L’anticipo di stasera del turno infrasettimanale Juventus – Fiorentina apre la nona giornata di Serie A. I bianconeri, che giocheranno la seconda partita in casa consecutiva dopo il pari ottenuto sabato scorso con il Genoa, devono ritrovare lo smalto perso delle prime giornate che l’hanno portata a pareggiare qualche partita di troppo, sono infatti 4 i pareggi acquisiti dai bianconeri che risultano essere la squadra con più pari insieme al Catania.
Autore: Lupo
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Juve-Fiorentina, Conte e Mihajlovic in cerca di punti pesanti
Di fronte troveranno una Fiorentina determinata a non concedere nulla e pronta all’impresa, come ha detto ieri in conferenza stampa il tecnico viola Sinisa Mihajlovic, per essere la prima squadra in assoluto a violare lo Juventus Stadium. Conte, d’altra parte, vuole cancellare i primi fischi della sua gestione riservati dal popolo bianconero al quale non è piaciuto affatto il 2-2 con il Grifone. I 3 punti stasera sono troppo importanti, il tecnico starebbe meditando ad un nuovo cambio di modulo, tornare al 4-1-4-1 (che si legge 4-3-3) e per questo confida nel recupero di Vidal che nell’economia del gioco con questo schieramento si è rivelato preziosissimo. Il cileno però viene da una contusione alla coscia che gli aveva fatto saltare la sfida con il Genoa, per questo motivo è ancora incerta la sua presenza in campo, di sicuro Conte dovrebbe portarlo quantomeno in panchina. Chi invece è sicuro dell’assenza è il portiere Gigi Buffon che sta lavorando per tornare in vista del big match di sabato sera contro l’Inter. In attacco, a seconda del modulo, Matri ora è l’intoccabile, l’altro posto se lo giocheranno Vucinic e Del Piero con Quagliarella che dovrebbe ancora assistere dalla panchina. Dietro scelte obbligate con Storari in porta e Chiellini ancora terzino, a quest’ultimo Conte rinnova la fiducia dopo la partitaccia nell’ultima uscita sintomo di una condizione psicofisica insufficiente. Mihajlovic arriva a Torino con la consapevolezza di essere oggetto dei fischi dei tifosi bianconeri che riempiranno tutti i settori dello stadio andando così verso un altro tutto esaurito dello Juventus Stadium. Il tecnico ha un rapporto “particolare” con la Juventus, che risale ai tempi di quando militava nelle fila dell’Inter. La Fiorentina, dopo una buona partenza, ha perso un pò la bussola stabilendosi a metà classifica, il popolo viola non è mai stato contento dell’operato di Mihajlovic che viene puntualmente contestato ogni settimana auspicando un cambio in panchina, magari con quel Delio Rossi che è attualmente fermo in attesa di qualche chiamata dopo aver rifiutato il ritorno a Palermo. Magari aspetta proprio la chiamata dei Della Valle. Per quanto riguarda gli undici che scenderanno in campo, di sicuro non ci sarà Montolivo squalificato ma il tecnico serbo potrà avere finalmente a disposizione il bomber Gilardino a distanza di tempo dall’infortunio al ginocchio che lo ha tenuto fuori dai campi di gioco per un mese. Mihajlovic però si aggrappa all’estro di Stevan Jovetic, tornato finalmente sui suoi livelli dopo aver superato il brutto infortunio ai legamenti che lo ha costretto a saltare quasi per intero la scorsa stagione, e reduce dalla doppietta realizzata nel 2-2 finale con il Catania. Dovrebbe tornare titolare anche Vargas che di recente ha avuto problemi con il tecnico viola.Alessandro Matri | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images -
La Serie A non si ferma, domani Juve-Fiorentina apre la 9 Giornata
Serie A senza sosta. Neanche il tempo di passare agli archivi l’ottava giornata che già domani sera Juventus e Fiorentina saranno in campo protagoniste dell’anticipo serale che apre il nono turno del campionato.
Si tratta della seconda gara consecutiva in casa, allo Stadium, per i bianconeri reduci da due pareggi che hanno portato alla luce diversi problemi che affliggono la squadra di Conte, soprattutto in difesa dove in particolare Chiellini non sta di certo attraversando il periodo migliore della sua carriera. Alla Juventus serve un immediato riscatto per affrontare poi con uno spirito differente le sfide che la vedranno impegnate contro Inter, a San Siro, e Napoli, al San Paolo, che ci diranno quali sono le vere potenzialità e ambizioni della squadra di Conte.
