Autore: Lupo

  • In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    In Corea la McLaren fa 700 Gran Premi

    Sono trascorsi 48 anni da quando un giovane pilota neozelandese di 26 anni ebbe il coraggio e l’intuizione di fondare una squadra tutta sua con il sogno un giorno di mettersi al volante della sua creatura e di guidarla personalmente in Formula 1. Era il 1963 e Bruce McLaren, allora pilota della Cooper, fondò la Bruce McLaren Motor Racing Ltd iniziando così anche la carriera di costruttore di vetture sportive facendo esordire la sua vettura nelle serie CanAm.

    McLaren 700 GP | Facebook McLaren
    Soltanto 3 anni più tardi, nel 1966, realizzò il suo sogno facendo l’esordio in Formula 1 al volante di una vettura che portava il suo nome nel Gran Premio di Montecarlo tra le strette e insidiose curve del circuito del Principato di Monaco: per Bruce però l’esordio non fu felice perchè fu costretto al ritiro dopo appena 9 giri per una perdita d’olio sulla sua M2B. La prima soddisfazione, dopo quelle con la Cooper con la quale vinse 3 corse, però non tardò ad arrivare perchè in quello stesso anno durante il GP “di casa” in Gran Bretagna a Brands Hatch, Bruce si piazzò sesto regalando il primo punto iridato alla sua “neonata”. Per la prima vittoria dovette aspettare altri due anni, a Spa durante il GP del Belgio, per quella che poi fu soltanto la prima di una lunga serie. Purtroppo il povero Bruce non potè godersi a lungo il frutto del suo lavoro perchè due anni più tardi, nel 1970, perì in un incidente mentre stava provando la nuova M8D sul circuito di Goodwood. Da lì a poco quella vettura sarebbe diventata una delle scuderie più vincenti della Formula 1 annoverando tra le proprie fila piloti del calibro di Emerson Fittipaldi, James Hunt, Niki Lauda, Alain Prost, Ayrton Senna, Nigel Mansell (anche se per qualche GP), Mika Hakkinen, David Coulthard per arrivare fino ai più recenti Kimi Raikkonen, Lewis Hamilton e Jenson Button. In totale 174 vittorie, 146 pole position, 149 giri veloci in gara che sono valsi 12 titoli piloti, dietro solo alla Ferrari (15), e 8 titoli costruttori, terza dietro alla scuderia di Maranello (16) e Williams (9). Il primo titolo giunse nel 1974 grazie all’esperienza di Emerson Fittipaldi, già campione del mondo due anni prima con la Lotus, gli anni più belli furono quelli degli epici scontri interni tra il Professore Alain Prost e The Magic Ayrton Senna che, da compagni di squadra, fruttarono alla McLaren in sole due stagioni 25 vittorie, 28 pole position e 4 titoli Mondiali (2 piloti e 2 costruttori) monopolizzando le stagioni ’88 e ’89 nonostante gli “scontri” in pista. Da ricordare anche l’era Hakkinen, con il primo Schumacher in Ferrari come rivale, che vinse due degli ultimi titoli piloti per la scuderia di Woking prima dell’ultimo datato 2008 e che porta la firma di Lewis Hamilton, trionfo rocambolesco con sorpasso decisivo per il titolo nelle curve finali su Timo Glock sulla pista di San Paolo e vinto ai danni del padrone di casa Felipe Massa dopo che lo stesso inglese l’anno precedente, alla sua stagione d’esordio in Formula 1, gettò al vento il Mondiale perdendolo in favore di Kimi Raikkonen, nel frattempo passato in Ferrari, dilapidando un vantaggio di 16 punti con sole due gare al termine della stagione (l’assegnazione dei punteggi prevedeva ancora 10 punti al primo classificato) nei confronti del finlandese. Quella di domenica in Corea sarà la gara numero 700 per l’eterna rivale della Ferrari, la scuderia di Woking taglierà questo grande e prestigioso traguardo (seconda solo al Cavallino Rampante per numero di Gran Premi) cercando di festeggiarlo nel migliore dei modi. E come se non con una vittoria? Sarebbe però ancor più bello farlo con una doppietta Vettel e Red Bull permettendo….

