Autore: Lupo

  • Portogallo all’ultima chiamata per Euro 2012

    Portogallo all’ultima chiamata per Euro 2012

    Si decide stasera il destino europeo del Portogallo in una gara da dentro-fuori con la Bosnia. Con Irlanda e Croazia che sono già con un piede e mezzo in Polonia e Ucraina e la Repubblica Ceca che dovrà difendere il 2-0 conquistato all’andata con il Montenegro, sono i lusitani a rischiare una eliminazione inaspettata.

    Cristiano Ronaldo | © ANDREJ ISAKOVIC/AFP/Getty Images

    La nazionale portoghese, che non è riuscita a scardinare la difesa bosniaca venerdì scorso in terra “nemica” a Zenica e costretta sullo 0-0, dovrà vincere contro Dzeko e compagni per poter accedere ad Euro 2012. Non basterà infatti il pareggio con reti al Portogallo per centrare l’obiettivo di disputare gli Europei della prossima estate.
    Il ct Paulo Bento si affiderà alla classe della stella del Real Madrid Cristiano Ronaldo e all’estro dell’esterno offensivo del Manchester United Nani per evitare un fallimento che potrebbe essere dietro l’angolo, a Lisbona allo stadio Da Luz saranno in 60000 a spingere verso la qualificazione la Seleccao. Tra le file bosniache, occhio, oltre al già citato Dzeko, al romanista Pjanic con il ct Safet Susic che ha preparato una gara di attesa per colpire velocemente in contropiede.

    Chi invece la qualificazione ce l’ha praticamente già in tasca sono Irlanda e Croazia: la nazionale guidata da Giovanni Trapattoni viene dal 4-0 di Tallin rifilato in casa dell’Estonia mentre i croati hanno superato ad Istanbul la Turchia di Guus Hiddink per 3-0. Entrambe le nazionali, impegnate quindi in confronti casalinghi, dovranno limitarsi solo a controllare le rispettive gare per evitare rimonte fantascientifiche. La Repubblica Ceca invece dovrà fare maggiore attenzione perchè impegnata in trasferta con il Montenegro di Vucinic e Jovetic e difendere il 2-0 conquistato in casa quattro giorni fa.

    Il programma degli spareggi Euro 2012

    ore 20:05
    CROAZIA – TURCHIA [andata 3-0]

    ore 20:15
    MONTENEGRO – REPUBBLICA CECA [andata 0-2]

    ore 20:45
    IRLANDA – ESTONIA [andata 4-0]

    ore 22:00
    PORTOGALLO – BOSNIA [andata 0-0]

  • Samp, Donadoni dice no. Iachini è il nuovo tecnico

    Samp, Donadoni dice no. Iachini è il nuovo tecnico

    E’ Giuseppe Iachini il nuovo allenatore della Sampdoria, ad ufficializzarlo lo stesso club blucerchiato tramite una nota apparsa sul sito ufficiale della società. L’ex tecnico di Chievo e Brescia prende il posto di Gianluca Atzori esonerato ieri dopo il ko interno con il Vicenza.

    Giuseppe Iachini | © Massimo Paolone / Iguana Press/Getty Images

    Incassato il no di Roberto Donadoni a sedersi sulla panchina blucerchiata dopo una notte di riflessione, il ds doriano Pasquale Sensibile ha così trovato oggi l’accordo con Iachini per un contratto fino a fine stagione con opzione per il prossimo anno in caso di promozione in Serie A della Samp. La presentazione avverrà domani in mattinata, poi il tecnico nel pomeriggio dirigerà il suo primo allenamento a Bogliasco.
    La dirigenza doriana ha voluto così affidarsi ad un “esperto” del campionato cadetto visto quanto di buono fatto nelle precedenti annate a Piacenza, dal 2004 al 2007, e con Chievo e Brescia che ha riportato nella massima serie clivensi e Rondinelle nelle stagioni 2007-2008 e 2009-2010. Per lui invece poca fortuna in Serie A alla guida delle neopromosse Chievo e Brescia venendo sempre esonerato, nel caso di Brescia poi era stato richiamato al posto di colui che gli era subentrato un mese prima, Mario Beretta, non riuscendo però a portare alla salvezza la squadra bresciana.