Anche la Fiorentina è alla ricerca di punti, dopo il buon avvio i viola, ai quali sabato non è bastato un Jovetic in stato di grazia per avere la meglio sul Catania, sembrano essersi smarriti. Mihajlovic punterà ancora sul gioiellino montenegrino per perforare la difesa bianconera, e auspica di poter utilizzare il bomber Gilardino rientrante dall’infortunio al ginocchio subito un mese fa ad Udine.Mercoledì poi quasi tutti i riflettori saranno puntati sul San Paolo di Napoli dove la truppa di Mazzarri affronterà la capolista Udinese. La squadra di Guidolin è in testa alla classifica di Serie A con 15 punti e può vantare una difesa di ferro (solo 1 gol subito), i tifosi azzurri sperano che i Tre Tenori Cavani, Hamsik e Lavezzi possano interrompere i quasi 400 minuti di imbattibilità di Handanovic. Trasferte insidiose per Inter, a Bergamo, contro la sorprendente Atalanta che senza la penalizzazione si troverebbe al secondo posto in classifica ad un solo punto dall’Udinese e Roma, a Marassi con il Genoa di Malesani.
Turni casalinghi invece per l’altra milanese e romana, il Milan, reduce dalla folle rimonta di Lecce – da 3-0 a 3-4 – ospita il Parma di Giovinco mentre la Lazio, seconda in classifica, non vuole perdere terreno nei confronti della capolista al cospetto del bel Catania di Vincenzo Montella.
La gara contro il Cagliari sarà l’ultima spiaggia per Giampaolo per salvare la panchina del Cesena, a Verona ci sarà il ritorno, da avversario, dell’ex tecnico del Chievo Pioli, da due settimane alla guida del Bologna e Novara – Siena sarà un’interessante sfida tra neo promosse. Chiude il programma il posticipo del giovedì sera tra il Palermo e il Lecce con il tecnico dei salentini Di Francesco a rischio esonero.
Il programma della 9 Giornata di Serie A 2011-2012
domani ore 20:45
JUVENTUS – FIORENTINAmercoledì ore 20:45
ATALANTA – INTER
CESENA – CAGLIARI
CHIEVO – BOLOGNA
GENOA – ROMA
LAZIO – CATANIA
MILAN – PARMA
NAPOLI – UDINESE
NOVARA – SIENAgiovedì ore 20:45
PALERMO – LECCE -
Udinese snobbata e vincente. Guidolin si gode il primato
Si è tanto parlato di una Juve ritrovata, di un Milan e di un’Inter che dopo i passi falsi delle prime giornate sembra abbiano ripreso in mano il loro campionato e a fare punti, di un Napoli strafavorito per lo scudetto e delle romane Roma e Lazio pronte ad inserirsi e lottare per le posizioni di testa.
Ad oggi, invece, la squadra che ha impressionato maggiormente è quella Udinese un pò snobbata da addetti ai lavori e avversarie che dopo 7 giornate disputate si ritrova in cima alla classifica di Serie A. La squadra di Guidolin gioca a calcio, si diverte e fa divertire, le suona agli avversari con una facilità disarmante e soprattutto non le prende. Ed è proprio questo ultimo aspetto, la difesa, l’arma più segreta del tecnico dei friulani. Perchè se si va a controllare sotto la casella gol subiti sulla striscia riservata all’Udinese si leggerà il numero 1. Solo El Shaarawy infatti nel corso della quarta giornata – la terza in realtà – ha “osato” profanare la porta difesa da Handanovic, che con quelli di ieri ha portato a 387 i minuti in cui è rimasto imbattuto. Vero, i bianconeri, a parte il Milan, non si sono misurati ancora con nessuna delle big ma il 2-0 al Lecce, Fiorentina e al Bologna, il pari esterno a Milano, a Cagliari e a Bergamo e il tris rifilato ieri al Novara, hanno messo in luce quanto il collettivo di Guidolin sia ben collaudato, un lavoro merito del tecnico di Castelfranco Veneto da ricercare nella passata stagione e del patron Pozzo che non ha mai dubitato del lavoro svolto dall’allenatore neanche quando i friulani persero lo scorso anno le loro prime 4 partite di campionato. Sì, perchè nonostante le cessioni dei pezzi pregiati Sanchez, Inler e Zapata sostituiti con dei ragazzini (Torje, Badu e Neuton) la giovane Udinese, guidata dal “vecchio” capitano Totò Di Natale che non smette mai di segnare, esprime forse il miglior gioco dell’intera Serie A ed è sempre lì, nei posti alti della classifica, quelli che contano. Anzi da ieri Guidolin e i suoi ragazzi possono godersi il primato solitario in classifica almeno per qualche giorno prima di affrontare il Napoli mercoledì sera nel turno infrasettimanale di campionato che saggerà le reali capacità della squadra, in un concetto solo: dove può e vuole arrivare realmente questa Udinese? Nel frattempo Guidolin elogia i suoi uomini, a loro ha trasmesso una mentalità umile, dal profilo basso ma allo stesso tempo ambiziosa perchè quando ti trovi in testa alla classifica di Serie A, metti sotto una delle potenze del calcio come l’Arsenal in Champions nonostante poi nel doppio confronto sia stata buttata fuori nei preliminari dagli stessi Gunners e domini il tuo girone di Europa League bastonando squadre come l’Atletico Madrid e il Celtic non è solo un caso ma sotto c’è qualcosa di più. Guai a chi snobba l’Udinese.Udinese | © Dino Panato/Getty Images -
Juventus-Genoa 2-2, le pagelle. Disastro Chiellini, Matri e Merkel i migliori
Reduce dal pareggio a reti inviolate con il Chievo, la Juve impatta 2-2 con il Genoa nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A. A Matri (doppietta) rispondono prima Rossi e poi Caracciolo. Queste le pagelle ai protagonisti di Juventus – Genoa 2-2.