  • F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    F1, nelle libere in Corea dominio McLaren

    Con le condizioni metereologiche avverse, soprattutto nella prima ora e mezza del mattino in cui i piloti sono scesi in pista solo per pochi giri vista l’abbondante pioggia caduta sul circuito di Yeongam, le libere del venerdì del Gran Premio di Corea sono andate rispettivamente a Michael Schumacher e Lewis Hamilton.

    Lewis Hamilton | © SAEED KHAN/AFP/Getty Images
    Il tedesco della Mercedes si è esaltato nel turno della mattina, approfittando dell’asfalto reso viscido dall’acqua, confezionando il miglior tempo cronometrato in 2:02.784 e precedendo di soli 56 millesimi il neo campione del mondo Sebastian Vettel. Terzo e quarto tempo per le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, dei big scesi in pista Lewis Hamilton chiude settimo e Mark Webber decimo mentre Fernando Alonso, Felipe Massa e Jenson Button non hanno effettuato nessun tempo cronometrato preferendo rimanere tutto il tempo fermi ai box. Nel secondo turno, con la pista bagnata ma che è andata sempre migliorando asciungandosi progressivamente, a dettare legge sono state le due McLaren di Hamilton (1:50.828) e Button (1:50.932). Le Frecce d’Argento, che proprio domenica taglieranno il traguardo dei 700 Gran Premi in Formula 1, si sono trovate a proprio agio con quelle condizioni del circuito considerando che Vettel, terzo alla fine, ha accusato un ritardo di ben un secondo e otto decimi. Bene Alonso, quarto, ad un decimo dal tedesco della Red Bull e che ha preceduto Webber di 3 decimi; poi Jaime Alguersuari, Felipe Massa e Nico Rosberg mentre Schumacher è scivolato indietro con il 14esimo miglior tempo.

  • MotoGP, Stoner davanti nelle libere in Australia

    MotoGP, Stoner davanti nelle libere in Australia

    Nella prima giornata di prove libere sul circuito di Phillip Island, dove domenica si terrà il Gran Premio d’Australia, è Casey Stoner a svettare in entrambe le due sessioni di prove libere: a due passi dall’Oceano il pilota della Honda, che in questo weekend può chiudere i giochi e festeggiare il titolo mondiale sulla pista di casa nel caso dovesse riuscire a guadagnare ulteriori 10 punti sul rivale Lorenzo, ha stabilito due tempi abbastanza simili, 1:30.475 nella prove della mattina e 1:30.535 in quelle del pomeriggio.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images
    Subito dietro il Canguro troviamo proprio Jorge Lorenzo e Marco Simoncelli che nelle due sessioni si sono scambiati la seconda e terza posizione: lo spagnolo ha fatto meglio nei primi 40 minuti, staccato da Stoner di poco più di due decimi e mezzo (1:30.744), l’italiano nel secondo turno (1.30.912). Attardato Dani Pedrosa che chiude la giornata con un sesto e quinto tempo mentre peggio ha fatto l’altro pilota HRC che ha appena dato l’addio alla Honda per approdare alla Yamaha clienti a partire dal 2012 Andrea Dovizioso (quinto la mattina, decimo il pomeriggio). Bene si sono comportati Colin Edwards e Hiroshi Aoyama mentre la Ducati è alle solite con le moto ufficiali che non riescono ad essere abbastanza performanti sul circuito tecnico di Phillip Island: Nicky Hayden, che bene aveva fatto nel primo turno (settimo), ha chiuso poi con l’11esimo tempo mentre Valentino Rossi non va oltre un 12esimo e 13esimo tempo preceduto anche dalla Ducati clienti del team Pramac di Randy De Puniet e Loris Capirossi. Domani, nella notte italiana (ore 2:00) l’ultima sessione di prove libere, poi alle 6:00 tutti in pista per le qualifiche ufficiali del Gran Premio d’Australia.

