Autore: Lupo

  • Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Pedrosa centra la pole a Misano, Rossi 6°

    Dopo la pioggia di ieri torna a splendere il sole sul circuito di Misano dove domani si correrà il Gran Premio di San Marino, 13esimo appuntamento del Mondiale 2012 MotoGP. Sulla pista intitolata a Marco Simoncelli, scomparso quasi un anno fa, è Dani Pedrosa a centrare la pole position strappandola di mano al leader della classifica iridata Jorge Lorenzo. Per lo spagnolo della Honda quella odierna è la quarta pole della stagione che gli permette di scattare davanti e recuperare altri punti importanti in classifica sul connazionale in ottica Mondiale.

    Da quando Stoner ha annunciato il suo ritiro a fine stagione le cose in casa Honda sembrano si siano capovolte con Pedrosa che sembra che voli su ogni tipo di circuito vincendo le ultimi due Gran Premi e 3 delle ultime 5 gare e l’australiano campione del mondo in carica non più nelle vesti di cannibale, appellativo che si è guadagnato nella scorsa stagione per lui trionfale. Camomillo ha quindi preceduto di soli 18 millesimi Jorge Lorenzo, 1:33.857 contro 1:33.875, che domani dovrà vedersela contro un avversario che sta attraversando uno splendido periodo di forma, forse il migliore da quando è in MotoGP, diventato il rivale più accreditato nella lotta al titolo iridato.

    Dani Pedrosa © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    A chiudere la prima fila la Yamaha del team satellite Tech3 di Cal Crutchlow che ha accarezzato, anche se per poco, il sogno della pole, seguono in seconda le due Honda clienti di Stefan Bradl e Alvaro Bautista e la Ducati di Valentino Rossi in sesta posizione che con il tempo di 1:34.619 ha chiuso a oltre 7 decimi dalla pole. Per il Dottore, che per l’occasione indosserà un casco particolare sul quale ritrae sè stesso come un pugile suonato ironizzando sulla sua difficile situazione, comunque una prestazione da non buttare via, i nuovi  pezzi che hanno aggiornato la GP12 hanno permesso di fare qualche passo in avanti sul giro secco.

    Apre la terza fila Andrea Dovizioso in difficoltà con la Yamaha che ha accusato oltre un secondo da Pedrosa che ha preceduto Ben Spies in ottava posizione e Jonathan Rea che sostituisce il convalescente Casey Stoner sulla Honda Repsol. Decima piazza per il rientrante Nicky Hayden sull’altra Ducati ufficiale. Domani il via del Gran Premio di San Marino sul circuito di Misano alle 14:00.

  • A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    A Misano la pioggia condiziona le prove libere MotoGP

    Venerdì praticamente inutile per la MotoGP che in questo week-end fa tappa a Misano per il Gran Premio di San Marino. Sul circuito intitolato a Marco Simoncelli l’acqua ha reso troppo umida la pista condizionandone l’intera sessione odierna con i piloti che si sono concessi qualche giro di pista senza però rischiare cercando la prestazione. Il miglior tempo quindi è stato registrato da Karel Abraham sulla Ducati del team satellite Cardion Ab Motoracing in 1:42.030 seguito dalle CRT, a più agio sulla pista bagnata, di James Ellison (1:43.204), Michele Pirro (1:44.299) e Yonny Hernandez (1:44.565).

    Quinto tempo per Jonathan Rea che sostituisce l’infortunato Casey Stoner sulla Honda ufficiale, il pilota britannico della Honda in Superbike è sceso in pista per prendere confidenza con la RC213V. A seguire Danilo Petrucci, David Salom, Ben Spies, Randy De Puniet, Mattia Pasini e Alvaro Bautista. Tutti i big da Jorge Lorenzo, Dani Pedrosa, Andrea Dovizioso a Valentino Rossi sono rimasti rintanati nei box dal momento che per domani le previsioni danno sole e temperature più alte e gradevoli.

    Valentino Rossi © GABRIEL BOUYS/AFP/GettyImages

    Peccato è stato un giorno completamente buttato via. E’ sempre utile girare, ma nel pomeriggio ho provato a fare qualche passaggio, soprattutto per verificare il motore che fumava a Brno, ma appena uscito ha iniziato a piovere” ha commentato Rossi al termine delle prove libere. Nonostante il campionato non esaltante in sella alla Ducati che lascerà a fine stagione per ritornare in Yamaha, il Dottore comunque vorrà fare bella figura sul circuit dedicato alla memoria del suo grande amico Simoncelli: “Vedere il circuito intitolato a Marco fa un certo effetto. E’ molto bello il nome ed è una bella idea. Inizialmente pensavo cambiasse poco, invece è bello vedere il nome Simoncelli proprio nel circuito vicino a casa sua. E’ una bella cosa per ricordarlo“.

