Autore: Lupo

  • Posticipo 28 Giornata Serie B: Albinoleffe-Grosseto 4-1

    Continua il momento d’oro della squadra di Madonna

    L’Albinoleffe supera con un netto 4-1 il Grosseto all’Azzurri d’Italia e raggiunge la stessa squadra toscana e l’Empoli al 7° posto in classifica a quota 41, a seguito di filotto di 3 vittorie consecutive.
    Inizialmente è il Grosseto a fare la partita: la squadra di Ezio Rossi va vicinissima al gol in due occasioni con l’austriaco Thomas Pichlmann che prima sbaglia un tiro di sinistro e poi colpisce la traversa con un colpo di testa.
    Al 24′ l’Albinoleffe passa con una grande spizzata di testa di Ruopolo sul cross mancino di Renzetti, mentre il raddoppio arriva 10 minuti più tardi ad opera di Carobbio con un missile su punizione che finisce all’angolino complice anche una leggera deviazione in barriera.
    Il Grosseto si innervosisce e, poco prima del fischio di fine primo tempo, Porchia si fa espellere per doppia ammonizione,lasciando i compagni in 10 per tutto il secondo tempo.
    Si riprende a giocare e i bergamaschi continuano a segnare con Ruopolo, a secco da dicembre, che al 49′ realizza la rete del 3-0. Il Grosseto non demorde e accorcia le distanze con il neo entrato Capone che insacca alle spalle del portiere con un gran sinistro all’angolino basso.
    Nel finale l’Albinoleffe cala il poker, con Nicola Madonna che regala un’altra fantastica prestazione ai suoi tifosi con un gol da cineteca: doppio dribbling e pallonetto mancino morbidissimo per il 4-1 finale che fa volare i lombardi e affossa invece i toscani.

    Classifica
    Livorno 50, Bari 50, Sassuolo 48, Parma 48, Brescia 46, Triestina 45, Albinoleffe 41, Empoli 41, Grosseto 41, Vicenza 38, Rimini 35, Ascoli 35, Piacenza 34, Cittadella 33, Pisa 33, Ancona 32, Frosinone 32, Mantova 32, Salernitana 30, Modena 25, Avellino 24, Treviso 23

  • IFFHS: nessuna squadra italiana nella top 10

    Il Manchester di Ferguson è sempre al comando

    Il calcio italiano è, ahimè,  in un momento poco brillante e lo si vede chiaramente dalle ultime prestazioni fornite in campo internazionale. Come se non bastasse arriva una sorta di conferma, sia pure statistica, del declino delle squadre nostrane: il prestigioso Istituto Internazionale di Storia e Statistiche del Calcio (IFFHS) ha aggiornato la sua graduatoria di rendimento dei club.
    La fondazione di Lipsia decreta infatti che nessuna squadra di Serie A merita un posto nella Top 10, almeno per il periodo che va dal 1 marzo 2008 al 27 febbraio 2009. La prima italiana è la Roma che retrocede di 3 posizioni per occupare la dodicesima piazza con 208 punti. Staccata di soli 2 punti, la Juventus (206) che occupa la tredicesima posizione, sedicesima l’Inter (201) e diciassettesima la Fiorentina (196).
    I primi nella speciale classifica sono, manco a dirlo i campioni d’Europa e del mondo del Manchester United con 302 punti che precedono il Liverpool, staccatissimo a quota 267 e, a conclusione del podio, il Boca Juniors (263). Quarto il Barcellona (257), quinto il Chelsea (254), sesto il Bayern Monaco (248), settimo l’Estudiantes de La Plata (231), ottavi, a pari merito, il San Paolo e l’Olympique Lione (223) e a chiudere la top ten l’Arsenal (213).
    Sempre secondo l’IFFHS, il portiere che ha realizzato più gol in carriera è Rogerio Ceni, estremo difensore del San Paolo, che ha la bellezza di 83 reti all’attivo, frutto di calci di punizione e rigori segnati nell’arco di 17 anni. Il 36enne brasiliano, ancora in attività, è davanti a colleghi più conosciuti per le loro capacità balistiche come il paraguaiano Chilavert (62 gol), il colombiano Higuita (41) e il messicano Campos (40).

