Brutte notizie per Antonio Conte in vista dello scontro al vertice di sabato sera allo stadio Olimpico di Roma tra le due capoliste del campionato Lazio e Juventus. Durante l’allenamento odierno infatti si è fermato Andrea Pirlo che ha terminato la seduta anzitempo rientrando negli spogliatoi accusando un problema fisico.
Il primo responso è stato risentimento muscolare. Le condizioni del regista bianconero verranno verificate e valutate accuratamente dallo staff sanitario della società nelle prossime ore, niente di grave ma il rischio che possa saltare il big match contro i biancocelesti di Edy Reja esiste.
Se così fosse la Juventus si troverà per la prima volta a giocare senza il suo vate in cabina di regia che in questa stagione è risultato decisivo ai fini del gioco prodotto dai bianconeri e dei risultati conseguiti dalla Vecchia Signora.
Il tecnico Conte, se gli esami al quale si sottoporrà l’ex rossonero dovessero dare parere negativo per un suo impiego sabato sera, si troverà quindi a dover far fronte ad un’assenza pesantissima, con la Lazio quindi potrebbe fare il suo esordio dal primo minuto Michele Pazienza, arrivato in estate a parametro zero dal Napoli, e lasciare il compito di impostare la manovra bianconera a Claudio Marchisio, splendido in questo avvio di stagione e vero uomo tuttofare, oltre a svolgere le sue mansioni a centrocampo, il numero 8 si è rivelato prezioso con i suoi inserimenti che gli hanno permesso di realizzare in questo primo scorcio di stagione ben 5 reti, capocannoniere della squadra insieme ad Alessandro Matri.
Ma non ci sorprenderemmo se il tecnico leccese decidesse di affidare il ruolo di vice Pirlo a capitan Alessandro Del Piero, ipotesi che qualcuno aveva già avanzato ad inizio stagione, visto l’affollamento nel reparto offensivo bianconero dove il numero 10 non riesce a ritagliarsi molto spazio. Chissà che Conte non ci stia pensando per davvero, del resto in casi di emergenza tutto è concesso e la classe del capitano bianconero, anche se schierato fuori ruolo, non è per niente inferiore a quella del regista ex Milan.
Perde altro terreno l’Italia dalla Germania al terzo posto del Ranking Uefa e che sta ormai preparando l’assalto addirittura al secondo posto occupato dalla Spagna (sono meno di 4 i punti di coefficiente che separano le due nazioni).
Con i risultati del martedì e mercoledì di Champions League – l’appuntamento con l’Europa League è per la prossima settimana – l’Italia ha perso altri 0.237 punti in sole 3 partite. Bayern Monaco e Bayer Leverkusen hanno fatto il loro dovere ottenendo il massimo mentre l’unica a non portare punti è stato il Borussia Dortmund campione tedesco per un totale di coefficiente di 4/6=0.667 mentre delle nostre squadre solo il Napoli ha vinto, l’Inter ha pareggiato e il Milan è stato sconfitto dal Barcellona per un totale di coefficiente di 3/7=0.428.
A tal proposito è doveroso ricordare però che l’Italia ha l’opportunità di portare 3 squadre agli ottavi di finale, Milan e Inter già qualificate, una in più della Germania (Bayern Monaco e Bayer Leverkusen): se il Napoli, reduce dall’impresa con il Manchester City, dovesse centrare l’accesso alla fase ad eliminazione diretta permetterebbe al nostro coefficiente di incamerare altri 0.714 punti in più rispetto alla Germania che invece perderà dalla competizione, a meno di clamorosi colpi di scena, il Borussia Dortmund.
Intanto il confronto annuale tra coefficiente italiano e quello tedesco è al momento in netto favore di questi ultimi che per la stagione in corso, la 2011-2012, hanno già portato a casa 7.916 punti contro i nostri 6.214. L’Italia è dietro anche a quello del Portogallo (6.833) e della Francia (6.666), che ci tallonano da vicino, e dell‘Olanda e del Belgio che ne hanno raccolti rispettivamente ben 7.600 e 7.100 ma è anche vero che per il momento Olanda e Belgio sono piuttosto lontani.