    Atzori paga gli scarsi risultati conseguiti in stagione, la Sampdoria infatti, costruita in estate per stravincere il campionato con gli arrivi dei vari Bertani, Piovaccari, quest’ultimo capocannoniere della passata stagione in cadetteria, Foggia, Romero e trovando la disponibilità a rimanere in Serie B di capitan Palombo, Semioli, Maccarone e Gastaldello si trova attualmente al settimo posto in classifica a 12 punti dalla vetta. Troppi e non giustificabili. Emblematico è il cammino in casa della Samp che a Marassi ha confezionato solo 2 vittorie e 4 pareggi su 8 gare.

    Alla squadra serviva una scossa, chissà che Iachini non sia l’uomo giusto per cominciare la scalata verso la vetta.

  • F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    F1, le pagelle del GP di Abu Dhabi. Hamilton e Alonso leoni

    Le pagelle ai protagonisti del Gran Premio di Abu Dhabi 2011.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Hamilton 10: visibilmente imbronciato al termine delle qualifiche per aver perso per un soffio una pole position che sembrava già sua, a Luigino torna finalmente il sorriso in gara salendo sul gradino più alto del podio a distanza di quasi 4 mesi. Dopo aver vissuto un periodo negativo tra prestazioni altalenanti e problemi di natura personale, Lewis fa una gara a dir poco perfetta e condotta con una concentrazione tale da non fare neanche una sbavatura. Sempre preciso e veloce ingaggia un bel duello, a debita distanza, con Alonso a suon di giri veloci resistendo alla pressione del ferrarista tenendo i nervi saldi, cosa che di recente non riesce ad avere. Certo, Vettel gli spalanca le porte del successo andando ko alla seconda curva ma l’inglese ha dimostrato di avere tutte le carte in regola per portare a casa la vittoria anche se Vettel fosse rimasto in gara. Chapeau.

    Alonso 10: tornato sul luogo del “suicidio Ferrari” della scorsa stagione dove un errore di valutazione degli ingegneri nella strategia gli aveva fatto perdere il Mondiale, si mette tutto alle spalle e parte come come un razzo guadagnando subito dopo poche curve la seconda posizione. Pensare che dovrebbe essere normale per uno come lui e per una scuderia gloriosa come la Ferrari puntare alla vittoria invece la vettura mostra ancora delle lacune aerodinamiche e delle difficoltà a mandare in temperatura gli pneumatici che costringono il pilota spagnolo a compiere una vera e propria impresa, l’ennesima della stagione, arrivando secondo ed arrendendosi solo ad un Hamilton irresistibile. E’ l’unico a tenere il passo dell’inglese. Chiunque al suo posto farebbe peggio.

    Button 8: sale sul gradino più basso del podio anche se il suo obiettivo principale era quello di arrivare davanti ad Alonso per aumentare il vantaggio e difendere il secondo posto in classifica piloti. Si fa infilare dallo spagnolo sul primo rettilineo dopo la partenza, poi gli salta il Kers e deve fare gara di contenimento su Webber, cosa che gli riesce alla grande.

    Webber 6: appena la sufficienza per l’australiano che alla partenza si fa beffare da Alonso concedendogli troppa strada e poi non riesce ad avere la meglio su un Button costretto a difendersi dai suoi attacchi senza poter utilizzare il Kers. Ok che la Red Bull nelle mani di Vettel è un’altra cosa, ma il quarto posto odierno non è sicuramente il risultato migliore che ci si aspettava. E’ lontano dalla forma strepitosa dello scorso anno.

    Massa 5.5: nei primi giri è pimpante tant’è che resta agganciato al treno guidato da Button e Webber per diversi giri; poi però il brasiliano molla gradualmente e finirà quinto. Nei giri finali va anche in testacoda, cercherà il riscatto sulla pista di casa a San Paolo tra due settimane per il Gran Premio del Beasile.

    Rosberg 7: con un contratto appena rinnovato con la Mercedes (prolungamento fino al 2013 con opzione fino al 2014 a 12 milioni di euro a stagione) Nico fa il suo dovere in pista finendo davanti al compagno di squadra Schumacher e staccato di un paio di secondi da Massa. E’ la Mercedes che deve migliorare, non il pilota.

    Vettel 10/sv: era doveroso dare due voti, uno per la qualifica stupenda di ieri e che ha un significato ben preciso visto che ha eguagliato il record di pole position conquistate in una sola stagione (14) detenuto da Mansell e che resiste dal lontano 1992 e l’altro per la gara che lo ha visto ko incolpevolmente dopo poche centinaie di metri tradito da una foratura allo pneumatico posteriore destro.

