Autore: Lupo

  • Catania Roma, oggi il recupero degli ultimi 25 minuti

    Catania Roma, oggi il recupero degli ultimi 25 minuti

    Oggi alle 20:00 si recupera Catania Roma, gara valida per la 18esima giornata di Serie A sospesa per il violento nubifragio abbattutosi sullo stadio Massimino e sulla città etnea lo scorso 14 gennaio che ha costretto il direttore di gara Tagliavento a decretare la fine delle ostilità al 20′ del secondo tempo.

    Si riparte dall’1-1 maturato prima dell’interruzione per effetto dei gol di Legrottaglie, per i padroni di casa, al 24′ e di De Rossi che aveva pareggiato i conti immediatamente, dopo appena 240 secondi dal gol subìto. Nella ripresa il terreno di gioco zuppo e saturo di acqua, causato dall’aumento considerevole dell’intensità della pioggia,  non aveva più consentito alle due squadre di giocare il pallone in maniera sufficientemente ideale per terminare il match con Tagliavento che aveva sospeso il gioco anzitempo mandando tutti sotto la doccia.

    Il regolamento prevede che le due squadre debbano riprendere dal minuto in cui si è interrotta la gara e con gli stessi 22 in campo al momento dell’interruzione (a parte indisponibilità sopraggiunte in seguito) e con le sostituzioni già effettuate valide. Per quest’ultimo motivo Daniele De Rossi e Francesco Totti non potranno essere disponibili per la gara perchè sostituiti da Luis Enrique rispettivamente al 55′ e al 59′, forse per evitare infortuni di una certa entità ai due giocatori della Roma più rappresentativi con le pessime condizioni del terreno di gioco.

    I giallorossi quindi scenderanno in campo con Stekelenburg tra i pali, Rosi e Taddei terzini, Juan in mezzo che farà coppia con Heinze che prende il posto di Kjaer influenzato, in mediana Simplicio, Pjanic e Gago (che aveva preso il posto di De Rossi) e in attacco Piscitella, Lamela e Borini, autore di una doppietta nell’ultimo turno di campionato giocato contro l’Inter, subentrato al numero 10; per gli etnei Kosicky in porta al posto di Campagnolo, titolare contro la Roma ma indisponibile per infortunio (Carrizo non potrà giocare perchè al 14 gennaio non era ancora un tesserato del Catania ndr), linea difensiva composta da Legrottaglie e Spolli al centro mentre cambiano i due terzini che saranno Bellusci e Llama dal momento che Potenza non è al meglio e Alvarez è stato ceduto al Saragozza nella finestra invernale di calciomercato, centrocampo e attacco confermato con Izco, Lodi e Almiron nella zona nevralgica del campo e Gomez, Barrientos e Bergessio in avanti per scardinare la difesa giallorossa.

    Catania Roma è una partita speciale per l’allenatore etneo Vincenzo Montella, ex sia da calciatore (ha vestito la maglia giallorossa per 10 anni) che da allenatore avendo allenato prima la squadra Giovanissimi e poi la prima squadra lo scorso anno quando subentrò a fine febbraio al dimissionario Claudio Ranieri. Il Catania, che oltre a questa deve recuperare anche le gare con Siena e Cesena, non vince dal 18 dicembre quando si impose nel derby siciliano contro il Palermo, da lì in poi solo due pareggi e due sconfitte. La Roma invece dopo la grande prestazione offerta contro l’Inter battuta con un sonoro 4-0, ha la possibilità stasera con i 3 punti di sopravanzare proprio i nerazzurri in classifica al quinto posto e gettarsi all’inseguimento prima dei cugini della Lazio e poi del terzo posto che da l’accesso ai preliminari di Champions occupato attualmente dall’Udinese che non è più così lontano dopo le recenti vittorie dell’undici di Luis Enrique.

    FORMAZIONI CATANIA ROMA

    CATANIA (4-3-3): Kosicky; Bellusci, Legrottaglie, Spolli, Llama; Izco, Lodi, Almiron; Barrientos, Gomez, Bergessio.
    Panchina: Terracciano; Potenza, Calapai; Paglialunga, Ricchiuti; Catellani, Suazo.
    Allenatore: Montella.

    ROMA (4-3-3): Stekelenburg; Rosi, Heinze, Juan, Taddei; Gago, Simplicio, Pjanic; Piscitella, Lamela, Borini.
    Panchina: Lobont; Josè Angel, Cassetti; Greco, Viviani, Perrotta; Bojan.
    Allenatore: Luis Enrique.

  • Sneijder e Krasic in Russia? Anzhi e Zenit ci provano

    Sneijder e Krasic in Russia? Anzhi e Zenit ci provano

    Il calciomercato italiano si è chiuso esattamente una settimana fa senza nessun nome altisonante, quello russo invece è aperto e potrebbe regalare grosse sorprese da qui fino alla sua chiusura prevista tra poco più di due settimane (24 febbraio ndr), in particolare sono da tenere d’occhio attentamente i movimenti dello Zenit San Pietroburgo e dell’Anzhi che starebbero preparando due grossi colpi in entrata che riguardano due calciatori che giocano nel nostro campionato.

