Autore: Lupo

  • Alessandra Pierelli: é Guglielmo Stendardo il suo nuovo amore

    Alessandra Pierelli: é Guglielmo Stendardo il suo nuovo amore

    Pare proprio che la showgirl Alessandra Pierelli voglia fare collezione di calciatori…ma non di figurine! Dopo la love story che l’ha portata ad un passo dall’altare con il giocatore ex Cisco Roma Giancarlo Pantano, ecco che siscopre la relazione tra l’ex corteggiatrice di “Uomini e Donne” e il difensore del Lecce Guglielmo Stendardo.
    I due sono stati paparazzati sulla spiaggia leccese di Marina di Mancaversa mentre si scambiavano baci ed effusioni amorose come testimoniano le foto apparse sul settimanale “Visto“.
    La Pierelli si aggiudica così il premio “primo topless dell’estate 2009“.

    Guarda le foto di Alessandra Pierelli in topless

  • Roland Garros 2009: La Finale femminile è tra la Safina e la Kuznetsova

    Roland Garros 2009: La Finale femminile è tra la Safina e la Kuznetsova

    La Finale femminile del Roland Garros 2009 è tutta di marca russa: infatti sia Dinara Safina che Svetlana Kuznetsova hanno vinto rispettivamente contro la slovacca Cibulkova per 6-3, 6-3 e contro l’australiana Stosur per 6-4, 6-7, 6-3.
    Dinara SafinaLa numero uno del mondo Safina ha passeggiato contro la sua rivale battendola in un’ora e 41 minuti e approda per la terza volta in una finale del Grande Slam dopo essere stata battuta l’anno scorso proprio al Roland Garros da Ana Ivanovic, campionessa uscente, e quest’anno agli Internazionali d’Australia contro Serena Williams.
    La connazionale Kuznetsova ha faticato più del previsto prima di avere la meglio sulla Stosur, battuta solo all’ultimo set e dopo 2 ore e 25 minuti.
    I precedenti tra le due finaliste sono favorevoli alla Safina che ha battuto la Kuznetsova per 8 volte contro 5 sconfitte; sulla terra però il bilancio è di parità (4-4); in finale la Safina ha battuto la connazionale per 2 volte a 1, ultima di questa la vittoria agli Internazionali d’Italia.
    Oggi le semifinali uomini: Federer contro Del Potro e Soderling contro Gonzalez.

    Il programma della Finale donne:

    [1] Safina-[7] Kuznetsova

    I risultati delle semifinali donne:

    [1] Safina b. [19] Cibulkova 6-3, 6-3
    [7] Kuznetsova b. [32] Stosur 6-4, 6-7, 6-3

  • Finale NBA 2009: In gara 1 Bryant da una lezione ad Orlando

    Finale NBA 2009: In gara 1 Bryant da una lezione ad Orlando

    Era prevedibile che gara 1 se la aggiudicassero i Los Angeles Lakers; così è stato ma non era stata pronosticata una vittoria così schiacciante con gli Orlando Magic che subiscono 25 punti di scarto (100-75 il finale) che fa pensare ad una sfilata gialloviola nella conquista del titolo Nba.
    Finale Nba Gara 1Il primo tassello Bryant l’ha messo perchè sfodera una prestazione d’altri tempi: 40 punti, 8 assist e 8 rimbalzi sembrano dire che la serie è appena cominciata e finirà presto.
    I californiani sono scappati via già nel secondo quarto con un parziale di 31-19; da li in poi non c’è stata più partita e il vantaggio accumulato è rimasto invariato fino alla fine.
    La partita è stata decisa sotto il tabellone, con i tre pilastri gialloviola Gasol, Odom e Bynum che hanno catturato rispettivamente 8, 14 e 9 rimbalzi per un totale di 55 contro i 41 di Orlando.
    Howard non ce l’ha fatta a combattere da solo sotto canestro anche perchè il suo score a rimbalzi è stato buono (15), ma la sua media realizzativa è stata pessima: 12 punti per lui ma solo 1/6 al tiro, dove è andato a segno solo con i tiri liberi (10/16) che una volta erano la sua croce. Disastroso anche il tiro dalla lunga distanza per Orlando che ha fatto del tiro da tre punti le proprie fortune: 8/23 dall’arco, 23/77 dal campo con un pessimo .299.
    I Lakers non hanno fatto meglio dalla distanza (3/9) con Trevor Ariza che ha segnato soltanto 3 punti (1/2 da tre) e con Sasha Vujacic che ha chiuso la partita senza segnare.
    A fine partita l’allenatore di Orlando Stan Van Gundy precisa come vada fermato Bryant nelle prossime partite: “Gli abbiamo concesso troppo spazio. Noi siamo una squadra migliore di quanto abbiamo mostrato“. In casa gialloviola Bryant è entusista della vittoria ottenuta: “Avevo una voglia pazzesca di giocare. Le nostre motivazioni sono enormi. Dobbiamo tenere il piede sull’acceleratore e andare avanti a testa bassa dimenticando di essere già avanti 1-0“.
    Gara 2 è in programma allo “Staples Center” di Los Angeles domenica 7 giugno ore 3:00 italiane.

