Autore: Lupo

  • Totti, idea nazionale. Prandelli ci pensa

    Totti, idea nazionale. Prandelli ci pensa

    Dopo un avvio di stagione un pò tribolato ricevendo anche qualche critica di troppo, qualcuno addirittura gli aveva imputato di essere lui il vero problema della Roma, Francesco Totti sta attraversando ora un periodo a dir poco brillante. La doppietta nell’arco di 8 minuti che ha mandato ko il Cesena, il gol numero 210 e 211 lo ha fatto entrare nella leggenda del calcio italiano, prima raggiungendo e poi battendo il primato di Gunnar Nordahl, scalzato dal primo posto della classifica dei cannonieri di sempre in Serie A che hanno segnato con la stessa squadra.

    Francesco Totti | © ANDREAS SOLARO/AFP/Getty Images

    Ora per Totti si potrebbero riaprire le porte della nazionale, da lui stesso lasciata nel 2006 al termine del mondiale tedesco vinto dagli azzurri nella finale di Berlino contro la Francia di Zinedine Zidane per dedicarsi completamente alla sua Roma dal momento che, come da lui stesso affermato, con i suoi guai fisici e l’età non più verdissima non capace di sostenere il doppio impegno Roma e nazionale.
    Ad aprire, quantomeno, la porta azzurra al capitano giallorosso è lo stesso ct dell’Italia Cesare Prandelli ieri ospite della trasmissione sportiva di Rai 1 “5 Minuti di Recupero“. Prandelli ha ammesso di non escludere questa ipotesi a priori:

    A fine campionato valuteremole condizioni fisiche dei giocatori. Abbiamo iniziato stagione con progetto, se ci fossero giocatori con grande personalità in buone condizioni saranno presi in considerazione“.

    Dopo Di Natale, che continua a segnare a ripetizione ormai da 3 anni vincendo la classifica capocannonieri della Serie A nella stagione 2009-2010 e 2010-2011 e che verrà convocato dal ct in occasione dell’amichevole che la nazionale giocherà contro gli Stati Uniti il prossimo mese di febbraio, Totti potrebbe essere un altro ritorno, il numero 10 giallorosso indosserebbe nuovamente la maglia dell’Italia a distanza di 6 anni dall’ultima apparizione e partecipare alla spedizione azzurra in Polonia e Ucraina per l’Europeo del 2012 facendo reparto al fianco di Mario Balotelli considerato che i recuperi di Antonio Cassano, reduce da un’operazione al cuore, e Giuseppe Rossi, rottura del legamento crociato del ginocchio, in vista della manifestazione in programma a giugno non sembrano così scontati.

  • Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Alta tensione al Real, Sergio Ramos e Casillas contro Mourinho

    Maestro a fare da parafulmine e ad attirare su di sè tutte le attenzioni e le critiche per proteggere la squadra, questa volta Josè Mourinho si trova a dover far fronte ad una situazione nuova e che non aveva mai avuto la necessità di affrontare prima, la rottura, così pare, con una parte dello spogliatoio, in particolare con i senatori spagnoli. Nonostante il primo posto nella Liga, l’aria che si respira in casa Real Madrid dopo la sconfitta del Bernabeu in Coppa del Re, l’ennesima contro i rivali storici del Barcellona, è a dir poco pesante.

    Josè Mourinho | © Denis Doyle/Getty Images

    Come si apprende oggi da Marca infatti, una fonte più che attendibile dal momento che il quotidiano spagnolo è da sempre molto vicino e attento a tutto quello che succede nell’ambiente madridista, durante un allenamento il tecnico portoghese avrebbe avuto una discussione piuttosto accesa con Sergio Ramos. Lo Special One avrebbe accusato i giocatori, con particolare riferimento al difensore, di averlo “ucciso in zona mista” nelle interviste al termine della gara con i blaugrana, “No Mister, lei ha letto solo quello che è uscito sui giornali, non tutto ciò che abbiamo detto” la risposta di Sergio Ramos. La replica piccata non è piaciuta per niente a Mourinho che avrebbe rincarato la dose coinvolgendo in prima persona anche il portiere e capitano del Real Madrid Iker Casillas, imputando loro il fatto di essere considerati intoccabili dalla stampa “Ovvio, voi spagnoli avete vinto il Mondiale e quindi i vostri amici della stampa vi proteggono. Come al portiere per esempio...”. Il numero uno del Real e della nazionale spagnola, percepita la frase mentre stava allenandosi in un’altra zona del campo, non ha atteso un secondo per rispondere al tecnico “Mister, qui le cose si dicono in faccia, ok?“.