    I campioni in carica di Russia, su precisa indicazione di Luciano Spalletti, si sono interessati nelle ultime ore a Milos Krasic, l’esterno serbo della Juventus che quest’anno è stato utilizzato con il contagocce da Antonio Conte. Krasic, arrivato a Torino due estati fa guadagnandosi subito la fiducia dei tifosi i quali vedevano in lui, alla luce dell’ottima prima parte di campionato di cui si era reso protagonista, un giocatore in grado di far rinascere i bianconeri tanto da essere considerato come erede di Pavel Nedved, non ha assimilato le linee guida del nuovo allenatore Conte, cosa che invece era riuscito subito a fare con Luigi Del Neri, finendo così nel dimenticatoio costretto a dividersi tra panchina e tribuna alla domenica. A solo un anno e mezzo dal suo arrivo a Torino, l’esterno della nazionale serba potrebbe far ritorno in Russia, dove aveva giocato nelle fila del Cska Mosca dal 2004 al 2010: lo Zenit fa sul serio e nei prossimi giorni farà recapitare in Corso Galileo Ferraris un’offerta di 10 milioni di euro, i bianconeri però non vogliono effettuare l’ennesima minusvalenza degli ultimi anni che andrebbe ad incidere ancor di più negativamente su un bilancio già fortemente in rosso e pretendono i 15 milioni di euro versati nella casse della società moscovita nell’estate del 2010 per acquisire il suo cartellino. La sensazione è che una soluzione verrà trovata in questi giorni sia perchè lo Zenit ha urgente bisogno di rimediare sul mercato un sostituto all’altezza di Danny, infortunatosi gravemente ai legamenti del ginocchio e per il quale si prevede un lunghissimo stop, sia perchè Krasic non rientra più nei piani di Conte e tenerlo fuori dal rettangolo di gioco per il resto della stagione non farà altro che svalutare ancor di più il suo valore.

    La squadra di Makhachkala, città dal nome impronunciabile, in cui milita Samuel Eto’o invece starebbe preparando l’assalto a Wesley Sneijder. La carta a disposizione dell’Anzhi per convincere il fantasista ad accettare il trasferimento nel Daghestan, oltre a quella economica dal momento che il club è uno sei più ricchi al mondo, è proprio l’ex compagno di squadra all’Inter che è sinonimo di progetto ambizioso per lo sconosciuto, fino ad ora, ma ricco club russo. Secondo le prime indiscrezioni l’Anzhi metterebbe sul piatto della bilancia 8 milioni netti all’anno per Sneijder e 25 milioni di euro all’Inter per liberare il traquartista Orange. Il presidente nerazzurro Massimo Moratti ci sta pensando poichè la cessione dell’olandese, oltre a fruttare un bel gruzzolo, permetterebbe all’Inter di continuare con la politica intrapresa, ovvero di tenere i conti di bilancio in regola in vista del fair play finanziario; inoltre c’è da tenere in considerazione la questione spinosa prettamente di natura tattica: Sneijder è di difficile collocazione nello scacchiere di Clauido Ranieri che predilige un 4-4-2 con due esterni e due attaccanti naturali mentre con il numero dieci spesso il tecnico romano è costretto a snaturare il suo credo tattico facendolo giocare o largo sulla sinistra (come contro il Palermo) oppure in un 4-3-1-2 dietro le due punte rinunciando ai suoi cari cursori laterali. Resta da capire quale sia la volontà del calciatore, se quella di attendere giugno per salutare tutti e volare a Manchester, sponda United dove Ferguson lo aspetta a braccia aperte, oppure quella di preferire i milioni dei russi e di rinunciare a giocare in un club prestigioso.

  • Neve sulla capitale, rinviata a domenica Roma Inter

    Neve sulla capitale, rinviata a domenica Roma Inter

    La fitta nevicata abbattutasi su Roma nella tarda mattinata di oggi che sta ricoprendo le strade, le case e i monumenti storici della città eterna (davvero suggestiva la veduta del Colosseo imbiancato ndr) ha spinto il Prefetto della capitale Giuseppe Pecoraro a posticipare l’anticipo della 22esima giornata di Serie A Roma Inter a domenica alle ore 15.

    La gara tra giallorossi e nerazzurri aveva già subìto ben due variazioni prima di di arrivare a quest’ultimo cambiamento: dapprima era stato deciso di anticipare di qualche ora il big match programmandolo per le ore 15:00 del sabato anzichè far giocare le due squadre in notturna come da calendario di Lega per evitare il pericolo ghiaccio previsto dal meteo, poi all’ora di pranzo addirittura la decisione del rinvio della gara a data da destinarsi causa la nevicata abbondante che ha paralizzato e mandato in tilt il traffico.

    Roma Inter rinviata per neve| © TIZIANA FABI/AFP/Getty Images

    Roma Inter quindi si giocherà insieme al resto delle gare della 22esima giornata, tutti in campo domenica alle 15. L’impraticabilità di campo dello stadio Manuzzi coperto di neve e l’impossibilità di garantire l’incolumità pubblica invece ha costretto il Gos (Gruppo Operativo Sicurezza) a rinviare definitivamente a data da destinarsi Cesena – Catania che originariamente doveva essere il primo anticipo della 22esima giornata. Per gli etnei si tratta della seconda partita consecutiva rinviata dopo quella con il Siena di domenica scorsa, i rossoazzurri dovranno quindi recuperare due partite e mezzo considerando anche la sospensione a 20 minuti dal termine della gara contro la Roma per il violento temporale abbattutosi su Catania il 14 gennaio scorso.

    Anche la Serie B potrebbe subìre rivoluzioni di calendario: già rinviate Sassuolo – Ascoli e Gubbio – Modena per le abbondanti nevicate, a rischio c’è anche Pescara – Reggina per il quale il Gos deciderà in queste ore se rinviare o meno mentre Brescia – Torino e Vicenza – Cittadella si giocheranno domenica alle ore 15 invece di domenica rispettivamente alle 21:00 e alle 19:00. A deciderlo il presidente della Lega di Serie B Andrea Abodi vista l’allerta meteo di questi giorni.

