Autore: Lupo

  • NBA, i Lakers sbancano Dallas. Miami ok

    NBA, i Lakers sbancano Dallas. Miami ok

    Dopo 4 sconfitte consecutive i Los Angeles Lakers trovano la prima vittoria in trasferta della stagione all’American Airlines Center di Dallas battendo i Mavericks orfani di Nowitzki per 115-89. Non c’è mai stata partita con i californiani che al riposo sfiorano il +30 di vantaggio: Bryant ne mette 19 così come World Peace e Jamison che cattura anche 15 rimbalzi. Bene anche Gasol e Howard che vanno vicini alla doppia doppia. Per Dallas serataccia nella quale si salvano in pochi tra cui Vince Carter (16 punti). Sia i Lakers che i Mavericks hanno ora un record di 7-7.

    I campioni in carica dei Miami Heat faticano più del previsto contro i Cleveland Cavaliers, ex squadra di LeBron James. L’M.V.P. della passata stagione ne mette 30 a referto ma è decisivo sul finale di gara Ray Allen che permette alla franchigia della Florida il sorpasso sui Cavs chiudendo la gara sul 110-108. In evidenza anche Chris Bosh (23 punti e 7 rimbalzi) e Dwyane Wade (18 punti, 7 rimbalzi e 4 assist). Top scorer di Cleveland Waiters e Pargo con 16 punti a testa.

    Los Angeles Lakers v Dallas Mavericks
    Kobe Bryant in azione © Ronald Martinez/Getty Images

    Finisce dopo due overtime con la vittoria dei Bobcats la sfida tra Washington e Charlotte. I capitolini sono l’unica franchigia della Lega a non aver ancora vinto (record di 0-11) e sembra che sarà questo tutto l’andazzo della stagione per poter avere più chance di pescara la prima scelta al prossimo Draft. Charlotte si impone 108-106 trascinata da Mullens (27 punti e 8 rimbalzi), Sessions e Ben Gordon.

    Vincono i Chicago Bulls di Marco Belinelli sul parquet di Milwaukee. Per l’azzurro solo 4 minuti con 2 punti. Dopo un overtime gli Oklahoma City Thunder hanno la meglio sui Philadelphia 76ers trascinati dalla coppia Kevin Durant (37 punti, 8 rimbalzi e 5 assist) e Russell Westbrook (30 punti, 9 assist e 5 rimbalzi).

    RISULTATI NBA 24 NOV 2012

    Philadelphia 76ers – Oklahoma City Thunder 109-116 (overtime)
    Phi: Young 29, Turner 26, Richardson 13
    Okl: Durant 37, Westbrook 30, Ibaka 18

    Washington Wizards – Charlotte Bobcats 106-108 (2 overtime)
    Was: Webster 21, Nene 19, Beal 13, Singleton 13
    Cha: Mullens 27, Sessions 21, Gordon 19

    Atlanta Hawks – Los Angeles Clippers 104-93
    Atl: Teague 19, Pachulia 19, Williams 18
    Cli: Griffin 22, Paul 19, Bledsoe 12, Crawford 12

    Miami Heat – Cleveland Cavaliers 110-108
    Mia: James 30, Bosh 23, Wade 18
    Cle: Waiters 16, Pargo 16, Casspi 15

    Dallas Mavericks – Los Angeles Lakers 89-115
    Dal: Carter 16, Crowder 15, Mayo 13
    Lak: Bryant 19, World Peace 19, Jamison 19

    Milwaukee Bucks – Chicago Bulls 86-93
    Mil: Jennings 23, Ellis 17, Udrih 12
    Chi: Hamilton 22, Boozer 22, Deng 14

    Sacramento Kings – Utah Jazz 108-97
    Sac: Evans 27, Thompson 16, Cousins 14
    Uta: Foye 17, Jefferson 14, Tinsley 14

    Golden State Warriors – Minnesota Timberwolves 96-85
    GS: Thompson 24, Curry 20, Landry 18
    Min: Pekovic 17, Love 15, Kirilenko 11

  • NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    NBA, i Rockets asfaltano New York. Bargnani non basta ai Raptors

    Dopo la sosta per il Giorno del Ringraziamento, l’NBA è tornata sui parquet di tutti gli States con ben 12 partite disputate nella notte. Il risultato più sorprendente è la sconfitta dei New York Knicks travolti a Houston dai Rockets di James Harden che trascina i texani con 33 punti e 9 assist e 4 rimbalzi. Sugli scudi anche Chandler Parsons autore di 31 punti, 5 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate, buona la prova anche dell’ex Jeremy Lin (13 punti e 7 rimbalzi). Non basta alla franchigia newyorkese la prestazione eccellente di Carmelo Anthony 37 punti con 7/12 dall’arco dei 3 punti per evitare ai Knicks la “lose” per 131-103.

    I Boston Celtics fermano la marcia degli Oklahoma City Thunder, 108-100 il risultato finale che premia i padroni di casa: in evidenza il capitano Paul Pierce con 27 punti e Kevin Garnett autore di 18 punti e 9 rimbalzi. Miglior marcatore della serata Kevin Durant (29 punti), inutili anche i 26 punti, 8 assist e 7 rimbalzi di Russel Westbrook.

    James Harden e Jeremy Lin
    James Harden e Jeremy Lin © Scott Halleran/Getty Images

    Seconda sconfitta consecutiva, la quarta in trasferta, per i Los Angeles Lakers che vanno ko 106-98 contro la franchigia con il miglior record della Lega, i Memphis Grizzlies. Nella sfida che vedeva di fronte i due fratelli Gasol, Marc e Pau vinta nettamente dal primo, il solo Bryant (30 punti) non può nulla con i Grizzlies che mandano tutto il quintetto in doppia cifra: 21 punti per Rudy Gay, 19 per Mike Conley, 17 per Zach Randolph (anche 12 rimbalzi), 14 per Gasol (anche 8 assist) e 12 per Tony Allen. I gialloviola tornano ad avere un record negativo (6-7).