    Il battibecco poi si sarebbe spostato sugli errori commessi in campo, in particolare Mourinho avrebbe chiesto a Ramos dove si trovasse in occasione del vantaggio del Barcellona invece di marcare il giocatore designato e, poi autore del gol, PuyolMarcavo Piqué misterla risposta – “No, dovevi marcare Puyol. Ora ti metti pure a fare l’allenatore…?” Il botta e risposta sarebbe continuato “No, ma a seconda della situazione della gara a volte bisogna cambiare le marcature. E visto che lei non ha mai giocato non sa che a volte si generano questo tipo di situazioni.

    L’atmosfera nello spogliatoio del Real è incandescente nonostante il primato in classifica, stasera nella gara con l’Athletic Bilbao vedremo il comportamento sul campo degli uomini, se così si possono ancora chiamare, di Mourinho. Nella peggiore delle ipotesi infatti il tecnico potrebbe essere sfiduciato dai giocatori, sul quale peserà appunto soprattutto il parere dei senatori dello spogliatoio e Casillas e Sergio Ramos sono due di questi. In tal caso un divorzio anticipato nel pieno della stagione non sarebbe poi così improbabile. Riuscirà il vate di Setubal ad evitare un ammutinamento dei suoi uomini?

  • Serie A 19 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 19 Giornata, risultati e classifica

    Con la vittoria nell’ultimo turno del girone d’andata a Bergamo nell’anticipo serale del sabato la Juventus si è laureata campione d’inverno, un titolo che vale poco ma che fa morale dal momento che era dal 2006 che i bianconeri non arrivavano davanti a tutti al giro di boa. La squadra di Conte, unica squadra ancora imbattuta in stagione, affonda una buona Atalanta nella ripresa, sblocca il risultato Lichtsteiner su una pennellata di Pirlo; il raddoppio porta la firma di Giaccherini servito da un’invenzione del neo entrato Marrone.

    Il Milan si riprende dalla botta nel derby e resta in scia alla Juventus vincendo 3-0 a Novara. Nei rossoneri grande protagonista il solito Zlatan Ibrahimovic autore di una doppietta che apre e chiude i giochi al 90′. In mezzo la rete di Robinho che si sblocca interrompendo un digiuno durato oltre due mesi. Non perde colpi neanche l’Udinese che al Friuli batte 2-1 il Catania e resta a 3 punti dalla vetta occupata dalla Juve, e sabato prossimo c’è lo scontro diretto a Torino. Di Armero al termine di un contropiede fulminante e del capocannoniere Di Natale, in coabitazione con Ibrahimovic, in splendida girata, le reti dei bianconeri.

    In attesa del posticipo di stasera Inter – Lazio, scontro diretto per il quarto posto e che servirà sia ai nerazzurri che ai biancocelesti per non mollare la presa sull’Udinese, Pandev salva il Napoli da una sconfitta pesante a Siena con un colpo di testa a 4 minuti dal termine dopo che l’ex Calaiò aveva portato in vantaggio i nerazzurri e dopo che il bomber Cavani aveva fallito un penalty per atterramento in area di Lavezzi lasciando altri punti preziosi per strada. I partenopei vengono così scavalcati dalla Roma che ieri nell’anticipo del pomeriggio aveva travolto il Cesena 5-1 con un super Totti, da ieri il giocatore ad aver realizzato più gol con la stessa squadra (211) battendo il primato di Nordahl (210) che resisteva dal 1956.

    Festival del gol al Barbera, ben 8 le reti realizzate in Palermo – Genoa. A spuntarla sono i rosanero che battono il Grifone 5-3: vantaggio genoano di Palacio, poi tris tremendo dei padroni di casa con Budan, Silvestre e Mantovani. Palacio accorcia le distanze su calcio di rigore ma il Palermo va in rete ancora con Miccoli e Migliaccio prima che l’ex Jankovic fissi il risultato sul definitivo 5-3.