  • Serie A 21 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 21 Giornata, risultati e classifica

    Quattro le partite rinviate nella 21esima giornata di Serie A per il maltempo che si è abbattuto su tutto il nord Italia, dopo Parma – Juventus infatti, anticipo del martedì, sono state rinviate per neve anche Atalanta – Genoa, Bologna – Fiorentina e Siena Catania.

    Si è giocato invece a San Siro nonostante il terreno di gioco ricoperto fosse ricoperto da uno strato di neve. Nell’impianto milanese si è assistito alla partita più rocambolesce della giornata, Inter – Palermo finita 4-4. Protagonisti assoluti del match Diego Milito, da una parte, autore di tutte e quattro le reti nerazzurre e Fabrizio Miccoli, dall’altra, che con la sua tripletta ha permesso ai rosanero di tornare in Sicilia con un punto. L’Inter perde così, dopo la sconfitta di domenica a Lecce, altro terreno per la corsa scudetto e Champions League (ora distante 5 punti).

    Il Milan cade all’Olimpico di Roma, i rossoneri di Allegri vengono sconfitti da una Lazio che tutti gli addetti ai lavori avevano ridimensionato dopo il calciomercato di basso profilo condotto dai dirigenti biancocelesti. Di Hernanes e di Rocchi nella ripresa le reti che permettono alla Lazio di mantenere il quarto posto in classifica e di mantenere inalterati i due punti di distacco dall’Udinese che occupa l’ultimo posto disponibile per accedere in Champions. I friulani infatti riscattano immediatamente la sconfitta rimediata in casa della Juventus battendo al Friuli il Lecce per 2-1 con reti del nuovo arrivato Pazienza, prelevato proprio dai bianconeri nell’ultimo giorno di mercato e subito schierato titolare da Guidolin, e del solito Di Natale, a nulla è servito il momentaneo pareggio dell’ex Di Michele.

    Perde anche la Roma al Sant’Elia di Cagliari dove i padroni di casa si impongono per 4-2 ridimensionando, almeno per il momento, le ambizioni dei giallorossi di Luis Enrique mandati al tappeto dalla doppietta di Thiago Ribeiro; in gol anche il nuovo acquisto Pinilla, autore del 2-2. Infine pari a reti inviolate tra mille polemiche tra Napoli e Cesena: i partenopei, che non vincono da 4 giornate, reclamano per sfavori arbitrali (gol annullato a Pandev nel finale). Stasera il posticipo Novara – Chievo, neve permettendo.

    RISULTATI E MARCATORI 21 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    ATALANTA – GENOA rinviata
    BOLOGNA – FIORENTINA rinviata
    CAGLIARI – ROMA 4-2
    6′ Thiago Ribeiro (C), 13′ Juan (R), 34′ Borini (R), 41′ Pinilla (C), 48′ Thiago Ribeiro (C), 92′ Ekdal (C)
    INTER – PALERMO 4-4
    16′ Mantovani (P), 22′ Milito (I), 52′ Miccoli (P), 55′ rig Milito (I), 61′ Milito (I), 66′ Miccoli (P), 69′ Milito (I), 85′ Miccoli (P)
    LAZIO – MILAN 2-0
    76′ Hernanes, 85′ Rocchi
    NAPOLI – CESENA 0-0
    PARMA – JUVENTUS rinviata
    SIENA – CATANIA rinviata
    UDINESE – LECCE 2-1
    2′ Pazienza (U), 26′ Di Michele (L), 36′ Di Natale (U)

    stasera ore 20:45
    NOVARA – CHIEVO

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 44 20
    2. MILAN 43 21
    3. UDINESE 41 21
    4. LAZIO 39 21
    5. INTER 36 21
    6. ROMA 31 20
    7. NAPOLI 30 21
    8. PALERMO 28 21
    9. GENOA 27 20
    10. CAGLIARI 26 21
    11. FIORENTINA 25 20
    12. PARMA 24 20
    13. CHIEVO 24 20
    14. CATANIA 23 19
    15. ATALANTA [-6] 23 20
    16. BOLOGNA 21 20
    17. SIENA 19 20
    18. LECCE 16 21
    19. CESENA 16 21
    20. NOVARA 12 20

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A
    15 – Ibrahimovic (Milan), Di Natale (Udinese)
    12 – Denis (Atalanta), Cavani (Napoli), Milito (Inter)
    11 – Klose (Lazio), Palacio (Genoa)
    10 – Jovetic (Fiorentina)
    9 – Calaiò (Siena), Matri (Juventus), Miccoli (Palermo)
    8 – Giovinco (Parma)
    7 – Osvaldo (Roma), Nocerino (Milan)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Rigoni (Novara), Mutu (Cesena), Di Vaio (Bologna), Di Michele (Lecce), Hernanes (Lazio)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Lodi (Catania), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio)
    4 – Moralez (Atalanta), Basta (Udinese), Boateng (Milan), Paloschi (Chievo), Ramirez (Bologna), Totti (Roma), Bergessio (Catania), Lavezzi (Napoli)

  • Strage in Egitto, 74 morti per scontri tra tifosi

    Strage in Egitto, 74 morti per scontri tra tifosi

    Una brutta pagina di cronaca nera è stata scritta ieri in Egitto, la follia e l’assurdità della mente umana hanno trovato terreno fertile a Port Said dove al termine della partita Al Masry – Al Ahly, valida per la 15esima giornata del campionato egiziano, si sono verificati degli scontri tra le tifoserie opposte, in campo e sugli spalti, provocando la morte di 74 persone e il ferimento di un migliaio.

