Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio d’India 2011.
Autore: Lupo
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F1, le pagelle del GP d’India. Vettel da Grand Chelem
Vettel 10 e lode: non poteva essere altrimenti, si ricorderà sicuramente di questa vittoria per due motivi principali: perchè ottiene il suo primo Grand Chelem (vittoria, pole position, giro più veloce in gara e rimanere in testa dall’inizio alla fine della corsa) della sua carriera e perchè è il vincitore della prima edizione del Gran Premio d’India. Il tedesco, che ha già conquistato da tempo il suo secondo titolo Mondiale, è stato a dir poco perfetto. Con la Red Bull forma un binomio incontrastabile. Button 9: è l’unico oggi in grado di avvicinarsi ai tempi stratosferici di Vettel, ad un certo punto della gara, poco prima dell’ultimo pit stop, ha accarezzato anche il sogno di andare a ripredendere Vettel e di superarlo ma, sfortunatamente per lui, il tedesco con una serie di giri veloci lo ha rispedito a debita distanza. Dopo una qualifica dalla quale ci si aspettava di più, è autore di una grande partenza. Alonso 8: sale ancora una volta sul podio (terzo) con una Ferrari decisamente inferiore a Red Bull e McLaren, bravo a tenersi dietro Mark Webber ma i quasi 25 secondi di ritardo da Vettel e i 16 da Button sono un pò troppi. Webber 5.5: delude ancora una volta le aspettative, la scuderia si aspettava una doppietta forte dalla prima fila delle qualifiche e invece l’australiano, come gli è accaduto spesso nell’arco di questa stagione, va in black out nella prima metà di gara per risvegliarsi soltanto nell’ultimo stint di gara quando ormai è troppo tardi. Schumacher 7.5: in questa stagione si sta prendendo delle belle rivincite sul compagno di squadra Rosberg finendogli per 7 volte davanti, cosa che invece gli era riuscita raramente nel 2010. Il Kaiser è in forma, lo testimoniano i 3 quinti posti e un sesto posto ottenuto negli ultimi 6 Gran Premi. Rosberg 7: sembra che le parti tra lui e Schumi si siano invertire rispetto allo scorso anno con il tedesco più giovane ad inseguire la leggenda, il sette volte campione del mondo. Non gli farà certo piacere ma è sicuramente uno dei migliori piloti in circolazione. Peccato che la monoposto, la Mercedes, non lo assista a dovere. Hamilton 5: cosa dire di Luigino, il suo weekend si compromette già dal venerdì quando si becca una penalizzazione per una sciocchezza (non ha rispettato il limite di velocità in pista in regime di bandiere gialle) che lo farà retrocedere di 3 posizioni sulla griglia di partenza. Ma a parte questo, l’inglese parte male e non riesce mai ad incidere sulla gara, troppo lento rispetto anche a Massa. Dà un accenno di risveglio dopo il 20esimo giro quando punta e attacca Massa. Indovinate il risultato? I due arrivano nuovamente al contatto ma questa volta i commissari danno la colpa al brasiliano (decisione errata). Alguersuari 8: comincia a prenderci gusto lo spagnolo che, dopo il settimo posto ottenuto in Corea, si ripete oggi sul circuito indiano terminando ottavo. Dopo due anni e mezzo di apprendistato è giunto il momento di provarlo su una vettura più competitiva della Toro Rosso. Massa 5: il voto insufficiente non è per la gara in sè, anzi, il brasiliano stava tenendo bene il passo di Alonso ma è per aver ripetuto l’identico errore che ieri ha causato la rottura della sospensione destra aggredendo troppo il cordolo che oggi ha provocato il cedimento di quella sinistra che lo costringe al ritiro. La sua gara viene condizionata anche dal contatto, l’ennesimo, con Hamilton che gli costa una immeritata penalità. Perez 7.5: è la vera rivelazione della stagione. Il pilota messicano classe ’90 entrato in orbita Ferrari per sostituire Massa a partire dal 2013 e che fa parte del Ferrari Driver Academy (il programma della scuderia di Maranello che mira a far crescere giovani piloti che dimostrano di avere talento), va a punti per la quinta volta in stagione.Sebastian Vettel | © Paul Gilham/Getty Images -
Udinese e Fiorentina ok, il Cesena cola a picco
Dopo i tre anticipi scoppiettanti di ieri, l’Udinese risponde a Juventus (2-1 a San Siro all’Inter) e Milan (3-2 a Roma) consolidando il secondo posto. I friulani, stretti nella morsa di bianconeri e rossoneri, superano il Palermo grazie alla rete di Di Natale, al settimo centro stagionale, ma sprecando diverse ghiotte occasioni per arrotondare il punteggio. Continua invece il mal di trasferta per i siciliani che fuori dal Barbera non hanno mai segnato e conquistato solo un punto.
