Autore: Lupo

  • L’ultimatum di Montezemolo: “La Ferrari resta in F1 a 3 condizioni”

    L’ultimatum di Montezemolo: “La Ferrari resta in F1 a 3 condizioni”

    Avevamo già parlato settimana scorsa della riunione della Commissione Formula 1di Ginevra nella quale si sarebbero discusse alcune problematiche da affrontare per la nuova stagione e gli anni a venire.

    Luca Montezemolo | © Mark Thompson/Getty Images

    Oltre al cambio di denominazione di 3 team per il quale serviva l’unanimità, l’ex Renault che si chiamerà a tutti gli effetti Lotus e che di Renault avrà solo la fornitura motoristica, l’altra Lotus, quella anglo-malese di Tony Fernandes, che ha perso la causa per l’utilizzo del nome della gloriosa casa britannica, ha cambiato denominazione in Caterham e la Virgin di Richard Branson che dall’anno prossimo si chiamerà Marussia, nome della casa automobilistica russa che detiene ora la maggioranza delle azioni della scuderia (Virgin resterà come main sponsor), è stato anche approvato il calendario del 2012 che prevederà i 20 Gran Premi già stabiliti nello scorso mese di agosto dopo che quello del Bahrain, quello di Corea e il nuovo degli Stati Uniti nel Texas per motivi economici o per controversie politiche rischiavano di saltare riducendo il Mondiale della prossima stagione a 17 appuntamenti.

    Ma il nodo cruciale era rappresentato dall’ingresso, o meglio, dalla reintroduzione della customer car, ovvero una terza vettura da poter schierare in griglia e che i grandi costruttori potevano vendere a “buon prezzo” a team satelliti – così come si usa im MotoGP – che avrebbero risparmiato un mucchio di soldi sulla progettazione di una propria auto ricavandone così un beneficio condiviso. Ma fino al 31 dicembre 2012, data fino alla quale rimarrà in vigore il Patto della Concordia (accordo tra FOTA, organizzazione di cui fanno parte tutti i team che partecipano al campionato di Formula 1, e FIA, la Federazione Internazionale dell’Automobile, per la regolamentazione economoche e sportive della F1) nessuna variazione in tal senso.

    La proposta avanzata dalla Ferrari va a scontrarsi contro le idee conservatrici dei top team Red Bull, McLaren e Mercedes e di Jean Todt, ex dt della scuderia di Maranello dal 1993 al 2008 e ora a capo della FIA, le intenzioni degli “oppositori” alla proposta della Rossa è quella di preservare il principio del campionato costruttori mentre l’dea del presidente della Ferrari Luca Cordero di Montezemolo è quella di introdurre nuove regolamentazioni per la Formula 1 del domani.

    A tal proposito, Montezemolo, intervenuto nel corso delle Finali dei campionati monomarca del Cavallino Rampante che si sono tenuti nell’ultimo fine settimana al Mugello, ha lanciato un vero e proprio ultimatum minacciando di abbandonare la Formula 1 dedicandosi ad altre categorie motoristiche se non si dovesse arrivare ad un accordo su 3 principali condizioni che la Ferrari ritiene necessarie per restare nel Grande Circus e che si possono riassumere nel modo seguente:

    1 – no ad una Formula 1 basata esclusivamente sull’aerodinamica perchè la competizione prevede anche il confronto tra altre componenti, deve esserci il giusto mix tra aerodinamica, motori, elettronica etc etc;
    2 – no allo sperpero di denaro per l’utilizzo delle gallerie del vento quando l’ideale, al fine della progettazione delle nuove vetture, sarebbe quello di reintrodurre i test che oggi sono limitati ad alcune sessioni così da poter provare e far crescere i piloti del domani;
    3 – la terza vettura in pista, la customer car, di cui abbiamo già spiegato sopra. Queste le dichiarazioni, chiare, di Montezemolo:

