Autore: Lupo

  • Milan-Palermo 3-0, le pagelle. Ibra incanta, rosanero inguardabili

    Milan-Palermo 3-0, le pagelle. Ibra incanta, rosanero inguardabili

    Le pagelle ai protagonisti di Milan – Palermo 3-0 MILAN Abate 7: spinge tanto sulla destra, quando prende velocità è dura fermarlo. Impreziosisce la sua prestazione con un assist per la rete di Cassano. Dovrebbe migliorare un pò nella fase difensiva, così facendo diventerà un terzino perfetto. Meriterebbe la telefonata di Prandelli.

    Zlatan Ibrahimovic | © Claudio Villa/Getty Images
    Nocerino 7: in settimana era stato chiaro nel dire di non sentirsi una copia di Gattuso e lo dimostra con il gol da “rapace di area di rigore” che sblocca la gara proprio contro la sua ex squadra. Ibrahimovic 7.5: magie per il “sofferente” Ibra. San Siro è il suo palcoscenico, si esibisce davanti al suo pubblico sfoderando una prestazione maiuscola dopo i mal di pancia dei giorni scorsi. Magnifica l’apertura di sinistro a smarcare Aquilani in occasione del primo gol, stupendo il tocco vellutato con il quale serve in profondità Robinho per il raddoppio rossonero. Gli manca solo il gol. Robinho 7: esordio in stagione con gol. Il “peso” offensivo del brasiliano si fa sentire, il Milan ha sofferto anche la sua assenza di questa prima parte di stagione. Dovrebbe migliorare nella precisione al tiro, spesso spreca buona occasioni. Cassano 6.5: mettiamola così, al momento la sua permanenza in rossonero è il migliore acquisto della campagna trasferimenti di quest’anno del Milan. Reduce dalle ottime prestazioni in nazionale, conferma anche in campionato di essere in stato di grazia. Mette la firma alla partita segnando il 3-0 che chiude definitivamente il match. PALERMO Tzorvas 6: prende tre gol, è vero, ma se non si fosse opposto con coraggio alle conclusioni degli attaccanti rossoneri, in particolare su Robinho, il passivo avrebbe potuto essere più pesante. Silvestre e Migliaccio 5: male la coppia di centrali disegnata da Mangia per l’occasione. Il primo è confusionario, il secondo è completamente fuori ruolo: meglio schierarlo a centrocampo dove fa sempre male anche in condizioni di emergenza. Barreto 5.5: il meno peggio del centrocampo rosanero, cerca di non affondare trascinato sul fondo dai compagni di reparto che lo aiutano poco. Ilicic 4: pessimo, non entra mai in partita, prova a fare un pò di pressing ma viene portato a spasso dai portatori di palla rossoneri. Siamo sicuri che sia lo stesso giocatore che ha sbalordito lo scorso anno? Miccoli 5: una serata storta può capitare ma il “bomber tascabile” avrebbe preferito rinviare questo evento per vincere il duello a distanza con Cassano in una sorta di derby tutto pugliese (lui leccese, Fantantonio barese). MILAN: Abbiati sv; Abate 7, Nesta 6, Thiago Silva 6 (34′ Bonera 6), Antonini 6; Nocerino 7, Van Bommel 6.5, Aquilani 6.5; Robinho 7 (66′ Emanuelson 6); Ibrahimovic 7.5, Cassano 6.5 (79′ El Shaarawy sv). Allenatore: Allegri 6.5 PALERMO: Tzorvas 6; Pisano 5, Silvestre 5, Migliaccio 5, Mantovani 5; Bertolo 4.5 (74′ Acquah sv), Barreto 5.5, Della Rocca 5, Ilicic 4; Miccoli 5 (46′ Alvarez 5), Hernandez 5 (65′ Pinilla 5). Allenatore: Mangia 5