  • La nuova divisa dell’Italrugby firmata Adidas

    La nuova divisa dell’Italrugby firmata Adidas

    L’Italrugby cambia sponsor tecnico e vestirà Adidas. Il nuovo accordo siglato nei giorni scorsi tra la Federazione Italiana Rugby e la multinazionale tedesca avrà valore fino al 2017. La nuova divisa, che per la prima volta sarà interamente azzurra, è stata presentata oggi a Roma alla presenza dei nazionali Mirco Bergamasco, Tommaso Benvenuti, Simone Favaro, Giulio Toniolatti, Alberto Sgarbi e Edoardo Gori.

    Oltre al “total color” azzurro, la novità che presenta la nuova divisa sono le tre strisce platino che ruotano intorno alla spalla che consentono una maggiore visibilità in ogni fase del gioco. Il colletto è bianco con la bandiera italiana ricamata sul retro e il logo è quello ufficiale FIR che ritorna sulle maglie dopo molti anni. La divisa è stata realizzata con le tecnologie ForMotion™ che rende il tessuto elastico adattandosi perfettamente al corpo dell’atleta per una migliore vestibilità della maglia e ClimaCool™ che permette una migliore traspirabilità della pelle mantenendo così una temperatura ideale del corpo. La seconda divisa sarà interamente bianca.

    Presentazione maglia Italrugby

    In occasione del lancio delle nuove maglie, Adidas ha presentato la piattaforma di comunicazione “voci del rugby” che darà la possibilità a tutti gli appassionati dello sport azzurro di far sentire la propria voce e realizzare il mantra del rugby italiano. Le voci del rugby sono le voci dei giovani siano essi praticanti di questo sport da anni oppure che si avvicinano a questo sport per la prima volta. Le voci sono state raccolte attraverso interviste che sono state incluse all’interno della campagna televisiva (in seguito anche attraverso un sito web e un’applicazione per smartphone) che vede protagonisti Mirco e Mauro Bergamasco, Sergio Parisse, Gonzalo Canale, Tommaso Benvenuti, Martin Castrogiovanni e un gruppo di ragazzi che pratica il rugby. Nello spot presenti anche due testimonial d’eccezione che vestono Adidas: il campione della Roma Daniele De Rossi e quello Nba Danilo Gallinari.

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  • Qualificazioni Mondiali Brasile 2014: ok la Russia di Capello, solo un pari per l’Argentina

    Qualificazioni Mondiali Brasile 2014: ok la Russia di Capello, solo un pari per l’Argentina

    Nella seconda giornata valida per le qualificazioni Mondiali Brasile 2014 la Germania vince in Austria 2-1, l’Olanda travolge l’Ungheria a Budapest 4-1 (doppietta di Jeremain Lens), il Portogallo regola tra le mura amiche l’Azerbaigian 3-0, l’Inghilterra si salva contro l’Ucraina all’87 grazie al calcio di rigore trasformato da Lampard per l’1-1 finale, la Francia batte la Bielorussia 3-1 e la Spagna campione del Mondo in carica e bicampione d’Europa supera a fatica la Georgia segnando soltanto nel finale con Soldado. Bene la Russia di Fabio Capello che dopo l’esordio vincente 2-0 contro l’Irlanda del Nord bissa il successo travolgendo Israele 4-0. Nel girone dell’Italia, vittoriosa contro Malta solo per 2-0, la Bulgaria batte l’Armenia 1-0 e guida insieme agli azzurri il raggruppamento B con 4 punti.

    Fabio Capello © JACK GUEZ/AFP/GettyImages

    Nella zona Sudamericana si registra il mezzo passo falso dell’Argentina che fa solo 1-1 in Perù (rete di Higuain), l’Albiceleste mantiene comunque la vetta della classifica ma deve guardarsi alle spalle dalla progressione della Colombia che dopo aver fatto a pezzi l’Uruguay vince anche in Cile per 3-1 (a segno ancora Falcao). Una rete di Cavani evita una figuraccia all’Uruguay che viene bloccato sull’1-1 interno dall’Ecuador. Infine il Venezuela espugna Asuncion grazie alla doppietta di Rondon battendo un Paraguay sempre più in crisi.