La Fiorentina torna al successo dopo 5 giornate battendo al Franchi il Genoa dell’ex Malesani. Il gol di Lazzari salva la panchina di Mihajlovic contestato ancora una volta dalla tifoseria viola. Grande vittoria in rimonta del Bologna contro una delle squadre più in forma del campionato, l’Atalanta di Colantuono: gli emiliani, trasformati da Pioli (3 vittorie su 4 partite), si impongono per 3-1 e replicano allo svantaggio di Denis con le reti di Di Vaio, su rigore, di uno straordinario Ramirez e di Loria.
Costa cara la sconfitta di Parma a Marco Giampaolo, il tecnico del Cesena è stato esonerato dal presidente Campedelli al termine della sfida del Tardini dove i padroni di casa ducali sono andati in rete con due difensori, Paletta e Lucarelli, dopo che Giovinco aveva sbagliato un calcio di rigore. Finisce con un pareggio che non serve a nessuno lo scontro diretto per la salvezza tra Lecce e Novara (1-1) mentre nell’anticipo delle 12:30 il Siena aveva travolto il Chievo 4-1 (doppietta Destro, D’agostino e Calaiò).
Risultati e marcatori 10 Giornata Serie A 2011-2012
BOLOGNA – ATALANTA 3-1
7′ Denis (A), 45′ rig Di Vaio (B), 48′ Ramirez (B), 68′ Loria (B)
CATANIA – NAPOLI 2-1
1′ Cavani (N), 25′ Marchese (C), 48′ Bergessio (C)
FIORENTINA – GENOA 1-0
41′ Lazzari
INTER – JUVENTUS 1-2
12′ Vucinic (J), 28′ Maicon (I), 33′ Marchisio (J)
LECCE – NOVARA 1-1
32′ Strasser (L), 44′ rig Rigoni (N)
PARMA – CESENA 2-0
41′ Paletta, 71′ Lucarelli
ROMA – MILAN 2-3
17′ Ibrahimovic (M), 28′ Burdisso (R), 30′ Nesta (M), 78′ Ibrahimovic (M), 88′ Bojan (R)
SIENA – CHIEVO 4-1
25′ Destro (S), 57′ Destro (S), 61′ D’Agostino (S), 75′ Moscardelli (C), 90′ Calaiò (S)
UDINESE – PALERMO 1-0
38′ Di Natalestasera ore 20:45
CAGLIARI – LAZIOCLASSIFICA
Pos Squadra Pt G 1. JUVENTUS 19 9 2. UDINESE 18 9 3. MILAN 17 9 4. LAZIO 15 8 5. NAPOLI 14 9 6. CATANIA 14 9 7. SIENA 13 9 8. CAGLIARI 13 8 9. PALERMO 13 9 10. FIORENTINA 12 9 11. GENOA 12 9 12. PARMA 12 9 13. ROMA 11 9 14. BOLOGNA 10 9 15. ATALANTA [-6] 9 9 16. CHIEVO 9 9 17. INTER 8 9 18. NOVARA 7 9 19. LECCE 5 9 20. CESENA 3 9 -
Inter-Juventus 1-2 video
La Juve risponde al Milan e torna al comando della Serie A: i bianconeri passano a San Siro contro un’Inter non ancora guarita vincendo l’attesissimo derby d’Italia per 2-1. I nerazzurri continuano con la loro crisi di risultati subendo la loro quinta sconfitta stagionale in campionato su nove gare disputate, un ruolino di marcia che è più da zona salvezza che non da scudetto e/o qualificazione in Champions League. Al gol di Vucinic risponde Maicon con un bolide da posizione impossibile ma a decidere il match è Marchisio che, al termine di una triangolazione con Matri, batte con un piatto destro preciso e imprendibile Castellazzi. Il video di Inter – Juventus 1-2 [jwplayer config=”180s” mediaid=”102602″]Juve | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images -