  • Milan-Palermo 3-0 video

    Milan-Palermo 3-0 video

    Ibrahimovic e Robinho | © Claudio Villa/Getty Images
    Trascinato da un Ibrahimovic geniale, il Milan doma un Palermo che non ha mai graffiato nei 90 minuti di gioco. I rossoneri, dopo aver preso le misure ai siciliani, passano con l’immancabile gol dell’ex siglato da Nocerino, uno che con il gol ha poca confidenza, ma è meravigliosa l’apertura di sinistro di Ibra per Aquilani che poi serve l’assist al centrocampista trasferitosi dal Palermo al Milan nell’ultimo giorno di mercato. Nella ripresa i campioni d’Italia mettono in banca il risultato con altre due marcature, la prima di Robinho su assist millimetrico del gigante svedese e la seconda di Cassano a sigillare una vittoria strameritata e che fa fare tre passi in classifica importanti alla squadra di Allegri. Gli highlights di Milan – Palermo 3-0 [jwplayer config=”240s” mediaid=”100445″]

  • Ibra illumina, il Milan ne fa 3 al Palermo

    Ibra illumina, il Milan ne fa 3 al Palermo

    Pronto riscatto era la parola d’ordine in casa Milan dopo la sconfitta di Torino, detto fatto. I rossoneri tornano al successo in campionato in un momento delicato e contro una delle avversarie più rognose e più in forma della stagione, il Palermo di Devis Mangia battuto con un secco e meritato 3-0. Ad illuminare San Siro ci ha pensato un Ibrahimovic in stato di grazia che ha sfornato giocate di qualità e al quale è mancato solo il gol. Alla faccia del “mal di pancia”.

    Milan | © Claudio Villa/Getty Images
    Il Diavolo si presenta con il tridente d’attacco Ibrahimovic, Cassano, rinvigorito dopo i gol in Nazionale, e Robinho, recuperato in pieno dall’infortunio e che ha fatto il suo esordio stagionale, anche se Allegri deve fare a meno di due pedine fondamentali come il professore Seedorf, rimasto a casa per infortunio, e il guerriero Boateng, squalificato per l’espulsione rimediata contro la Juventus. Nelle fila dei rosanero, Mangia decide si retrocedere sulla linea dei difensori Migliaccio lanciando a sorpresa Ilicic dall’inizio, rinunciando ad un centrocampo più robusto come si era intuito alla vigilia, a dar man forte a capitan Miccoli ed Hernadez in attacco. Il Milan prende sin dalle prime battute il controllo della gara ma purtroppo perde anche Thiago Silva per infortunio costretto ad uscire dal campo e a far posto a Bonera, preferito a Mexes spedito a sorpresa in tribuna. Nonostante i rossoneri siano padroni del campo, il Palermo tiene bene e non corre grossi pericoli fino alla prima mezz’ora di gioco. Terminata la fase di studio i campioni d’Italia spingono sull’acceleratore con l’intenzione di andare al riposo in vantaggio. Ci provano prima Cassano con una percussione in area e poi Robinho, doppia conclusione ribattuta da Tzorvas, ma l’obiettivo viene centrato solo al 40′ quando Ibrahimovic pesca con un sinistro dolce e preciso sull’altro lato Aquilani, l’ex Juve fa da sponda di testa ad un Nocerino che non deve fare altro che spingere il pallone in rete per il classico gol dell’ex. Ripresa che inizia esattamente sulla stessa falsariga del primo tempo, il Palermo è troppo timido e non riesce a creare particolari grattacapi al Milan che cerca e trova il gol della tranquillità al 55′ con Ibrahimovic ancora protagonista e ancora in veste di uomo assist servendo con un tocco di biliardo la palla del 2-0 a Robinho che il brasiliano, sottoporta, non sbaglia. A sbagliare sottoporta però è proprio lo svedese che fallisce il 3-0 sparando troppo centralmente. Il terzo gol slitta solo di qualche minuto quando Robinho serve l’accorrente Abate, uno stantuffo tutta la gara, che offre a Cassano il privilegio di scrivere la parola fine  alla gara realizzando praticamente un rigore in movimento. Nei restanti minuti i padroni di casa non infieriscono sulla “vittima”, Allegri da spazio ad Emanuelson e ad El Shaarawy che prendono il posto di Robinho e Cassano applauditissimi dal pubblico di San Siro. Torna così a camminare in campionato il Milan che vince e convince raggiungendo quota 8 in classifica e che può guardare con più fiducia al prossimo futuro e preparare bene la gara, sulla carta impegnativa non più di tanto, di Champions con i bielorussi del Bate Borisov. Il Palermo torna in Sicilia dalla trasferta milanese ridimensionata, al di là del risultato, per la prestazione fornita. Il tecnico Devis Mangia e sì ambizioso ma forse ancora troppo acerbo per puntare troppo in alto con la squadra rosanero.