    La situazione è degenerata al fischio finale del direttore di gara, i tifosi di casa festeggiano la vittoria per 3-1 appena conquistata sulla squadra del Cairo campione uscente e si cimentano in un’invasione di campo, ad alcuni di loro dà di volta il cervello e cominciano ad inseguire inspiegabilmente i giocatori ospiti avvicinandosi al settore riservato ai supporters rivali con i quali non scorre buon sangue innescando così una reazione a catena. Il tutto sotto lo sguardo delle forze dell’ordine, in numero non sufficiente, che sono stati fatti oggetti di lanci di pietre e di bottiglie dagli spalti.

    Si assiste a vere e proprie scene di guerriglia, il campo di gioco si trasforma in un campo di battaglia, i giocatori e i tifosi dell’Al Ahly cercano riparo negli spogliatoi ma la furia omicida dei tifosi di casa non conosce ostacoli, e proprio lì si consuma la tragedia. Il bilancio, come riporta il Ministero della Salute egiziano, al momento è di 74 morti (tra tifosi ospiti e forze dell’ordine) e oltre mille feriti tra cui una ventina gravi. I numeri delle vittime accertate e feriti è destinato però salire con il passare delle ore. Tra i decessi, le cui cause sono da ricondurre tutte per colpi alla testa o per soffocamento, non risulta nessun giocatore della squadra ospite tratti poi in salvo da elicotteri militari giunti allo stadio per ripristinare l’ordine e catturare i folli (al momento sono 47 le persone arrestate). “Lo spogliatoio era diventato un obitorio” la testimonianza agghiacciante di alcuni calciatori dell’Al Ahly.

    Scontri Egitto | © STR/AFP/Getty Images

    In seguito al dramma di Port Said la federazione calcistica egiziana ha sospeso a tempo indeterminato il campionato, inoltre le autorità egiziane hanno proclamato tre giorni di lutto nazionale.

    Ora tutti si domandano del perchè di questa assurdità, possibile che la follia sia stata innescata da motivazioni calcistiche? Diversi media insinuano che la strage sia stata pianificata per motivi politici da parte dei sostenitori del vecchio regime di Mubarak per minare il nuovo governo dei Fratelli Musulmani con l’intento di gettare deliberatamente nel caos il Paese e ostacolare il processo pacifico di transizione dei poteri passato nelle mani del movimento politico con elezioni democratiche in seguito alla Primavera egiziana che ha sancito la fine del regime di Mubarak in Egitto.

    IL VIDEO DEGLI SCONTRI

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  • Sutil attacca Hamilton “E’ un codardo”

    Sutil attacca Hamilton “E’ un codardo”

    Duro attacco di Adrian Sutil al suo amico Lewis Hamilton. Il pilota di Formula 1, l’anno scorso alla guida della Force India, ha definito l’inglese “codardo” per non essersi presentato a testimoniare in suo favore al processo che lo vedeva coinvolto per l’aggressione ad Eric Lux in un locale di Shanghai ad un party post Gran Premio della Cina dello scorso anno.

    Il tribunale di Monaco di Baviera lo ha condannato ieri a 18 mesi di reclusione con la condizionale per lesioni aggravate all’amministratore delegato della Genii Capital, la società d’investimento lussemburghese proprietaria del team Lotus Renault, che lo aveva denunciato alle autorità competenti nello scorso mese di maggio. Sutil, che in quella occasione si trovava in compagnia di Hamilton (i due si conoscono sin dai trascorsi in Formula 3 ndr), aveva reagito male alle provocazioni di Lux colpendolo al collo con un pezzo di vetro rotto provocandogli una brutta ferita ricucita poi con 21 punti di sutura.

    Sutil e Hamilton | © Paul Gilham/Getty Images

    Il pilota tedesco, scaricato al termine della stagione dalla Force India nonostante l’ottimo Mondiale disputato e rimasto fuori dal giro della Formula 1 con la Williams che aveva mostrato un grande interesse nei suoi confronti ma che alla fine a causa proprio di questa sentenza di condanna imminente aveva preferito ingaggiare Bruno Senna, non ha preso bene l’assenza al processo dell’amico che avrebbe dovuto testimoniare in suo favore in qualità di testimone oculare sottraendosi scrivendo in una dichiarazione alla Corte di Monaco di non ricordare i dettagli dell’accaduto: “Lewis Hamilton è un codardo. Non voglio più essere amico di una persona così. Per me non è un uomo. Anche suo padre mi ha mandato un sms per augurarmi buona fortuna prima dell’udienza e invece Lewis niente, ha pure cambiato numero di telefono perché non potessi più contattarlo” ha dichiarato Adrian al quotidiano tedesco Bild.

    Ora si attende la replica e la versione dell’ormai ex amico che era impegnato nella presentazione della nuova monoposto con il quale affronterà il Mondiale 2012, la McLaren MP4-27, avvenuta oggi nel quartier generale di Woking.