Inter-Juventus 1-2, le pagelle. Marchisio trascinatore
Le pagelle ai protagonisti di Inter – Juventus 1-2 INTER Maicon 6.5: alla faccia del ginocchio dolorante che lo tartassava, dà tutto quello che può essendo l’emblema della rabbia interista al gol subìto in avvio. Gol spettacolare e tanto sacrificio, mezzo punto in meno per la fase difensiva.
Lucio e Chivu 5: stasera in versione la banda del buco, sono disastrosi (vedi azione che porta Marchisio a tu per tu con Castellazzi). Zanetti 6: il capitano è uno dei pochi nerazzurri a salvarsi, specialmente nel primo tempo quando sulla destra mette in difficoltà Chiellini. Cambiasso 5.5: solito compito in mezzo al campo di verticalizzare per le punte, ma soffre terribilmente l’aggressività di Vidal. Sneijder 5.5: a sua difesa va detto che non era al meglio della condizione per un problema muscolare alla coscia. L’olandese gioca a sprazzi Zarate 5: qualche spunto e nulla più. Ranieri lo toglie all’intervallo preferendogli lo spaesato Castaignos. Pecca di troppo egoismo in qualche occasione quando poteva servire i compagni meglio piazzati di lui. Pazzini 6: Cerca di rendersi pericoloso come può, centra una clamorosa traversa di testa. Lotta molto con Barzagli e Bonucci che alla fine hanno la meglio su di lui. Per il Pazzo però tanto impegno. JUVENTUS Lichtsteiner 7: una gara impeccabile in difesa e altrettanto quando deve proporsi in avanti, l’Inter non affonda mai dal suo lato annientando sia Obi che Nagatomo. Bonucci 6.5: il centrale bianconero che l’anno scorso ne ha combinate di tutti i colori è in crescita costante, merito anche dell’allenatore che gli ha dato fiducia e del compagno di reparto Barzagli che non sbaglia mai nulla e infonde sicurezza. Marchisio 7.5: man of the match non solo per il gol vittoria che ha deciso il derby d’Italia realizzato con un preciso rasoterra dal limite dell’area ma per la prestazione di quantità e qualità che fornisce sopperendo anche alla poca brillantezza del faro del centrocampo Pirlo. E’ ovunque, un attimo prima lo vedi in difesa a recuperare il pallone e un attimo dopo lo vedi a tu per tu con Castellazzi dall’altra parte del campo. Instancabile, è in stato di grazia. Pirlo 5.5: questa volta non è in serata, sbaglia una quantità industriale di passaggi che non è da lui. Vidal 6.5: Che mastino! Non molla mai fino al minuto del suo avvicendamento con Pazienza, morde fino all’ultimo le caviglie degli avversari, e quando può si attiva in contropiede. Pepe 6: mette sempre tanto cuore in