  • Ribery al Barcellona

    Mancano pochi dettagli per il trasferimento del francese al Barça

    Franck Ribery il prossimo anno indosserà la maglia blaugrana del Barcellona; mancano ancora firma e conferma ufficiale, ma in Germania danno ormai per certo il trasferimento del nazionale francese. I catalani lo seguono da molto tempo, e nelle ultime settimane hanno superato la concorrenza di Real Madrid, Chelsea e Juventus.
    A confermare tutto anche il suo agente Alain Migliaccio che qualche giorno fa aveva detto: “Franck lascerà il Bayern solo per il Barcellona. Quella è una squadra piena di stelle e per questo per lui sarebbe fantastico giocare lì”. L’accordo tra giocatore e Barça c’è: ora la società catalana deve trovare l’intesa con il Bayern Monaco che pare oramai rassegnato, e vuole solo cercare di ricavare il massimo dalla sua cessione.
    Il presidente del Barcellona Joan Laporta nega: “Non abbiamo parlato né con il giocatore, né con il club. E se in futuro dovessimo farlo, sarà prima con il Bayern Monaco”.
    Il Barcellona insegue un altro obiettivo, pure lui francese. Si chiama Karim Benzema, 21 anni, uno dei migliori centravanti d’Europa. Il Lione – club che domina la scena francese ma difficilmente potrà entrare tra i protagonisti della Champions League – gli va sempre più stretto. E proprio il match di Champions tra Lione e Barcellona ha permesso un incontro tra i vertici delle due società per affrontare l’argomento.

  • Mourinho: ora basta!

    Dopo Inter-Roma s’infiammano le polemiche

    Il tecnico portoghese sta stancando ormai un pò tutti. Nella conferenza stampa di presentazione ufficiale come allenatore dei nerazzurri, si era dipinto come una persona che non ha timore di “dire le cose come stanno”. Critica i suoi giocatori in pubblico quando le loro prestazioni non sono convincenti (vedi caso Balotelli) perchè lui “dice semplicemente le cose come stanno”.
    Ieri nelle interviste del dopo partita, alla domanda se per lui fosse rigore il fallo su Balotelli, ha risposto: “Il fallo su Balotelli? Per me è rigore”. Mourinho, per una volta, apri gli occhi e ammetti che il rigore di ieri sera non stava nè in cielo nè in terra, perchè le moviole di tutta italia lo hanno dimostrato e gli occhi di tutti gli italiani, tranne quelli nerazzuri ovviamente, lo hanno visto. Ora basta lamentarti sempre perchè l’Inter ha indubbiamente i migliori giocatori e non ha bisogno di questi favoritismi da parte degli arbitri per vincere lo scudetto.
    All’epoca di Moggi la Juventus fu condannata alla retrocessione in Serie B per gli stessi episodi favorevoli che sta avendo l’Inter in questi ultimi anni. Intercettazioni a parte, vere o false che siano, i bianconeri erano una corazzata invincibile (si ricordi che nella finale mondiale del 2006 tra Francia e Italia erano 8 i giocatori presenti in campo che militavano nelle file bianconere e 3 erano i grandi ex: Zidane, Henry, Inzaghi. Insomma una squadra titolare) che, forse, poteva beneficiare dell’occhio di riguardo del direttore di gara (in buona fede), ma mai nessun tesserato ha negato l’evidenza degli episodi. Mourinho lo fa. E lo fa anche mancando di rispetto agli addetti ai lavori perchè tutti sono capaci di interpretare un episodio.
    Spalletti ieri si è sentito derubato e preso in giro dai giocatori nerazzurri da poco rientrati negli spogliatoi che gli urlavano che il rigore fosse netto: un atteggiamento strafottente che ha mandato su tutte le furie l’allenatore della Roma che risponde ai microfoni “Vedete, poi ci pigliano per il c… perché da quattro anni vengo a Milano e ogni volta sono sfortunato nell’andamento degli episodi”.
    Bisogna essere onesti nel “dire le cose come stanno”. Vero Mourinho? Altrimenti si incappa nelle famose cadute di stile sempre che, di stile, caro Josè, tu ne abbia mai avuto.

  • Il Cosenza ritorna a volare: è 3-1 al Noicattaro

    Grande prestazione d’orgoglio per i rossoblu di Toscano, che non era in panchina perchè squalificato.