  • Milan-Palermo, ultime e formazioni. Ibra-Cassano-Robinho è l’attacco rossonero

    Milan-Palermo, ultime e formazioni. Ibra-Cassano-Robinho è l’attacco rossonero

    Stasera in uno dei due posticipi della settima giornata di Serie A, il Milan affronterà a San Siro il sorprendente Palermo di Devis Mangia. I rossoneri devono rimediare assolutamente alla sconfitta patita nell’ultimo turno di campionato con la Juventus con una vittoria e rilanciarsi per non perdere terreno dalle posizioni di testa della classifica.

    Zlatan Ibrahimovic | © Marco Luzzani/Getty Images
    Il tecnico Allegri, alla vigilia, ha fatto intendere che non è preoccupato dell’attuale situazione di classifica del Milan, solo 5 punti racimolati in altrettante partite non sono degni dei campioni d’Italia in carica, ma allo stesso tempo non vuole rischiare di rimanere attardato perchè al momento ci sono squadre che corrono più dei rossoneri. Il tecnico, per questo motivo, getta nella mischia dal primo minuto il rientrante Robinho che farà così il suo esordio stagionale che stazionerà tra la linea d’attacco e la mediana. Cassano, che sta attraversando un buon periodo di forma testimoniato dai gol e dalle prestazioni offerti in nazionale, affiancherà Ibrahimovic. I tifosi sperano che il “mal di pancia” del gigante svedese sia ormai passato perchè il Milan per tornare ai vertici ha bisogno dei suoi gol ma soprattutto delle sua giocate; in mezzo al campo Van Bommel verrà affiancato da Nocerino e Aquilani mentre Allegri non potrà contare su Boateng squalificato e il professore Seedorf non al meglio per un problema al ginocchio e rimasto a casa. Difesa con i soliti Nesta e Thiago Silva a protezione della porta difesa da Abbiati mentre sulle corsie spingeranno Abate e Antonini, panchina per Taiwo che ha deluso le aspettative di questa prima parte di stagione. In casa Palermo si respira un’aria frizzante data la classifica che vede i rosanero a solo un punto dalla vetta occupata al momento da Juve e Udinese, frutto di tre vittorie, un pareggio ed una sola sconfitta subìta a Bergamo con l’Atalanta. Mangia sta preparando lo stesso sgambetto che ha fatto cadere l’Inter al Barbera nella prima giornata di campionata giocata (in realtà era la seconda del calendario), capitan Miccoli affiancherà Hernandez in attacco, in mediana giocheranno Bertolo, Barreto, Della Rocca e Alvarez con Ilicic che si accomoderà in panchina; Migliaccio verrà utilizzato da centrale difensivo al fianco di Silvestre mentre Pisano e Mantovani agiranno sulle fasce. Probabili formazioni Milan – Palermo (ore 20:45) MILAN (4-3-1-2): Abbiati; Abate, Nesta, Thiago Silva, Antonini; Nocerino, Van Bommel, Aquilani; Robihno; Ibrahimovic, Cassano. Panchina: Amelia, Bonera, Mexes, Taiwo, Emanuelson, Valoti, El Shaarawy. Allenatore: Allegri. PALERMO (4-4-2): Tzorvas; Pisano, Silvestre, Migliaccio, Mantovani; Bertolo, Della Rocca, Barreto, Alvarez; Miccoli, Hernandez. Panchina: Benussi, Munoz, Cetto, Acquah, Zahavi, Ilicic, Pinilla. Allenatore: Mangia.

