peccato perche’ uno 0 a 0 poteva essere un buon risultato, ora vediamo che succede al ritorno”. “La squadra comunque c’era, in ogni caso vincere ad Anfiled non e’ impossibile, anche se loro sono bravi a fare il ‘vecchio catenaccio’”.
    Sul contratto. “Sono un professionista e guardo sempre avanti, fino a quando saro’ un giocatore del Madrid darò tutto e questa situazione non mi condiziona”.

    SPORTING LISBONA-BAYERN MONACO 0-5
    42′ Ribery, 57′ Klose, 63′ rig Ribery, 84′ e 92′ Toni

    Il Bayern di Toni stacca già il biglietto per i quarti di finale: i bavaresi si sono imposti per 5-0 a Lisbona archiviando così il discorso qualificazione. L’inizio è tutto dello Sporting, ma i tedeschi escono alla distanza e al 42′ passano in vantaggio con Ribery. Al 57′ il raddoppio di Klose che devia in rete un colpo di testa di Toni. Al 63′ il 3-0 di Ribery su rigore concesso per fallo di Rochemback su Lahm. Arriva poi il momento di Toni, che realizza una doppietta doppietta in entrambe le occasioni assist di Ribery.

    VILLAREAL-PANATHINAIKOS 1-1
    59′ Karagounis (P), 67′ rig Rossi (V)

    Pareggio casalingo 1-1 per il Villareal contro il Panathinaikos, dopo che gli spagnoli erano passati addirittura in svantaggio. Dominio degli iberici nel primo tempo, con Ibagaza che sfiora il gol in un paio di occasioni ma al 59′ i greci passano con Karagounis, che batte Diego Lopez con un bel destro. Il Panathinaikos sfiora il raddoppio con Mantzios poi al 67′ Giuseppe Rossi trova l’1-1 su rigore, generoso, per atterramento di Pires da parte di Wawrzykiak. Nel finale Rossi sfiora il gol vittoria. Da segnalare un episodio dubbio nel primo tempo, con Diego Lopez che respinge un tiro forse già dentro la porta. Qualificazione ai quarti tutta da giocare.

  • Cosenza: Il dg Mirabelli furioso

    “Se c’è qualcuno che non se la sente si faccia da parte”

    Il Massimiliano Mirabelli che non ti aspetti. Questa mattina, il Quotidiano della Calabria, ha riportato un’intervista al diggì rossoblù che sembra proprio non aver digerito la sconfitta di Atessa contro la Val di Sangro. “Non me ne vogliano gli abruzzesi, ma sembravano una squadra di Eccellenza”. E’ furioso Mirabelli. Strano, perché proprio lui nei momenti di difficoltà è sempre stato quello pronto ad organizzare cene (persino con i giornalisti) per chiedere di fare quadrato e lasciare tranquilla la squadra. Serenità che proprio il diggì sembra aver perso per primo. Tanto da sparare a zero su una squadra che finora ha conquistato 50 punti (tanti!) in un campionato duro come quello di Seconda Divisione. Nella lunga intervista rilasciata al Quotidiano, Mirabelli c’è andato giù duro. “Sicuramente ci credevamo già in paradiso. Non tollererò più simili prestazioni. Anzi – sottolinea il dg – se qualcuno dei miei calciatori non se la sente può andarsene tranquillamente. Sono convinto che la vittoria del campionato sarà nostra anche senza chi non dimostra di meritare il Cosenza”. Poi rincara la dose, quasi ce ne fosse bisogno. “Molti giocatori, tra Prima e Seconda Divisione, invidiano i nostri che giocano in una piazza come Cosenza e in una società puntuale in tutto. Se qualcuno questo non lo apprezza, il benservito glielo do io. Ma non aspetterò la fine del campionato: qualcuno lo mandarò via prima…”. E poi a chi gli chiede se oggi, alla ripresa della preprazione, ci sarà una strigliata nel chiuso degli spogliatoi, Mirabelli precisa. “Assolutamente no. Chi mi conosce sa che il mio silenzio è più assordante di una romanzina. Dai calciatori non ci vado!”. Più si va avanti e più “Big Max” è un fiume in piena. Ne ha anche per Galantucci (espulso domenica scorsa). “E’ un comportamento da Terza categoria e sa bene cosa gli aspetta adesso”. Frecciate mirate quindi da parte di un diggì che, solo all’aparenza, sembrava introverso. Capitolo società. Tanti sacrifici e una svolta all’orizzonte. Ancora Mirabelli. “Si lavora per avere una società sempre più forte e ambire a traguardi importanti. Però, per affrontare categorie più importanti c’è bisogno di una società che possa consentire di aprire un secondo ciclo. Serve gente con passione per il Cosenza e disponibilità economica”. Chiusura dedicata alla Nazionale italiana. Arriverà a Cosenza. “Arriverà ma c’è prima bisogno di testare il tutto con l’Under 21. Vedremo anche se noi abbiamo fatto un tentativo per avere la Nazionale maggiore nell’incontro contro Cipro”.  Dopo queste parole di certezza ce n’è una sola: il Cosenza calcio è tutt’altro che tranquillo!