JUVENTUS Storari 5: chiamato a sostituire l’infortunato Buffon, il portiere che bene aveva fatto l’anno scorso tanto da reclamare il posto da titolare anche al rientro del portierone azzurro, si rende colpevole, in compartecipazione con Bonucci e Chiellini, della seconda rete del pareggio dei Grifoni. Bonucci 5: sbaglia la marcatura su Caracciolo in occasione del gol del definitivo 2-2, si fa anticipare dall’Airone come Chiellini 4: una partita inguardabile per il difensore che porta anche la fascia di capitano al braccio. Goffo negli interventi, sbaglia una miriade di passaggi, anche semplici, è sempre fuori posizione e sembra frastornato. Non c’ha capito nulla, riassumendo il peggiore in campo. Da centrale nelle prime giornate non aveva convinto Conte che, per necessità, lo aveva traslocato nel suo ruolo originario di terzino. Anche in questo ruolo non convince, stasera è il principale responsabile in entrambi i gol del Genoa (e non è la prima volta che la Juve subisce gol per colpe sue). Sarebbe il caso di fargli fare un pò di panchina, non gli farebbe male. Pirlo 7: la solita luce che illumina ma stasera si avventura in qualche dribbling di troppo cercando di destreggiarsi tra le folte maglie genoane (Malesani gli ha costruito una vera e propria gabbia) che, fortunatamente per lui, non crea pericoli alla sua squadra. Geniale il velo per il 2-1 di Matri, tramuta la palla in oro anche quando non la tocca. Matri 7.5: al rientro da titolare dopo due panchine consecutive, risulta il migliore in campo. Non solo la doppietta ma tanto movimento in avanti, fa sponda, permette alla squadra di risalire, in pratica sorregge da solo tutto il peso dell’attacco bianconero. In una sola parola, indispensabile. Vucinic 4.5: invisibile nel primo tempo, impalpabile nella ripresa. A parte il passaggio destinato a Pirlo che poi il regista lascia scorrere per Matri in occasione del 2-1, il montenegrino non si vede quasi mai. Pesa come un macigno l’errore nel primo tempo quando intercetta un buon pallone sulla trequarti sparando addosso a Frey. GENOA Frey 6.5: salva diverse volte il risultato, soprattutto quando deve intervenire sul tiro di Vucinic. Ingaggia un bel duello con Matri: anche qui finisce in parità 2-2 come il risultato finale della partita con l’attaccante che riesce a fargli 2 gol e con il portiere che glielo nega per due volte con ottimi interventi. Moretti 5.5: in campo da titolare per sostituire lo squalificato Kaladze, va in difficoltà su Matri, meglio in marcatura su Vucinic. Rossi 6.5: quando vede la Juve vede rosso, non è la prima volta che il capitano rossoblu segna alla Vecchia Signora. Gara di grande spessore, come al solito. Jorquera 6.5: gioca solo 13 minuti (7 regolamentari e 6 di recupero) ma entra subito in partita dimostrando di possedere già carisma. Sue le accelerazioni che fanno male alla Juve nel finale, suo lo spiovente in area per Kucka nell’azione del gol del pareggio, sua la conclusione dalla distanza in recupero sulla quale ha impegnato Storari che poteva valere il colpaccio. Merkel 7: sicuramente il migliore dei rossoblu, coniuga quantità, quando deve fare il lavoro sporco sui portatori di palla bianconeri, in particolar modo su Pirlo, e qualità quando serve un preciso assist per la testa di Marco Rossi che fa 1-1, colpendo la traversa con un colpo di testa e sfiorando la stessa con un colpo da biliardo. Caracciolo 6.5: rapace in occasione del gol del pareggio, l’Airone, partito dalla panchina, aiuta la squadra a stare alta con il suo fisico. Palacio 5.5: Malesani lo isola in attacco dove Jankovic non riesce a dargli il giusto appoggio. Nervoso, si fa anche ammonire rischiando anche qualcosa di più dando uno schiaffetto sulla amno all’arbitro. Meglio nella ripresa quando l’ingresso di Caracciolo gli da un pò di respiro. JUVENTUS (4-2-4): Storari 5; Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6, Bonucci 5, Chiellini 4; Pirlo 6.5, Marchisio 6; Pepe 6.5 (45′ Del Piero sv), Matri 7, Vucinic 4.5 (86′ Krasic sv), Estigarribia 5.5 (67′ Pazienza 5.5). Allenatore: Conte 5.5 GENOA (4-4-1-1): Frey 6.5; Mesto 6, Dainelli 6, Moretti 5.5, Antonelli 6; Rossi 6.5 (83′ Jorquera 6.5), Seymour 5.5 (72′ Kucka 6), Veloso 5.5, Merkel 7; Jankovic 5 (62′ Caracciolo 6.5); Palacio 5.5. Allenatore: Malesani 6.5Giorgio Chiellini | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images -