    La Formula 1 rimane la nostra vita ma senza Ferrari non c’è la Formula 1, così come senza Formula 1 la Ferrari sarebbe diversa. Abbiamo tanta pazienza ma ci sono delle condizioni precise per proseguire nel nostro impegno. Corriamo non soltanto per farci pubblicità ma soprattutto per fare ricerca avanzata per le nostre vetture stradali, su tutti gli aspetti: motori, telai, meccanica, elettronica, materiali e aerodinamica, tanto è vero che il trasferimento di tecnologia dalla pista alla strada è cresciuto in maniera esponenziale negli ultimi vent’anni. Quello che non ci sta più bene è che il 90% della competitività sia basato esclusivamente sull’aerodinamica o che il nostro sia l’unico sport in cui viene impedito di allenarci, uno sport dove sono proibiti i test. C’è il tema della terza macchina che non lo sosteniamo tanto per il nostro interesse quanto per quello dello sport in generale. Siamo convinti che l’attenzione di tifosi, media e sponsor possa aumentare se in pista c’è un numero più ampio di vetture competitive e non macchine più lente di due o tre secondi al giro che vengono doppiate dopo poche tornate. Nel ’61, Giancarlo Baghetti vinse il Gran Premio di Francia a Reims con una Ferrari messagli a disposizione da un privato: ecco, sarebbe bello vedere in futuro una nostra macchina correre con i colori americani, cinesi o, magari di Abu Dhabi. Sosterremo le nostre ragioni nelle sedi e nei modi più opportuni ma saremo molto chiari e a chi sta bene bene altrimenti se ne faranno una ragione. Se vorranno ancora la Ferrari, la Formula 1 deve cambiare e tornare ad essere ricerca avanzata, sempre con una necessaria attenzione ai costi. Noi non siamo in Formula 1 come degli sponsor ma come costruttori“.

  • Napoli-Juve le polemiche non si placano. Giusto il rinvio?

    Napoli-Juve le polemiche non si placano. Giusto il rinvio?

    Ore 12:30, Napoli-Juventus, posticipo della 11esima giornata, non si gioca. La decisione arriva dopo un vertice tenutosi nella Prefettura del capoluogo campano alla presenza del prefetto Andrea De Martino, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris, l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza, esponenti di vari partiti politici, di altre personalità delle forze dell’ordine e del ds del Napoli Riccardo Bigon vista l’ondata di maltempo che si è abbattuta in Campania, e in particolare intorno alla zona vesuviana, che ha provocato non pochi disagi sin dalle prime ore del mattino. Diverse strade allagate e chiuse alla circolazione, centinaia le richieste di soccorso ai vigili del fuoco da parte della popolazione.