  • Stankovic da l’addio alla nazionale

    Stankovic da l’addio alla nazionale

    Dejan Stankovic da l’annuncio del suo ritiro dalla nazionale serba. Dopo 13 anni di onorato servizio, il 33enne centrocampista dell’Inter ha deciso di chiudere con la nazionale dopo l’amarezza dell’estromissione della Serbia anche dagli spareggi per gli Europei del 2012 in seguito alla sconfitta di ieri sera nel derby balcano contro la Slovenia. Alla Serbia infatti, arrivata terza nel raggruppamento C dietro Italia ed Estonia, bastava un pari per poter centrare tale obiettivo.

    Dejan Stankovic | © Claudio Villa/Getty Images
    Stankovic ha raggiunto, con quella di ieri, il record di presenze in nazionale (102) stabilito da Savo Milosevic. Capitano ormai da anni, il centrocampista ha disputato ben 3 Mondiali (Francia 98, Germania 2006 e Sudafrica 2010) ma un solo Europeo, quello del 2000 in Belgio e Olanda quando ancora era “viva” la Jugoslavia, nazionale di immense potenzialità ma che ha sempre deluso le aspettative. E’ l’unico giocatore ad aver vestito la maglia di 3 nazionali “diverse”: nel ’98 esordì con la Jugoslavia (40 presenze e 9 reti), fino allo scioglimento politico della Repubblica Socialista Federale avvenuto nel 2003, poi ha giocato nelle fila della Serbia e Montenegro (21 gare e 4 gol), fino a quando anche il Montenegro non ha dichiarato la sua indipendenza (2006), e, per ultimo, è stato capitano della Serbia con la quale ha raccolto 36 presenze condite da 3 reti, per un totale appunto di 102 gettoni. “Deki” ha dichiarato ieri che farà un’ultima apparizione, ma in amichevole e non in un match ufficiale, per una gara d’addio ed essere così il giocatore con più presenze del calcio jugoslavo di tutti i tempi: “Aspetto soltanto una partita di addio, per quanto mi riguarda è stata la mia ultima partita ufficiale con la maglia della nazionale“.

  • Ronaldinho trascina il Brasile, Messico ko 2-1

    Ronaldinho trascina il Brasile, Messico ko 2-1

    Nell’amichevole disputata a Torreleon in Messico, Ronaldinho guida il Brasile alla vittoria. L’ex attaccante di Barcellona e Milan, tornato di recente nel giro delle nazionale guidata da Menezes e con la fascia di capitano al braccio, è autore di una splendida prestazione decorata con un gol stupendo: punizione dal limite dell’area calciata magistralmente e palla all’incrocio dei pali, un tiro di rara precisione che ha portato il risultato sul punteggio di parità (1-1). Per il Gaucho si tratta del 35esimo gol in nazionale, non segnava dal lontano 2007.

    Ronaldinho | © Clive Rose/Getty Images
    La partita per la Selecao si era messa davvero male perchè il Messico era passato subito in vantaggio grazie ad una sciagurata autorete di David Luiz che, nell’intento di intercettare un cross dalla destra di Barrera, aveva infilato alle spalle del portiere Jefferson che più tardi non fa ha fatto rimpiangere l’infortunato Julio Cesar parando un calcio di rigore a Guardado che avrebbe mandato ko il Brasile anche perchè sull’azione del penalty il direttore di gara aveva estratto il giallo a Dani Alves, già ammonito, lasciando i verdeoro in inferiorità numerica. Nella ripresa il Messico ha controllato la gara, forte dell’uomo in più, fino a 10 minuti dal termine del match quando Neymar si è procurato il calcio di punizione, concesso abbastanza generosamente, che Ronaldinho ha trasformato in oro e dopo appena 180 secondi Marcelo sulla corsia di sinistra ha trovato il varco giusto penetrando in area di rigore e battendo di potenza l’estremo difensore messicano che condanna il ct de La Torre alla sua prima sconfitta sulla panchina delle Aquile dopo un’imbattibilità durata 15 gare. Il video [jwplayer config=”120s” mediaid=”99936″]