  • MotoGP, Stoner mette tutti in fila nei test a Sepang

    MotoGP, Stoner mette tutti in fila nei test a Sepang

    Dopo il forfait di ieri causa piccolo strappo muscolare alla schiena, Casey Stoner fa sua la seconda giornata di test ufficiali MotoGP in svolgimento a Sepang. Il campione del mondo in carica ha chiuso la sessione odierna con il miglior tempo di 2:00.895, unico pilota a scendere sotto il muro dei due minuti e un secondo abbassando notevolmente il miglior crono fatto registrare ieri da Jorge Lorenzo di ben 7 decimi, dimostrando di saper già domare i cavalli della nuova RC213V 1000 cc.

    Alle sue spalle la coppia di piloti ufficiali Yamaha con Ben Spies che ha preceduto di un soffio, solo 16 millesimi, lo spagnolo campione iridato nel 2010 distante dal miglior tempo di quasi due decimi (173 millesimi per l’esattezza). Quarto tempo per l’altro pilota ufficiale HRC Dani Pedrosa che ha chiuso con un distacco più ampio, 6 decimi, dal leader seguito dall’ottimo Cal Crutchlow, che ripete la buona prestazione di ieri, sulla prima Yamaha clienti. La prima delle Ducati è quella di Hector Barbera che ha chiuso con il sesto miglior tempo e che è stato leggermente più veloce di Valentino Rossi che lo segue a ruota: 2:01.886 per il Dottore che comunque può ritenersi soddisfatto avendo abbassato il miglior tempo personale di ieri di mezzo secondo ma che è staccato da Casey Stoner di quasi un secondo pieno.

    Casey Stoner | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    E’ stata un’altra giornata positiva. Abbiamo raggiunto l’obiettivo prefissato, arrivare a girare in 2’01 e siamo riusciti a fare altri progressi nel lavoro di set-up della moto migliorando l’anteriore. Honda e Yamaha stanno lavorando sulle rispettive moto da un anno, noi da due giorni, quindi il nostro lavoro è particolarmente impegnativo” le parole di Rossi al termine della seconda giornata di test che riesce a vedere comunque il bicchiere mezzo pieno. Lo sviluppo della Desmosedici GP12 procede bene e l’intesa tra la moto di Borgo Panigale e il numero 46 è sempre maggiore.

    A chiudere la top ten la Honda di Alvaro Bautista (sulla moto che fu di Marco Simoncelli), la Yamaha di Andrea Dovizioso e la seconda Ducati ufficiale di Nicky Hayden. Domani terza e ultima giornata di test ufficiali.

    I TEMPI DELLA SECONDA GIORNATA DI TEST

    1. Stoner (Honda) 2:00.895
    2. Spies (Yamaha) 2:01.052
    3. Lorenzo (Yamaha) 2:01.068
    4. Pedrosa (Honda) 2:01.508
    5. Crutchlow (Yamaha) 2:01.565
    6. Barbera (Ducati) 2:01.788
    7. Rossi (Ducati) 2:01.886
    8. Bautista (Honda) 2:01.933
    9. Dovizioso (Yamaha) 2:02.160
    10. Hayden (Ducati) 2:02.354

  • Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Calciomercato, tutti i colpi last minute dei club di Serie A

    Atalanta ceduto ieri mattina Simone Padoin alla Juventus per 5 milioni di euro perfeziona in serata lo scambio Riccardo Cazzola – Fabio Caserta con la Juve Stabia, il primo, perno del centrocampo stabiese arriva in prestito mentre il secondo viene ceduto a titolo definitivo alle Vespe.

    Bologna Ishak Belfodil, attaccante algerino classe ’92 con passaporto francese, è l’unico movimento della società felsinea nelle ultime ore di calciomercato. Arriva dal Lione, dove ha fatto qualche apparizione sia in Ligue 1 che in Champions League, in prestito con diritto di riscatto a giugno fissato sui 4 milioni di euro circa. A Bologna ritrova Taider suo compagno nella nazionale francese Under 19.

    Cagliari nessuna operazione nè in entrata nè in uscita, Radja Nainggolan, inseguito a lungo dalla Juventus, resta almeno per il momento in Sardegna. Il discorso sul suo approdo a Torino è solo rimandato a giugno.

    Catania etnei scatenati nelle ultime ore di mercato: dopo 30 giorni di apparente immobilismo, sono arrivati in sequenza Marco Motta dalla Juventus, Felipe Seymour dal Genoa, Osarimen Ebagua dal Torino e Juan Pablo Carrizo dalla Lazio, tutti in prestito, a puntellare difesa, centrocampo, attacco e porta. Il portiere argentino arriva per sostituire il connazionale Mariano Andujar tornato in patria all’Estudiantes, l’attaccante granata per prendere il posto di Maxi Lopez ceduto al Milan. L’ad Lo Monaco ha poi rivelato che il Catania aveva praticamente definito l’acquisto di Rolando Bianchi per 4 milioni di euro ma il Toro ci ha ripensato all’ultimo minuto accettando invece di prestare fino al termine della stagione Ebagua che quest’anno al Torino non è risucito a dimostrare tutto il suo valore. Per quanto riguarda le uscite ceduto Pablo Alvarez al Saragozza.

    Cesena bianconeri attivissimi, lasciano la Romagna Erjon Bogdani, passato al Siena, Abdel Ghezzal, al Levante via Bari, e Antonio Candreva che sbarca nella capitale sponda Lazio in prestito in cambio di Simone Del Nero che fa il percorso inverso. Arrivano a rinforzare la rosa a disposizione di Daniele Arrigoni inoltre Mario Alberto Santana, seguito in estate dal club romagnolo che poi scelse Napoli dove ha trovato pochissimo spazio, e l’attaccante della Juventus Vincenzo Iaquinta, uno dei tanti esuberi della Vecchia Signora pronto a rimettersi in gioco dopo un lungo periodo di inattività, che dovrà far compiere al Cesena il salto di qualità in attacco per centrare l’obiettivo della salvezza.

