Autore: Lupo

  • Parma Juventus 0-0, le pagelle. Pirlo e Giovinco meraviglie

    Parma Juventus 0-0, le pagelle. Pirlo e Giovinco meraviglie

    Secondo 0-0 di fila per la Juventus impegnata nel recupero della 21esima giornata di Serie A al Tardini contro il Parma. La squadra di Conte fallisce il primo tentativo di sorpasso sul Milan (c’è ancora da recuperare la gara contro il Bologna), produce tanto ma sotto porta continua a peccare di concretezza. Ottimo punto strappato dal Parma che sale a quota 28 punti agganciando la Fiorentina e soprattutto a portarsi a +10 sulla zona retrocessione.

    PAGELLE PARMA JUVENTUS

    PARMA

    Ferrario 7: annienta Matri e difende con ordine e compostezza. Ottima la sua prestazione al centro della difesa, e non era per niente facile dal momento che il suo esordio da titolare con la maglia del Parma è stato bagnato contro la Juventus.

    Biabiany 7: anche se si vede poco in attacco, corre come un forsennato e in fase di ripiegamento è insuperabile. Una gara di sacrificio e di cuore, sicuramente uno dei migliori in campo.

    Mariga 6.5: tornato a Parma in prestito, il gigante keniota si piazza in mezzo al campo e fa il suo dovere, il suo atletismo e la sua forza fisica gli permettono di vincere il duello con gli avversari bianconeri (Vidal e Marchisio).

    Floccari 5: il Parma fa una partita votata all’attendismo e al difensivismo più che pensare all’attacco. Troppo solo lì davanti, non riesce ad avere la meglio sui difensori bianconeri ieri sera in maglia rosa.

    Giovinco 7: “sente” la partita, essendo a a metà tra i due club, con la voglia di dimostrare in primis a Marotta, che ha commesso un errore a non puntare sul suo estro per ben due stagioni di fila, e poi anche a Conte che è pronto per giocare in una big. La bestia nera della Juventus, 3 gol in quattro partite contro i bianconeri, questa volta non segna ma a tratti, quando il Parma si sposta dalle parti di Buffon, mette a dura prova la retroguardia bianconera con le sue preziose giocate, splendido il tacco a seguire con il quale si divincola tra due avversari, per poco non ci scappa anche un calcio di rigore. E’ maturo per la Juve.

    Giovinco e Pirlo | © GIORGIO BENVENUTI/AFP/Getty Images)

    JUVENTUS

    Barzagli 6: trova in Giovinco un cliente scomodo, meno preciso del solito rispetto al suo standard attuale quando si tratta di arginare la Formica Atomica. Resta comunque il miglior difensore bianconero.

    Lichtsteiner 5.5: poca spinta, il suo avversario diretto Modesto controlla bene il terzino elvetico non concedendogli campo libero sulla corsia di competenza limitandolo negli affondi.

    Pirlo 7: in campo nonostante alcuni problemi intestinali, riesce comunque a dispensare buoni palloni per i compagni assolvendo ai propri doveri. Non solo, alla fine risulterà lui l’uomo più pericoloso bianconero con le due reti sfiorate, una nel primo tempo su calcio di punizione con la sfera che toglie la vernice dal legno alla sinistra di Pavarini, e l’altra nel secondo con un tiro dalla distanza che chiama al difficile intervento l’estremo difensore gialloblu. Come se tutto ciò non bastasse nel recupero viene colpito in area da una ginocchiata alla schiena da Santacroce, anche se leggera, reclamando il penalty.

    Marchisio 5: e se la flessione recente della Juve derivasse proprio dal suo calo di condizione? Il Principino è stato, con i suoi gol e le sue giocate, l’arma in più di Conte nella prima parte della stagione, urge ritrovare la brillantezza smarrita al più presto perchè Madama ha bisogno delle sue prodezze. Ieri a Parma si è sentita la sua “assenza”.

    Giaccherini 5.5: entra in campo deciso e detreminato tant’è che i difensori del Parma vanno in difficoltà sui suoi movimenti rapidi ma sulla sua prestazione non può che non pesare l’errore nei minuti finali quando da due passi spara nelle braccia di Pavarini fallendo il match balla che avrebbe potuto dare i 3 punti alla Juve.

    Vucinic 5 come Giaccherini, tanto movimento e anche ottime giocate ma un attaccante come lui, abitauto a metterla dentro, deve sfruttare le occasioni che si crea e che vengono a crearsi e lui ne sciupa almeno 3-4. Il voto è influenzato pesantemente dal suo scarso feeling con la porta.