  • Torino inarrestabile, Foggia fa risorgere la Samp

    Torino inarrestabile, Foggia fa risorgere la Samp

    Torino padrone incontrastato della Serie B. E’ questo il verdetto che da la decima giornata del campionato cadetto giocata nel pomeriggio e appena conclusasi. I granata di mister Ventura superano all’Olimpico una buona Juve Stabia, reduce da una pesante penalizzazione in classifica inflitta in settimana, grazie alla rete a 10 minuti dal termine del solito Rolando Bianchi.

    Torino | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Il capitano, al suo quinto centro stagionale, fa secco di testa Seculin dove mettendo la sfera dove il portiere stabiese non può proprio arrivarci decidendo così il match e portando il Torino a quota 26 punti a +6 sulle più immediate inseguitrici Padova, che ieri nell’anticipo del venerdì è andato incontro ad una sonora sconfitta a Varese, e Sassuolo. Se non è fuga questa poco ci manca. Sassuolo che riesce solo nel recupero ad abbattere le resistenze dell’Albinoleffe con un bel tiro preciso dal limite dell’area di Laribi che consente alla squadra allenata da Fulvio Pea di continuare con la striscia di risultati positivi. Sempre un gol in ampio recupero (94′) permette alla Sampdoria di tornare al successo dopo due pareggi e una sconfitta che avevano fatto stizzire, e non poco, i tifosi blucerchiati. Il match winner è Pasquale Foggia che salva così la panchina di Atzori. Doriani che avevano rischiato la sconfitta ad Ascoli, l’autogol sfortunato di Costa permette ai padroni di casa di passare in vantaggio durato solo qualche minuto perchè il re dei bomber della Serie B 2010-2011 Piovaccari ristabilisce la parità con il suo secondo gol consecutivo. Proprio quando la gara si avvia al pari, ecco che Foggia al 94′ estrae dal cilindro la magia che consente ai doriani di avanzare in classifica e agganciare il quarto posto da dividere insieme a Reggina e Bari. Gli amaranto, che hanno ripreso a correre dopo le sbandate prese da Empoli e Juve Stabia, guidati da un superlativo Missiroli espugnano Livorno con reti, entrambe nella ripresa, di Ceravolo e Ragusa, terzo gol in due match dopo la doppietta della scorsa settimana siglata al Bari; i pugliesi vincono tra le mura amiche del San Nicola con il minimo scarto con l’Empoli grazie al classico gol dell’ex di Fernando Forestieri con un preciso tiro rasoterra dal limite dell’area. Trova la prima vittoria stagionale il Vicenza del neo tecnico Gigi Cagni. I biancorossi vincono il derby veneto con il Verona 2-1: padroni di casa avanti con Augustyn, pareggio di Hallfredsson ma Abbruscato di testa all’82’ trova la rete della vittoria regalando ai tifosi la gioia di assaporare i primi 3 punti della stagione, ci sono volute ben 10 giornate. Passo falso del Grosseto a Cittadella, la squadra guidata da Ugolotti non è in giornata e viene punita da due gol arrivate nella prima mezz’ora di gioco da Maah e Di Nardo. Infine chiudono il pomeriggio due scontri salvezza importanti: il Crotone riesce ad avere la maglio sul Gubbio per 2-1, Gabionetta su rigore porta avanti i calabresi che subiscono il pari da Ciofani ma in recupero il gigante Djuric condanna gli umbri con un tiro dal limite, finisce in pareggio, unico della giornata, invece tra Nocerina e Modena, un punto che vista la classifica serve poco ad entrambe le compagini che oggi avevano urgente bisogno di fare bottino pieno. RISULTATI E CLASSIFICA