    Chievo i clivensi puntellano la difesa con l’arrivo di Dario Dainelli dal Genoa, arriva nelle ultime ore anche Nikola Gulan dalla Fiorentina e rientra dal prestito dal Bari l’attaccante brasiliano De Paula, fuori per il resto della stagione per un infortunio al ginocchio.

    Fiorentina saltano all’ultimo minuto gli arrivi dell’attaccante Mounir El Hamdaoui dall’Ajax e del centrocampista argentino Guido Pizarro dal Lanus. I viola concludono la giornata prelevando dal Copenaghen per 800 mila euro l’attaccante di origini ivoriane Kenneth Zohore, giovane promessa classe ’94 entrato nel giro della nazionale Under 19 danese. In uscita ceduto a titolo definitivo il centrocampista Gianni Munari alla Sampdoria per 1 milione di euro circa. Fiorentina e Genoa non trovano l’accordo per il trasferimento di alessio Cerci in Liguria, mentre salta lo scambio sempre con i rossoblu Lorenzo De Silvestri – Giandomenico Mesto.

    Genoa il grosso del mercati il Grifone lo aveva già fatto nelle settimane scorse rinforzando la squadra con gli arrivi di Alberto Gilardino, Davide Biondini e Giuseppe Sculli e quelli di Fernando Belluschi e Roger Carvalho ufficializzati ieri. Sfuma uno dei grandi obiettivi di Preziosi, Alessio Cerci che resta a Firenze, mentre lasciano la Liguria Dario Dainelli passato al Chievo e Felipe Seymour andato al Catania. Il grande colpo il Genoa lo mette a segno per la prossima stagione essendosi assicurata la metà del cartellino del giovane bomber della Juventus, in prestito al Pescara e capocannoniere del campionato di Serie B, Ciro Immobile per 4 milioni di euro.

    Inter tanta indecisione sul mercato, prima l’offerta senza neanche troppa convinzione al Manchester City per Carlos Tevez per contrastare il Milan in un derby tutto milanese salvo poi ritirarsi dalla corsa all’Apache, poi l’attesa delle ultime ore per perfezionare alcune operazioni importanti: lascia i nerazzurri Thiago Motta che alla fine ha ceduto alla corte del Paris Saint Germain di Carlo Ancelotti e Leonardo con l’Inter che incassa un cospicuo assegno da 10 milioni di euro, per rimpiazzare il centrocampista brasiliano naturalizzato italiano arrivano in prestito con riscatto al termine della stagione Fredy Guarin, ad un passo pochi giorni fa dalla Juventus, dal Porto e Angelo Palombo dalla Sampdoria a rinforzare la mediana di Claudio Ranieri. Ceduto Sulley Muntari al Milan.

    Juventus sistemata la difesa e l’attacco con Martin Caceres e Marco Borriello, grandi manovre nelle ultime ore per il centrocampista richiesto da Antonio Conte: scartato Fredy Guarin quando ormai sembrava essere già bianconero preferendo riservare l’unico posto rimasto da extracomunitario al difensore uruguagio e falliti tutti i tentativi per portare a Torino Radja Nainggolan che il Cagliari ha voluto tenere a tutti i costi, è arrivato Simone Padoin dall’Atalanta per 5 milioni di euro. Per quanto riguarda le partenze nell’ultimo giorno sono andati via tutti gli esuberi (ad eccezione di Fabio Grosso) presenti in rosa, dopo Amauri è stato il turno ieri di Luca Toni che si è accordato con l’Al Nasr di Walter Zenga, Vincenzo Iaquinta che ha firmato con il Cesena, Marco Motta è stato ceduto al Catania e Michele Pazienza si è trasferito all’Udinese.

    Lazio i biancocelesti non riescono a chiudere per il trequartista giapponese del Cska Mosca Keisuke Honda, obiettivo numero uno di Claudio Lotito ed Edy Reja, che sarebbe dovuto arrivare per sopperire alla cessione di Djibril Cisse al Queens Park Rangers per 5 milioni di euro. Gli uomini mercato della Lazio hanno così cambiato obiettivo riuscendo a chiudere sul filo di lana lo scambio con il Cesena Antonio Candreva che arriva nella capitale e Simone Del Nero che va ai romagnoli. Vanno via anche Juan Pablo Carrizo, in prestito al Catania, e Luis Pedro Cavanda, terzino destro in prestito al Bari.

    Lecce il colpo è arrivato in attacco nelle ultime ore, Valeri Bojinov torna in Salento dopo 7 anni e rinforzerà il reparto avanzato a disposizione di Serse Cosmi; ultimo arrivo in casa giallorossa l’esterno Luca Di Matteo in prestito dal Palermo.

    Milan doveva arrivare Carlos Tevez, che ha rifiutato tutte le destinazioni possibili mantenendo la parola data ad Adriano Galliani e invece i rossoneri hanno dovuto optare per il piano B Maxi Lopez, prelevato dal Catania negli ultimi giorni di mercato in prestito oneroso a 1.5 milioni e riscatto a giugno. Le ultime ore sono state poco proficue, bruciati dall’Inter per Angelo Palombo hanno ripiegato su Sulley Muntari arrivato proprio dai cugini. Preso anche un giovane attaccante dell’Internacional di Porto Alegre classe ’91, Lucas Roggia.