    PARMA (3-5-2): Pavarini 6.5; Zaccardo 6.5, Ferrario 7, A. Lucarelli 6 (77′ st Santacroce 5.5); Biabiany 7 (68′ Jonathan sv), Valiani 5.5 (54′ Musacci 5.5), Morrone 6, Mariga 6.5, Modesto 6.5; Floccari 5, Giovinco 7. Allenatore: Donadoni 6.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6; Barzagli 6, Bonucci 5.5, Chiellini 6; Lichtsteiner 5.5 (88′ st Caceres sv), Vidal 5.5 Pirlo 7, Marchisio 5, Estigarribia 5 (58′ st Giaccherini 5.5); Vucinic 5, Matri 5 (68′ Quagliarella 5). Allenatore: Conte 5.5

  • Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Parma Juventus, le ultime. Ballottaggio Matri-Quagliarella

    Pericolo neve scongiurato. A meno di due ore dal fischio d’inizio, previsto alle 18:30, Parma – Juventus, recupero della 21esima giornata, si giocherà regolarmente, sul Tardini infatti è tornato a splendere un pallido sole dopo che si era temuto un secondo rinvio del match già rinviato lo scorso 31 gennaio per l’arrivo di un’altra nevicata. Il maltempo, che nell’ultima settimana ha flagellato l’Italia da nord a sud, ha dato una tregua nella zona emiliana, una delle più colpite dal blizzard siberiano che aveva fatto le sue ultime due vittime proprio domenica con il rinvio di Bologna – Juventus e Parma – Fiorentina che verranno recuperate, insieme anche a Cesena – Catania, il prossimo 7 marzo.

    Questa per la Juventus è solo la prima di una lunga sfilza di partite ravvicinate, i bianconeri verranno messi a dura prova dalle 6 partite che dovranno disputare nei prossimi 26 giorni (esattamente come il Milan, ndr); un vero e proprio tour de force quello che attende la squadra guidata da Conte al pari di una squadra impegnata nelle competizioni europee, si parte oggi 15 febbraio con il recupero della gara contro il Parma per finire l’11 marzo con quella contro il Genoa passando per il match contro il Catania, la sfida scudetto contro il Milan del prossimo 25 febbraio, Chievo e l’altro recupero con il Bologna.
    La partita di oggi pomeriggio è fondamentale per tornare nuovamente in vetta alla classifica di Serie A dal momento che la vittoria di Udine ha consentito al Milan, che nella casella gare disputate conta due partite in più rispetto ai bianconeri, di scavalcare la Vecchia Signora. L’obiettivo di Conte e company è quello del controsorpasso ai danni del Diavolo con il chiaro intento di presentarsi alla sfida scudetto di San Siro ancora davanti e magari con un cospicuo vantaggio.

    Alessandro Matri | ©GIUSEPPE CACACE/Getty Images

    Il Parma d’altro canto non vuole concedere nessun tipo di sconto ai bianconeri, l’arrivo di Donadoni, al posto di Colomba esonerato dopo il ko pesantissimo con l’Inter, ha dato quella scossa che serviva alla formazione gialloblu per tirarsi fuori dalla zona calda della classifica: con l’ex ct della nazionale i ducali infatti non hanno ancora perso, due le vittorie e altrettanti i pareggi nelle quattro uscite con Donadoni in panchina che vuole prolungare il trend di risultati utili anche contro la Juventus. Il tecnico confermerà il 3-5-2 con Giovinco, a metà tra i due club e che ha nella Juventus la sua vittima prediletta, che giocherà qualche metro più indietro rispetto a Floccari, in mediana Morrone, Mariga e Gobbi dovranno fare il lavoro sporco per innescare le punte; sulle ali agiranno Valiani e Modesto che dovranno vedersela con Lichtsteiner e De Ceglie mentre in difesa l’ex Lecce Ferrario vince il ballottaggio con Paletta per affiancare Zaccardo e Lucarelli; tra i pali rientra Mirante, panchina per Biabiany e Jonathan.

    Modulo speculare per Conte che non potrà contare sull’apporto di Simone Pepe infortunato. Questa defezione porterà il tecnico bianconero a riproporre il 3-5-2 con Barzagli, Bonucci e Chiellini linea difensiva davanti a Buffon, Lichtsteiner e De Ceglie schierati più avanti pronti a fare la spola tra la difesa e l’attacco, Vidal e Marchisio al fianco del fantasista Andrea Pirlo saranno impegntai non solo in fase di interdizione ma anche negli inserimenti a supporto degli attaccanti, in avanti al fianco di Vucinic si giocheranno una maglia da titolare Quagliarella e Matri con quest’ultimo in leggero vantaggio sul napoletano.