  • Serie B 10 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie B 10 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Nella decima giornata di Serie B non si ferma la corsa del Torino che batte la Juve Stabia 1-0 con gol di Rolando Bianchi, coglie il suo quinto successo consecutivo e vola a +6 sulle seconde in classifica Padova (ko ieri a Varese) e Sassuolo che vince in extremis con l’Albinoleffe. Stessa sorte è toccata alla Sampdoria che passa ad Ascoli 2-1 grazie alla rete in pieno recupero di Pasquale Foggia. Ok anche Reggina (2-0 a Livorno) e Bari (1-0 all’Empoli) che risalgono in classifica in zona playoff, vittorie importanti in chiave salvezza per Cittadella (2-0 al Grosseto), Crotone (2-1 al Gubbio) e Vicenza (2-1 al Verona). Pari tra Nocerina e Modena (1-1).

    Risultati e marcatori 10 Giornata Serie B 2011-2012

    ASCOLI – SAMPDORIA 1-1
    53′ aut Costa (S), 56′ Piovaccari (S), 94′ Foggia (S)
    BARI – EMPOLI 1-0
    38′ Forestieri
    CITTADELLA – GROSSETO 2-0
    8′ Maah, 27′ Di Nardo
    CROTONE – GUBBIO 2-1
    13′ rig Gabionetta (C), 61′ Ciofani (G), 92′ Djuric (C)
    LIVORNO – REGGINA 0-2
    50′ Ceravolo, 81′ Ragusa
    NOCERINA – MODENA 1-1
    20′ rig Castaldo (N), 49′ Stanco (M)
    SASSUOLO – ALBINOLEFFE 1-0
    91′ Laribi
    TORINO – JUVE STABIA 1-0
    81′ Bianchi
    VARESE – PADOVA 3-0
    48′ Cacciatore, 85′ rig Cellini, 86′ Kurtic
    VICENZA – VERONA 2-1
    49′ Augustyn (Vi), 78′ Hallfredsson (Ve), 83′ Abbruscato (Vi)

    lunedì ore 20:45
    BRESCIA – PESCARA

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    26 10
    2. PADOVA 20 10
    3. SASSUOLO 20 10
    4. SAMPDORIA 17 10
    5. REGGINA 17 10
    6. BARI 17 10
    7. BRESCIA 16 9
    8. PESCARA 16 9
    9. LIVORNO 15 10
    10. VARESE 15 10
    11. GROSSETO 14 10
    12. CITTADELLA 13 10
    13. VERONA 12 10
    14. ALBINOLEFFE 10 10
    15. NOCERINA 9 10
    16. CROTONE [-1] 9 10
    17. JUVE STABIA [-6] 7 10
    18. EMPOLI 7 10
    19. VICENZA 7 10
    20. MODENA 7 10
    21. GUBBIO 7 10
    22. ASCOLI [-7] 2 10
  • MotoGP, il solito Stoner in pole a Phillip Island. Rossi-Ducati altro flop

    MotoGP, il solito Stoner in pole a Phillip Island. Rossi-Ducati altro flop

    Un australiano in pole position nel Gran Premio d’Australia. Non poteva essere altrimenti se l’australiano di cui stiamo parlando è quel Casey Stoner che sta dominando il Mondiale in sella alla sua Honda. A Phillip Island il pilota di Southport ha conquistato la sua 11esima pole stagionale, la 33esima in carriera, mettendo già una seria ipoteca sulla vittoria finale di domani visti i tempi della sessione di qualifica: quasi mezzo secondo rifilato al più diretto rivale Jorge Lorenzo, 1:29.975 per il pilota Honda e 1:30448 per quello della Yamaha.