    Il Cosenza torna a vincere dopo due prestazioni abbastanza opache che hanno permesso alle inseguitrici di riavvicinarsi. I Lupi portano a casa 3 punti meritati e importanti contro il Noicattaro, che nel primo tempo aveva impensierito e non poco Ambrosi. 
    La partita inizia con il Noicattaro che si riversa subito in avanti come se volesse, sin dai primi minuti, chiudere la partita; ma i pugliesi, forse galvanizzati dal successo dell’andata contro i silani, non realizzano che si gioca al San Vito, fortino inespugnabile, e contro la squadra più forte del campionato. Al 2′ minuto De Pascalis dalla destra prova una conclusione al volo ma Bernardi è pronto alla deviazione in fallo laterale. Poco dopo sempre l’esterno sinistro dei pugliesi mette in mezzo un cross invitante ma Siclari arriva in ritardo all’appuntamento con la sfera e l’occasione sfuma. Al 7′ Mortelliti serve, con un pallone in profondità in area, Polani che viene atterrato da Lollini. E’ rigore e dagli undici metri si presenta Moschella che fulmina Sassanelli e corre a raccogliere l’abbraccio dei compagni in panchina. Al 15′ Piccinni gela il San Vito: ruba palla a De Rose (erroraccio il suo) e trafigge Ambrosi con un missile da 25 metri indirizzato all’incrocio dei pali
    La reazione del Cosenza non tarda ad arrivare e produce una grande occasione per Mortelliti, che ben imbeccato da Battisti, entra in area ma viene anticipato al momento della battuta a rete. Passano 2 minuti e dopo una distrazione dei difensori di casa, Rana, lasciato libero in area, grazia Ambrosi concludendo a lato. Al 26′ Braca ci prova da 35 metri ma il suo tiro termina tra le braccia del portiere che in due tempi sventa la minaccia. Al 33′, grande azione sull’asse Occhiuzzi-Battisti, con quest’ultimo che batte al volo ma la sfera termina di poco alta sulla traversa. Al 37′ ancora De Rose perde palla, giornata da dimenticare per lui, ed è sempre Rana a portarsi al limite dell’area rossoblu; viene fermato solo dall’intervento scorretto di Braca che viene ammonito. Punizione battuta da Menolascina che si vede negare la gioia del gol solo da uno strepitoso Ambrosi, pronto a mettere i guantoni sulla sfera che sarebbe altrimenti terminata sotto l’incrocio dei pali. Il Cosenza soffre l’iniziativa del Noicattaro che gioca prevalentemente  in contropiede sfruttando la velocità di Rana e Siclari. Il primo tempo termina con il risultato di 1-1.
    La ripresa inizia con il Cosenza che si riversa in attacco. Al 46′ il direttore di gara annulla una rete a Catania per un sospetto fallo di gioco pericoloso. Neanche un minuto dopo ci prova Polani ma il tiro dell’ariete rossoblu termina fra le braccia di Sassanelli. Al 56′ Occhiuzzi (ancora una giornata negativa per lui) viene sostituito da Danti. Il gioiellino del Cosenza va ad affiancare Polani, con Mortelliti dirottato sulla fascia destra. La curva sud chiama a gran voce il gol, e i Lupi rispondono: al 64′  Moschella dalla destra calcia un corner teso in mezzo e Catania, il più lesto di tutti ad arrivare sulla sfera, porta i suoi di nuovo in vantaggio. Il San Vito esplode di gioia che si trasforma in estasi dopo pochi minuti per la terza rete dei Lupi: uno-due tra Polani e Battisti sulla sinistra con Mortelliti che manda in porta il centrocampista. Partita chiusa e il Cosenza amministra il doppio vantaggio fino al fischio finale. Da segnalare nel finale la standing ovation a capitan Parisi alla centocinquantesima presenza con la maglia rossoblu. Cosenza batte Noicattaro 3-1 e ora il distacco dalla seconda è di 7 punti a 10 gare dal termine della stagione.