  • Euro 2012: Francia, qualificazione brivido. Portogallo agli spareggi

    Euro 2012: Francia, qualificazione brivido. Portogallo agli spareggi

    Se l’è vista veramente brutta la Francia di Laurent Blanc che nell’ultima e decisiva sfida valida per le qualificazioni agli Europei del 2012,  acciuffa il pari soltanto a 10 minuti dal termine dopo essere andata sotto nello scontro diretto con la Bosnia per effetto del gol di Dzeko. A salvare i transalpini un rigore di Nasri che permette alla Francia di mantenere il punto di vantaggio nella classifica del gruppo D sugli slavi e di ottenere, a fatica, il pass diretto per l’Europeo del prossimo anno.

    Francia | © PATRICK KOVARIK/AFP/Getty Images
    Qualificazione diretta che è sfuggita incredibilmente al Portogallo di Cristiano Ronaldo, andato a segno inutilmente: i lusitani perdono lo scontro diretto in Danimarca 2-1 e dovranno affrontare, e vincere, lo spareggio che li vedrà impegnati con un’altra seconda degli altri gruppi (sorteggi giovedì prossimo 13 ottobre a Cracovia dai quali usciranno le altre 4 nazionali che andranno in Polonia e Ucraina). Stessa sorte toccherà alla Croazia, alla quale non è bastata la vittoria con la Lettonia per il concomitante successo esterno della Grecia in Georgia, e all’Irlanda di Trapattoni che deve accontentarsi del secondo posto nel Gruppo B dietro alla Russia. Restano fuori invece Serbia (gruppo dell’Italia), alla quale bastava un pari nel derby con la Slovenia perso invece per 1-0 che manda la sorpresa Estonia agli spareggi, Svizzera e Norvegia. La Svezia, stasera vincente con l’Olanda (3-2), si qualifica come migliore seconda. QUALIFICATE DIRETTE: Germania, Russia, Italia, Francia, Olanda, Svezia (come migliore seconda), Grecia, Inghilterra, Danimarca e Spagna. AGLI SPAREGGI: Turchia, Irlanda, Estonia, Bosnia, Croazia, Montenegro, Portogallo, Repubblica Ceca. LE CLASSIFICHE FINALI DI TUTTI I GRUPPI Risultati e marcatori qualificazioni Euro 2012 gare dell’11 ottobre 2011 Gruppo A KAZAKISTAN – AUSTRIA 0-0 GERMANIA – BELGIO 3-1 30′ Ozil (G), 33′ Schurrle (G), 48′ Gomez (G), 86′ Fellaini (B) TURCHIA – AZERBAIGIAN 1-0 60′ Yilmaz Gruppo B IRLANDA – ARMENIA 2-1 43′ aut Aleksanyan (A), 60′ Dunne (I), 62′ Mkhitaryan (A) MACEDONIA – SLOVACCHIA 1-1 54′ Piroska (S), 80′ Noveski (M) RUSSIA – ANDORRA 6-0 5′ Dzagoev, 26′ Arshavin, 30′ Pavlyuchenko, 44′ Dzagoev, 59′ Glushakov, 78′ Bilyaletdinov Gruppo C SLOVENIA – SERBIA 1-0 45′ Vrsic ITALIA- IRLANDA DEL NORD 3-0 21′ Cassano, 53′ Cassano, 74′ aut McAuley Gruppo D ALBANIA – ROMANIA 1-1 24′ Salihi (A), 77′ Luchin (R) FRANCIA – BOSNIA 1-1 40′ Dzeko (B), 78′ rig Nasri (F) Gruppo E UNGHERIA – FINLANDIA 0-0 MOLDAVIA – SAN MARINO 4-0 30′ Zmeu, 60′ aut Bacciocchi, 66′ Suvurov, 87′ Androvic SVEZIA – OLANDA 3-2 15′ Kallstrom (S), 23′ Huntelaar (O), 50′ Kuyt (O), 51′ rig Larsson (S), 53′ Toivonen (S) Gruppo F CROAZIA – LETTONIA 2-0 66′ Eduardo, 72′ Mandzukic GEORGIA – GRECIA 1-2 18′ Targamadze (Ge), 79′ Fotakis (Gr), 84′ Charisteas (Gr) MALTA – ISRAELE 0-1 10′ Rafaelov Gruppo G BULGARIA – GALLES 0-1 45′ Bale SVIZZERA – MONTENEGRO 2-0 51′ Derdiyok, 65′ Lichtsteiner Gruppo H DANIMARCA – PORTOGALLO 2-1 13′ Krohn Dehli (D), 63′ Bendtner (D), 90′ Ronaldo (P) NORVEGIA – CIPRO 3-1 26′ Pedersen (N), 34′ Carew (N), 42′ Okkas (C), 65′ Hogli (N) Gruppo I LITUANIA – REPUBBLICA CECA 1-4 2′ Kadlec (R), 15′ Rezek (R), 45′ Rezek (R), 68′ rig Sernas (L), 85′ rig Kadlec (R) SPAGNA – SCOZIA 3-1 6′ Silva (Sp), 44′ Silva (Sp), 54′ Villa (Sp), 66′ Goodwillie (Sc)