Ma a chi dare la colpa di questa situazione? Già diverso tempo fa avevo spiegato il motivo che aveva portato alla perdita del terzo posto nel Ranking e di conseguenza il quarto posto che da l’accesso ai preliminari di Champions: l’Europa League che le italiane nel passato recente hanno sempre snobbato a differenza dei teutonici.
Dello stesso avviso è stati ieri anche l’ad del Milan Adriano Galliani che, nelle interviste post gara contro il Barcellona, ha puntato il dito contro Roma e Palermo uscite anzitempo dall’Europa League:
“Il nostro calcio sta perdendo appeal perché ci sono squadre che non superano i preliminari di Champions League e giocano con le seconde linee in Europa League: stiamo precipitando e dobbiamo guardarci anche dal Portogallo, che porta diverse squadre avanti. Io nelle partite europee faccio il tifo per le italiane perché dobbiamo mantenere il ranking. Ma se in Europa League noi avevamo quattro squadre e ora restiamo in due… ora ogni punto viene comunque diviso per sette squadre“.
Pensare che nel 2006 l’Italia aveva un vantaggio abissale di 18.360 di coefficiente sulla Germania. Poi sappiamo tutti come è andata a finire, bisogna meditare su questo.
Galliani poi continua a sostenere la sua battaglia per dividere in due il Ranking Uefa, uno che conteggi i coefficienti della squadre impegnate in Champions League, dove le italiane sono tra le migliori, e l’altro per l’Europa League che avvantaggia le cosidette “piccole” del calcio europeo che riescono ad arrivare fino in fondo a discapito invece delle nostre che snobbano la competizione sin dal principio consentendo così a queste nazioni di recuperare una discreta quantità di coefficiente a stagione:
“Lo dico sempre, i risultati in Europa League hanno falcidiato il ranking, bisognerebbe separarli.
Questo il Ranking Uefa aggiornato al 24 novembre 2011
1. Inghilterra – 79.035 [8/8]
2. Spagna – 71.757 [6/7]
3. Germania – 67.852 [5/6] 4. Italia – 54.838 [5/7]
5. Portogallo – 50.346 [4/6]
6. Francia – 50.344 [5/6]
7. Russia – 43.998 [4/6]
8. Ucraina – 42.466 [4/6]
9. Olanda – 39.515 [4/5]
10. Grecia – 34.300 [3/5]
Tra parentesi le squadre ancora in corsa nelle due competizioni sul totale di squadre partecipanti di inzio stagione.
Calcolo del coefficiente Uefa
Si tiene conto di tutti i risultati delle squadre partecipanti alla Champions ed Europa League e si procede alla somma di punteggi così calcolati:
2 punti per vittoria;
1 punto per pareggio;
1 punto per vittoria nei preliminari;
0.5 punti per pareggio nei preliminari;
0 punti per sconfitta;
4 punti per l’ingresso alla fase a gruppi di Champions;
5 punti per la qualificazione agli ottavi di Champions;
1 punto per il raggiungimento di quarti, semifinali e finale per ognuna delle due competizioni;
0 punti per le finali vinte.
Fatta la somma dei punteggi per ogni nazione, si procede nel dividere il risultato ottenuto per il numero di squadre inizialmente ammesse per singola Federazione: sarà questo il coefficiente finale di stagione.
Il Ranking Uefa tiene conto solo dei risultati ottenuti nelle ultime 5 stagioni (esempio quello di quest’anno tiene in considerazione la somma dei coefficienti che vanno dalla stagione 2007-2008 fino a quella, attualmente in corso, 2011-2012).
Quella di domenica per Felipe Massa sarà una domenica particolare. Il pilota brasiliano infatti taglierà lo storico traguardo dei 100 Gran Premi con la Ferrari e a rendere il tutto più speciale è che lo farà sul circuito di casa a San Paolo dove in questo week-end si correrà il Gran Premio del Brasile, ultimo appuntamento del Mondiale 2011.