campo, sembra però più stanco del solito dopo le ultime fatiche in cui è stato uomo decisivo per la Juve. Vucinic 6.5: si fa trovare al posto giusto al momento giusto portando in vantaggio la Juve, quando vede Inter vede rosso segnando il suo quarto gol in carriera ai nerazzurri. Parte da sinistra, nella ripresa viene traslocato come punta centrale al posto di Matri INTER (4-3-1-2): Castellazzi 6; Maicon 6.5, Lucio 5, Chivu 5, Nagatomo 5; Zanetti 6, Cambiasso 5.5, Obi 5 (64′ Stankovic 5.5); Sneijder 5.5 (78′ Alvarez sv); Zarate 5 (46′ Castaignos 5), Pazzini 6. Allenatore: Ranieri 5 JUVENTUS (4-2-3-1): Buffon 6; Lichtsteiner 7, Bonucci 6.5, Barzagli 6.5, Chiellini 6; Marchisio 7.5, Pirlo 5.5; Pepe 6, Vidal 6.5 (87′ Pazienza sv), Vucinic 6.5 (84′ Del Piero sv); Matri 6.5 (24′ st Estigarribia 6). Allenatore: Conte 7Claudio Marchisio | © Marco Luzzani/Getty Images -
A Massa le libere in India, Hamilton penalizzato per la gara
Sul nuovissimo circuito di Buddh dove domenica si correrà il primo Gran Premio d’India della storia, è di Felipe Massa il miglior tempo della prima giornata di prove libere. Il pilota brasiliano della Ferrari ha realizzato un buon 1:25.706 che l’ha portato a scalare la classifica migliorando il miglior tempo della mattina di Lewis Hamilton di oltre un secondo.
Massa ha preceduto il neo campione del mondo Sebastian Vettel di 88 millesimi (1:25.794) e il compagno di scuderia Fernando Alonso (1:25.930) che nel primo turno aveva accusato dei problemi al motore della sua Ferrari compiendo solo 4 giri e chiudendo all’ultimo posto. A seguire Hamilton, Webber e Button. Nella prima sessione era stato l’anglo-caraibico della McLaren a staccare il miglior giro con 1:26.836 facendo meglio delle due Red Bull di Vettel e Webber. Il tempo però è stato realizzato in regime di bandiere gialle, una leggerezza che costerà cara ad Hamilton che domenica verrà retrocesso di 3 posizioni sulla griglia di partenza. Poi Button, le due Mercedes di Schumacher e Rosberg e Massa. Durante la sessione molti piloti hanno avuto problemi di aderenza per l’asfalto ancora sporco di materiale da costruzione, gli ultimi lavori sono stati ultimati solo qualche giorno fa, e di sabbia portata in pista dal vento.Felipe Massa | © Mark Thompson/Getty Images -
La Juve torna a sorridere, Bonucci e Matri stendono la Fiorentina
Dopo i due pareggi consecutivi serviva una pronta risposta e così è stato: nell’anticipo della nona giornata di Serie A la Juventus supera la Fiorentina 2-1 e torna momentaneamente, in attesa delle altre gare e di conoscere in particolare i risultati di Udinese, impegnata a Napoli, e Lazio, che riceve il Catania, in testa alla classifica toccando quota 16 punti.