  • Juve sulle tracce del giovane Ferreyra

    Juve sulle tracce del giovane Ferreyra

    Primo posto in classifica e ancora imbattuta in campionato. Questa è la prima Juventus della gestione Antonio Conte, sebbene il torneo sia appena iniziato e sia ancora nelle sua fasi iniziali. In casa bianconera c’è molto ottimismo ma, allo stesso tempo, si respira anche tanta cautela perchè, si sa, “una rondine non fa primavera” ed è facile ricadere in un nuovo baratro dopo l’esperienza negativa delle ultime due stagioni.

    Facundo Ferreyra | © RAUL ARBOLEDA/AFP/Getty Images
    Per questo gli uomini mercato bianconeri non hanno mai smesso di lavorare per poter potenziare una squadra che necessita di rinforzi ma anche bisogno di sfoltire una rosa troppo ampia, soprattutto per quel che riguarda l’attacco dove il separato in casa Amauri, Vincenzo Iaquinta, Luca Toni e, probabilmente, anche Fabio Quagliarella affollano un reparto avanzato che può contare già delle prestazioni di Matri, Vucinic e capitan Del Piero. Se il dg Beppe Marotta riuscirà a piazzare almeno due di questi elementi sopracitati in esubero durante il mercato di riparazione, a gennaio arriverà sicuramente un altro attaccante. Il sogno resta sempre quel Carlos Tevez che ha ormai concluso la sua avventura al Manchester City dopo aver rotto definitivamente con il tecnico Roberto Mancini e dove attualmente si trova fuori rosa. Ma arrivare all’Apache in questo momento è impresa ardua perchè i Citizens pretendono un sacco di soldi per il suo cartellino e il giocatore percepisce un lauto stipendio che sfiora gli 8 milioni di euro a stagione. Marotta però ha un piano B e si chiama Facundo Ferreyra. Classe ’91, l’attaccante argentino del Banfield ha disputato quest’estate i Mondiali Under 20 con la sua nazionale andando a segno anche una volta nel 3-0 con il quale l’Albiceleste ha battuto la Corea del Nord. Considerato uno dei migliori giovani in Argentina, Ferreyra, 20 anni, classico centravanti dotato di una buona tecnica sarebbe uno di quei colpi in prospettiva che alla Juve manca da tanto tempo. Quello di Ferreyra però è solo uno dei giovani che sono sulla lista del dg: si seguono da vicino anche uno spagnolo e un ecuadoregno che militano entrambi nelle fila del Betis Siviglia neo promosso nella Liga, il centrocampista Benat Etxebarria e l’esterno offensivo Jefferson Montero.