Cento Gran Premi al volante della Rossa, sei lunghi anni, più un altro da collaudatore nel 2003, nel corso dei quali ha raccolto 11 vittorie, 15 pole position, 14 giri veloci e un titolo iridato accarezzato proprio nella sua San Paolo nel 2008 quando solo per pochi secondi è stato campione del mondo prima che Lewis Hamilton nelle ultime curve superò la Toyota di Timo Glock arrivando quinto e strappandogli dalle mani nel modo più brutale il Mondiale perso per un solo punto. Avrebbe potuto essere il giorno più bello della sua vita e invece si trasformò in una sorta di maledizione perchè l’incubo si materializzò poco più tardi, il 25 luglio del 2009 nel corso delle qualifiche del Gran Premio d’Ungheria, quando una molla staccatasi dalla vettura di Barrichello che lo precedeva lo centrò in pieno mentre viaggiava ad una velocità di poco superiore ai 200 km/h perforandogli la visiera del casco e provocandogli un taglio alla fronte, la frattura della zona sovraorbitale sinistra del cranio e una commozione cerebrale. Il pilota brasiliano fu costretto a saltare il resto della stagione per poi rientrare in quella successiva, nel 2010, ma le sue prestazioni non furono più all’altezza terminando sesto nella classifica mondiale andando incontro a due stagioni travagliate. Ancora peggio infatti ha fatto quest’anno nel corso del quale il pilota brasiliano non è riuscito mai a salire sul podio, podio che manca dal 24 ottobre 2010 quando arrivò terzo in Corea.
Felipe Massa domenica con il 100esimo Gran Premio entrerà nella storia della Ferrari, attualmente è il terzo pilota ad avere disputato più gare in assoluto con la scuderia di Maranello. Solo due piloti prima di lui sono riusciti ad arrivare in tripla cifra, l’inarrivabile Michael Schumacher, con 180 GP, e il connazionale Rubens Barrichello che è lì a sole 3 Gran Premi di distanza, 102 contro i 99 di Felipe che spera di addolcire e rendere ancora più speciale tale traguardo facendo una buona prestazione per festeggiarlo sul podio davanti al proprio pubblico sul circuito dove ha già vinto per due volte, nel 2006 e nel 2008:
“Sarà un weekend molto importante per me, perché segnerà la fine della mia decima stagione in Formula 1, anche se non di Gran Premi, visto che nel 2003 feci il collaudatore per la Scuderia.Fortunatamente sono ancora giovane e il mio futuro nelle corse sarà ancora lungo ma dieci anni sono comunque un traguardo particolare nella carriera di un pilota. Inoltre, ci sono sei stagioni come titolare della Scuderia con cui disputerò il mio centesimo Gran Premio, il tutto nella mia corsa di casa. Sarà davvero speciale e sarebbe bello coronarlo con un bel risultato nella corsa di domenica pomeriggio“.
Per Massa però, nonostante il traguardo imminente, il 2012 dovrà essere l’anno della svolta e della rinascita per guadagnarsi la riconferma in Ferrari anche per il 2013, come affermato nei giorni scorsi dal presidente della casa modenese Luca Cordero di Montezemolo che ha già messo in guardia il pilota.
A questo punto non resta che fare i nostri migliori auguri a Felipe per i suoi 100 Gran Premi in Ferrari e che possa festeggiarli nel migliore dei modi.
La sconfitta rimediata in casa del Bayer Leverkusen complica e non poco il discorso qualificazione agli ottavi di finale di Champions League di un Chelsea in netta crisi. Il 2-1 in terra tedesca si aggiunge agli scarsi risultati raccolti finora in Premier League facendo traballare ancor di più la panchina di Andrè Villas Boas che avrà il compito non facile di sbrogliare una situazione diventata delicatissima.
I Blues, passati in vantaggio con Drogba, si fanno beffare dai padroni di casa dell’ex Ballack con le reti di Derdiyok e quella in pieno recupero di Friedrich che regala alle Aspirine una qualificazione certa (resta da stabilire se come prima o seconda nel girone). Il Chelsea ora si giocherà l’accesso agli ottavi di finale tra due settimane a Londra contro un Valencia, che nell’altra gara del Gruppo E ha travolto il Genk per 7-0 (tripletta di Soldado), al quale può bastare anche un pareggio per 1-1, in virtù di una migliore differenza reti degli spagnoli considerando lo stesso risultato ottenuto nella gara d’andata, o con più reti. Lo 0-0 o una vittoria invece qualificherebbe la squadra di Villas Boas.