    Zona Europea

    GIRONE A

    SCOZIA-MACEDONIA 1-1
    11′ Noveski (M), 43′ Miller (S)
    BELGIO-CROAZIA 1-1
    6′ Perisic (C), 46′ Gillet (B)
    SERBIA-GALLES 6-1
    16′ Kolarov (S), 24′ Tosic (S), 31′ Bale (G), 39′ Djuricic (S), 55′ Tadic (S), 80′ Ivanovic (S), 90′ Sulejmani (S)

    Classifica: Serbia 4, Belgio 4, Croazia 4, Scozia 2, Macedonia 1, Galles 0

    GIRONE B

    BULGARIA-ARMENIA 1-0
    44′ Manolev
    ITALIA-MALTA 2-0
    5′ Destro, 90′ Peluso

    Classifica: Italia 4, Bulgaria 4, Armenia 3, Repubblica Ceca 1, Danimarca 1, Malta 0

    GIRONE C

    AUSTRIA-GERMANIA 1-2
    44′ Reus (G), 52′ rig. Ozil (G), 57′ Junuzovic (A)
    SVEZIA-KAZAKISTAN 2-0
    37′ Elm, 94′ Berg

    Classifica: Germania 6, Svezia 3, Irlanda 3, Austria 0, Kazakistan 0, Far Oer 0

    GIRONE D

    TURCHIA-ESTONIA 3-0
    44′ Emre (T), 60′ Bulut (T), 75′ Inan (T)
    UNGHERIA-OLANDA 1-4
    3′ Lens (O), 7′ rig. Dzsudzsak (U), 19′ Indi (O), 53′ Lens (O), 74′ Huntelaar (O)
    ROMANIA-ANDORRA 4-0
    29′ Torje, 44′ Lazar, 91′ Gaman, 93′ Maxim

    Classifica: Romania 6, Olanda 6, Ungheria 3, Turchia 3, Estonia 0, Andorra 0

    GIRONE E

    CIPRO-ISLANDA 1-0
    57′ Makridis
    NORVEGIA-SLOVENIA 2-1
    17′ Suler (S), 26′ Henriksen (N), 94′ rig. Riise (N)
    SVIZZERA-ALBANIA 2-0
    23′ Shaqiri, 68′ rig. Inler

    Classifica: Svizzera 6, Islanda 3, Albania 3, Cipro 3, Norvegia 3, Slovenia 0

    GIRONE F

    IRLANDA DEL NORD-LUSSEMBURGO 1-1
    14′ Shiels (I), 86′ da Mota (L)
    ISRAELE-RUSSIA 0-4
    7′ Kerzhakov, 18′ Kokorin, 64′ Kerzhakov, 77′ Fayzulin
    PORTOGALLO-AZERBAIGIAN 3-0
    63′ Varela, 85′ Postiga, 88′ B. Alves

    Classifica: Russia 6, Portogallo 6, Lussemburgo 1, Irlanda del Nord 1, Azerbaigian 1, Israele 1

    GIRONE G

    GRECIA-LITUANIA 2-0
    55′ Ninis, 72′ Mitroglou
    SLOVACCHIA-LIECHTENSTEIN 2-0
    36′ Sapara, 78′ Jakubko
    BOSNIA-LETTONIA 4-1
    5′ Gorkss (L), 13′ rig. Misimovic (B), 44′ Pjanic (B), 54′ Misimovic (B), 92′ Dzeko (B)

    Classifica: Bosnia 6, Grecia 6, Slovacchia 4, Lituania 1, Lettonia 0, Liechtenstein 0

    GIRONE H

    POLONIA-MOLDAVIA 2-0
    33′ rig. Blaszczykowski, 81′ Wawrzyniak
    SAN MARINO-MONTENEGRO 0-6
    24′ Djordjević, 26′ Beqiraj, 52′ Beqiraj, 69′ Zverotic, 78′ Delibasic, 82′ Delibasic
    INGHILTERRA-UCRAINA 1-1
    39′ Konoplyanka (U), 87′ rig. Lampard (I)

    Classifica: Montenegro 4, Inghilterra 4, Polonia 4, Ucraina 1, San Marino 0, Moldavia 0

    GIRONE I

    GEORGIA-SPAGNA 0-1
    86′ Soldado
    FRANCIA-BIELORUSSIA 3-1
    49′ Capoue (F), 68′ Jallet (F), 72′ Putsila (B), 80′ Ribery (F)

    Classifica: Francia 6, Spagna 3, Georgia 3, Finlandia 0, Bielorussia 0

    Zona Sudamericana

    CILE-COLOMBIA 1-3
    42′ Mati Fernandez (Ci), 59′ Rodriguez (Co), 74′ Falcao (Co), 77′ Gutierrez (Co)
    URUGUAY-ECUADOR 1-1
    8′ rig. Caicedo (E), 68′ Cavani (U)
    PARAGUAY-VENEZUELA 0-2
    45′ Rondon, 68′ Rondon
    PERU’-ARGENTINA 1-1
    22′ Zambrano (P), 38′ Higuain (A)