Matri non basta, Juve bloccata dal Genoa 2-2
E fanno 4 su 7. Altro pareggio per la Juventus che nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A lascia per strada altri due punti importanti facendosi rimontare per due volte il vantaggio da un Genoa che non si è mai arreso. In uno Juventus Stadium esaurito, brilla finalmente Matri, autore della doppietta bianconera ma, in contrasto, si registra un’altra partita da insufficienza piena per Chiellini, colpevole in entrambi i gol genoani.
Malesani sorprende tutti con la decisione di lasciare in panchina Kucka e dare spazio dal primo minuto a Seymour davanti alla difesa infoltendo il centrocampo preferendo la duttilità tattica di Merkel alla fantasia di Jorquera. Il tedesco si rivelerà la chiave tattica di successo per il Genoa eseguendo alla lettera il compito affidatogli dal tecnico rossoblu facendo da collante tra centrocampo e attacco infastidendo la manovra di Pirlo e supportando, in fase di possesso, Palacio isolato là davanti. Tutto confermato invece per Conte che torna al 4-2-4 bocciando sia Krasic che Elia scegliendo Estigarribia come esterno alto oltre a Pepe e affiancando Matri a Vucinic in attacco. La scelta si rivela azzeccatta perchè dopo appena 6 minuti la Juve va già in vantaggio, Pirlo esegue uno schema su un corner servendo al limite dell’area Marchisio che conclude di prima intenzione, sulla traiettoria della palla si trova Matri che corregge in rete tagliando fuori il portiere Frey. Vantaggio meritato per i bianconeri entrati in campo con una grande determinazione e che legittimano il risultato nei primi 20 minuti di gioco. Il Genoa prende le misure e comincia ad uscire fuori guadagnando metri su metri, il pari giunge alla mezz’ora quando Merkel se ne va sulla sinistra e serve un cross preciso per la testa di Marco Rossi che solo in area di rigore schiaccia di testa e supera Storari per l’1-1. Colpevole però Chiellini che lascia il capiano rossoblu libero di staccare di testa indisturbato. Juve colpita ma non accusa il colpo perchè poco prima della fine del primo tempo su un erroraccio di Veloso, Vucinic avrebbe l’opportunità di riportare avanti la Vecchia Signora involandosi verso la porta avversaria ma il tiro dell’ex attaccante della Roma è troppo centrale e viene respinto da Frey. Che Conte striglia i suoi negli spogliatoi si capisce sin dai primi minuti della ripresa, la Juve preme sull’acceleratore alla ricerca della seconda rete, ci prova ancora una volta Matri dopo una sgroppata di Pepe ma è ancora Frey a dire di no mandando in calcio d’angolo. Il gol è nell’aria e arriva puntuale al minuto 58 quando su un passaggio di Vucinic, Pirlo ha l’intuizione geniale di fare velo per Matri che ben appostato al centro dell’area di rigore non sbaglia e trafigge l’estremo difensore genoano. Juve di nuovo avanti per il delirio dei 40 mila spettatori di fede bianconera che cominciano ad assaporare il gusto dei 3 punti e il primato solitario in classifica. Conte ridisegna la squadra e passa ad un più prudente 4-5-1 togliendo un esterno, Estigarribia, per un mediano, Pazienza, per dar man forte nella zona nevralgica del campo a Pirlo e Marchisio, e retrocedendo Vucinic e Pepe sulla linea dei centrocampisti nella fase di non possesso, Malesani corre ai ripari e inserisce Caracciolo per Jankovic, per dare più peso in attacco, e Kucka per Seymour. Merkel mette i brividi ai tifosi di