    Infine tre pareggi, due a reti inviolate nel derby emiliano Bologna – Parma e in Cagliari – Fiorentina, e l’altro a Lecce dove i giallorossi di Cosmi al fotofinish strappano un punto al Chievo (doppietta di Paloschi) grazie alla rete di Di Michele al secondo minuto di recupero.

    RISULTATI E MARCATORI 19 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    ATALANTA – JUVENTUS 0-2
    54′ Lichtsteiner, 81′ Giaccherini
    BOLOGNA – PARMA 0-0
    CAGLIARI – FIORENTINA 0-0
    LECCE – CHIEVO 2-2
    3′ Paloschi (C), 24′ Paloschi (C), 30′ Esposito (L), 92′ Di Michele (L)
    NOVARA – MILAN 0-3
    57′ Ibrahimovic, 74′ Robinho, 90′ Ibrahimovic
    PALERMO – GENOA 5-3
    14′ Palacio (G), 26′ Budan (P), 37′ Silvestre (P), 42′ Mantovani (P), 59′ rig Palacio (G), 75′ Miccoli (P), 84′ Migliaccio (P), 89′ Jankovic (G)
    ROMA – CESENA 5-1
    1′ Totti (R), 8′ Totti (R), 9′ Borini (R), 58′ Eder (C), 62′ Juan (R), 70′ Pjanic (R)
    SIENA – NAPOLI 1-1
    67′ Calaiò (S), 86′ Pandev (N)
    UDINESE – CATANIA 2-1
    20′ Armero (U), 53′ Di Natale (U), 94′ rig Lodi (C)

    stasera ore 20:45
    INTER – LAZIO

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 41 19
    2. MILAN 40 19
    3. UDINESE 38 19
    4. LAZIO 33 18
    5. INTER 32 18
    6. ROMA 30 18
    7. NAPOLI 29 19
    8. PALERMO 24 19
    9. CHIEVO 24 19
    10. GENOA 24 19
    11. PARMA 23 19
    12. CAGLIARI 23 19
    13. CATANIA 22 18
    14. FIORENTINA 22 19
    15. ATALANTA [-6] 20 19
    16. BOLOGNA 20 19
    17. SIENA 19 19
    18. CESENA 15 19
    19. LECCE 13 19
    20. NOVARA 12 19

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    14 – Di Natale (Udinese), Ibrahimovic (Milan)
    12 – Denis (Atalanta)
    11 – Cavani (Napoli)
    9 – Klose (Lazio), Jovetic (Fiorentina), Palacio (Genoa)
    8 – Giovinco (Parma), Calaiò (Siena)
    7 – Matri (Juventus), Osvaldo (Roma), Milito (Inter)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Nocerino (Milan) , Rigoni (Novara), Mutu (Cesena), Miccoli (Palermo)
    5 – Di Vaio (Bologna), Pepe (Juventus), Destro (Siena), Di Michele (Lecce), Lodi (Catania), Pandev (Napoli)
    4 – Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Boateng (Milan), Paloschi (Chievo), Ramirez (Bologna), Totti (Roma), Hernanes (Lazio), Pazzini (Inter)

  • Totti record, 211 gol in Serie A con la Roma. Superato Nordahl

    Totti record, 211 gol in Serie A con la Roma. Superato Nordahl

    Quattro settembre 1994, stadio Olimpico di Roma. Si gioca Roma – Foggia, prima giornata del campionato di Serie A stagione ’93/’94. Sulla panchina giallorossa siede un tecnico passionale e di grande temperamento come Carlo Mazzone. E’ la mezz’ora del primo tempo, i capitolini attaccano alla ricerca del gol del vantaggio: Thern dal lato sinistro della trequarti fa partire un cross in area trovando Fonseca, l’attaccante uruguagio fa sponda di testa trovando al limite dell’area un giovane Francesco Totti, appena 18enne, al quale Sor Carletto aveva affidato, coraggiosamente, la maglia di Balbo. L’attaccante prende la mira e con un sinistro di prima intenzione trafigge Mancini sul primo palo facendo impazzire di gioia l’Olimpico e ripagando la fiducia del tecnico. E’ il primo gol in assoluto di colui che, da lì a poco, verrà soprannominato Il Pupone, il primo in campionato di una lunga serie.