    FINALE NBA 2009 GARA 1

    L.A.Lakers-Orlando 100-75
    Lak Bryant 40, Gasol 16, Odom 11, Bynum 9, Fisher 9, Walton 9
    Orl Pietrus 14, Turkoglu 13, Howard 12, Lewis 8, Lee 7
    L.A.Lakers guidano la Finale 1-0

    Guarda gli highlights di Gara 1

    Il cammino delle due squadre:

    Finali

    Eastern Conference

    Cleveland-Orlando 2-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Denver 4-2

    Semifinali

    Eastern Conference

    Cleveland-Atlanta 4-0
    Boston-Orlando 3-4

    Western Conference

    L.A.Lakers-Houston 4-3
    Denver-Dallas 4-1

    Primo turno

    Eastern Conference

    Cleveland-Detroit 4-0
    Boston-Chicago 4-3
    Orlando-Philadelphia 4-2
    Atlanta-Miami 4-3

    Western Conference

    L.A.Lakers-Utah 4-1
    Denver-New Orleans 4-1
    San Antonio-Dallas 1-4
    Portland-Houston 2-4

  • Finale NBA 2009: ….qui Orlando Magic

    Finale NBA 2009: ….qui Orlando Magic

    Dopo aver parlato dei Los Angeles Lakers analizziamo la sfidante al titolo di campione Nba, gli Orlando Magic: la squadra allenata brillantemente e, talvolata anche troppo severamente, da coach Stan Van Gundy ha sorpreso tutti, non perchè sia arrivata in Finale ma per essere stata la squadra che ha giustiziato l’Mvp della stagione LeBron Orlando MagicJames e i suoi Cleveland Cavaliers nella Finale della Eastern Conference.
    I Magic in stagione regolare si sono aggiudicati il titolo della Southeast Division e si sono piazzati al terzo posto nella Eastern Conference con un record di 59 successi e 23 incontri persi (.720) tra cui hanno fatto registrare una buon ruolino di marcia in trasferta vincendo 27 delle 41 partite lontano dall’ “Amway Arena“, risultando così la seconda franchigia, insieme ai Boston Celtics e ai Cleveland Cavaliers, ad espugnare più parquet nemici in questa stagione.
    La squadra si basa su un equilibrio tra difesa (93.7 punti subiti in media) e attacco (98.5 punti segnati) con Dwight Howard che è il migliore difensore della Nba con 2.22 stoppate di media a partita (terzo della Lega), 13.8 rimbalzi (primo posto), ma anche un eccellente realizzatore con 20.6 punti a partita. Ma la vera arma micidiale di Orlando è il tiro da tre punti con gli specialisti Rashard Lewis, Hedo Turkoglu, JJ Redick e Mickael Pietrus tutti sopra il .390 dall’arco.
    Nei playoff si è trovata a giocare contro i Philadelphia 76ers al primo turno in cui nelle prime tre gare ha sofferto e non poco Andrè Iguodala e soci andando sotto addirittura nella serie per 2-1; gara 4 è stata la svolta non solo per la serie contro Philadelphia ma anche per il resto di tutti i playoff: la franchigia della Florida hanno chiuso la serie 4-2, poi in semifinale di conference hanno incontrato i campioni uscenti di Boston che senza Kevin Garnett sembrano vulnerabili. La serie è stata