    Non basta ai Raptors un monumentale Andrea Bargnani da 34 punti ai quale aggiunge anche 5 rimbalzi e 4 assist. Toronto cedono nel finale ai Detroit Pistons, avversario alla portata della franchigia canadese, di un solo punto (91-90) con il canestro decisivo di Brandon Knight. Vince invece l’altro italiano in campo Danilo Gallinari con i Denver Nuggets sul proprio parquet contro i Golden State Warriors (102-91). Per l’ex ala di Milano e New York 20 punti e 7 rimbalzi.

    RISULTATI NBA 23 NOV 2013

    Charlotte Bobcats – Atlanta Hawks 91-101
    Cha: Sessions 22, Taylor 16, Walker 16
    Atl: Horford 26, Korver 16, Teague 13

    Orlando Magic – Cleveland Cavaliers 108-104
    Orl: Nelson 22, Afflalo 19, Redick 18
    Cle: Waiters 25, Varejao 19, Pargo 15

    Boston Celtics – Oklahoma City Thunder 108-100
    Bos: Pierce 27, Garnett 18, Green 17
    Okl: Durant 29, Westbrook 26, Ibaka 17

    Brooklyn Nets – Los Angeles Clippers 86-76
    Bro: Lopez 26, Johnson 19, Williams 11
    Cli: Paul 14, Griffin 14, Crawford 13

    Detroit Pistons – Toronto Raptors 91-90
    Det: Monroe 19, Prince 16, Knight 16
    Tor: Bargnani 34, Lowry 19, Valanciunas 9, Davis 9

    Indiana Pacers – San Antonio Spurs 97-104
    Ind: West 22, George 15, Hill 11
    SA: Parker 33, Duncan 22, Ginobili 19

    Memphis Grizzlies – Los Angeles Lakers 106-98
    Mem: Gay 21, Conley 19, Randolph 17
    Lak: Bryant 30, Jamison 16, World Peace 16

    Houston Rockets – New York Knicks 131-103
    Hou: Harden 33, Parsons 31, Asik 18
    NY: Anthony 37, Felton 17, Smith 12

    Denver Nuggets – Golden State Warriors 102-91
    Den: Iguodala 29, Gallinari 20, Lawson 18
    GS: Lee 21, Landry 19, Jack 17

    Utah Jazz – Sacramento Kings 104-102
    Uta: Hayward 23, Ma. Williams 20, Jefferson 19
    Sac: Evans 19, Thorton 18, Brooks 17

    Phoenix Suns – New Orleans Hornets 111-108 (overtime)
    Pho: Morris 23, Dragic 20, Tucker 15
    NO: Anderson 34, Vasquez 25, Aminu 16

    Portland Trail Blazers – Minnesota Timberwolves 103-95
    Por: Matthews 30, Lillard 28, Hickson 14
    Min: Love 24, Pekovic 18, Ridnour 14

  • NBA, i Lakers battono i Brooklyn Nets. Toronto non basta Bargnani

    NBA, i Lakers battono i Brooklyn Nets. Toronto non basta Bargnani

    I Los Angeles Lakers di Mike D’Antoni, per la prima volta sedutosi in panchina da quando ha assunto l’incarico di head coach della franchigia californiana dopo l’operazione al ginocchio, trovano contro i Brooklyn Nets la terza vittoria consecutiva dopo l’avvio di stagione disastroso che ha portato al licenziamento di Mike Brown. 95-90 per i gialloviola che hanno portato 4 giocatori in doppia cifra: 25 punti, 5 assist e 4 rimbalzi per Kobe Bryant, 23 punti e 15 rimbalzi per colui che in estate sarebbe dovuto andare ai Nets Dwight Howard, 17 punti, 11 rimbalzi e 7 assist per Pau Gasol e 17 punti e 8 rimbalzi per Metta World Peace. I Lakers vanno in record positivo (6-5). Ai Brooklyn Nets non bastano Deron Williams (22 punti e 10 assist), Brook Lopez (23 punti e 7 rimbalzi) e Joe Johnson (14 punti e 6 assist).

    Non c’è storia tra New Orleans e New York (80-102): dopo un primo tempo equilibrato i Knicks dominano la seconda metà di gara spegnendo le speranze di successo della franchigia della Louisiana ancora orfana di Anthony Davis e Eric Gordon. New York trascinata dal solito Carmelo Anthony (29 punti, 6 rimbalzi e 4 assist) tocca quota 8 successi (e una sola sconfitta), miglior record della Lega. Da segnalare anche le belle giocate di Raymond Felton e di J.R. Smith.

    Mike D'Antoni, Kobe Bryant e Pau Gasol
    Mike D’Antoni, Kobe Bryant e Pau Gasol © Stephen Dunn/Getty Images

    Non bastano i 22 punti di Andrea Bargnani ad evitare ai suoi Toronto Raptors l’ottava sconfitta stagionale: la franchigia canadese cade sul parquet dei Philadelphia 76ers per 106-98. Per il Mago anche 7 rimbalzi, bene anche DeRozan (24 punti) e Calderon (13+12 assist). Protagonisti per i padroni di casa il trio Thaddeus Young, Jason Richardson e Jrue Holiday che hanno messo a referto rispettivamente 23, 21 e 19 con l’ultimo citato che ha anche condito la sua prestazione con 12 assist. Philadelphia con questo successo raggiunge il quinto posto nella Eastern Conference prenotando un posto nei playoff.

    RISULTATI NBA 20 NOV 2012

    Philadelphia 76ers – Toronto Raptors 106-98
    Phi: Young 23, Richardson 21, Holiday 19
    Tor: DeRozan 24, Bargnani 22, Calderon 13, Lowry 13

    New Orleans Hornets – New York Knicks 80-102
    NO: Anderson 15, Rivers 14, Roberts 13
    NY: Anthony 29, Felton 15, Smith 15

    Los Angeles Lakers – Brooklyn Nets 95-90
    Lak: Bryant 25, Howard 23, Gasol 17, World Peace 17
    Bro: Lopez 23, Williams 22, Johnson 14

  • NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    NBA, cade New York i Lakers si rialzano

    Nella notte NBA i New York Knicks conoscono la loro prima sconfitta stagionale al FedEx Forum di Memphis. Dopo le 6 vittorie consecutive la franchigia della Grande Mela deve arrendersi 105-95 alla squadra che attualmente detiene il miglior record della Lega, i Grizzlies. Superlativi i due lunghi: il più giovane dei fratelli Gasol, Marc, e Zach Randolph che mettono a referto 24 punti e 7 rimbalzi e 20 punti e 15 rimbalzi a testa. Ai Knicks non bastano Melo Anthony e Raymond Felton.