    Stadio San Paolo | Foto tratta da Sportmediaset

    La scelta del rinvio però ha spaccato in due le correnti di pensiero di addetti ai lavori e non: c’è chi ha definito saggia la decisione di non far disputare la gara visto anche il disastro idrogeologico che ha squassato la Liguria nei giorni scorsi e che ha portato al rinvio sacrosanto di Genoa – Inter, c’è invece chi non ha puntato il dito contro le autorità cittadine per la scelta adottata ma ha spiegato che la stessa sia stata presa in maniera troppo affrettata in considerazione del fatto che già intorno alle 2-3 del pomeriggio su Napoli splendeva un sole quasi primaverile e che il peggio sembrava ormai passato. Ma “il dado era stato ormai tratto” e quindi non era possibile un dietrofront anche perchè il pullman della Juventus era già sulla via del ritorno. Quello che però ha fatto storcere il naso al dg bianconero Beppe Marotta è stato il fatto di aver appreso soltanto dalle emittenti tv la decisione del rinvio. Come la Juventus, anche la Lega Calcio è rimasta “tagliata fuori” dal summit e ha preso una posizione vicina a quella della Juventus. Ora, partendo dal presupposto che nè i club interessati – Napoli e Juve – e nè Lega Calcio abbiano voce in capitolo quando accadono eventi del genere che potrebbero mettere a rischio l’incolumità della popolazione e che la decisione spetta solo e soltanto alle autorità locali, sarebbe stato quantomeno cortese invitare tutte le parti interessate dal momento che alla riunione ha preso parte il ds del Napoli Bigon ma non il collega Marotta che pur essendo nel capoluogo campano non è stato non solo invitato, ripetiamo solo in maniera formale e non per assumere posizioni, al summit tenutosi in Prefettura ma nemmeno avvertito a decisione presa. Le immagini e le testimonianze degli inviati delle tv e della carta stampata hanno documentato come è poi trascorsa la giornata di ieri: la situazione è tornata alla normalità nel pomeriggio, il traffico ha ripreso a circolare, il sole alto su Napoli seguito da un cielo stellato la sera con un San Paolo che è rimasto sempre agibile. La decisione del rinvio, con il senno di poi, la cui motivazione è stata per problemi di ordine pubblico e di viabilità, è stata presa sicuramente in maniera frettolosa e dettata dall’onda emotiva del disastro che l’alluvione ha causato a Genova pochi giorni prima dove peraltro oggi è stata celebrata la giornata del lutto cittadino, i più maligni hanno però hanno percepito nella scelta del rinvio malizia, utilizzando come pretesto il maltempo che poteva causare guai maggiori per consentire ad un Napoli affaticato dalla trasferta di Champions League a Monaco di Baviera di evitare la sfida contro una Juventus bella riposata per tutta la settimana e sicuramente messa meglio sotto il profilo atletico. Le frizioni però non sono di certo finite qui perchè si polemizza anche per la data del recupero: il Napoli spinge per recuparere il match mercoledì 14 dicembre, data improponibile invece per la Juventus che due giorni prima è impegnata con la Roma all’Olimpico nel Monday Night della 15esima giornata. Il club bianconero ha chiesto alla Lega Calcio di utilizzare alla lettera il regolamento che prevede che la gara rinviata deve essere recuperata nella prima data disponibile, ovvero o il 29 o il 30 novembre. Secondo voi è stata presa la decisione giusta? Partecipate al nostro sondaggio e fateci sapere cosa ne pensate:

    Rinvio Napoli-Juve. Giusto?

    • No (61%, 224 Voti)
    • Si (22%, 80 Voti)
    • Esagerato, ma meglio non rischiare (17%, 62 Voti)

    Totale Votanti: 366

  • Mihajlovic in bilico, Firenze sogna Delio Rossi

    Mihajlovic in bilico, Firenze sogna Delio Rossi

    Quella di Verona potrebbe essere stata l’ultima partita di Sinisa Mihajlovic sulla panchina della Fiorentina. La sconfitta e la prestazione scialba rimediate con il Chievo hanno compromesso irrimediabilmente la posizione del tecnico serbo che avrebbe ormai le ore contate.

    Sinisa Mihajlovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Nonostante le parole del responsabile della comunicazione sportiva del club gigliato Gianfranco Teotino al termine del ko del Bentegodi che scagionavano l’allenatore “Non ha colpe, siamo delusi dal comportamento di alcuni giocatori. Sinisa oggi non è in dubbio, è ancora l’allenatore della Fiorentina“, sembra che l’avventura di Mihajlovic alla guida dei viola sia giunta al capolinea. Domani ci sarà un vertice con i Della Valle per decidere il da farsi, la dirigenza della Viola non ha voluto prendere decisioni nell’immediato per vagliare tutte le soluzioni praticabili ma è evidente che da tempo esiste una spaccatura insanabile tra tifoseria e tecnico. Se avvicendamento deve essere, non c’è momento migliore di farlo in questi giorni e approfittare della sosta per le nazionali per consentire al nuovo tecnico di poter lavorare due settimane in più con la squadra in modo da farle assimilare i primi dettami tattici e oliare meglio i nuovi meccanismi. A Firenze si sogna Delio Rossi, nome che circola ormai da diverse settimane e che entusiasma più di ogni altro la tifoseria anche se dal diretto interessato è arrivata la pronta smentita di un presunto contatto con la dirigenza viola. Il tecnico ex Palermo potrebbe essere la scelta giusta per risollevare una squadra che stenta sia con i risultati che con il gioco. Domani se ne saprà di più, oltre a Delio Rossi si fa anche il nome dell’ex tecnico, tra le altre, di Sampdoria e Juventus Luigi Del Neri.