combattutissima e i Magic si sono trovano a gara 6 sotto nella serie per 3-2: Howard si è ricordato di essere stato eletto miglior difensore della Lega e ha segnato 23 punti, cattura 22 rimbalzi e ha distribuito 3 stoppate; in gara 7 è stato ancora più devastante: ha segnato poco (12 punti) ma ha preso 16 rimbalzi e ha stoppato per 5 volte. Vittoria Orlando e finale di Conference contro i favoriti per eccellenza Cleveland Cavaliers di sua maestà LeBron James che sono arrivati in finale senza una sconfitta nei playoff; fatale per loro gara 1 persa di un solo punto (106-107), salta il fattore campo, in gara 4 il finale è stato di un’intensità senza precedenti con la squadra di Van Gundy che ha trionfato e poi ha chiuso la pratica in gara 6 (4-2 la serie).
    Per quanto riguarda le statistiche individuali il miglior realizzatore della squadra è Howard con 20.6, seguito da Lewis a 17.7 e Turkoglu a 16.8; il roster è completato dall’ ex Houston Rafael Alston, chiamato a sostituire l’infortunato Jameer Nelson nel ruolo di play, da Courtney Lee e da Marcin Gortat.
    Gli Orlando Magic mancano completamente d’esperienza perchè è una squadra giovane in cui nessuno o quasi ha partecipato alle fasi finali dei playoff; l’uomo con più esperienza è sicuramente Hedo Turkoglu che raggiunse la finale della Western Conference quando giocava nei Sacramento Kings nel 2001/2002 proprio contro i Los Angeles Lakers che poi vinsero l’ anello“. La franchigia della Florida respirò l’aria della Finale Nba soltanto una volta nella stagione 1994/1995 quando l’allora stella della squadra era un certo Shaquille O’Neal ma persero la serie 4-0 contro i campioni in carica degli Houston Rockets, mentre coach Van Gundy si era fermato ad una sola finale di Conference quando guidava i Miami Heat nella stagione 2004/2005.
    Ora mettiamo da parte le parole e godiamoci lo spettacolo: Los Angeles Lakers-Orlando Magic per il titolo di campione Nba 2008/2009: non perdetevi lo show delle Finali Nba, noi lo seguiremo come sempre cercando di raccontarvi la Finale partita per partita, darvi un pò di statistiche e perchè no anche qualche video.

    Vi lasciamo il programma della Finale Nba 2009:

    GARA 1 a Los Angeles giovedì 4 giugno ore 21:00 locali (4:00 del mattino ora italiana);
    GARA 2 a Los Angeles domenica 7 giugno ore 20:00 locali (3:00 del mattino ora italiana);
    GARA 3 ad Orlando martedì 9 giugno ore 21:00 locali (2:00 del mattino ora italiana);
    GARA 4 ad Orlando giovedì 11 giugno ore 21:00 locali (2:00 del mattino ora italiana);
    GARA 5 (eventuale) ad Orlando;
    GARA 6 (eventuale) a Los Angeles;
    GARA 7 (eventuale) a Los Angeles;

    Clicca qui per visualizzare l’articolo che riguarda i Los Angeles Lakers

  • Finale NBA 2009: Qui Los Angeles Lakers….

    Finale NBA 2009: Qui Los Angeles Lakers….