Nel Gruppo F stacca il pass per la fase successiva l’Arsenal di Arsene Wenger: all’Emirates Stadium i Gunners hanno battuto il Borussia Dortmund per 2-1 grazie alla doppietta di Robin Van Persie, sempre più decisivo per i londinesi. L’Olympiakos espugna Marsiglia 1-0 (rete di Fetfatzidis) e rientra in corsa per il secondo posto ma i greci dovranno battere l’Arsenal e sperare che il Marsiglia non faccia bottino pieno a Dortmund.
Entra nella storia l’Apoel Nicosia che, uscendo indenne da San Pietroburgo contro lo Zenit di Spalletti e Criscito, diventa la prima squadra cipriota a raggiungere gli ottavi di Champions League. Un’impresa quella delle formazione guidata da Ivan Jovanovic che non ha mai perso un incontro (2 vittorie e 3 pareggi). L’altro posto se lo contenderanno lo Zenit con il Porto, che ha vinto in casa dell’eliminato Shakhtar Donetsk 2-0, nello scontro diretto del Do Dragao tra 15 giorni, ai russi basterà non perdere.
Infine nel Gruppo H, il Barcellona supera il Milan espugnando San Siro 3-2 e si qualifica come prima con i rossoneri secondi. Il Viktoria Plzen beffa il Bate Borisov e mette un’ipoteca sul terzo posto che significa Europa League.
Risultati e marcatori 5 Giornata Champions League [mercoledì 23 novembre 2011]
Il menu di Champions League di stasera è ricco: oltre alla supersfida di San Siro che vedrà opposte una di fronte all’altra due regine d’Europa Milan e Barcellona già qualificate e che giocheranno per il primato nel Gruppo H, è da seguire anche il doppio incrocio anglo-tedesco Bayer Leverkusen – Chelsea, Arsenal – Borussia Dortmund.
Andiamo con ordine: nel Gruppo E il Chelsea di Villas Boas in crisi in Premier League, 3 sconfitte nelle ultime 4 uscite, è impegnato nell’insidiosa trasferta di Leverkusen. Le due squadre sono divise da due punti, i Blues guidano il raggruppamento con 8 punti, i tedeschi seguono a 6. Dello scontro diretto ne può approfittare il Valencia che al Mestalla riceve i belgi del Genk, agli spagnoli servono i 3 punti per poi giocarsi la qualificazione nell’ultima e decisva sfida con il Chelsea a Londra.
Nel Gruppo F all’Emirates Stadium di Londra, casa dell’Arsenal, il Borussia Dortmund si gioca le ultime chances di qualificazione con i Gunners. Non sarà facile per i campioni di Germania in carica considerando che l’Arsenal, dopo un avvio disastroso, è reduce da 7 vittorie consecutive in Premier League. Nell’altra gara il Marsiglia giocherà con i greci dell’Olympiakos, ai francesi basterebbe anche un pari, se il Dortmund dovesse perdere, per accedere agli ottavi di finale.
Nel Gruppo G la capolista a sorpresa Apoel Nicosia vuole scrivere la storia a San Pietroburgo centrando gli ottavi di finale con un turno d’anticipo. Lo Zenit di Spalletti, secondo in classifica, vuole però tenere a distanza sia il Porto che lo Shakhtar Donetsk impegnati nell’altra sfida del girone e staccati rispettivamente di 3 e 5 punti. Infine nell’ultimo Gruppo, quello H, già detto di Milan e Barcellona, si giocheranno il terzo posto e l’accesso in Europa League il Bate Borisov e il Viktoria Plzen.