  • “Toro scatenato” a Verona, Sampdoria pari deludente

    “Toro scatenato” a Verona, Sampdoria pari deludente

    Con la Serie A a riposo per consentire alle nazionali di disputare gli ultimi impegni per le qualificazioni agli Europei del 2012 in Polonia e Ucraina, è il campionato cadetto ad essere il protagonista della domenica calcistica.

    Rolando Bianchi | © Getty Images
    Il big match della nona giornata di Serie B era la sfida del Bentegodi tra Verona e Torino. I granata di Ventura si sono imposti di forza per 3-1 giocando un calcio offensivo e, soprattutto, convincente ri-staccando in classifica nuovamente il Padova (2-1 ieri nell’anticipo serale con il Brescia): il Toro va subito avanti con uno stacco imperioso di testa di Rolando Bianchi al suo quarto centro stagionale, poi arriva il raddoppio di Sgrigna; gli scaligeri non si perdono d’animo e prima di andare al riposo trovano nel siluro di Abbate il gol che riapre la gara. Nella ripresa Ventura da spazio anche ad Ebagua che ripaga il tecnico con la rete del 3-1 che mette la parola fine al match dopo aver saltato due giocatori avversari depositando la sfera in rete nell’angolo alto e più lontano della porta difesa da Rafael. Torino che infila la sua quarta vittoria consecutiva, dopo aver piegato in successione Nocerina, Sampdoria e Grosseto, guidando la classifica con 23 punti. Ed è proprio la Sampdoria che in questo momento è l’unica corazzata a stentare, i doriani vengono bloccati a Marassi da un ottimo Sassuolo, che continua a stupire, sull’1-1 nell’anticipo di mezzogiorno andando subito sotto di una rete (Marchi) e riacciuffando il pari solo a 10 minuti dal termine grazie all’autogol di Pomini. La squadra di Atzori, che non vince da 3 gare, sta rimanendo attardata rispetto a Torino, ora a -9, e Padova, -6 e al momento sarebbe fuori anche dai playoff. Ultime prestazioni deludenti per la Samp con i giocatori che sono usciti tra i fischi del pubblico di fede doriana. Poker travolgente del Livorno a Bergamo con l’Albinoleffe: la squadra di Novellino va a segno per due volte nell’arco di un quarto d’ora con Piccolo e Schiattarella. Nella ripresa chiude definitivamente i conti l’ex Belingheri autore di una doppietta che inguaia la posizione del tecnico seriano Fortunato. Maran fa due su due da quando è subentrato a Benny Carbone alla guida del Varese: i lombardi espugnano Empoli 2-1, la rete che ha deciso la gara arriva proprio negli ultimi secondi di gioco con Cellini che ribadisce in rete la sfera ribattuta dalla traversa colpita da Puccini sugli sviluppi di un corner con tutta la retroguardia toscana completamente ferma. Per il neo tecnico empolese Pillon, subentrato all’esonerato Aglietti, si tratta della prima sconfitta. Finisce in parità, 1-1, tra Grosseto e Vicenza: toscani in vantaggio già al 3′ con Sforzini, il pari veneto arriva da una bella girata in area di rigore di Abbruscato. I maremmani avrebbero, a tempo di recupero scaduto, la possibilità di portare a casa i 3 punti ma Caridi fallisce il tiro dagli 11 metri facendosi ipnotizzare da Frison che si stende sulla destra e para. Per Gigi Cagni all’esordio in panchina dopo l’esonero di Baldini, è il primo punto ma i veneti sono ancora alla ricerca della prima vittoria stagionale. Grande vittoria della Juve Stabia al Menti dove l’Ascoli cade sotto i colpi di Sau e Mbakogu, inutile la rete di Soncin. Le Vespe, che ora attendono con trepidazione la decisione della Commissione disciplinare sulla richiesta avanzata dal procuratore federale Palazzi di penalizzare il club gialloblu di 9 punti, falliscono anche un calcio di rigore al 94′ con Erpen che avrebbe arrotondato il risultato. Infine chiudono il pomeriggio gli scontri salvezza tra due matricole, Gubbio e Nocerina, e Modena e Crotone. Nel primo match i padroni di casa hanno la meglio sui molossi di Auteri, a Ciofani risponde De Liguori ma è Ragatzu a firmare la rete della vittoria che regala al Gubbio i primi 3 punti della stagione, nel secondo i canarini riacciuffano il Crotone dopo essere passati in svantaggio: fa tutto Eramo che prima porta avanti i calabresi, poi il centrocampista rossoblu è protagonista della sfortunata rete che riporta il punteggio in parità. Stasera l’attesissimo posticipo del Granillo tra Reggina e Bari mentre ieri nel primo dei due anticipi giocati il Pescara di Zeman aveva superato il Cittadella per 1-0 (gol vittoria di Sansovini). RISULTATI E CLASSIFICA