    I Los Angeles Lakers del nuovo corso Mike D’Antoni (ancora non in panchina) si rialzano dopo la battuta d’arresto all’esordio contro i San Antonio Spurs. I californiani battono i Phoenix Suns 114-102 guidati dal solito Kobe Bryant autore di 31 punti coadiuvato dall’ apporto di Metta World Peace (22 punti) e dalle doppie doppie di Dwight Howard (18 punti e 12 rimbalzi) e Pau Gasol (16 punti e 10 rimbalzi).

    Kobe Bryant | © Brett Deering/Getty Images

    Riscatto immediato anche per gli Oklahoma City Thunder che sbancano New Orleans 110-95, sugli scudi Kevin Durant con 27 punti e 9 rimbalzi. Spettacolo tra Portland Trail Blazers e Houston Rockets: i texani sempre avanti durante i primi tre periodi costruiscono un buon vantaggio ma nell’ultimo quarto vengono ripresi dai padroni di casa grazie alle bombe (8/17 in due) di Batum (35 punti) e Lillard (27). Si va all’overtime con la franchigia dell’Oregon che mantiene il possesso di vantaggio. Ai Rockets non basta Harden autore di 29 punti, 6 rimbalzi e 6 assist). Vittorie anche per Philadelphia 76ers, Indiana Pacers, Orlando Magic, Golden State Warriors e Atlanta Hawks.

    RISULTATI NBA 16 novembre 2012

    Philadelphia 76ers – Utah Jazz 99-93
    Phi: Holiday 26, Richardson 20, Young 14
    Uta: Millsap 22, Jefferson 15, Carroll 17

    Indiana Pacers – Dallas Mavericks 103-83
    Ind: Hill 15, West 15, Hibbert 14, Young 14
    Dal: Mayo 19, Collison 10, Carter 10

    Detroit Pistons – Orlando Magic 106-110
    Det: Monroe 23, Prince 18, 14 Singler
    Orl: Redick 23, Afflalo 19, Davis 17

    New Orleans Hornets – Oklahoma City Thunder 95-110
    NO: Anderson 15, Lopez 12, Mason jr 11
    Okl: Durant 27, Martin 27, Ibaka 15

    Minnesota Timberwolves – Golden State Warriors 98-106
    Min: Williams 23, Shved 22, Kirilenko 18
    GS: Barnes 18, Lee 18, Curry 17

    Memphis Grizzlies – New York Knicks 105-95
    Mem: Gasol 24, Randolph 20, Gay 17
    NY: Anthony 20, Felton 18, Wallace 13

    Sacramento Kings – Atlanta Hawks 96-112
    Sac: Thompson 19, Thornton 17,  Evans 14
    Atl: Korver 22, Williams 21, Horford 20

    Portland Trail Blazers – Houston Rockets 119-117 (overtime)
    Por: Batum 35, Aldridge 29, Lillard 27
    Hou: Harden 29, Parsons 19, Asik 16, Morris 16

    Los Angeles Lakers – Phoenix Suns 114-102
    Lak: Bryant 31, World Peace 22, Howard 18
    Pho: Dragic 22, Scola 18, Beasley 14

  • NBA, esordio amaro per D’Antoni. Lakers ko con gli Spurs

    NBA, esordio amaro per D’Antoni. Lakers ko con gli Spurs

    Anche se non ancora in panchina, Mike D’Antoni bagna la sua prima da head coach dei Los Angeles Lakers con una sconfitta interna. Gli Spurs infatti sbancano lo Staples Center per 84-82 grazie ai soliti Tony Parker, autore di 19 punti e 7 assist a referto, e Tim Duncan (18 punti e 9 rimbalzi). Ma il canestro decisivo a pochi secondi dalla sirena lo mette Danny Green, una tripla che consente a San Antonio di superare i gialloviola e di incrementare il proprio record stagionale arrivato a 7 vittorie e una sola sconfitta con una striscia di 3 successi consecutivi. Non bastano i 28 punti di Kobe Bryant e i 13 di Dwight Howard (15 i rimbalzi per il centro ex Magic).

    Continuano a macinare vittorie su vittorie i New York Knicks di Mike Woodson, giunti ad un record nell’Atlantic Division della Eastern Conference di 5 successi unica franchigia NBA a non aver ancora perso, che battono sul parquet dell’Amway Center i padroni di casa degli Orlando Magic 99-89. Sugli scudi ancora una volta Carmelo Anthony con 25 punti e 8 rimbalzi, decisivi anche gli apporti di Raymond Felton e J.R. Smith con 21 punti a testa. Per i Magic buona la prestazione di J.J. Redick che mette 18 punti.

    Ottimo l’avvio dei Brooklyn Nets che nel nuovissimo Barclays Center portano a casa la quarta W stagionale trascinati da Deron Williams. L’ex play degli Utah Jazz mette a referto 26 punti conditi da 10 assist, cifre che permettono di battere i Cleveland Cavaliers. Ottimi gli apporti di Joe Johnson (25 punti e 6 assist) e di Brook Lopez (23 punti e 7 rimbalzi). Per la franchigia dell’Ohio a nulla servono le prestazioni eccellenti di Anderson Varejao (35 punti e 18 rimbalzi) e Kyle Irving (34 punti e 8 assist).

    San Antonio Spurs v Los Angeles Lakers
    Bryant in azione © Harry How/Getty Images

    Vincono per un soffio i Toronto Raptors di Andrea Bargnani che si fanno rimontare il cospicuo vantaggio di 11 punti accumulato nella gara nell’ultimo periodo dagli Indiana Pacers che poi mancano del sorpasso definitivo: 74-72 per la franchigia canadese in una gara segnata dalle basse percentuali al tiro di entrambe le squadre (36.1% per i Raptors, 32% per i Pacers). Bargani non brilla e chiude con soli 8 punti e 2 rimbalzi in quasi mezzora di gara.