Questo il programma della 5 Giornata di Champions League [mercoledì 23 novembre 2011]
Gruppo E
BAYER LEVERKUSEN – CHELSEA
VALENCIA – GENK
Classifica: Chelsea 8, Bayer Leverkusen 6, Valencia 5, Genk 2
Gruppo F
ARSENAL – BORUSSIA DORTMUND
MARSIGLIA – OLYMPIAKOS
Classifica: Arsenal 8, Marsiglia 7, Borussia Dortmund 4, Olympiakos 3
Gruppo G
SHAKHTAR DONETSK – PORTO
ZENIT SAN PIETROBURGO – APOEL NICOSIA
Classifica: Apoel Nicosia 8, Zenit San Pietroburgo 7, Porto 4, Shakhtar Donetsk 2
Solo un mese fa scrivevamo dell’ipotesi molto concreta, secondo il dottor Roberto Ceccarelli che sta seguendo la riabilitazione del pilota polacco, del ritorno alle gare di Formula 1 di Robert Kubica e prendere parte al Mondiale 2012, un sogno quello di Robert inseguito sin dai primissimi giorni immediatamente successivi all’incidente dello scorso 6 febbraio mentre era impegnato con la sua auto nel Rally di Andora nel savonese.
Oggi invece Robert ha annunciato, a malincuore, a distanza di 9 mesi da quel terribile incidente di dover rinunciare, almeno per il momento, al rientro in Formula 1 perchè non ancora pronto fisicamente e quindi costretto a saltare anche la stagione 2012.
Nonostante il grande impegno e la sua forza di volontà, il pilota è giunto a questa difficile decisione non essendo riuscito ancora a recuperare al 100%, comprensibilmente, da quelle diverse gravi fratture alla gamba e nel resto del corpo e all’avambraccio destro rischiandone l’amputazione. Ciò non vuol dire però che Robert abbia smesso di inseguire il suo sogno, la riabilitazione procede bene e il desiderio in sè di rimettersi al volante di una F1 è ancora vivo:
“Anche se ho lavorato molto duramente in queste ultime settimane, sono giunto alla conclusione che non sono ancora certo di essere pronto per la stagione 2012. Questa è una decisione difficile da prendere, ma è la più ragionevole per me e per il team che ha la necessità di prepararsi per il prossimo anno. Il mio recupero è molto incoraggiante ma prima di rientrare voglio essere sicuro al 100% di aver completamente recuperato. Mi dispiace non aver potuto fornire più notizie su di me in questo periodo e ringrazio i miei amici dei media per aver capito che questo è stato il miglior modo per me di far fronte al periodo più difficile della mia vita“.
La Lotus Renault resterà comunque vicina al suo pilota e, quando si sentirà pronto, gli verrà messa a disposizione una vettura per i test. Il team principal della scuderia anglo-francese Eric Boullier ha commentato così la decisione di Robert:
“Non poter avere Robert al via della stagione in Australia non è quello che auspicavamo ma ha preso una decisione molto matura, agendo nel migliore dei modi per tutelare gli interessi della squadra. Come team e come famiglia, noi rimaniamo al 100% con lui e lo aiuteremo il più possibile. Un programma composto da test al simulatore e in pista lo sta già aspettando. Robert farà un passo alla volta e tornerà nella sua auto quando sentirà che è il momento giusto per farlo. A nome di tutti i 520 membri del team, gli auguro una pronta guarigione“.
Kubica ha anche un contratto da rinnovare con la Lotus Renault, il suo accordo attuale scade alla fine del 2012. Dopo l’incidente le quotazioni del “promesso sposo Ferrari” di vestire di rosso nel 2013 al posto di Felipe Massa sono scese in virtù di quanto accaduto. Vedremo se Robert riuscirà a realizzare i suoi due sogni, quello di tornare al suo lavoro in pista e guidare una F1 e farlo al volante di una Ferrari.
Nel martedì di Champions League trovano la qualificazione aritmetica agli ottavi di finale l‘Inter e il Bayern Monaco che vanno ad aggiungersi al già qualificato Real Madrid. Ai nerazzurri bastava fare solo un punto con il Trabzonspor per staccare il biglietto per la fase ad eliminazione diretta, missione compiuta per gli uomini di Ranieri che tornano dalla trasferta turca con un 1-1 con il primo gol in nerazzurro di Ricky Alvarez che permette all’Inter di qualificarsi come prima nel Gruppo B. A dire il vero la certezza della qualificazione lo si era avuta già prima che i nerazzurri scendessero in campo per la sconfitta del Cska Mosca nel pomeriggio in casa contro il Lille (0-2) che torna così in corsa per il secondo posto da decidere nella prossima giornata quando i francesi riceveranno i turchi del Trabzonspor e i russi andranno a Milano cercando di fare bottino pieno.