    Francesco Totti | © Paolo Bruno/Getty Images

    Ventuno gennaio 2012, il “teatro” è lo stesso di quello di diciassette anni e tre mesi prima, l’attore protagonista anche: si gioca Roma – Cesena, gara valevole per il 19esimo turno di campionato stagione 2011-2012. I giallorossi, appena andati in gol con il suo capitano, attaccano alla ricerca del raddoppio: corre il minuto 8 del primo tempo, Lamela dal limite dell’area con un cross morbido e calibrato serve un esperto Francesco Totti che si coordina splendidamente e con un destro potente al volo fulmina Antonioli. E’ il gol numero 211 in campionato con la maglia della Roma, è il gol che permette al Pupone, che intanto nel corso degli anni si era guadagnato sul campo l’appellativo di L’ottavo re di Roma, di riscrivere la storia del campionato italiano: nessuno come lui in Serie A, 211 le reti segnate con la stessa squadra, una in più di Gunnar Nordahl che con la maglia del Milan in sette stagioni, dal 1949 al 1956, si era fermato a 210. Diciassette anni di reti e di successi con la sua squadra del cuore, la Roma.

    Francesco Totti con la doppietta realizzata al Cesena scavalca l’attaccante svedese divenendo così il bomber più fedele della storia della Serie A e staccando mostri sacri del calcio nostrano come Peppino Meazza (197 gol con l’Inter) e Alessandro Del Piero e Giampiero Boniperti rispettivamente con 185 gol e 178 gol con la Juventus. Un traguardo questo appena tagliato che di certo non toglie l’appetito al numero 10 giallorosso che ora punta a battere altri record: Totti, già miglior marcatore della Serie A tra i calciatori ancora in attività e miglior realizzatore di sempre della Roma, è quinto in quella generale preceduto solo dall’inarrivabile Silvio Piola (274), lo stesso Gunnar Nordahl (225) e Peppino Meazza e Josè Altafini (fermi a quota 216). Ancora lontano, ma non impossibile da raggiungere, anche il primato di giocatore italiano ad aver segnato di più con lo stesso club che appartiene attualmente ad Alessandro Del Piero con 285 reti contro le 265 di Francesco Totti che al termine della gara si è concesso ai microfoni per celebrare il prestigioso obiettivo raggiunto:

    Battere record su record con la maglia della Roma è sempre quello che ho voluto fare. Aver superato un grandissimo Nordahl come cannoniere che ha segnato più gol con la stessa maglia è qualcosa che mi inorgoglisce ora il prossimo obiettivo è Altafini e poi superare Nordahl anche nella classifica dei cannonieri in serie A di tutti i tempi. Sono convinto che ce la farò. Mi godo questo momento. Sono un professionista e penso che quando non avrò più la possibilità di fare quello che faccio adesso sarò il primo io a gettare la spugna“.

    Una serata magica e da incorniciare per il capitano giallorosso pronto a frantumare altri record e a trascinare la sua Roma verso ambiziosi traguardi. Del resto si sa, l’appetito vien mangiando….

    IL PRIMO GOL DI TOTTI CON LA MAGLIA DELLA ROMA

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    IL GOL RECORD NUMERO 211 DI TOTTI IN GIALLOROSSO

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  • La testa al mercato, Maxi Lopez e Cerci non convocati

    La testa al mercato, Maxi Lopez e Cerci non convocati

    Distratti dalle voci di mercato e quindi lasciati a casa. E’ quanto accaduto a Maxi Lopez e Cerci che non sono stati inseriti nella lista dei convocati dei rispettivi tecnici. Sia l’attaccante del Catania che l’esterno della Fiorentina hanno già le valigie pronte da un pezzo in attesa che si formalizzino i loro trasferimenti.

    Maxi Lopez | © Marcello Paternostro/Getty Images

    Su Maxi Lopez è tornato alla carica nuovamente il Milan che dopo averlo sedotto per un mese intero lo ha abbandonato tuffandosi a capofitto nell’affare Carlos Tevez. La brusca frenata che ha subìto l’operazione per portare in rossonero l’Apache con il no di Pato al Paris Saint Germain la cui cessione avrebbe dovuto finanziare l’acquisto di Carlito, ha rispolverato a Milanello il nome dell’attaccante argentino conteso anche dal Fulham.
    Vincenzo Montella ha preferito non convocarlo per la trasferta che il Catania affronterà ad Udine sia perchè, a detta del tecnico, “non sereno dal momento che potrebbe lasciare Catania a breve” sia per evitare spiacevoli infortuni che potrebbero far saltare il suo trasferimento all’ultimo momento.