    Casey Stoner | © TORSTEN BLACKWOOD/AFP/Getty Images
    Chiude la prima fila Marco Simoncelli, che si trova a suo agio sul circuito tecnico di Phillip Island con una Honda ben messa a punto durante il weekend. Per il Sic 1:30.599 che domani potrà consentirgli quantomeno di lottare con Lorenzo per il secondo gradino più alto del podio. La vera sorpresa è però e Alvaro Bautista che ha staccato il quarto miglior tempo della giornata e domani partirà dalla seconda fila: grandissimo il lavoro svolto nella seconda parte del campionato dello spagnolo e della Suzuki che sono passati dalle retrovie dello schieramento a lottare per le posizioni a ridosso del podio. Quinto e sesto tempo per Andrea Dovizioso e Nicky Hayden seguiti da Ben Spies e un deludente Dani Pedrosa. I quattro piloti sono racchiusi in meno di un decimo di secondo, 91 millesimi per l’esattezza. Bene Loris Capirossi che vuole togliersi qualche altra soddisfazione prima di concludere la sua carriera nel Motomondiale a fine stagione. Il veterano della Ducati ha chiuso le qualifiche con il decimo tempo precedendo anche il compagno di team Randy De Puniet e l’alfiere, il pilota di punta della casa di Borgo Panigale Valentino Rossi. Non ci sono più aggettivi per descrivere le prestazioni del binomio tutto italiano. Evidentemente non c’è il giusto affiatamento e lo stesso feeling che il Dottore aveva con Aprilia, nella categorie minori, Honda e Yamaha, nella classe regina. Per Rossi un 13esimo tempo a 2 secondi netti dalla pole che per lui e per tutti i ducatisti è un altro boccone amaro. Domani sveglia all’alba, alle 7:00 ora italiana, per il via del Gran Premio d’Australia, terz’ultima prova del Mondiale 2011 MotoGP e che può regalare il secondo titolo iridato a Casey Stoner, dopo il trionfo con la Ducati nel 2007, al Canguro serve fare 10 punti in più di Lorenzo. E per Stoner laurearsi campione del mondo nel Gran Premio di casa sarebbe davvero il massimo a coronamento di una super stagione.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   STONER HONDA 1:29.975
    2.   LORENZO YAMAHA 1:30.448 +0.473
    3.   SIMONCELLI HONDA 1:30.599 +0.624
    4.   BAUTISTA SUZUKI 1:30.714 +0.739
    5.   DOVIZIOSO HONDA 1:30.780 +0.805
    6.   HAYDEN DUCATI 1:30.792 +0.817
    7.   SPIES YAMAHA 1:30.835 +0.860
    8.   PEDROSA HONDA 1:30.871 +0.896
    9.   EDWARDS YAMAHA 1:31.237 +1.262
    10.   CAPIROSSI DUCATI 1:31.583 +1.608
    11.   DE PUNIET DUCATI 1:31.635 +1.660
    12.   AOYAMA HONDA 1:31.889 +1.914
    13.   ROSSI DUCATI 1:31.980 +2.005
    14.   CRUTCHLOW YAMAHA 1:32.023 +2.048
    15.   ABRAHAM DUCATI 1:32.054 +2.079
    16.   ELIAS HONDA 1:32.503 +2.528
    17.   CUDLIN DUCATI 1:36.666 +6.691
  • F1, pole di Hamilton in Corea

    F1, pole di Hamilton in Corea

    A distanza di quasi un anno e mezzo e 26 Gran Premi disputati, Lewis Hamilton torna in pole position. Non accadeva dal lontano 12 giugno 2010 e si correva in Canada, la gara poi fu vinta proprio dal pilota inglese che mette così in bacheca la sua 19esima pole position in carriera, ovviamente la prima di quest’anno, spezzando il dominio di Vettel in pole da 5 gare consecutive. Hamilton regala così una prima soddisfazione alla McLaren che proprio nel weekend di Corea festeggia i 700 Gran Premi in Formula 1.