    PROBABILI FORMAZIONI PARMA JUVENTUS

    PARMA (3-5-2): Mirante; Zaccardo, Ferrario, Lucarelli; Valiani, Morrone, Mariga, Gobbi, Modesto; Giovinco, Floccari.
    Panchina: Pavarini, Paletta, Brandao, Jonathan, Valdes, Biabiany, Okaka.
    Allenatore: Donadoni.

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, De Ceglie; Matri, Vucinic.
    Panchina: Storari, Caceres, Estigarribia, Giaccherini, Del Piero, Quagliarella, Borriello.
    Allenatore: Conte.

  • Champions League, Zenit San Pietroburgo Benfica. Spalletti senza Criscito

    Champions League, Zenit San Pietroburgo Benfica. Spalletti senza Criscito

    Stasera, oltre a Milan – Arsenal, il mercoledì di Champions League, valido per l’andata degli ottavi di finale, mette di fronte Zenit San Pietroburgo – Benfica. Due squadre prime in classifica nei rispettivi campionati nazionali, i russi, momentaneamente fermi per la sosta della Premier Liga, precedono il Cska Mosca di due lunghezze mentre i lusitani, che hanno vinto gli ultimi 8 incontri di campionato, stanno dominando la Primeira Liga staccando l’avversario principale nella lotta al titolo Porto di 5 lunghezze.

    Le due squadre si sono piazzate seconda e prima nei rispettivi gironi, lo Zenit nel gruppo G dietro alla vera sorpresa della fase a gironi Apoel facendo fuori il Porto “spedito” in Europa League, il Benfica invece ha brillantemente vinto il proprio raggruppamento precedendo il Basilea e il colosso Manchester United. Il match, in programma alle 18:00 come consuetudine quando si gioca in Russia, è però a forte rischio viste le rigidissime temperature di San Pietroburgo, si prevedono punte fino a -20°C, con il regolamento Uefa che da la possibilità al direttore di gara di rinviare la partita se la colonnina di mercurio dovesse scendere sotto i 15°C.

    Luciano Spalletti | © SERGEI SUPINSKY/AFP/Getty Images

    Un ottavo di finale questo che parla anche italiano dal momento che alla guida dello Zenit c’è quel Luciano Spalletti recentemente accostato alla panchina dell’Inter per la prossima stagione. Il tecnico di Certaldo dovrà fare a meno di tre pedine fondamentali quali il portiere Malafeev, il “nostro” Mimmo Criscito e il fantasista portoghese Danny out per il resto della stagione a causa della rottura dei legamenti del ginocchio. I campioni di Russia si schiereranno quindi secondo un 4-2-3-1 con Lombaerts a prendere il posto del terzino ex Genoa a protezione della porta difesa da Zhevnov insieme a Anyukov, Bruno Alves e Hubocan che comporranno la linea difensiva. In mediana ci saranno Shirokov e Denisov mentre a sostegno dell’unica punta Kerzhakov agiranno Semak, Zyrianov e Fayzulin.

    Sul fronte opposto il tecnico Jorge Jesus opterà per un modulo speculare, un 4-2-3-1 che prevede il bomber Oscar Cardozo come terminale offensivo e Gaitan, Aimar e Bruno Cesar sulla trequarti pronti a far male con le loro incursioni, la cerniera di centrocampo sarà formata dal belga Witsel, seguito in estate da diversi club italiani come Fiorentina e Lazio, e da Matic, in difesa, da destra verso sinistra, Maxi Pereira, l’ex Real Madrid Garay, capitan Luisao e Emerson sulla sinistra preferito a Capdevila.

    PROBABILI FORMAZIONI ZENIT SAN PIETROBURGO BENFICA

    ZENIT SAN PIETROBURGO (4-2-3-1): Zhevnov; Anyukov, Bruno Alves, Hubocan, Lombaerts; Denisov, Shirokov; Semak, Zyrianov, Fayzulin; Kerzhakov.
    Panchina: Borodin, Lukovic, Huszti, Rosina, Cheminava, Bystrov, Kanunnikov.
    Allenatore: Spalletti.

    BENFICA (4-2-3-1): Artur; Maxi Pereira, Garay, Luisao, Emerson; Matic, Witsel; Gaitan, Aimar, Bruno Cesar; Cardozo.
    Panchina: Eduardo, Jardel, Rodrigo, Capdevila, Nolito, Nelson Oliveira, Miguel Vitor.
    Allenatore: Jorge Jesus.