Allo Juventus Stadium i bianconeri di Conte, che imposta la squadra secondo un 4-2-3-1 con Vidal a spaziare tra le linee e Vucinic largo a sinistra in appoggio a Matri, entrano in campo con maggiore grinta e determinazione rispetto ai viola, Pepe si divora il vantaggio già dopo appena una manciata di minuti trovando l’ottima opposizione di Boruc, nel primo quarto d’ora arrivano altre due palle gol con un tiro dalla distanza di Marchisio e una girata in area di Vucinic che esce di poco ma al 16′ le resistenze della Fiorentina vengono piegate. Stesso schema su calcio d’angolo utilizzato contro il Genoa e Juve in vantaggio. A cambiare sono gli interpreti, a parte Pirlo: il regista calcia dalla bandierina rasoterra, Vidal va incontro alla palla e tira, Boruc para ma non trattiene e consente a Bonucci di avventarsi per primo sulla sfera e di insaccare in rete. Il primo tempo è un monologo della Juve che schiaccia letteralmente i viola nella propria metà campo con un totale possesso della palla che consente alla squadra di Conte di arrivare al tiro con una frequenza impressionante (eloquenti alla fine i 14 tiri in porta dei bianconeri contro i 2 soli dei toscani): a cercare il raddoppio sono in successione Matri, con un bel destro al volo che sorvola la traversa, Pepe, che trova ancora Boruc a dirgli di no, e Vucinic che, dal vertice dall’area piccola, dopo aver chiuso il triangolo con Vidal, calcia a lato del palo fallendo una clamorosa occasione. La Fiorentina è in netto affanno e non calcia mai in porta, per la Juve è un tiro al bersaglio ma va al riposo solo con un gol di vantaggio. Nella ripresa Mihajlovic corre ai ripari inserendo Gilardino per uno spento Cerci, togliendo Jovetic dalla morsa dei due difensori centrali bianconeri Barzagli e Bonucci e concedendogli così più libertà d’azione. I progressi dei viola non si fanno attendere e con essi arrivano le prime azioni da gol: Storari si supera alzando sulla traversa un colpo di testa schiacciato di Jovetic, poi Gilardino, sempre di testa, manda di poco a lato. La Juve sembra barcollare di nuovo come con il Genoa e subisce in contropiede il gol del pari: Gilardino scatta sul filo del fuorigioco e dalla destra mette in mezzo per Vargas che invece di tirare intelligentemente appoggia con il tacco all’accorrente Jovetic che disegna una magnifica parabola indirizzata all’incrocio dei pali piazzandola lì dove Storari non può proprio arrivarci. Ancora una doccia gelata i bianconeri che sciupano e rischiano di gettare al vento un’altra partita che avevano saldamente in mano. Ma al 65′ arriva la gran giocata di Pepe che, con il cuore, va via centralmente resistendo prima alla carica di Behrami, poi a quella di Kharja e infine all’intervento di Munari riuscendo a servire Matri, facendo passare la sfera in mezzo ad una selva di gambe avversarie, che non perdona e riporta la Juve avanti. L’attaccante poco dopo ha l’occasione per chiudere il match con un tiro a giro ma trova la grande risposta di Boruc. Nel finale Mihajlovic tenta il tutto per tutto e getta nella mischia anche Santiago Silva e Ljajic per una Fiorentina a trazione anteriore, Conte non vuole rivivere il film già visto con il Genoa e risponde con Pazienza e De Ceglie al posto di Vidal e di uno stremato Pepe, costretto ad uscire per crampi, ridisegnando la squadra secondo un 5-4-1 per lui anomalo per portare a casa i 3 punti fondamentali prima di affrontare il doppio impegno in trasferta terrificante che aspetta la Juve nei prossimi 10 giorni, prima il derby d’Italia con l’Inter a Milano e poi il Napoli al San Paolo. L’assalto viola è sterile e la Juve può tornare finalmente a sorridere dopo i due pareggi che avevano fatto storcere il naso. Per Mihajlovic invece saranno giorni caldissimi, gli impegni della Fiorentina con Genoa e Chievo prima della sosta saranno decisivi per la sua permanenza in panchina.Alessandro Matri | © Valerio Pennicino/Getty Images -
Juventus-Fiorentina 2-1, le pagelle. Cuore Pepe, Matri è decisivo. Cerci flop
La Juve torna al successo dopo i due pareggi consecutivi con Chievo e Genoa che ne avevano rallentato il cammino in campionato. Fiorentina battuta 2-1: reti di Bonucci e Matri per i bianconeri, di Jovetic il momentaneo pareggio viola.