    Napoli il suo colpo il Napoli lo aveva messo a segno già a dicembre assicurandosi le prestazioni di Eduardo Vargas dall’Universidad de Chile, attaccante cileno che in patria viene definito come il clone del connazionale Alexis Sanchez e anche di Ezequiel Lavezzi, a sistemare una rosa già completa. L’unico movimento last minute è stato in uscita, i partenopei hanno ceduto in prestito al Cesena Mario Alberto Santana.

    Novara la squadra piemontese aveva già concluso il suo mercato da tempo, se vogliamo il “colpo” è arrivato in panchina con l’ingaggio di Emiliano Mondonico sollevando dall’incarico Attilio Tesser, artefice del doppio salto del Novara dalla Lega Pro alla Serie A in due anni.

    Palermo anche in Sicilia ultime ore tranquille, Maurizio Zamparini nel corso degli anni ci aveva abituato a stravolgimenti nell’ultimo giorno invece l’unica operazione di mercayo è in uscita e riguarda la cessione in prestito di Luca Di Matteo al Lecce.

    Parma l’ultimo giorno di mercato ha regalato a Roberto Donadoni il centrocampista McDonald Mariga dalla Real Sociedad via Inter, un ritorno il suo in Emilia, mentre sono andati via in prestito Abder Jadid al Grosseto e Graziano Pellè alla Sampdoria.

    Roma a parte il riscatto della seconda metà del cartellino dell’attaccante Fabio Borini dal Parma per 4.6 milioni di euro, poca roba il mercato giallorosso. I dirigenti e il tecnico Luis Enrique hanno giudicato all’altezza la rosa a disposizione preferendo concentrarsi sul rinnovo spinoso di Daniele De Rossi. Ceduto David Pizarro al Manchester City, il centrocampista cileno messo fuori rosa per un litigio con il tecnico.

    Siena colpo in attacco per la squadra toscana, prelevato dal Cesena Erjon Bogdani unica operazione conclusa dal ds Giorgio Perinetti che ha provato fino all’ultimo secondo di convincere Filippo Inzaghi a sposare il progetto senese.

    Udinese un’operazione in entrata e una in uscita per i friulani che hanno preso in prestito dalla Juventus il centrocampista Michele Pazienza e hanno ceduto al Livorno con la stessa formula Piermario Morosini.

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    Parma Juventus rinviata per neve. Recupero il 7 marzo?

    Parma Juventus non si gioca, questa la decisione definitiva presa dal prefetto di Parma che in un primo momento, dopo l’ultimo sopralluogo delle 18:30 allo stadio Tardini, aveva dato l’ok per l’agibilità dell’impianto emiliano. Sulla città ducale si è abbattuta sin dalle prime ore del pomeriggio una fitta nevicata che aveva subito imbiancato il manto erboso, nonostante la protezione dei teloni il pericolo maggiore era rappresentato però dal terreno di gioco ghiacciato, per l’incolumità dei giocatori, e la presenza del ghiaccio sugli spalti che non avrebbe potuto garantire la sicurezza degli spettatori.

    Da quanto trapela dal Tardini, i gialloblu avrebbero voluto provare a giocare ugualmente mentre i bianconeri non si erano espressi in maniera favorele se le condizioni del terreno di gioco fossero state quelle dell’ultimo sopralluogo. Il dg del club ducale Pietro Leonardi polemizza sulla decisione presa:  “I giudizi devono essere sempre gli stessi e non essere modificati in base alle partite. Io non ho detto che si doveva giocare, ma che la decisione doveva essere presa dalle autorità competenti. Ero arrabbiato perchè questo tipo di risonanza non si è dato in occasione di Parma – Palermo, dove non vedevano nulla neppure gli stessi giocatori. Quello che mi ha dato fastidio è che c’era la volontà di non giocare a prescindere. Non si è arrivati nemmeno a decidere attraverso il campo, perché c’è stata una decisione presa da chi di competenza, visto che non c’era sicurezza per gli spettatori, di non iniziare la gara. Perciò il campo è una cosa che andava eventualmente analizzata dopo, poi magari dopo 10’ c’era anche la possibilità che non diventasse praticabile“.

    In Italia non si possono conciliare calendari del genere, che prevedono partite in notturna a gennaio, con strutture obsolete come gli stadi italiani. Giocare sul campo ghiacciato e scivoloso significa limitare la qualità dello spettacolo e le prestazioni dei calciatori. L’Italia è il fanalino di coda in Europa per gli stadi. Era prevedibile che la partita non si potesse svolgere. Le previsioni meteo erano negative, al di lá della praticabilitá del campo bisognava pensare all’ordine pubblico e alla sicurezza degli spettatori” la replica del collega Marotta.

    A rincarare la dose ci pensa il tecnico juventino Conte, arrabbiato perchè avrebbe voluto uno spostamento della gara al pomeriggio dal momento che il meteo nei giorni scorsi aveva previsto l’ondata di maltempo: “Siamo costretti a ritardare l’uscita dallo stadio perché alcuni tifosi del Parma sono arrabbiati con noi perché dicono che non volevamo giocare. Stiamo attenti quando si dicono le cose. La realtà è che questo è un campo impraticabile, ci sono 10 centimetri di neve, con gli strumenti a disposizione oggi si sapeva da 3 giorni che il meteo sarebbe stato questo. Come avremmo potuto giocare oggi? Che spettacolo avremmo potuto offrire? E ora siamo costretti a fare 15 ore di pullman per tornare a Torino, e poi rivenire a Parma. Si poteva evitare tutto questo giocando nel pomeriggio, alle 15“.