  • Serie B 9 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie B 9 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Sono 21 le reti segnate nel pomeriggio della nona giornata di Serie B, alle quali vanno ad aggiungersi le 4 realizzate ieri negli anticipi: nel big match il Torino sbanca Verona 3-1 ed è solitario in vetta alla classifica, pari interno invece della Samp, che esce tra i fischi del proprio pubblico, con il Sassuolo mentre avanza il Livorno che travolge 4-0 l’Albinoleffe a Bergamo.

    Vittorie per 2-1 per Juve Stabia, all’Ascoli, Gubbio, alla Nocerina, e Varese ad Empoli, finisce 1-1 tra Grosseto e Vicenza e Modena e Crotone. Stasera il posticipo Reggina – Bari.

    Risultati e marcatori 9 Giornata Serie B 2011-2012

    ALBINOLEFFE – LIVORNO 0-4
    13′ Piccolo, 15′ Schiattarella, 48′ Belingheri, 57′ Belingheri
    EMPOLI – VARESE 1-2
    14′ Martinetti (V), 26′ Buscè (E), 95′ Cellini (V)
    GROSSETO – VICENZA 1-1

    2′ Sforzini (G), 37′ Abbruscato (V)
    GUBBIO – NOCERINA 2-1
    32′ Ciofani (G), 34′ De Liguori (N), 86′ Ragatzu (G)
    JUVE STABIA – ASCOLI 2-1
    16′ Sau (J), 34′ Mbakogu (J), 48′ Soncin (A)
    MODENA – CROTONE 1-1
    27′ Eramo (C), 61′ aut Eramo (C)
    PADOVA – BRESCIA 2-1
    31′ Cutolo (P), 38′ Jonathas (B), 72′ Cutolo (P)
    PESCARA – CITTADELLA 1-0
    57′ Sansovini
    SAMPDORIA – SASSUOLO 1-1
    16′ Marchi (Sas), 80′ aut Pomini (Sam)
    VERONA – TORINO 1-3
    16′ Bianchi (T), 36′ Sgrigna (T), 44′ Abbate (V), 63′ Ebagua (T)

    ore 20:45
    REGGINA – BARI

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    23 9
    2. PADOVA 20 9
    3. SASSUOLO 17 9
    4. BRESCIA 16 9
    5. PESCARA 16 9
    6. LIVORNO 15 9
    7. BARI 14 8
    8. SAMPDORIA 14 9
    9. GROSSETO 14 9
    10. VERONA 12 9
    11. VARESE 12 9
    12. JUVE STABIA [-1] 12 9
    13. REGGINA 11 8
    14. CITTADELLA 10 9
    15. ALBINOLEFFE 10 9
    16. NOCERINA 8 9
    17. EMPOLI 7 9
    18. GUBBIO 7 9
    19. CROTONE [-1] 6 9
    20. MODENA 6 9
    21. VICENZA 4 9
    22. ASCOLI [-7] 2 9
  • F1, le classifiche dopo il GP del Giappone. Vettel campione del mondo