    Stessa sorte per l’esterno della Fiorentina. Alessio Cerci non è mai entrato in sintonia con l’allenatore Delio Rossi sin dal suo arrivo sulla panchina viola trovando sempre meno spazio nell’undici titolare. Dopo un ottimo avvio di stagione, l’attaccante ha patito un’involuzione cui hanno fatto seguito delle frizioni con l’allenatore ex Palermo culminati anche lo sfogo della ragazza di Cerci sul suo profilo Facebook, smentite dallo stesso giocatore, etichettando i tifosi come ridicoli non risparmiando neanche l’allenatore.

    Non è convocato per scelta tecnica. Il ragazzo mi sembra turbato dalle voci di mercato” le dichiarazioni in conferenza stampa di Delio Rossi alla vigilia del match di domani pomeriggio al Sant’Elia contro il Cagliari. Su di lui è forte l’interessamento del Genoa dove ritroverebbe il suo ex compagno fino a qualche giorni fa Gilardino per un tridente, insieme a Palacio, temibilissimo. Il presidente del Grifone Enrico Preziosi era stato chiaro al riguardo, l’arrivo di Sculli sotto la Lanterna non avrebbe escluso quello di Cerci.

  • La Lazio prepara il colpo, Honda, Krasic o Arshavin

    La Lazio prepara il colpo, Honda, Krasic o Arshavin

    La prima parte della stagione della Lazio non può di certo non essere considerata più che positiva nonostante la squadra biancoceleste abbia vissuto qualche momento difficile e di tensione nelle settimane scorse. Il quarto posto in classifica a soli 2 punti dalla zona Champions League testimonia il gran lavoro svolto dal tecnico Reja e dai suoi giocatori, in particolare dal bomber della squadra Miroslav Klose, dimostratosi un vero cecchino d’are di rigore con i suoi 9 centri in 17 partite disputate in Serie A.

    Keisuke Honda | © Dmitry Korotayev/Epsilon/Getty Images

    Per poter lottare fino in fondo per un piazzamento in Europa però la Lazio ha bisogno dell’arrivo di qualcuno in grado di farle compiere il salto di qualità. Dal mercato di riparazione è arrivato, per il momento, il solo Emiliano Alfaro, attaccante promettente classe ’88 prelevato dal Liverpool Montevideo e strappato ad una folta concorrenza, tra cui quella dell’Udinese. L’acquisto dell’attaccante uruguagio non basta ai biancocelesti vista anche la scarsa vena realizzativa che afflige da un pò di tempo Djibril Cisse, per il quale lo specchio della porta pare restringersi considerevolmente ogni partita che passa.

    Lotito e Tare stanno lavorando ad un grande colpo e, in quest’ottica, hanno cominciato a prendere contatti con il Cska Mosca per il fantasista Keisuke Honda. Il giocatore nipponico ha fatto sapere, attraverso il suo agente, di gradire la destinazione biancoceleste, l’intoppo è l’elevata richiesta del club russo per il cartellino del centrocampista, ben 16 milioni di euro mentre il presidente e il ds laziali vorrebbero proprorre un prestito oneroso ed un riscatto a fine stagione per un’operazione complessiva di 12-13 milioni. Inutile dire quanti vantaggi, in termini economici, porterebbe l’acquisto di Honda con la Lazio pronta a conquistare il mercato del Sol Levante. Tare è volato nella capitale moscovita insieme al segretario del club Armando Calveri per cercare di chiudere l’accordo nel più breve tempo possibile ma, se dovesse sfumare il giapponese, Lotito ha già in mente altre piste, una delle quali porta nella Torino bianconera.