    Lewis Hamilton | © Clive Mason/Getty Images
    Sulla pista di Yeongam, questa volta in condizioni di asciutto dopo l’acquazzone abbattutosi ieri sul circuito, Hamilton si è riconfermato il più veloce chiudendo la sessione di qualifica con il miglior tempo di 1:35.820, unico a scendere sotto il muro dell’1:36. A rovinare una prima fila tutta McLaren ci ha pensato Sebastian Vettel che nell’ultimo tentativo si è migliorato riuscendo a scalzare dalla seconda posizione Jenson Button di soli 84 millesimi: 1:36.042 per il tedesco, 1:36.126 per l’inglese vincitore in Giappone. A chiudere la seconda fila l’altra Red Bull di Mark Webber che si becca oltre 6 decimi da Hamilton (1:36.468). Le Ferrari occupano la terza fila: così come avvenuto a Suzuka, Felipe Massa precede Fernando Alonso di un decimo e mezzo ma quello che più preoccupa il team del Cavallino è il ritardo accusato dalla pole, oltre un secondo. Domani in gara ci si aspetta l’ennesima impresa di Alonso, se solo avesse avuto una Ferrari più performante durante la stagione lo spagnolo avrebbe sicuramente lottato per la vittoria ovunque. Quarta fila per Nico Rosberg e Vitaly Petrov, unici piloti Mercedes e Renault ad entrare nella top ten: Michael Schumacher infatti ha avuto problemi di settaggio della sua vettura e si è piazzato 12esimo mentre Bruno Senna domani scatterà dalla 15esima posizione in griglia, un risultato deludente. A chiudere la top ten ci sono le due Force India di Paul Di Resta e Adrian Sutil che non hanno effettuato nessun giro cronometrato nell’ultima parte di qualifica per preservare le gomme morbide in gara. Buona inoltre la qualifica di Jaime Alguersuari, 11esimo, mentre male hanno fatto le due Williams di Pastor Maldonado, 16esimo, e Rubens Barrichello, 18esimo, il brasiliano ha fatto meglio solo delle due Lotus, le due Virgin e le due Hispania. Domani, alle 8:00 di mattina italiane, il via al secondo Gran Premio di Corea della storia della F1. L’anno scorso vinse Alonso avvantaggiato però dal ritiro di Vettel per la rottura del motore della sua Red Bull.

    GRIGLIA DI PARTENZA

    Pos. Pilota Team Tempo Gap
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1:35.820
    2.   VETTEL RED BULL RENAULT 1:36.042 +0.222
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES 1:36.126 +0.306
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT 1:36.468 +0.648
    5.   MASSA FERRARI 1:36.831 +1.011
    6.   ALONSO FERRARI 1:36.980 +1.160
    7.   ROSBERG MERCEDES 1:37.754 +1.934
    8.   PETROV RENAULT 1:38.124 +2.304
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    10.    SUTIL FORCE INDIA MERCEDES NO TIME
    11.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI Q2
    12.   SCHUMACHER MERCEDES Q2
    13.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI Q2
    14.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI Q2
    15.   SENNA RENAULT Q2
    16.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH Q2
    17.   PEREZ SAUBER FERRARI Q2
    18.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH Q1
    19.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT Q1
    20.   TRULLI LOTUS RENAULT Q1
    21.   GLOCK VIRGIN COSWORTH Q1
    22.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH Q1
    23.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH Q1
    24.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH Q1
  • Tracollo Padova a Varese, la cura Maran funziona

    Tracollo Padova a Varese, la cura Maran funziona

    Il Varese infila la terza vittoria consecutiva della gestione Maran e lo fa contro una delle avversarie più temibili del campionato, il Padova di Alessandro Dal Canto. Al Franco Ossola, dove i biancoscudati non perdevano da 26 anni, i varesini si impongono con un netto 3-0 con reti tutte nella ripresa di Cacciatore, Cellini e Kurtic spegnendo, al momento, le ambizioni primato dei veneti che incappano nella seconda sconfitta stagionale in trasferta.