    Classifica: Argentina 14, Colombia 13, Ecuador 13, Uruguay 12, Cile 12, Venezuela 11, Perù 7, Bolivia 4, Paraguay 4

  • Hamilton in pole a Monza, ancora guai per Alonso

    Hamilton in pole a Monza, ancora guai per Alonso

    Lewis Hamilton conquista la pole position del Gran Premio d’Italia che si correrà domani sul velocissimo circuito di Monza. Il pilota anglo-caraibico della McLaren stampa un tempo cronometrato impressionante di 1:24.010 terminando l’ultima sessione con il giro più veloce dell’intere qualifiche. Per Hamilton si tratta della quarta pole position stagionale e la 23esima in carriera.

    A completare la prima fila il vincitore dell’ultimo GP corso in Belgio Jenson Button con la seconda McLaren, le due Frecce d’Argento, che sono state le vetture più performanti sul tracciato monzese sin dal venerdì, partiranno davanti a tutti. Button è staccato di 123 millesimi dal compagno di squadra e precede Felipe Massa. Ottime qualifiche quelle del brasiliano che ha portato la sua Ferrari a centrare il terzo tempo assoluto (sfruttando anche il gioco delle scie con Alonso) fermando il cronometro sull’ 1:24.247 non molto lontano dalle due McLaren e auspica di poter inserirsi nella battaglia per la vittoria finale conscio che un eventuale buon risultato a Monza possa incidere notevolmente su una sua riconferma al volante del Cavallino Rampante.

    Lewis Hamilton © DIMITAR DILKOFF/AFP/GettyImages

    Se un ferrarista sorride l’altro piange: il calvario di Fernando Alonso cominciato ieri con la rottura di un propulsore alla mattina e il problema idraulico al cambio al pomeriggio prosegue oggi con un guasto alla sospensione posteriore riscontrato nell’ultima e decisiva sessione, la Q3, quella che assegna la pole position. Sfortunato lo spagnolo visibilmente rammaricato al termine delle qualifiche che non ha potuto sfruttare appieno tutto il potenziale della sua Ferrari per il guaio meccanico dovendosi accontentare della decima piazza. Il leader del Mondiale, dopo essere stato messo ko a Spa una settimana fa, domani si troverà ad affrontare una gara tutta in salita per non perdere altro terreno da Sebastian Vettel che centra il sesto tempo al termine di prove libere e qualifiche tribolate e che paga 8 decimi da Hamilton: la Red Bull è infatti in affanno sui lunghi rettilinei del circuito di Monza come testimonia anche l’undicesimo tempo di Mark Webber, eliminato nella seconda sessione. Il team campione del mondo in carica dovrà inventarsi qualcosa domani in gara per lottare per le posizioni di testa.

    Vettel al via sarà stretto tra la morsa delle due Mercedes di Michael Schumacher e Nico Rosberg che guadagnano una posizione ai danni di Paul Di Resta il quale dovrà scontare una penalità e verrà retrocesso dalla quarta posizione conquistata alla nona. Chiudono la top ten la Lotus di Kimi Raikkonen (ottavo) e la Sauber di Kamui Kobayashi (nono), anche loro avanzeranno di una posizione per la retrocessione del pilota scozzese. Domani il via all’attesissimo Gran Premio d’Italia alle 14:00.

  • Alex Schwazer escluso per doping. Shock a casa azzurri

    Alex Schwazer escluso per doping. Shock a casa azzurri

    Una notizia schock scuote Casa Italia e lo sport italiano. Il CONI ha annunciato con un comunicato di aver escluso un atleta italiano, che ancora non è arrivato a Londra, per doping: “Il presidente del Comitato olimpico nazionale italiano, Giovanni Petrucci, sentito il capo delegazione, Raffaele Pagnozzi, ha disposto l’esclusione immediata dalla squadra olimpica di un atleta che non è ancora giunto a Londra” – questo il lapidario messaggio battuto da tutte le agenzia stampa. Ovviamente si è aperta subito sul web la caccia all’atleta incriminato e, con grande dispiacere il primo nome che è saltato fuori è quello di Alex Schwazer. Il campione olimpico nella 50 km di marcia a Pechino è risultato positivo ad un controllo antidoping effettuato prima che iniziassero i Giochi Olimpici. Alex avrebbe dovuto gareggiare sabato mattina nella disciplina che lo ha consacrato come Re dell’atletica azzurra dell’ultimo lustro.