casa quando di testa coglie la traversa sugli sviluppi di un calcio di punizione, Malesani ci crede e si gioca la carta Jorquera nel finale mentre invece sul fronte opposto Krasic, il grande escluso, prende il posto di uno spento Vucinic. Ed è proprio a 5 minuti dal termine che viene premiato il coraggio del tecnico del Grifone perchè l’azione che porta al pareggio viene confezionata dai tre giocatori entrati nella ripresa: Jorquera effettua un lungo cros dalla sinistra sul secondo palo per Kucka, lo slovacco spizza la palla di testa e Caracciolo si avventa come un avvoltoio, pardon, come un Airone beffando Bonucci e Storari in uscita. Ancora una volta, però, è palese l’errore di Chiellini che lascia Kucka libero di saltare e colpire la sfera, poi la marcatura sbagliata di Bonucci sull’attaccante genoano e l’uscita un pò avventata di Storari completano il pasticcio. La Juve accusa il colpo e barcolla nei minuti finali rischiando addirittura il colpo del ko, Storari questa volta si fa trovare pronto sulla conclusione potente da fuori area di Jorquera, poi sul corner è ancora Caracciolo che gela per un attimo lo Stadium mandando alto da due passi. Finisce così 2-2. La Juventus esce tra i fischi del proprio pubblico, i primi della gestione Conte. Martedì c’è la Fiorentina per un’altra gara in casa, questa volta i 3 punti sono necessari per affrontare con la giusta carica e concentrazione le due trasferte consecutive terribili con che l’ aspettano in sette giorni con Inter e Napoli che ci diranno se questa Juventus potrà lottare davvero per lo scudetto o, perlomeno, per le posizioni di testa. Il Genoa invece torna a casa con il morale alto e con la consapevolezza di aver strappato un punto importante in un momento delicato del campionato, merito soprattutto di Malesani che ha preparato una partita (quasi) perfetta.Andrea Caracciolo | © Claudio Villa/Getty Images -
Juventus-Genoa, ultime e formazioni. Conte boccia Krasic e Elia, Estigarribia dall’inizio
Cresce l’attesa per l’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A. In uno Juventus Stadium tutto esaurito, i padroni di casa della Juventus affronteranno il Genoa di Alberto Malesani per continuare il trend di risultati utili consecutivi.
I bianconeri, che devono proteggere il primato – condiviso con l’Udinese – in classifica, dovranno rinunciare per cause di forza maggiore a Gigi Buffon e Arturo Vidal, fermi rispettivamente per una contusione ad una spalla, che potrebbe fargli saltare anche la sfida con l’Inter di domenica prossima, e per una contusione ad una coscia. In particolare per il centrocampista cileno il tecnico, nonostante il giocator fosse sulla via del completo recupero, ha preferito non rischiarlo non convocandolo per il match di stasera. Spazio così tra i pali a Marco Storari che farà il suo debutto stagionale dopo aver sostituito il portierone della nazionale per gran parte della scorsa stagione, mentre per sopperire all’assenza del centrocampista Conte accantona temporaneamente il 4-1-4-1 delle ultime uscite tornando al suo 4-2-4. Difesa confermata con Lichtsteiner e Chiellini sulle fasce e Barzagli e Bonucci al centro del reparto, la linea mediana sarà formata dall’intoccabile Pirlo e Marchisio, in attacco Matri rientrerà titolare affiancando Vucinic con Del Piero che siederà in panchina. La vera novità riguarda l’esterno offensivo sinistro: Pepe, come di consueto, agirà sulla corsia di destra mentre su quella opposta Conte, considerata anche l’indisponibilità di Giaccherini che ne avrà per una ventina di giorni, lancia dal primo minuto il paraguaiano Estigarribia bocciando sia Krasic che Elia, oggetto misterioso di questa prima parte di stagione bianconera. In casa Genoa si respira ottimismo, Malesani ha preparato i suoi uomini per una gara difficile e per questo ha chiesto ai suoi di scendere in campo con la massima concentrazione con la speranza