    Sutil 8: pare che la Force India non voglia riconfermarlo per la prossima stagione, un peccato perchè Adrian è pilota costante e competitivo. Meriterebbe il salto in un top team, ma attualmente tutti i sedili sono occupati. Arriva ottavo e ancora una volta davanti al compagno di squadra Di Resta (nono), anche lui protagonista di una gara consistente e di “botte” con Buemi.

    Barrichello 8: quale miglior modo della rimonta dall’ultimo posto fino al 12esimo per rispondere alle voci che lo vorrebbero ormai un bollito e con una Williams che vorrebbe “silurarlo” per affidare il suo volante a Raikkonen. Il pilota più longevo della Formula 1 con le sue 325 gare, quello nella sua San Paolo tra due settimane potrebbe essere il suo ultimo Gran Premio in F1. Noi gli auguriamo, in caso di divorzio dalla Williams, di trovare un’altra sistemazione adeguata.

  • Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Hamilton re ad Abu Dhabi, Alonso 2°. Vettel out

    Dopo un lungo digiuno durato diversi mesi e prestazioni poco convincenti, Lewis Hamilton torna sul gradino più alto del podio vincendo il Gran Premio di Abu Dhabi, penultimo appuntamento del Mondiale 2011 di Formula 1. Il pilota inglese della McLaren ottiene il suo terzo successo in stagione, dopo Cina e Germania, e il 17esimo in carriera, confermando la competitività della sua Freccia d’Argento sin dalle prime libere del venerdì.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Partito dalla prima fila al fianco di Sebastian Vettel che il giorno prima gli aveva soffiato proprio all’ultimo tentativo la pole position, Hamilton ha avuto vita abbastanza facile nel corso del GP: il tedesco campione del mondo in carica infatti, scattato bene allo spegnimento del semaforo rosso mantenendo la prima posizione, è stato tradito da una foratura dello pneumatico posteriore destro – forse a causa della conformazione del cordolo del circuito di Yas Marina – che lo ha messo ko dopo solo due curve e dopo aver percorso solo poche centinaia di metri andando in testacoda e lasciando via libera all’anglo-caraibico. Vettel poi riuscirà a conquistare lentamente i box ma sarà costretto al ritiro per il danneggiamento del mozzo posteriore destro. Per il due volte campione del mondo si tratta del primo ritiro stagionale, non si ritirava infatti dal lontano Gran Premio di Corea dello scorso anno quando ruppe il propulsore mentre era in testa alla gara e compromettendo il campionato, poi comunque vinto.

    Hamilton si è dovuto così limitare a controllare Fernando Alonso, ancora una volta straordinario e protagonista di una meravigliosa partenza, cosa che recentemente gli riesce con molta facilità. Lo spagnolo infatti, partito quinto dallo schieramento, dopo le prime curve si ritrova terzo e in fondo al rettilineo porta l’attacco su Jenson Button superandolo e mettendosi così negli scarichi di Hamilton che però ben presto accumula un vantaggio oscillante nell’ordine di 2-3 secondi sul ferrarista.

    Dietro di loro Button e Mark Webber si danno battaglia per il terzo posto con Felipe Massa immediatamente dietro che poco a poco perde contatto. Nè il pilota McLaren nè l’unica Red Bull rimasta in pista però riescono a tenere il passo dei due davanti che fanno gara a sè. Al quattordicesimo giro Button accusa dei problemi al Kers e si stacca definitivamente dal duo di testa tenendo però sempre dietro l’australiano.
    Nella prima girandola dei pit stop le posizioni di testa non cambiano, salvo che i meccanici Red Bull impiegano troppo tempo nella sosta e ciò fa perdere a Webber la quarta posizione in favore di Felipe Massa. Per tentare di riportarsi sotto Button, gli ingegneri della scuderia austriaca modificano la strategia facendo compiere uno sosta in più al pilota con gomme morbide per poi montare le dure solo all’ultimo giro (il regolamento impone di utilizzare entrambe le mescole in gara). La rimonta però riesce solo a metà perchè Webber alla fine nei giochi di strategia sopravanza solo Massa mentre l’inglese della McLaren è riuscito nel suo intento di salire sul gradino più basso del podio,

    Fernando Alonso | © Clive Mason/Getty Images

    Il tutto mentre Hamilton e Alonso si sfidano a distanza a suon di giri veloci. La Ferrari capisce di non avere grosse chances di vittoria e modifica la strategia dello spagnolo azzardando un rientro ai box ritardato rispetto ad Hamilton ma alla fine l’inglese, su gomme dure, riesce a perdere solo pochi decimi nei confronti del ferrarista, con gomme morbide usurate, andando a trionfare sotto la bandiera a scacchi.