    Nelle ultime ore si fa sempre più forte l’interessamento della Lazio sul serbo della Juventus Milos Krasic, ormai fuori dal progetto Conte. L’esterno offensivo, ex tra l’altro del Cska Mosca, potrebbe trasferirsi a Roma in prestito per essere riscattato poi a fine stagione. Su Krasic, sulle cui tracce c’è il Tottenham e diversi altri club di Premier Keague, c’è la benedizione di Edy Reja che sarebbe perfetto per il 4-2-3-1 del tecnico goriziano. La Juve, che non punta più sul giocatore, è disposta a cedere colui che avrebbe dovuto essere l’erede di Nedved ma non vuole svenderlo per non creare un’ulteriore minusvalenza nel bilancio societario.

    Infine resta sempre calda la pista che porta al russo Andrey Arshavin, l’attaccante dell’Arsenal che andrà in scadenza a giugno. Il manager dei Gunners Wenger chiede 7 milioni di euro ma Lotito deve battere anche qui la concorrenza di altri club, in primis lo Zenit San Pietroburgo di Spalletti, la squadra che lo ha formato e lanciato nel calcio. Prima di tutto però la Lazio deve “sbarazzarsi” di un extracomunitario in rosa, se per Krasic non ci sono problemi poichè extracomunitario che gioca già nel campionato italiano, i problemi di tesseramento sono per Honda e Arshavin.

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    Sampdoria Livorno, probabili formazioni. Iachini vuole riconquistare Marassi

    Sampdoria Livorno è l’anticipo della 23esima giornata di Serie B, un match quello di Marassi importante per entrambe le squadre partite ad inizio stagione con ben altri obiettivi: la corazzatta blucerchiata era stata costruita per vincere il campionato così da poter prontamente fare ritorno in Serie A, i labronici erano partiti con progetti da playoff e invece si ritrovano a dover lottare per evitare i playout.

    Giuseppe Iachini | © Massimo Paolone / Iguana Press/Getty Images

    La Samp è alla ricerca della seconda vittoria consecutiva dopo il successo ottenuto sabato scorso a Padova, il primo della gestione Iachini, dopo una striscia di 4 pareggi e 2 sconfitte che l’hanno relegata a metà classifica e ad accusare uno svantaggio pesante dalla vetta occupata dal Torino che dista al momento 16 punti e dal secondo posto occupato dal Sassuolo distante 14 lunghezze. Iachini vuole tornare a vincere a Marassi riconquistando il pubblico, l’ultimo successo infatti è datato 1 novembre 2011 (2-0 al Crotone). Ai doriani non resta così che concentrarsi su un piazzamento playoff per centrare la promozione se non dalla porta principale, come programmato all’inizio, da quella secondaria. Il tecnico si affida al 4-3-3 varando il tridente Pozzi, Bertani e l’ex Brescia, arrivato a Genova in questa sessione di mercato, Juan Antonio. A centrocampo ad affiancare capitan Palombo, il giovane Obiang, una delle poche note positive della stagione blucerchiata, con Krsticic. Davanti a Romero, difesa composta da Berardi, Gastaldello, Rossini e Castellini. Panchina per Piovaccari, Bentivoglio e Foggia.

    A Marassi arriva un Livorno rigenerato dalla cura Madonna. Preso il posto dell’esonerato Novellino, il tecnico ex Albinoleffe e Piacenza ha tirato fuori la squadra dalla zona calda della classifica alleggerendo la situazione e le pressioni con il pari nel derby a Grosseto e la vittoria di sei giorni fa con il Crotone. Un 4-4-2 per Madonna che si affida al duo Dionisi e Paulinho per scardinare la difesa doriana mentre il neo acquisto Bernacci si accomoderà inizialmente in panchina; in mediana spazio a Piccolo, Filkor, Luci e Schiattarella, Bardi a difendere i pali mentre Salviato, Knezevic, Bernardini e Lambrughi formeranno il reparto arretrato.

    PROBABILI FORMAZIONI SAMPDORIA LIVORNO

    SAMPDORIA (4-3-3): Romero; Berardi, Gastaldello, Rossini, Castellini; Palombo, Obiang, Krsticic; Juan Antonio, Pozzi, Bertani.
    Panchina: Da Costa, Costa, Koman, Foggia, Rispoli, Bentivoglio, Piovaccari.
    Allenatore: Iachini.

    LIVORNO (4-4-2): Bardi; Salviato, Knezevic, Bernardini, Lambrughi; Piccolo, Filkor, Luci, Schiattarella; Paulinho, Dionisi.
    Panchina: Mazzoni, Miglionico, Belingheri, Bigazzi, Barone, Siligardi, Bernacci.
    Allenatore: Madonna.