Il Bayern Monaco fa suo il Gruppo A con la vittoria per 3-1 contro il Villarreal, per i bavaresi doppietta di Franck Ribery e gol del capocannoniere della competizione Mario Gomez, al suo sesto centro in Champions League, mentre per gli spagnoli, che restano a secco di vittorie e di punti, rete della bandiera di De Guzman con un bel destro al volo.
Cavani firma l’impresa del Napoli battendo al San Paolo il Manchester City per 2-1. Ora i partenopei sono al secondo posto scavalcando proprio gli inglesi di Roberto Mancini che ora avranno un solo risultato a disposizione per passare il turno, la vittoria a Monaco di Baviera e sperare che gli azzurri non facciano lo stesso a Villarreal. Il pareggio provvisorio dei Citizens era stato segnato da Mario Balotelli.
Nel Gruppo C resta ancora in bilico il discorso qualificazione: nello scontro al vertice all’Old Trafford il Manchester United si fa bloccare dal Benfica sul 2-2 risultato questo che avvantaggia i lusitani e penalizza i Red Devils di Sir Alex Ferguson che ora si trovano a pari punti con il Benfica ma al secondo posto in virtù degli scontri diretti. L’autogol di Jones ad inizio gara complica le cose allo United che poi rimontano con Berbatov e Fletcher ma subiscono poco dopo il pari definitivo di Aimar.
La qualificazione dei Red Devils verrà decisa all’ultima gara nella trasferta di Basilea, gli elvetici vincono fuori casa contro i rumeni dell’Otelul Galati 3-2 e salgono a quota 8 punti ad un punto di distanza dall’accoppiata Benfica – Manchester United.
Infine nel Gruppo D il Real Madrid, già qualificato, fa a fettine la povera Dinamo Zagabria: 6-2 il finale con doppiette di Benzema e Callejon e rete di Higuain e Ozil. Nell’altra gara l’Ajax esce indenne dal di Gerland di Lione e resiste in seconda posizione ipotecando il passaggio del turno. Per i francesi le speranze di qualificazione sono ridotte al lumicino: con 3 punti di vantaggio in classifica e gli scontri diretti in perfetta parità, i Lancieri anche in caso di sconfitta nell’ultima giornata hanno dalla loro parte una migliore differenza reti di +3 contro il -4 dei transalpini che devono sperare in una loro goleada contro i croati della Dinamo e di quella del Real contro gli olandesi.
Risultati e marcatori 5 Giornata Champions League [martedì 22 novembre 2011]
Gruppo A
BAYERN MONACO – VILLARREAL 3-1
3′ Ribery (B), 23′ Gomez (B), 50′ De Guzman (V), 69′ Ribery (B) NAPOLI – MANCHESTER CITY 2-1
17′ Cavani (N), 33′ Balotelli (M), 49′ Cavani (N)
Classifica: Bayern Monaco 13, Napoli 8, Manchester City 7, Villarreal 0
Gruppo B
CSKA MOSCA – LILLE 0-2
49′ aut Berezutski, 64′ Sow TRABZONSPOR – INTER 1-1
18′ Alvarez (I), 23′ Altintop (T)
Classifica: Inter 10, Trabzonspor 6, Lille 5, Cska Mosca 5
Gruppo C
MANCHESTER UNITED – BENFICA 2-2
3′ aut Jones (M), 30′ Berbatov (M), 59′ Fletcher (M), 61′ Aimar (B) OTELUL GALATI – BASILEA 2-3
10′ Frei (B), 14′ Frei (B), 37′ Streller (B), 75′ Giurgiu (O), 81′ Antal (O)
Classifica: Benfica 9, Manchester United 9, Basilea 8, Otelul Galati 0
Non solo Napoli – Manchester City e Trabzonspor – Inter in questo martedì di Champions League valido per la quinta giornata. Nel gruppo dei partenopei, quello A, il Bayern Monaco primo in classifica con 10 punti può centrare aritmeticamente la qualificazione agli ottavi contro un Villarreal che, orfano di Giuseppe Rossi, in campo europeo ha rimediato solo sconfitte e rimasto ancorato in fondo alla classifica senza aver conquistato nessun punto.