    Massa chiuderà in quinta posizione seguito dalle due Mercedes di Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la scuderia di Stoccarda, e Michael Schumacher. Buone prestazioni anche per le due Force India, entrambe a punti, giunte all’ottavo e nono posto rispettivamente con Adrian Sutil e Paul Di Resta. Un risultato aspettato per la scuderia indiana visto il buon week-end trascorso ad Abu Dhabi. Chiude la top ten Kamui Kobayashi con la Sauber, restano fuori invece dalla zona punti le due Toro Rosso, con Sebastien Buemi aggressivo e in lotta con Di Resta per gran parte della gara ma costretto al ritiro, e le due Renault (13esimo Vitaly Petrov e 16esimo Bruno Senna). Buonissima la gara di Rubens Barrichello, che probabilmente l’anno prossimo cederà il suo volante a Kimi Raikkonen – signifivativa la presenza nel paddock del manager del pilota finlandese ex McLaren e Ferrari per un suo imminente ritorno in F1, che piazza la sua Williams in dodicesima posizione dopo essere partito dal fondo della griglia; tra luci e ombre invece la gara del compagno di team Pastor Maldonado che, partito anche lui dalle retrovie per aver finito la scorta di 8 motori da utilizzare nell’arco di tutto il campionato ricorrendone ad un nono, è giunto 14esimo ma beccandosi due penalità per non aver rispettato le bandiere blu.

    ORDINE D’ARRIVO

    Pos. Pilota Team Tempo
    1.   HAMILTON McLAREN MERCEDES 1h37:11.886
    2.   ALONSO FERRARI +8.457
    3.   BUTTON McLAREN MERCEDES +25.881
    4.   WEBBER RED BULL RENAULT +35.784
    5.   MASSA FERRARI +50.578
    6.   ROSBERG MERCEDES +52.317
    7.   SCHUMACHER MERCEDES +1:15.900
    8.   SUTIL FORCE INDIA MERCEDES +1:17.100
    9.   DI RESTA FORCE INDIA MERCEDES +1:40.000
    10.   KOBAYASHI SAUBER FERRARI +1 GIRO
    11.   PEREZ SAUBER FERRARI +1 GIRO
    12.   BARRICHELLO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    13.   PETROV RENAULT +1 GIRO
    14.   MALDONADO WILLIAMS COSWORTH +1 GIRO
    15.   ALGUERSUARI TORO ROSSO FERRARI +1 GIRO
    16.   SENNA RENAULT +1 GIRO
    17.   KOVALAINEN LOTUS RENAULT +1 GIRO
    18.   TRULLI LOTUS RENAULT +2 GIRI
    19.   GLOCK VIRGIN COSWORTH +2 GIRI
    20.   LIUZZI HISPANIA COSWORTH +2 GIRI
    21.   RICCIARDO HISPANIA COSWORTH RIT
    22.   BUEMI TORO ROSSO FERRARI RIT
    23.   D’AMBROSIO VIRGIN COSWORTH RIT
    24.   VETTEL RED BULL RENAULT RIT
  • Volano Sassuolo, Reggina e Verona. Samp ko in casa, è crisi

    Volano Sassuolo, Reggina e Verona. Samp ko in casa, è crisi

    In attesa del posticipo di stasera delle 20:45 tra la capolista Torino e il Bari, il Sassuolo si gode la seconda posizione in classifica staccando, con la vittoria di oggi a Gubbio, il Pescara e il Padova che ieri nell’anticipo si erano annullati pareggiando per 1-1. L’allievo, Pea, che batte il maestro, Simoni. I modenesi, grazie al gol vittoria di Sansone, si portano a -2 dalla vetta occupata dai granata di mister Ventura.

    Emiliano Bonazzoli | © Maurizio Lagana/Getty Images

    Bonazzoli si sblocca e regala tre punti pesanti alla Reggina nell’anticipo dell’ora di pranzo contro la Nocerina. Il bomber amaranto firma all’87’ il gol vittoria che mantiene i reggini a contatto con le prime della classe; i calabresi avevano chiuso il primo tempo in vantaggio (gol di Emerson), poi al 67′ Farias aveva ristabilito il momentaneo equilibrio su calcio di rigore.
    Vola anche il Verona che agguanta la zona playoff vincendo contro un Crotone mai domo: gli scaligeri passano con Pichlmann, i rossoblu calabresi trovano il meritato pareggio con Calil a 3 minuti dal termine ma al 93′ a condannare il Crotone è Maietta che realizza il classico gol dell’ex.