di essere il primo ad interrompere l’imbattibilità dello Juventus Stadium così come fece il Genoa di Bagnoli nella stagione ’90-’91 quando l’allora nuovo stadio della Juve, il Delle Alpi, venne violato per la prima volta proprio dal Grifone con un gol di Tomas Skuhravy. La formazione che scenderà in campo è quella annunciata alla vigilia con Frey a difendere i pali, Mesto e Antonelli a spingere sulle fasce e Moretti che sostituirà lo squalificato Kaladze al centro della difesa a far coppia con Dainelli; in mediana Kucka dovrà limitare il raggio d’azione di Pirlo con Veloso pronto a lanciare sulle ali Rossi, a destra, e Jankovic, a sinistra mentre il baby talento cileno Jorquera giocherà dietro l’unica punta Palacio. Finiscono in panchina Bovo, Constant e Caracciolo. Probabili formazioni Juventus – Genoa (ore 20:45) JUVENTUS (4-2-4): Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Matri, Vucinic, Estigarribia. Panchina: Manninger, Grosso, Pazienza, Elia, Krasic, Del Piero, Quagliarella. Allenatore: Conte. GENOA (4-4-1-1): Frey; Mesto, Dainelli, Moretti, Antonelli; Rossi, Kucka, Veloso, Jankovic; Jorquera; Palacio. Panchina: Lupatelli, Granqvist, Bovo, Merkel, Constant, Caracciolo, Pratto. Allenatore: Malesani.Marcelo Estigarribia | © Valerio Pennicino/Getty Images -
Padova e Pescara non mollano il Toro. Samp, altra delusione in casa
In attesa del posticipo di lunedì sera che vedrà impegnata la capolista Torino a Gubbio, le più immediate inseguitrici Padova e Pescara fanno bottino pieno nell’undicesima giornata di Serie B e avvicinano la squadra allenata da Ventura.
I biancoscudati, ora a -3 dai granata, riescono ad avere la meglio su un buon Vicenza ottenendo i 3 punti nel derby veneto solo negli ultimi minuti di recupero grazie al regalo della retroguardia della squadra di Gigi Cagni che si fa trovare impreparata su un contropiede fulminante degli uomini di Dal Canto finalizzato dal bomber Cacia proprio un minuto dopo aver trovato il meritato pareggi su calcio di rigore trasformato da Abbruscato. Nel primo tempo il Padova era passato in vantaggio con Legati. Festa anche a Pescara dove la squadra di Zeman seppellisce sotto una valanga di reti l’Ascoli: con bomber Immobile, capocannoniere del campionato cadetto con 8 reti, che resta a secco, ci pensa capitan Sansovini, salito a quota 7 marcature, con una tripletta ad affondare la compagine allenata da Castori che poi cola a picco quando il baby talento dei Delfini e della nazionale Under 21 di Ciro Ferrara Insigne mette il suo sigillo alla gara calando il poker (per i marchigiana rete inutile di Tamburini). Il Pescara, alla terza vittoria consecutiva, sale in classifica a quota 22 punti in terza posizione. Terza vittoria consecutiva anche per la Reggina di Breda che al Granillo supera il Varese per 3-2 attestandosi nei piani alti della classifica in piena zona playoff: Ragusa e Missiroli (su rigore) portano gli amaranto sul 2-0, poi è Figliomeni ad accorciare le distanze per i lombardi che subiscono il 3-1 da Colombo una bella conclusione a giro; nel finale il baby De Luca trova il gol del definitivo 3-2 che non basta ad evitare la prima sconfitta sulla panchina dei varesini di Rolando Maran. Il Sassuolo rischia ad Empoli ma riesce comunque ad uscire imbattuto dal Castellani scucendo un punto in una gara che si era messa in salita per il gol dei toscani di Dumitru che sfrutta un pasticcio in area del portiere Pomini e del difensore Terranova (forse c’è una spinta dell’attaccante azzurro ai danni del difensore neroverde). Il pari è opera di Masucci. Stecca ancora la Sampdoria che in casa non riesce proprio a vincere: 0-0 con il Cittadella nonostante l’assedio doriano alla porta difesa di Cordaz. La squadra di Atzori, che occupa attualmente il sesto posto in classifica con 18 punti, in casa ha vinto solo con il Gubbio alla seconda giornata, poi solo 3 pareggi e il