    fonte: cosenzachannel

  • Ecco gli affari a parametro zero

    Viaggio in Europa tra stelle e promesse

    Fino all’anno scorso si era furbi, profondi conoscitori di ogni piega del mercato e rapidi quando si puntellavano le squadre con i parametri zero. Da quest’anno, invece, è una questione di sopravvivenza e di bilanci che devono quadrare. Per forza. In tempi di magra, anche il calcio guarda alle occasioni con occhi più interessati. E coloro che vanno in scadenza a giugno, scollinata la finestra invernale, diventano obiettivi pratici. A partire dalla Premier League, dove ci sono nomi altisonanti. Il Chelsea propone Mikel e Ballack per il centrocampo, l’Arsenal Ebouè per la difesa e il talento tanto indiscusso quanto fragile di Rosicky in mediana.

    Il Manchester United rischia di perdere grauitamente Evans, onesto difensore nordirlandese. E di vedersi sfilare, non completamente ‘a gratis’, anche Tevez. Owen è l’usato sicuro – nel senso che sicuramente si infortunerà, ma le qualità restano -, Fuller dello Stoke City un investimento oculato. Nella Liga il piatto piange. Oltre a Cannavaro, segnaliamo ‘solo’ il centrale dell’Atletico Madrid Ibanez e il mai completamente esploso Hugo Viana.

    In Francia spicca il nome del brasiliano Fred del Lione. Poi, a ruota, l’esterno mancino Mathieu del Tolosa, sul quale la Fiorentina pare molto vigile. Gol freschi e gratuiti potrebbero arrivare da Alassane, franco-mauritano del Le Havre di un metro e 92, e Maiga, maliano del Le Mans. Nomi che diranno forse poco adesso, ma che potranno risuonare ben presto. Infine, la Bundesliga. In cima c’è Haggui, marcatore tunisino del Bayer Leverkusen. E poi un sacco di giovanotti che hanno frequentato le nazionali giovanili teutoniche e che nel corso degli anni non hanno completato la maturazione. Potrebbero essere degli affari…

    PREMIER LEAGUE

    MIKEL (c, Chelsea)
    BALLACK (c, Chelsea)
    EVANS (d, Manchester United)
    TEVEZ (a, Manchester United)
    HYYPIA (d, Liverpool)
    ROSICKY (c, Arsenal)
    EBOUE’ (d/c, Arsenal)
    BALL (d, Manchester City)
    GLAUBER (d, Manchester City)
    VASSELL (a, Manchester City)
    SALIFOU (c, Aston Villa)
    D. TRAORE’ (d, Portsmouth)
    EDGAR (d, Newcastle)
    OWEN (a, Newcastle)
    LOVENKRANDS (a, Newcastle)
    MOKOENA (c, Blackburn)
    COLLISON (c, West Ham)
    VAZ TE’ (a, Bolton)
    FULLER (a, Stoke City)
    SIDIBE’ (a, Stoke City)
    RICKETTS (d, Hull City)

    LIGA

    JORQUERA (p, Barcellona)
    F. CANNAVARO (d, Real Madrid)
    IBANEZ (d, Atletico Madrid)
    HUGO VIANA (c, Valencia)
    KAMENI (p, Espanyol)
    ANDER MURILLO (d, Athletic Bilbao)
    DE GUZMAN (c, La Coruna)
    JAVIER FLANO (d, Osasuna)

    LIGUE 1

    FRED (a, Lione)
    M’BAMI (c, Marsiglia)
    DEMBELE (d, Rennes)
    MATHIEU (d, Tolosa)
    MANSARE (c/a, Tolosa)
    BERGOUGNOUX (a, Tolosa)
    PEDRETTI (c, Auxerre)
    NAMOUCHI (a, Lorient)
    MAIGA (a, Le Mans)
    GAVANON (p, Sochaux)
    AFOLABI (d, Sochaux)
    NIKEZIC (a, Le Havre)
    ALASSANE (a, Le Havre)
    N’GANGA (c, Grenoble)
    DIMITRIJEVIC (c, Grenoble)

    BUNDESLIGA

    PELLATZ (p, Werder Brema)
    KRUSE (c, Werder Brema)
    DOMASCHKE (p, Bayer Leverkusen)
    HAGGUI (d, Bayer Leverkusen)
    KUNERT (c, Amburgo)
    ALEX (d, Wolfsburg)
    MADLUNG (d, Wolfsburg)
    HILL (a, Wolfsburg)
    JANKER (d, Hoffenheim)
    TEBER (c, Hoffenheim)
    INAMOTO (c, Eintracht Francoforte)
    LJUBICIC (c, Eintracht Francoforte)
    JENSEN (p, Hannover)
    MATIP (d, Colonia)
    BROICH (c, Colonia)
    EHRET (c, Colonia)
    STOLL (d, Karlsruhe)
    FREIS (a, Karlsruhe)
    RAU (c, Arminia Bielefeld)
    MARX (c, Arminia Bielefeld)
    SHAO (a, Energie Cottbus)
    LERCHL (c, Energie Cottbus)
    MULLER (c, Energie Cottbus)

    fonte: sportmediaset