    La sconfitta interna con il Vicenza costa cara a Gianluca Atzori, esonerato dalla panchina della Sampdoria dopo lo 0-1 rimediato a Marassi. Inevitabile la decisione del patron Garrone, i doriani in casa hanno raccolto la miseria di 10 punti frutto di 2 vittorie e 4 pareggi, un ruolino di marcia che ha attardato pesantemente la Samp, favorita ad inizio anno per la vittoria del campionato cadetto, dalla vetta della classifica e ad oggi fuori anche dai playoff. Il gol vittoria della squadra guidata da Gigi Cagni è di Martinelli che porta i veneti fuori dalla zona calda della classifica dopo un avvio di stagione disastroso sotto la gestione Silvio Baldini.

    Un altro allenatore che in queste ore rischia il licenziamento è Beppe Scienza. Il suo Brescia infatti è stato battuto al Rigamonti da un Ascoli che interrompe una striscia di 4 sconfitte consecutive e riporta il segno più in classifica dopo i 10 punti di penalità inflitti finora alla squadra marchigiana. Le Rondinelle precipitano al 13esimo posto a soli 2 punti dalla zona retrocessione.
    Valanga di gol del Varese che si impone a Grosseto con il punteggio tennistico di 5-1: i lombardi chiudono già la contesa dopo la prima mezz’ora di gioco quando vanno in gol a ripetizione con Martinetti, Carrozza, Cellini (doppietta) e Zecchin, inutile il gol della bandiera per i toscani di Sforzini al 78′.

    Finiscono per 2-2, ma con dinamiche diverse, Cittadella – Livorno e Juve Stabia – Albinoleffe: nella prima gara i veneti vanno avanti per due volte e per due volte gli uomini di Novellino riescono a ristabilire la paritò, nella seconda invece i campani si fanno rimontare dai seriani le due reti di vantaggio. Infine l’Empoli espugna Modena 2-0 (Tavano e Buscè) e si tira fuori dalla zona retrocessione.

    Risultati e marcatori 15 Giornata Serie B 2011-2012

    BRESCIA – ASCOLI 0-1
    34′ Falconieri
    CITTADELLA – LIVORNO 2-2
    32′ Martinelli (C), 55′ Schiattarella (L), 77′ Schiavon (C), 92′ Paulinho (L)
    GROSSETO – VARESE 1-5
    5′ Martinetti (V), 7′ Carrozza (V), 18′ Cellini (V), 32′ Zecchin (V), 33′ Cellini (V), 78′ Sforzini (G)
    GUBBIO – SASSUOLO 0-1
    14′ Sansone
    JUVE STABIA – ALBINOLEFFE 2-2
    17′ Erpen (J), 45′ Cazzola (J), 52′ Germinale (A), 91′ Lebran (A)
    MODENA – EMPOLI 0-2
    56′ Tavano, 79′ Buscè
    PESCARA – PADOVA 1-1
    62′ Insigne (P), 93′ Trevisan (P)
    REGGINA – NOCERINA 2-1
    26′ Emerson (R), 67′ rig Farias (N), 87′ Bonazzoli (R)
    SAMPDORIA – VICENZA 0-1
    56′ Martinelli
    VERONA – CROTONE 2-1
    17′ Pichlmann (V), 87′ Calil (C), 93′ Maietta (V)

    stasera ore 20:45
    TORINO – BARI

    CLASSIFICA

    Pos. Squadra Pt G
    1. TORINO
    33 14
    2. SASSUOLO 31 15
    3. PESCARA 29 15
    4. PADOVA 28 15
    5. REGGINA 27 15
    6. VERONA 25 15
    7. SAMPDORIA 22 15
    8. VARESE 22 15
    9. LIVORNO 20 15
    10. GROSSETO 20 15
    11. BARI 20 14
    12. CITTADELLA 18 15
    13. BRESCIA 17 15
    14. CROTONE [-1] 16 15
    15. VICENZA 16 15
    16. JUVE STABIA [-6] 15 15
    17. EMPOLI 15 15
    18. ALBINOLEFFE 15 15
    19. MODENA 14 15
    20. GUBBIO 14 15
    21. NOCERINA 13 15
    22. ASCOLI [-10] 2 15
  • L’Inghilterra stende la Spagna, Capello ringrazia Lampard

    L’Inghilterra stende la Spagna, Capello ringrazia Lampard

    Nell’amichevole di lusso giocata ieri sera a Wembley, l’Inghilterra di Fabio Capello ha superato i campioni del mondo e d’europa in carica della Spagna. La gara è stata decisa da un gol del capitano Frank Lampard nei primi minuti della ripresa dopo un primo tempo quasi soporifero e che si era chiuso sullo 0-0.