    Rolando Maran | © Dino Panato/Getty Images
    Primo tempo tutto di marca ospite. Cacia, recuperato in extremis, fa bene il suo lavoro al centro dell’attacco e dialoga bene con Cutolo a destra e Lazarevic a sinistra ma trova l’estremo difensore del Varese Bressan sempre attento e preciso nei suoi interventi. Il gioco lo fa prevalentemente il Padova che riesce a conquistare il centrocampo con il geometra Italiano e gli interni Cuffa e Bovo. Varese non pervenuto se non per qualche lancio lungo verso Martinetti messo sistematicamente in fuorigioco dall’attenta difesa patavina. Nella secondi 45 minuti la squadra di Maran cambia completamente volto e si trasforma passando subito in vantaggio con il difensore Cacciatore dopo appena 3 giri di lancette dalla ripresa delle ostilità. Ci si attende la reazione veemente del Padova ma poco più tardi è il palo a negare allo stesso autore del gol la gioia della doppietta personale. Cutolo non punge come fatto con il Brescia sabato scorso, il Padova rischia in altre occasioni ma il Varese per chiudere le ostilità dovrà attendere l’85’ quando Cellini si procura e trasforma il rigore del 2-0. Partita chiusa e che non ha più niente da dire, anzi no perchè c’è ancora il tempo per l’eurogol di Kurtic che fissa il punteggio sul definitivo 3-0, risultato finale che nel recupero poteva essere arrotondato ancor di più da Cellini con un Padova ormai nella confusione più totale e che domani rischia di vedere il Torino, impegnato all’Olimpico con la Juve Stabia, andare in fuga; il Varese, dopo il pessimo inizio di stagione ha trovato con Maran la quadratura del cerchio rilanciando le proprie ambizioni stagionali, quei playoff persi l’anno scorso proprio contro il Padova.

  • Varese-Padova, ultime e probabili formazioni

    Varese-Padova, ultime e probabili formazioni

    Il Varese per prolungare il filotto di vittorie consecutive della gestione Maran, il Padova per riacciuffare in testa alla classifica del campionato cadetto il Torino. E’ questo l’anticipo della decima giornata di Serie B che andrà in scena stasera al Franco Ossola.

    Alessandro Dal Canto | © Gabriele Guerra / Iguana Press/Getty Images
    Padroni di casa che hanno trovato una buona continuità di risultati da quando sulla panchina dei varesini si è seduto Rolando Maran, due vittorie in altrettante gare che hanno ridato fiducia all’ambiente biancorosso, ingaggiato al posto dell’esonerato Benny Carbone. Grazie a questi successi il Varese si è tirato fuori dalla zona calda della classifica e, con 3 punti stasera, potrebbe addirittura rilanciarsi nella corsa ai playoff. Per il tecnico dei lombardi un 4-3-3 con Kurtic, Martinetti e l’autore del gol proprio all’ultimo secondo che ha permesso di sbancare Empoli settimana scorsa Cellini in avanti, Zecchin, Corti e Nadarevic in mediana e Troest, Camisa, Cacciatore e Grillo davanti all’estremo difensore Bressan. A Varese però arriva un Padova che chiede strada a gran voce: la squadra di Alessandro Dal Canto sta godendo di un ottimo periodo di forma testimoniato dal secondo posto in classifica alle spalle solo dei granata di Ventura. I biancoscudati non hanno nessuna intenzione di regalare nulla agli avversari e cercheranno di tornare dall’insidiosa trasferta di Varese con i 3 punti in tasca: il tecnico si affida alle preziose giocate di Cutolo, il match winner della gara con il Brescia, per scardinare la difesa avversaria che assisterà, insieme a Lazarevic, schierato dalla parte sinistra del fronte offensivo patavino, la punta Ruopolo che prenderà il posto di Daniele Cacia al centro dell’attacco non al meglio. A centrocampo giostreranno Cuffa, Milanetto e Marcolini mentre Legati, da destra, e Renzetti, da sinistra, spingeranno sulle fasce. Pacchetto di difensori centrali formato da Portin e Schiavi a protezione del portiere Perin. Probabili formazioni Varese – Padova (ore 20:45) VARESE (4-3-3): Bressan; Troest, Camisa, Cacciatore, Grillo; Zecchin, Corti, Nadarevic; Kurtic, Martinetti, Cellini. Allenatore: Maran. PADOVA (4-3-3): Perin; Legati, Schiavi, Portin, Renzetti; Cuffa, Milanetto, Marcolini; Cutolo, Ruopolo, Lazarevic. Allenatore: Dal Canto.