Nel Gruppo B, all’Inter basta tornare dalla trasferta di Trebisonda con un punto per passare agli ottavi mentre il Lille dovrà compiere l’impresa a Mosca in casa del Cska se vorrà restare in corsa per l’ultimo posto disponibile.
Nel Gruppo C il Manchester United rischia con il Benfica: una delle due squadre, appaiate in vetta alla classifica a quota 8 punti, potrebbe essere ripresa dal Basilea che segue a 5 e che sulla carta ha vita facile con i rumeni del Otelul Galati cenerentola della Champions League. La vincente dello scontro dell’Old Trafford invece metterebbe una seria ipoteca per gli ottavi.
Infine nel Gruppo D al Real Madrid di Josè Mourinho già agli ottavi di finale, impegnato in casa al Santiago Bernabeu con la Dinamo Zagabria già eliminato, basta un punto per qualificarsi primo nel girone; si giocano il secondo pass per la fase successiva Lione e Ajax con i francesi che devono vincere a tutti i costi per raggiungere a quota 7 i Lancieri.
Questo il programma della 5 Giornata di Champions League [martedì 22 novembre 2011]
Gruppo A
BAYERN MONACO – VILLARREAL
NAPOLI – MANCHESTER CITY
Classifica: Bayern Monaco 10, Manchester City 7, Napoli 5, Villarreal 0
Gruppo B
CSKA MOSCA – LILLE
TRABZONSPOR – INTER
Classifica: Inter 9, Cska Mosca 5, Trabzonspor 5, Lille 2
Gruppo C
MANCHESTER UNITED – BENFICA
OTELUL GALATI – BASILEA
Classifica: Manchester United 8, Benfica 8, Basilea 5, Otelul Galati 0
Gruppo D
REAL MADRID – DINAMO ZAGABRIA
LIONE – AJAX
Classifica: Real Madrid 12, Ajax 7, Lione 4, Dinamo Zagabria 0
Notte magica al San Paolo. Il Napoli si gioca una grossa fetta della qualificazione agli ottavi di Champions League contro il Manchester City di Mancini che occupa attualmente il secondo posto nel girone A, ultimo utile al passaggio del turno, con due punti di vantaggio proprio sui partenopei.
Le due squadre arrivano alla super sfida con stati d’animo differenti, il club azzurro zoppica in Serie A e, non abituato al doppio impegno campionato – Champions, ha perso parecchio terreno, comunque ancora colmabile, dalla vetta della classifica, i Citizens invece stanno dominando la Premier League con 11 vittorie su 12 partite senza ancora mai perdere e con 5 punti di vantaggio sui cugini del Manchester United umiliato tra l’altro lo scorso 23 ottobre nella fortezza inespugnabile dell’Old Trafford per 6-1. Un ruolino di marcia quello dei Mancini’s boys che fa paura a chiunque. Quella costruita dallo sceicco Mansour a suon di milioni di euro è ormai a tutti gli effetti una corazzata capace di poter arrivare fino in fondo in qualsiasi competizione.
Quella di stasera è anche la sfida non solo tra i due tecnici Mazzarri, da una parte, e Mancini, dall’altra, ma soprattutto quella tra i due grandi amici argentini Ezequiel Lavezzi e Sergio Aguero, che per un motivo o per un altro i loro nomi vengono accostati spesso a quello di sua eccellenza Diego Armando Maradona che a Napoli è un dio: i tifosi napoletani rivedono nel Pocho sotto certi aspetti, nonostante sia blasfemo azzardare solo un paragone, il Pibe de Oro mentre il Kun è il genero di Diego. Se per il primo la presenza in campo appare alquanto scontata, quella dell’attaccante del Manchester City, che in estate sembrava destinato alla Juventus fino a quando Mansour non ha deciso di tirare fuori il libretto degli assegni pagando per intero la sua clausola rescissoria di 45 milioni di euro all’Atletico Madrid, non è del tutto certa. Tutti però si augurano di poterli vedere all’opera in quel San Paolo che è ancora casa di Maradona.