  • Tifoso Genoa grave dopo scontro con poliziotto, era ubriaco

    Tifoso Genoa grave dopo scontro con poliziotto, era ubriaco

    Un tifoso del Genoa, Massimo Moro, è stato ricoverato in ospedale in seguito ad una colluttazione con un poliziotto. Il 38enne era stato fermato all’ingresso dello stadio San Siro dove si era recato in compagnia del cognato e di due amici per assistere al match di Coppa Italia, disputat ieri sera, Inter – Genoa perchè, secondo la versione data dalla Questura, visibilmente ubriaco e perchè non avrebbe fornito la documentazione richiesta agli agenti.

    All’uomo è stato vietato l’ingresso e, separato dagli amici, mentre veniva portato al più vicino posto di polizia per un “normale controllo” è andato in escandescenza cercando di aggredire uno degli agenti soccorso prontamente da un collega, nella colluttazione l’uomo è caduto a terra sbattendo la testa e riportando, come si apprenderà poi, un trauma cranico e una lesione polmonare. Le sue condizioni sono gravi ma non sarebbe in pericolo di vita. Il tifoso, che secondo le prime analisi avrebbe avuto un tasso alcolico di 3g/l nel sangue e il quale è stato ritrovato in possesso di sostanze stupefacenti, è in stato di fermo con l’accusa di resistenza a pubblico ufficiale piantonato dagli agenti nel reparto di rianimazione del Policlinico di Milano dove si trova ricoverato.

    I parenti di Massimo Moro hanno chiesto di fare luce sulla vicenda sollevando non pochi dubbi su quanto sia effettivamente accaduto e chiedono che i sanitari accertino se il loro familiare abbia riportato lesioni interne in seguito a delle percosse degli agenti. Queste le dichiarazioni del cognato del tifso genoano: “Vogliamo capire, per noi quello che è successo è inspiegabile abbiamo contattato un avvocato e stiamo cercando di capire i motivi per cui Massimo è ridotto in queste condizioni. Siamo arrivati a Milano per assistere alla partita e per una serata di festa e non ci saremmo mai aspettati che finisse così“.

  • Juve tra Caceres e Guarin. Anche Nainggolan per il centrocampo

    Juve tra Caceres e Guarin. Anche Nainggolan per il centrocampo

    La Juve si trova a dover fare una scelta, puntare su Martin Caceres per avere un jolly difensivo utilissimo nello scacchiere di Antonio Conte oppure puntellare il centrocampo con Fredy Guarin? Entrambi non possono essere tesserati per via del loro status di extracomunitario, Marotta così dovrà prendere una decisione in fretta perchè i tempi stringono e il tecnico ha bisogno dei rinforzi promessi per cercare di rimanere competitiva e continuare a lottare per le posizioni di vertice.

    Martin Caceres | © Jasper Juinen

    Il dubbio amletico della Vecchia Signora deve essere sciolto nel più breve tempo possibile, il mercato di riparazione chiude i battenti il 31 gennaio e, al momento, è arrivato il solo Marco Borriello a rinforzare la rosa lasciando ancora due spazi vuoti nella casella acquisti.
    Ieri il dg bianconero ha incontrato il procuratore del centrocampista colombiano, l’accordo è stato raggiunto e le dichiarazioni rilasciate dallo stesso Guarin di qualche giorno fa all’emittente colombiana Radio Catena Nacional suonano chiare e dolci alle orecchie di Marotta: “O continuerò a giocare nel Porto o me ne andrò. E se lascio vado solo alla Juventus“. Resta da trattare il prezzo del cartellino con il Porto per il quale ballano ancora un paio di milioni di euro, accettati i due milioni di prestito oneroso i Dragoes vorrebbero ricevere dal riscatto a giugno altri 11 milioni, la Juve ne offre però 9. Inoltre nelle ultime ore c’è da registrare l’inserimento nella trattativa dell‘Inter che proprio ieri, attraverso il vicepresidente esecutivo nonchè figlio del patron Moratti, Angelomario Moratti, al termine dell’incontro con i dirigenti bianconeri ha avuto un colloquio con l’agente di Guarin, incontro questo che ha indispettito Marotta cui è stato chiaro affermando in maniera ferma e decisa di non avere la minima intenzione di partecipare ad aste per il giocatore.