    Parma Juventus | © Claudio Villa/ Getty Images

    Il gelo siberiano che ha paralizzato tutto il nord Italia in questi giorni e che si sta spostando anche nel resto della penisola ha quindi mietuto la seconda “vittima”. Dopo Sampdoria – Empoli, match valido per la 25esima giornata del campionato di Serie B, anche Parma Juventus viene rinviata per neve e ghiaccio. Altre gare nel campionato cadetto sono a rischio come Brescia – Juve Stabia mentre è stato scongiurato il rinvio di Torino – Vicenza. Nevica nel capoluogo piemontese ma l’efficace impianto di riscaldamento sotterraneo dello stadio Olimpico consentirà lo svolgimento del match così come era avvenuto sabato sera nell’altro stadio di Torino, il modernissimo Juventus Stadium, dove nonostante una copiosa nevicata Juventus – Udinese si era giocata regolarmente.

    Ancora non si conosce il giorno del recupero di Parma Juventus, la prima data utile è il 7 marzo prossimo quando verranno giocate le gare di ritorno degli ottavi di Champions League. Il mancato impegno di entrambe le squadre per le coppe europee dovrebbe favorire questa data ma una decisione definitiva verrà presa di comune accordo da Parma, Juventus e Lega Calcio. Per quanto riguarda l’orario il fischio d’inizio dovrebbe essere programmato per le 18:00 o al massimo per le 18:30 per non sovrapporsi agli impegni di Champions.

  • Test MotoGP, buon esordio Ducati. Rossi chiude 5°

    Test MotoGP, buon esordio Ducati. Rossi chiude 5°

    Come inizio non c’è male per la Ducati GP12, la nuova Desmosedici con in sella Valentino Rossi ha chiuso la prima delle tre giornate dei primi test ufficiali MotoGP della stagione a Sepang con il quinto tempo assoluto a 7 decimi dal leader Jorge Lorenzo. I piloti hanno tardato il loro ingresso in pista per attendere che l’asfalto si asciugasse completamente reso viscido dal temporale abbatutosi sul circuito malese nella notte, poi tutti quanti hanno lasciato il proprio box per cominciare finalmente a trovare subito il giusto feeling con le nuove moto 1000 cc che saranno protagoniste del Mondiale 2012.

    Il sette volte campione del mondo della classe regina ha effettuato tanti giri, 43 per l’esattezza, per un miglior tempo personale di 2:02.392 strappato nelle fasi finali della sessione. Sorridente al termine del test Rossi che è parso molto soddisfatto del comportamento della Desmosedici GP12 (“vestita” di nero), costruita su misura per il pilota di Tavullia che alla fine della passata e fallimentare stagione aveva dato agli ingegneri bolognesi precise indicazioni su come doveva essere progettato il nuovo bolide di Borgo Panigale, una su tutte l’abbandono del telaio a motore portante in fibra di carbonio per passare ad un telaio perimetrale in alluminio per favorire una migliore distribuzione dei pesi che dovrebbe far lavorare meglio le gomme in modo tale da avere una moto che si adattasse meglio alle sue caratteristiche di guida, gettando le basi per un roseo 2012. La Ducati scesa in pista a Sepang è sembrata meno “nervosa” del solito e molto più agile nei cambi di direzione; inoltre, come ha specificato lo stesso numero 46 che ha dichiarato di sentirsi a suo agio, è migliorata la posizione di guida, la frenata e l’entrata in curva cose che gli permettono di fare le traiettorie desiderate anche se ammette che, nonostante si sia dimezzato il gap da Honda e Yamaha, bisogna lavorare per migliorare accelerazione, elettronica, erogazione del motore e set up.

    Valentino Rossi | © Mirco Lazzari gp/Getty Images

    Il miglior tempo della giornata è andato a Jorge Lorenzo su Yamaha, 2:01.657 per lo spagnolo che ha preceduto Dani Pedrosa sulla nuova Honda RC213V presentata ieri a Kuala Lumpur. Poi altre due Yamaha che sembra andare già forte, quella clienti di Cal Crutchlow e quella ufficiale di Ben Spies al terzo e quarto posto, poi appunto Rossi chiuso nella morsa di un’altra Yamaha, quella di Andrea Dovizioso staccato di oltre 3 decimi e mezzo dal Dottore ma reduce da una frattura alla clavicola. Chiude la top ten l’altra Ducati ufficiale di Nicky Hayden ancora non al meglio della condizione per la frattura alla scapola sinistra rimediata nelle scorse settimane.

    Chi ha dovuto rinunciare ai test è stato Casey Stoner, il campione del mondo in carica ha subìto uno strappo alla schiena mentre indossava la tuta che non gli ha permesso di effettuare solo 4 giri prima di prendere la via del box e cercare di recuperare per domani e dopo domani.

     I TEMPI DELLA PRIMA GIORNATA DI TEST

    1. Lorenzo (Yamaha) 2:01.657
    2. Pedrosa (Honda) 2:02.003
    3. Crutchlow (Yamaha) 2:02.221
    4. Spies (Yamaha) 2:02.234
    5. Rossi (Ducati) 2:02.392
    6. Dovizioso (Yamaha) 2:02.751
    7. Barbera (Ducati) 2:02.773
    8. Nakasuga (Yamaha) 2:02829
    9. Bautista (Honda) 2:02.869
    10. Hayden (Ducati) 2:03.151