Le pagelle ai protagonisti di Juventus – Fiorentina 2-1. JUVENTUS Barzagli e Bonucci 6.5: bene la coppia di centrali bianconeri, Barzagli sta attraversando un periodo di forma eccezionale e non sbaglia mai, Bonucci stasera ha il merito di sbloccare il risultato. Chiellini 6: partita attenta per il difensore centrale che nell’ultimo periodo ne aveva combinate un pò di tutti i colori. Questa volta la sufficienza se la merita. Pepe 7: come al solito dà tutto sè stesso, una gara di cuore, tanto da uscire per crampi a pochi minuti dal termine. Si sfianca per tutta la gara e sfianca il suo diretto avversario Pasqual sulla corsia di sua competenza. In più riesce a fornire l’assist per il gol vittoria di Matri tra una selva di maglie avversarie dopo aver resistito alla carica dei giocatori viola. Vucinic 5: dal montenegrino ci si aspetta di più, giocate geniali e gol. Stasera niente di tutto questo, avrebbe l’occasione per segnare il 2-0 e chiudere la partita già nel primo tempo ma la fallisce. Matri 7: il migliore e più completo attaccante a disposizione di Conte, guai a lasciarlo in panchina. Il centravanti bianconero gode di ottima salute e dopo la doppietta al Genoa segna stasera il gol che permette alla Juventus di mettere in tasca i 3 punti. Fa a sportellate con un colosso come Natali e ne esce vincitore. FIORENTINA Boruc 6.5: un pò imperfetto il suo intervento sul tiro di Vidal da cui scaturisce il gol di Bonucci ma senza le sue parate il passivo poteva essere più pesante. Si supera in particolare su Pepe e su Matri. Natali 5.5: stasera se la deve vedere con un cliente scomodo come Matri, il viola perde il confronto. Kharja 4.5: chiamato a sostituire lo squalificato Montolivo non riesce ad eseguire il compito affidatogli da Mihajlovic, anzi viene sovrastato dai centrocampisti bianconeri. Cerci 4.5: sicuramente il peggiore in campo, l’esterno offensivo viola dovrebbe essere l’uomo più pericoloso e invece è la grande delusione del match. Mihajlovic capisce che è inutile tenerlo in campo e mette fine alla sua scialba partita lasciandolo negli spogliatoi a fine primo tempo. Gilardino 6: purtroppo aveva l’autonomia di un tempo solo appena recuperato dall’infortunio al ginocchio, con il suo ingresso in campo al posto dello spento Cerci la Fiorentina cambia atteggiamento e si propone meglio in avanti, parte da una sua iniziativa, scattando sul filo del fuorigioco, il gol del momentaneo pareggio viola. Jovetic 6.5: e sono 5 i centri in campionato con quello di stasera. Un tiro, un gol. Bella la conclusione all’incrocio imprendibile per Storari, fa tanto movimento in avanti ma è mal servito dai compagni. JUVENTUS (4-2-3-1): Storari 6; Lichtsteiner 5.5, Barzagli 6.5, Bonucci 6.5, Chiellini 6; Pirlo 6.5, Marchisio 6.5; Pepe 7 (86′ De Ceglie sv), Vidal 6.5 (88′ Pazienza sv), Vucinic 5 (78′ Estigarribia sv); Matri 7. Allenatore: Conte 6.5 FIORENTINA (4-3-3): Boruc 6.5; De Silvestri 5, Gamberini 5.5, Natali 5.5, Pasqual 5; Munari 5, Behrami 5.5, Kharja 4.5 (84′ Silva sv); Cerci 4.5 (46′ Gilardino 6), Jovetic 6.5, Vargas 5.5 (70′ Ljajic sv). Allenatore: Mihajlovic 5.5Simone Pepe | © Valerio Pennicino/Getty Images -
Juventus-Fiorentina, ultime e formazioni. Conte dirotta Vucinic sulla fascia
Obiettivo 3 punti: è questo l’imperativo stasera sia di Conte che di Mihajlovic che di pareggi non vogliono proprio sentirne parlare. Tra poco più di due ore Juventus e Fiorentina si affronteranno allo Juventus Stadium nell’anticipo della nona giornata di Serie A: entrambe le squadre sono reduci da due pareggi consecutivi e con gli identici risultati, i bianconeri da uno 0-0 a Verona contro il Chievo e un 2-2 casalingo con il Genoa, i viola con il pari in trasferta a Cesena e quello tra le mura amiche con il Catania.