    Alex Schwazer | © FABRICE COFFRINI/AFP / Getty Images

    Dal Coni non è ancora giunta nessuna ufficialità sulle generalità dell’atleta escluso ma sembra che non ci sia spazio a dubbi. Nella lettera consegnata al Coni si parla di positività all’Epo in un test a sorpresa in periodo preolimpico. L’azzurro, fidanzato di Carolina Kostner, soli pochi giorni fa aveva rinunciato a correre la 20km di marcia per problemi fisici, con l’intento di concentrare le proprie forze per la sua specialità.

    La vicenda ha colpito duramente l’atletica italiana che proprio in Alex Schwazer riponeva i sogni di una medaglia. E la notizia arriva proprio nella giornata che ha visto l’arricchimento del medagliere olimpico grazie alle belle imprese di Campriani (medaglia d’oro), di Fabrizzi (medaglia d’Argento) e di Morandi (medaglia di bronzo).
    Intanto nella giornata di oggi è stato escluso un altro atleta, il primo caso di doping alle Olimpiadi di Londra 2012. Si tratta del judoka statunitense Nicholas Delpopolo, risultato positivo ad un metabolita della cannabis ad un controllo delle urine del 30 luglio scorso. L’atleta, estromesso dalla Commissione Disciplinare del CIO, si è giustificato dicendo di aver mangiato un dolce tipico americano al cioccolato preparato con della marijuana prima di partire alla volta di Londra.

    SPECIALE OLIMPIADI LONDRA 2012

  • Fiorentina, Aquilani e Borja Valero ufficiali. Arriva anche Gonzalo Rodriguez

    Fiorentina, Aquilani e Borja Valero ufficiali. Arriva anche Gonzalo Rodriguez

    L’aveva detto Andrea Della Valle dal ritiro di Moena che la Fiorentina 2012/2013 sarebbe stata rinforzata adeguatamente. Nella giornata odierna il club viola ha ufficializzato di aver acquistato Borja Valero, Gonzalo Rodriguez e Alberto Aquilani. I primi due arrivano dal Villarreal che sta smantellando la squadra dopo l’amara e inaspettata retrocessione nella seconda divisione spagnola nella stagione appena conclusa: il centrocampista, classico mediano tuttofare da tempo sul taccuino del Napoli, è stato pagato 7 milioni di euro a cui va aggiunto un altro milione e mezzo per il cartellino del difensore argentino che va a rinforzare e completare il reparto arretrato.

    La vera genialata arriva però dalla trattativa che ha portato Aquilani in viola. Grazie anche alla intermediazione del procuratore del centrocampista ex Roma, Juventus e nell’ultima stagione al Milan Franco Zavaglia, il ds Daniele Pradè non solo è riuscito a portare il giocatore a Firenze a titolo gratuito ma ha pure convinto il Liverpool a partecipare, per i primi due anni, al pagamento del 50% dell’ingaggio che percepisce attualmente mentre per il restante anno di contratto, il terzo, guadagnerà uno stipendio di 1.5 milioni che potrà lievitare grazie all’inserimento di alcuni bonus. Torna così in Italia, dopo essere rientrato alla base a Liverpool solo per qualche giorno, Aquilani che nelle precedenti due stagioni era stato scaricato sia dalla Juventus che dal Milan che non avevano esercitato il diritto di riscatto a proprio favore. Il centrocampista cercherà di riscattarsi facendo ricredere bianconeri e rossoneri che non hanno creduto in lui e allo stesso tempo di riconquistarsi un posto in nazionale.

    I tre nuovi arrivati hanno sostenuto le visite mediche e sono in viaggio verso Moena, sede del ritiro pre-campionato della Fiorentina e fanno seguito agli acquisti, tra gli altri, di Viviano, portiere nel giro della nazionale azzurra, El Hamdaoui, bomber dell’Ajax, Roncaglia, difensore del Boca Juniors, Fernandez, prelevato dallo Sporting Lisbona, e Cuadrado, giunto con la formula del prestito dall’Udinese, oltre ad aver riscattato il cartellino di Mattia Cassani. Investimenti che testimoniano la volontà della proprietà di voler aprire un nuovo ciclo con il nuovo tecnico Vincenzo Montella sulla stessa scia di quello aperto qualche anno fa con al timone Corvino e Prandelli.