Passando alle formazioni, Mazzarri conferma in blocco la squadra che ha giocato con la Lazio sabato sera con l’unica eccezione di Gargano che prenderà il posto di Dzemaili: quindi il solito e caro 3-4-2-1 con De Sanctis in porta, Campagnaro, Aronica e Cannavaro, rientrante dalla squalifica in difesa, che se la dovranno vedere con l’attacco atomico dei Citizens. In mediana, come dicevamo Gargano al fianco di Inler con Maggio e Dossena sulle fasce; tridente confermatissimo con Lavezzi e Hamsik a sostegno di Cavani che spera di sbloccarsi interrompendo un digiuno che comincia a farsi pesante.
Mancini risponde con il 4-2-3-1 con Hart tra i pali, difesa composta da Zabaleta, Kompany, Lescott e l’ex Lazio Kolavor in difesa, in mediana la coppia dinamica Barry e Yaya Tourè mentre il reparto offensivo sarà composto da Silva, Nasri, Dzeko e Aguero con Mario Balotelli che dovrebbe partire dalla panchina come punizione per la scappatella dal ritiro napoletano del club inglese per uscire con la fidanzata Raffaella Fico. Non è escluso però la sorpresa dell’ultimo momento con l’ex Inter in campo.
Probabili formazioni Napoli – Manchester City (ore 20:45)
NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Aronica; Maggio, Gargano, Inler, Dossena; Hamsik, Lavezzi; Cavani.
Panchina: Rosati, Fernandez, Fideleff, Dzemaili, Mascara, Santana, Pandev.
Allenatore: Mazzarri.
MANCHESTER CITY (4-2-3-1): Hart; Zabaleta, Lescott, Kompany, Kolarov; Barry, Y. Tourè; Silva, Nasri, Aguero; Dzeko. Panchina: Pantilimon, Richards, K. Tourè, Johnson, Savic, Balotelli.
Allenatore: Mancini.
Dopo l’annuncio del lancio delle rivoluzionarie Adizero F50 miCoach, le scarpe da calcio “intelligenti” che permettono all’atleta che le indossa di monitorare tramite un sensore, il miCoach SPEED_CELL™ posto all’interno della scarpa, tutta una serie di dati quali la velocità media (registrata ogni secondo), velocità massima (registrata ogni cinque secondi), numero di scatti, distanza totale percorsa, distanza ad elevati livelli di intensità e altro di cui vi avevamo già parlato giorni fa, Adidas ha pensato bene di organizzare un evento speciale per presentarle al pubblico.
Ieri, 21 novembre, presso il Centro Sportivo Bettinelli di Milano Adidas ha deciso di “far battezzare” le F50 miCoach da uno dei propri testimonial di punta, il capitano e bandiera della Juventus Alessandro Del Piero che ha fatto da padrino all’evento. Il fuoriclasse bianconero ha testato in prima persona sul campo le prime scarpe da calcio intelligenti partecipando alla partita di calcio a 7 organizzata dalla nota marca di articoli sportivi tedesca e che ha visto come protagonisti anche giornalisti e blogger e partecipando alla conferenza stampa di presentazione al fianco del direttore marketing di Adidas Italia Stephen Pierpoint, rispondendo alle domande del giornalista Mediaset Pierluigi Pardo.
Oltre al sensore miCoach SPEED_CELL™ che cattura tutti i dati utili all’altleta che le indossa, il pacchetto comprende anche connettore miCoach Connect per la connessione ad iPod touch, iPhone e iPad oppure per PC e MAC che permetterà di condividere tutti le proprie statistiche raccolte su Facebook e confrontarle con quelle degli amici. Tutto il pacchetto (Adizero F50 miCoach+sensore miCoach SPEED_CELL™+miCoach Connect) è già in vendita dal 15 novembre presso i migliori negozi sportivi e disponibile al prezzo di 255 €. Dal 2 dicembre i prodotti saranno venduti anche separatamente.
Di seguito le immagini dell’evento con lo special guest Alessandro Del Piero protagonista.