  • Prandelli richiama Matri e Pepe in nazionale. Novità Abate, no a Di Natale

    Prandelli richiama Matri e Pepe in nazionale. Novità Abate, no a Di Natale

    Il commissario tecnico della Nazionale Cesare Prandelli ha diramato oggi pomeriggio, come di consueto qualche ora dopo il termine delle gare dell’undicesima giornata di Serie A, le convocazioni in vista del doppio impegno amichevole con Polonia, venerdì 11 novembre a Wroclaw, e Uruguay, martedì 15 novembre allo stadio Olimpico di Roma.

    Ignazio Abate | © Marco Luzzani/Getty Images
    Il ct, che deve far fronte alle assenze forzate di Antonio Cassano – appena operatosi al cuore – e Giuseppe Rossi – rottura dei legamenti del ginocchio destro – che sono a rischio Europeo considerato il lungo periodo di guarigione che devono osservare, ha richiamato in Nazionale gli juventini Simone Pepe e Alessandro Matri che bene stanno facendo in questa stagione con il club bianconero. La novità assoluta è la prima convocazione del milanista Ignazio Abate che si è guadagnato la chiamata di Prandelli a suon di prestazioni eccellenti dimostrandosi uno dei migliori terzini italiani attualmente in circolazione. Come al solito è folta la rappresentanza juventina che conta ben 7 calciatori, seguita da quella di Inter e Milan con 3. Per il resto tutto confermato: ci saranno Buffon, Chiellini, Criscito, De Rossi, Pirlo, Marchisio, Montolivo, Aquilani, Giovinco, Pazzini e Balotelli sul quale il ct riporrà le speranze se Cassano e Rossi non dovessero farcela a recuperare per giugno. Non figura invece nella lista Antonio Di Natale, ancora una volta escluso dal gruppo azzurro nonostante sia l’attuale capocannoniere del campionato e vincitore delle ultime due classifiche marcatori con 29 e 28 gol nelle stagioni 2009-2010 e 2010-2011. Questo l’elenco completo dei 24 convocati del ct Cesare Prandelli. Portieri Buffon (Juventus), De Sanctis (Napoli), Sirigu (Paris Saint Germain) Difensori Abate (Milan), Balzaretti (Palermo), Barzagli (Juventus), Chiellini (Juventus), Criscito (Zenit San Pietroburgo), Maggio (Napoli), Ogbonna (Torino), Ranocchia (Inter) Centrocampisti Aquilani (Milan), Nocerino (Milan), De Rossi (Roma), Marchisio (Juventus), Pirlo (Juventus), Montolivo (Fiorentina), Thiago Motta (Inter), Pepe (Juventus) Attaccanti Balotelli (Manchester City), Giovinco (Parma), Matri (Juventus), Osvaldo (Roma), Pazzini (Inter)

  • La Fiorentina cade con il Chievo, Mihajlovic al capolinea

    La Fiorentina cade con il Chievo, Mihajlovic al capolinea

    Dopo il barlume di luce che si era intravisto in questa settimana seguente la vittoria con il Genoa, la Fiorentina ricasca nel buio. I viola perdono a Verona 1-0 sprecando l’ennesima buona opportunità per rilanciare le proprie ambizioni di classifica battuti da un Chievo che ha strameritato la vittoria, un successo cercato e voluto quello della squadra guidata da Di Carlo che può finalmente tornare a sorridere sia per i 3 punti che ai clivensi mancavano dallo scorso 25 settembre, sia per la prestazione convincente offerta dai suoi uomini.