  • Lega Pro 24 Giornata: Risultati, marcatori e classifiche

    I Divisione Girone A

    LECCO-MONZA 1-1
    5′ Rossi (M), 83’Carlini (L)

    LEGNANO-PRO SESTO 1-0
    25’ Albanese (L)

    PERGOCREMA-CESENA 1-0

    PRO PATRIA-CREMONESE 2-2

    RAVENNA-VERONA 2-0

    REGGIANA-NOVARA 0-0

    SAMBENEDETTESE-PORTOGRUARO 0-0

    SPAL-LUMEZZANE 0-1

    VENEZIA-PADOVA 0-1

    Classifica
    PRO PATRIA 42, CESENA 41, REGGIANA 41, SPAL 37, RAVENNA 35, PERGOCREMA 35, NOVARA 34, PADOVA 34, LUMEZZANE 32, CREMONESE 31, VERONA 30, MONZA 28, PRO SESTO 28, PORTOGRUARO 28, LEGNANO 26, LECCO 25, SAMBENEDETTESE 22, VENEZIA 16

    I Divisione Girone B

    BENEVENTO-SORRENTO 1-0
    46’ Clemente

    CAVESE-PAGANESE 1-0
    42’ Schetter

    FOLIGNO-MARCIANISE 1-1
    59’ D’Ambrosio (M), 70’ Petterini (F)

    GALLIPOLI-FOGGIA 2-2
    55’ Russo (G), 61’ Troianiello (F), 78’ Molinari (G), 82’ Malonga (F)

    JUVE STABIA-PERUGIA 1-3
    33’ Mazzeo (P), 44’ Cutolo (P), 61’ Del Core (P), 84’ Capparella (J)

    LANCIANO-PESCARA 2-0
    5’ Tisci, 79’ Mammarella

    PISTOIESE-AREZZO 1-1
    46’ Guerri (P), 68’ Bondi (A)

    POTENZA-CROTONE 2-0
    1’ rig. e 72’ Mangiapane

    TARANTO-TERNANA 1-0
    26’ Carrozza

    Classifica
    GALLIPOLI 48, CROTONE 45, BENEVENTO 43, AREZZO 41, CAVESE 41, FOGGIA 37, PERUGIA 32, TERNANA 30, LANCIANO 30, TARANTO 29, MARCIANISE 28, SORRENTO 28, FOLIGNO 28, PESCARA 28, PAGANESE 27, JUVE STABIA 22, POTENZA 19, PISTOIESE 16

    II Divisione Girone A

    ALGHERO-CARPENEDOLO 1-0

    IVREA-RODENGO SAIANO 1-1

    MEZZOCORONA-VARESE 1-0 (giocata sabato)

    MONTICHIARI-ITALA SAN MARCO 1-1

    PAVIA-OLBIA 0-2

    PIZZIGHETTONE-CANAVESE 0-0

    PRO VERCELLI-COMO 0-0

    SAMBONIFACESE-ALTO ADIGE 1-0

    VALENZANA-ALESSANDRIA 0-1

    Classifica
    VARESE 42, ALESSANDRIA 42, OLBIA 42, SAMBONIFACESE 42, RODENGO SAIANO 40, COMO 39, CANAVESE 36, PAVIA 33, IVREA 31, ITALA SAN MARCO 30, MEZZOCORONA 29, VALENZANA 27, MONTICHIARI 26, CARPENEDOLO 25, ALGHERO 23, PRO VERCELLI 23, PIZZIGHETTONE 23, ALTO ADIGE 22

    II Divisione Girone B

    CARRARESE-BASSANO 0-1
    42´ Lorenzini (B)

    CELANO-GIACOMENSE 0-0

    GIULIANOVA-SANGIUSTESE 1-0
    2´ Improta (G)

    POGGIBONSI-BELLARIA 1-2
    7´ Marchi (B), 26´ rig. Bifini (P), 53´ Lorenzini (B)

    PRATO-CUOIOCAPPIANO 0-0

    ROVIGO-CISCO ROMA 0-1
    18´ rig. Ciofani

    SAN MARINO-GUBBIO 2-3
    13´ Baldini (S), 17´ rig. Longobardi (S), 52´ Sandreani (G),
    74´ rig. Corallo (G), 88´ rig. Corallo (G)

    SANGIOVANNESE-COLLIGIANA 2-0
    28´ Deinite (S), 48´ Campagnacci (S)

    VIAREGGIO-FIGLINE – (lunedì ore 20.45)

    Classifica
    FIGLINE 45, VIAREGGIO 42, PRATO 41, GIULIANOVA 36, CISCO ROMA 35, GUBBIO 34, CELANO 33, BASSANO 33, SANGIUSTESE 32, SANGIOVANNESE 31, POGGIBONSI 29, CARRARESE 28, BELLARIA 28, COLLIGIANA 28, GIACOMENSE 26, SAN MARINO 26, CUOIOCAPPIANO 26, ROVIGO 16