  • Serie A 23 Giornata, risultati e classifica

    Serie A 23 Giornata, risultati e classifica

    Con i due posticipi di ieri sera si è chiuso il programma della 23esima giornata di Serie A: nel primo Monday Night il Napoli ha battuto al San Paolo il Chievo dando un calcio alla mini crisi di risultati che si era aperta tra gennaio e e inizio febbraio (1 successo, 4 pareggi e 1 sconfitta, ndr) con una vittoria che in casa mancava dal 21 dicembre, quando gli azzurri di Mazzarri seppellirono sotto una valanga di reti il Genoa di Malesani che poi venne esonerato. Ieri il Napoli si è sbloccato regolando i clivensi nel primo tempo con Britos e Cavani tornando così in corsa per un piazzamento in Europa – qualificazione in finale di Coppa Italia a parte – e lanciando la rincorsa al terzo posto distante 8 punti e occupato dalla Lazio recuperando terreno alle altre rivali che sono uscite tutte sconfitte in questo turno di campionato.

    La Roma ha perso una grande occasione di scavalcare l’Inter in classifica perdendo sul campo del Siena, nel gelo dell’Artemio Franchi i giallorossi di Luis Enrique macinano tanto possesso palla ma sono sterili in attacco con Pegolo che non viene quasi mai impegnato seriamente nell’arco dei 90′. A decidere il match un calcio di rigore trasformato da Calaiò ad inizio ripresa per un risultato che resterà immutato fino al triplice fischio.

    La sorpresa della giornata è stato senza alcun dubbio il crollo dell’Inter a San Siro contro la Cenerentola Novara di mister Emiliano Mondonico che infligge ai nerazzurri la terza sconfitta nelle ultime quattro gare di campionato facendola rimpiombare in crisi. Il blitz dei piemontesi porta la firma di Caracciolo con un preciso sinistro a giro dal limite dell’area. La domenica di Serie A è stata decimata dai rinvii a causa del maltempo, non si sono disputate Bologna – Juventus e Parma – Fiorentina con il Dall’Ara e il Tardini impraticabili per neve, limitando così il turno, oltre alla partita dei nerazzurri, ad Atalata – Lecce, finita a reti inviolate, e Catania – Genoa nella quale gli etnei hanno travolto i rossoblu dell’ex Pasquale Marino per 4-0, Lodi su rigore apre le marcature, chiudono la doppietta di Barrientos e la rete di Bergessio. Sabato il Milan aveva espugnato Udine in rimonta negli ultimi minuti di gioco con Maxi Lopez e El Shaarawy tornando in vetta alla classifica della Serie A ma con due partite in più rispetto alla Juventus e il Cagliari aveva fatto bottino pieno vincendo il derby delle isole con il Palermo 2-1, in rete l’ex Pinilla. Infine Lazio – Cesena di giovedì – l’Olimpico sabato era riservato al match del Sei Nazioni tra la nazionale azzurra e quella inglese – aveva visto la grande rimonta biancoceleste che sotto di due reti, Mutu e primo centro di Iaquinta all’esordio, era riuscita a ribaltare completamente la situazione nell’arco di 10 minuti con Hernanes, Lulic e Kozak.

    RISULTATI E MARCATORI 23 GIORNATA SERIE A 2011-2012

    ATALANTA – LECCE 0-0
    BOLOGNA – JUVENTUS rinviata
    CAGLIARI – PALERMO 2-1
    56′ Pinilla (C), 81′ Dessena (C), 83′ rig Hernandez (P)
    CATANIA – GENOA 4-0
    7′ rig Lodi, 49′ Barrientos, 52′ Barrientos, 62′ Bergessio
    INTER – NOVARA 0-1
    56′ Caracciolo
    LAZIO – CESENA 3-2
    14′ Mutu (C), 35′ rig Iaquinta (C), 53′ Hernanes (L), 60′ Lulic (L), 63′ Kozak (L)
    NAPOLI – CHIEVO 2-0
    15′ Britos, 38′ rig Cavani
    PARMA – FIORENTINA rinviata
    SIENA – ROMA 1-0
    51′ rig Calaiò
    UDINESE – MILAN 1-2
    19′ Di Natale (U), 77′ Maxi Lopez (C), 85′ El Shaarawy (M)

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. MILAN 47 23
    2. JUVENTUS 45 21
    3. LAZIO 42 23
    4. UDINESE 41 23
    5. INTER 36 23
    6. ROMA 35 23
    7. NAPOLI 34 23
    8. PALERMO 31 23
    9. GENOA 30 22
    10. CAGLIARI 30 23
    11. FIORENTINA 28 21
    12. CATANIA 27 21
    13. PARMA 27 21
    14. CHIEVO 27 23
    15. ATALANTA [-6] 24 22
    16. SIENA 23 22
    17. BOLOGNA 22 21
    18. LECCE 18 23
    19. CESENA 16 22
    20. NOVARA 16 23