    Frank Lampard | © IAN KINGTON/AFP/Getty Images

    Capello, che a causa dell’impegno con la nazionale di sua maestà non ha potuto partecipare alle nozze del figlio celebrate proprio ieri, si è riscattato sul campo dopo lo “smacco” subìto dalla federazione spagnola, con l’avallo di quella inglese, per la decisione di posticipare l’amichevole, inizialmente prevista per venerdì, al sabato per consentire ai giocatori del Barcellona chiamati in nazionale di godere di un giorno di riposo in più dopo la gara giocata mercoledì in Coppa del Re valida per i sedicesimi di finale contro l’Hospitalet.

    Il primo tempo in pratica è avaro di emozioni con la Spagna di Del Bosque a fare il suo solito gioco di possesso palla ma che non riesce a trovare il pertugio giusto per far male alla retroguardia della nazionale dei Tre Leoni. Le Furie Rosse trovano in Silva l’uomo più vivace ma anche l’esterno offensivo del Manchester City fa fatica a creare palle gol nitide, gli inglesi non impegnano mai il capitano Iker Casillas che festeggiava la sua 126esima presenza con la nazionale spagnola eguagliando il record del collega Andoni Zubizarreta.

    Dopo appena 5′ della ripresa l’Inghilterra passa in vantaggio: calcio di punizione dalla sinistra, colpo di testa di Bent che si stampa sul palo interno, si avventa Lampard che non deve far altro che spingere con la testa in rete la sfera “danzante” sulla linea di porta battendo così Reina che all’intervallo aveva preso il posto di Casillas.
    La Spagna alza i ritmi alla ricerca del pareggio chiudendo gli inglesi nella propria metà campo, ma tutti i tentativi degli attaccanti spagnoli sono vani anche quando David Villa, in splendida coordinazione, coglie il palo alla sinitra di Hart che permette agli inglesi di battere le Furie Rosse dopo 11 anni e di portare a casa, nonostante fosse un’amichevole, una vittoria prestigiosa.

    Il video di INGHILTERRA – SPAGNA

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  • Mourinho stufo, il Real scarica Neymar

    Mourinho stufo, il Real scarica Neymar

    Arrivo, non arrivo. Desidero giocare nel Real ma per ora non mi muovo. Vengo ma solo dopo il Mondiale per club, anzi, sapete cosa vi dico? Rinnovo il contratto con la mia squadra. Capriccioso il ragazzo. Abbiamo riassunto in poche righe e in maniera goliardica le volontà di uno dei giocatori più promettenti del panorama calcistico Mondiale che ha fatto letteralmente impazzire il Real Madrid con i suoi continui ripensamenti giorno dopo giorno.

    Neymar | © YASUYOSHI CHIBA/AFP/Getty Images

    Stiamo parlando di Neymar, 19 anni, già stella della nazionale brasiliana che nei giorni scorsi ha firmato il prolungamento del contratto con il suo attuale club d’appartenenza, il Santos, che, pur di non perderlo per ragioni di marketing e di immagine prima dei prossimi Mondiali che si disputeranno proprio in Brasile nel 2014, lo ha ricoperto d’oro offrendogli la bellezza di 7 milioni di euro a stagione fino a quella data.
    Cosa che non è stata gradita affatto dal presidente del Real Florentino Perez che aveva concentrato tutti i suoi sforzi su di lui sguinzagliando nel paese sudamericano i suoi uomini mercato migliori per cercare di mettere d’accordo tutte le parti e mettere a segno il colpo di mercato non solo del 2011 ma anche per gli anni a venire considerata la giovane età dell’attaccante. Ma in particolare il rinnovo di Neymar con il Santos ha mandato su tutte le furie Josè Mourinho che, stufo di attenderlo e di assistere ai suoi innumerevoli capricci, ha convinto Perez di scaricare una volta per tutte l’asso brasiliano.