    F1, le classifiche dopo il GP del Giappone. Vettel campione del mondo

    Suzuka incorona Sebastian Vettel campione del mondo con 4 gare d’anticipo. Il tedesco, giunto terzo nel Gran Premio del Giappone, ottiene il suo secondo Mondiale dopo il successo dello scorso anno e al quale bastava un solo punto per il titolo iridato. La corsa è stata vinta da Jenson Button, podio inoltre completato da Fernando Alonso che strappa un meraviglioso e, alla vigilia insperato, secondo posto. Poi Mark Webber e Lewis Hamilton. Questi quattro si giocheranno nelle restanti 4 gare (Corea, India, Abu Dhabi e Brasile) il secondo posto nel Mondiale: Button precede tutti dall’alto dei suoi 210 punti, poi Alonso segue a 8 lunghezze (202), Webber a 16 (194), più staccato Hamilton (178).

    In classifica costruttori alla Red Bull mancano solo 42 punti per conquistare aritmeticamente il secondo titolo della loro, breve, storia (la scuderia austriaca del magnate Dietrich Mateschitz è in F1 dal 2005, nata dalle ceneri della Jaguar). Sono 518 i punti conquistati in coppia da Vettel e Webber, ben 130 in più della McLaren e 226 della Ferrari.

    • CLASSIFICA PILOTI
    Pos. Pilota Team Pt.
    1.   VETTEL RED BULL RENAULT 324
    2.   BUTTON McLAREN MERCEDES 210
    3.   ALONSO FERRARI 202
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 194
    5.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 178
    6.   MASSA FERRARI 90
    7.   ROSBERG MERCEDES 63
    8.   SCHUMACHER MERCEDES 60
    9.   PETROV RENAULT 36
    10.   HEIDFELD RENAULT 34
    11.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES 28
    12.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI 27
    13.   DI RESTA
    FORCE INDIA MERCEDES 20
    14.   ALGUERSUARI
    TORO ROSSO FERRARI 16
    15.   PEREZ
    SAUBER FERRARI 13
    16.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI 13
    17.   BARRICHELLO
    WILLIAMS COSWORTH 4
    18.   SENNA
    RENAULT 2
    19.   MALDONADO
    WILLIAMS COSWORTH 1
    20.   TRULLI
    LOTUS RENAULT 0
    21.   D’AMBROSIO
    VIRGIN COSWORTH 0
    22.   DE LA ROSA
    SAUBER FERRARI 0
    23.   LIUZZI
    HISPANIA COSWORTH 0
    24.   KARTHIKEYAN
    HISPANIA COSWORTH 0
    25.   KOVALAINEN
    WILLIAMS COSWORTH 0
    26.   RICCIARDO
    HISPANIA COSWORTH 0
    27.   CHANDHOK
    LOTUS RENAULT 0
    • CLASSIFICA COSTRUTTORI
    Pos. Team Pt.
    1.   RED BULL RENAULT 518
    2.   McLAREN MERCEDES 388
    3.   FERRARI 292
    4.   MERCEDES 123
    5.   RENAULT
    72
    6.   FORCE INDIA MERCEDES
    48
    7.   SAUBER FERRARI
    40
    8.   TORO ROSSO FERRARI
    29
    9.   WILLIAMS COSWORTH
    5
    10.   VIRGIN COSWORTH
    0
    11.   LOTUS RENAULT
    0
    12.   HISPANIA COSWORTH
    0