    Stanotte ha inizio la Finale Nba 2009: di fronte si troveranno i Los Angeles Lakers di Kobe Bryant, super favoriti, e gli Orlando Magic di Dwight Howard, vera rivelazione della stagione.
    Le due squadre hanno avuto quasi un cammino parallelo: schiacciasassi all’inizio della stagione, un pò affaticate verso Los Angeles Lakersla fine (forse solo per preservare le forze in vista dei playoff).
    Cominciamo a parlare dei favoriti (almeno sulla carta) Los Angeles Lakers: la squadra allenata da Phil Jackson si è classificata prima nella Western Conference, ottenendo il successo di vincitrice della Pacific Division, con un record di 65 vittorie e 17 sconfitte (.793). In regular season è la squadra che ha perso di meno in casa (dopo Cleveland) subendo solo 5 sconfitte sul parquet amico dello “Staples Center“, ma è anche quella che ha ottenuto più successi fuori casa (ben 29 su 41 partite disputate). Hanno registrato il settimo attacco più prolifico dell’Nba con 102.9 punti di media a partita incassandone 96.3 (decima difesa della Lega).
    Nei playoff ha incontrato al primo turno gli Utah Jazz di Deron Williams e Carlos Boozer, chiudendo la serie sul 4-1. perdendo solo gara gara 3 a Salt Lake City per soli 2 punti (88-86). Nelle restanti partite il vantaggio sul risultato finale è stato sempre superiore ai 10 punti; nelle semifinali della Western Conference hanno faticato più del previsto per eliminare gli Houston Rockets, orfani di Yao Ming e Tracy McGrady: serie, vinta per 4-3, partita male con lo scivolone interno (92-100) e poi ripresa grazie a 2 successi consecutivi. Strepitosa la prestazione di gara 5 in cui i Lakers hanno sotterrato i texani sotto 40 punti, ma hanno subito una lezione di basket in gara 6 al “Toyota Center” dove Bryant e compagni sono riusciti soltanto nel finale a recuperare i punti di svantaggio fermandosi però a -15 (95-80 per i Rockets). I californiani non steccano però in gara 7 che da loro l’accesso alle finali di Conference, dove si trovano davanti i Denver Nuggets di Carmelo Anthony e Chauncey Billups: qui i gialloviola hanno sofferto solo fino a gara 4 in cui le partite si sono risolte solo all’ultimo secondo, poi è emerso il loro talento e hanno chiuso la serie sul 4-2, con la sfida Bryant-Anthony che è stata più che spettacolare.
    In questi playoff 2009 il miglior marcatore della squadra è stato (come volevasi dimostrare) Kobe Bryant che ha all’attivo 29.6 punti di media, seguito da Pau Gasol a 18.2 e da Lamar Odom a 12.0. Il resto dell’organico è di prim’ordine con Trevor Ariza e Sasha Vujacic sempre pronti a bombardare da tre, Andrew Bynum, anche se non sta giocando un buon basket, a dar man forte in difesa e Derek Fisher a mettere ordine e a dettare i tempi della squadra.
    I Los Angeles Lakers partono come favoriti sia perchè hanno la storia dalla loro parte (i gialloviola hanno conquistato 14 titoli Nba dietro solo ai Boston Celtics) sia per l’esperienza dei loro giocatori: Bryant è alla sua quinta finale Nba ottenendo 3 “anelli” consecutivi tra il 2000 e il 2002, Phil Jackson è il coach più titolato della Lega (9 titoli e 11 finali) insieme ad una leggenda del basket americano: Red Auerbach che tra gli anni ’50 e ’60 vinse altrettanti anelli alla guida di Boston.

    L’articolo continua con gli Orlando Magic

  • Berlusconi: “Per Kakà si saprà lunedì”. E spunta l’ipotesi Luca Toni per l’attacco

    Berlusconi: “Per Kakà si saprà lunedì”. E spunta l’ipotesi Luca Toni per l’attacco

    E’ un Silvio Berlusconi molto enigmatico (sarà per la campagna elettorale, sarà per i tifosi rossoneri imbufaliti dalla decisione di vendere Kakà al Real Madrid) quello che parla ai microfoni di “Sky Sport 24“: “A me la squadra piace così com’è. Ritengo che, con il grande numero di campioni assoluti che possiamo mettere in campo, non ci sia Silvio Berlusconibisogno di altro“.
    Il numero uno rossonero però deve arrendersi quando i giornalisti gli chiedono assiduamente dell’ex Pallone d’Oro con le valigie già pronte destinazione Madrid: “Confermo che decideremo lunedì, dopo che avrò avuto modo di parlargli. Ad ora, comunque, nessuna decisione definitiva è stata presa. E comunque i tifosi milanisti possono dormire su due guanciali: a Leonardo lasceremo in dote una squadra ricca di grandissimi campioni, che fra l’altro non ha bisogno di alcun innesto per quanto riguarda il reparto difensivo. Contiamo sul ritorno di Kaladze e di Nesta“.
    Berlusconi conclude l’intervista sulla necessità di acquistare un attaccante di peso: “Sul fronte della campagna acquisti non c’è ancora nulla di definito. Pensiamo tuttavia di dover acquisire un centravanti di potenza, essendo Pato una seconda punta. Certo, abbiamo Borriello, in cui crediamo molto, ma non siamo ancora sicuri che abbia recuperato al 100% le sue possibilità fisico-atletiche“.
    E potrebbe esserci una novità che arriva dalla Germania; infatti secondo il quotidiano tedesco “Abendezeitung” l’attaccante della Nazionale italiana Luca Toni è stato messo ufficilamente sul mercato dal Bayern Monaco, che ha appena acquistato Ivica Olic dall’Amburgo e Mario Gomez dallo Stoccarda. Il Milan potrebbe buttarsi sul trentaduenne ex Fiorentina e Palermo per rinforzare l’attacco.