    Infine vittorie agevoli per Portland e Charlotte: i Trail Blazers espugnano il parquet dei Sacramento Kings 103-86 mandando 5 uomini in doppia cifra per quanti riguarda la realizzazione di punti mentre i Bobcats battono i Washington Wizards per 92-76 grazie a Ramon Sessions autore di 21 punti. Lo strappo decisivo alla gara nel secondo periodo che consente alla franchigia di Michael Jordan di portare il proprio record in parità (3-3).

    RISULTATI NBA 14 novembre 2012

    Charlotte Bobcats – Washington Wizards 92-76
    Cha: Sessions 21, Walker 17, Kidd-Gilchrist 15
    Was: Ariza 19, Booker 8, Okafor 8, Beal 8

    Orlando Magic – New York Knicks 89-99
    Orl: Redick 18, Afflalo 13, Vucevic 12, Moore 12
    NY: Anthony 25, Felton 21, Smith 21

    Indiana Pacers – Toronto Raptors 72-74
    Ind: Hill 18, George 12, West 11
    Tor: DeRozan 15, Calderon 13, Kleiza 10

    Brooklyn Nets –  Cleveland Cavaliers 114-101
    Bro: Williams 26, Johnson 25, Lopez 23
    Cle: Varejao 35, Irving 34, Thompson 14

    Sacramento Kings – Portland Trail Blazers 86-103
    Sac: Johnson 16, Thornton 14, Fredette 13
    Por: Lillard 22, Aldridge 19, Matthews 18

    Los Angeles Lakers – San Antonio Spurs 82-84
    Lak: Bryant 28, Howard 13, World Peace 12
    SA: Parker 19, Duncan 18, Green 11

  • Serie A 12 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 12 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Tornano ad essere 4 i punti che separano l’Inter dalla Juventus, vittoriosa per 6-1 a Pescara, dopo il blitz nerazzurro allo Juventus Stadium della settimana scorsa causa il ko nel posticipo della 12 Giornata della squadra di Stramaccioni a Bergamo contro l’Atalanta. Un 3-2 in favore dei bergamaschi che interrompe la striscia positiva dell’Inter a 7 vittorie consecutive in campionato: i nerazzurri di casa trovano subito la rete del vantaggio con Bonaventura di testa, il pari arriva nella ripresa grazie ad un missile su punizione di Guarin che sveglia Denis autore di una doppietta. Inutile la rete di Palacio a tempo quasi scaduto.

    Il Napoli si conferma terza forza del campionato ma non senza soffrire espugnando Genova soltanto al 90′ con un 4-2 forse troppo severo per il Genoa di Gigi Del Neri che incassa la quarta sconfitta su altrettante partite da quando in panchina siede l’ex tecnico della Juve e sprofonda in zona retrocessione. I padroni di casa passano avanti con Immobile, poi l’ex Mesto ristabilisce la parità. Passano solo due minuti e Bertolacci riporta in vantaggio il Grifone prima di affondare sotto i colpi di Cavani, Hamsik e Insigne.

    In scia al Napoli la straordinaria Fiorentina di Vincenzo Montella che doma il Milan a San Siro. I viola infliggono la sesta sconfitta in campionato ai rossoneri di Max Allegri, tornato nuovamente in bilico dopo il tiepido sole dei giorni scorsi, tornando in Toscana con i 3 punti in tasca ma soprattutto acciuffando un quarto posto che ad oggi significherebbe Europa League ma con la Champions lontana solo 2 punti. Ad aprire le marcature l’ex Aquilani, raddoppio siglato da Borja Valero. Pato sbaglia un penalty prima di essere sostituito con Pazzini che riapre il match chiuso sul 3-1 dalla magia di El Hamdaoui. Milan fermo al 13esimo posto in classifica a -17 dalla vetta e -12 dal terzo posto che da l’accesso ai preliminari di Champions League.

    Nel derby della capitale piange la Roma mandata al tappeto in un piovoso pomeriggio romano dalla Lazio che fa sua la terza stracittadina consecutiva (non accadeva dalla stagione 97-98). Rimonta biancoceleste con Candreva (tifoso della Roma), Klose e Mauri che fanno seguito al vantaggio illusorio di Lamela, al suo ottavo centro in campionato. Inutile il 3-2 finale firmato da Pjanic. Amaro ko per l’ex Zeman che incassa la terza sconfitta nelle ultime 4 giornate giocate. A rendere ancora più dolorosa la sconfitta la follia di De Rossi che dopo il 2-1 subito perde la testa e si fa espellere per aver rifilato un pugno a Mauri a dimostrazione di come effettivamente il centrocampista giallorosso non sia tranquillo e le voci che lo vogliono lontano dalla capitale per approdare a Madrid, Parigi o Manchester possano prendere sempre più corpo nei prossimi giorni.

    Potrebbe essere arrivata al capolinea l’avventura di Ciro Ferrara sulla panchina della Sampdoria, alla settima sconfitta consecutiva. I blucerchiati perdono 2-0 a Palermo nel lunch-match delle 12:30 affondati dal giovane attaccante argentino Paulo Dybala autore della doppietta decisiva con gol di pregevole fattura. Una rete di D’Ambrosio regala i 3 punti al Torino contro un Bologna sempre più in crisi penultimo in classifica e con un Pioli sempre più a rischio esonero. Chievo e Udinese fanno 2-2 (doppietta del difensore Angella per i friulani), pari a reti inviolate tra Cagliari – Catania e Parma – Siena.