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    17 – Di Natale (Udinese)
    15 – Ibrahimovic (Milan)
    13 – Cavani (Napoli)
    12 – Denis (Atalanta), Milito (Inter), Palacio (Genoa), Jovetic (Fiorentina)
    11 – Klose (Lazio)
    10 – Miccoli (Palermo), Calaiò (Siena)
    9 – Matri (Juventus), Giovinco (Parma)
    7 – Osvaldo (Roma), Nocerino (Milan), Hernanes (Lazio), Mutu (Cesena)
    6 – Marchisio (Juventus), Hamsik (Napoli), Rigoni (Novara), Lodi (Catania), Di Vaio (Bologna), Di Michele (Lecce)
    5 – Pepe (Juventus), Destro (Siena), Pandev (Napoli), Pazzini (Inter), Rocchi (Lazio), Bergessio (Catania), Borini (Roma), Jankovic (Genoa), Moralez (Atalanta)

  • Fabio Capello all’Anzhi, ore decisive

    Fabio Capello all’Anzhi, ore decisive

    Fabio Capello non dovrebbe rimanere disoccupato a lungo. A pochi giorni dalle sue dimissioni da ct dell’Inghilterra a pochi mesi dagli Europei di Polonia e Ucraina e che hanno sollevato il tradizionale polverone mediatico oltremanica, il tecnico di Pieris sarebbe in trattativa per accettare la panchina dell’Anzhi.

    Nonostante la smentita secca e divertita del diretto interessato che, intercettato telefonicamente, ha confidato di trovarsi a St. Moritz per una breve vacanza e non a Mosca per trattare con il club in cui milita Samuel Eto’o, la stampa russa è sicura che Don Fabio abbia raggiunto la capitale moscovita nel weekend per ascoltare la proposta del facoltoso club del Daghestan per poi fare rientro subito in Svizzera nella famosa località turistica invernale. Secondo le prime indiscrezioni riportate dal quotidiano Sovietskiy Sport, a portare avanti la trattativa sarebbe stato l’ex terzino della nazionale brasiliana e dell’Inter attualmente giocatore e co-allenatore dell’Anzhi Roberto Carlos, che Capello ha allenato al Real Madrid.

    I dirigenti dell’Anzhi avrebbero deciso di aspettare la risposta dal tecnico fino a martedì sera, è chiaro che se il tecnico dovesse dire di sì sarebbe prettamente per questioni economiche (si parla di un ingaggio di 10 milioni netti annui, ndr) anche se il club del Caucaso del magnate Suleyman Kerimov vorrebbe portare nel Daghestan anche un altro paio di campioni, uno su tutti Wesley Sneijder, per rendere il progetto Anzhi, che può contare già su uno degli attaccanti più forti in circolazione, Samuel Eto’o, ancora più ambizioso per salire ai vertici del calcio russo e dare l’assalto alla Premier Liga dominata attualmente dallo Zenit San Pietroburgo di un’altra conoscenza italiana, Luciano Spalletti che guida attualmente la classifica precedendo il Cska Mosca di due lunghezze.

    Qualcuno ha anche insinuato che dietro le dimissioni di Capello, accolte con “entusiasmo” dalla federazione inglese, la FA, ci fosse proprio l’offerta dell’Anzhi. Il caso Terry – la federazione ha revocato, senza aver consultato il ct, al difensore del Chelsea la fascia di capitano della nazionale di sua maestà per presunti insulti razzisti – sarebbe stata solo un pretesto per chiudere anticipatamente e il meno indolore possibile, economicamente si intende, il rapporto tra le due parti, burrascoso e già logoro da diverso tempo.

  • Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    Barcellona ko a Pamplona. Real, le mani sulla Liga

    E ora la Liga si fa complicata per non dire quasi impossibile. Il Barcellona, dopo tre anni di assoluto dominio, sta per abdicare al trono di campione di Spagna. Il ko rimediato a Pamplona nell’anticipo della 22esima giornata potrebbe costare caro agli uomini di Guardiola: se infatti il Real Madrid stasera dovesse battere il Levante al Santiago Bernabeu si porterebbe a +10 in classifica sugli acerrimi rivali, un gap quasi incolmabile anche per la squadra più forte del mondo nonostante manchino ancora 16 giornate al termine del campionato.

    I blaugrana, ieri sera in tenuta verde mare, vanno subito sotto dopo appena 5 minuti di gioco, Puyol e Piquè si fanno sorprendere subito dal duo Garcia – Lekic con il serbo che siglerà il primo dei due gol con il quale trascinerà i suoi al successo. L’Osasuna ha una marcia in più e lo dimostra quando raddoppia ancora con Lekic, cross rasoterra di Cejudo per la zampata dell’attaccante serbo che sbuca in mezzo ai due centrali blaugrana che dormono in mezzo all’area. E’ notte fonda per i campioni di tutto che vanno negli spogliatoi sotto di due reti e pagano forse la giornata sottotono della sua stella più brillante, Leo Messi.