    Chievo – Fiorentina | © Mario Carlini / Iguana Press/Getty Images
    Su un terreno reso pesante dall’incessante pioggia che cade su Verona, le due squadre creano ben poco durante la prima frazione di gioco con Gilardino e Jovetic da una parte e Moscardelli e Pellissier dall’altra sono mal riforniti dai rispettivi compagni o sono annullati dalle difese avversarie. Mihajlovic rinuncia a Cerci e Vargas spediti in panchina per far posto a Romulo e Lazzari e dopo appena 25 minuti si trova a dover sprecare due cambi per gli infortuni occorsi a Cassani e Behrami, quest’ultimo già non al meglio della condizione e in dubbio fino all’ultimo, inserendo al loro posto De Silvestri e Munari. L’unico sussulto dei primi 45 minuti lo regala Jovetic che su calcio di punizione sfiora il palo alla sinistra di Sorrentino. Nella ripresa il Chievo cresce e dà l’impressione di crederci di più e trova in Moscardelli l’uomo in più che inizia il suo personale duello con il gol: l’attaccante clivense, che avrebbe meritato di segnare, ci prova da ogni posizione, con tutti e due i piedi ma senza fortuna. Le occasioni create da Moscardelli sono solo il preludio al gol che giunge al 66′ quando la difesa gigliata si posiziona male su uno spiovente dalla destra, De Silvestri e Montolivo si perdono Rigoni che solo in area salta un Boruc in uscita un pò goffa e insacca in rete per il gol vittoria dei gialloblu. La Fiorentina si riversa in avanti alla ricerca del pari ma Munari di testa trova la grande risposta di Sorrentino. Poi nel finale la Viola rischia un passivo più pesante se la conclusione di Hetemaj non fosse finita sulla traversa e quella di Mandelli di poco a lato. Il Chievo con i 3 punti aggancia proprio la Fiorentina in classifica, la sconfitta invece potrebbe costare caro a Mihajlovic che, stando alle ultime indiscrezioni provenienti da Firenze, sarebbe ad un passo dall’esonero. Delio Rossi è già pronto per raccogliere l’eredità del tecnico serbo.

  • Serie A 11 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Serie A 11 Giornata: risultati, marcatori e classifica

    Vincono le prime della classe nell’undicesima giornata di Serie A: Udinese e Lazio volano in testa alla classifica, toccando quota 21 punti, con le vittorie rispettivamente sul Siena e sul Parma. I friulani, reduci dalla pesante sconfitta di Madrid in Europa League, si riscattanno immediatamente con reti di Basta e Di Natale, inutile il gol di Bolzoni per i toscani; i biancocelesti all’Olimpico superano il Parma grazie alla rete di Scullo dopo una fiammata del solito Klose.

    Segue ad una sola lunghezza dalle due di testa il Milan che travolge a San Siro il Catania: il poker della vittoria porta le firme di Ibrahimovic, Robinho, autogol di Lodi e Zambrotta. I rossoneri scavalcano così la Juventus che però dovrà recuperare la gara con il Napoli prevista per stasera ma rinviata a causa del maltempo abbattutosi sul capoluogo campano stamattina così come dovrà essere recuperata Genoa – Inter rinviata per l’alluvione che ha flagellato la Liguria.

    Concludono la giornata le vittorie tutte per 1-0 dell’Atalanta sul Cagliari (Denis), del Chievo sulla Fiorentina (Rigoni) e del Lecce che espugna Cesena nella prima di Arrigoni sulla panchina dei romagnoli dopo l’esonero di Giampaolo, in un importante scontro per la salvezza (Cuadrado).

    Risultati e marcatori 11 Giornata Serie A 2011-2012

    ATALANTA – CAGLIARI 1-0
    80′ Denis
    CESENA – LECCE 0-1
    56′ Cuadrado
    CHIEVO – FIORENTINA 1-0
    66′ Rigoni
    GENOA – INTER rinviata
    LAZIO – PARMA 1-0
    85′ Sculli
    MILAN – CATANIA 4-0
    7′ Ibrahimovic, 24′ Robinho, 69′ aut Lodi, 72′ Zambrotta
    NAPOLI – JUVENTUS rinviata
    NOVARA – ROMA 0-2
    73′ Bojan, 76′ Osvaldo
    PALERMO – BOLOGNA 3-1
    13′ Zahavi (P), 52′ Silvestre (P), 74′ Ilicic (P), 87′ Ramirez (B)
    UDINESE – SIENA 2-1
    2′ Basta (U), 64′ Di Natale (U), 77′ Bolzoni (S)