    II Divisione Girone C

    COSENZA-NOICATTARO 3-1
    9´ rig. Moschella (C), 14´ Piccinni (N), 64´ Catania (C),
    70´ Battisti (C)

    IGEA VIRTUS-AVERSA NORMANNA 0-0

    ISOLA LIRI-VAL DI SANGRO 3-2
    54´ Grillo (V), 56´ Pignalosa (I), 68´ Pignalosa (I),
    71´ Grillo (V), 85´ aut. Mengoni (V)

    MANFREDONIA-GELA 1-2
    36´ Esposito P. (G), 48´ Marinucci Palermo (G), 86´ Arigò (M)

    MONOPOLI-CASSINO 0-0

    PESCINA-MELFI 1-1
    42´ Bettini (P), 46´ pt Tufano (M)

    SCAFATESE-CATANZARO 0-0

    VIBONESE-BARLETTA 1-0
    53´ Di Mauro

    VIGOR LAMEZIA-ANDRIA 0-1
    11´ Cavaliere (A)

    Classifica
    COSENZA 53, GELA 46, CATANZARO 45, PESCINA 38, ANDRIA 38, CASSINO 33, MONOPOLI 31, NOICATTARO 30, VIBONESE 29, SCAFATESE 29, BARLETTA 28, IGEA VIRTUS 27, MELFI 25, AVERSA NORMANNA 25, ISOLA LIRI 24, VAL DI SANGRO 22, MANFREDONIA 19, VIGOR LAMEZIA 17

  • Superbike Gp Australia: Bene Haga, male Biaggi

    In gara 1 s’impone il nipponico, in gara 2 vince l’esordiente Spies

    Il mondiale Superbike è ripartito; il primo appuntamento della stagione si è disputato sul circuito di Philip Island in Australia, quando in Italia erano le prime ore del mattino (gara 1 alle 2.00 e gara 2 alle 5.30). Noriyuki Haga, è stato il grande protagonista con la vittoria, al debutto con la Ducati, in gara 1 e il secondo posto in gara 2; il funambolo giapponese, partito dalla quarta fila in tredicesima posizione, ha compiuto una vera impresa; per lui34° successo in carriera.
    Nella prima manche, alle spalle di Haga, si piazza il tedesco Max Neukirchner, su Suzuki, che disputa un’ottima prova in cui ha prevalso il nipponico al fotofinish. In terza posizione un altro giapponese, Kagayama sull’altra Suzuki a 5″3. Ben Spies, chiamato a sostituire Haga in sella alla Yamaha, che aveva ottenuto la superpole, ha pagato una brutta partenza e poco dopo è finito sulla sabbia per un contatto che lo ha fatto sprofondare nelle retrovie, chiudendo in sedicesima posizione. Da Max Biaggi ci si aspettava di più. Il pilota romano dell’Aprilia parte male e rimane a battagliare con altri piloti che lo frenano nelle prime curve, finendo undicesimo. Il giro più veloce della gara va a Troy Corser su Bmw che si piazza ottavo.
    In gara 2 invece Ben Spies che stacca tutti e trionfa davanti ad Haga riscattando la prestazione negativa di gara 1. Terzo l’inglese Haslam su Honda che ha dovuto combattere contro Regis Laconi, su Ducati, fino all’ultima curva per un posto sul podio. Max Biaggi peggiora la prestazione di gara 1 e chiude quindicesimo; fino a 6 giri dalla fine era in corsa per un posto sul podio ma un errore lo ha estromesso dalle posizioni che contano.
    La Superbike si trasferisce in Qatar, dove il 14 marzo avrà luogo a Losail il secondo appuntamento del Mondiale.

    per vedere gli highlights di gara 1 clicca qui

    per vedere gli highlights di gara 2 clicca qui

    Classifica piloti
    HAGA 45, NEUKIRCHNER 30, HASLAM 26, SPIES 25, KAGAYAMA 24, FABRIZIO 24, LACONI 22, REA 18, SMRZ 16, SYKES 12

    Classifica costruttori
    DUCATI 45, YAMAHA 31, SUZUKI 30, HONDA 27, BMW 13, APRILIA 9

  • Milan: chi parte e chi resta

    E’ necessaria una rifondazione per aprire un nuovo ciclo.