    Oggi ritorna nuovamente in auge il nome di Caceres per il quale lunedì è previsto un blitz a Siviglia. L’agente del giocatore, Daniel Fonseca, vecchia conoscenza della Juventus, sarà nella città andalusa per l’inizio della prossima settimana accompagnato dall’avvocato Beppe Bozzo per avvicinare entrambe le parti perchè il suo assistito vuole vestire nuovamente il bianconero. La Juve ha alzato, anche se di poco, la sua offerta iniziale, sta ora al Siviglia fare lo stesso ed abbassare le proprie pretese per accontentare tutti. Se si dovesse chiudere per Caceres ecco che a centrocampo la Juve si troverebbe a congelare Guarin almeno per il momento, cercando di rimandare l’operazione a giugno, e a virare su un altro centrocampista. Viste le resistenze della Fiorentina per Valon Behrami e con Angelo Palombo e David Pizarro che sembrano essere le scelte di riserva, in queste ore sembra prendere sempre più quota il nome di Radja Nainggolan. Cellino sa di avere tra le mani un tesoretto di 15 milioni di euro, cifra che difficilmente la Juve potrà garantire al Cagliari, e per questo vorrebbe aspettare la conclusione della stagione con l’intento di far scatenare un’asta sul proprio giocatore ambito da molti club esteri. Considerati gli ottimi rapporti che intercorrono tra le due società (vedi operazione Matri ndr) non è escluso che il belga alla fine prenda il primo aereo per Torino.

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  • Cuper nei guai, 200 mila euro dalla Camorra per 4 combine

    Cuper nei guai, 200 mila euro dalla Camorra per 4 combine

    Hector Cuper è finito in guai seri. Come riporta l’edizione odierna della Gazzetta dello Sport, l’ex tecnico di Inter e Parma avrebbe ricevuto dalla camorra una somma di 200 mila euro, portati in Spagna da alcuni affiliati e nascosti, come riporta la rosea, nei calzini e persino nelle mutande, per delle dritte sui risultati di alcune gare combinate. Questa volta però il campionato italiano non centra nulla perchè a finire sotto la lente d’ingrandimento della Dda di Napoli, che sta indagando su un filone dell’inchiesta riguardante il calcioscommesse e i clan affiliati alla camorra, sono due partite del campionato spagnolo e altrettante del campionato argentino.

    Hector Cuper | © MIGUEL RIOPA/AFP/Getty Images

    L’Hombre vertical, l’uomo tutto d’un pezzo come viene soprannominato, si sarebbe piegato dinanzi alle mazzette vendendosi alla camorra, accecato dalla bramosia del vil denaro. Ad inchiodare il tecnico, al quale viene contestato anche il reato di riciclaggio di denaro, una conversazione telefonica tra due presunti camorristi che se la prendevano con il tecnico reo di avergli “passato” dritte fasulle, una di queste quattro gare infatti non era terminata come aveva assicurato l’allenatore argentino.

    Cuper, interrogato sulla faccenda, avrebbe fornito delle spiegazioni vaghe e astruse cercando di giustificarsi affermando in un primo momento che quei soldi erano un prestito della suocera destinati al restauro di una casa salvo poi ammettere, incalzato dalle domande degli inquirenti, di aver incontrato realmente quegli uomini: “Questo tizio mi accusava, ma non sapevo perché. Io pensavo alla gara che dovevamo giocare e lui continuava a parlare. Perché non l’ho cacciato? Non so che cosa dirvi”.

    A questo punto gli inquirenti si aspettano che da un momento all’altro l’ex tecnico dell’Inter, uno dei protagonisti della celeberrima debacle nerazzurra del “5 maggio” all’Olimpico di Roma contro la Lazio che consegnò lo scudetto 2001-2002 alla Juventus, vuoti completamente il sacco e confessi così da poter allargare l’inchiesta e far luce su più aspetti possibili della vicenda e dell’intera inchiesta sul calcioscommesse, una pratica questa, come sta emergendo dai vari filoni, seguita da molti uomini dello sport apparentemente insospettabili, che si vendono per qualche migliaia di euro perdendo così l’onore e la rispettabilità, e denunciata, purtroppo, da pochi.