    RISULTATI E MARCATORI SERIE A 12 GIORNATA

    ATALANTA – INTER 3-2
    9′ Bonaventura (A), 56′ Guarin (I), 60′ Denis (A), 67′ rig Denis (A), 84′ Palacio (I)
    CAGLIARI – CATANIA 0-0
    CHIEVO – UDINESE 2-2
    39′ Andreolli (C), 43′ Angella (U), 89′ rig Paloschi (C), 90′ Angella (U)
    GENOA – NAPOLI 2-4
    23′ Immobile (G), 54′ Mesto (N), 56′ Bertolacci (G), 79′ Cavani (N), 90′ Hamsik (N), 93′ Insigne (N)
    LAZIO – ROMA 3-2
    9′ Lamela (R), 35′ Candreva (L), 43′ Klose (L), 47′ Mauri (L), 86′ Pjanic (R)
    MILAN – FIORENTINA 1-3
    10′ Aquilani (F), 38′ Borja Valero (F), 60′ Pazzini (M), 88′ El Hamdaoui (F)
    PALERMO – SAMPDORIA 2-0
    52′ Dybala, 72′ Dybala
    PARMA – SIENA 0-0
    PESCARA – JUVENTUS 1-6
    9′ Vidal (J), 22′ Quagliarella (J), 25′ Cascione (P), 30′ Asamoah (N), 38′ Giovinco (J), 45′ Quagliarella (J), 53′ Quagliarella (J)
    TORINO – BOLOGNA 1-0
    66′ D’Ambrosio

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 31 12
    2. INTER 27 12
    3. NAPOLI 26 12
    4. FIORENTINA 24 12
    5. LAZIO 22 12
    6. ATALANTA (-2) 18 12
    7. ROMA 16 12
    8. CATANIA 16 12
    9. PARMA 15 12
    10. UDINESE 15 11
    11. CAGLIARI 15 12
    12. TORINO (-1) 14 12
    13. MILAN 14 12
    14. PALERMO 11 12
    15. CHIEVO 11 12
    16. PESCARA 11 12
    17. SAMPDORIA (-1) 10 12
    18. GENOA 9 12
    19. BOLOGNA 8 12
    20. SIENA (-6) 7 12

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    8 – Cavani (Napoli), El Shaarawy (Milan), Lamela (Roma)
    7 – Di Natale (Udinese), Klose (Lazio), Milito (Inter)
    6 – Jovetic (Fiorentina), Osvaldo (Roma), Quagliarella (Juventus)
    5 – Gilardino (Bologna), Cassano (Inter), Hernanes (Lazio), Hamsik (Napoli), Pazzini (Milan), Vidal (Juventus)
    4 – Bianchi (Torino), Calaiò (Siena), Miccoli (Palermo), Giovinco (Juventus), Gomez (Catania), Totti (Roma), Denis (Atalanta), Palacio (Inter)
    3 – Bergessio (Catania), Borriello (Genoa), Maxi Lopez (Sampdoria), Pirlo (Juventus), Amauri (Parma), Nene (Cagliari), Candreva (Lazio), Diamanti (Bologna), Immobile (Genoa), Lodi (Catania), Pellissier (Chievo), Toni (Fiorentina), Weiss (Pescara), Bonaventura (Atalanta)

  • La caduta degli invincibili, Juventus-Inter 1-3

    La caduta degli invincibili, Juventus-Inter 1-3

    Si interrompe alla 50esima partita dopo 49 risultati utili consecutivi l’imbattibilità in campionato della Juventus targata Antonio Conte (in realtà un risultato utile appartiene alla gestione Del Neri) che torna a conoscere il significato della parola sconfitta a distanza di 6 mesi dall’ultimo ko (finale di Coppa Italia contro il Napoli). Carnefice della Vecchia Signora è l’Inter di Andrea Stramaccioni, presentatosi a Torino con il tridente Milito, Cassano, Palacio, che firma l’impresa violando per la prima volta lo Juventus Stadium superando con pieno merito i campioni d’Italia per 3-1. Un risultato storico ottenuto in rimonta e giunto dopo alcune decisioni arbitrali a favore dei padroni di casa che rischiavano di condizionare l’esito dell’incontro e avvelenare ulteriormente, più di quanto non lo sia già, l’eterna sfida tra bianconeri e nerazzurri. Una vittoria che vale doppio tenendo in considerazione la classifica che ora vede l’Inter ad un solo punto di distanza dalla Juventus. La parola scudetto sulla sponda nerazzurra di Milano non è più utopia.

    Pronti via la Juve si porta in vantaggio dopo appena 18 secondi dal fischio d’inizio con Vidal ma l’azione, ben costruita, è viziata dalla posizione di fuorigioco di Asamoah il quale poi serve al centro dell’area il cileno che non deve far altro che appoggiare in rete. L’avvio schock manderebbe in confusione chiunque e infatti per un buon quarto d’ora un’Inter frastornata è stata preda della Juventus rischiando di subire il colpo del ko con Marchisio, fermato dal miracolo Handanovic. Dopo la sfuriata iniziale, la Juve perde tonicità e, complice la giornata no dei suoi attaccanti Vucinic e Giovinco e l’elevata percentuale di imprecisione nei passaggi, concede campo all’Inter che non riesce però a rendersi pericolosa se non con un una conclusione a giro dal limite dell’area di Cassano che da l’illusione del gol. Veementi poi sono state le proteste di Stramaccioni quando al 35′ il direttore di gara Tagliavento grazia Lichtsteiner, già ammonito, per un fallo stupido quanto inutile per la zona del campo in cui è stato commesso (il primo giallo, comunque, era stato concesso troppo generosamente). A “punire” il terzino svizzero ci ha pensato Alessio che lo ha sostituito con Caceres per non correre il rischio di trovarsi a giocare in inferiorità numerica contro un’Inter che nel secondo tempo si rivelerà in una condizione fisica migliore rispetto all’avversario. Prima della fine del primo tempo, che si chiude con il risultato di 1-0, è Vidal ad avere sui piedi la palla del raddoppio ma il cileno prima trova la grande risposta di Handanovic e poi sulla respinta da posizione defilata non inquadra lo specchio della porta.