    CLASSIFICA

    Pos Squadra Pt G
    1. UDINESE 21 10
    2. LAZIO 21 10
    3. MILAN 20 10
    4. JUVENTUS 19 9
    5. PALERMO 16 10
    6. NAPOLI 14 9
    7. ROMA 14 10
    8. CATANIA 14 10
    9. SIENA 13 10
    10. CAGLIARI 13 10
    11. GENOA 12 9
    12. ATALANTA [-6] 12 10
    13. FIORENTINA 12 10
    14. CHIEVO 12 10
    15. PARMA 12 10
    16. BOLOGNA 10 10
    17. INTER 8 9
    18. LECCE 8 10
    19. NOVARA 7 10
    20. CESENA 3 10
  • Napoli-Juve rinviata per maltempo

    Napoli-Juve rinviata per maltempo

    Dopo l’alluvione che ha flagellato la Liguria e che ha portato inevitabilmente al rinvio di Genoa – Inter, anche il posticipo di questa sera Napoli – Juventus non si giocherà a causa di un’ondata di maltempo che si è abbattuto stamattina sulla Campania e in particolare nella zona napoletana.

    Napoli-Juve | © Claudio Villa/Getty Images
    Alla decisione del rinvio per problemi di ordine pubblico e di viabilità si è arrivati stamane dopo una riunione tenutasi in Prefettura tra il prefetto Andrea De Martino, il sindaco di Napoli Luigi de Magistris e l’assessore alla Protezione civile della Regione Campania Edoardo Cosenza dopo i gravi disagi che il maltempo ha provocato sin dalle prime ore del mattino nel capoluogo campano con i vigili del fuoco che sono in azione da questa notte per prestare soccorso alla popolazione delle altre zone della regione colpite dal maltempo. A Pozzuoli un uomo è morto in seguito alla caduta di un albero sulla sua auto. Strade allagate e condizioni difficili non possono permettere un regolare svolgimento della gara del San Paolo, le cui condizioni del terreno di gioco non sono ottimali. Napoli – Juventus presumibilmente verrà recuperata il 14 dicembre prossimo, data già indicata dalla Lega per il recupero di Genoa – Inter.

  • Lazio-Parma, probabili formazioni. E’ Giovinco vs Hernanes

    Lazio-Parma, probabili formazioni. E’ Giovinco vs Hernanes

    Squadra che vince non si cambia. Questa è il motto di Edy Reja che, complice anche le molteplici assenze a centrocampo con Mauri, Gonzalez e Matuzalem fuori causa, per la gara interna contro il Parma conferma in blocco l’undici che una settimana fa ha sconfitto il Cagliari al Sant’Elia. L’obiettivo, è inutile dirlo, sono i 3 punti per puntare alla vetta o quantomeno confermarsi seconda forza del campionato.

    Sebastian Giovinco | © Valerio Pennicino/Getty Images
    Nonostante il recupero di Biava, il tecnico della Lazio dà ancora fiducia a Diakitè che farà coppia centrale in difesa con l’inamovibile Dias, sugli esterni bassi agiranno Konko, a destra, e Radu, a sinistra. Come dicevamo, centrocampo obbligato con Brocchi, Ledesma e Lulic, che si sta espimendo megli giocando qualche metro più avanti rispetto al ruolo di terzino ricoperto nelle prime partite, poi Hernanes a sostegno del bomber Klose e del potente Cissè. Il Parma arriva all’Olimpico reduce dall’importante vittoria conseguita con il Cesena che ha ridato ossigeno alla squadra guidata da Colomba dopo le due sconfitte consecutive con Atalanta e Milan. Il tecnico dei ducali dovrà rinunciare ancora a Floccari, infortunato, spazio quindi a Pellè per dare maggiore peso al reparto offensivo gialloblu che potrà godere delle giocate di Giovinco. Difesa e centrocampo confermate, Zaccardo e Gobbi saranno i due terzini, Lucarelli e Paletta la coppia centrale, in mediana Morrone e Galloppa con Modesto esterno di sinistra; l’unica variazione riguarda l’ingresso di Biabiany dal primo minuto al posto di Valiani per dare alla squadra una maggiore velocità viste le doti di velocista dell’ex Samp e Inter. Probabili formazioni Lazio – Parma (ore 15:00) LAZIO (4-3-1-2): Marchetti; Konko, Diakitè, Dias, Radu; Brocchi, Ledesma, Lulic; Hernanes; Klose, Cissè. Panchina: Bizzarri, Stankevicius, Biava, Cana, Sculli, Rocchi, Kozak. Allenatore: Reja. PARMA (4-4-1-1): Mirante; Zaccardo, A. Lucarelli, Paletta, Gobbi; Biabiany, Morrone, Galloppa, Modesto; Giovinco; Pellè. Panchina: Pavarini, Feltscher, Blasi, Musacci, Valiani, Valdes, Crespo. Allenatore: Colomba.