    Guardiola decide di cambiare all’intervallo togliendo Puyol e Pedro per i canterani Cuenca e Tello, saranno proprio questi due a mettersi in mostra nella ripresa che inizia subito con il Barça che accorcia le distanze con un’azione quasi in fotocopia del due a zero dell’Osasuna, Thiago Alcantara allarga sulla destra per il neo entrato Cuenca il quale mette in mezzo per Sanchez che non deve far altro che depositare la sfera in rete. Non c’è neanche il tempo però per festeggiare e tentare l’assalto al pareggio che i padroni di casa danno al Barcellona il colpo di grazia conil 3-1 firmato Garcia con un preciso rasoterra che sbatte sul palo interno e finisce la sua corsa in rete. Al 73′ le speranze dei catalani tornano ad accendersi quando Tello fa fuori con una finta un difensore dell’Osasuna e con il sinistro batte Fernandez sul primo palo.

    Il forcing finale non porta i frutti sperati, il Barcellona perde 3-2 e concede ai rivali del Real un’occasione irripetibile per chiudere la Liga, troppo ghiotta per non essere sfruttata. La palla ora passa a Mourinho e company. I blaugrana dovranno riorganizzare subito le idee perchè martedì saranno impegnati nella difficile trasferta di Leverkusen in casa del Bayer per l’andata degli ottavi di finale di Champions League, forse l’unica competizione rimasta realmente alla portata di Messi e soci. E sarà assolutamente vietato sbagliare un’altra volta.

    HIGHLIGHTS OSASUNA BARCELLONA 3-2

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  • Torneo di Viareggio 2012: risultati live dell’ultima giornata della fase a gironi

    Torneo di Viareggio 2012: risultati live dell’ultima giornata della fase a gironi

    Con le gare di oggi si chiude la prima parte del Torneo di Viareggio 2012, nel pomeriggio infatti verrà disputata la terza e ultima giornata della fase a gironi per quanto riguarda il Gruppo B (dal Girone 7 al Girone 12).

    Ieri nel Gruppo A avevano staccato il pass per gli ottavi di finale l’Inter, i nerazzurri detentori del trofeo hanno battuto la Reggina 2-0 con gol di Longo e Splendhoffer, i danesi del Nordsjaelland, l’Empoli, la Sampdoria e il Pumas che si vanno ad aggiungersi ad Atalanta, Genoa e Juventus (Gruppo A) e Torino, Rappresentativa Dilettanti e una tra Fiorentina e Vicenza per il Gruppo B.

    In particolare quest’ultima, che potrete seguire in diretta su Rai Sport 1, è uno scontro diretto dal momento che i viola e i veneti guidano il Girone 8 a punteggio pieno a quota 6 punti, chi vince si assicurerà primato e ottavi di finale , chi perde dovrà invece attendere gli altri risultati e sperare di rientrare in una delle due migliori seconde del Gruppo B.

    L’altra gara che trasmetterà in diretta Rai Sport, canale 2, è Napoli – Rappresentativa Serie D con questi ultimi già qualificati alla fase ad eliminazione diretta. Continua a rimanere in corsa la Lazio, costretto a vincere lo scontro diretto con il Club Guaranì, club paraguagio attualmente in testa al Girone 11, mentre è più complicato il discorso qualificazione per Milan, impegnato con il Modena, e Roma, contro il Virtus Entella: rossoneri e giallorossi, oltre a vincere le loro rispettive gare, devono sperare in un passo falso del Parma e del Santos Laguna.

    Aggiornamenti sui risultati in diretta a partire dalle 15:00 (Premi F5 per aggiornare la pagina)

    Torneo di Viareggio 2012, i risultati live delle gare di venerdì 10 febbraio

    Girone Ora Partita Risultato Marcatori
    7 15:00 TORINO-SAMBENEDETTESE  0-1  73′ Cuccù (S)
    7 15:00 OLE’ BRASIL-SPARTAK MOSCA  1-3  6′ Glauco (O), 15′, 66′ Fedchuk (S), 56′ Stepanov (S)
    8 15:00 FIORENTINA-VICENZA  1-1  51′ Macheri (F), 60′ rig. Pistorino (V)
    8 15:00 STABAEK-CESENA  0-1  73′ Vandi (C)
    9 15:00 MILAN-MODENA  4-0  31′, 70′, 80′ Comi (M), 39′ Ganz (M)
    9 15:00 GREMIO OSASCO-PARMA  1-3  35′ Monachello rig. (P), 40′ Luquinhas (G), 65′ Sprocati (P), 90” Malivojevic (P)
    10 15:00 ROMA-VIRTUS ENTELLA  7-2  9′, 28′ Lopez (R), 45′ Argeri (V), 49′ Frediani (R), 55′, 61′, 72′ Verre (R), 69′ Mosto (V), 89′ Leonardi (R)
    10 15:00 CLUB NACIONAL-SANTOS LAGUNA  1-0
    11 15:00 PALERMO-SASSUOLO  1-2  63′ Gomez (S), 80′ Servin (P), 92′ Barbuti (S)
    11 15:00 CLUB GUARANI’-LAZIO  1-3  80′ Barreto (L), 81′ Benitez Guillen J. (C), 95′ Rozzi (L)
    12 15:00 NAPOLI-RAPPRESENTATIVA SERIE D  1-1  37′ Dezi (N), 58′ Guccione (R)
    12 15:00 BRUGES-VARESE  2-1  5′ Gunst (B), 90′ Zinho (B)