    Ieri c’è stata la strigliata dell’amministratore delegato Adriano Galliani, con l’obiettivo di rimettere insieme i cocci e non fallire la qualificazione diretta in Champions League. Dopo la brutta prestazione e la conseguente eliminazione dalla coppa Uefa di giovedì sera, è evidente che un ciclo è finito e uno nuovo deve essere aperto.
    La parola d’ordine è ringiovanire in ogni reparto la rosa: il Milan è la squadra più anziana d’Europa. La difesa, il vero punto debole rossonero, va ricostruita. Con Paolo Maldini che sicuramente si ritirerà a fine stagione e Alessandro Nesta che rischia di seguirlo anzitempo, è necessario un grande investimento. Già preso Thiago Silva, a lungo è stato inseguito Daniel Agger, del Liverpool. Ma il vero sogno di mercato rossonero è Philippe Mexes, in alternativa Sergio Ramos. Galliani cercherà di portare a Milanello almeno uno dei due: Mexes costa 20 milioni di euro, ma ha già fatto sapere per vie indirette che non gli dispiacerebbe un trasferimento alla corte di Ancelotti (ammesso che rimanga).
    L’altra grande incertezza è Kakà. Il brasiliano ha respinto al mittente le lusinghe del Manchester City: i soldi non sono tutto, lui vuole pure garanzie tecniche: un pacchetto che il Real Madrid gli garantirebbe sicuramente. E’ anche vero che senza Kakà il Milan perderebbe parecchio del suo potenziale tecnico. Ma si troverebbe pieno fino al collo di soldi, da investire subito nel mercato per portare a casa qualche campione. Magari Adebayor o Benzema in attacco, Schweinsteiger a centrocampo, di sicuro Mexes in difesa. E poi un portiere, anche se Abbiati sta facendo bene: se Buffon è virtualmente impossibile, Amelia è decisamente alla portata.
    La lista dei partenti  – a parte il caso Beckham – comprende Dida, Kalac, Kaladze, Seedorf, Maldini, probabilmente Nesta: tutta gente intorno ai 30 anni, o anche di più. I sicuri che indosseranno ancora la maglia rossonera sono Gattuso, Pirlo, Bonera, Zambrotta, Abbiati, Borriello, Ronaldinho, Thiago Silva.
    Nella sfortunata stagione rossonera, almeno una nota positiva c’è. Si chiama Pato, e la sua definitiva esplosione: una certezza per il domani. Con 11 gol in campionato il giovane brasiliano si candida a essere la punta di diamante dell’attacco milanista per le prossime stagioni.
    Infine il caso Ancelotti. Al di là delle dichiarazioni ufficiali, tira aria di divorzio. Il ricambio pare d’obbligo, dopo otto stagioni in rossonero, al tecnico non mancano le offerte: dal Real Madrid alla Roma alla nazionale della Costa d’Avorio. Al momento in pole position c’è l’idea di un traghettatore: Leonardo, Donadoni, Rijkaard o addirittura Van Basten. Tutta gente che ha contribuito a rendere grande il Milan.

  • Nedved ha deciso: si ritira!

    Nedved ha deciso: si ritira!

    A fine stagione il ceco appenderà le scarpette al chiodo.