    Eppure l’accordo era stato già trovato niente di meno che subito dopo la fine della Coppa America, 45 milioni di euro tondi tondi per portare il forte attaccante verdeoro nella capitale spagnola con tanto di prestito bancario già concesso dalle banche a Florentino Perez per perfezionare l’acquisto. Ma, il desiderio di Neymar di giocare il Mondiale per Club a dicembre e l’interferenza del presidente del Santos Luis Alvaro Ribeiro che avrebbe voluto incassare un assegno molto più cospicuo di quello pattuito in un primo momento, hanno portato ad un tira e molla che, con il rinnovo dell’altro giorno, ha spezzato definitivamente la corda.

    Con il Real Madrid che si è tirato fuori, solo il Barcellona, che come gli “eterni rivali” aveva mostrato interesse per il giocatore nel corso di quest’estate, è rimasto potenzialmente in lizza per la corsa all’acquisto di Neymar. Ma a questo punto difficilmente, colui che è stato designato da molti come l’erede di Pelè, si trasferirà in Europa prima del 2014.

  • Hamilton il più veloce nelle ultime libere di Abu Dhabi

    Hamilton il più veloce nelle ultime libere di Abu Dhabi

    Dopo il dominio McLaren nelle libere di ieri, questa mattina nel terzo e ultimo turno disponibile di free practice prima delle qualifiche ufficiali del Gran Premio di Abu Dhabi previste alle 14:00 ora italiana, è stato ancora una Freccia d’Argento a svettare davanti a tutti.

    Lewis Hamilton | © Mark Thompson

    Il miglior tempo è stato fatto segnare da Lewis Hamilton che, con il crono di 1:38.976, è stato anche l’unico pilota in grado di scendere sotto il muro dell’1:39. L’anglo-caraibico sembra in ottima forma nonostante la brutta gara di due settimane fa in India e negli ultimi due appuntamenti, prima che cali il sipario sulla stagione 2011, vorrebbe fare bella figura e portare a casa il massimo, ovvero la vittoria.
    Hamilton ha preceduto le due Red Bull di Mark Webber e Sebastian Vettel, staccate di oltre 4 decimi, a soli 2 millesimi dal campione del mondo, con il quarto tempo, troviamo l’altra McLaren di Jenson Button che dovrà difendere la sua seconda posizione nel Mondiale dagli attacchi di Alonso e Webber che nella classifica iridata tallonano da vicino l’inglese.

    Quinto tempo proprio per Fernando Alonso, staccato di 7 decimi da Hamilton, e che è l’ultimo pilota a scendere sotto il muro dell’1:40 (1:39.661). Seguono Nico Rosberg, con la prima Mercedes, e Felipe Massa con l’altra Ferrari. Poi le due Force India di Adrian Sutil e Paul Di Resta, che sembrano competitive e in grado di poter lottare per entrare nella Q3, la terza e ultima fase di qualifica che assegna la pole position. Chiude la top ten Michael Schumacher.
    Ai margini della top ten troviamo le due Sauber chiuse nella morsa delle due Renault: Kamui Kobayashi e Sergio Perez sono preceduti da Bruno Senna che a loro volta precedono il russo Vitaly Petrov.

    Come dicevamo, alle 17:00 locali, quando in Italia saranno le 14:00, il via alla sessione di qualifiche che assegna la pole position del Gran Premio di Abu Dhabi, penultima gara del Mondiale 2011 di Formula 1.

  • Irlanda e Croazia Europei ad un passo, Portogallo “rimandato”

    Irlanda e Croazia Europei ad un passo, Portogallo “rimandato”

    Irlanda e Croazia, salvo clamorosi colpi di scena, possono considerarsi già in Polonia e Ucraina: nelle gare di andata degli spareggi validi per l’accesso alla fase finale degli Europeidella prossima estate infatti spiccano i pesanti successi, resi ancor più pesanti perchè ottenuti in trasferta, della nazionale irlandese e quella croata.

    Irlanda | © Jamie McDonald/Getty Images

    La squadra di Trapattoni passeggia a Tallin battendo la nazionale di casa, la vera sorpresa della fase di qualificazione inserita nello stesso gruppo dell’Italia, l’Estonia, con un secco 4-0 che difficilmente i baltici potranno ribaltare tra quattro giorni nella gara di ritorno a Dublino: vantaggio di Andrews, poi l’espulsione di Stepanov spalanca le strade che portano in Polonia e Ucraina all’Irlanda che nella ripresa dilaga con Walters e la doppietta del bomber Robbie Keane (i padroni di casa chiudono in nove uomini per il rosso rimediato pure da Piiroja).
    I sogni dell’Estonia si infrangono contro Trapattoni che si riscatta a distanza di due anni dopo la beffa dello speraggio giocato con la Francia con il gol di Gallas ai supplementari che ha dato la qualificazione ai transalpini contestatissimo per un fallo di mano evidente di Henry, scorrettezza che l’attaccante ex Arsenal e Barcellona ammetterà pubblicamente.