ko nel big match con il Torino. Dopo un mese esatto torna alla vittoria il Grosseto di Ugolotti, a condannare il Brescia le rete dei soliti Sforzini e di Caridi. Cade il Bari a Castellammare dove i padroni di casa della Juve Stabia vincono di rigore (Sau), stessa sorte tocca al Livorno a Modena (1-0 per i canarini firmato Stanco) mentre il Crotone sbanca l’Atleti Azzurri d’Italia di Bergamo battendo l’Albinoleffe per 3-1 con i padroni di casa che terminano la gara in 8 uomini per le espulsioni di D’Aiello, Daffara e dell’autore del momentaneo pareggio Foglio. Risultati e marcatori 11 Giornata Serie B 2011-2012 ALBINOLEFFE – CROTONE 1-3 45′ Djuric (C), 50′ Foglio (A), 53′ rig Loviso (C), 87′ Ciano (C) EMPOLI – SASSUOLO 1-1 33′ Dumitru (E), 49′ Masucci (S) GROSSETO – BRESCIA 2-0 20′ Sforzini, 59′ Caridi JUVE STABIA – BARI 1-0 42′ rig Sau MODENA – LIVORNO 1-0 9′ Stanco PADOVA – VICENZA 2-1 33′ Legati (P), 92′ Abbruscato (V), 93′ Cacia (P) PESCARA – ASCOLI 4-1 26′ Sansovini (P), 36′ Sansovini (P), 54′ Sansovini (P), 73′ Tamburini (A), 90′ Insigne (P) REGGINA – VARESE 3-2 30′ Ragusa (R), 48′ rig Missiroli (R), 59′ Figliomeni (V), 86′ Colombo (R), 93′ De Luca (V) SAMPDORIA – CITTADELLA 0-0 VERONA – NOCERINA 1-1 50′ rig Castaldo (N), 77′ Hallfredsson (V) lunedì ore 20:45 GUBBIO – TORINOAlessandro Dal Canto | © Dino Panato/Getty Images CLASSIFICA
Pos. Squadra Pt G 1. TORINO 26 10 2. PADOVA 23 11 3. PESCARA 22 11 4. SASSUOLO 21 11 5. REGGINA 20 11 6. SAMPDORIA 18 11 7. GROSSETO 17 11 8. BARI 17 11 9. BRESCIA 16 11 10. LIVORNO 15 11 11. VARESE 15 11 12. CITTADELLA 14 11 13. VERONA 13 11 14. CROTONE [-1] 12 11 15. NOCERINA 10 11 16. JUVE STABIA [-6] 10 11 17. MODENA 10 11 18. ALBINOLEFFE 10 11 19. EMPOLI 8 11 20. VICENZA 7 11 21. GUBBIO 7 10 22. ASCOLI [-7] 2 11 -
Juve all’ostacolo Genoa, Malesani prepara lo sgambetto a Conte
Stasera nell’anticipo serale dell’ottava giornata di Serie A la Juventus ospiterà allo Stadium, finito nei giorni scorsi sotto la lente d’ingrandimento della procura di Torino, il Genoa di mister Malesani.
Come dicevamo, lo Juventus Stadium è stato dichiarato agibile dal prefetto del capoluogo piemontese Alberto Di Pace dopo una riunione tenutasi ieri con il sindaco Piero Fassino e il presidente del club bianconero Andrea Agnelli accompagnato dal dg Beppe Marotta e quindi si giocherà regolarmente nel nuovo impianto nonostante la procura abbia aperto un fascicolo l’altro ieri ai danni dei due direttori dei lavori e di un responsabile del comune incaricato al collaudo della struttura ipotizzando il reato di crollo colposo, frode in commercio e falso ideologico. Stasera ci sarà il tutto esaurito, 41 mila spettatori per una gara che entrambe le tifoserie sentono molto: la Juve, dopo lo 0-0 di Verona, è in cerca di conferme e cercherà di ripetere la grande prestazione fornita con il Milan. C’è da difendere un primo posto, insieme all’Udinese, inaspettato ad inizio anno anche se c’è da dire che la classifica è molto corta con ben 13 squadre racchiuse in soli 4 punti. Conte, che deve fare a meno di Buffon e Vidal, dovrebbe tornare al suo 4-4-2 con gli esterni di centrocampo molto alti: qui dovrebbe trovare spazio dall’inizio il paraguaiano Estigarribia, se così fosse si tratterebbe del suo esordio da titolare dopo lo scampolo di partita giocato la settimana scorsa al Bentegodi contro il Chievo; in mediana la solita coppia Marchisio e Pirlo mentre sull’altro fronte, quello destro agirà Pepe, l’esterno che sta dando le maggiori garanzie al tecnico bianconero. Matri e Del Piero si contenderanno una maglia da titolare al fianco di Vucinic in attacco mentre tra i pali, vista l’indisponibilità di Buffon, prendere posto Marco Storari. In difesa Chiellini confermato terzino sinistro. In casa Genoa c’è voglia di fare punti e di non regalare nulla all’avversario. Malesani per l’occasione ha preparato la gara nei minimi dettagli