  • Mourinho vuole Ricardo Carvalho, Deco e Cassano

    Mourinho vuole Ricardo Carvalho, Deco e Cassano

    Josè Mourinho, dopo aver fatto intendere con il suo “rimango al 99.9%” che era interessato alla panchina del Real Madrid se non avesse ricevuto l’aumento di stipendio, torna alla carica e vuole ancora tre acquisti per completare la rosa della sua Inter.
    Josè MourinhoGià presi dal Genoa Diego Milito e Thiago Motta, il tecnico portoghese fa sapere di pretendere ancora un difensore, un centrocampista e un attaccante. Per quanto riguarda il reparto arretrato Mourinho vuole puntellare la difesa con l’acquisto di Ricardo Carvalho del Chelsea, la cui valutazione è ancora troppo alta per la società nerazzurra; sempre dalla squadra londinese è in arrivo Deco, che è favorito su Elano del Manchester City e, nome dell’ultima’ora, Felipe Melo della Fiorentina che ha dichiarato di gradire la destinazione.
    Mourinho con gli acquisti di Ricardo Carvalho e Deco, suoi fedelissimi, vuole dare un tocco in più del suo Porto campione d’Europa alla nuova Inter.
    Per l’attacco, arenatasi al momento la trattativa per Marko Arnautovic, si cerca sempre Antonio Cassano che è corteggiato da molto tempo dai nerazzurri, sia quando in panchina siedeva Roberto Mancini, sia ora con Mourinho.

  • Panchina Juve: Spalletti rimane alla Roma, l’allenatore sarà Ferrara. Intanto preso D’Agostino

    Panchina Juve: Spalletti rimane alla Roma, l’allenatore sarà Ferrara. Intanto preso D’Agostino

    Ciro Ferrara, a meno di clamorosi sviluppi, sarà con ogni probabilità l’allenatore della Juventus. Infatti la dirigenza bianconera aspettava il summit tra Luciano Spalletti e la Roma conclusosi poco fa con il tecnico toscano che viene bloccato nella capitale dalla presidentessa della società giallorossa Rossella Sensi fino alla Ciro Ferrarascadenza del contratto, valido fino al 2011.
    Ciro Ferrara, dopo essersi sbarazzato della concorrenza di Antonio Conte che ha rinnovato per un altro anno il suo contratto con il Bari, fa fuori anche Spalletti e aspetta l’ufficialità da parte della Juventus.
    Juventus che ha messo a segno un altro colpo di mercato: si tratta del centrocampista dell’Udinese Gaetano D’Agostino che a breve firmerà un contratto triennale con la società di Corso Galileo Ferraris. La trattativa si concluderà sulla base di 8 milioni in contanti e le comproprietà di Michele Paolucci (questa stagione 26 presenze e 7 reti con il Catania) e Davide Lanzafame (quest’anno prima al Palermo senza aver avuto successo nell’operazione Amauri e poi al Bari).
    Dal ritiro della Nazionale D’Agostino fa sapere che attende anche lui l’ufficialità: “Con Ferrara non ho ancora parlato, ci siamo scambiati solo qualche battuta, entrambi aspettiamo l’ufficialità. Ho fatto una buona stagione, forse la migliore in assoluto della mia carriera mi hanno detto che ci sarebbe stato anche l’interesse dell’Inter, si tratta di un altro grande club, ma mi pare di capire che la Juve abbia fatto qualcosa di piu’ per arrivare al sottoscritto“.
    Il centrocampista sarà il sostituto di Nedved ed è il terzo colpo che la Juventus mette a segno in vista della prossima stagione dopo gli acquisti di Fabio Cannavaro e Diego.