    nedvedPavel Nedved è come il buon vino, migliora invecchiando: col passare degli anni, il ceco ha giocato sempre ad altissimi livelli.
    Andiamo a ripercorrere le tappe della sua carriera. Nato il 30 agosto 1972 a Cheb, all’epoca nella Cecoslovacchia e ora nella Repubblica Ceca, comincia la sua carriera al Dukla Praga nel 1990, inizialmente impiegato come attaccante per poi trovare la sua giusta collocazione come centrocampista laterale offensivo. Per lui 19 partite e 3 gol durante la stagione.
    Lo Sparta Praga lo nota e si assicura le sue prestazioni: disputa 4 buone stagioni realizzando 23 centri che si traducono in 3 campionati e una coppa nazionale.
    La consacrazione a livello internazionale arriva con la Nazionale ceca agli Europei ’96 in Inghilterra e da un grandissimo contributo alla qualificazione alla finale persa contro la Germania al golden gol. Nei gironi eliminatori mette la sua firma anche contro l’Italia, eliminata proprio nello scontro diretto contro i cechi.
    È così che Lazio di Zdenek Zeman lo acquista e lo fa debuttare in Serie A il 7 settembre 1996 chiudendo la sua prima stagione italiana con 11 reti. La stagione successiva è ancora migliore: vince la Coppa Italia e la Supercoppa. Nel 1998-1999 è vittima di un brutto infortunio che lo costringe ad un lunghissimo stop ma sigla la vittoria della Coppa delle Coppe (l’ultima della storia) contro il Mallorca. Dopo un anno arrivano il trionfo in Supercoppa europea contro il Manchester United, lo scudetto e la Coppa Italia. A giugno Nedved e Cragnotti rifiutano l’offerta dei ‘Red Devils’ (12 miliardi delle vecchie lire a stagione per lui e 92 miliardi alla Lazio). Nel 2000-2001 realizza 13 gol.
    Nel luglio 2001 dopo 5 anni, 207 partite e 51 gol tra campionato e coppe con la maglia della Lazio, lo acquista la Juventus per 70 miliardi di lire per sopperire, in parte, alla partenza di Zidane ceduto al Real Madrid. Diventa una pedina fondamentale nello scacchiere di Marcello Lippi e vince 2 scudetti in altrettanti anni. Nel 2002-2003 arriva all’apice della sua carriera agonistica e trascina i bianconeri, oltre che alla vittoria in Campionato e in Supercoppa, in finale di Champions, ma salta la partitissima persa ai rigori contro il Milan per squalifica. La stagione successiva inizia con un’altra Supercoppa Italiana e finisce con la conquista del Pallone d’Oro a dicembre. Vince ancora 2 campionati consecutivi con la Juventus ma 1 viene revocato e l’altro non viene assegnato per le vicende di calciopoli. Aderisce al progetto della rinascita Juve e segue la squadra in Serie B contribuendo alla promozione immediata nella massima serie con 11 gol in 33 presenze. Prolunga di un altro anno il suo contratto con la Juventus che centra subito la qualificazione in Champions League; per questo motivo rinnova ancora fino al 30 giugno 2009. Con la Juventus attualmente è a quota 315 gettoni conditi da 62 reti in 8 stagioni.
    A fine febbraio, dopo la partita persa 1-0 in casa del Chelsea in occasione dell’andata degli ottavi di Champions League, Nedved annuncia il ritiro dopo una carriera da professionista durata 18 anni di cui 13 in Italia tra Lazio e Vecchia Signora: “Smetto a fine stagione, comunque vadano la Champions e il campionato. Sarà così, ho già deciso. Non credo che ci sarà un ripensamento, è arrivato il momento giusto”. I tifosi bianconeri, e non solo, sperano in un suo dietrofront perchè Pavel Nedved è insostituibile sia come persona che come leader in campo.

  • Anticipo Serie B: Livorno – Empoli 0 – 0

    Il derby toscano termina a reti inviolate.
      

    Finisce 0-0 l’anticipo della 28a giornata di serie B tra la capolista Livorno e l’Empoli nel quale parte subito titolare Francesco Flachi dopo due anni di squalifica per cocaina.
    Il primo quarto d’ora è tutto degli amaranto: Diamanti c’è nonostante non sia in perfette condizioni e, da una sua percussione, nasce il primo tiro in porta di Pulzetti al 3′, che è uno dei più attivi soprattutto nelle ripartenze.
    La squadra di Baldini fa fatica a uscire dalla propria metà campo e al 14′ Tavano va vicinissimo al gol dopo uno svarione difensivo di Angella.
    L’Empoli cerca di reagire e di spingere di più sulle fasce e lo fa con Buscè che prima serve Saudati che non ne approfitta, poi serve Angella che al 21′ di testa mette paura a De Lucia.
    Nel finale di primo tempo il Livorno ha due occasioni in due minuti: al 36′ Diamanti, con il solito sinistro, per poco non realizza un euro-gol e al 38′ Tavano chiama il portiere empolese all’intervento in due tempi. Il primo tempo si chiude sullo 0-0.
    All’ ingresso in campo non c’è Diamanti che è costretto a rimanene negli spogliatoi e, poco più tardi, anche Flachi viene sostituito.
    Cala il ritmo e di tiri in porta se ne vedono pochi. L’occasione più clamorosa però ce l’ha l’Empoli che al 90′ con Buscè sfiora il colpaccio. Il capitano empolese già match-winner all’andata va vicino al bis: De Lucia salva miracolosamente il Livorno. E così al Picchi finisce senza gol. Il Livorno sale a quota 50, l’Empoli, dopo le due sconfitte consecutive patite contro Modena e Cittadella, torna a fare punti in trasferta.