    Milito e Barzagli in Juve-Inter | © AFP/Getty Images

    Nella ripresa il vice di Conte lascia negli spogliatoi un acciaccato Vucinic toccato duro nel primo tempo inserendo il danese Bendtner che combinerà poco, o nulla, nei 45 minuti in cui doveva dimostrare di potersi meritare un posto da titolare. La maggiore freschezza fisica dell’Inter è evidente e al 60′ la pressione nerazzurra da i suoi frutti: sugli sviluppi di uno schema di un calcio di punizione dal limite Milito casca a terra in area dopo una leggera e ingenua trattenuta di Marchisio. Tagliavento, su segnalazione del giudice di porta Orsato, concede il rigore che lo stesso attaccante argentino trasforma. Ribaltato il fattore psicologico, Stramaccioni azzecca i cambi irrobustendo il centrocampo con l’ingresso di Guarin al posto di uno spento Cassano ridisegnando l’Inter secondo un 3-5-2 speculare a quello della Juventus. Mossa che si rivelerà vincente perchè è proprio da una iniziativa del centrocampista colombiano che l’Inter si porta in vantaggio: Vidal nel cerchio di centrocampo regala la sfera al neo entrato che brucia in progressione Chiellini e scaglia un violento destro sul quale Buffon si oppone, il portiere però respinge sull’accorrente Milito che insacca alle sue spalle. La Juve cerca di riprendersi e va vicinissima al pari con due conclusioni dalla distanza di Pirlo e del neo entrato Quagliarella che baciano il palo alla sinistra di Handanovic prima di crollare e subire la terza rete che porta la firma di Palacio tenuto in gioco da Asamoah, il quale non sale tempestivamente con il resto della linea difensiva, che chiude definitivamente il match.

    PAGELLE JUVENTUS-INTER

    Marchisio 5,5: Spento e reduce ancora da qualche acciacco il centrocampisca ha sui piedi l’opportunità di chiudere la partita già nei primi 15′ quando per ben due volte si presenta solo davanti Handanovic. Commette l’ingenuità sulla trattenuta a Milito che porta al rigore dell’1-1.

    Giovinco 5: Viene rimandato all’ennesimo esame di maturità, parte bene provandoci ma i risultati non sono soddisfacenti per le qualità della Formica Atomica.

    Asamoah 5,5: Parte devastante servendo, in netta posizione di fuorigioco, l’assist per Vidal dopo appena 18″ che porta al vantaggio bianconero. Sulla sinistra è buon duello con capitan Zanetti che, piano piano, riesce a prendere le sue misure. Sul finale si addormenta tenendo in gioco Palacio per la reta dell’ 1-3 finale.

    Inter

    Juan Jesus 6: Una delle scoperte più belle di questa Inter, corre, lotta, chiude. Difficile passare dalle sue parti.

    Cambiasso 6,5: Padrone del centrocampo non perde un pallone. Quando la squadra è in difficoltà si presenta per ben due volte al tiro.

    Milito 7,5: Signori il Principe è tornato. Autore di 2 reti, uno siu rigore che si era precedentemente procurato, uno siu respinta di Buffon. E pensare che lo davano per giocatore sulla via del tramonto….

    JUVENTUS (3-5-2): Buffon 6.5; Barzagli 5.5, Bonucci 5.5, Chiellini 5; Lichtsteiner 4.5 (38′ Caceres 5.5, 78′ Quagliarella 6), Vidal 5, Pirlo 6, Marchisio 5.5, Asamoah 5.5; Vucinic 5 (46′ Bendtner 5), Giovinco 5.
    Allenatore: Alessio 5.

    INTER (3-5-2): Handanovic 7; Juan Jesus 6, Ranocchia 5.5, Samuel 6.5; Zanetti 6.5, Cambiasso 6.5, Gargano 5.5, Nagatomo 7; Cassano 5 (69′ Guarin 7), Milito 7.5 (80′ Mudingayi sv), Palacio 6.5.
    Allenatore: Stramaccioni 8.

    VIDEO HIGHLIGHTS JUVENTUS-INTER 1-3

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  • Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Juventus-Inter, Stramaccioni conferma il tridente

    Ancora qualche ora di attesa e poi lo Juventus Stadium sarà teatro non solo del derby d’Italia numero 186 in campionato ma anche del match tra le attuali prime della classe della Serie A, ovvero Juventus e Inter. Una gara che da sempre, ma soprattutto dal 2006, ha un sapore particolare non solo per le tifoserie ma anche per le rispettive dirigenze dei due club che oggi più che mai, dopo lo scoppio di Calciopoli, si trovano una di fronte all’altra in una sfida che sa di scudetto.

    L’Inter infatti, dopo l’ottava vittoria consecutiva e la sesta in campionato, è stata etichettata, approfittando anche della flessione del Napoli, come la vera anti-Juve, unica attualmente a tenere il passo della squadra campione d’Italia che in campionato quest’anno si è dimostrata un rullo compressore, associazione motivata dalle 9 vittorie ottenute (e 1 pari) nelle 10 partite disputate che hanno permesso ai bianconeri di stabilire un record, quello della migliore partenza di sempre in assoluto nei campionati a girone unico a 20 squadre (dalla stagione ’94-’95). Ancora lontano invece quello della più lunga striscia di imbattibilità detenuto dal Milan che dal 1991 al 1993 riuscì a infilare 58 risultati utili consecutivi senza mai perdere in campionato, la Juve è a 49. Stramaccioni in conferenza stampa non si è nascosto affermando di non voler firmare per il pari consapevole di avere a propria disposizione i mezzi per interrompere la lunga imbattibilità dell’arci-rivale e di violare per la prima volta lo “Stadium”. Conferenza stampa disertata invece dalla Juventus, così come successo prima del Bologna nel turno infrasettimanale, per evitare di alimentare polemiche dopo la contestatissima direzione di gara di Catania in vista della partitissima di stasera.