    Alberto Aquilani © AFP PHOTO / ALBERTO LINGRIA/Getty Images

    Ma il vero colpo di mercato potrebbe essere la permanenza a Firenze, tra l’altro annunciata sia da Della Valle che da Pradè, di Stevan Jovetic anche per la prossima stagione, rispedendo al mittente tutti gli assalti provati fin qui dalla Juventus. Con il talento montenegrino in rosa la Fiorentina potrebbe aspirare a qualcosa di più di una semplice qualificazione in Europa League cercando di approfittare del livellamento verso il basso di alcune big, Milan in testa, che ad ora, in questa sessione di calciomercato, si sono soltanto indebolite. Se la proprietà e il ds dovessero mantenere la parola data, la nuova Fiorentina, sicuramente una delle squadre che sta lavorando meglio sul mercato che sta prendendo sempre più forma, potrebbe davvero stupire tutti nella stagione ormai alle porte e far tornare al sorriso i tifosi dopo due stagioni tutt’altro che esaltanti.

  • Conte ritira patteggiamento, Palazzi chiede 1 anno e 3 mesi di squalifica

    Conte ritira patteggiamento, Palazzi chiede 1 anno e 3 mesi di squalifica

    E’ guerra aperta ormai tra gli organi federali e l’accoppiata Juventus-Antonio Conte. Dopo che ieri pomeriggio la Commissione Disciplinare della Figc chiamata a giudicare i deferiti del secondo filone dell’inchiesta sul calcioscommesse ha respinto la richiesta di patteggiamento avanzata dal procuratore federale Stefano Palazzi, il quale ha accolto la richiesta dei legali difensori del tecnico bianconero, oggi, nel secondo giorno del processo sportivo presso l’ex ostello della Gioventù del Foro Italico, c’era molta attesa per conoscere la nuova linea difensiva di Conte. Il tecnico campione d’Italia ha ritirato il patteggiamento e Palazzi ha avanzato le sue richieste di pena iniziali: 1 anno e 3 mesi di squalifica per lui e per il suo vice Angelo Alessio, allenatore in seconda anche al Siena all’epoca dei fatti contestati, per le omesse denunce di combine in Novara-Siena e Albinoleffe-Siena.

    Ma andiamo con ordine: ieri la Disciplinare ha ritenuto “non congrua” la richiesta di Palazzi dopo l’accordo di patteggiamento a 3 mesi di squalifica e un’ammenda pecuniaria di 200 mila euro facendo andare su tutte le furie gli avvocati di Conte Luigi Chiappero e Antonio De Rensis e quello della Juventus Michele Briamonte. Va specificato che il patteggiamento è avvenuto secondo l’art. 23, che non prevede l’ammissione di colpa, e non secondo l’art. 24, nel quale invece prevede “la confessione”. In pratica la strategia della Juventus era quella di prendere una scorciatoia legale per evitare il processo al suo tecnico limitando i danni da una possibile e probabile lunga squalifica, innocente o colpevole che fosse stato l’allenatore accusato dal “pentito” Filippo Carobbio di essere a conoscenza delle combine. Così facendo il tecnico, che avrebbe potuto continuare ad allenare la squadra, sarebbe tornato in panchina ai primi di novembre nella sfida contro l’Inter. Va ricordato inoltre come al momento a sostegno dell’innocenza di Conte ci siano 15 testimonianze firmate che scagionano il tecnico, dell’assoluta mancanza di prove se non la parola di Carobbio contro quella di tante altre, dei non deferimenti per i giocatori del Siena presenti alla celeberrima e incriminata riunione tecnica pre-Novara che quindi si sarebbero macchiati della stessa colpa di Conte, l’omessa denuncia, e l’inattendibilità (secondo lo stesso Palazzi ndr) dello stesso Carobbio sulle accuse mosse al presidente del Siena Mezzaroma che invece è stati prosciolto da ogni imputazione.

    Antonio Conte © Claudio Villa/Getty Images

    La Juventus ha richiesto immediatamente la ricusazione dei giudici perchè, secondo il club bianconero, rifiutando l’accordo tra difesa e accusa avrebbero espresso già la loro sentenza, quella di comminare a Conte una pena più severa (7 mesi ndr), (“Respingendo il patteggiamento avete gia deciso. La Corte Costituzionale nel 1992 ha detto con estrema chiarezza che non può giudicare un giudice che ha rigettato la richiesta di pena concordata” ha dichiarato l’avvocato Luigi Chiappero) istanza però dichiarata inammissibile, trincerandosi poi dietro ad un silenzio stampa. Dura la reazione odierna del presidente Andrea Agnelli che ha definito il sistema della giustizia sportiva “dittatoriale”.

    Questa l’arringa finale dell’avvocato De Rensis per convincere i giudici dell’innocenza del suo assistito: “Non abbiamo riscontri. C’è la parola di una persona, non c’è de relato, non c’è passaggio di soldi, non c’e’ una telefonata, non c’e’ niente. Mi rivolgo a voi guardandovi negli occhi: per perdere la dignita’ c’è un modo principe: non essere onesti intellettualmente. Io però sono sicuro che la vostra riconosciuta onestà vi accompagnerà in camera di consiglio, ma poi anche quando ne uscirete con il proscioglimento del signor Antonio Conte“.