cercando di ingabbiare sia faro che l’anima del centrocampo bianconero, ovvero Pirlo e Marchisio. Per farlo ha bisogno del dinamismo di Kucka in mezzo al campo ma anche chiesto al giovane talentino Jorquera, di supporto all’unica punta Palacio, di sacrificarsi in copertura e disturbare la manovra bianconera. Una maglia da titolare se la giocano Jankovic e Merkel mentre in difesa il tecnico del Grifone dovrà fare a meno di Kaladze squalificato e affiancherà Moretti a Dainelli. L’ultima vittoria del Genoa in casa della Juve risale al ’91 quando i bianconeri persero, per il gol di Skuhravy, l’imbattibilità nel nuovo stadio. Allora era il Delle Alpi, chissà che la storia non si ripeta anche per lo Stadium….Antonio Conte | © Dino Panato/Getty Images -
Hamilton e Nicole Scherzinger, la coppia scoppia… di nuovo
Non è la prima volta che accade, ma pare che stavolta il pilota della McLaren Lewis Hamilton e la bella cantante Nicole Scherzinger abbiano rotto in maniera definitiva. Le prime indiscrezioni riguardanti la fine della loro storia d’amore erano circolate già ad inizio settimana e giunte dalla stampa d’oltremanica, in particolare dal Daily Mirror e dal Sun, quando ai tabloid non era passato inosservato il broncio di Hamilton sul podio al termine del Gran Premio di Corea.
Alla base della rottura la lontananza tra i due diventanta ormai insopportabile per il pilota di Formula 1, apparso più nervoso del solito nell’ultimo periodo, e che avrebbe deciso così di troncare con l’ex leader delle Pussycat Dolls. In effetti la bella Nicole era solita accompagnare il suo fidanzato durante i week-end che lo vedevano impegnato in giro per il Mondo nel campionato di F1, ultimamente però gli impegni di lei erano aumentati portando la coppia a vedersi praticamente quasi mai – risiede stabilmente ad Hollywood dove ha appena finito di girare il film di prossima uscita Men In Black III e dove fa parte della giuria dell’X-Factor statunitense – e questo avrebbe inciso parecchio anche nel rendimento in pista del campione del mondo 2008 causandone quella discontinuità che tutti gli addetti ai lavori del Grande Circus e non hanno notato nell’ultimo periodo. “Luigino” e Nicole si erano lasciati già una volta a gennaio del 2010 per poi tornare insieme qualche mese più tardi. La coppia però non ha saputo resistere all’urto di una nuova crisi mettendo, forse, la parola fine sulla loro storia d’amore durata 4 anni.Hamilton e Nicole Scherzinger | © Mark Thompson/Getty Images -
Juve, Buffon e Vidal ko. Il portiere a rischio Inter
Brutte notizie per Antonio Conte. L’allenatore della Juventus dovrà fare a meno di due pedine importanti per la sfida di domani sera allo Stadium, finito proprio ieri sotto inchiesta dalla procura di Torino, nell’anticipo dell’ottava giornata di Serie A con il Genoa: parliamo di Gigi Buffon e Arturo Vidal.
Il portiere si è procurato una forte contusione alla spalla sinistra nell’allenamento di ieri che lo terrà lontano dai campi di gioco almeno per una decina di giorni. Salterà sicuramente quindi, oltre alla gara di domani, anche il turno infrasettimanale con la Fiorentina mentre è a forte rischio anche la supersfida di sabato prossimo a San Siro contro l’Inter. Scocca così l’ora di Marco Storari, che domani prenderà il posto tra i pali del numero uno bianconero. Il centrocampista cileno, reduce da una contrattura ai muscoli adduttori della coscia destra, non ha pienamente recuperato dall’infortunio e non è stato neanche inserito nella lista dei 21 convocati del tecnico per la gara di domani. Anche per lui niente Grifone. Vedremo se, vista l’indisponibilità di Vidal, Conte tornerà ad un più classico 4-4-2 (o 4-2-4 chiamatelo come volete) con l’inserimento di Matri al fianco di Vucinic oppure riconfermare il 4-1-4-1 delle ultime due uscite inserendo al fianco di Pirlo l’ex Napoli Pazienza.Gianluigi Buffon | © Marco Luzzani