    Juventus-Inter
    Juventus-Inter

    Centrocampo stellare dei bianconeri contro il tridente esplosivo dei nerazzurri. Saranno questi due settori le chiavi di volta del match. La Juve deve la sua forza principalmente ai suoi interpreti di centrocampo con il direttore d’orchestra Pirlo a dettare i tempi di gioco e la qualità e quantità di Marchisio e Vidal in mezzo al campo che fanno invidia ai più grandi club di tutta Europa; l’Inter ha in Milito un terminale offensivo letale e quasi senza eguali in Europa, Cassano sta dando spettacolo trascinando la squadra nerazzurra con i suoi gol e i suoi assist e Palacio non sta facendo rimpiangere affatto Sneijder. Il giovane tecnico nerazzurro però potrebbe non puntare sul suo tridente ben collaudato preferendo inserire un centrocampista in più, Guarin, al posto di Cassano rendendo la mediana più muscolare con Zanetti, Gargano e Cambiasso e Nagatomo largo a sinistra. Confermata la difesa a 3 con Ranocchia, Samuel e Juan Jesus. In porta il “para-rigori” Handanovic.

    In casa Juventus Antonio Conte non ha dubbi e conferma il 3-5-2. Rientrano, dopo il turnover contro il Bologna, Lichtsteiner, Chiellini, Vidal, che era squalificato, Marchisio, Asamoah, Giovinco e Vucinic. Linea difensiva quindi con Chiellini, Barzagli e Bonucci davanti a Buffon, sugli esterni il terzino svizzero e il centrocampista ghanese con Pirlo, Vidal e Marchisio, al rientro dall’infortunio alla cavaglia in mediana; le chiavi dell’attacco saranno affidate a Giovinco e Vucinic.

    PROBABILI FORMAZIONI JUVENTUS-INTER

    Juventus (3-5-2): Buffon; Barzagli, Bonucci, Chiellini; Lichtsteiner, Vidal, Pirlo, Marchisio, Asamoah; Vucinic, Giovinco. A disp.: Storari, Rubinho, Marrone, Lucio, Isla, Caceres, De Ceglie, Pogba, Giaccherini, Matri, Bendtner, Quagliarella. All.: Alessio

    Inter (3-4-3): Handanovic; Juan Jesus, Ranocchia, Samuel; Zanetti, Cambiasso, Gargano, Nagatomo; Cassano, Milito, Palacio. A disp.: Castellacci, Belec, Pereira, Silvestre, Jonathan, Bianchetti, Alvarez, Guarin, Mudingayi, Duncan, Livaja. All.: Stramaccioni

  • Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Serie A 10 Giornata: Risultati, marcatori e classifica

    Nella notte di Halloween si è giocato il turno infrasettimanale del campionato di Serie A giunto alla decima giornata. Grazie ad un immenso Pogba la Juventus riesce a superare il Bologna sul filo di lana, suo il gol allo scadere che ha consentito ai campioni d’Italia di allungare in classifica sul Napoli, scivolato ora a 6 lunghezze dai bianconeri, e di respingere l’assalto dell’Inter mantendendo il vantaggio inalterato (4 punti) che ha battuto in rimonta la Sampdoria e che si presenta come l’anti Juve proprio alla vigilia del derby d’Italia di sabato sera che vedrà i nerazzurri carichi e motivati per far crollare l’imbattibilità dell’antagonista numero uno arrivata a 49 risultati utili consecutivi.

    La Juve trova il gol nella ripresa con Quagliarella ma è magica l’invezione del 19enne centrocampista francese per l’assistman Giaccherini, poi De Ceglie confeziona un regalo a Taider che di destro dal limite dell’area fulmina Buffon sfiorando, restando in tema Halloween, il classico “scherzetto” prima che Pogba in pieno recupero metta la sua firma al match capitalizzando al massimo l’assist di Giovinco: 2-1 e Bologna al tappeto. Sono 4 le sconfitte consecutive dei felsinei che fanno traballare pericolosamente la panchina di Stefano Pioli.

    Altro allenatore a rischio è Ferrara che a San Siro incappa nella quinta sconfitta consecutiva. La situazione della Sampdoria comincia a farsi pesante e il match di domenica contro l’Atalanta potrebbe essere decisivo per le sorti dell’ex ct dell’Under 21. Eppure i blucerchiati avevano chiuso la prima frazione di gioco in vantaggio grazie a Munari che sfrutta un pasticcio di Ranocchia. Nella ripresa penalty per l’Inter e conseguente espulsione per Costa che lascia i compagni in dieci. Dal dischetto Milito non sbaglia. L’inferiorità numerica si fa sentire e la squadra di Stramaccioni affonda con un super Cassano che sforna due assist, prima a Palacio e poi a Guarin. Il 3-2 finale lo sigla Eder in pieno recupero.

    In classifica l’Inter sale al secondo posto ai danni del Napoli che va malamente al tappeto a Bergamo, collezionando la terza sconfitta nelle ultime 4 gare tra campionato e coppa. A regalare i 3 punti al’Atalanta una gran conclusione di Carmona al volo dal limite dell’area. Perde contatto in classifica la Lazio che rischia il ko interno contro il Torino passato in vantaggio nelle battute iniziali con Glik. Nella ripresa ci pensa Mauri a ristabilire la parità, il distacco dal terzo posto che vale la qualificazione ai preliminari di Champions è distante 3 punti.

    Quella di Parma è la seconda sconfitta consecutiva per la Roma di Zeman, la quarta della stagione. I giallorossi passano con Lamela, poi la rimonta ducale con Belfodil, Parolo e Zaccardo. A nulla vale, se non per le statistiche personali, la 218esima rete di Francesco Totti in Serie A che mette nel mirino Nordahl fermo a quota 225 nella classifica dei migliori marcatori del nostro campionato. Due a due tra Udinese e Catania, stesso risultato con il quale si era chiuso l’anticipo del martedì Palermo-Milan. Di Natale apre e chiude le marcature pareggiando le reti di Castro e Lodi.

    Trova la quarta vittoria consecutiva il Cagliari da quando sulla panchina siede il duo Pulga-Lopez. Gli isolani travolgono il Siena 4-2, mattatore del match Nene con una doppietta. Al Chievo lo scontro salvezza contro il Pescara, 2-0 con le reti di Luciano (rigore) e Stoian. Stasera il posticipo Genoa – Fiorentina.