  • Napoli e Fiorentina su Panucci

    Napoli e Fiorentina su Panucci

    Il difensore della Roma Christian Panucci, che quest’inverno aveva litigato con il tecnico giallorosso Luciano Spalletti rimanendo fuori squadra per un bel pò di tempo, non prolungherà il contratto in scadenza a giugno con la Christian Panuccisocietà capitolina.
    Che non avesse alcuna intenzione di rinnovare si sapeva già, quello che non si sapeva era l’interesse di Napoli e Fiorentina per il difensore. Oscar Damiani, il procuratore del giocatore, conferma che i viola e i partenopei sono sulle tracce del suo assistito: “La Fiorentina è una possibilità, così come il Napoli. Aspettiamo
    Panucci ora si trova in vacanza con la sua compagna Rosaria Cannavò, di cui ieri abbiamo parlato definendola la vincitrice dello scudetto delle wags (guarda la gallery). Chissà come prenderà la decisione di Christian di spostarsi da Roma, lei che è abituata a stare sotto i riflettori.

  • Galliani su Kakà: “Il Milan non può perdere 70 milioni”

    Galliani su Kakà: “Il Milan non può perdere 70 milioni”

    La conferma della cessione di Kakà arriva direttamente dall’amministratore delegato del Milan Adriano Galliani: “ll Milan non può perdere 70 milioni di euro ogni anno. Anche il cuore deve confrontarsi coi numeri, ma non stiamo smobilitando. Arriverà un grande attaccante, una mezzapunta, visto che il prossimo anno giocheremo col 4-Adriano Galliani3-1-2“. E ancora: “Pato, Pirlo e Seedorf sono incedibili. I tifosi? Spero capiscano – spiega l’ad intervistato dalla “Gazzetta dello Sport” – Ricky al Manchester City non voleva andare, a Madrid invece sì. Il giocatore si è sempre comportato bene con noi, non ha mai chiesto adeguamenti o prolungamenti di contratto. E’ stato qui sei anni vincendo tutto quello che c’era da vincere“.
    Galliani poi accenna alla futura campagna acquisti del Milan: “Non ci stiamo ridimensionando, non arriveranno Amauri o Adebayor, nè giocatori del Real, ma un grande attaccante, uno che giochi nella posizione di Kakà. Il Milan è pronto a ripartire, per tornare a vincere“.
    Infine l’amministratore delegato spiega il problema di fondo della cessione di Kakà: “La radice del problema è economica, l’Italia ha perso competitività e la Serie A deve lottare per non farsi superare dagli altri campionati“.
    Siamo sicuri che senza Kakà e la probabile fuga di Ibrahimovic (anche lui in Spagna) la nostra Serie A diventerebbe più competitiva? Lo sarebbe se si investisse di più nei settori giovanili e se si valorizzassero i propri campioni, quei giocatori che hanno fatto grande il Milan e magari vendendo Ronaldinho (che quest’anno nella seconda parte di stagione è stato un fantasma), cercare di piazzare Dida in Brasile (visto il suo ingaggio faraonico da panchinaro di lusso da 4 milioni), non prendere Mathieu Flamini non per il vantaggio dell’operazione a costo zero ma per l’elevato ingaggio concessogli (il francese prende 4 milioni di euro a stagione e non ha dimostrato di valere tanto al momento), andare con i piedi di piombo su Thiago Silva che percepisce 3 milioni di euro circa senza sapere che impatto avrà il brasiliano con il nostro campionato.
    Tutto questo (e altro) aiuta a tenere i nostri campioni in Italia e non costretti a venderli al miglio offerente in Spagna o in Inghilterra.
    Galliani dovrebbe dimettersi e Berlusconi cedere la proprietà della società, per il bene del Milan che da squadra più forte del mondo sta passando inesorabilmente all’appellativo di “squadretta”.