     

    SPECIALE TORNEO DI VIAREGGIO 2012

  • Serie A, rinviate Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina

    Serie A, rinviate Bologna-Juventus e Parma-Fiorentina

    La neve non da tregua alla Serie A che, così come successo negli ultimi due turni, anche per la 23esima giornata è costretta a fermarsi su alcuni campi: la situazione peggiore è in Emilia dove le abbondanti nevicate della notte hanno reso inagibili gli impianti del Dall’Ara e del Tardini costringendo le autorità competenti a rinviare Bologna – Juventus e Parma – Fiorentina di domani.

    Nel capoluogo emiliano nevica con una certa intensità sin dalle prime ore pomeridiane della giornata di ieri, il terreno di gioco dello stadio felsineo è stato ricoperto stamane da una coltre di neve spessa 40 cm ragion per cui il Gos, il Gruppo organizzativo per la sicurezza, ha optato per il rinvio della gara in programma alle 20:45 di domenica sera e che doveva essere anticipata di qualche ora alle 15:00 proprio per ragioni meteo. Sia per il Bologna che per la Juventus si tratta della seconda gara rinviata nel giro di pochi giorni.

    Nella città ducale, così come a Bologna, la copiosa nevicata ha reso impraticabile il terreno di gioco e resi inagibili gli spalti del Tardini decidendo così per il rinvio della gara non potendo garantire l’incolumità degli spettatori. La situazione meteorologica non dovrebbe migliorare fino alla giornata di lunedì, altre precipitazioni nevose e gelate sono previste nelle prossime ore.

    Ancora non è stata decisa la data dei due recuperi, stilare un calendario ora diventa alquanto problematico perchè Bologna, Juventus, Parma e Fiorentina avevano già dovuto fermarsi la settimana scorsa quando furono rinviate, strana casualità del destino, proprio Parma – Juventus e Bologna – Fiorentina. La prima gara verrà recuperata il 15 febbraio insieme ad Atalanta – Genoa mentre il derby dell’Appennino il 21 dello stesso mese, un giorno prima di un altro recupero, Siena – Catania. La Lega dovrebbe prendere in seria considerazione (pare che lo stia già facendo, ndr) l’eventualità di anticipare l’inizio del campionato a metà agosto, se non addirittura prima, onde evitare sia turni infrasettimanali serali invernali con forti probabilitità di neve e ghiaccio (tipiche della stagione) sia per prevenire eventuali problemi di calendario derivati dai rinvii della consueta giornata domenicale caratterizzata dal maltempo, non andando ad intasare un calendario già fitto di suo con gli impegni, oltre del campionato, anche delle coppe europee e della Nazionale.

  • Capello, dopo le dimissioni il Tapiro d’Oro di Striscia

    Capello, dopo le dimissioni il Tapiro d’Oro di Striscia

    Quella che si sta concludendo non è stata una settimana facile e felice per Fabio Capello, tecnico dimissionario da ct dell’Inghilterra. La decisione presa in maniera del tutto autonoma della FA di revocare la fascia di capitano a John Terry (per presunti insulti razzisti al giocatore del Queens Park Rangers Anton Ferdinand ndr) senza consultare il ct sconfinando nel potere decisionale del tecnico di Pieris ledendo così la sua autorità all’interno dello spogliatoio, non è andata proprio giù a Don Fabio che, appena appresa la notizia, senza pensarci su due volte si è recato a Wembley nella sede della FA per rimettere il suo mandato nelle mani di David Bernstein, il numero uno della federazione inglese.