    Ora non resta che attendere la sentenza della Commissione Disciplinare che dovrebbe pronunciarsi tra l’8 e il 9 agosto.

  • Rossi tra Ducati e Yamaha “Decido dopo le vacanze”

    Rossi tra Ducati e Yamaha “Decido dopo le vacanze”

    Termina con una caduta abbastanza strana, non la prima, a due giri dal termine il week-end nero di Valentino Rossi a Laguna Seca. Fortunatamente nessuna conseguenza seria è stata riportata dal 7 volte campione del mondo della classe regina ma se a livello fisico è tutto ok a risentirne è stato il morale. La caduta alla staccata del “Cavatappi” sembra sia stata la pietra tombale sul rapporto che lega il Dottore alla Ducati, la parola fine ad una storia mai decollata.

    Nelle interviste del dopo gara anche lo stesso Rossi, che cerca di nascondere la sua delusione per la situazione di stallo che non accenna a sbloccarsi, conferma le voci che circolano nel paddock da diversi giorni, ovvero quella di una proposta della Yamaha che gli ha offerto la M1 ufficiale, per intenderci la moto che lascerà a fine stagione Ben Spies e quella che è stata sua per 7 anni. Ma se da un lato Rossi è affascinato dall’idea di un ritorno romantico dalla “sua amata”, dall’altro non vorrebbe che la sua avventura in Ducati venga ricordata come un completo fallimento.

    Nei giorni scorsi Valentino si è incontrato con il presidente di Ducati Gabriele Del Torchio il quale gli ha presentato una proposta di rinnovo con la casa di Borgo Panigale: ingaggio ritoccato al rialzo di 17-18 milioni di euro all’anno secondo i ben informati, ritoccato al ribasso invece secondo il diretto interessato, per un contratto della durata pluriennale. Un accordo a lungo termine per tenersi ancora stretto il pilota simbolo dell’ultimo decennio e più del Motociclismo al quale vanno ad aggiungersi le garanzie tecniche assicurate dal nuovo proprietario di Ducati, Audi: «L’offerta economica è pluriennale ma ritoccata al ribasso ma comunque molto più alta di quanto offre Yamaha però per me i soldi per fortuna non sono così importanti e non incideranno sulla mia decisione. Sto pensando al mio futuro: in Ducati ora stanno cambiando tante cose c’è l’Audi e c’è tanta motivazione di tornare ai vertici e risolvere i problemi. Continuare a restare qui però significa fare una scommessa a lungo termine».

    Valentino Rossi © ROBYN BECK/AFP/GettyImages

    Ed è proprio da quest’ultima affermazione che si intuisce nelle parole di Rossi la voglia di chiudere il capitolo Ducati e voltare pagina perchè a 33 anni non può permettersi altre stagioni come quelle trascorse con la casa bolognese per tornare sin da subito a lottare con i primi e tentare di vincere un altro titolo Mondiale prima di ritirarsi dalle corse per motivi anagrafici. La decisione sul suo futuro si saprà solo la pausa, i piloti e la MotoGP infatti andranno in vacanza. Tra tre settimane, il 19 agosto, ad Indianapolis un annuncio, per forza di cose, dovrà essere dato: ad oggi la pista più percorribile, ascoltando anche le dichiarazioni neanche tanto sibilline di Andrea Dovizioso nel dopo gara «L’anno scorso avevo deciso di andare in Tech 3 per conquistarmi una Yamaha ufficiale, ma sembra che non sia possibile perché Valentino é molto vicino e quindi valuterò anche altre soluzioni», è quella del ritorno di Rossi in Yamaha. Unica controindicazione la presenza ingombrante nel box di Jorge Lorenzo, pilota che si è riconfermato ai livelli di campione del mondo e sul quale la casa nipponica sta puntando tutto. Non praticabile la terza opzione, quella di un approdo nel team gestito da Fausto Gresini, che aveva offerto la sella della Honda clienti al pilota di Tavullia. Ad ogni modo il divorzio da Ducati pare essere la scelta più saggia da fare, continuare un altro anno, due ad annaspare nel mezzo del raggruppamento non gioverebbe a nessuno, nè a Rossi nè a Ducati.