    La Croazia, nello scontro più equilibrato tra i 4 match, affossa ad Istanbul la Turchia di Guus Hiddink. Tre a zero il risultato finale che porta davvero ad un passo dall’Europeo la nazionale guidata da Slaven Bilicic che praticamente chiude la pratica turca nei primi 50′ minuti di gioco: Olic porta avanti la Croazia già dopo appena 120 secondi, alla mezz’ora raddoppia Mandzukic mentre al 51′ il difensore del Tottenham Corluka cala il tris.
    Anche la Repubblica Ceca è vicina a staccare il biglietto per la Polonia e Ucraina: i cechi si impongono per 2-0 sul Montenegro di Vucinic e Jovetic con le reti di Pilar e Sivok. L’attaccante della Juventus e il fantasista della Fiorentina nella gara di ritorno dovranno compiere una vera e propria impresa per ribaltare le due reti di svantaggio.

    Discorso qualificazione rimandato a martedì per il Portogallo che non è andato oltre lo 0-0 in Bosnia. Nonostante una gara comandata dall’inizio alla fine i lusitani non sono riusciti a scardinare la difesa bosniaca, neanche con un vivace Cristiano Ronaldo. Le speranze dei portoghesi ora saranno riposte tutte nella stella del Real Madrid che nella gara di ritorno di martedì a Lisbona non potrà più sbagliare per evitare un fallimento calcistico inaspettato se non i lusitani non dovessero centrare la qualificazione. Dzeko e compagni però non staranno di certo a guardare.

    Risultati spareggi qualificazioni Europei 2012 [gare di andata]

    BOSNIA – PORTOGALLO 0-0
    ESTONIA – IRLANDA 0-4

    13′ Andrews, 67′ Walters, 71′ Keane, 88′ rig Keane
    REPUBBLICA CECA – MONTENEGRO 2-0
    63′ Pilar, 90′ Sivok
    TURCHIA – CROAZIA 0-3
    2′ Olic, 32′ Mandzukic, 51′ Corluka

  • Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    Abu Dhabi, McLaren davanti nelle libere

    McLaren subito competitive sul circuito di Yas Marina, dove domenica si correrà il Gran Premio di Abu Dhabi, nelle prime prove libere del venerdì. Nella sessione della mattina era stato Jenson Button a siglare il miglior giro con il tempo di 1:40.263, in quella pomeridiana è stato il compagno di scuderia Lewis Hamiltona mettere tutti in fila con il miglior crono di 1:39.586.

    Lewis Hamilton | © DIMITAR DILKOFF/AFP/Getty Images

    Con le Frecce d’Argente davanti in entrambi i turni, le Red Bull e le Ferrari si sono dovute accontentare delle posizioni immediatamente successive: nella prima sessione meglio le Lattine Volanti con Mark Webber, secondo, e Sebastian Vettel, quarto, a seguire le Rosse, nel secondo e ultimo turno di giornata Fernando Alonso, tornato sul “luogo del delitto” a distanza di un anno sul circuito dove nella passata stagione per una strategia errata del muretto Ferrari perse il titolo Mondiale in favore di Vettel, e Felipe Massa si sono messi davanti l’australiano e il neo campione del mondo, rimasto vittima di un incidente alla prima curva danneggiando solo in modo lieve la sua vettura tant’è che i meccanici del team austriaco hanno potuto rimettere a posto la sua Red Bull consentendo a Sebastian di poter rientrare in pista e prendere parte alla fase conclusiva della libere.

    Nico Rosberg, fresco di rinnovo con la Mercedes, ha chiuso la giornata con un ottavo e un ventesimo posto lavorando differentemente tra la prima e la seconda sessione, al contrario il compagno di box Michael Schumacher che al mattino aveva ottenuto solo il 15esimo tempo per poi chiudere la giornata con il settimo tempo. Competitive si sono dimostrate anche le due Force India che con Adrian Sutil e Paul Di Resta sono riuscite ad entrate nella top ten. Male le due Renault che dovranno faticare più del previsto domani in qualifica, Vitaly Petrov ha chiuso con il 13esimo tempo sia al mattino che al pomeriggio, ancora più dietro Bruno Senna che nella seconda sessione ha terminato con il 15esimo miglior crono.