    I più maligni hanno visto nella decisione della FA una mossa strategica montata ad arte per stringere con le spalle al muro l’ormai ex ct con il quale i rapporti si erano ormai consumati da tempo culminati con l’eliminazione precoce dal Mondiale sudafricano e costringerlo a rassegnare le dimissioni rinunciando ad una vetrina importante come l’Europeo e ad un ingaggio faraonico pur di dimostrarsi coerente nel suo lavoro e di far valere i suoi principi. In tal modo la FA si è sgravata del pesantissimo ingaggio di Capello (7 milioni di euro netti all’anno ndr) corrispondendogli una buona uscita di 2 milioni di euro. Il tutto a pochi mesi appunto dal via dell’Europeo del 2012 che si giocherà quest’estate in Polonia e Ucraina dove la nazionale di sua maestà avrebbe dovuto recitare un ruolo da protagonista.

    Dopo la triste vicenda delle dimissioni, per Don Fabio era inevitabile “fare i conti” anche con il Tapiro d’Oro di Striscia La Notizia, consegnato come di consueto da Valerio Staffelli. Nella puntata che andrà in onda questa sera, l’inviato del tg satirico ha intercettato Capello a Lugano consegnandoli l’ “ambito” premio “estorcendogli” anche qualche breve dichiarazione, dalle dimissioni da ct della nazionale inglese ad un suo probabile ritorno in Italia: “Non è stata una fuga, sono andato via perché c’è stato un misunderstanding. Sono stato benissimo, però ci sono momenti in cui si decide di andare via” – ha detto Capello – “Se torno ad allenare in Italia? Assolutamente no. Ora voglio rilassarmi“.

    Nonostante la smentita del diretto interessato, su Capello sono forti le voci che lo vorrebbero sulla panchina dell’Inter per la prossima stagione, dove peraltro era stato già vicinissimo quest’estate quando il tecnico fu protagonista di un altro braccio di ferro con la federazione, al posto di Claudio Ranieri. Anche il patron nerazzurro Massimo Moratti ha negato questa possibilità volendo rinnovare pubblicamente piena fiducia al tecnico romano ma da qui fino a giugno la strada da fare è tanta e le idee possono cambiare in un baleno.

  • Coppa Italia, Siena Napoli. Turnover per Sannino, non per Mazzarri

    Coppa Italia, Siena Napoli. Turnover per Sannino, non per Mazzarri

    Dopo la vittoria esterna di ieri della Juventus per 2-1 a San Siro contro il Milan, stasera tocca a Siena e Napoli chiudere il programma delle semifinali di andata di Coppa Italia stagione 2011-2012.

    In un Franchi avvolto dal gelo, toscani e partenopei si giocano una grossa fetta dell’accesso alla finale di Tim Cup che potrebbe dare ai primi una storica qualificazione in Europa League e ai secondi una grande opportunità di vincere il trofeo che manca da Napoli dalla lontana stagione 1986-1987. I due tecnici però optano per scelte diverse, ampio turnover per i padroni di casa con Sannino che decide di lasciare a casa la coppia di attaccanti titolare Emanuele Calaiò, che aveva segnato contro il Napoli, sua ex squadra, già in campionato, e Mattia Destro autore di una splendida stagione concedendo spazio a Reginaldo e il nuovo arrivato Bogdani. Solo panchina invece per il regista D’Agostino e l’esterno Brienza. In campo andranno Pegolo a difendere i pali, Terzi, Contini e Pesoli proveranno ad arginare il temibile tridente napoletano, in mediana Vergassola giocherà al fianco di Gazzi e Giorgi mentre sulle fasce agiranno Mannini e Angelo.

    Mazzarri vuole la finale di Coppa Italia e conferma l’undici tipo delle ultime giornate con il solo Aronica che dovrebbe accomodarsi in panchina per far posto a Britos; Ezequiel Lavezzi, ancora non al top della condizione, dovrebbe partire dalla panchina alla luce anche dello splendido periodo di forma di cui gode al momento Goran Pandev che comporrà il tridente offensivo con Marek Hamsik ed Edinson Cavani. Sulla corsia di destra spingerà Maggio mentre Dossena e Zuniga si giocano una maglia da titolare sulla fascia opposta. In mezzo la diga sarà formata da Inler e Gargano mentre, oltre a Britos, capitan Cannavaro e Hugo Campagnaro giocheranno davanti a De Sanctis.

    PROBABILI FORMAZIONI SIENA NAPOLI

    SIENA (3-5-2): Pegolo; Pesoli, Terzi, Contini; Angelo, Gazzi, Vergassola, Giorgi, Mannini; Reginaldo, Bogdani.
    Panchina: Farelli, Belmonte, Rossi, D’Agostino, Brienza, Larrondo, Gonzalez.
    Allenatore: Sannino.

    NAPOLI (3-4-2-1): De Sanctis; Campagnaro, Cannavaro, Britos; Maggio, Inler, Gargano, Zuniga; Hamsik, Pandev; Cavani.
    Panchina: Rosati, Fernandez, Aronica, Dzemaili, Dossena, Lavezzi, Vargas.
    Allenatore: Mazzarri.