  • Stoner vince a Laguna Seca, Lorenzo e Pedrosa sul podio

    Stoner vince a Laguna Seca, Lorenzo e Pedrosa sul podio

    Giù il cappello dinanzi a Casey Stoner, è ancora lui il “mostro della Laguna”. Dopo un digiuno durato quasi un mese il campione del mondo in carica, artefice di una gara strepitosa, torna a vincere e lo fa in un Gran Premio a lui caro, quello degli Stati Uniti, dove aveva già vinto lo scorso anno e nel 2007, portando quindi a 3 i trionfi a Laguna Seca diventando il pilota ad aver vinto più gare sul circuito californiano. Per l’australiano si tratta della quarta vittoria in stagione e la 37esima in MotoGP che gli permette di riaprire il campionato accorciando le distanze da Jorge Lorenzo, secondo al traguardo, ora a 32 lunghezze. A completare il podio la seconda Honda Repsol, quella di Dani Pedrosa che si mantiene al secondo posto nella classifica iridata. Male Valentino Rossi che cade in prossimità della staccata del “Cavatappi” a due giri dal termine quando si trovava in settima posizione ad un abisso di distanza dai primi.

    Pronti via e Jorge Lorenzo, scattato dalla pole position, prende subito il comando della corsa davanti a Pedrosa e Stoner che imprimono alla corsa un ritmo forsennato facendo ben presto il vuoto dietro di loro. L’australiano, che è stato l’unico ad aver adottato una strategia diversa dagli altri montando una gomma morbida all’anteriore, scelta che si rivelerà azzeccata, comincia a pressare il compagno di team superandolo alla curva 3 portandosi negli scarichi dell’alfiere della Yamaha che continua a fare l’andatura e chiudendo tutti i varchi. Subito dietro è lotta per il quarto posto tra Ben Spies, Andrea Dovizioso, Cal Crutchlow e Stafan Bradl ai quali all’incirca a metà gara si aggiunge anche Nicky Hayden che di Laguna Seca è uno dei migliori interpreti avendoci vinto per due volte quando correva in Honda. Più staccato Valentino Rossi che non riesce a tenere il passo del compagno di box su un circuito sul quale ha fatto sempre fatica. Spies, che prima del week-end ha annunciato il suo addio velenoso alla Yamaha, è protagonista di una caduta anomala alla discesa del “Cavatappi” con la M1 che cede al posteriore finendo per terra nella via di fuga.

    Casey Stoner © ROBYN BECK/AFP/GettyImages

    A 10 giri dal termine, dopo una fase di studio, Stoner decide che i tempi sono maturi e supera Lorenzo sverniciandolo letteralmente sul rettilineo. Lo spagnolo non riuscirà a tenere il passo dell’australiano che va a transitare in solitaria sotto la bandiera a scacchi dimostrando di poter dire ancora la sua nonostante molti addetti ai lavori sostengono che abbia mollato dopo l’annuncio del suo ritiro dalle corse a fine stagione. A seguire Lorenzo e Pedrosa mentre Dovizioso, che andava a podio da tre gare consecutive, vince per l’ennesima volta il duello tutto in famiglia con Crutchlow. Poi Hayden e Bautista. Rossi, come dicevano, conclude il suo week-end nero con un’altra caduta (era già finito per terra durante le libere) alla staccata del “Cavatappi” perdendo l’anteriore in frenata. Ducati distrutta contro le barriere, nulla di serio per il pilota di Tavullia a parte qualche livido.

    La MotoGP ora va in vacanza. Si torna in pista tra 3 settimane per due impegni a distanza ravvicinata: il 19 agosto si va ad Indianapolis per il secondo Gran Premio degli Stati Uniti, sette giorni più tardi, il 26, a Brno per il Gran Premio della Repubblica Ceca.

    ORDINE D’ARRIVO GRAN PREMIO DEGLI STATI UNITI – 1. Stoner (Honda), 2. Lorenzo (Yamaha), 3. Pedrosa (Honda), 4. Dovizioso (Yamaha), 5. Crutchlow (Yamaha), 6. Hayden (Ducati), 7. Bradl (Honda), 8. Bautista (Honda), 9. Espargaro (Art), 10. Abraham (Ducati), 11. De Puniet (Art), 12. Hernandez (Bqr), 13. Edwards (Suter), 14. Silva (Bqr)

    CLASSIFICA PILOTI – Lorenzo 205, Pedrosa 182, Stoner 173, Dovizioso 121, Crutchlow 106, Bradl 84, Hayden 84, Rossi 82, Bautista 81, Spies 66, Barbera 60, De Puniet 33, Espargaro 33, Pirro 16, Pasini 13, Ellison 12, Edwards 11, Abraham 10, Hernandez 10, Di Carlo 9, Silva 7

    CLASSIFICA COSTRUTTORI – Honda 221, Yamaha 221, Ducati 106, Art 48, Ftr 16, Bqr 13, Suter 11, Ioda 9, Bqr-Ftr 2