    Risultati e marcatori 10 Giornata Serie A

    ATALANTA – NAPOLI 1-0
    19′ Carmona
    CAGLIARI – SIENA 4-2
    6′ Nene (C), 26′ Nene (C), 28′ Sau (C), 42′ Bogdani (S), 89′ Thiago Ribeiro (C), 90′ Calaiò (S)
    CHIEVO – PESCARA 2-0
    75′ rig Luciano, 76′ Stoian
    INTER – SAMPDORIA 3-2
    20′ Munari (S), 52′ rig Milito (I), 69′ Palacio (I), 81′ Guarin (I), 93′ Eder (S)
    JUVENTUS – BOLOGNA 2-1
    54′ Quagliarella (J), 71′ Taider (B), 91′ Pogba (J)
    LAZIO – TORINO 1-1
    11′ Glik (T), 58′ Mauri (L)
    PALERMO – MILAN 2-2
    46′ pt rig Miccoli (P), 47′ Brienza (P), 69′ Montolivo (M), 80′ El Shaarawy (M)
    PARMA – ROMA 3-2
    8′ Lamela (R), 34′ Belfodil (P), 37′ Parolo (P), 65′ Zaccardo (P), 71′ Totti (R)
    UDINESE – CATANIA 2-2
    30′ rig Di Natale (U), 62′ Castro (C), 86′ Lodi (C), 92′ Di Natale (U)

    stasera ore 20:45
    GENOA – FIORENTINA

    CLASSIFICA SERIE A

    Pos Squadra Pt G
    1. JUVENTUS 28 10
    2. INTER 24 10
    3. NAPOLI 22 10
    4. LAZIO 19 10
    5. FIORENTINA 15 9
    6. PARMA 15 10
    7. ROMA 14 10
    8. CAGLIARI 14 10
    9. UDINESE 13 10
    10. CATANIA 12 10
    11. ATALANTA (-2) 12 10
    12. MILAN 11 10
    13. TORINO (-1) 10 10
    14. SAMPDORIA (-1) 10 10
    15. CHIEVO 10 10
    16. GENOA 9 9
    17. PESCARA 8 10
    18. PALERMO 8 10
    19. BOLOGNA 7 10
    20. SIENA (-6) 3 10

    CLASSIFICA MARCATORI SERIE A

    7 – El Shaarawy (Milan)
    6 –
    Cavani (Napoli), Klose (Lazio), Di Natale (Udinese), Lamela (Roma)
    5 – Gilardino (Bologna), Jovetic (Fiorentina), Cassano (Inter), Hernanes (Lazio), Osvaldo (Roma), Milito (Inter)
    4 – Bianchi (Torino), Calaiò (Siena), Hamsik (Napoli), Miccoli (Palermo)
    3 – Bergessio (Catania), Borriello (Genoa), Giovinco (Juventus), Maxi Lopez (Sampdoria), Pazzini (Milan), Pirlo (Juventus), Amauri (Parma), Quagliarella (Juventus), Totti (Roma), Vidal (Juventus), Nene (Cagliari)

  • Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    Juve con il turnover contro il Bologna, spazio a Bendtner

    La Juventus prova a lasciarsi alle spalle le polemiche di Catania che avevano dato luogo a dibattiti tra gli addetti ai lavori e non con la sfida di stasera allo “Stadium” contro il Bologna di Stefano Pioli, reduce da tre ko pesanti con Fiorentina, Cagliari e Inter e per questo risucchiato nel vortice della zona retrocessione.

    I bianconeri vogliono aumentare la striscia di risultati utili consecutivi che attualmente è di 48 partite senza sconfitte. In vista dei big match che l’attendono nei prossimi giorni (Inter in campionato e Nordsjaelland in champions League) Antonio Conte opta per un turnover massiccio facendo riposare Chiellini, Asamoah, Vucinic e Giovinco, oltre a dover fare a meno dello squalificato Vidal e dell’infortunato Marchisio, consapevole allo stesso tempo della pericolosità del Bologna in virtù degli ultimi due precedenti che hanno visto i felsinei mettere in difficoltà i campioni d’Italia strappando il pareggio sia nella gara di andata che in quella di ritorno.

    Nicklas Bendtner
    Nicklas Bendtner titolare in Juventus-Bologna | © Maurizio Lagana / Getty Images

    Davanti al solito Buffon, ci saranno i confermatissimi Bonucci e Barzagli affiancati da Caceres traslocato da esterno a ruolo di terzo centrale di difesa. La regia è affidata a Pirlo supportato dalla dinamicità di Pogba e Giacherini. Sulle corsie laterali spingeranno Isla e De Ceglie. Reparto offensivo affidato a Bendtner e Quagliarellain vantaggio su Vucinic, Matri e Giovinco.

    Nel Bologna Pioli modifica il suo assetto tattico giocando con un modulo speculare alla Juventus. A copertura di Agliardi i tre di difesa saranno l’ex Sorensen, Antonsson e Cherubin. In mediana spazio a un altro ex, Pazienza, affiancato da Kone e sugli esterni il terzo ex Motta a destra e Morleo sul fronte opposto. Dietro l’unica punta Gilardino agiranno Taider e il talento dell’under 21, proprio in comproprietà con la Juve, Gabbiadini.

    Probabili Formazioni Juventus-Bologna
    Juventus (3-5-2): Buffon; Caceres, Barzagli, Bonucci; Isla, Giaccherini, Pirlo, Pogba, De Ceglie; Quagliarella, Bendtner
    A disp.: Storari, Rubinho, Lucio, Chiellini, Lichtsteiner, Asamoah, Marrone, Padoin, Pepe, Matri, Vucinic, Giovinco. All.: Alessio
    Squalificati: Vidal
    Indisponibili: Marchisio

    Bologna (3-4-1-2): Agliardi, Sorensen, Antonsson, Cherubin; Motta, Kone, Pazienza, Morleo; Taider; Gabbiadini, Gilardino
    A disp.: Stojanovic, Lombardi, Radakovic, Guarente, Carvalho, Garics, Abero, Pulzetti, Krhin, Riverola, Pasquato, Paponi. All.: Pioli
    Squalificati: Portanova, Diamanti
    Indisponibili: Perez, Curci, Natali, Acquafresca, Gimenez