  • Chievo-Fiorentina, probabili formazioni. Mihajlovic rinuncia a Cerci e Vargas

    Chievo-Fiorentina, probabili formazioni. Mihajlovic rinuncia a Cerci e Vargas

    I clivensi per tornare alla vittoria, i viola per rilanciare le proprie ambizioni di classifica. Sarà questo lo scopo primario per Chievo e Fiorentina che si affrontano oggi al Bentegodi di Verona per l’undicesima giornata di Serie A.

    Sinisa Mihajlovic | © GIUSEPPE CACACE/AFP/Getty Images
    Chi sta peggio sicuramente è la squadra di mister Di Carlo reduce da 3 sconfitte consecutive e con una vittoria che ormai manca dallo scorso 25 settembre quando i gialloblu sconfissero il Genoa 2-1. La classifica si sta facendo sempre più pericolosa, il Chievo rischia di essere risucchiato in piena zona retrocessione. Di Carlo dovrà fare a meno di Cesar squalificato e Sardo indisponibile, per il resto squadra confermata con Sorrentino tra i pali, difesa composta da Frey, Mandelli, Andreolli e Jokic, a centrocampo Bradley, Rigoni e Hetemaj mentre Sammarco, trequartista, supporterà le due punte Pellissier e Moscardelli. In casa viola la vittoria con il Genoa di una settimana fa ha calmato un pò le acque con i tifosi che chiedono da tempo a gran voce la testa di Mihajlovic. Il tecnico serbo non ha convocato il centrocampista Kharja, punito per aver ripetutamente viaggiato, senza cheidere permesso alla società, verso Milano dove vive la famiglia. In attacco ci saranno senza dubbio Gilardino e Jovetic mentre Cerci si accomoderà in panchina dopo le ultime opache prestazioni; al suo posto Mihajlovic lancerà Romulo. Stessa sorte per Vargas, in mediana quindi spazio a Lazzari, match winner di 7 giorni fa, Behrami, anche se è in dubbio, e Montolivo. In difesa, davanti al portiere Boruc, Cassani, Gamberini, Natali e Pasqual. I 3 punti oggi darebbero nuova linfa alla squadra gigliata per puntare ad una qualificazione europea. Probabili formazioni Chievo – Fiorentina (ore 15:00) CHIEVO (4-3-1-2): Sorrentino; Frey, Mandelli, Andreolli, Jokic; Bradley, Rigoni, Hetemaj; Sammarco; Pellissier, Moscardelli. Panchina: Puggioni, Dramé, Vacek, Cruzado, Acerbi, Thereau, Paloschi. Allenatore: Di Carlo. FIORENTINA (4-3-3): Boruc; Cassani, Gamberini, Natali, Pasqual; Behrami, Montolivo, Lazzari; Romulo, Gilardino, Jovetic. Panchina: Neto, De Silvestri, Nastasic, Munari, Cerci, Vargas, Silva. Allenatore: Mihajlovic.