Conte non vuole lasciare per strada altri punti importanti soprattutto prima di due sfide delicate e cruciali in trasferta prima a Milano contro l’Inter e poi una settimana più tardi a Napoli. Per evitare altri fischi dal pubblico di fede bianconera, il tecnico tornerà al vecchio modulo, accantonando nuovamente il 4-2-4, grazie al rientro di Vidal recuperato dall’infortunio e in campo dal primo minuto. La novità è però sull’esterno alto di sinistra dove, visto lo scarso impatto in questa stagione di Krasic, con Elia che ancora non convince e l’infortunio di Giaccherini, agirà Mirko Vucinic e che lascerà il posto di centravanti a Matri, escluso nell’ultimo periodo ma rientrato alla grande segnando una doppietta al Genoa. Pepe correrà sull’out di destra mentre Vidal presidierà la zona centrale del campo andando in aiuto di Pirlo e Marchisio in mediana e disturbando i portatori di palla viola e supportando la manovra offensiva in fase di possesso palla. Difesa confermata con Lichtsteiner a destra, Barzagli e Bonucci in mezzo e Chiellini a sinistra, a proteggere i pali, con Buffon infortunato, Storari. Mihajlovic dovrà fare a meno di Montolivo squalificato e il cui posto verrà preso da Kharja. Ancora dubbi su un impiego dal primo minuto di Gilardino ancora convalescente dall’infortunio al ginocchio, se il tecnico viola non dovesse decidere per questa soluzione Jovetic andrà a fare la punta centrale supportato da Cerci a destra e Vargas e sinistra. De Silvestri sostituirà Cassani mentre Munari e Behrami in mediana avranno il compito di disturbare la manovra bianconera. Probabili formazioni Juventus – Fiorentina (ore 20:45) JUVENTUS (4-2-3-1): Storari; Lichtsteiner, Barzagli, Bonucci, Chiellini; Pirlo, Marchisio; Pepe, Vidal, Vucinic; Matri. Panchina: Manninger, De Ceglie, Elia, Krasic, Estigarribia, Del Piero, Quagliarella. Allenatore: Conte. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; De Silvestri, Gamberini, Natali, Pasqual; Munari, Behrami, Kharja; Cerci, Jovetic, Vargas. Panchina: Neto, Nastasic, Romulo, Lazzari, Ljajic, Gilardino, Santiago Silva. Allenatore: Mihajlovic.Mirko Vucinic | © OLIVIER MORIN/AFP/Getty Images -
Udinese a Napoli senza Di Natale e Isla
Problemi di formazione per Guidolin in vista del Napoli. La capolista Udinese infatti domani sera nella sfida del San Paolo dovrà fare a meno di due pedine fondamentali come capitan Antonio Di Natale e di Mauricio Isla che non sono stati convocati dal tecnico friulano e costretti a rimanere a casa.
Per Di Natale, che figura come l’unico italiano incluso nella lista dei 50 calciatori pretendenti al Pallone d’Oro 2011, dunque niente trasferta nella “sua” Napoli. Nell’undici di Guidolin si sentirà sicuramente l’assenza del capocannoniere del campionato che verrà sostituito da un altro napoletano doc, Antonio Floro Flores, sbloccatosi in Europa League realizzando il 2-0 all’Atletico Madrid e che sarà supportato dal baby gioiello rumeno Torje. A colmare il buco lasciato sulla destra da Isla sarà il serbo Dusan Basta, utilizzato spesso da Guidolin in questa stagione proprio come esterno traslocando Isla come interno di destra. Recuperato invece in extremis l’ex Domizzi, autore del secondo gol al Novara, che dovrebbe partire dal primo minuto.Antonio Di Natale | © Dino Panato/Getty Images