  • Pari per Torino e Padova, il Pescara crolla a Livorno

    Pari per Torino e Padova, il Pescara crolla a Livorno

    Finisce a reti inviolate il big match della 14esima giornata di Serie B tra Sassuolo e Torino. Al Braglia di Modena i neroverdi padroni di casa e il Toro capolista si annullano (0-0 il risultato finale) e non poteva essere altrimenti visto che le due squadre hanno la migliore difesa del campionato, 9 gol subìti per i modenesi di Pea e solo 7 gol dai granata di Ventura che comunque rafforzano il primato in classifica con la concomitante sconfitta del Pescara a Livorno.

    La squadra di Zeman, che viene raggiunta al secondo posto in classifica proprio dal Sassuolo a -5 dalla vetta, esce sconfitta dallo scontro dell’Armando Picchi contro il Livorno di Walter Novellino. Gli abruzzesi passano in vantaggio con Cascione che sfrutta un errore difensivo di Perticone, poi si scatena l’attaccante dei toscani Paulinho che realizza una doppietta completando la rimonta amaranto prima di andare al riposo, poi Barone arrotonda il risultato sul 3-1 finale.

    Pareggi sofferti per Padova e Reggina: i veneti all’Euganeo si fanno bloccare sul 2-2 da una buona Juve Stabia che ha la forza di rimettere le cose in parità per due volte, a Cacia risponde Mbakogu mentre al rigore trasformato da Italiano fa seguito il pareggio di Sau; gli amaranto invece fanno 1-1 a Crotone nel derby calabrese (reti di Missiroli e Ciano) con i rossoblu che, nonostante l’inferiorità numerica per un tempo (espulso Gabionetta), giocano meglio e meritano il pari.

    Non basta il cambio in panchina all’Ascoli per tornare a fare risultato: i marchigiani, con Silva al timone al posto dell’esonerato Castori, vanno incontro alla quinta sconfitta consecutiva perdendo al Del Duca contro il Cittadella, rete della vittoria di Di Roberto. Finisce 0-0 tra Empoli e Albinoleffe e Varese e Modena.
    Una tripletta di Abbruscato (due su calcio di rigore) risolleva il Vicenza (3-1 al Gubbio) mentre il Grosseto passa a Nocera Inferiore rimontando i padroni di casa della Nocerina di Auteri per 2-1. Lunedì i due posticipi, alle 19:00 Bari – Verona mentre alle 21:00 chiude il programma della 14esima giornata Brescia – Sampdoria.

    Risultati e marcatori 14 Giornata Serie B 2011-2012

    ASCOLI – CITTADELLA 0-1
    35′ Di Roberto
    CROTONE – REGGINA 1-1
    32′ Missiroli (R), 66′ Ciano (C)
    EMPOLI – ALBINOLEFFE 0-0
    LIVORNO – PESCARA 3-1
    21′ Cascione (P), 25′ Paulinho (L), 38′ Paulinho (L), 60′ Barone (L)
    NOCERINA – GROSSETO 1-2
    10′ Castaldo (N), 40′ Mancino (G), 58′ Consonni (G)
    PADOVA – JUVE STABIA 2-2
    38′ Cacia (P), 50′ Mbakogu (J), 58′ rig Italiano (P), 77′ Sau (J)
    SASSUOLO – TORINO 0-0
    VARESE – MODENA 0-0
    VICENZA – GUBBIO 3-1
    27′ rig Abbruscato (V), 39′ Graffiedi (G), 59′ rig Abbruscato (V), 76′ Abbruscato (V)

    lunedì
    BARI – VERONA
    BRESCIA – SAMPDORIA

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    33 14
    2. PESCARA 28 14
    3. SASSUOLO 28 14
    4. PADOVA 27 14
    5. REGGINA 24 14
    6. SAMPDORIA 21 13
    7. GROSSETO 20 14
    8. BARI 20 13
    9. LIVORNO 19 14
    10. VERONA 19 13
    11. VARESE 19 14
    12. CITTADELLA 17 14
    13. CROTONE [-1] 16 14
    14. BRESCIA 16 13
    15. JUVE STABIA [-6] 14 14
    16. MODENA 14 14
    17. ALBINOLEFFE 14 14
    18. GUBBIO 14 14
    19. NOCERINA 13 14
    20. VICENZA 13 14
    21. EMPOLI 12 14
    22. ASCOLI [-10] -1 14